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Sfida Letteraria
di Lady Monica
creato il 04 gennaio 2015

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Seija
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Inviato il 06 agosto 2015 14:40

Un libro con un colore nel titolo.

 

"Regina rossa" di Victoria Aveyard.

 

Comincio con il dire che il principale errore di questo libro, che apre una nuova serie fantasy, è stato quello di caricarlo di aspettative prima ancora che venisse pubblicato, non solo elogiato senza riserve dappertutto, ma presente per ben 16 settimane nella lista dei bestseller del NYT.

In realtà è un buon libro Fantasy che a tratti presenta le consuete caratteristiche della Distopia :la prevalenza di una razza superiore per imposizione o non, un mondo che pur sembrando a tutti gli effetti un High Fantasy, presenta, infatti, caratteristiche della nostra vita moderna, non è altro che un futuro lontano dove il mondo è devastato da una lunghissima guerra che decima giorno dopo giorno migliaia di Rossi, mentre gli Argentei, l'aristocrazia vive nelle regge e nei palazzi.

La protagonista del libro, nonché narratrice degli eventi è Mare. Una ragazza rossa che aspetta il giorno del suo diciottesimo compleanno per essere chiamata a presenziare la Leva obbligatoria perché priva di lavoro. Ma un incontro fortuito la porta lontano da un destino che sembrava già scritto. Verrà condotta a Palazzo ed è proprio qui che la vita di Mare cambierà completamente perché non è una semplice Rossa, nel suo sangue scorre qualcosa di ben più pericoloso, un potere che potrebbe mettere in ginocchio la monarchia e rovesciare il regno dando manforte ai rivoluzionari che non aspettano altro.

Il libro è percorso da tantissimi personaggi, antagonisti di cui avere paura e timore, regine crudeli e malvage, Re potenti e che incutono timore, maestri saggi e dal cuore gentile e amici per cui faresti tutto.

Il mondo di "Regina Rossa " è ben caratterizzato, un mondo Fantasy che, come dicevo, presenta caratteristiche del nostro mondo, elettricità, macchine , fabbriche e così via, un mondo ben strutturato non solo nella sua gerarchia, gli Argentei a capo delle posizioni di prestigio all'interno dello stato, una monarchia che da vers e propria aristocrazia detiene il controllo sulle materie prime, ma anche sulla plebe, i Rossi, la forza lavoro, gli schiavi che hanno avuto la sfortuna di nascere senza doni, quei poteri che rendono gli Argentei delle vere e imbattibili divinità.

Un libro con bei temi, essendo uno YA, anche se con protagonisti abbastanza grandi per questa categoria, si parla di ragazzi diciottenni nella media, entrano in7n gioco i temi dell'accettazione, della crescita e degli affetti, ma ritornando al fantasy si parla di temi più conosciuti nell'ambiente come l'eterna lotta tra il Bene e il Male, fino a passare dalla lotta per l'indipendenza dei più comuni distopici.

Purtroppo la parte che non mi ha convinta molto è stata ritrovare caratteristiche che per me sono diventate la bandiera portante di altre famosissime serie YA, la divisione fra Argentei e Rossi mi ha ricordato fin troppo la divisione in caste di Red Rising di Pierce Brown, mentre la caratterizzazione del cattivo i Darkling di Shadow and Bone della Bardugo.

Difetti reali poi del libro che ho riscontrato sono la troppa prevedibilità di certi passaggi e la dispersione degli eventi dell'ultimo terzo del libro che sembra dilungarsi per troppo tempo mentre si poteva arrivare al sodo più in fretta.

Nonostante ciò, "Red Queen" di Victoria Aveyard è un buon libro in cui perdersi e lasciarsi condurre in un mondo totalmente diverso dal nostro.



Seija
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Seija
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Inviato il 06 agosto 2015 16:02

Ternino questa "Sfida Letteraria"con il cinquantesimo libro !

 

Un libro con cattive recenzioni.

 

"L.U.M.I.N.A.L" di Isabella Santacroce.

 

Quest'ultimo libro della trilogia della Santacroce dopo F.L.U.O e D.E.S.T.R.O.Y, è estremo, visionario e pessimista. È un libro sull'inadeguatezza, su come due ragazze fuggono il reale. Il loro rimedio è l'annullamento attraverso il sesso, il sadismo, l'autolesionismo e infine attraverso il L.U.M.I.N.A.L, una droga dello spirito che fa addormentare e allontanare dal mondo.

Molto lontano da F.L.U.O, primo libro della scrittrice, ancora legato ad una scrittura convenzionale, sia dal punto di vista della trama e del tema trattato (racconta le vicende di un'adolescente, Starlet, in fuga dal mondo ipocrita e provinciale di una Riccione medio-borghese),sia per quanto riguarda lo stile ;L.U.M.I.N.A.L è molto più vicino a D.E.S.T.R.O.Y., un romanzo che ha fatto della Santacroce un fenomeno letterario della metà degli anni '90.

Non apprezzato da gran parte della critica che lo ha considerato una replica di D.E.S.T.R.O.Y, io vedo in L.U.M.I.N.A.L il perfetto compimento di un'idea cominciata in un modo piuttosto convenzionale e "immatura" con F.L.U.O passando per la storia di Misty di D.E.S.T.R.O.Y , prostituta sui generis in una Londra iperconsumista degli anni '90.

L.U.M.I.N.A.L è l'epilogo di una tragedia.E'la catarsi raggiunta da Starlet-Misty-Demon.

Al contrario di F.L.U.O che è scritto in capitoli e di D.E.S.T.R.O.Y composto in modo anticonvenzionale in brevi patagrafi con titoli come fossero tracce di un CD, L.U.M.I.N.A.L è diviso in 3 parti a seconda della città che fa da sfondo. L'apparente mancanza di trama si evince non solo dalla ripetitività delle situazioni ma anche dall'idea particolare di spazio e tempo. In L.U.M.I.N.A.L non esiste un'ambientazione vera, le 3 città non sono descritte, né ben individuabili, di esse sono ben delineate solo i locali frequentati dalle due protagoniste e le strade buie. L.U.M.I.N.A.L è un romanzo buio, tutti i personaggi vivono nell'oscurità, alcuni di loro hanno nomi simbolici (tutti iniziano con D) che evocano le tenebre (Damon, Demonia, il piccolo pipistrello addomesticato dalle due ragazze).

Anche la notte di Demon e Davi continua, nel loro loro letto alle prime luci dell'alba con il sonno profondo, simile ad un coma, regalato dal L.U.M.I.N.A.L. L'unica luce presente nel romanzo è quella blu-viola-lilla che illumina il Select e gli altri locali di Berlino e di Amburgo.

L.U.M.I.N.A.L vive nel presente. Non esistono coordinate temporali, è un susseguirsi di notti senza un risveglio alla luce del sole.

L'unico spazio per la memoria sono i REW, i brevissimi flashback che però non raccontano, ma proprio come in un videoclip sono solo una fotografia, un'immagine dell'infanzia-adolescenza.

Nei romanzi della Santacroce motivo costante è il sesso. La scrittrice in L.U.M.I.N.A.L, più che in D.E.S.T.R.O.Y e in F.L.U.O, rappresenta un sesso autodistruttivo, un qualcosa che annienta e avvicina alla morte. Il sesso non è solo un modo di ribellarsi come lo è in F.L.U.O e non è neanche solo annientamento come in D.E.S.T.R.O.Y, il sesso in L.U.M.I.N.A.L è autopunizione, è espiazione della colpa di essere imperfette. Damon e Davi non sono oggetti del desiderio, esse si sottopongono a sesso perverso e umiliazioni d'ogni genere per mortificare i loro corpi e le loro anime imperfette.

L.U.M.I.N.A.L è un libro sulla morte e sul suicidio. Il titolo ripreso da un brano del musicista Null, richiama il potente barbiturico con cui si suppone si sia tolta la vita Marilyn Monroe. Un'overdose di L.U.M.I.N.A.L in un'intensa giornata di sole ( l'unica in tutto il libro) sarà fatale anche per le protagoniste. Così la luce del sole è simbolo della coscienza, quando le due giovani vengono investite dai raggi della coscienza-conoscenza del reale finiscono. Si vive bene solo nell'incoscienza, nel buio totale, sembra voler dire la scrittrice. Il L.U.M.I.N.A.L dunque giunge ad essere sinonimo di incoscienza e infine morte, perché alla fine regala il sonno eterno.

Isabella Santacroce dedica il libro a 32 celebri suicidi, da Ian Curtis a Seneca, da Sylvia Plath a Mishima alla stessa Monroe. Dunque il libro sul suicidio, con funzione catartica, un modo di purificarsi dall'inadeguatezza al vivere.

Molti critici hanno accusato la Santacroce di scrivere romanzi senza trama. Tralasciando le varie teorie sulla trama/non trama, io trovo che le parole usate dalla scrittrice, la musicalità e l'estrema corposità e pienezza di esse bilancino la presunta carenza di intreccio. Se con D.E.S.T.R.O.Y la Santacroce si è affermata per l'uso di una lingua e di una grammatica innovativa, fatta di contaminazioni derivanti dalla musica, dalla moda, dal cinema, in L.U.M.I.N.A.L, usa una lingua"purificata"da eccessivi "avvelenamenti". È una lingua poetica, decadente e romantica allo stesso tempo, in grado di giungere a violenti impulsi lirici. Elegantemente eccentrica , come quando usa l'aggettivo al posto dell'avverbio oppure ignora del tutto la punteggiatura. Nel romanzo non esistono punti di interpunzione che non siano punti fermi. La musicalità è la caratteristica principale della lingua della Santacroce come importante è la musica per ogni suo libro . D.E.S.T.R.O.Y è contaminato nella lingua, nel lessico e anche nella colonna sonora :facevano da sottofondo alle vicende della venticinquenne Misty canzoni di Jeff Buckley, Sex Pistols Joy Division (una commistione di generi). Anche in L.U.M.I.N.A.L la musica è estremamente fondamentale e, come nella scelta delle parole, la Santacroce è stata molto attenta nel creare una musicalità raffinata, altrettanto è stata coerente nello scegliere colonne sonore e citazioni musicali in accordo con l'atmosfera dark che si respira in tutto il libro. Così troveremo onnipresente David Bowie e parties intitolati a "Siouxie and the Benschees".



Lady Monica
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Inviato il 06 agosto 2015 21:22 Autore

Un libro ambientato in un luogo che voglio visitare

 

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A Kiruna, una terra avvolta nell'eterna notte polare, giace il corpo massacrato del predicatore più famoso della Svezia, morto per la seconda volta. La prima volta era stato investito da un'auto ma si era risvegliato e aveva raccontato del regno fra la vita e la morte. Diventato una star, aveva usato la sua nuova forza per riunificare tre diverse congregazioni in un'unica, potente comunità religiosa. Chiamata dalla sorella della vittima, l'avvocato Rebecka torna alla sua città natale per aiutare l'amica di gioventù, sospettata dell'omicidio. Avvolte dalla neve e dal buio dell'inverno lappone, Rebecka e l'ispettrice di polizia Anna Maria Mella, in avanzato stato di gravidanza, indagano alla ricerca del vero colpevole.

Continuo con la lettura di gialli nordici che devo dire mi piacciono molto. Non è la Lackberg che nonostante le brutture mantiene comunque una sorta di ironia di fondo. L'atmosfera è molta più cupa e pesante e la Larsson gioca più sul non detto che su quello che ci viene mostrato. Particolare, ma comunque piacevole.

Voto: 7/10


È Frittella il nostro Re

Fa i pasticci, fa i bignè 

Io ne mangio pure tre

È Frittella il nostro Re!!! 

 

 

You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.

 

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La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )


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Inviato il 09 agosto 2015 18:05 Autore

Un libro con più di 100 anni

 

Germinal.jpg

Francia, seconda rivoluzione industriale. La storia centenaria della classe operaia, minatori in questo caso, contro la borghesia nullafacente che li sfrutta e poco altro. Lo sciopero che porta alla fame, disperazione ed infine morte. Una lenta, ma inesorabile, discesa verso la distruzione e la rassegnazione.

Mamma mia che tristezza. a fine lettura non hai una sola speranza per l'umanità e col senno di poi ti rendi conto che Zolà aveva ragione e che il povero resterà sfruttato e il ricco resterà sfruttatore.

Voto: 8,5/10


È Frittella il nostro Re

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Inviato il 12 agosto 2015 14:08

Un libro scritto da un autore che non hai mai letto prima: Il dio delle piccole cose di Arundhati Roy

 

Trovo difficile fare un riassunto di questo romanzo, in quanto ci sono continui salti temporali, e bisognerebbe spiegare tutta la storia, ma diciamo, in breve, che Rahel, una ragazza indiana, ritorna nel suo paese nativo dopo essere stata in America, e lì ritrova il suo gemello, Esthappen, con il quale, da bambina, aveva un forte legame. C'è un continuo ritorno a ricordi ed eventi del passato.

Ci ho messo un bel po' a finire questo libro, e non perchè non mi sia piaciuto... diciamo che l'ho incastrato tra un impegno e l'altro, e facevo un po' fatica a riprendere il filo, soprattutto per il fatto che la storia non è lineare, ci sono continue digressioni e flashback, e si passa dal presente, al tempo in cui Estha e Rahel erano bambini, a eventi successi in passato ad altri personaggi come la loro madre e la loro nonna, e via discorrendo. Oltretutto, anche se capisco che sia stato fatto in un certo senso per suspense e per incuriosire il lettore, viene continuamente accennato, fin dal primo capitolo, alla morte di un personaggio, si parla del suo funerale, ma l'evento in sé non viene discusso se non molto avanti nel libro. Io, incuriosita da questo fatto che viene presentato fin dall'inizio come fatto chiave ('l'estate in cui è morto/a X') ero curiosa di saperne di più, invece nel frattempo dovevo leggermi altre parti, ambientate in un periodo diverso. Diciamo che questa morte è sempre lì, sottostante, e segnerà i personaggi. Le parti che mi sono piaciute di più probabilmente sono quelle in cui i due gemelli sono bambini, e mi è piaciuto anche il flashback su Chacko (lo zio dei bambini) e Margaret ai tempi in cui lui era in Inghilterra. Lo stile è sicuramente scorrevole, e il libro mi è abbastnza piaciuto, è inoltre interessante per come affronta la cultura indiana e altri temi, però, forse, mi aspettavo 'di più'.



Lady Monica
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Inviato il 23 agosto 2015 18:05 Autore

Un libro ambientato in un paese diverso

 

anteprima-la-stagione-degli-innocenti-di

Norvegia: viene ritrovato il cadavere di una bambina impiccata con il cartello "io viaggio da Sola". Poco dopo, una nuova vittima. Una parola aleggia tra gli inquirenti: Serial Killer.
La squadra Speciale guidata dall'ispettore Munch dovrà sbrigarsi prima che il conto delle vittime inizi a salire.

Un buon giallo, con ottime trame e buoni personaggi. Con qualche neo, però: la fine forse troppo frettolosa, ma lo si può perdonare. Quello che più mi disturba è l'aver lasciato abbastanza andare certe storyline anche interessanti aggiunte senza un vero perchè, dato che non influivano sulla trama principale. Forse è solo il primo di una serie e quindi ne riparleremo in futuro, però questo per ora abbassa un po' il voto.

VOTO: 7,5/10


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Emma Snow
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Emma Snow
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Inviato il 23 agosto 2015 23:20

In queste settimane mi sono dedicata ad alcuni classici (ho scelto di mettere anche delle frasi che significative di ognuno e ho coperto i commenti più spoilerosi)

 

Un libro di un autore che non hai mai letto prima: Addio alle armi di Ernest Hemingway

Una sintesi vera ma riduttiva di questo libro può essere "una storia d'amore e di guerra". Il concetto chiave del romanzo però non è tanto la vicenda romantica, quanto il fatto che quando Frederic decide

di fuggire oltre il confine con Catherine dice: "Ho fatto una pace separata", scegliendo di voltare le spalle agli orrori di una guerra che si sta trasformando in un'inutile carneficina.

 

Questo mio battesimo di Hemingway mi ha decisamente soddisfatto, sia come argomento che come stile.

 

So che la notte non è come il giorno: che tutte le cose sono diverse, che le cose della notte non si possono spiegare nel giorno perché allora non esistono, e la notte può essere un momento terribile per la gente sola quando la loro solitudine è incominciata. Ma con Catherine non c'era quasi differenza nella notte tranne che era anche meglio. Se la gente porta tanto coraggio in questo mondo, il mondo deve ucciderla per spezzarla, così naturalmente la uccide. Il mondo spezza tutti quanti e poi molti sono forti nei punti spezzati. Ma quelli che non spezza li uccide. Uccide imparzialmente i molto buoni e i molto gentili e i molto coraggiosi. Se non siete fra questi potete esser certi che ucciderà anche voi, ma non avrà una particolare premura.

 

Un libro che ti ha fatto piangere: Uomini e topi di John Steinbeck

Non sono una da fiumi di lacrime, ma la conclusione di questo libro mi ha commosso. George e Lennie, due lavoranti stagionali e amici d'infanzia, arrivano in California per lavorare nei ranch. Lennie ha un ritardo mentale ma è forte come un toro, e ha in George l'unico punto di riferimento della sua vita, e insieme sperano di poter guadagnare abbastanza per poter comprare un appezzamento tutto loro in cui coltivare la terra e allevare conigli, la grande passione di Lennie, ma le loro speranze vengono disilluse da un tragico evento.

Sto leggendo anche Furore (interrotto a causa di un errore di stampa di cui mi sono accorta troppo tardi) e Steinbeck è entrato dritto nella classifica degli autori preferiti, ha un modo unico di raccontare la vita delle categorie più umili della società.

«Gente come noi, che lavora nei ranches, è la gente più abbandonata del mondo. Non hanno famiglia. Non sono di nessun paese. Arrivano nel ranch e raccolgono una paga, poi vanno in città e gettano via la paga, e l'indomani sono già in cammino alla ricerca di lavoro e d'un altro ranch. Non hanno niente da pensare per l'indomani».
Lennie era felice. «È così, è così. E adesso dimmi com'è per noi».
George riprese. «Per noi è diverso. Noi abbiamo un avvenire. Noi abbiamo qualcuno a cui parlare, a cui importa qualcosa di noi. Non ci tocca di sederci all'osteria e gettar via i nostri soldi, solamente perché non c'è un altro posto dove andare. Ma se quegli altri li mettono in prigione, possono crepare perché a nessuno gliene importa. Noi invece è diverso».
Lennie interruppe: «Noi invece è diverso! E perché? Perché... perché ci sei tu che pensi a me e ci sono io che penso a te, ecco perché.»

 

Un libro proibito: Lolita di Vladimir Nabokov

L'argomento del libro è noto: Humbert Humbert, professore quarantenne europeo, si trasferisce negli Stati Uniti per dedicarsi alla scrittura e qui si innamora della "ninfetta" dodicenne della sua pensionante, Dolores, da lui soprannominata Lolita.

La cosa che mi è piaciuta di più è lo stile di questo romanzo: nonostante l'argomento non scade mai nel volgare, e l'autore fa scrivere a Humbert le sue memorie in modo sofisticato, con frequenti interventi in francese e la personificazione del destino in McFatum, in un tentativo di portare il lettore a simpatizzare per lui.

 

 

La guardai. La guardai. Ed ebbi la consapevolezza, chiara come quella di dover morire, di amarla più di qualsiasi cosa avessi mai visto o potuto immaginare. Di lei restava soltanto l'eco di foglie morte della ninfetta che avevo conosciuto. Ma io l'amavo, questa Lolita pallida e contaminata, gravida del figlio di un altro. Poteva anche sbiadire e avvizzire, non mi importava. Anche così sarei impazzito di tenerezza alla sola vista del suo caro viso.

 

 

 


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Inviato il 27 agosto 2015 16:46

Un libro proibito: I dolori del giovane Werther di Goethe

Ho rimandato la lettura tante volte, non ero molto convinta..Invece mi è piaciuto, anche il "dramma romantico" che solitamente non apprezzo tantissimo.

4/5

 

Un libro ambientato in un posto che vorresti visitare (o un libro che puoi finire in un giorno): Il paese delle nevi di Kawabata

Devo dire che ultimamente mi sta andando male con i libri ambientati in Giappone..o forse sono io che non sono nello stato d'animo adatto. La trama

"Il «paese delle nevi» è il paradiso terrestre sulla costa occidentale della maggiore isola del Giappone, dove la neve è alta quindici piedi e, in un suggestivo luogo di villeggiatura, si trova una rilassante stazione termale. In questa scena si dipana la storia di Shimamura, ricco e raffinato esteta, e di Komako, geisha delle terme. Komako fa parte di una categoria di geishe assai diversa da quella che abita in città: le cortigiane del paese delle nevi non potranno mai diventare famose musiciste o danzatrici, penetrare tra le quinte della politica o degli affari: il loro destino è quello di maturare tra gli incanti e la corruzione del «paradiso», perpetuamente dedite ai signori che, secondo la tradizione, salgono alle terme per trovarvi il riposo perfetto."

Non mi ha presa fin dall'inizio, l'ho voluto continuare giusto perchè era corto e ormai avevo iniziato, ma mi sono annoiata un sacco :ehmmm: forse non era un buon momento per un libro del genere o forse non è proprio il genere che fa per me XD

2/5

 

Un libro che tua madre ama: Piccole donne di LM Alcott

Ho rivisto recentemente il film e mi è venuta voglia di rileggere il libro. Quasi quasi mi sono pentita XD La storia non ne ha risentito, mi piaceva all'epoca e mi piace ancora, ma ho trovato molto più fluido un altro libro della Alcott letto all'inizio dell'anno.

3,5/5

 

Un libro con più di 100 anni: "Robin Hood il principe dei ladri" e "Robin Hood" di Dumas

Robin Hood lo conosciamo tutti fin da bambini ma ammetto di non aver mai letto il libro, anzi i libri, del caro Dumas. Male. Male perchè li ho adorati entrambi, forse il primo, il principe dei ladri, un po' di più. Inutile, secondo me, leggere Robin Hood senza aver letto prima Il principe dei ladri perchè ci sono un sacco di richiami e, soprattutto, i personaggi e alcune vicende altrimenti vengono dati per scontati dall'altro libro, non a torto credo, e quindi sembra quasi che Dumas sia stato superficiale. Non siamo ai livelli del Conte di Montecristo ma mi sono piaciuti molto lo stesso. E poi l'ambientazione.. :wub:

 

Un'opera teatrale: Molto rumore per nulla di Shakespeare

Una parola..adoro :wub: Benedetto e Beatrice fanno da padroni, sono semplicemente splendidi tutti e due.

5/5

 

Un libro che puoi finire in un giorno: Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupery

Ehmmm...allora. Non ricordo sinceramente se da bambina l'abbia mai finito di leggere tutto. Forse una volta sì ma non sono mai andata matta per questo libro tanto da averne dimenticato molte cose. Era da un sacco che mi proponevo di rileggerlo per rivedere un po' il mio giudizio ma la cosa non è cambiata..oppure forse è troppo tardi leggerlo adesso? Insomma..carine alcune parti, un po' scontate altre, ma se devo essere l'unica voce fuori dal coro a non gridare "bellissimo"..ebbè capita :ehmmm:

2,5/5


Comitato L'Allegra Compagnia di Frittella Dolci e Affini: Paige91 Guardia della Glassa Reale

Comitato F. F. C. (Folletto Fan Club) ---- C.P.J.L."Comitato Pro Jaime Lannister" --- Membro del Comitato Pro Jon Snow

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Membro Onorario del T.B.D.F. "Team Baciate Dal Fuoco" ---- Membro del D.F.N.B.L "Datte foco non bruciare i libri"

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R.S.E. "Reading, sleeping, eating" ------ Comitato ETST : "Edd Tollet seppellirà tutti!!" ---- Membro di di O.S.B.: "Orbi Sulla Barriera"

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E.S.S.S. Eddard Stark Santo Subito in memoria del grande Eddard Stark padre, marito, fratello, amico e lord esemplare

Gemellato con

R.S.S.S. Robb Stark Santo Subito in memoria dell'unico King in The North

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Inviato il 05 settembre 2015 12:28

Un libro ambientato in un paese diverso: Furore di John Steinbeck


Questo libro è stato un fortunato caso di serendipity che mi ha fatto scoprire un autore che ha già scalato la classifica dei miei preferiti (probabilmente non vi interessa, ma vi racconto lo stesso) :victory: Ero in vacanza, avevo finito Addio alle armi che mi ero portata da leggere in spiaggia e cercavo un'altra lettura... In una libreria sul lungomare prima ho puntato un libro "per principianti" di Stephen Hawking sui buchi neri, poi mi sono caduti gli occhi su Furore, di cui avevo già sentito parlare, e mi sono ricordata che i miei nonni avevano una copia della Valle dell'Eden sempre di Steinbeck che avevo provato a leggere quando avevo sui 15 anni ma avevo mollato dopo poco... Insomma mi sono detta "E' ora di dare un'altra chance al buon John" e l'ho comprato. Ebbene, poi ero quasi dispiaciuta di doverlo abbandonare per fare il bagno o mangiare un gelato :stralol: Il viaggio della speranza della famiglia Joad dall'Oklahoma alla California in cerca di lavoro e di una vita migliore è raccontato in modo realistico, affascinante, con toni quasi biblici che riescono a far immedesimare il lettore in ognuno dei componenti della famiglia. La denuncia sociale delle condizioni dei lavoratori sfruttati e sottopagati ha fatto sì che il libro venisse fortemente criticato o addirittura censurato (in Italia la versione integrale, a cura di Sergio Claudio Perroni e che ho letto anch'io, è arrivata soltanto nel 2013, quella precedente era stata censurata dal fascismo.)


Mi mancavano una cinquantina di pagine quando, ormai a casa, mi sono accorta che per un errore di stampa ne mancavano 30, perchè al loro posto erano state ristampate pagine di un capitolo precedente :shock: Così ho dovuto interrompere la lettura mentre attendevo la risposta di Bompiani, che mi ha prontamente mandato una nuova copia. Nell'attesa ho letto Uomini e topi (di cui ho già parlato in precedenza) e appena smaltisco un po' la mia pila di letture attaccherò con La valle dell'Eden... Insomma ricorderò l'estate 2015 come L'Estate in cui ho scoperto John Steinbeck :indica:



Un libro consigliato da un amico: La lettrice di mezzanotte di Alice Ozma


Questo è tutto un altro genere di lettura, consigliato da una mia amica (che si chiama - altra serendipità - Alice :) )


Alice e suo padre, un bibliotecario per bambini, hanno fatto un patto: ogni sera leggeranno insieme qualche pagina di un libro da una lista di lettura scelta da loro (chiamata la Serie), non importa quali altri impegni abbiano o quanto siano stanchi. Questa promessa (il titolo originario infatti è The reading promise) va avanti da quando Alice è una bambina fino al suo primo giorno di college. Il libro è una raccolta di episodi della vita di Alice e della sua famiglia, ciascuno collegato alla Serie e a uno dei libri che la compongono. Ero un po' diffidente verso questo libro e invece è molto gradevole, in ogni frase traspare il grande amore per i libri di Alice e suo papà e un lettore accanito non può non ritrovarsi nelle loro parole...



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Emma Snow
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Inviato il 28 settembre 2015 22:43

Un libro che puoi finire in un giorno: Dov'è finita Audrey? di Sophie Kinsella

“Audrey ha quattordici anni e da tempo non esce più di casa. Porta perennemente grandi occhiali scuri, e non certo per fare la diva, ma perché questo è il suo modo per proteggersi dalle persone che la circondano e sfuggire al rapporto con gli altri. A scuola le è successo qualcosa di brutto che l'ha profondamente segnata, e ora Audrey è in terapia per rimettersi da attacchi d'ansia e panico che non le permettono di condurre una vita serena e avere contatti con il mondo esterno…” (da ibs)
Sophie Kinsella lascia il mondo di I love shopping per affrontare un tema complesso e totalmente differente. L’esperimento secondo me è riuscito, mi è piaciuto soprattutto come è riuscita a caratterizzare i vari personaggi seminando qua e là dettagli e modi di dire o di fare (oltre a Audrey, soprattutto i suoi genitori e suo fratello Frank) e come abbia trattato l’argomento in tono leggero ma senza sminuirlo.

Un libro con un triangolo amoroso: Bel-Ami di Guy de Maupassant

"George Duroy è il prototipo dell'arrampicatore sociale d'ogni tempo: un giovane e fatuo provinciale che scende a Parigi dopo una deludente avventura militare e, sfruttando il successo con le donne, si trasforma in un giornalista di grido imparentato con l'alta finanza. Dietro la sua cinica, insopprimibile vitalità si cela però un'ossessionante paura della morte che vanifica la sua sfrenata ricerca del successo." (da ibs)

Mi è piaciuto, ma ammetto che mi aspettavo di venire più coinvolta dalla lettura, probabilmente il microcosmo del giornalismo parigino non rientra troppo nelle mie corde :ehmmm: Tra tutti i personaggi ho apprezzato in modo particolare Madeleine Forestier, che ha dimostrato di avere altre qualità oltre a essere solo “l’amante di”.

Un libro con un colore nel titolo: Saga della Torre Nera - La leggenda del vento di Stephen King

"Lo starkblast è una tempesta di violenza inimmaginabile, un vento gelido che trasforma in statua di ghiaccio tutto ciò che trova sulla sua strada. Quando lo starkblast infuria, solo tre cose possono salvarti: solide pareti, un focolare, una buona storia per scaldare il cuore nella notte paurosa. E se il narratore è Roland il pistolero, uno dei più grandi personaggi creati da Stephen King, il racconto è pura magia…" (da Amazon)
Il libro si inserisce cronologicamente tra il IV e il V della saga della Torre Nera, ma può essere letto anche senza conoscere il resto della saga. Come in una matrioska, Roland racconta ai suoi compagni di viaggio una sua avventura di gioventù in cui è a sua volta inserito un racconto che era solita narrargli sua madre per farlo addormentare. Sia quest’ultimo racconto sia la missione del giovane Roland sono molto avvincenti e nonostante fossi un po’ scettica per il fatto che sia stato scritto dopo la fine ufficiale della saga mi sono ricreduta. Lo consiglio in ogni caso e soprattutto se volete provare a immergervi nell’atmosfera del Medio Mondo e capire se potrebbe piacervi anche tutta la saga :)

E anche se non saprei in quale delle categorie rimaste libere inserirli aggiungo anche:

 

Città di carta di John Green

"Quentin Jacobsen è sempre stato innamorato di Margo Roth Spiegelman, fin da quando, da bambini, hanno condiviso un'inquietante scoperta. Con il passare degli anni il loro legame speciale sembrava essersi spezzato, ma alla vigilia del diploma Margo appare all'improvviso alla finestra di Quentin e lo trascina in piena notte in un'avventura indimenticabile. Forse le cose possono cambiare, forse tra di loro tutto ricomincerà. E invece no. La mattina dopo Margo scompare misteriosamente. Tutti credono che si tratti di un altro dei suoi colpi di testa, di uno dei suoi viaggi on the road che l'hanno resa leggendaria a scuola. Ma questa volta è diverso. Questa fuga da Orlando, la sua città di carta, dopo che tutti i fili dentro di lei si sono spezzati, potrebbe essere l'ultima..." (da mondadoristore)

L’ho letto dopo aver visto il film (evidentemente in fase di regressione adolescenziale) e stranamente credo mi sia piaciuto di più quest’ultimo: la lettura era scorrevole e mi piaceva il tono ironico con cui spesso venivano affrontate situazioni e conversazioni, ma ero insofferente ai due protagonisti letterari (soprattutto Quentin) e ho trovato alcune frasi un po’ banali e forzate.

 

Lo strano caso dell’apprendista libraia di Deborah Meyler

"Esme ama ogni angolo di New York, e soprattutto quello che considera il suo posto speciale: La Civetta, una piccola libreria nell'Upper West Side. Un luogo magico in cui si narra che Pynchon ami passare i pomeriggi d'inverno e che nasconde insoliti tesori, come una prima edizione del Vecchio e il mare di Hemingway. Ed è lì che il destino decide di sorriderle quando sulla vetrina vede appeso un cartello: cercasi libraia. È l'occasione che aspettava, il lavoro di cui ha tanto bisogno. Perché a soli ventitré anni è incinta e non sa cosa fare: il fidanzato Mitchell l'ha lasciata prima che potesse parlargli del bambino. Ma Esme non ha nessuna idea di come funzioni una libreria. Per fortuna ad aiutarla ci sono i suoi curiosi colleghi…" (da garzanti libri)

L’ho scelto a caso tra i nuovi arrivi della biblioteca e l’ho trovato una lettura poco impegnativa ma piacevole, grazie anche a due elementi fondamentali dell’ambientazione: New York e la Civetta :D Però sono rimasta spiazzata (non ho ancora deciso se in positivo o negativo) dal finale, che rimane aperto e inconcluso: nonostante la storia sembri portare Esme

ad avvicinarsi al suo collega Luke non si sa come andrà avanti tra i due né se Mitchell riconoscerà la loro bambina

.


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Paige91
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Inviato il 28 settembre 2015 23:14

Un libro che hai iniziato ma mai finito:
- Il grande Gatsby - Fitzgerald

L'ho iniziato qualche mese fa e poi abbandonato subito perchè..boh non mi stava prendendo. Questo mese ho voluto riprovarci e sono contenta di avergli dato una seconda possibilità. Superato l'inizio, che in effetti è un po' più lento del resto, la lettura scorre. Un romanzo piacevole e sì, anche triste e che alla fine lascia questa sensazione di..effimero. E anche un velo di disgusto.

3,75/5

 

Un libro di racconti:
- Le cronache di Magnus Bane - Clare quasi3/5

Raccolta di dieci racconti legata alla saga Shadowhunters: all'inizio non parte molto bene, in effetti non mi stava entusiasmato. Alcuni racconti sono migliori di altri e solo per quelli migliori ne vale pena. Ovviamente solo se si vuole approfondire la saga..

quasi3/5

 

Un libro in fondo alla tua lista di lettura.
- Il tiranno d Roma - Frediani 2,5/5

Comprato così, per curiosità e perchè costava 99 cent. E forse se avessi speso di più starei rosicando.
é un raccontino molto soft, scorre via subito e lo stile è davvero molto semplice. Tutto sommato è carino, ma sembra più una sorta di pezzo mancante da un altro libro (con varie contraddizioni/assurdità).
Insomma, sì legge va'..se non avete di meglio da fare utile per passare un po' di tempo.

 

Un'opera teatrale

- La tragica storia del dottor Faust 3/5

Sinceramente sono un po' delusa, mi aspettavo chissà che..praticamente dopo aver letto il libro non ne so chissà quanto di più di quando conoscevo solo la trama studiata al liceo

 

Una trilogia

- La trilogia dei Lungavista vol 1 L'apprendista assassino - Hobb 5/5

Questa è stata la scoperta di Settembre. Primo approccio con la Hobb e a lettura conclusa mi chiedo: dove è stata fin'ora? O meglio, dove sono stata io tutto questo tempo per non averla scoperta prima?
Il libro è scritto in prima persona, cosa che non mi piace tantissimo..in generale preferisco la terza perchè altrimenti ho la sensazione di avere una panoramica degli eventi limitata. Comunque ci sono anche libri scritti in prima persona che ho apprezzato tantissimo e L'apprendista assassino è uno di quelli. Mi piace anche lo stile, i personaggi sono ben caratterizzati e vivi nelle pagine, anche quelli che si vedono poco. L'unica cosa sono le indicazioni temporali un po' vaghe, comunque ci si orienta lo stesso. All'inizio la lettura è stata un po' lenta (non so se per mia mancanza di tempo/voglia o se per lo scorrere più lento delle vicende) ma quando entra nel vivo fila via una meraviglia!
Promossa Robin Hobb, dopo questa trilogia recupererò anche altro


Comitato L'Allegra Compagnia di Frittella Dolci e Affini: Paige91 Guardia della Glassa Reale

Comitato F. F. C. (Folletto Fan Club) ---- C.P.J.L."Comitato Pro Jaime Lannister" --- Membro del Comitato Pro Jon Snow

Membro del M.T.P.S, ovvero "Margaery Tyrell Porta Sfiga" ---- Membro del Comitato di protesta G.M.A.C (George Martin arrichisce i cimiteri)

Comitato W.F.D.M "Walder Frey deve morire (possibilmente nel crollo delle sue torri) --- Membro di S.R.D.N: "Stark re del nord" --- S.M.B. "Gli starkiani del Mulino Bianco"

Membro del C. A. T. A. J. Chi Accidentaccio è Talisa? Aridateci Jeyne! --- R.F.D.M.C.C.V. - Rhaegar fai di me ciò che vuoi!

Membro del Comitato "In cucina con Hobb Tre Dita" ---- Membro del Comitato anti-Penny C.A.P. "Buttiamola ai pesci"

Membro Onorario del T.B.D.F. "Team Baciate Dal Fuoco" ---- Membro del D.F.N.B.L "Datte foco non bruciare i libri"

Comitato di T+S Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito) --- CPML - comitato pro metalupi e lupi --- Comitato Pro Draghi

Membro del C.C.E.D.V.R (Comitato contro l'estinzione delle Vipere Rosse) --- Membro del Comitato ISCOM: "Io Sto Con Oberyn Martell!!"

R.S.E. "Reading, sleeping, eating" ------ Comitato ETST : "Edd Tollet seppellirà tutti!!" ---- Membro di di O.S.B.: "Orbi Sulla Barriera"

Sansa - Jaime - Theon Sacra Triade del C.A.P.C.E.I.C.E. (Comitato Ammiratori Personaggi Complessi Ed In Continua Evoluzione)

Comitato Regala una famiglia a Jon Snow E poi gli ho detto "Jon, al mio ritorno, parleremo di tua madre." "E chi era sua madre?" "Boh, non me lo ricordo più neanche io."

CCEM- Comitato contro l'estinzione dei metalupi - B.S.I.N.D.R - Basta Storpiare Il Nome di Rhaegar (perché ogni volta che accade un piccolo drago muore nelle lande del  Fantasy)

E.S.S.S. Eddard Stark Santo Subito in memoria del grande Eddard Stark padre, marito, fratello, amico e lord esemplare

Gemellato con

R.S.S.S. Robb Stark Santo Subito in memoria dell'unico King in The North

Fondatrice del comitato S.F.C. (Sandor Fan Club)

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Inviato il 28 settembre 2015 23:56

Un libro che è stato pubblicato in italia troppo tardi - "Scarafaggi" di Joe Nesbo

Per i patiti del crime, viene finalmente pubblicato in italia il secondo romanzo con protagonista Harry Hole. Il poliziotto norvegese dopo aver contribuito alla cattura di un serial-killer in Australia, "Il pipistrellol" torna ad Oslo e sprofonda nell'alcool e nella depressione. Ma quando l'ambasciatore Norvegese in thailandia viene trovato morto in circostanze compromettenti, viene spedito a Bangkok........

A chi piace il crime cupo, hard-boiled, dico una cosa sola. I romanzi di Nesbo, e specialmente la serie harry Hole sono da non perdere.

L'editore Italiano se ne è accorto in ritardo, e ora che hanno successo, finalmente pubblica anche il secondo capitolo. Era ora.....


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Inviato il 12 ottobre 2015 17:12

Un libro con più di 100 anni: Grandi Speranze di Charles Dickens

Volevo leggerlo da un po' e sono stata contenta di essermi finalmente decisa. Seguire le tappe della vita di Pip, orfano allevato dalla sorella manesca e dal suo decisamente più affettuoso marito, l'incontro con il misterioso forzato nella palude, con Miss Havisham, Estella, la sua vita da signore a Londra... E' un viaggio affascinante e reso leggero dallo stile di Dickens, che pur trattando argomenti seri, spesso fa parlare Pip in tono scanzonato. Mi aspettavo che alla fine

si sarebbe reso conto che Estella era una str...ega >_> e lui e Biddy si sposassero

, ma sono contenta di essere stata sorpresa. Consigliato.

 

Letto anche il racconto "Il mistero di Sleepy Hollow" di Washington Irving, ma mi ha abbastanza deluso: mi aspettavo una storia simile al film, invece

Ichabod è un arrivista che vuole sposare Katrina solo perchè suo padre e ricco e così si troverebbe assicurato il sostentamento per l'inverno :idea: Ed è completamente assente la parte dell'indagine (Ichabod è un insegnante).

Insomma, questo è uno dei rarissimi casi in cui mi trovo a dire che forse la trasposizione mi è piaciuta di più dell'originale cartaceo :ehmmm:



Lady Monica
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Inviato il 22 ottobre 2015 18:22 Autore

Libro con un colore nel titolo

 

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1660, Baviera. Avvolto in uno spesso mantello di lana, Simon Fronwieser, medico di Schongau, cammina a testa bassa, maledicendo la sua professione. La bufera di neve che ha ricoperto i boschi, i campi e le strade della cittadina bavarese, non ha dissuaso la perpetua della chiesa di San Lorenzo dal chiamarlo per una visita a domicilio. Si tratterà della solita indigestione del sacerdote, pensa Simon battendo i denti. Invece, quando scopre che il curato è morto, a pochi passi dall'abside della chiesa, dopo essersi rimpinzato di frittelle, non ci pensa su due volte a chiamare l'unico in grado di aiutarlo: il boia Kuisl. Alto quasi due metri, la barba nera e spinosa, le lunghe dita ricurve simili ad artigli, il boia di Schongau è ritenuto da tutti un'autorità: non soltanto "come scorticatore" e maestro di spada, ma anche nella scienza delle erbe medicinali e delle piante velenose. E Kuisl, difatti, non ci mette molto a capire come è morto il parroco. Ma chi può aver ucciso quel placido e umile servitore di Dio? Compiute le prime indagini - aiutato dalla figlia Magdalena, dall'amico medico Simon e dalla sorella del sacerdote defunto, Benedikta - Kuisl scopre che la vittima era sulle tracce di un tesoro che superava "ogni più sfrenata immaginazione", nascosto in Baviera dal Maestro dei templari Friedrich Wildgraf, dopo lo scioglimento dell'ordine. (credit: IBS)

 

Ci sono dei momenti sì (Soprattutto nel finale) e momenti no (zona centrale): diciamo che la ricerca è interessante, un oggetto diverso dal solito Santo Graal che rende forse più simpatica la cosa, ma il fatto che i personaggi principali siano 3 e che certe cose vengono rispiegate per tre volte, rende la cosa un po' pesante in alcuni punti. E mi è piaciuta anche l'ambientazione, dato che generalmente leggo più libri anglofoni.

 

VOTO: 7/10


È Frittella il nostro Re

Fa i pasticci, fa i bignè 

Io ne mangio pure tre

È Frittella il nostro Re!!! 

 

 

You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.

 

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La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )

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Inviato il 22 ottobre 2015 18:38

Libro con un colore nel titolo

Piccolo OT: di recente ho letto "La figlia del boia", che dovrebbe essere il primo della serie. Il commento è abbastanza simile, l'ho letto volentieri soprattutto per l'ambientazione (oltre alla nota di colore: pare che Jakob Kuisl sia un personaggio reale, antenato dell'autore, anche se ovviamente le vicende sono di fantasia).


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