Jaime [emoji813]️

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Voto per il re del Nord Robb stark

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Sbaglio o robb sta stra-vincendo? XD

Sbaglio o robb sta stra-vincendo? XD

Partita finisce quando arbitro fischia ;)

Non parliamo assai

Mamma mia Jaime che disfatta .
Lo vedevo male , ma non così tanto .

Robb come personaggio non mi dispiace , però , per i miei gusti, non c'è proprio scozzo con il suo avversario (diciamo però che compensa pienamente con la campagna, i Robbisti si sono superati ).

Togliamoci questo dente , voto ( e saluto ) Jaime Lannister.

Voto per Robb Stark.

 

Già, SOLO perché è incesto

E per quale altro motivo scusa?

Perché dal punto di vista biologico è piuttosto dannoso? Probabilità piuttosto alte di far venire fuori caratteristiche sia fisiche che caratteriali compromesse?

Ci sono molti tabù che hanno avuto un forte fondamento pratico. Questo è uno di quelli.

Dal punto di vista letterario, avreste mai amato così Robb Stark, voi UltraRobbi, se non avesse rappresentato e fatto ogni cosa che Martin gli ha fatto fare?

Sarebbe stato comunque amato un giovanotto che prende la via della guerra per vendicare il padre e VINCE? Non sbaglia niente, non scende nemmeno a compromessi di nozze, piuttosto che rinnegarli, non perdona troppo la madre, ma non perdona nemmeno troppo il suo nemico, Jaime, che dopo la morte di Ned, non serve più a niente come ostaggio, diciamocelo... lo faceva fuori assieme al suo amico di bevute Karstark

Avreste amato Robb Stark empatico al cento per cento con Vento Grigio? Avreste amato Robb Stark liberatore e uccisore dei Lannister(compreso Kevan, fattene una ragione... ), politicanti e corruttori dell'ovest? E lo avretse amato quando con la spada del padre recuperata, andava a tagliare in sei parti più o meno uguali Ditocorto e tutti i suoi sotterfugi?

Eh?

Che personaggio sarebbe mai stato questo?

CONAN!!!

E io si, lo avrei amato! Ma sarebbe stata un'altra storia... appunto. :)

Dal punto di vista letterario, avreste mai amato così Robb Stark, voi UltraRobbi, se non avesse rappresentato e fatto ogni cosa che Martin gli ha fatto fare?

 

Sarebbe stato comunque amato un giovanotto che prende la via della guerra per vendicare il padre e VINCE? Non sbaglia niente, non scende nemmeno a compromessi di nozze, piuttosto che rinnegarli, non perdona troppo la madre, ma non perdona nemmeno troppo il suo nemico, Jaime, che dopo la morte di Ned, non serve più a niente come ostaggio, diciamocelo... lo faceva fuori assieme al suo amico di bevute Karstark

 

Avreste amato Robb Stark empatico al cento per cento con Vento Grigio? Avreste amato Robb Stark liberatore e uccisore dei Lannister(compreso Kevan, fattene una ragione... ), politicanti e corruttori dell'ovest? E lo avretse amato quando con la spada del padre recuperata, andava a tagliare in sei parti più o meno uguali Ditocorto e tutti i suoi sotterfugi?

 

Eh?

 

Che personaggio sarebbe mai stato questo?

 

CONAN!!!

 

E io si, lo avrei amato! Ma sarebbe stata un'altra storia... appunto. :)

Cavolo se lo avrei amato!

Voto Jaime Lannister che, con tutta la simpatia che posso provare nei confronti di Robb Stark e dei suoi strepitosi ( ) sostenitori sul forum è un personaggio che Martin ha sviluppato molto meglio.

Immaginavo che biondo dagli occhi verdi a questo girone sarebbe uscito di scena ma non meritava certo di farlo in questo modo.

Voto per il Giovane Lupo, Robb Stark!

Voto Jaime.

Tranquilli: non abbiamo nessun video con cui tediarvi stasera e nessuna scusa da rivolgere a Shakespeare!

Il mortale duello fra il metalupo e il leone

Il rischio di essere presi in parola

Già le destre hanno strette le destre

Già le sacre parole son porte

O compagni sul letto di morte

O fratelli sul libero suol

Terre dell'Ovest nei pressi di Castel Granito, le prime linee dell'esercito del Nord, qualche attimo prima dello squillo delle trombe

Entrambi gli eserciti erano ormai pronti al supremo cimento, le preghiere pronunciate, le anime raccomandate ai rispettivi Dei, i discorsi e gli incitamenti dei condottieri pronunciati, i cuori degli uomini impazienti e le membra pronte. Eppure la battaglia sembrava non volere avere inizio. Attimi interminabili passavano lenti sulla piana mentre i due eserciti si disponevano a combattere. Quali catene invisibili, quali arcani numi, quali misteriose volontà trattenevano i due duci dal dare inizio al prodigioso duello? Non lo sappiamo. Chissà quali pensieri affollavano le menti e le anime dei re, dei nobili e dei miseri fanti in quegli momenti fatali... quel che è certo è che i cavalli e gli uomini sotto le insegne del Giovane Lupo e dello Sterminatore di Re mordevano nel freno, anelando soltanto di trovarsi nel vivo dello scontro.

Persino il cielo, stanco di quella vuota attesa, si era misteriosamente ed improvvisamente oscurato. Nubi nere come l'inferno e minacciose lo ricoprivano a perdita d'occhio, chiaro segnale e indiscutibile annunzio di pioggia imminente. Da lontano s’udiva il suono soffocato ma distinto dei tuono e si vedeva il lampeggiare delle folgori. I guerrieri non avrebbero avuto il sole a confortarli col suo caldo abbraccio nei loro ultimi momenti. D'un tratto, uno dei lord di Robb si fece impetuosamente strada fino a raggiungere il sovrano. Era Yohn Royce il Bronzeo, con indosso la sua ancestrale armatura. Guerriero formidabile ed esperto condottiero, era stato entusiasta di radunare qualche squadrone della cavalleria pesante della Valle per farlo combattere alle insegne del Giovane Lupo. Che cosa voleva l'anziano guerriero dal suo Re?

"Mio Sovrano Signore" diceva iracondo lord Royce "sono dolente di essere nunzio di questa inattesa e sventurata notizia. Un evento terribile e inaspettato si è verificato stamane alle prime luci dell'alba, mentre io mi trovavo al concilio di guerra convocato nella Vostra tenda. Quasi tutti i miei uomini hanno disertato all'improvviso, dopo aver vilmente massacrato nel sonno i loro capitani e i pochi fra loro decisi a serbarsi leali a me e a Vostra Maestà. Devono essersi uniti alla chetichella al nemico e aver raggiunto col favore delle tenebre il campo avversario. Persino ser Lyn Corbray è fra questi, anche se mi aveva assicurato di essere pronto a morire per Voi non una ma ben due volte. Di sicuro dev’esserci dell'oro Lannister dietro ad un simile ed abbietto gesto. Sono sdegnato da quanto è stato perpetrato dai miei uomini, e voglio pertanto rinnovellare dinanzi a Voi, agli Dei Antichi e a quelli Nuovi, ai nobili lord miei Pari, all'intera armata schierata su questo campo di gloria il mio giuramento di devozione e fedeltà. Resterò al vostro fianco fino a quando Voi non mi congederete o la morte non mi prenderà. La mia spada e la mia vita Vi appartengono."

"Maestà" interveniva accorato e indignato il fedele Galbart Glover "quest’atto è un crimine ignobile e rende ancora più precaria la nostra già difficile situazione. I cavalieri della Valle costituivano un quarto della nostra cavalleria pesante. Come faremo senza il loro decisivo ausilio a contrastare le loro cariche?"

"Mio buon Galbart" rispondeva pronto il Re "a poco o nulla servirà la cavalleria pesante nel supremo cimento di quest'oggi. Non hai forse notato lo stato pietoso in cui si trova il terreno? È ancora fradicio e scivoloso a causa della molta pioggia caduta nei giorni scorsi. Non vedi anche tu i minacciosi e scuri nembi che incupiscono il cielo? Non odi forse come me il lontano fragore dei tuoni?"

"È vero, Mio Signore" rispondeva pensoso lord Blackwood "ma il loro crimine resta un atto nefando. Eppure il sangue dei Primi Uomini scorre ancora copioso nelle vene dei cavalieri di lord Royce."

"Fidato lord Tytos," lo interrompeva il Giovane Lupo "non hai forse inteso le parole che ho pronunciato poco fa? Non ho forse annunziato pubblicamente, di fronte agli Dei dei miei Avi e all’armata intera schierata su questa piana, che non avrei voluto mai cadere al fianco di chi non avesse avuto l'animo di schierarsi con me? Non ho forse generosamente offerto loro di andarsene sereni per la loro strada prima della battaglia? Non mi hai forse udito lord Tytos? No, invero possiamo considerare il loro crimine benedetto. Prova a pensare a quanti e tali danni ci avrebbero procurato se nel bel mezzo dello scontro si fossero volti senza alcun preavviso contro di noi.... sarebbe stata senz'altro la fine di tutto. Fate in modo che la loro defezione sia annunziata a tutti i nostri fanti e cavalieri: la notizia raddoppierà senz'altro il loro ardore e il loro entusiasmo. L'amor di Patria, è questo il fondamento. Quest'oggi dobbiamo vincere. È il Nord che ce lo ordina. Noi dobbiamo obbedire."

Ma era ormai finito il tempo delle parole, delle ignominiose richieste di riscatto e di resa, delle palle da tennis inviate quale oltraggioso regalo. La parola era alle armi ormai. Ecco che si udivano ormai le cristalline e argentine note delle trombe dei Lannister. Celere e pronta la risposta del re in sella al suo possente cavallo, il fedele Vento Grigio sempre al suo fianco.

“Se loro suonano le loro trombe dorate, noi risponderemo con la nitida voce dei nostri corni da guerra. Stasera, miei prodi compatrioti, festeggeremo insieme sul campo d'onore o non ci rivedremo mai più!”

Un solo grido sorse unanime da diecimila voci, cuori e anime...

“STARKKKKKKKKK”

Da lontano, giungeva l'eco impetuoso di settantamila gole che ruggivano all'unisono...

“LANNISTERRRRRR”

FINE IV e sperabilmente PENULTIMA PUNTATA

Vincerà Robb, però se si va ad analizzare i personaggi si ha:

PASSATO:

Jaime: interessante, con atti rilevanti (uccisione del Re Pazzo, figli che diventeranno re, conoscenza di grandi cavalieri, ecc.)

Robb: -

FUTURO:

Jaime: aperto, destinato molto probabilmente a grandi imprese (vedi anche semi-spoiler della serie tv)

Robb: -

PRESENTE:

Jaime: ha lasciato frasi memorabili; gesti importanti (es. spinta a Bran); ha mostrato ironia e autoironia; siparietti divertenti con Brienne; lo abbiamo seguito nella sua evoluzione, intuito il suo cinismo come armatura con sotto altro che poi è uscito fuori, ecc. Conosciamo direttamente la sua testa e i suoi pensieri.

Robb: non ha lasciato frasi memorabili; gesti importanti (spergiuro); non è ironico o autoironico; non lo abbiamo seguito nella sua evoluzione; non conosciamo direttamente la sua testa e i suoi pensieri.