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L di Lupo Solitario
creato il 27 novembre 2003

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`Harris l'Estraneo
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`Harris l'Estraneo
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Inviato il 17 maggio 2006 15:43

Dopo "Chimaira" (in realtà già diverso tempo fà) di Manfredi e "la Setta degli assassini" della Troisi...

"L'oracolo", di Manfredi (finito ieri) e adesso "Lo scudo ti Talos", sempre di Manfredi, poi si passerà alla saga delle Sipstrassi (back to Gemmell)


D
Darklady
Bardo Spadaccino dalla corte di Kellgeard
Guardiani della Notte
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Darklady
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Guardiani della Notte

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Inviato il 17 maggio 2006 15:47

>_> Manuali vari di Grammatica Tedesca <_<

 

Kisses :unsure:


M
Mornon
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Inviato il 17 maggio 2006 16:20

Finito American Gods; bello, sia come trama che come finale mi è piaciuto. Non conoscevo molto Gaiman, da quello che ho letto di suo finora mi pare un buon autore >_>

Ora devo vedere cosa leggere, magari cerco di procurarmi Nessun dove <_<


M
Mornon
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Inviato il 17 maggio 2006 18:22

Trovato Nessun dove, penso che inizierò a leggere quello :)


D
Doran Nymerios
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Doran Nymerios
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Inviato il 18 maggio 2006 12:52

Carino nessun dove, anche se secondo me American Gods è più bello e maturo, e quindi sarebbe un'ideale lettura da fare dopo nessun dove :)

Poi mi dirai


F
Faedys Targaryen
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Faedys Targaryen
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Inviato il 19 maggio 2006 14:42

Leggo "Beato tra le bestie" di James Herriot, i racconti autobiografici di un veterinario dello Yorkshire degli anni 30... ho quasi tutti i suoi libri...

E' semplice, vivace, spiritoso e a volte triste e mi rilassa in una maniera unica credo... ammetto però che lo si apprezza solo se si amano gli animali...

 

Finito ieri "Cinque quarti d'arancia" di Joanne Harris, l'autrice di Chocolat... ammetto che questo libro mi è piaciuto molto di più dell'altro di cui apprezzo maggiormente il film (sarà x Johnny Deep? ;) ), quest'ultimo ha sempre come argomento centrale il cibo, ma la storia che ruota intorno ad essa stavolta è più drammatica e boh... matura? Forse rende come termine... la storia di tre fratellini cresciuti con la madre in un paesino della Loira durante la Seconda Guerra Mondiale... cibo, traffici, giochi e tanto tanto odio...

 

 

Letto "Il Discepolo" di Elizabeth Kostova, i lbri sui vampiri mi piacciono e questo era partito così bene... peccato che durante la lettura si sia ammosciato fino a farsi noiosetto... vabbè, capita ma di certo non è uno di quei libri che ti si imprime nella memoria :)

 

Ah... dimenticavo il libro che leggo insieme a tutti questi... Dune! Bellissimo ma tanto tanto pesante :blink:


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Ser Oswell Whent
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Ser Oswell Whent
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Inviato il 19 maggio 2006 15:25

Ho appena finito la saga di Excalibur di Cornwell e l'ho trovata veramente spettacolare, la consiglio a chiunque nn l'abbia letta..

Oggi ho ricominciato con Il Trono di Spade a rileggermi le Cronache, giusto x dare una ripassatina in vista alla quasi prossima (ormai) uscita di AFFC :wub: >_>


L
Lupo Solitario
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Lupo Solitario
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Inviato il 19 maggio 2006 21:39 Autore
Ah... dimenticavo il libro che leggo insieme a tutti questi... Dune! Bellissimo ma tanto tanto pesante

 

 

Ho letto anche io dune, storia bellissima, ma ho trovato il modo di scrivere molto pesante.... Con i successivi due migliora, scrivendo in maniera un poco più avvincente, anche se la storia del primo è migliore, prima o poi riprenderò a leggere sta saga


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theodentk
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theodentk
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Inviato il 20 maggio 2006 14:15

lol ho ricominciato Dune proprio 3 giorni fa >_> bellissimo, chi non l'ha letto deve comprarlo subito, e' un must :wub:


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AryaStark
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AryaStark
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Inviato il 20 maggio 2006 22:52

ora, in vista del testo d'ingresso alla normale, sono alle prese con una serie di libri di storiografia, letteratura latina ed italiana >_> :wub: -_-

Sto impazzendo!!!!!!!!!! ;) :) :wub:

 

Ma alla sera mi sfogo leggendomi Cesare Padrone di Roma di Iggulden


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korlat
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korlat
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Inviato il 21 maggio 2006 11:01

sto leggendo knife of dreams di jordan. >_> :wub:

bello quasi quanto winter's hearth !!

 

 

Letto "Il Discepolo" di Elizabeth Kostova, i lbri sui vampiri mi piacciono e questo era partito così bene... peccato che durante la lettura si sia ammosciato fino a farsi noiosetto... vabbè, capita ma di certo non è uno di quei libri che ti si imprime nella memoria

 

un libro deludentissimo !! parte bene ma il finale è ridicolo e raffazzonato! -_-


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Quentyn Martell
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Quentyn Martell
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Inviato il 21 maggio 2006 13:35

Al momento? "Presagio Triste" di Banana Yoshimoto...

 

era un po' che non ne leggevo uno così piacevole, sarà perch+è in realtà lo ha scritto quasi 20 anni fa...i suoi ultimi lasciano un po' il tempo che trovano forse...

 

Comunque scorrevo i post e vedevo che Idriel stava leggendo di Adams, il Ristorante al termine dell0universo", Il vecchio DOulgas Adams era geniale assolutamente inimitabile, dopo aver letto La gUida Galattica agli Autostoppisti è diventato forse il mio autore preferito. E' assolutamente imprescindibile da qualsiasi cosa.

Leggetelo LEggetelo!!!

 

 

Ho acquistato qualche giorno fa Nick Hornby, "Come diventare buoni"....adoro questo scrittore...


R
Rhaenys Targaryen
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Rhaenys Targaryen
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Inviato il 21 maggio 2006 19:41

Consiglio a tutti "D'amore e d'ombra", di Isabel Allende. E' davvero molto bello.

Inizio stasera "Ragione e Sentimento", di Jane Austen.

:lol:


D
Daenerys Stormborn
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Daenerys Stormborn
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Inviato il 22 maggio 2006 17:14

Per cambiare un po' genere...Come diventare bella ricca e stronza... divertente

:lol:


K
kindra
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Inviato il 22 maggio 2006 18:51
Non starò a farvi l'elenco di tutti i libri che ho letto da allora a oggi (anche se ce li ho segnati, quindi in teoria potrei), mi limito agli ultimi...

 

Grande! Allora io non sono l'unica matta che se li segna! :lol: :lol: :lol: 1262 libri letti (1407 se considero le riletture) negli ultimi 18 anni... :D

Solo che a differenza di Idriel io non posto da poco più di due mesi, quindi ve li indico quasi tutti. Censuro solo quelli di politica perché non voglio far nascere qui spiacevoli discussioni.

 

Juliet Marillier, La figlia della foresta

La fascetta che accompagna il libro lo paragona a “Le nebbie di Avalon” di Marion Zimmer Bradley e, per quanto si tratti di storie molto diverse, l’atmosfera che si respira nei due romanzi è simile. Il che significa che consiglio questo libro solo a chi ha apprezzato l’altro.

Non ci sono molte azioni, la storia procede lentamente, ma quello che mi è piaciuto è stata l’atmosfera “magica” di questo mondo. Anche se ho un paio di perplessità

SPOILER

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A volte mi sembra che Sorha con le mani riesca a parlare un po’ troppo bene. Ci sono momenti in cui fa interi discorsi a gesti.

E il finale mi sembra un po’ troppo affrettato. Sorha e fratelli ritornano, trovano un mezzo disastro e la storia finisce. Boh…

 

 

 

Juliet Marillier, Il figlio delle ombre

È il seguito del romanzo precedente. Anche questo ha un ritmo molto lento e la stessa atmosfera incantata del primo.

 

 

Andreas Escbach, L’ultimo dei perfetti

Di fantascientifico c’è solo la premessa, uomini modificati con protesi e apparecchi vari al punto da far sembrare antiquato l’uomo da sei milioni di dollari dell’omonimo telefilm. Solo che con questi uomini qualcosa è andato storto, e non è un problema da poco. La storia si sviluppa come un giallo dal ritmo incalzante. È il terzo romanzo di Eschbach che leggo, e anche questo mi è piaciuto.

 

 

Tim Adams, Essere John McEnroe

Un librettino sul noto campione di tennis, per il quale, peraltro, non ho mai tifato. Troppo maleducato per i miei gusti. Alcune curiosità carine, nulla più.

 

 

Laura Mancinelli, Il “Signor Zero” e il manoscritto medievale

Giallo su alcuni falsi manoscritti antichi. Insignificante. È il secondo libro della Mancinelli che leggo, e con lei ho chiuso.

 

 

Luca Trugenberger, Il predatore di magia

Anche se un po’ ingenuo “Il risveglio dell’ombra” mi era piaciuto, con questo seguito mi sono annoiata. Per pagine e pagine non succede nulla, e anche quando l’azione finalmente comincia è troppo piatta e banale. Carenza di idee?

 

 

Amelie Nothomb, Sabotaggio d’amore

L’ho già detto, è malata. Questa è la seconda puntata dell’autobiografia della scrittrice, e spero di non incontrarla mai di persona! Comunque fra i suoi libri che ho letto finora questo è il meno bello. Il che non significa che ne stia sconsigliado la lettura…

 

 

Ian Caldwell & Dustin Thomason, Il codice del quattro

Ho studiato storia dell’arte, e durante un esame mi sono imbattuta in un personaggio come Ermete Trismegisto (raffigurato sul pavimento del duomo di Siena) così come nell’Hypnerotomachia Poliphili. Logico quindi che questo libro mi abbia incuriosita fin dal momento in cui il rappresentante ce ne ha parlato, mesi prima che uscisse. Ora l’ho letto… e potevo farne a meno. Lo stile di scrittura è assolutamente piatto. Come nel caso di Dan Brown, gli autori hanno deciso di sedersi ad un tavolino e di scrivere un best sellers, con queste premesse come si può pensare che abbiano un’idea di cosa sia lo stile? Però speravo almeno nella trama, invece il ritmo è lento, e spesso ero lì a chiedermi come facessero i personaggi ad essere così ottusi. Per esempio, quando dovevano scoprire chi aveva messo le corna a Mosè…

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Io so da circa vent’anni che si tratta di una libera traduzione di San Gerolamo, che quando ha fatto la sua Vulgata (traduzione della Bibbia dagli originali greco, ebraico e aramaico in latino) ha fatto la sua dose di “cappellate”,

 

quindi l’enigma su cui il protagonista si è scervellato per un bel pezzo con me è durato circa mezzo secondo. E che il “nemico” fosse

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Fra Gerolamo Savonarola

 

ai miei occhi era evidente con almeno un centinaio di pagine d’anticipo. Probabilmente conosco troppo bene quel periodo, e questo mi toglieva molta suspance per colpi di scena che, ai miei occhi, non c’erano. Se poi aggiungiamo che le traduzioni che il caro Paul fa in realtà non potrebbe farle perché non ha abbastanza dati, e quindi tutte le scoperte dei due amici non potrebbero avvenire, ecco che il mio giudizio su questo libro è decisamente negativo.

 

 

Gabriel Zaid, I troppi libri

Il sottotitolo di questo saggio è “Leggere e pubblicare in un’epoca di abbondanza”. Il testo è molto scorrevole, e spiega alcuni meccanismi che stanno alla base del funzionamento del mercato editoriale. Io l’ho letto da “addetta ai lavori”, ma penso che possa essere interessante anche per chi semplicemente vuole capire meglio come e perché si pubblica un libro, o perché i libri ricevono un determinato tipo di esposizione nelle varie librerie, o anche riflettere un po’ sulla passione per la lettura che penso accomuni tutti gli utenti di questo forum. Riporto solo poche righe del secondo capitolo:

“Chi ambisce al titolo di individuo colto va in libreria con trepidazione, sopraffatto dall’immensità di tutto quello che non ha letto. Compra qualcosa che gli hanno consigliato, compie l’infruttuoso tentativo di leggerlo, e, dopo aver accumulato una mezza dozzina di libri non letti, sta così male che ha paura a comprarne altri.

Invece, la vera persona colta è in grado di possedere migliaia di libri non letti senza perdere la propria compostezza e il desiderio di averne altri ancora.”

 

 

Terry Pratchett, A me le guardie!

È il primo libro suo che leggo, spinta da tutti i commenti positivi che avevo sentito. Beh… non so come valutarlo. Alcuni punti, come la probabilità su un milione e il volo di un drago un po’ particolare, sono decisamente spassosi, in altri invece trovavo l’umorismo, o meglio la voglia di fare umorismo, dell’autore un po’ eccessivo. Non so come valutare il libro, e non ho ancora deciso se leggerò altri romanzi di Pratchett.

 

 

Dorothy Dunnett, La primavera dell’ariete

Alla base di questa lettura c’è una lunga discussione con Vainamoinen. Questo è il secondo (di otto) romanzo sulle avventure di Nicolò, un giovane apprendista delle Fiandre che si dedica al commercio nell’Europa del ‘400. In genere apprezzo i romanzi storici, e anche se il primo volume del ciclo non mi aveva entusiasmata ho provato ad andare avanti. Ora ho deciso di fermarmi. L’ambientazione è curata molto bene, ma in genere passavo dall’indifferenza all’antipatia per il protagonista e le sue avventure, con brevi (troppo brevi per i miei gusti) momenti d’interesse. Peccato.

 

 

Jude Fisher, La Rosa del Mondo

Volume conclusivo della trilogia della “Pietra d’oro”. Con il primo volume del ciclo avevo fatto fatica, poi ero entrata nella storia, e mi ero divertita molto. Complessivamente una bella serie, e sono contenta di averla letta, anche se ho una grossa perplessità sul finale.

SPOILER

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Perché Tam Volpe torna in vita? Io sono contraria a tutti i personaggi resuscitati, anche se sono disposta ad ammetterli, con molta parsimonia, se l’autore fornisce una valida spiegazione per il loro ritorno. Qui non spiega niente, Tam Volpe torna in vita e basta. Per me è un errore enorme. I morti dovrebbero restare tali.

E Tycho Issian… la sua scoperta come dio della Morte mi sembra molto forzata. Boh?!?

 

 

 

Luther Link, Il diavolo nell’arte.

Come dice il titolo, si tratta di un saggio incentrato sulla raffigurazione del diavolo nell’arte, in particolare nel Medioevo e nel primo Rinascimento. Alcuni commenti sono interessanti, ma in generale ho trovato il libro troppo tecnico per i miei gusti.

 

 

Amelie Nothomb, Dizionario dei nomi propri

Cosa dire sulla Nothomb che non abbia già detto? Scrive benissimo, e le sue storie sono assolutamente fuori di testa. La premessa di questo romanzo è che il nostro nome è già un’indicazione del destino che avremo. E quando la protagonista si chiama Plectrude, è ovvio che il suo destino sarà fuori dal comune.

Con la Nothomb è assolutamente impossibile parlare della trama senza fare grossi spoiler, semplicemente consiglio di leggerla.

 

 

Yann Martel, Io, Paul e la storia del mondo.

Di Martel avevo già letto “Vita di Pi”, molto bello. Questo è precedente, e si sente che lo scrittore aveva ancora bisogno di maturare. È carino, ma nulla più.

 

 

Harry Turtledove, Colonizzazione fase 4

È il trentesimo libro dell’autore che leggo, e questa dovrebbe essere un’indicazione più che sufficiente per far capire cosa penso di lui. Questo è il volume conclusivo del ciclo composto da “Invasione” (4 libri) e “Colonizzazione” (altri 4 libri), e fin dalle prime righe mi sono ritrovata immersa in una storia che avevo amato per tante pagine e tanti anni (ho tutti i Turtledove in prima edizione, il che significa che ho letto “Invasione anno zero” nel 1994). Sono stata sorpresa, ma non dispiaciuta, per l’identità del protagonista, e per tante pagine sono stata con il fiato sospeso insieme a lui e a tutti gli altri, e il fatto che io abbia capito in anticipo, seppure solo di poche pagine, quale fosse la scoperta di cui tanto si parla senza dir nulla, indica che rimuginavo sulla vicenda anche mentre ero impegnata a fare altre cose. Peccato solo per il finale con un ritmo al di sotto del resto del libro. Comunque prima o poi rileggerò tutta la serie.


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