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Verso le Elezioni Politiche 201(2)3...
G di GIL GALAD
creato il 28 giugno 2012

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joramun
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joramun
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Inviato il 01 dicembre 2012 13:36

Onestamente non ci vedo nessuno scandalo.Sarei favorevole ad una legge che impedisce a sindaci,governatori di regione,eccetera con mandato in corso di candidarsi e di concorrere per altre cariche,ma se Renzi dovesse vincere primarie ed elezioni nazionali sarebbe (IMHO) vergognoso impedirgli di assumere l'incarico per un cavillo del genere.



Lord Beric
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Inviato il 01 dicembre 2012 14:10

Ma mica è vietato, infatti. <img alt=" /> Sarebbe solo inusuale, tutto qui.

Renzi, non potendo essere parlamentare, non sarebbe tecnicamente "votato" da nessuno. Si voterebbero dei partiti che farebbero il suo nome alle consultazioni con il PdR al momento della nomina dell'esecutivo.

Che poi è quello che accade sempre, solo che con la Seconda Repubblica le varie leggi elettorali sono state costruite per dare l'illusione che il popolo scegliesse direttamente un premier (cosa smentita con la nomina di Monti a fronte di elezioni politiche e Parlamento che avevano consacrato Berlusconi).


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
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We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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Inviato il 01 dicembre 2012 15:47

Con il Porcellum si è fatto un passo in più, imponendo alle forze politiche di indicare il "capo" della coalizione... che ovviamente può anche non candidarsi al Parlamento, come sarebbe per Renzi (nella remota ipotesi che vinca le primarie) o anche per Monti (che è già senatore a vita, quindi incandidabile).

In ogni caso, non sarebbe affatto la prima volta di un Presidente del Consiglio non parlamentare: negli ultimi vent'anni, per esempio, né Ciampi né Dini erano parlamentari, e neppure Amato al tempo del suo secondo governo (2000-2001).


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sharingan
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Inviato il 01 dicembre 2012 17:04

 

Ma la questione è se Renzi abbia legittimità di essere annoverato nel centro-sinistra, non se sia migliore o peggiore di qualcun altro.

 

No,per me la questione non è assolutamente quella ( tanto per chiarirsi,per me Renzi ha molta più legittimità di Fioroni e Rosy Bindi a stare nel PD),ma stabilire quale debbano essere la linea programmatica e i valori che orientano il principale partito di sinistra italiano.Per me il PD è liberissimo di scegliere la linea di chiunque:dico solo che se la linea scelta dal PD è quella di Renzi o di Bersani non lo voterò in primavera,perchè non rappresenterebbe la mia idea di sinistra.

 

Infatti non è mica una colpa non votare il PD o la coalizione csx. Io mi limitavo a dire che Renzi può essere tranquillamente annoverato nella sinistra, cosa che da alcuni è messa in dubbio.


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 


joramun
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Inviato il 02 dicembre 2012 22:32

Adesso vediamo se D'Alema mantiene la parola... <img alt=" /> ^_^ <img alt=" />


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Inviato il 02 dicembre 2012 23:32 Autore

D'Alema deve mantenere la promessa altrimenti perde la faccia. Cmq ha vinto il meno bello ma l'unico di sinistra, ora facciano tesoro di queste primarie e facciano un programma ed una strategia seria e adeguata per l'elezioni.


Gil Galad - Stella di radianza





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Inviato il 03 dicembre 2012 0:32

Le proporzioni del risultato mi sembrano in linea con le previsioni. Davvero non vedevo come fosse possibile ribaltare l'esito partendo da -9%, con tutti gli altri candidati contro e con le regole che sono quelle che sono.

 

Detto questo qualche considerazione:

 

Il discorso di Renzi post-sconfitta è il migliore che ho mai sentito fare a un politico italiano. Soprattutto mi è piaciuto che abbia fatto autocritica e che abbia ammesso che il risultato è stato deludente. Normalmente nella politica italiana si è soliti dire che tutti vincono e nessuno perde, mi sembra un passo in avanti.

 

In realtà non ho mai creduto nella vittoria di Renzi nemmeno prima del primo turno. Il discorso è complesso e verte un po' sulla questione dell'identità della sinistra e del rapporto con essa di Renzi. Io non credo affatto che Renzi non sia di sinistra ma che abbia una visione di sinistra diversa da quella tradizionale (diciamo più "blairiana", "liberal-socialista"), ma è indubbio che da buona parte di questa sia visto come un corpo estraneo, un intruso, se non addirittura un prezzolato dell'altro campo usato dalla concorrenza come cavallo di tr**a. Ma se finisci per dare un'impressione di questo tipo è indubbio che le tue speranze di vittoria diminuiscono. Renzi avrebbe dovuto tenere presente che nella sinistra italiana, in gran parte erede del PCI, permangono degli "idoli" e dei totem difficilmente scalfibili nel breve periodo e che questi totem andrebbero trattati con cura prima di essere rottamati. Non mi riferisco ai dirigenti del partito, quelli sì in gran parte invisi anche all'elettorato più militante, ma ai 2-3 macrotemi che sono imprescindibile per il buon elettore medio di sinistra. Solidarietà, uguaglianza, diritti, etc... sono tutti temi per i quali la visione generale della sinistra si attesta sul livello "Caritas", nella convinzione che lo Stato debba distribuire ricchezza a chi non ce l'ha. Cosa che in sè non è nemmeno del tutto sbagliata ma che se adoperata in modo intensivo porta a risultati disastrosi (gonfiamento del settore pubblico, familismo, tasse.etc....). Ecco Renzi sarebbe dovuto andarci più soft su questi temi, avrebbe dovuto capire che per conquistare i voti degli elettori bisogna andarci cauti su Marchionne, i finanzieri d'assalto e consimili.

 

La questione delle regole poi è stata gestita in modo un po' pasticciato. Posto che sono state fatte con il chiaro intento di danneggiarlo, non si può non partire dal punto di partenza che Bersani è il segretario del PD e che come tale non era nemmeno obbligato a convocare le primarie. Da qui in poi, tutto quello che segue rimane comunque una concessione di Bersani a Renzi. Renzi si può anche lamentare della gestione, ma sono i rischi che corri nel momento in cui scegli di combattere una battaglia venendo dal di fuori e pretendendo che chi sta dentro faccia le regole che vuoi tu. E anche in quest'ottica si collocano alcune prese di posizione di Renzi originali ma che mi lasciano perplesso, come disinteressarsi alle primarie per il segretario PD o come l'idea di candidarsi a Palazzo Chigi senza essere eletto parlamentare (in caso avesse vinto le primarie). Io penso che se non conquisti prima il partito difficilmente conquisti la premiership.


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Lochlann
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Inviato il 03 dicembre 2012 10:25

Se il debito pubblico che abbiamo derivasse dal caritatevolismo della sinistra nella redistribuzione del reddito Renzi o chi per lui avrebbe una vagonata di ragione.

 

Il fatto è che questa cosa in Italia non esiste. Il debito pubblico è una delle cose più limpide, almeno per grossi capi, e la sua generazione nel corso del tempo è perfettamente rintracciabile.

 

Oscar Giannino (certamente non un post-comunista! :) ) tra gli altri ha chiaramente dimostrato che nella seconda repubblica (cioè quando le spese hanno spiccato il volo) il debito pubblico italiano ha un nome e un cognome: Silvio Berlusconi. Con buona pace di chi urla dalli all'antiberlusconismo!! a ogni piè sospinto, questo è un dato di fatto oggettivo e non discutibile.

 

Il dramma italiano è che a fronte di uno sperpero tanto vasto la redistribuzione che sarebbe stato lecito attendersi non c'è minimamente stata, col risultato che oggi che serve più che mai dobbiamo ragionare per pareggi di bilancio. Ma stiamo scherzando? E poi ti arriva il pinco pallino a far campagna elettorale nel centro sinistra accusando a destra (ma soprattutto a manca) di troppa redistribuzione e spreco del denaro pubblico? E pensava pure di vincere!


Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

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"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

"Yes" said Caladan Brood "you never learn."

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joramun
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Inviato il 03 dicembre 2012 13:51

Non mi riferisco ai dirigenti del partito, quelli sì in gran parte invisi anche all'elettorato più militante, ma ai 2-3 macrotemi che sono imprescindibile per il buon elettore medio di sinistra. Solidarietà, uguaglianza, diritti, etc... sono tutti temi per i quali la visione generale della sinistra si attesta sul livello "Caritas", nella convinzione che lo Stato debba distribuire ricchezza a chi non ce l'ha. Cosa che in sè non è nemmeno del tutto sbagliata ma che se adoperata in modo intensivo porta a risultati disastrosi (gonfiamento del settore pubblico, familismo, tasse.etc....). Ecco Renzi sarebbe dovuto andarci più soft su questi temi, avrebbe dovuto capire che per conquistare i voti degli elettori bisogna andarci cauti su Marchionne, i finanzieri d'assalto e consimili.

 

Al contrario,secondo me Renzi ha fatto benissimo a "non fingere" e ad impostare la campagna elettorale su altri valori,se in quelli lì non ci crede.Il problema è proprio che (pur all'interno di una sincerità che personalmente ho apprezzato),a danneggiarlo sono state le sue convinzioni da "bimbominkia",del post-ideologico che pensa che uguaglianza,diritti e solidarietà siano valori da "Sinistra del Novecento" che una sinistra moderna non può permettersi; cosa che invece è falsa,oggi più di quanto non fosse 20 o anche solo 10 anni fa.

 

Uno può benissimo proporsi come leader di una sinistra "moderata" o "alternativa";basta che poi non si stupisca se un elettore di "sinistra - sinistra" decide non votarlo,perchè quei valori che nella visione di Renzi (e tua) sono "caritas".per un elettore di Sinistra sono INALIENABILI.


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Inviato il 03 dicembre 2012 14:02 Autore

Cmq ora Renzi dovrà in qualche modo essere coinvolto, se non con funzioni o posti qualora il centrosx vinca visto che lui almeno fino ad ora li rifiuta almeno con una partecipazione maggiore alle decisioni del partito ed anche nella campagna elettorale. E' essenziale che Bersani faccia questo, sia per non gettare nel cestino l'unica (a mio parere) giusta battaglia che Renzi ha fatto quella sul rinnovamento, sia per non disperdere energie ed elettori nuove/i che al di là di come la si pensi il sindaco ha portato.


Gil Galad - Stella di radianza





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Inviato il 03 dicembre 2012 14:13

a danneggiarlo sono state le sue convinzioni da "bimbominkia",del post-ideologico che pensa che uguaglianza,diritti e solidarietà siano valori da "Sinistra del Novecento" che una sinistra moderna non può permettersi; cosa che invece è falsa,oggi più di quanto non fosse 20 o anche solo 10 anni fa.

 

Uguaglianza, diritti e solidarietà si possono declinare in mille modi diverso dal puro e semplice assistenzialismo.

 

 

Uno può benissimo proporsi come leader di una sinistra "moderata" o "alternativa";basta che poi non si stupisca se un elettore di "sinistra - sinistra" decide non votarlo,perchè quei valori che nella visione di Renzi (e tua) sono "caritas".per un elettore di Sinistra sono INALIENABILI.

 

 

Infatti io non mi stupisco, ma non credo che Renzi pensasse seriamente di prendere i voti della sinistra-sinistra.


 

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Inviato il 03 dicembre 2012 15:29

Uguaglianza, diritti e solidarietà si possono declinare in mille modi diverso dal puro e semplice assistenzialismo.

Ma se il metro di paragone è il welfare malato che abbiamo in Italia è logico che è tutto meglio.

 

Il problema di Renzi (ma non è che Bersani sia tanto meglio,eh....anzi) è che si allineato fin troppo a quella linea di pensiero che definirei "forneriana",che vorrebbe farci credere che la soluzione all'assistenzialismo e alle altre forme distortissime di welfare ‘democristiano’ ( Cassa per il Mezzogiorno, assunzioni in massa e clientelari nelle Poste ect etc) sia la sparizione del welfare, e l'istituzione di una società basata sul ‘darwinismo sociale’ in cui la comunità e lo Stato di fatto non intervengono più su nulla, ognuno per sé e Dio per tutti, bravo chi ce la fa e morto chi non ce la fa.

Fondamentalmente un modello filoamericano che nelle sue forme moderate (Obama,inopinatamente definito da Renzi come "di sinistra") o più estreme (partito repubblicano) è essenzialmente basato su un modello individualista in cui, una volta premiato il migliore, questo incassa tutto e il non-migliore schiatta di fame in fondo alla scala sociale.

 

A questo modello ritengo che una sinistra seria dovrebbe opporre quello di una società solidale (che non è affatto un residuo della sinistra del novecento e funziona,le socialdemocrazie scandinave sono li a dimostrarlo), in cui il migliore viene si premiato ma una parte della ricchezza che produce viene redistribuita al non-migliore, perché il non-migliore (in termini produttivi) può essere anche uno che non ha potuto studiare, che è nato in un’area disagiata, che gli è morto il papà a sette anni, un disabile, un anziano, etc etc.


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sharingan
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Inviato il 03 dicembre 2012 19:09

Quindi secondo te Renzi è un ultraliberista?


 

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Inviato il 03 dicembre 2012 22:42

Non mi pare abbia detto questo. Citando il doppio riferimento americano, Obama da una parte e i repubblicani dall'altra, mi sembra che abbia lasciato anzi il campo aperto a definizioni di Renzi come più vicino all'uno o agli altri. Tenendo conto che Renzi non ce lo vedo proprio vicino ai repubblicani, mi sembra più probabile vederlo vicino ad Obama (come visione su questa specifica questione, ogni altro paragone sarebbe azzardato), quindi non proprio ultraliberista.


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Inviato il 04 dicembre 2012 3:24

E anche in quest'ottica si collocano alcune prese di posizione di Renzi originali ma che mi lasciano perplesso, come disinteressarsi alle primarie per il segretario PD o come l'idea di candidarsi a Palazzo Chigi senza essere eletto parlamentare (in caso avesse vinto le primarie). Io penso che se non conquisti prima il partito difficilmente conquisti la premiership.

Sta gestendo benissimo il post-sconfitta, evitando derive inconcepibili come liste alternative e così via. Se lavora bene e se non butta al vento ciò che ha creato con queste primarie, tra cinque anni tocca a lui. Il primo passo, la vera battaglia che deve combattere a tutto spiano, è affrontare con i "suoi" le primarie che il PD farà, ammesso che ci sia il tempo, per la selezione dei candidati al Parlamento. Inoltre, in un'ottica futura, più strategica, non far parte della futura Camera potrebbe tornargli utile.


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