Prima ho detto che mi dava fastidio che in piazza si festeggiava con la bandiera rossa piuttosto che con quella italiana. Ed è vero che si fa tra parentesi, l'ho visto. Perché? perché EX POST, tu sei un cittadino italiano e festeggi il 25 aprile la liberazione dell'Italia, che ha scelto una certa bandiera. Non perché "odio i comunisti" o altro, perché è come se tipo innalzassero una bandiera blu. È sbagliata, punto.
Come è stato detto mentre stavo scrivendo, partigiani in generale =/= comunismo staliniano.
Il "Comunismo" a differenza di "fascismo" o "nazismo" è una parola troppo generica secondo me, perché va da Stalin a Berlinguer, che non sono esattamente la stessa cosa. Con Lenin e Trotsky e Bakunin e cento altri in mezzo. Io apprezzo l'ideologia marxista. Non è la migliore, ma l'apprezzo. Io odio però lo stalinismo. Infine, una cosa sono le idee, un'altra le persone che le interpretano e le loro azioni. Sempli- anzi complesso... Il fatto è che all'italiano medio piace generalizzare. A tutti ci piace generalizzare. È tanto facile, rispetto a distinguere...
Ma differenziare e relativizzare sono due cose diverse. La seconda porta all'appiattimento verso il peggio. La prima porta alla comprensione e alla verità.
io invidio gli americani,hanno avuto una guerra civile che per numero di morti potrebbe essere considerata la prima vera guerra mondiale della storia e ogni anno nelle rappresentazioni si ricordano i fatti e gli eroismi ,i buoni e cattivi sia del nord che del sud.
è un problema ideologico,i morti ci sono stati da entrambe le parti,cosi le efferatezze e le stragi,eppure la guerra è finita e ne sono usciti come americani,tutti
Hugorhill, il fatto è che il fascismo, il nazismo e lo stalinismo non possono fare solo cose cattive, perché non sono tutti completamente pazzi sclerotici, per ogni tanto e nonostante sia una c**** di DITTATURA esce per forza una cosa buona, grandi opere sopratutto (autostrade il nazizmo, il primo uomo in orbita lo stalinismo sovietico, le bonifiche il fascismo) ma ciò non toglie che queste cose sarebbero state fatte probabilmente lo stesso da un governo democratico decente, non è che per fare qualcosa bisogna metter su una dittatura.
Come ho detto bisogna distinguere tra ideologia, uomo che la interpreta, ciò che viene fatto... c'erano persone che erano convinte di stare dalla parte del giusto in tutti i casi questo nessuno lo sta negando!
in america le ideologi a quell'epoca non erano ancora tanto forti, nonn era ancora l'"età delle ideologie" (e si stava mooolto meglio così). Certe ideologi sono sbagliate punto e basta, tutte quelle che sono totalitariste sono sbagliate.
La chiave di lettura che uso io:
Il fascismo, il nazismo e lo stalinismo non possono fare solo cose cattive, perché non sono tutti completamente pazzi sclerotici, per ogni tanto e nonostante sia una c**** di DITTATURA esce per forza una cosa buona, grandi opere sopratutto (autostrade il nazizmo, il primo uomo in orbita lo stalinismo sovietico, le bonifiche il fascismo) ma ciò non toglie che queste cose sarebbero state fatte probabilmente lo stesso da un governo democratico decente, non è che per fare qualcosa bisogna metter su una dittatura.
comunque quando dico problema ideologico intendevo il dividere il mondo in buoni e cattivi
se dopo fine guerra un nordista ammazzava un sudista non era piu un eroe-soldato ecc....ma un omicida
stop solo questo
No vabè...qui si arriva a perversioni della storia assurde e ridicole, pur di non ammettere che il 25 Aprile del 45 non siamo stati liberati dai rettiliani o dagli uomini talpa, ma dal nazifascismo. E poi ti dicono pure "non volete guardare in faccia la storia".
È proprio vero quello che diceva Abi Warburg: "Ogni epoca conosce il rinascimento dell’antichità che si merita”.
Ho capito ma cerchiamo di stare sul pezzo: qui si tratta di ITALIANI che hanno combattuto per liberarci in primis dagli invasori stranieri e in secundis da certe ideologie aberranti come Nazismo e Fascismo che non si prefiggevano di raggiungere il potere(come alcuni capi comunisti tra i partigiani) ma avevano esercitato il potere in Italia.
Non nascondiamoci dietro la parola totalitarismo quando possiamo benissimo specificare QUALE totalitarismo avessimo in Italia in quel periodo.
Mi spiace che si cerchi di fare del revisionismo assurdo nascondendosi dietro i crimini commessi da UNA PARTE dei rossi.
Gli ITALIANI(perché erano questo prima di tutto) morti non meritano certe prese di posizione
Alcune zone d'italia infatti ci sono finite sotto un altro totalitarismo e non hanno avuto niente da festeggiare. E ci sono finite anche perché i partigiani rossi hanno favorito l'invasione comunista. Ergo, il festeggiare lo si fa anche tenendo a mente i fatti accaduti e cosa vuol dire essere liberati, che non significa passare dalla padella alla brace come subito nell'est italia ma passare da un totalitarismo a una democrazia.
Un mio amico qui del forum mi ha chiesto gentilmente di intervenire e faccio, ma solo per questa volta, uno strappo al mio temporaneo abbandono del forum che riprenderà subito. Sulla faccenda non voglio dilungarmi, dico solo che alcuni post mi vedono nettamente contrario. Dire che i partigiani comunisti che erano la netta maggioranza non abbiano lottato per la libertà dal nazi-fascismo e per il riscatto dell'Italia ma per far sorgere un'altra dittatura di stampo diverso lo trovo disgustoso oltre che sporcare la memoria della Resistenza. I partigiani anche quelli comunisti prima di tutto erano italiani e lottavano per risollevare il loro paese dall'abisso in cui il fascismo lo aveva gettato e per riscattare la nazione agli occhi del mondo oltre che loro stessi. Altro non aggiungo se non le parole di Sandro Pertini il miglior politico (uno dei pochi che abbiamo avuto che rientri nella categoria di chi ha pensato al bene dell'Italia e non alle proprie tasche) che forse abbiamo avuto e che potete leggere e ascoltare al sito di Vauro:
http://vau.ro/2014/07/08/pertini-il-fascismo-non-puo-essere-considerato-una-fede-politica/
Gil Galad - Stella di radianza
- Lo storico Giovanni Fantozzi sostiene che nel dopoguerra, dall'aprile del 1945 alla fine del 1946, nella provincia di Modena gli omicidi politici furono diverse centinaia, probabilmente oltre il migliaio, stando alle stime dell'allora prefetto di Modena Giovanni Battista Laura, del resto non molto dissimili da quelle dei Carabinieri. Sempre secondo Fantozzi i responsabili di tali delitti politici nel modenese furono nella stragrande maggioranza dei casi ex partigiani iscritti o simpatizzanti del Partito Comunista Italiano (PCI), ma solo una piccola parte tra le loro vittime erano realmente fasciste, mentre gli altri, la maggioranza, furono eliminati in quanto considerati “nemici di classe” o semplicemente un ostacolo ad un'auspicata rivoluzione comunista
- Fu quello il tempo di Caino! I comunisti, che ricevevano ordini da Mosca, volevano «bolscevizzare» e scristianizzare l'Italia, e perseguivano l'obiettivo di accorpare il nostro Paese al blocco sovietico. Decine di migliaia di innocenti, colpevoli solo di aver servito con amore un ideale, di avere ricoperto cariche nel passato regime, o semplicemente di portare la veste talare pagarono spesso con la vita.
- C'è poi da approfondire la questione del campo di sterminio della la "Cartiera" di Mignagola di Carbonera, in provincia di Treviso, "una piccola 'Auschwitz'… un campo di sterminio per fascisti o presunti tali.
- C'è poi tutta la questione legata ai traffici di Toglietti in supporto ai titini che occuparono la zone dell'est sempre il tutto rivolto alla venuta del comunismo come descritto nel libro foibe di Gianni Oliva
- E perché non approfondire la "Vergogna" dell'attacco delle brigate garibaldine ai partigiani della Osoppo?
"La grande Slovenia volevano i partigiani comunisti. Noi volevamo solo combattere per la libertà, non per il comunismo."
Monsignor Aldo Moretti, medaglia d'oro al valor militare.
Cose che purtroppo in un paese come il nostro faticano ad emergere. E' più comodo sguazzare nella propaganda
Sicuramente negli ultimi anni di conflitto e nell'immediato dopoguerra ci furono numerosi episodi poi insabbiati o ignorati per motivi politici. Dalla totalità della classe politica italiana, è bene precisare.
La seconda guerra mondiale è stata sicuramente quella che si è riflessa più pesantemente sulla popolazione civile italiana, e lo scontro tra nazifascisti e alleati ha avuto come corollario una quasi guerra civile tra fascisti e partigiani. In questo contesto bastava che un singolo fosse di un paesotto o di un altro oppure amico di Tizio piuttosto che di Caio per deciderne fatalmente la scelta di campo in un senso o in un altro.
In questo marasma furono commessi atti atroci da praticamente tutte le parti in causa.
La seconda guerra mondiale si presta perfettamente al tipico dossieraggio di chi decide di partire da un pregiudizio e raccoglie solo le informazioni che gli fanno comodo.
Possiamo quindi fare un bel libro sulle atrocità naziste, un altro su quelle fasciste, uno sugli omicidi dei francesi e dei loro soldati, un altro sui massacri dei bombardamenti angloamericani o sulle complicità inglesi nella distruzione delle repubbliche partigiane da parte dei tedeschi, uno sugli scontri tra fazioni partigiane oppure tra i massacri nell'esercito tra chi decideva di appoggiare i tedeschi e i "disertori". Possiamo riempirci una collana di libri, basta avere un pregiudizio da dimostrare e catalogare i fatti in base a quello che ci conviene.
Sicuramente sono da condannare tutti gli omicidi non strettamente inerenti la lotta armata ai nazi-fascisti. Quindi benissimo prendere e condannare i partigiani comunisti che attaccano altri partigiani per un fine meramente politico-ideologico. Del resto fu quello che era successo in Spagna pochi anni prima, dove gli staliniani massacrarono gli anarchici per avere il pieno controllo del campo repubblicano.
D'altra parte generalizzare affermando che l'obiettivo dei partigiani comunisti era sostituire una dittatura con un'altra è semplicemente ridicolo. Il partito comunista italiano voleva fare la "rivoluzione" sulla base di un'ideologia fallimentare tutto quel che volete, ma una volta perse le libere e democratiche elezioni ha accettato il risultato e si è conformato al nuovo sistema repubblicano, diventandone anzi una sua componente fondamentale. Premesso che per fortuna ha vinto De Gasperi, paragonare il PCI ai fascisti oppure a Stalin è stupido, è falso ed è inaccettabile.
La verità è che l'anticomunismo acceca la mente di molti, ancora oggi nel 2015. Se parliamo di utopie che motivarono i partigiani allora cosa dire degli anarchici, o dei monarchici, o degli stessi socialisti? Le loro erano forse idee di un'Italia realizzabile? I partigiani monarchici avevano la loro utopia non meno di quelli comunisti, ed erano ignari dei crimini del re quanto i comunisti lo erano di quelli di Stalin (prima di partire in quarta, non li sto paragonando).
Vi furono sicuramente molte azioni criminali da parte di partigiani comunisti, soprattutto nel nord-est dove appoggiarono i partigiani di Tito sia per motivi politici sia per pragmatismo, essendo questi molto più organizzati e numerosi dopo aver avuto l'appoggio alleato praticamente per esclusione (l'alternativa erano cetnici e ustascia, e qui chiudo). Si resero complici di molti fatti efferati che gli jugoslavi sfogarono contro la popolazione italiana per vendicare i massacri attuati dai fascisti (ma i precedenti non giustificano certo le foibe o la cacciata degli istriani, ovviamente).
Tutti questi fatti vanno assolutamente condannati quando comprovati e dati per certi. Ma generalizzare attribuendo una generale volontà criminale a tutte le migliaia di partigiani comunisti e generalizzando ancora a tutte le centinaia di migliaia di partigiani è semplicemente assurdo.
Vi furono massacri da parte dei partigiani, ci furono eroi anche tra i fascisti e i tedeschi. Del resto non solo i partigiani da soli non avrebbero potuto scacciare i nazifascisti, ma gli stessi angloamericani senza l'appoggio di quel sanguinario dittatore che fu Stalin non avrebbero potuto vincere Hitler.
Quindi così come festeggiare la cacciata dei nazifascisti non significa essere dalla parte di Stalin, festeggiare il 25 aprile non significa giustificare, nascondere, appoggiare gli atti criminali commessi da questo o quel partigiano.
La verità storica è una sola: da una parte ci furono i nazisti e i loro alleati fascisti, da un'altra gli angloamericani con i loro alleati, compresi i partigiani.
Il 25 aprile significa festeggiare la Liberazione dal nazifascismo.
Se volete la liberazione dal vostro amico immaginario "italiano stalinista" fatevi una festa a parte.
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Il 25 aprile significa festeggiare la Liberazione dal nazifascismo.
Se volete la liberazione dal vostro amico immaginario "italiano stalinista" fatevi una festa a parte.
Dici così perchè non ti sei ancora abbeverato a fonti di conoscenza come quella presente all'indirizzo "www.centrosangiorgio/piaghe_sociali/comunismo e blabla" (en passant: fatevi un giro su quel sito, ve ne prego.....è tutta una roba di ridere).
Confirmation Bias, questo sconosciuto....
Interessante vedere che ridi sui morti fatti dal comunismo. Se preferisci, c'è tutto quello che puoi desiderare di trovare, sempre che abbia voglia di farti un giro:
E magari rivedersi a mente fredda tutti gli eccidi e le stragi dei partigiani rossi. Dopo sono curioso di sapere se hai ancora da ridere.
Stamattina mi sono alzato o bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao Stamattina mi sono alzato e ho trovato l'invasor.