Piccola postilla al mio unico intervento di ieri. Mio nonno come tanti altre migliaia di partigiani ha lottato anche perchè oggi qualcuno abbia la libertà di scrivere e pensare persino certe nefandezze e di sporcare la memoria di queste persone. I morti sono tutti uguali certo ma non sono certo uguali i valori e le motivazioni per ciò che si è combattuto. Chi lo dice è un revisionista e puzza di fascismo punto e basta.
Gil Galad - Stella di radianza
Mio nonno paterno è stato un partigiano marxista che ha combattuto nelle colline di Arcevia e perse nell'eccidio di Monte Sant'Angelo anche alcuni compagni; il suo migliore amico era un partigiano cattolico con cui ha condiviso la lotta per la libertà di una nazione stuprata.
Al termine della guerra, prese parte ad alcuni atti di ritorsione contro fascisti lecchini dalle camicie nere inamidate e dagli stivali lucidi, che durante il regime facevano la spia al podestà e compivano rastrellamenti a caso.
Atti vergognosi? Sicuramente, non negò mai le sue responsabilità morali ma mi ricorderò sempre queste sue parole "io lo picchiai con i pugni è vero ma quando lessi nei suoi occhi paura e pietà mi fermai ed fui disgustato di me stesso ma quando anni prima dentro quella cella con un manganello mi picchiava, nel momento in cui gridavo pietà, lui non solo mi picchiò più forte ma mi umiliò pisciandomi addosso....ecco siamo due animali, ma la differenza è che io mi sono fermato"
Quindi VERGOGNA contro coloro che strumentalizzano la ricorrenza per equiparare la lotta o demonizzare la lotta partigiana, per rispetto sopratutto di quei partigiani come mio nonno che si sono fermati e non sono diventate bestie come coloro che bestie hanno cercato di trasformarli.
Daenerys Armada
A proposito di vergogne giornalistiche e più in generale della patetica situazione dell'informazione in Italia, ecco un interessante articolo del Sole 24 Ore
http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2015-04-25/e-bufala-bellezza-183754.shtml?uuid=AB2eOxVD
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
io ringrazio il sole 24
un paio di quelle cose io le sostenevo,ma cosi a pelle,senza prove
Il post di Shiera è molto bello, e mi ha fatto venir voglia di condividere quello che so della mia famiglia.
Quello che segue è una ricostruzione dei fatti abbastanza recente, per la quale devo ringraziare mia nonna materna. Io e mia mamma abbiamo ascoltato la storia per intero più o meno lo stesso giorno, non troppo tempo fa, e penso la dica lunga sulla vergogna provata dai miei nonni.
Mio bisnonno (padre di mio nonno materno) era fascista. Cioé non che fosse chissà che personalità importante, ma di certo si riconosceva in quegli ideali e lo faceva vedere. Verso la fine della guerra si convinse che il vero errore fosse stato di allearsi con Hitler, che aveva "traviato" il buon duce (penso più o meno quando sono vennero fuori le verità sui campi di concentramento). Dopo la fine della guerra lui moglie e figli dovettero fuggire dal paese loro per evitare il linciaggio e andare in un villaggio sperso su per i monti.
La famiglia di mia nonna era invece filomonarchica - discende da dei nobili decaduti, che persero tutto durante le guerre. Ma gli ideali rimasero quelli. Di fatto antifascisti, ma non certo comunisti né democratici - nostalgici di una monarchia forte! Mio bisnonno si fece un pezzo di guerra prigioniero dei russi. Tornò che pesava 38 kg (e dicono che fosse un omone altissimo) e per il resto della sua vita tenne una cantina piena zeppa di scatolame, prosciutti, scorte d'acqua ecc, tanto che lui comprava montagne di scatolette e mia nonna le regalava in giro perché in casa non c'entravano più.
I miei nonni hanno sempre, e dico sempre, festeggiato la liberazione. E ringraziato di essere stati liberati. E così i loro genitori. Perché la guerra a cui ha portato il fascismo è stata terribile. Perché le violenze, la corruzione, le atrocità di quel periodo, figlie di ideologie folli le hanno vissute, e sanno bene che 1. la democrazia, pure quella italiana che barcolla, è meglio di una dittatura. 2. sanno che la pace non ha prezzo. Si sono riconosciuti in una festa antifascista perché sapevano benissimo quali erano state le conseguenze del fascimo.
A distanza di tanto tempo, per noi che non abbiamo idea di cosa voglia dire avere fame, essere umiliati, avere paura delle bombe, e tutto quello che un conflitto si porta dietro, è sempre più difficile condannare con tanta fermezza una certa ideologia. Ma dovremmo sforzarci di farlo. L'Europa con i suoi valori è nata in quel momento lì, la nostra bellissima costituzione è figlia di quel momento. Dalle idee di quella gente che ha lottato per un'Italia libera. Che ha lottato per la dignità umana. Al di là della goccia di male nel bene. Che purtroppo c'è sempre in ogni evento perché come esseri umani non siamo perfetti. Vorrei che questa non fosse una festa morta ma un momento per ricordarci dell'eredità di questa gente, del fatto che "Non è detto che fossimo santi, l'eroismo non è sovrumano", per ricordarci che anche noi possiamo fare la differenza nel momento in cui scegliamo da che parte stare.
Bravissimi ragazzi, mi fate commuovere,davvero.
Piccola postilla al mio unico intervento di ieri. Mio nonno come tanti altre migliaia di partigiani ha lottato anche perchè oggi qualcuno abbia la libertà di scrivere e pensare persino certe nefandezze e di sporcare la memoria di queste persone. I morti sono tutti uguali certo ma non sono certo uguali i valori e le motivazioni per ciò che si è combattuto. Chi lo dice è un revisionista e puzza di fascismo punto e basta.
Tralasciando la solita offesa a chi non la pensa come te che ricorda tanto la frase che ben caratterizzava Berlusconi "pane al pane, vino al vino e comunista a tutto il resto", ma i crimini dei partigiani rossi sono stati accertati storicamente. Così come è stato accertato che Togliatti e relativi partigiani rossi operavano dietro ordini sovietici, persino la svolta di Salerno e il VERGOGNOSO comportamento tenuto nelle zone dell'est italia.
Il nonno di Shiera è tornato a raccontargli la sua storia e ne sono contento. Non così altre migliaia, decine di migliaia di persone falcidiate dalla furia rossa colpevoli di essere italiani e/o di essere visti come ostacoli dai partigiani rossi.
Il giorno che si arriverà a riconoscere questa verità storica e si eviterà di fare i "gendarmi della memoria", come scritto in un libro di Pansa, allora finalmente la liberazione potrà dirsi completa.
Evidentemente qualcuno si sente chiamato in causa e ha la coda di paglia e debbo chiarire: dopo la liberazione e la fine della Resistenza il paese era nel caos più totale e che ci siano stati alcuni omicidi e rappresaglie nessuno lo nega ma certo non rappresentavano lo spirito della Resistenza. Inoltre non c'è stata nessuna insurrezione armata comunista benchė qualche capo potesse volerla. Ricordiamoci e qualcuno lo ha già detto che il PCI e il PSI allora uniti hanno contribuito in modo determinante alla vittoria della Repubblica, alla stesura della nostra Costituzione per poi incardinarsi dopo la sconfitta del'48 nella vita democratica del paese. Chi cerca di accomunare la lotta partigiana agli eccidi fascisti e nazisti ne sporca la memoria pur in presenza di alcuni fatti sporadici criminali post liberazione. Non si possono equiparare le cose e chi lo fa vuole fare di tutta l'erba un fascio come il signor Pansa che è divenuto il Re dei revisionisti. Qui mi fermo e non continuerò la querelle, si sta meglio a volte fuori dalle diatribe per un po'.
Gil Galad - Stella di radianza
Moderatore MODE/ON
Allora ragazzi, se vogliamo parlare di esperienze indirette dei nostri nonni, del significato del XXV Aprile, della Resistenza, degli atti di cui possono eventualmente essersi macchiati alcuni partigiani, non sarebbe il caso di aprire un bel topic a parte?
Grazie
@Gil Galad; per favore, non incappare nel solito errore di etichettare con generica semplicità chi sostiene un punto di vista diverso dal tuo.
Moderatore MODE/OFF
Per chi ha ancora qualche prurito revisionista sulla Seconda Guerra Mondiale, saluti....
Gil Galad - Stella di radianza
Esempio di distensione ed integrazione riservato ai patrioti del Donbass secondo la visione del presidente ucraino:
gil galad io son contento che sei tornato ma sinceramente il revisionista lo spedisco al mittente,se festeggiamo la democrazia bene,se vedo na bandiera rossa divento nostalgico altro che revisionista
gil galad io son contento che sei tornato ma sinceramente il revisionista lo spedisco al mittente,se festeggiamo la democrazia bene,se vedo na bandiera rossa divento nostalgico altro che revisionista
Scusa Hugor ma io intendevo genericamente, questa volta non mi riferivo a nessuno. Dato che è stato rilasciato appena un sondaggio in occidente Francia, Gbr e altri paesi nordici su chi sia stato decisivo per la vittoria nella II Guerra Mondiale e i risultati sono incredibili dato che la maggioranza cita o americani o inglesi e persino i francesi ma i sovietici manco vengono quasi citati allora dico che molti o sono revisionisti oppure dovrebbero riprendere in mano qualche libro obiettivo di Storia.
Gil Galad - Stella di radianza
si ok,ma la cosa giusta sarebbe syta continuare la guerra e liberare europa dell'est e russia dai comunisti,solo che eravamo stremati,se la vogliamo dir tutta
il problema è far i conti con la real politik
infatti ora l'isis è un nemico,e meno male ,ma l'arabia saudita è un amico
che è tipo nazisti e comunisti in un certo senso
Qui i dati per gli interessati:
Gil Galad - Stella di radianza