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Sfida Letteraria
di Lady Monica
creato il 04 gennaio 2015

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Seija
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Inviato il 19 febbraio 2015 18:21

Un libro scritto da qualcuno sotto i 30 anni.

 

"Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti?" di Antonio Dikele Distefano.

 

L'autore ha 22 anni e nel suo libro si avverte questa sua giovinezza, sia in qualche refuso di troppo, sia nel registro colloquiale un po' troppo"libero"della sua prosa, sia nell'argomento trattato( l'amore, ah l'amore!) della tarda adolescenza. Se avessi"qualche"anno in meno probabilmente lo metterei in un posto speciale della mia libreria, oggi no. Ma forse oggi lo valuto ancora meglio perché quello che si coglie, al di là dei contenuti o della sua bravura nel costruire per esempio metafore geniali, è la rivoluzione culturale che inconsapevolmente(oppure no) trasmette tra le righe.

Un ragazzo normalissimo, di origini modeste, che frequenta le scuole, i campi da calcio come tutti. Banale, certo, se non che lui ha qualcosa che lo distingue, volente o nolente dagli altri: lui è nero e la sua famiglia viene dall'Angola.

La trama del libro-scritto a mo'di diario, con sms, Facebook e WhatsApp a fare da sfondo-e' semplice: un amore contrastato. E, ancora, amicizie perse, amicizie nuove, problemi dei giovani di oggi: droga, anoressia, crisi economica che fa da eco nei discorsi.

È però singolare come dalle sue parole si evinca il contatto e la convivenza tra due culture che, fuori da lui, fingono di essere troppo diverse, ma che invece fanno parte di un'unica grande cultura, quella umana.

È singolare come da questa meravigliosa mescolanza di linguaggi e di colori sia nato lui, che è italiano a tutti gli effetti ma ha qualcosa in più rispetto ai suoi coetanei bianchi:la sua ricchezza è la sua identità che è frutto di una unione di culture altrimenti troppo distanti geograficamente per potersi incrociare in un modo così sano e felice.

La sua diversità non è stata indotta, non è costruita, non è artificiale, non è ricercata. La sua diversità(una diversità pluriculturale)è proprio quello che lui è, e"dio(qualsiasi dio!)benedica tutte le diversità del mondo!".


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Lady DragonSnow
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Lady DragonSnow
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Inviato il 21 febbraio 2015 0:53

Un libro in fondo alla mia lista di libri da leggere:

50-sfumature-di-grigio_copertina.jpg

 

Ho letto l'ultimo l'ultimo libro che avrei mai voluto leggere in vita mia e che dire? Giuro di non aver mai riso tanto per un libro.

É scritto male, la trama non esiste. E fa ridere dalla stupiditá. L'unica cosa sensata é il titolo, che la traduzione non rende.

L'ho letto per curiositá e non lo consiglio a nessuno.

Mi chiedo come abbia fatto a vendere piú di Harry Potter. Bah.


 

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"Different roads sometimes lead to the same castle"
- Jon Snow


SPOILER TWOW

 

"It may be that we shall lose this battle," the king said grimly. "In Braavos you may hear that I am dead. It may even be true. You shall find my sellswords nonetheless."
The knight hesitated. "Your Grace, if you are dead..."
"...
you will avenge my death, and seat my daughter on the Iron Throne. Or die in the attempt."
- Stannis Baratheon


Fondatrice di T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito)
Fondatrice del Comitato Pro Shireen: perché noi la vogliamo mora

G.E.P.M.D.: Grenn e Pyp mai dimenticati
Comitato Pro Draghi dragon.gif
C.K.P.K.: Comitato Kitters per Kit: perché a noi ci piace
Membro sbavante del CP Jon Snow
G.M.S.S.: Giù le Mani da Sansa Stark, in difesa della giovane lupa
I.S.C.O.M.: Io sto con Oberyn Martell
H.H.H.: Hodor Hodor Hodor
C.A.P.R.: Comitato di Accoglienza per Personaggi Rovinati da D&D
C.P.S.: Comitato Pro Stannis, the One True King


Lady Monica
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Inviato il 21 febbraio 2015 11:38 Autore

La bacchetta usata :stralol:


È Frittella il nostro Re

Fa i pasticci, fa i bignè 

Io ne mangio pure tre

È Frittella il nostro Re!!! 

 

 

You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.

 

Canale%20Telegram.jpgChat%20Telegram.jpgFacebook.jpgTwitter.jpgWikipedia.jpg

 

La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )


Seija
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Inviato il 24 febbraio 2015 11:11

Un libro non-fiction.

 

"Se il sole muore" di Oriana Fallaci.

 

"A mio padre che non vuole andare sulla Luna perché sulla Luna non ci sono né pesci né uccelli". Questo libro è molto più che la cronaca di un viaggio nel mondo degli astronauti, perché c'è dentro la metamorfosi di un'anima : quella della stessa autrice, giovane donna già lontana dai dogmi della Chiesa ma non ancora atea, ironica ma non ancora cinica.

Un anno passato a contatto con i gladiatori dell'era spaziale,"che vogliono andare sulla Luna perché il Sole potrebbe morire",basterà a convertirla, a convincerla che progresso e futuro hanno un prezzo che vale la pena di pagare : montagne affettate, fiumi deviati, alberi abbattuti. Ma esplorare sempre nuove frontiere è un imperativo a cui l'umanità non può sottrarsi, perché rompere le catene che ci tengono legati alla Terra è una sfida esaltante che affonda le sue radici nella lotta per la sopravvivenza.

Grazie ad un sapiente uso del flashback, il ponte fra passato e presente, tra vecchio e nuovo mondo, dà esattamente l'idea di ciò che è stato e che occorre lasciarsi alle spalle per abbracciare la causa di chi guarda ardito al futuro :"Un albero solo non conta. Mettiti in testa che un albero solo non conta e comprenderai che la morte non esiste, papà".

Il lettore contemporaneo sorride ormai di certe previsioni scientifiche datate 1965, come la convinzione che nel 1990 i razzi sarebbero diventati normali mezzi di trasporto, ma la forza che la Fallaci riesce ad imprimere alle pagine non ne viene intaccata.

Dalla parlata fiorentina che caratterizza l'intera narrazione fa continuamente capolino un'ironia che non risparmia neppure i più autorevoli scenziati e tecnici della NASA, mentre si scopre che gli eroi è meglio non guardarli troppo da vicino per non rovinare l'effetto e che la Luna non è affatto bianca e luminosa come appare dal nostro paese, ma più nera del nero.

Eppure fuori dall'atmosfera terrestre qualcosa c'è, un mistero di cui ci si innamora e che si lascia con rimpianto. Lo sanno bene quelli che ci sono stati e che dopo, con le stelle negli occhi, continuano per mesi a camminare guardando il cielo con aria assente.

Il lato umano di un mondo automatizzato, è questo che ci fa scoprire la scrittrice, interessata, più che alla spiegazione di certi sistemi automatici, a certe rughe precoci attorno agli occhi di chi sta intervistando :"Era come scoprire, non so, che in cielo vengon le rughe, che anche gli angeli diventano anziani, e danno una sensazione spiacevole, colma di perplessità".

Ma assistere per la prima volta al lancio in orbita di un razzo metterà anche a lei, per sempre, le stelle negli occhi, rivelandole quanto siano meravigliose le potenzialità dell'uomo, anche quando trasforma il paradiso in inferno:"per un minuto, uno stupendo minuto, m'è sembrato di vedere gli uomini che giocavano a carte con Dio".


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Emma Snow
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Inviato il 24 febbraio 2015 14:02

Un libro pubblicato quest'anno: Sottomissione di Michel Houellebecq

Non avevo mai letto nulla di questo autore prima d'ora. Devo dire che è un po' diverso rispetto a come è stato pubblicizzato: la questione islamica nella prima metà del libro fa da sfondo alle riflessioni del protagonista, un professore universitario che sembra non avere più uno scopo o un motivo per vivere, mentre diventa più importante nella seconda parte quando viene eletto Mohammed Ben Abbes come presidente della Francia.

E devo dire anche che lo scenario descritto mi ha piuttosto inquietato:

università con tutte studentesse velate e felici di diventare le seconde o terze mogli di uomini anche molto più vecchi di loro, professori invitati gentilmente a convertirsi oppure a licenziarsi, nei centri commerciali niente più negozi di abbigliamento per adolescenti... Onestamente spero che una cosa del genere in Europa, ma anche nel resto del mondo, non accada mai.



Seija
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Inviato il 27 febbraio 2015 19:05

Un libro che è diventato un film.

 

"Colazione da Tiffany"di Truman Capote.

 

La protagonista del romanzo è Holly, una bellissima bambina o, come direbbe qualcuno più maligno,una montatura, ma una montatura autentica. È quello che dice, fra le righe, l'io narrante di questo breve romanzo, alter ego dello scrittore.

Ad ispirare Truman Capote fu Marylin Monroe-"bellissima bambina"-ed è questa la differenza sostanziale tra il libro e il film cult che ne è stato tratto.

Quel mix di innocenza e peccato, quel l'intelligenza nascosta dietro la maschera da svampita, quella solitudine profonda apparteneva alla bionda star hollywoodiana e per apprezzare al meglio queste pagine è necessario dimenticarne la versione cinematografica. Sono pagine scritte in stato di grazia, raffinate, ironiche, mai volgari.

Holly è una prostituta d'alto borgo"in transito",alla ricerca di un posto tutto suo dove stabilirsi:"Non so ancora precisamente dove sarà. Ma so com'è".

Quello che non sa è che a volte la felicità può posarsi non vista sulla scala di sicurezza di un edificio newyorchese dell'East Side, mentre asciugandosi i capelli al sole e pizzicando le corde di una chitarra si racconta la propria vita ad un vicino di appartamento aspirante scrittore.

Lui, chiaramente omosessuale, diventa il suo unico vero amico, il suo Fred, fratello che invoca nei sogni:"Dove sei,Fred? Perché fa freddo? C'è neve nel vento".

"Fred" conosce il suo vezzo infantile di grattarsi il naso quando le rivolge domande importune, le "tolette"con cui si guadagna da vivere, il gatto senza nome amato"senza impegno", il suo cuore onesto:" Sii quello che vuoi ma non un vigliacco, un fanfarone, un ladro di emozioni, una sgualdrina".

Il mondo fatuo di milionari ambigui, starlette ottuse e pigmalioni di mezza tacca viene descritto senza sbavature, tra battute argute e litri di alcol che non scaldano mai abbastanza.

Molto più corroborante, rimedio infallibile scaccia"paturnie", è fare un salto da Tiffany:"Non ci può capitare niente di brutto là dentro, con quei cortesi signori vestiti così bene, con quel simpatico odore d'argento e di portafogli di coccodrillo".

A fare da sfondo a questa improbabile amicizia c'è New York con le sue giornate autunnali deliziosamente tratteggiate, che fanno pensare al futuro parlando del passato ed hanno la struggente bellezza delle foglie che cadono.


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Emma Snow
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Inviato il 01 marzo 2015 14:43

Aggiorno la mia lista con due titoli:

 

Un libro non-fiction: A qualcuno piace caldo - Errori e leggende sul clima che cambia di Stefano Caserini, un professore del mio corso di studi, che approfondisce le questioni scientifiche alla base dei cambiamenti climatici e smonta le teorie di chi nega l'esistenza del problema del riscaldamento globale

 

Un libro ambientato al liceo: La ballata di John Reddy Heart di Joyce Carol Oates, che sto leggendo in questi giorni. Ho preso il libro in biblioteca, incuriosita dal titolo e dalla trama (un ragazzo di 16 anni, bello e dannato alla James Dean, è accusato di aver ucciso con un colpo di pistola l'amante della madre) e la lettura mi sta prendendo parecchio: l'autrice usa uno stile particolare, narrando la storia da un punto di vista esterno con un "noi" non ben specificato che di volta in volta è associato alle ragazze o ai ragazzi della scuola, che si sentono coinvolti dalla vicenda e nutrono per John Reddy un misto di timore e adorazione. Anche la scansione temporale non è definita e si passa dal passato al presente più volte anche nello stesso capitolo, rendendo il racconto molto dinamico e interessante.



Lady Monica
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Inviato il 01 marzo 2015 16:44 Autore

Un libro Classico

 

I Tre Moschettieri

 

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Bel libro, bella storia che a me è sempre piaciuta fin da ragazzina, ostico solo per il modo di scrivere, ovviamente antico e altisonante, ma questo non sminuisce una gran lettura, protratta a causa mia per troppo tempo.

 

Voto 8


È Frittella il nostro Re

Fa i pasticci, fa i bignè 

Io ne mangio pure tre

È Frittella il nostro Re!!! 

 

 

You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.

 

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Paige91
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Inviato il 01 marzo 2015 17:34

Ho aggiornato la mia lista con

 

1. Un libro con più di 500 pagine:
Il conte di Montecristo - Dumas

voto 5/5

 

A breve inizierò a rileggerlo con un gruppo di lettura, comunque ad oggi resta uno dei libri più belli che abbia mai letto. Ve lo consiglio

 

26. Un libro di memorie:
Ricordo di Jane Austen - di JE Austen-Leigh

 

Per dire la verità non mi ha entusiasmato moltissimo eppure adoro Jane Austen! Alcune cose le avevo già lette in giro ma in generale non posso dire di essere entusiasta..forse è il genere che non mi si addice. Non gli ho dato un voto per questo motivo

 

34. Un libro con un triangolo amoroso:
Shadowhunters Le origini : Il principe - Clare

Voto 3,75/5

 

Sto continunando la lettura di questa serie tramite gruppo di lettura e devo dire che mi sta piacendo, leggera per staccare un po' il cervello. Non sono una grande fan dei triangoli amorosi, non ero sicura di riuscire a trovare un titolo per questa categoria..lo metto qui invece che nella categoria "libro con personaggi non umani", dove comunque ci sta.

 

41.Un libro di un autore che non hai mai letto:
I Rinati - Le Cronache del labirinto - Campopiano

 

è un libro (primo di tre) autopubblicato dall'autore che si è offerto di inviarne delle copie in omaggio per avere dei pareri. Qualche scivolone sulla scrittura, comunque non è male. L'idea di base è usare i personaggi, buoni e cattivi, della bibbia le cui anime si sono reincarnate in una o più persone fino ai giorni nostri.

voto 3(quasi)/5


Comitato L'Allegra Compagnia di Frittella Dolci e Affini: Paige91 Guardia della Glassa Reale

Comitato F. F. C. (Folletto Fan Club) ---- C.P.J.L."Comitato Pro Jaime Lannister" --- Membro del Comitato Pro Jon Snow

Membro del M.T.P.S, ovvero "Margaery Tyrell Porta Sfiga" ---- Membro del Comitato di protesta G.M.A.C (George Martin arrichisce i cimiteri)

Comitato W.F.D.M "Walder Frey deve morire (possibilmente nel crollo delle sue torri) --- Membro di S.R.D.N: "Stark re del nord" --- S.M.B. "Gli starkiani del Mulino Bianco"

Membro del C. A. T. A. J. Chi Accidentaccio è Talisa? Aridateci Jeyne! --- R.F.D.M.C.C.V. - Rhaegar fai di me ciò che vuoi!

Membro del Comitato "In cucina con Hobb Tre Dita" ---- Membro del Comitato anti-Penny C.A.P. "Buttiamola ai pesci"

Membro Onorario del T.B.D.F. "Team Baciate Dal Fuoco" ---- Membro del D.F.N.B.L "Datte foco non bruciare i libri"

Comitato di T+S Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito) --- CPML - comitato pro metalupi e lupi --- Comitato Pro Draghi

Membro del C.C.E.D.V.R (Comitato contro l'estinzione delle Vipere Rosse) --- Membro del Comitato ISCOM: "Io Sto Con Oberyn Martell!!"

R.S.E. "Reading, sleeping, eating" ------ Comitato ETST : "Edd Tollet seppellirà tutti!!" ---- Membro di di O.S.B.: "Orbi Sulla Barriera"

Sansa - Jaime - Theon Sacra Triade del C.A.P.C.E.I.C.E. (Comitato Ammiratori Personaggi Complessi Ed In Continua Evoluzione)

Comitato Regala una famiglia a Jon Snow E poi gli ho detto "Jon, al mio ritorno, parleremo di tua madre." "E chi era sua madre?" "Boh, non me lo ricordo più neanche io."

CCEM- Comitato contro l'estinzione dei metalupi - B.S.I.N.D.R - Basta Storpiare Il Nome di Rhaegar (perché ogni volta che accade un piccolo drago muore nelle lande del  Fantasy)

E.S.S.S. Eddard Stark Santo Subito in memoria del grande Eddard Stark padre, marito, fratello, amico e lord esemplare

Gemellato con

R.S.S.S. Robb Stark Santo Subito in memoria dell'unico King in The North

Fondatrice del comitato S.F.C. (Sandor Fan Club)


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Inviato il 04 marzo 2015 11:30

Un libro con un triangolo amoroso.

 

"La vita è breve il desiderio infinito" di Patrick Lepeyre.

 

"La vita è breve/ e il desiderio senza fine". Questi versi del poeta giapponese Kobayashi Isso danno il titolo al romanzo di Lepeyre, che scrive:" Non è del tutto un romanzo d'amore, ma qualcosa che sfiora il piacere di desiderare una persona e la sofferenza del non poterla avere del tutto. È lo sfioramento che avviene nei legami fondamentali: spesso per esistere dobbiamo desiderare, e desiderando avveriamo noi stessi".

Si dice che gli amori più veri siano quelli impossibili, che proprio nell'incompiutezza trovano la propria ragione di esistere. Questo romanzo sembra essere un inno all'irrealizzabilita' di certi amori, o piuttosto di certi desideri, che albergano nascosti negli animi più tormentati e meno votati all'azione. Louis Bleriot, quarantenne parigino, è un uomo caratterizzato dalla spaventosa tendenza a lasciarsi vivere; sposato, ma non per propria scelta, traduttore freelance perché questo è ciò che gli è capitato di diventare. Louis brucia di una sola, lacerante, passione:quella per Nora, giovane inglese un po'civetta e un po'cucciolo smarrito, con il temperamento dell'artista ed estremamente volubile. Nora ricambia la passione di Louis alla stessa stregua con la quale ammira l'innocenza-cosi'ama definirla-del suo ex fidanzato Murphy, operatore di borsa abituato all'instabilità dei mercati finanziari non meno che ai colpi di testa di Nora. Abbandonato di punto in bianco come si abbandona un giocattolo che non diverte più, Murphy instaura con Louis un sorprendente legame di solidarietà, suscitando in Louis l'invidia per quella maturità e tranquillità dell'animo che probabilmente lui non raggiungerà mai. A completare il quadrilatero amoroso è Sabine, moglie di Louis, che è molto, ma agli occhi del marito mai abbastanza:"ciò che la maggior parte degli uomini cerca per tutta la vita, intelligenza, comprensione, indulgenza, lei glielo aveva offerto su un piatto d'argento, e si sarebbe detto che lui non aveva saputo cosa farsene".

Lapeyre narra il dispiegarsi dell'esistenza dei quattro protagonisti, alla luce dell'effetto che le complesse dinamiche del desiderio esercitano su di loro. Indagando in maniera esemplare emozioni e stati d'animo, il narratore si concentra soprattutto sulla figura di

Louis, che si direbbe essere il protagonista di un romanzo di autodistruzione, agli antipodi rispetto ai ben più classici romanzi di formazione. Louis è l'inetto sveviano, l'uomo senza qualità di Musil, colui che soggiace passivamente alle pulsioni del proprio io crogiolandosi in eterno presente dettato dall'incapacità di scegliere e pensare al futuro,più incline alla contemplazione che all'azione, che percepisce la vacuità della propria esistenza ma ritiene inutile persino il tentare di darle finalmente un senso. Ciò che emerge nell'insieme è un romanzo che, in puro spirito decadentista, non pretende di erigersi ad esempio o manuale di rapporti amorosi, ma ha piuttosto l'umile intento di raccontare una storia fra tante, che come tutte le storie è capace di suscitare sentimenti di immedesimazione e al contempo di repulsione. Una storia disperatamente umana, insomma, come umano è il desiderio che spinge ad uscire da sé e a incaminarsi verso l'oggetto della propria ambizione; una storia paradossale, infine, proprio in quanto il desiderio, che normalmente agisce da motore dell'azione, è ciò che invece paralizza i protagonisti e li tiene in balia come un dio beffardo e sornione, che sembra sussurrare ai propri fedeli"la vita è breve, mentre io non avro mai fine".


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Inviato il 05 marzo 2015 4:21

Bella questa cosa, magari mi convinco a leggere di più di quanto ormai faccia (in passato divoravo libroni in 3 giorni, ora fatico a leggerne uno ogni tre mesi :ehmmm: )

 

Un libro con più di 500 pagine: It di Stephen King...ho letto solo Shining dello scrittore americano (piaciuto abbastanza) ed è da qualche anno che ho in programma anche questo. Ho aspettato tanto perché le edizioni italiane mi facevano piuttosto schifo (esteticamente parlando) ma ormai che ho iniziato (da qualche anno) a leggere esclusivamente in inglese, ho un ventaglio più ampio di edizioni e qualcuna carina spero di trovarla!

Una storia d'amore classica: Uhm...confesso che non sono esattamente il mio genere ma è da un po' di tempo che ho deciso di dare una possibilità a Pride and Prejudice della Austen. Più per mera curiosità che per speranze effettive di farmelo piacere (quanto ho letto della Austen a scuola m'ha annoiato a morte).

Un libro che è diventato un film: Ho già pronto ed in programma Dune di Frank Herbert da cui è stato tratto un buon film (seppur minato da difetti evidenti) di David Lynch (forse il mio regista preferito). Se mi prende, come penso farà, ci seguirà anche tutto il ciclo collegato ovviamente.

Un libro pubblicato quest'anno: Stalker di Lars Kepler. Per la verità devo leggermi un po' tutti i suoi libri, visto che mi vengono consigliati un po' dappertutto.

Un libro con un numero nel titolo: Uno, nessuno e centomila di Pirandello...grave mancanza, ce l'ho già pronto, spero di iniziarlo presto.

Un libro scritto da qualcuno sotto i 30 anni: Boh, per ora non mi viene in mente niente...se trovo qualcosa di appetibile lo metto.

Un libro con personaggi non umani: Animal Farm di George Orwell...dopo aver amato 1984 direi che devo proseguire con questo.

Un libro divertente: Guida galattica per autostoppisti di Douglas Adams, che volevo leggere anni fa ma che ho preso solo recentemente...spero non finisca nella lista dei libri che ho in casa ma che per una cosa o per l'altra non leggo.

Un libro di un'autrice donna: Postmortem della Cornwell, che ho colpevolmente iniziato ma non finito.

Un libro misterioso/thriller: Essendo fra i generi che leggo maggiormente ce ne sono parecchi, dico The Lincoln Lawyer di Michael Connelly di cui ho letto il "seguito" (La lista) qualche anno fa, non sapendo che si tratta grossomodo di una "serie" con protagonista lo stesso personaggio.

Un libro con una sola parola per titolo: Lolita di Vadimir Nabokov, il giorno in cui lo leggerò finirà un'era viste le volte in cui mi sono ripromesso di farlo senza poi mai leggerlo davvero.

Un libro di racconti: Ne metto quattro, dato che sono tutti i collegati e si tratta de Tutti i racconti di Lovecraft, divisi per vari periodi della sua vita. Attualmente ho completato il secondo e conto di leggere presto anche gli altri, visto che dovrebbero contenere i racconti/romanzi più interessanti. Solitamente non leggo libri tradotti dall'inglese, ma sono stato rapito dalla completezza che sembra avere questa opera comprendente tutta la produzione dello scrittore di Providence e anche delle "introduzioni" ad ogni racconto che ne spiegano un po' il periodo di composizione e l'evoluzione man mano che si prosegue...insomma, per dieci euro (ciascuno, ovviamente, sebbene io li abbia recuperati tutti insieme sfruttando un grande sconto) credo che valgano parecchio.

Un libro ambientato in un paese diverso: La regina dei castelli di carta di Stieg Larsson è lì che aspetta. Ho letto gli altri due un paio di anni fa e sono in colpevole ritardo.

Un libro non-fiction: Attualmente non ho niente da segnalare, qui.

Il primo libro di un autore famoso: Solar Lottery di Philip Dick. Dello scrittore di fantascienza ho letto solo il libro da cui è stato poi tratto Blade Runner e, essendomi piaciuto molto, ho deciso di cominciare a leggere la sua piuttosto vasta bibliografia.

Un libro di un autore che ami e non hai ancora letto: Ce ne sarebbero tanti (tra cui anche TWOIAF) ma dico un intero ciclo di libri e cioè Il Ciclo dell'Impero di Asimov. Ho letto i Ciclo della fondazione (adorato alla follia) e dei robot ma questo mi manca da parecchio.

Un libro consigliato da un amico: Posto che non ho molti amici lettori ci metto Doctor Sleep, consigliatomi da un amico che praticamente legge solo King. Non che sia molto convinto ma probabilmente ci darò un'occhiata.

Un libro che ha vinto il Premio Pulitzer: The Road di Corman McCarthy, di cui, per la verità, dovrei anche recuperare No Country For Old Men.

Un libro basato su una storia vera: Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino anche questo in lista da tanto tanto tempo.

Un libro in fondo alla tua lista di letture: Nel senso che è proprio una cosa che leggo solo "perché sì"? Allora ci piazzo Inheritance di Paolini. Mi piaceva tantissimo la saga quando andavo alle medie (e si parla di 7/8 anni fa) ma non ho mai completato la lettura avendo cambiato gusti crescendo. Quando vado a prendermi qualche libro lo vedo spesso e penso di doverlo leggere per completezza...e forse lo farò.

Un libro che tua madre ama: haha, direi 50 sfumature di grigio ma preferisco non leggerlo quello! Vado con The Lost Symbol di Dan Brown che contavo di leggere avendo apprezzato i precedenti.

Un libro che ti spaventa: Direi i racconti di Lovecraft ma non spaventano (li sto apprezzando per altro) quindi boh. Sono un tipo cresciuto con l'horror in tutte le salse, quindi quando troverò qualcosa che penso possa farmi paura lo prenderò subito e verrò a scriverlo qui!

Un libro con più di 100 anni: Guerra e Pace di Tolstoj! Solo che sto aspettando il momento e il mood giusto per iniziarlo.

Un libro basato interamente sulla sua copertina: Che leggo solo perché ha una bella copertina, dunque? Solitamente non li compro così i libri ma andrò a casa di qualche amico e me ne farò prestare uno scelto in base alla copertina haha!

Un libro che avresti dovuto leggere a scuola ma che non hai letto: Uhm...Il Giardino dei Finzi - Contini di Giorgio Bassani non ricordo se lo lessi o no, ma facciamo di no dai! Il film di De Sica (che andava visto nello stesso arco di tempo in cui andava letto il libro) m'è piaciuto, quindi il libro vedrò di recuperarlo

Un libro di memorie: Non mi viene in mente nulla, al momento...

Un libro che puoi finire in un giorno: Dico Maigret in Olanda di George Simenon...di recente in circa tre ore ho finito Dieci Piccoli Indiani della zia Agatha (quanto vorrei che fosse durato di più!)

Un libro con opposti nel titolo: Prevista rilettura de Il rosso e il nero di Stendhal visto quanto m'è piaciuto.

Un libro ambientato in un posto che hai sempre voluto visitare: Vada per River God di Wilbur Smith...ah l'Egitto!

Un libro uscito l’anno in cui sei nato: Dato che River God l'ho appena usato, vado con The Virgin Suicides di Jeffrey Eugenides che mi incuriosisce da quando ho visto il film...

Un libro con cattive recensioni: Non sono così masoschista haha

Una trilogia: Sicuramente The First Law di Abercrombie

Un libro della tua infanzia: Credo che sarebbe bello rileggere qualche libro della collana di Piccoli Brividi che trovavo spaventosi quando ero piccolo...tra i tanti dico Il Campeggio degli Orrori ed Il Fantasma del Palcoscenico

Un libro con un triangolo amoroso: Boh, sinceramente non ne cerco tanti di questo tipo...se mi capiterà di leggerne qualcuno lo metterò qui

Un libro ambientato nel futuro: Per non ripetermi dico Infinite Jest di David Foster Wallce...librone anche questo, ma lo voglio leggere.

Un libro ambientato al liceo: Al momento non mi viene in mente niente

Un libro con un colore nel titolo: La saga de Torre Nera di King sarebbe una di quelle cose che vorrei leggere sebbene non sia del tutto sicuro che possa piacermi quanto mi aspetto

Un libro che ti ha fatto piangere: Piangere magari no, ma facciamo che ci metto un libro che sono sicuro mi distruggerà psicologicamente e cioè Requiem for a Dream di Hubert Selby Jr. Perché il film non mi è bastato.

Un libro con la magia: Gardens of the Moon di Steven Erickons. Malazan è una di quelle saghe a cui vorrei avvicinarmi.

Una graphic novel: All You Need Is Kill (light novel, graphic novel...non sono pratico con le differenze) da cui hanno tratto un discreto film, Edge of Tomorrow.

Un libro di un autore che non hai mai letto prima: A Farewell to Arms di Ernest Hemingway. In realtà è da parecchio che voglio leggerlo ma nell'ultimo anno un'amica insiste molto affinché lo legga quindi le possibilità sono salite di molto.

Un libro che possiedi ma che non hai letto: Sono pochi, quindi mi tocca usarne uno che ho già messo e ci piazzo La Regina dei Castelli di Carta.

Un libro ambientato nella tua città natale: Haha, se anche esistessero ci starei ben lontano. Mi basta viverci.

Un libro scritto originariamente in un’altra lingua: Contando che i libri originari in inglese li leggo in inglese, ci metto Il Club Dumas di Arturo Perez-Reverte, ancora una volta lettura ispirata dalla visione di un film (La Nona Porta del grande Polanski)

Un libro ambientato a Natale: Per ora, non mi viene in mente niente.

Un libro scritto da un autore con le tue stesse iniziali: Eh, ma chi ha voglia di pensarci/cercare?

Un’opera teatrale: Ho in programma di rileggermi tutte le tragedie e i drammi storici di Shakespeare, in particolare le mie favorite: Macbeth e King Lear

Un libro proibito: Ora che sono adulto credo di poter leggere un po' tutto haha

Un libro basato su/diventato una serie tv: Uhm, non saprei che mettere...

Un libro che hai iniziato ma mai finito: Qua ce ne starebbe più di qualcuno, ma ci metto The Mummy di Anne Rice, che avrò iniziato tre o quattro volte (ogni anno, ciclicamente, verso l'estate) che mi piace e mi prende ma che, per qualche motivo ignoto, non finisco mai. Quasi quasi lo vado a ricominciare giusto adesso...



Lady Monica
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Inviato il 05 marzo 2015 12:21 Autore

 

Un libro che ti ha fatto piangere: Piangere magari no, ma facciamo che ci metto un libro che sono sicuro mi distruggerà psicologicamente e cioè Requiem for a Dream di Hubert Selby Jr. Perché il film non mi è bastato.

 

Masochista!! Il film mi ha fatto stare male una settimana, non so se riuscirei a cimentarmi nella lettura del libro.


È Frittella il nostro Re

Fa i pasticci, fa i bignè 

Io ne mangio pure tre

È Frittella il nostro Re!!! 

 

 

You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.

 

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La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )


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Inviato il 05 marzo 2015 19:08 Autore

Un libro il cui autore ha le mie stesse iniziali

 

TERNITTI di Mario Desiati

 

ternitti1.jpg

 

E' la storia familiare di Domenica Orlando, detta Mimì, nata in Puglia ed emigrata con i genitori in Svizzera negli anni settanta. Finiscono in una azienda di Ternitti, alias eternit. Tutto il libro, che si dipana fino ai giorni nostri, è solcata dalla disgrazia dell'amianto, dei segni che non solo a livello familiare, ma anche a livello sociale, hanno rovinato intere generazioni.

La storia non è male, ma poteva essere sviluppata molto meglio, non fosse altro perchè l'autore si perde molto in una prosa molto pomposa e un po' fine a se stessa. Inoltre la scelta, visto il tema del libro, di una sorta di ansia parola per parola, non lo rende una lettura divertente. Mi sono resa conto, infine, che ero più interessata alle vicende legate all'amianto che non alle questioni famigliari, ma credo sia dovuto al fatto che vengo da una zona dove il problema amianto è fin troppo sentito.

 

Voto: 6


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Inviato il 06 marzo 2015 3:34

Masochista!! Il film mi ha fatto stare male una settimana, non so se riuscirei a cimentarmi nella lettura del libro.

 

Eh, diciamo che parlando di musica, film, libri mi piace farmi del male... :ehmmm:



Seija
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Inviato il 09 marzo 2015 17:02

Un libro basato su una storia vera.

 

"Georges Simenon.Una biografia " di Pierre Assouline.

 

Riassumere l'esistenza di Simenon in qualche centinaio di pagine poteva apparire una missione impossibile. "Ha vissuto all'insegna dell'eccesso, pensandosi come il personaggio principale della sua vita"spiega Assouline, critico letterario e apprezzato scrittore in particolare di biografie.

Pubblicata la prima volta nel 1992, "George Simenon. Una biografia" continua ad essere l'opera di riferimento, per chi vuole penetrare il mistero di questo romanziere che ha avuto e dilapidato molto: donne, soldi, libri.

"Non voglio rileggere niente. Lei è libero di scrivere ciò che vuole, e io di criticare". Così ha risposto nel 1989 Simenon ad Assouline, autorizzandolo a studiare i suoi archivi. È stato l'epilogo di un lungo inseguimento. "Ho cominciato a scrivergli all'inizio degli anni '80 per chiedergli un'intervista, ma all'epoca non incontrava già più i giornalisti". Assouline insiste e lo scrittore gli risponde raccontandogli anneddoti che non conosceva. La relazione epistolare va avanti finché Assouline riesce finalmente a ottenere un appuntamento. Si vedono a Losanna. Simenon accetta di aprire i suoi cassetti segreti. Pochi mesi dopo muore.

Assouline ha messo le mani su un tesoro di documenti, ma è anche tornato in quasi tutti i luoghi in cui Simenon ha vissuto per raccogliere testimonianze, verificare fatti. Dal Belgio alla Francia, dagli Stati Uniti alla Svizzera ci sono stati oltre 22 traslochi tra il 1903 e il 1989. " Era un nomade sedentario. Poteva fermarsi anche a lungo". Poi all'improvviso ripartiva. "Obbediva alle pulsioni"spiega Assouline. "Era il contrario dell'intellettuale. Aveva un approccio animale con la vita". Si definiva romanziere, non scrittore. Veniva accusato di misoginia perché si vantava di aver avuto diecimila donne, di cui ottomila prostitute, anzi"professioniste", secondo la definizione che preferiva. "Ma non erano trofei, solo un'igiene di vita. La sua regola era:sesso tre volte al giorno, tutti i giorni, per evitare di ammalarsi". Era attaccato al denaro, sapeva come trattare per i diritti, contratti, faceva impazzire i suoi editori. "Un atteggiamento mal visto nei salotti parigini".

A complicare il compito di Assouline, c'erano anche i molti scritti autobiografici, dalle Dictees alla Memorie Intime. "Fin dal principio della sua carriera, è stato la principale fonte d'informazione su se stesso". Simenon ha costruito e forgiato la propria leggenda, anche attraverso piccole menzogne. Una "ego-storia" alla quale il protagonista-attore ha finito per credere, confondendo realtà e finzione autobiografica. "L'uomo che non era Maigret",non era forse neanche Simenon, ovvero lo scrittore mondano e fanfarone, l'amante di Josephine Baker, come lui stesso si è presentato negli anni Trenta, organizzando la promozione dei suoi libri con trovate come il " ballo antropometrico"."Era soprattutto un padre di famiglia preoccuoato di educare, e giocare con i suoi quattro figli". Aveva pochi amici:Jean Renoir, Andre Gide e Federico Fellini con il quale riusciva a confidarsi.

Separare l'uomo dallo scrittore, spiega il critico francese, sarebbe assurdo almeno quanto separare il contenuto dalla forma. "L'intero vissuto riaffiora nei suoi lavori per quanto trasfigurato e trasposto, così come accade nella"Recherche"di Proust. Il romanziere mentiva su se stesso per omissione, con amnesie selettive. Assouline ha trovato piccole innocenti bugie. Come quando il romanziere racconta di aver scritto"Pedigree"perche'il medico gli aveva dato ancora pochi mesi di vita. "La presunta malattia e'stato un alibi per lanciarsi in questo libro che rompe con i precedenti".

La biografia è divisa in quattro parti, una per ogni compagna :dalla prima moglie Tigy, fedele assistentre e segretaria, al rapporto passionale e psicopatico con Denise, fino a quello con Teresa, tenera badante. Ma Assouline è convinto che il motore della creazione abnorme di Simenon venga dalla prima donna della sua vita:la madre Henriette. Lo scrittore ha vissuto l'infanzia nella rivalità con il fratello minore Christian, chiaramente preferito dalla mamma. Henriette apre e chiude l'attività del romanziere."Simenon scrive il suo primo libro quando lascia la madre. E firma il suo ultimo libro quando Henriette muore". È il duro"Lettera a mia madre"pubblicato nel 1974. Il prolifico Simenon pose la penna, il rito che ha prodotto oltre 200 libri s'interrompe."Ha smesso in cinque minuti",ricorda Assouline. Non voleva fare un libro di troppo. "È una forma di saggezza che molti altri scrittori non hanno mai avuto".


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