Si esatto, quello che ho letto io era il secondo ed infatti c'erano alcuni riferimenti al primo libro.

Allora mi sa che io ho letto il terzo libro di questa stessa serie.....

"La figlia del Boia ed il Re dei Mendicanti"........Bello, mi è piaciuto davvero; non è il modo di scrivere a cui sono abituata, ma l'ho trovato accattivante, accurato e soprattutto ritrae uno spaccato storico "poco sfruttato".

Quando l'ho preso, poco prima di partire per le vacanze estive, cercavo anche gli altri due; ma non li ho trovati......a questo punto, credo sia d'obbligo rimediare alla lacuna!

Libro scritto quest'anno

Autunno 2021: Da due anni l'Italia è un governatorato islamico. Abbandonata dagli ex alleati, la penisola prova sulla propria pelle la crudeltà del dominio straniero.
Ma non tutto è perduto, finché c'è qualcuno che vuole ancora combattere l'invasore...

Libro velocissimo, anzi più che altro un racconto quasi. A differenza del Palio che era perfetto così com'era, qui Girola avrebbe fatto meglio ad approfondire storia, personaggi e contesto, perchè l'idea iniziale è comunque inquietamente carina.

VOTO: 6,5/10

Primo libro di un autore famoso

La strana morte di Mr. Benson di SS Van Dine

Carino, ma il protagonista è davvero odioso da un certo punto in poi XD Mi è piaciuto lo svolgimento dell'indagine ma Van Dine glorifica davvero in modo eccessivo il suo personaggio (Philo Vance) che in pratica non fa che ostentare la sua cultura e trattare i poliziotti come dementi. All'inizio le battutine ci potevano anche stare ma dopo questo atteggiamento non fa che rendere antipatico quello che dovrebbe essere "il nostro eroe".

3/5

Un libro che ti spaventa

La casa stregata (e Il terrore a Red Hook) di HP Lovecraft

...che in realtà non mi ha spaventata per niente, anzi mi ha davvero annoiata. è il primo Lovecraft che leggo e spero che questo sia uno dei suoi lavori riusciti poco perchè stento davvero a credere che questo sia il Lovecraft di cui ho tanto sentito parlare.

2/5

Un libro consigliato da un amico

Il figlio del cimitero di N. Gaiman

Una sorta di fiaba dark per bambini e per adulti: molto carino e ben scritto, anche molto dolce direi..è impossibile non affezionarsi al protagonista!

Un classico romantico

Classicissimo della Austen, il suo libro più famoso e anche il più bello (a mio parere). Non è solo una storia d'amore tra Elizabeth Bennet e il Signor Darcy, ma è anche un ritratto fedele della società dell'epoca. Jane Austen in tutti i suoi romanzi descriveva con ironia e lucidità quella che era la sua fascia sociale, cioè la media borghesia. Non fa sconti a nessuno.

Per questo consiglio a tutti la lettura dei suoi romanzi: non fate come me, convinta che fossero degli Harmony scritti meglio, per anni non mi ci sono avvicinata, fino a quando una mia amica non mi ha messo il tarlo in testa e decisi di dare una possibilità ad Orgoglio e Pregiudizio. Quando mi sono pentita di non averlo letto prima.

Voto: 10/10

Un libro che hai iniziato ma mai finito: La valle dell’Eden di John Steinbeck

Il romanzo è molto lungo e la presenza di tante tematiche diverse e una moltitudine di personaggi, alcuni apparentemente poco funzionali alla trama, è una delle critiche più comuni che gli vengono fatte, ma secondo me la sua bellezza sta proprio in questo: nel fatto di raccontare tante vite diverse intrecciate fra loro in modo coinvolgente, che porta a immedesimarsi in ognuno dei personaggi e a cercare di capire quali siano le motivazioni dei loro comportamenti. Mi sono ritrovata un po’ in tutti loro, anche in quelli secondari (tranne che in Cathy, e direi per fortuna ).

Mi è dispiaciuto tanto quando l’ho finito, non vedo l’ora di rileggerlo tra un po' di tempo… E nel frattempo mi dedicherò alle altre opere di Mr Steinbeck, che sta consolidando sempre più la sua scalata ai miei autori preferiti

Un libro che ti fa paura: Racconti del Terrore di Edgar Allan Poe

Ok, d’accordo, in realtà non è che mi terrorizzi, ma penso che stia bene in questa categoria. L’avevo letto anni e anni fa, e ogni volta che mi si chiedeva ‘hai letto qualcosa di Poe?’ citavo questo, ma mi ricordavo poco le storie singole. Le mie preferite sono Il gatto nero e Il cuore rivelatore, molto disturbanti.

Un libro ambientato in un altro Paese: Lieto Fine di Edward St Aubyn

Ultimo libro del ciclo dei Melrose, consiglierei di leggerlo solo a chi ha letto i precedenti, in quanto in questo libro non è molto ciò che accade, ci sono essenzialmente riflessioni, e i personaggi sono personaggi che si sono incontrati nei libri precedenti. Oltretutto, gran parte della storia ha luogo durante un funerale, con dei flashback che riportano al passato. Ritroviamo il personaggio di Patrick, nel primo libro bambino, poi giovane uomo disturbato dai traumi della sua infanzia, ora uomo maturo. Mi ero letta di seguito i primi quattro romanzi di questo ciclo (pubblicati in italiano da Neri Pozza in un solo volume) e ho trovato questo libro complesso, e credo che meriti una rilettura.

37. Un libro con un colore nel titolo:
- Uno studio in rosso - Arthur Conan Doyle 5/5

5. Un libro con un numero nel titolo:
- Il segno dei quattro - Arthur Conan Doyle 5/5

Dopo aver iniziato la serie tv Sherlock (che adoro, tra parentesi), ho deciso che era finalmente ora di conoscere lo Sherlock Holmes originale. Non so se è complice il mio stesso entusiasmo, ma già dai primi capitoli il libro (uno studio in rosso) ha iniziato a piacermi e trovo Sherlock un personaggio favoloso, un personaggio che riesce a farsi apprezzare dal lettore pur essendo orgoglioso delle sue capacità. Inevitabilmente mi viene da fare il confronto con Van Dine e Philo Vance: trovo quest'ultimo cordialmente detestabile, per non dire al limite dell'insopportabile a momenti (e ho letto solo un libro eh XD) mentre il modo di fare di Sherlock è diverso..non ha quell'arroganza fastidiosa di Vance, ma un buon mix di intelligenza ed eccentricità che lo rendono un personaggio sicuramente riuscito. Ho proseguito subito dopo con Il segno dei quattro, riconfermando l'impressione positiva.

14. Un libro non-fiction:

- La realtà in trasparenza; Lettere - Jrr Tolkien 5/5

Epistolario di Tolkien che contiene sia lettere private che lettere varie indirizzate agli editori. è stato molto molto interessante vedere direttamente con gli occhi di Tolkien le varie fasi di scrittura, pubblicazione, scelta delle copertine, edizioni e traduzioni straniere dei suoi libri. Immancabile nella collezione degli appassionati

16. Un libro di un autore che ami e non hai ancora letto:
- Il mondo del ghiaccio e del fuoco - Martin 5/5

Eheh già, non lo avevo ancora letto XD In primis mi ha sorpreso il rapporto qualità prezzo..il fatto che si siano mantenuti sulla ventina di euro per un volume così ricco di illustrazioni quando chiedono più o meno la stessa cifra per un solo volume dell'edizione pelle di drago..

La parte che mi è piaciuta di più tra tutte è stata quella sui Re Targaryen, che occupa anche maggiore spazio rispetto al resto. Un po'delusa per il poco spazio dedicato al nord

24. Un libro basato interamente sulla copertina:ok, mi interessava anche il resto
- Principesse e Mononoke: Storie di fantasmi giapponesi - 3/5

Giudizio medio per questo libricino che raccoglie alcune storie del folklore giapponese..giudizio medio perchè nel finale cola proprio a picco. Alcune storie sono notevoli e meritano più di altre, alcune sono noiosette..Ma il calo si sente di più nella parte finale (sugli...insetti?!) che sembra trovarsi lì per caso attaccata con la colla scadente. Un vero peccato, perchè la prima parte è davvero carina
Taccio sul triste tentativo della copertina e del titolo per richiamare il celeberrimo film di Miyazaki..esiste anche un'altra edizione (almeno credo sia lo stesso il contenuto) con titolo e copertina "neutri"

31. Un libro con cattive recensioni :

- Il gabbiano Jonathan Livingston - Bach 4/5

Ho letto diverse recensioni, sia buone che cattive..ho deciso di metterlo in questa categoria perchè non sapevo che altro metterci XD Credo che questo libro sia come il piccolo principe..o lo ami o lo odi. Nella sua semplicità l'ho apprezzato davvero molto. Perchè mai ai bambini si regala sempre il maledetto piccolo principe? Questo è molto più bello XD

36. Un libro ambientato al liceo:
- Silver: il libro dei sogni (Trilogia dei sogni vol.1) - Gier - 2,5/5

è il primo di una trilogia scritta dalla stessa autrice della trilogia delle gemme. La precedende trilogia in fin dei conti era carina, molto soft ma con una buona trama e del buon potenziale. Questa, almeno il primo, non mi ha convinto tanto. Ha il pregio di essere molto scorrevole (e forse solo per questo continuerò con gli altri due) ma mi è sembrata una collezione assurda di clichè (va bene che è un libro per ragazzine, ma dai un po' di sforzo XD ) e in generale mi viene da paragonarlo ad uno di quei film trash pseudo horror di italia uno..con tanto di studenti ubriachi che fanno la seduta spiritica ad halloween D:

Ho notato che siamo a dicembre e che ho ingrossato alcune categorie mentre altre sono vuote XD E credo che un paio ci resteranno purtroppo

Un libro divertente: Guida galattica per autostoppisti di Douglas Adams

“Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell'estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c'è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro–verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione. […]”

Già dall’incipit si intuisce che questo è un libro geniale oltre che divertente. Le avventure galattiche di Arthur Dent e del suo amico Ford Prefect, alieno di Betelgeuse Cinque camuffato da terrestre, conquistano e intrattengono senza annoiare mai. Bellissimo lo scambio di battute tra l’uomo e Dio a proposito del pesce di Babele, al termine del quale Dio “sparisce immediatamente in una nuvoletta di logica” Voto 4/5 (solo perché non sono molto avvezza a questo genere)

Un libro con una sola parola per titolo: Follia di Patrick McGrath

"Una grande storia di amore e morte e della perversione dell'occhio clinico che la osserva. Dall'interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre il caso clinico più perturbante della sua carriera: la passione tra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra, e Edgar Stark, artista detenuto per uxoricidio. Alla fine del libro ci si troverà a decidere se la "follia" che percorre il libro è solo nell'amour fou vissuto dai protagonisti o anche nell'occhio clinico che ce lo racconta." (Amazon)

Ho conosciuto libro e autore tramite una lettura di gruppo su Goodreads. La storia narrata e lo stile sono coinvolgenti, ma non so bene perchè non mi ha convinto del tutto; forse mi aspettavo una narrazione più oggettiva e gli sviluppi dell'ultima parte del libro meno stravaganti. Voto: 3/5

Un lbro di un autore che ami e non hai ancora letto: 22/11/’63 di Stephen King

"Il 22 novembre 1963 tre spari risuonarono a Dallas, il presidente Kennedy morì e il mondo non fu più lo stesso. Se fosse possibile cambiare il corso della Storia, tu lo faresti? È quello che si domanda Jake Epping, tranquillo professore di Lisbon Falls, Maine, quando scopre che la tavola calda del suo amico Al nasconde un segreto. La dispensa è in realtà un passaggio temporale e conduce al 1958. Per Jake è una rivelazione sconvolgente, eppure l'incredulità non gli impedisce di tornare ai favolosi anni Sessanta e cominciare una nuova esistenza nel mondo di Elvis Presley e James Dean, del twist e delle automobili interminabili. Un mondo in cui Jake si lascerà coinvolgere in una missione straordinaria: fermare Oswald e salvare Kennedy. Sovvertendo per sempre tutte le regole del tempo. E della Storia." (Amazon)

Mi sono decisa a leggerlo dopo aver sentito molti pareri positivi e in previsione dell'uscita della serie a febbraio, e non posso che confermarli. Devo ammettere che più che la parte ambientata a Dallas e al tentativo di salvataggio di Kennedy, mi è piaciuto soprattutto il "contorno": il soggiorno di Jake a Derry nella sua atmosfera inquietante, poi nella tranquilla Jodie e soprattutto la sua storia d'amore con Sadie (di solito non apprezzo molto lo stile di King di descrivere l'amore e l'intimità, ma qui usa un tono delicato, diverso dal solito, che mi è piaciuto). Avrei potuto piangere nel finale, ma parafrasando Jake nell'incipit, "Non sono una donna facile alle lacrime"... Perciò mi sono limitata a fissare il Kindle con il tipico senso-di-smarrimento-da-fine-libro-stupendo. Voto 5/5

Anche se non appartiene a una categoria, aggiungo anche:

Niente di Janne Teller

"Se niente ha senso, è meglio non far niente piuttosto che qualcosa" dichiara un giorno Pierre Anthon, tredici anni. Poi, come il barone rampante, sale su un albero vicino alla scuola. Per dimostrargli che sta sbagliando, i suoi compagni decidono di raccogliere cose che abbiano un significato. All'inizio si tratta di oggetti innocenti: una canna da pesca, un pallone, un paio di sandali, ma presto si fanno prendere la mano, si sfidano, si spingono più in là. Al sacrificio di un adorato criceto seguono un taglio di capelli, un certificato di adozione, la bara di un bambino, l'indice di una mano che suonava la chitarra come i Beatles. Richieste sempre più angosciose, rese vincolanti dalla legge del gruppo. È ancora la ricerca del senso della vita? O è una vendetta per aver dovuto sacrificare qualcosa a cui si teneva davvero? […]” (Ibs)

Alla sua uscita questo libro è stato soggetto a critiche e vietato in diverse scuole, e sebbene non condivida la censura “a priori”, non so se lo consiglierei a un ragazzino di 13-14 anni, coetaneo dei protagonisti. La ricerca del “significato delle cose” da parte dei compagni di Pierre Anthon, decisi a dimostrargli che ha torto, subisce un’escalation sempre più inquietante, morbosa e crudele, fino a raggiungere il culmine in un finale violento. Come “Il signore delle mosche”, penso sia un romanzo che fa riflettere, ma che si apprezza di più con un po’ più di esperienza alle spalle (non che a 23 ne abbia chissà quanta ma di sicuro più di quanta ne avevo a 14, quando probabilmente non avrei colto appieno il senso di questi libri).

In tutto ciò, non condivido la filosofia di Pierre Anthon secondo la quale nel momento stesso in cui nasciamo ci avviciniamo alla morte, perciò tanto vale prepararsi al fatto che niente ha senso. Condivido più quella di Patrick Jane di The Mentalist: “Quando sei morta, sei morta, e fino ad allora… c'è il gelato.” Voto 4/5

Ormai penso proprio che non riuscirò a completare tutta la sfida... Aggiungerò i titoli che mancano alla lista che ho già messo in programma per l'anno prossimo

Sappiate che ho anche la lista per la nuova sfida del 2016... spero di riuscire a finire almeno quella

io so già che non ci riuscirò mai, ma comunque voglio almeno provare a completarne una parte. La attendiamo con ansia... :)

Un libro con un numero nel titolo: Sette brevi lezioni di fisica di Carlo Rovelli

«Ci sono frontiere, dove stiamo imparando, e brucia il nostro desiderio di sapere. Sono nelle profondità più minute del tessuto dello spazio, nelle origini del cosmo, nella natura del tempo, nel fato dei buchi neri, e nel funzionamento del nostro stesso pensiero. Qui, sul bordo di quello che sappiamo, a contatto con l'oceano di quanto non sappiamo, brillano il mistero del mondo, la bellezza del mondo, e ci lasciano senza fiato». Tale è il presupposto di queste «brevi lezioni», che ci guidano, con ammirevole trasparenza, attraverso alcune tappe inevitabili della rivoluzione che ha scosso la fisica nel secolo XX e la scuote tuttora: a partire dalla teoria della relatività generale di Einstein e della meccanica quantistica fino alle questioni aperte sulla architettura del cosmo, sulle particelle elementari, sulla gravità quantistica, sulla natura del tempo e della mente. (Goodreads)

E' un libricino che nonostante la brevità riesce a trattare i sette argomenti scelti in modo essenziale ma completo, dando una breve panoramica e usando un tono quasi filosofico e sognante, senza la "freddezza" che a volte è tipica delle opere riguardanti la scienza. Se siete scienziati super esperti probabilmente vi sembrerà troppo poco, ma se come me amate la scienza pur essendo un po' novellini, è una lettura interessante. :) Voto 4/5

Un libro ambientato in un posto che hai sempre voluto visitare: La ragazza più fortunata del mondo di Jessica Knoll

"Quando era una ragazzina e frequentava la prestigiosa Bradley School, Ani FaNelli ha subìto davanti a tutta la scuola un’umiliazione scioccante che l’ha sconvolta al punto da spingerla a reinventare se stessa. Oggi, con un lavoro appagante, un guardaroba raffinato e un futuro marito di ottima famiglia, è a un passo dalla vita perfetta che si è impegnata tanto duramente a raggiungere. Ma Ani ha un segreto. Nel suo passato c’è qualcosa di nascosto che continua a perseguitarla, un’esperienza intima e dolorosa che rischia di tornare a galla e rovinare tutto. [...] Una domanda resta sospesa: rompere il silenzio distruggerà tutto ciò per cui Ani ha combattuto o, finalmente, potrà essere libera?" (Goodreads)

Sono stata attirata da questo libro perchè veniva spesso accostato a Gone Girl (in italiano L'amore bugiardo) di Gillian Flynn, che mi era piaciuto molto. Devo dire che non è allo stesso livello di Gone Girl, che come introspezione psicologica e stile è decisamente superiore; però la vicenda di Ani mi ha catturato e a parte le prime pagine ho provato empatia per lei, anche a causa delle esperienze del suo passato che l'hanno fatta diventare quello che è. Insomma non un capolavoro o una lettura irrinunciabile, ma è perfetto per staccare qualche ora e lasciarsi trasportare dalla storia. Voto 3/5

Una trilogia: La trilogia degli Iremonger di Edward Carey

Qui sto barando un po', perchè ho letto solo il primo e il terzo in Italia non è ancora uscito. Non avevo mai sentito parlare di questa trilogia nè di questo autore inglese, finchè nell'edizione di quest'anno di Bookcity a Milano ho trovato il secondo volume tra i libri in "premio" a noi volontari...E attirata dalla trama e dalla copertina l'ho preso (e ora, dopo aver letto il primo, ne sono molto felice!).

Gli Iremonger sono una famiglia londinese che ha costruito la sua fortuna raccogliendo i cumuli di immondizia della capitale e radunandoli intorno alla propria tenuta, Heap House (che significa proprio "casa dei cumuli"), costruita con varie parti di case smantellate. Ogni membro della famiglia possiede un oggetto natale da cui non deve mai separarsi, come un tappo da bagno, un annaffiatoio, un bottone... Il protagonista, Clod, è uno dei membri più giovani della famiglia e ha il dono di sentire i nomi degli oggetti, che sono tutti nomi di persona. Quando incontra Lucy Pennant, un'orfana capitata quasi per caso a Heap House come domestica, iniziano a capire che sta succedendo qualcosa di strano alla casa e agli oggetti...

Mi è piaciuta moltissimo l'atmosfera del libro: un po' Charles Dickens, un po' Tim Burton, un po' famiglia Addams è percorso da una vena sottile di cupezza e inquietudine ma senza essere horror. Viene catalogato anche tra i libri per ragazzi, ma secondo me viene apprezzato anche (se non di più) dagli adulti.

L'autore ha anche illustrato la copertina e i disegni all'interno del libro, perciò leggendo si ha proprio l'idea di come li ha immaginati e di come figurarseli nella propria immaginazione.

Voto 4/5

Un libro divertente

La classe fa la ola mentre spiego

In pratica è una raccolta di note di studenti delle superiori (e delle medie? forse no). Mah, alcune sono carine e originali e strappano la risata, altre al limite della realtà sono davvero assurde per suscitare una risata "genuina" (e se sono tutte vere..erano scuole o zoo?). Dopo un po' alcune iniziano anche ad essere ripetitive però e stancano..In compenso a tutto il libro però le risate sono state davvero poche

2/5

Un libro ambientato in un paese diverso

Le avventure di Sherlock Holmes

Sto proseguendo la lettura del famoso "consulente detective" e mi piace sempre di più. Per fortuna ho smesso di rimandare, me ne sarei pentita

5/5

Un libro basato su una storia vera:
Il tredicesimo dono - Smith

Questo andrebbe bene anche come libro ambientato a natale.

Che dire..nel suo contesto (cioè come lettura natalizia) posso dire che mi è piaciuto e che mi ha commossa un paio di volte.
Però, tolta la bellissima cosa dei dodici doni, tutto il resto, il background..faccio un po' fatica a credere che faccia tutto parte della storia vera. O sarà un caso..però: il figlio maggiore un po' ribelle ma per finta; la piccola che sembra Cindy Chi Lou uscita dal film e che si comporta come una bambina più grande dei 10 anni che ha; la mamma giornalista vedova di un marito perfetto, che ama il Natale con annesse una miriade di tradizioni di famiglia che segue ogni anno e che questa volta rischia di mandare all'aria..
Sembra il cast di uno dei classici film natalizi che passano in tv in questo periodo..che guardo con piacere senza molte pretese, esattamente come il libro in questione: la lettura è stata piacevole e senza pretesa, adatta al periodo.

Un libro ambientato a Natale

Come fu che Babbo Natale sposò la Befana - Vitali

E' poco più di una "favola", un raccontino natalizio diciamo, ambientato ai giorni nostri. Molto molto carino

3/5

Il rumore del Natale - Vitali

Dopo il libro sopracitato ho voluto provare qualcos'altro dello stesso autore. Questo non è male se proprio vogliamo, ma sembra un estratto di un libro più che un ""libro"" a sè (lo metto tra virgolette perchè ha 16 pagine..alla faccia del libro). Forse avrebbe fatto miglior figura se inserito in una raccolta di racconti.

2/5

Sherlock Holmes Christmas Carol - Solito

Davvero notevole e vicino allo stile di Doyle, adatto a questo periodo per un piccolo scorcio natalizio su Baker Street.
Da leggere, magari, una volta aver finito tutti i libri di Doyle (cosa che io non ho ancora fatto) oppure da leggere con consapevolezza di rischio spoiler

quasi4/5

Miracolo in una notte d'inverno - Leino 4/5

Davvero una bellissima favola e molto adatta come lettura natalizia. Se l'avessi saputo prima come era strutturato l'avrei iniziato il primo dicembre per leggere una finestrella al giorno (bugia, l'ho fatto fuori in due serate..figuriamoci se sarei riuscita a leggerne un pezzetto al giorno per 24 giorni XD)
E' una fiaba natalizia, molto semplice ma molto bella. Consigliata la lettura in questo periodo, è proprio ideale per creare un po' di "magia"

Un libro che è diventato un film

Orgoglio e pregiudizio e zombie

Il libro non è brutto, ma l'ho trovato insulso. Non è brutto perchè al 90% è Orgoglio e Pregiudizio..il resto è un misero lavoro di taglia e cuci. Non so esattamente cosa mi aspettassi: me ne sono tenuta lontata fino ad ora, poi, con il film all'orizzonte, ho deciso di leggerlo perchè tanto sapevo che il film l'avrei guardato. Dal poco che avevo letto della trama sapevo che c'era Orgoglio e Pregiudizio e c'erano gli zombie.. e ad essere sincera credo che la trama dica tutto. Non sono una cultrice del genere, facendo due conti credo di non aver mai letto un libro sugli zombie..e se questo è sembrato poca cosa a me! Dove sono gli zombie? Sono delle mere comparse nelle strade durante gli spostamenti dei personaggi. Sembra che siano talmente "normali" che nemmeno se ne parla a dovere. Oltre a queste sporadiche "battaglie", messo tra virgolette non a caso (esempio: sul finale dopo la passeggiata tra i viali, Darcy e Lizzy incontrano un gruppo di zombie..testualmente "capirono di trovarsi dinanzi alla prima opportunità di combattere insieme. E così fecero." fine..), il resto non è che il romanzo originale con qualche battuta cambiata per rimanere nel contesto di arti mortali, ninja, addestramento, tempio shaolin, katane ecc ecc.
Insomma, non mi aspettavo niente ma mi aspettavo qualcosa di diverso.
Qualche sorriso, a dirla tutta, me l'ha strappato verso la fine e nemmeno gli zombie, ma Wickham e Lydia (!). Di tutta la parata marziale credo di aver riso solo all'inizio quando gli zombie irrompono al ballo e le sorelle Bennet li combattono in formazione pentacolo della morte.
Oltretutto, il finale poi la dice lunga e davvero ho avuto la sensazione che gli zombie fossero cosa talmente normale che non ci fosse nemmeno bisogno di parlarne.
Insomma, non lo definirei brutto (anche perchè gran parte non è farina del suo sacco) ma mediocre come tentativo. Forse mi sono talmente assuefatta all'atmosfera che ad un certo punto ho apprezzato la parodia solo quando me l'hanno sbattuta in faccia.
Credo che questo genere di cose renda più sullo schermo che sulla carta..e chissà se sullo schermo gli zombie non si riscatteranno da questa magra figura. Vedremo a febbraio.

2,5/5