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Licia Troisi e il fantasy italiano
A di Argon Targaryen
creato il 04 dicembre 2011

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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 28 dicembre 2011 19:06

Beh, un esercito regio che da l'assalto a una capitale nemica con difese formidabili senza nemmeno aver piantato le tende... è da conati di vomito. Stesso dicasi per una carica di cavalleria che sfonda frontalmente un riccio di lance

forse di esempi ce ne saranno altri, ma questi sono sbagliati.

 

Stannis le tende le pianta, ci sono un sacco di riferimenti al fatto che i tyrell-lannister sono dilagati nell'accampamento, che Lord Florent ha perso metà delle sue ricchezze in quanto le ha abbandonate nella sua tenda ecc.

 

il ricco la cavalleria non lo sfonda. Lo sfonda Gregor Clegane, appiedato, mulinando la spada, dopo che la carica era stata fermata.

ovviamente caricare le lance a testa bassa è una follia, ma ci sono state numerose battaglie in cui ciò è successo (quindi non è poi così irrealistico), e alcune volte la cavalleria ha perfino sfondato.

 

dipende dalla lunghezza delle lance, da quando la cavalleria è corazzata e da quanto compatta è al fanteria...


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Exall
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Inviato il 28 dicembre 2011 20:51

Le tende stavan piantate chissà dove. E francamente lo trovo irrilevante, visto che il discorso non è il piantare le tende ma l'ispezionare il luogo di battaglia prima di ingaggiare battaglia. E martin sa che la cosa non è sensata per cui se ne esce con il fatto che le avanguardie di Stannis erano state fatte fuori dai selvaggi, per cui non sapevano cosa c'era. Invece poi gli uomini escono da chissà dove e caricano a testa bassa la città. Le navi spuntano da chissà dove senza prima aver ispezionato la zona. Persino quell'incompetente di Dany pianta le tende in prossimità delle città che deve ataccare e studia la situazione prima di attaccare, e un generale di vecchio corso come Stannis invece lancia le truppe alla corsa agli ostacoli. Mah.

 

Sulla carica frontale... a parte che è piuttosto noto che i cavalli non caricano frontalmente formazioni compatte di lancieri, ma una spiegazione simile è ancora più comica. Una persona appena sbalzata da cavallo apre un varco per la cavalleria in mezzo a una selva di lance. Bah, Conan gli faceva un baffo. Direi Hot shot 2 con rambo che lancia proiettili a mano e i nemici che cadono come mosche. Solo che qui abbiam ser Gregor che mulina la spada alla cecata e intorno fan tutti giù per terra.


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Argon Targaryen
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Argon Targaryen
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Inviato il 28 dicembre 2011 22:10 Autore

Ser Gregor è l'equivalente umano di un carrarmato, ma stiamo andando off-topic.


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 28 dicembre 2011 22:23

Le tende stavan piantate chissà dove. E francamente lo trovo irrilevante, visto che il discorso non è il piantare le tende ma l'ispezionare il luogo di battaglia prima di ingaggiare battaglia. E martin sa che la cosa non è sensata per cui se ne esce con il fatto che le avanguardie di Stannis erano state fatte fuori dai selvaggi, per cui non sapevano cosa c'era. Invece poi gli uomini escono da chissà dove e caricano a testa bassa la città. Le navi spuntano da chissà dove senza prima aver ispezionato la zona. Persino quell'incompetente di Dany pianta le tende in prossimità delle città che deve ataccare e studia la situazione prima di attaccare, e un generale di vecchio corso come Stannis invece lancia le truppe alla corsa agli ostacoli. Mah.

 

Sulla carica frontale... a parte che è piuttosto noto che i cavalli non caricano frontalmente formazioni compatte di lancieri, ma una spiegazione simile è ancora più comica. Una persona appena sbalzata da cavallo apre un varco per la cavalleria in mezzo a una selva di lance. Bah, Conan gli faceva un baffo. Direi Hot shot 2 con rambo che lancia proiettili a mano e i nemici che cadono come mosche. Solo che qui abbiam ser Gregor che mulina la spada alla cecata e intorno fan tutti giù per terra.

 

mah, i fatti sono un filo diversi.

Primo:cosa c'era? un fiume parecchio largo e dall'altra parte le città. Non poteva in ogni caso sapere cosa lo attendeva al di là del fiume. Non vedo che utilità potessero avere gli esploratori visto che le mura delle città praticamente sono a uno sputo dalla riva.

 

Secondo, mica si è lanciato a testa bassa. Come faceva, con il fiume in mezzo? Doveva aspettare le navi, così da traghettare il l'esercito, e poi assaltare le mura, quello era il piano. Stannis era arrivato alle acque nere diversi giorni prima della flotta. Non è assolutamente vero che si è lanciato a testa bassa appena in vista della città.

Quando è arrivata la flotta, ha disposto l'esercito sulla riva opposta attendendo che la sua flotta spazzasse via quella dei lannister.

Solo che Tyrion gioca la carta "altofuoco" e le sue belle navi bruciano quasi tutte. Solo quando si è forma "il ponte di barche" a ridosso della catena cominciano a passare dei gruppetti per creare una testa di ponte.

 

Terzo, la storia degli esploratori ammazzati è usata per giustificare il fatto che non si è reso conto che Tywin e Mace si stavano avvicinando. Che è un po' diverso e ci sta.

 

le navi sono cadute stupidamente nell'imboscata è vero, ma è perfettamente plausibile. Davos stesso pensa che si un azzardo, e che lui avrebbe mandato delle navi in avanscoperta eccetera. Il comandante però un giovane incompetente, aveva troppa fretta ed era troppo fiducioso della propria superiorità, nella storia ce ne sono stati a centinaia di tipi così.

Non è un errore di Martin, semplicemente fa fare un errore "umano" all'ammiraglio.

 

 

su Gregor... è un personaggio "esagerato", nessun dubbio. Un pazzo furioso dalla forza disumana.

però oh, Martin ha deciso di farlo irrealisticamente sgravato e così è. Può piacere o meno ma si comporta "coerentemente" con le premesse.

 

Fosse stato Kevan Lannister a caricare come un pazzo e sfondare i lancieri sarebbe stato strano, ma da un animale come Gregor ce lo si può anche aspettare.

 

 

fine OT

 

sulla Troisi... c'è da considerare che gli scrittori fantasy inglesi hanno come "mercato" il mondo, o quantomeno il mondo occidentale. Sono centinaio di milioni potenziali lettori.

 

un italiano che scrive fantasy in italiano ha un mercato di pochi milioni di potenziali lettori.

 

è molto più difficile che si sviluppi un "movimento" base di qualità medio-alta, premessa quasi necessaria affinché emergano dei grandi scrittore fantasy, soprattutto se il movimento è giovane e poco considerato.

 

poi certo il genio di turno può capitare ovunque e comunque, ma è difficile. Più probabile che emergano campioni di mediocrità come la signora in questione.


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Guardiano della notte
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Guardiano della notte
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Inviato il 28 dicembre 2011 22:58

Sicuramente il mercato USA ha avuto più tempo per maturare, sviluppare professionalità e capire cosa è buono e cosa è ciofeca. Il nostro è ancora giovane, per quanto sul piano delle ciofeche abbia recuperato parecchio terreno: l'italica Strazzulla (che scrive in maniera peggiore della Troisi, il che è tutto dire) sconfigge la stellaestrisciata Meyer in quanto a pessima scrittura, non mi sembra un risultato da disprezzare.

 

Mi piacerebbe a questo punto conoscere la situazione di altri mercati quantitativamente simili al nostro o, quantomeno, non paragonabili per dimensioni a quello anglofono. Sarebbe utile infatti sapere la qualità media di opere/autori/editori/lettori di questi paesi (sempre nell'ambito fantasy o al massimo fantastico) per capire se siamo solamente noi che produciamo opere in maggioranza pessime. Qualcuno possiede informazioni, per esempio, sul mercato francese o tedesco?


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Exall
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Inviato il 29 dicembre 2011 11:23

Si parlava delle cose che danno conati di vomito. Ser Gregor che fa da carro armato e sfonda un muro di lance mulinando fendenti aprendo un varco per la cavalleria... è da conati di vomito. Che lo faccia un drago ci sta. Che lo faccia un cavaliere appiedato è da hot shot 2.

Quanto al resto, dove posso risponder a Ser Balon sulla battaglia delle acque nere? Aprendo il libro si scopron cose interessanti sul completo non sens della vicenda. Come ad esempio non si capisce perché sbarcare una testa di ponte sotto le linee di tiro della città. Così come non si capisce perché la torre degli argani resta lì con Stannis che stava in zona a far tutto tranne vedere cosa c'era in zona. Con Davos stesso che trova la faccenda una cosa senso. Come non si capisce perché Tywin debba far paura alle truppe che restano dall'altra parte della sponda.

Insomma, una sfilza di cose senza senso.


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Ser Balon Swann
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Inviato il 29 dicembre 2011 12:15

ti rispondo qui http://www.labarriera.net/forum/index.php?showtopic=9310


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La Mastina
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Inviato il 21 marzo 2012 18:38

Premesso che il libro della Troisi mi è piaciuto non ho mai capito perché

il Tiranno dovesse necessariamente assoggettare tutte le Terre Emerse prima di lanciare l'incantesimo che avrebbe ucciso tutti, sarebbe come se Hitler avesse dovuto conquistare tutta l'Europa per poi sganciare una bomba atomica "Tanto sono sempre stato depresso" ma lanciala subito!

E' la conclusione che non mi convince. Altra cosa che mi resa perplessa come la Troisi descrive l'uso degli archi dicendo che non ci vuole una grande forza per tenderli, ditelo ai Proci dell'Odissea! Indubbiamente la Gamberetta calca troppo la mano nelle sue critiche però mette in evidenza i problemi


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the Imp
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Inviato il 25 marzo 2012 19:12

la cosa degli archi credo venga dalla strazzulla, non dalla troisi


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Streghetta
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Inviato il 17 luglio 2012 13:42

i libri della troisi sono libri per bambini, li sta leggendo mia sorellina che ha 12 anni. sembrano i piccoli brividi dell'horror infantile



joramun
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joramun
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Inviato il 18 settembre 2013 16:10

 

Ah ma io non mai detto che sono romanzi di qualità. Ho solo sottolineato che non hanno, a parer mio, fatto male al fantasy.

 

Al fantasy italiano, IMHO, si.

 

Dal punto di vista della “critica” o anche solo dei lettori smaliziati. È stato un danno. Se prima uno aveva dei pregiudizi sulla fantasy ( sopratutto italiana) ora li ha visti confermati in pieno. Se prima uno ci pensava due volte prima di comprare un fantasy ora ci pensa sopra cinque volte e poi non lo compra. E la colpa è di scrittori come la Troisi, la Meyer, Paolini ecc.

Dal punto di vista del pubblico. Difficile giudicare, la speranza è che le tante persone che iniziano a leggere fantasy (o anche solo a leggere) con la Troisi si appassionino all’hobby in sé, piuttosto che alla scrittrice e finiscano per leggere anche altro. Si può solo sperare, non ho idea se si stia verificando.

Dal punto di vista delle case editrici. Il successo della Troisi avrebbe dovuto convincere altre case editrici a puntare di più su scrittori italiani in campo fantasy. È in parte successo, si pubblicano molti più italiani rispetto a quattro anni fa, ma non mi pare si sia mosso moltissimo, sopratutto dal punto di vista qualitativo: se noi ci ritroviamo Brian di Boscoquieto e la Strazzulla sugli scaffali è anche a causa del successo avuto dai romanzi della Troisi.

Dal punto di vista degli scrittori. È stato un disastro. I danni che ha prodotto la Troisi sono incalcolabili. La Troisi, sia nei romanzi in sé, sia nel modo in cui li scrive, è un manuale vivente su come non scrivere. La Troisi non si documenta, non legge niente del campo in cui scrive, non revisiona, se ne infischia non solo delle più basilari regole della narrativa, ma persino del buon senso. Diventa difficile spiegare a qualcuno che per produrre qualcosa di decente ci vuole applicazione, fantasia, impegno e anche un pizzico di talento, quando senza nessuna di queste doti si riescono a vendere centinaia di migliaia di copie.L’esercito di quelli che pensano: non ho niente di nuovo da dire, credo di scrivere da cani, ma se la Troisi ha tanto successo, posso averlo anch’io! è vastissimo.Senza contare i giovani (o meno giovani) “scrittori”, questi sì senza alcuna speranza, che credono davvero che la Troisi sia brava e vogliono imitarla!

 

 

Concludendo, insisto, la Troisi non è il male, ma non la consiglierei mai a lettori adulti, punto.

 

Ecco questa è in assoluto la cosa che non concepisco: tu stessa hai detto che questi romanzi sono letture pessime e che la Troisi non è altro che una riuscita operazione comemrciale. Però dici che non la consiglieresti a lettori adulti. Perchè?

È assurdo che chi crede all’esistenza della categoria letteraria dei romanzi “per ragazzi” (e io personalmente non ci credo, ma è un altro discorso) usi tale designazione per difendere ogni genere di sciocchezza presente in certi romanzi fantasy. Come se essere “per ragazzi” dovesse implicare minor qualità e cura del prodotto. Al massimo sarà il contrario! Non ho mai sentito nessuno dire che si possono riempire a piacimento le merendine di conservanti, coloranti e ogni sorta di additivo solo perché sono “per bambini”!

I romanzi della Troisi ( e della Meyer, e di Paolini, e della Strazzulla) non sono “per ragazzi”, non sono per nessuno.


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Wicket<3Cindel
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Wicket<3Cindel
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Inviato il 18 settembre 2013 17:46

La signora in questione rappresenta il motivo del boom di un certo tipo di fantasy: genitori ignoranti o pigri o che semplicemente se ne fo**ono, non sono in grado di scegliere letture che possano piacere o interessare ai propri figli e dunque si rivolgono come pecoroni agli scaffali dove abbondano i romanzi “per bambini”, credendo così di andare sul sicuro.Editori senza scrupoli riciclano o piazzano in questa maniera alcune delle più oscene scemenze immaginabili (Troisi) con l’idea che tanto i bambini siano una massa d’idioti.

 

....bhò...mi sembra un esagerazione, sono libri innoqui...

 

Se ti piace leggere vai oltre e troverai cose scritte meglio....non hai mai letto i piccoli brividi da ggiovane? poi vai oltre.

 

 

È stato un disastro. I danni che ha prodotto la Troisi sono incalcolabili. La Troisi, sia nei romanzi in sé, sia nel modo in cui li scrive, è un manuale vivente su come non scrivere. La Troisi non si documenta, non legge niente del campo in cui scrive, non revisiona, se ne infischia non solo delle più basilari regole della narrativa, ma persino del buon senso. Diventa difficile spiegare a qualcuno che per produrre qualcosa di decente ci vuole applicazione, fantasia, impegno e anche un pizzico di talento, quando senza nessuna di queste doti si riescono a vendere centinaia di migliaia di copie.

queste mi sembrano illazioni gratuite, come fai a saperlo?

 

Tu hai letto tutto della Troisi? io no...può essere migliorata o no, ma sono leggeri, niete di chè.... mi spiace, ma proprio non riesco a credere che gli scrittori bravi italiani non vengano pubblicati per Licia Troisi? O_O Le stai dando troppa importanza.

 

Senza contare i giovani (o meno giovani) “scrittori”, questi sì senza alcuna speranza, che credono davvero che la Troisi sia brava e vogliono imitarla!

 

Bhè scusa, ma se c'è gente a cui piace la Troisi è colpa sua ?? XD

 

e prima uno ci pensava due volte prima di comprare un fantasy ora ci pensa sopra cinque volte e poi non lo compra.

Bhè questo è vero...ma per il prezzo che è triplicato <img alt=" /> .

 

È assurdo che chi crede all’esistenza della categoria letteraria dei romanzi “per ragazzi” (e io personalmente non ci credo, ma è un altro discorso) usi tale designazione per difendere ogni genere di sciocchezza presente in certi romanzi fantasy. Come se essere “per ragazzi” dovesse implicare minor qualità e cura del prodotto. Al massimo sarà il contrario! Non ho mai sentito nessuno dire che si possono riempire a piacimento le merendine di conservanti, coloranti e ogni sorta di additivo solo perché sono “per bambini”!

Bhè...sto paragone che fai è decisamente semplicistico....

 

La letteratura per ragazzi è sempre esistita....voglio dire la Salani dove la metti sennò?

"per ragazzi" si intende tematiche più leggere, più ingenuità se vuoi, ma non c'è bisogno che faccia la lezzioncina <img alt=" /> .

 

Voi degli esempi?

 

Ranwall di Brian Jacques, Le cornache di boscofondo (non mi ricodo di chi), A me le guardie! (va bhè che questo lo leggi volentieri a qualsiasi età), i libri di Moers

e anche Narnia.

 

La differenza c'è.

 

Ecco questa è in assoluto la cosa che non concepisco: tu stessa hai detto che questi romanzi sono letture pessime e che la Troisi non è altro che una riuscita operazione comemrciale. Però dici che non la consiglieresti a lettori adulti. Perchè?

 

 

Allora...se un mio amico/a mi chiede mi consigli la Troisi...gli dico di no...Se vedo mia sorella di 14 anni che se la legge non le strappo il libro di mano e grido allo scandalo..semplice.

E se il libro le piace, amen...le consiglierò anche altri autori in modo che ampli le sue letture. fine del problema.

Non esistono i libri che abbassano le potenzialità di un lettore.

 

Non faccio una camagna pro-troisi...dico solo che non è l'atrocità che si legge ovunque.

 

Quote

 

 

Sporadicissimi eccessi. Il resto è tutta roba che un 14enne odierno o ha già fatto o ha già visto o di cui ha già sentito.

 

...uhm anche su questo io non sono d'accordo......ma mi sembra di aver chiarito con le altre due righe....

 

 

Cmq la finisco perchè (oppure fondo il gruppo Non è Colpa della Troisi XD), alla fine mi sembra che siamo concordi su alcune cose....ma incopatibili su altre.

 

P.s.Non so chi sia la Strazzulla, dici che è meglio così <img alt=" /> ?


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Remus
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Inviato il 23 settembre 2013 15:36

Discussione molto interessante,dico davvero.Risponderò brevemente senza giri di parole,la Troisi,Paolini per citarne un ' altro non sono "tecnicamente" all'altezza,poi possono piacere o meno quelli sono gusti,di certo autori simili fanno male al genere fantasy tutto.


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Remus
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Remus
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Inviato il 23 settembre 2013 15:42

Ho letto anche di Tolkien definito come il Fantasy,sono d 'accordo ma solo in parte.Tolkien è stato un qualcosa di diverso, unico.I suoi scritti sono più simili all'epica che al fantasy più un Omero che un Brooks


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Inviato il 24 settembre 2013 0:52

OT Fuori luogo ed assolutamente tecnico:

 

Exall

 

Una persona appena sbalzata da cavallo apre un varco per la cavalleria in mezzo a una selva di lance. Bah, Conan gli faceva un baffo. Direi Hot shot 2 con rambo che lancia proiettili a mano e i nemici che cadono come mosche. Solo che qui abbiam ser Gregor che mulina la spada alla cecata e intorno fan tutti giù per terra.

 

Ser Gregor, comunque, non ha l'equipaggiamento adatto per farlo: brandisce una spada lunga da cavaliere, quando per fare una cosa del genere ci vuole una flamberga on una zweihander. Non è una questione dell'enormità del tizio, bensì della lunghezza della spada. Però vorrei far notare che il cavaliere corazzato di tutto punto che brandisce una flamberga e spezza le picche nemiche era una classica strategia.


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