Jaime è il mio personaggio preferito dal suo leggendario dialogo con Catelyn nelle segrete di Riverrun
Non ci sono uomini come me, ci sono soltanto io e basta
penso per altro
al di là delle preferenze personali da piccolo fanboy
che sia il personaggio meglio riuscito, o almeno meglio reso, delle Cronache
(insieme a Rhaegar e, ma ne abbiamo letto ancora troppo poco, a John Connington)
il più vero
e forse il solo in cui si sta riscontrando una credibile evoluzione
mentre gli altri personaggi non fanno che involvere o rimanere tutto sommato sempre eguali
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Jaime è diventato prudente dopo l'umiliazione inflittagli da Robb al bosco dei sussurri, ma non mi pare ci tenga più di tanto alla propria incolumità personale
beh, insomma... ci tiene il giusto, mi sembra.
non è certo uno che sta "cercando la morte", anzi fa progetti, pensa al futuro, vuole tornare un combattente decente eccetera.
certo è pur sempre un soldato, e quindi è naturale che accetti l'eventualità di morire abbastanza "tranquillamente"... questo però non significa cha alla prima storiella della mi***ia sul Mastino che ha sequestrato Sansa sia normale che abbandoni tutti senza dire una parola e si lanci a testa bassa in quella che si capisce benissimo essere una trappola.
forse il solo in cui si sta riscontrando una credibile evoluzione
beh, insomma... l'evoluzione è interessante e anche secondo me jaime è uno dei migliori pov da leggere, ma non so quanto sia credibile.
passa da essere un cattivo di quelli pesanti (in AGOT è IL CATTIVO delle cronache, e io sono convintissimo che Martin, almeno inizialmente, lo concepisse proprio come tale) a una persona assolutamente decente e quasi ammirevole nel giro di un paio di capitoli.
oh, non che siano impossibili queste rinascite spirituali e folgorazioni sulla via di Damasco, intendiamoci... però è una cosa molto rara e molto strana.
oh, non che siano impossibili queste rinascite spirituali e folgorazioni sulla via di Damasco, intendiamoci... però è una cosa molto rara e molto strana.
Dipende anche molto dal fatto che un personaggio abbia o non abbia il POV. Finchè Jaime non ha un POV è un tizio che taglia la gola al re, tromba la sorella, butta un bambino giù dalla finestra, fa lo spaccone a ogni più sospinto, etc... il cambiamento vero è che, quando viene introdotto il suo POV, i suoi fatti vengono giustificati in una storia complessiva più estesa (soprattutto a causa del suo passato).
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
ok, però io ho percepito una leggera forzatura. Martin è stato abilissimo, spettacolare con Jaime, ma a me è restata quella sensazione.
ovvero che quando Martin scriveva AGOT, nella lontana metà degli anni '90, nella sua testa Jaime fosse proprio uno cattivo. Un cattivo martiniano, si capisce, quindi niente di esageratamente malvagio o crudele tanto per il gusto di esserlo, e con degli aspetti comunque "umani" (tipo l'affetto per tyrion).. ma comunque un personaggio estremamente negativo.
Cioè, in AGOT Jaime era un sadico. Il male che faceva aveva delle motivazioni, aveva uno scopo, ma sembrava che lui ci godesse proprio a fare del male. Quando getta Bran dalla torre è agghiacciante (passi eliminare il testimone, ma farlo declamando sonetti è proprio da schizzato), e anche quando ordina di macellare a sangue freddo gli uomini di Ned (passi vendicarsi dell'affronto, passi uccidere la guardie per arrivare a Ned... ma uccidere dei poveretti per insultare Casa Stark è proprio da str***i) e anche quando lo catturano non perde occasione per sfottere i morti.
Poi evidentemente il buon george ha intravisto delle potenzialità, e l'ha reso prima grigio scuro, e poco dopo grigio chiaro.
Ma è comunque strano che uno che uccide bambini sfottendoli (ma che bravo scalatore sei, bel bambino) e che roteando il braccio in preparazione del gran lancio improvvisa haiku, poi diventi uno che si inalbera indignato quando un cavaliere manca di rispetto a Brienne, inorridisce perché gli uomini di Gregor ci vanno giù pesanti con i prigionieri e ci ridono pure sopra, o si scandalizza quando scopre che i suoi confratelli hanno ucciso i carcerieri "distratti" nel sonno.
Non che sia impossibile, anzi qualche volta i convertiti e i "redenti" diventano i più fanatici e moralisti di tutti... però da una persona così totalmente irrispettosa della vita, che gode nello sfregiare, nell'umiliare e nel deridere (e non si parla di sfottere una stramba guerriera più grossa di te, ma di sfottere un bambino indifeso che stai per uccidere)... beh, un cambiamento così radicale resta molto molto strano.
Non che sia impossibile, anzi qualche volta i convertiti e i "redenti" diventano i più fanatici e moralisti di tutti... però da una persona così totalmente irrispettosa della vita, che gode nello sfregiare, nell'umiliare e nel deridere (e non si parla di sfottere una stramba guerriera più grossa di te, ma di sfottere un bambino indifeso che stai per uccidere)... beh, un cambiamento così radicale resta molto molto strano.
Beh però così non tieni in conto quello che significa per Jaime aver perso la mano della spada... Secondo me il cambiamento c'è stato e anche pesante, ma è avvenuto dopo che è stato mutilato. E' anche plausibile che un evento del genere gli abbia fatto riconsiderare la sua vita.
Per il resto, in effetti, mi sembra strano che abbia abboccato all'amo di Brienne.
Poi, anche se avesse abboccato, era ben consapevole dei suoi limiti: negli allenamenti con ser Ilyn vedeva che era diventato un guerriero mediocre e sapeva benissimo che il Mastino lo avrebbe massacrato.
In effetti questo improvviso desiderio di morire giovane lo trovo poco plausibile, spero che nel prossimo libro venga data una motivazione credibile...
Non ho ancora letto il capitolo ma so benissimo quello che avviene alla fine. Il cliffhanger è davvero pessimo, sia perché in generale è brutto finire in questo modo la storylone di Jaime sia perché segue un altro cliffhanger altrettanto di basso livello (Brienne in AFFC).
Inoltre, se davvero Brienne ha accettato di fregare Jaime e dirigerlo verso la morte, sarebbe una scelta piuttosto out of character. Spero ci sia dell'altro, per ora sospendo il giudizio.
Jaime comunque per me è uno dei personaggi migliori.
Io interprereto la "cattiveria" iniziale di Jaime in modo meno estremo di Balon (non penso che fosse sadico e gli atteggiamenti citati li leggo in modo diverso).
Però anche secondo me il cambiamento è stato un po' troppo rapido e netto, anche considerando tutte le spiegazioni che ci sono dietro. E' comunque un cambiamento reso in maniera abbastanza credibile e soprattutto degno di interesse, ma non è totalmente convincente. Non è solo un semplice "diventare più buono", ma è proprio tutta una scala di valori e priorità che si è ribaltata. Per più di 10 anni è stato innamorato fanatico di Cersei e pronto a tutto per lei, ma poi di colpo si allontana da lei in poco tempo e tutto sommato senza difficoltà eccessiva. Ha sempre riso in faccia ai valori del bravo cavaliere (non proprio sempre, ma per più di 10 anni ormai aveva questo atteggiamento consolidato) e poi passa molto velocemente e considerarli il sommo obiettivo della propria vita. Non metto in dubbio che un evento grosso come la perdita della mano possa fargli un tale effetto... ma molto più lentamente e gradualmente, penso. Secondo me ci vuole più tempo per superare la "depressione", rielaborare tutto, scegliere una nuova direzione per la propria vita.
Forse (forse) accelerare il processo di evoluzione è anche stato giusto per ragioni narrative, ma ciò rimane comunque un limite.
Personaggio ottimo, ma non perfetto (nessuno lo è, quindi non è un modo per sminuirlo).
Vabbè, amen.
E' grigio, ha un'evoluzione, è drammatico, è approfondito, ha una sua complessità, non è troppo banale... Di caratteristiche del bel personaggio (per i miei standard) ne ha parecchie.
Mi prende poco a livello strettamente emotivo. Nel senso che non provo per lui empatia, ma nemmeno particolare antipatia o altri sentimenti particolari. Lo apprezzo più che altro a livello razionale, ecco (e mi va bene anche così).
Quanto alla frase: Non ci sono uomini come me, ci sono soltanto io e basta, può essere vista come una classica banale frase detta per tirarsela. Però volendo le si può dare anche un altro tipo di intepretazione, legato anche al meccanismo stesso con cui si è evoluto il personaggio. Ma dovrei fare un discorso più lungo per questo.
Ommamma, un'altra discussione sullo sterminatore di re...un personaggio che tira dai tempi di asos e dei miei primi post sulla barriera...comunque non era mia intenzione introdurre il per altro penso ampiamente trattato tema jaime buono cattivo grigio nero simpatico antipatico (per me ovviamente è il fichissimo dei 7 regni e buttare di sotto bran non è stata la sua migliore azione, superando persino l'ottimo regicidio, solo perchè il piccolo stark è sopravvissuto, così da potermi tediare allo spasimo per le successive 12.000 pagine, ma tant'è :-))
quello che volevo dire è che trovo jaime, ovviamente imho, il miglior personaggio delle cronache perchè è quello a cui più di tutti riesco a credere. Con i personaggi minori ovviamente è più facile (voglio dire, ho un collega che è praticamente edd l'addolorato...) ma con i pov...insomma, ho voluto tanto bene al povero ned...ma non l'ho mai "visto"...tutti amiamo john...ma orsù...ma per crederci a john...una bella sospensione dell'incredulità...non parliamo poi di dany...ma ella è per definizione la mia dea della guerra bisex...da adorare non da discutere (mi sono sottoposto ad ipnosi per rimuovere anche il più vago ricordo dei suoi capitoli in adwd). A tyrion ci ho creduto...ma adesso lo vedo scomparire sempre più all'orizzonte (ehm...l''ipnosi è costosa, non mi sono potuto permettere la rimozione anche dei suoi capitoli...).
Invece io a jaime ci credo. Ci ho creduto da quando l'ho letto fare il banfone in quella cripta e ci credo ancora adesso che va a zonzo per westeros a fare la sua personale opera di pulizia (doverosamente iniziata, lo ribadisco, con il meritorio accoppamemto di aerys).
Ah, e credo in connington. Il lord gay dal pessimo carattere. È assai improbabile, ma anche a lui credo. I failed the father but i won't fail the son (of illyrio).
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Mezzo OT
I failed the father but i won't fail the son (of illyrio).
La teoria del figlio di Illiryo non regge a questa frase di Connington. Se davvero era innamorato del padre non si lascerebbe ingannare da un falso figlio
Fine mezzo OT
quello che volevo dire è che trovo jaime, ovviamente imho, il miglior personaggio delle cronache perchè è quello a cui più di tutti riesco a credere.
Se devo scegliere preferisco il mastino, molto più credibile " />
Condivido l'analisi della cappa bianca (scritto in senso confidenziale): Jaime era stato pensato come un cattivo e si sta cercando di allontanarlo dal lato oscuro.
Jaimie è stata una fantastica sorpresa,dal mio punto di vista.Anche io lo trovo,insieme al grande Sandor,il personaggio meglio caratterizzato,più "umano",più sfaccettato,quindi uno dei più credibili. Ovviamente da quando Martin ha introdotto il suo POV abbiamo avuto una diversa percezione di lui,ma a mio avviso il cambiamento è avvenuto in maniera graduale e non così inverosimile come pensano molti;la prigionia avrà di certo influito,Brienne con la sua determinazione e il suo senso dell'onore credo sia stata fondamentale,la mutilazione ecc.. E poi non dimentichiamo che quando torna ad Approdo del Re Cersei ormai ha perso il controllo,è praticamente andata di testa,lui inizia a percepire le sue storture. Aggiungo che Jaimie è anche forse l'unico personaggio dotato di senso dell'umorismo (a me piacciono le sue battute caustiche) in una storia in cui tutti si prendono dannatamente sul serio..
Sandor è davvero un altro gran personaggio, that's true
La nostra vita è nelle tue mani
Allora faresti meglio a ripulirtele dalla me**a
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
ok, però io ho percepito una leggera forzatura. Martin è stato abilissimo, spettacolare con Jaime, ma a me è restata quella sensazione.
ovvero che quando Martin scriveva AGOT, nella lontana metà degli anni '90, nella sua testa Jaime fosse proprio uno cattivo. Un cattivo martiniano, si capisce, quindi niente di esageratamente malvagio o crudele tanto per il gusto di esserlo, e con degli aspetti comunque "umani" (tipo l'affetto per tyrion).. ma comunque un personaggio estremamente negativo.
Cioè, in AGOT Jaime era un sadico. Il male che faceva aveva delle motivazioni, aveva uno scopo, ma sembrava che lui ci godesse proprio a fare del male. Quando getta Bran dalla torre è agghiacciante (passi eliminare il testimone, ma farlo declamando sonetti è proprio da schizzato), e anche quando ordina di macellare a sangue freddo gli uomini di Ned (passi vendicarsi dell'affronto, passi uccidere la guardie per arrivare a Ned... ma uccidere dei poveretti per insultare Casa Stark è proprio da str***i) e anche quando lo catturano non perde occasione per sfottere i morti.
Potrebbe anche essere però a me l'evoluzione è sembrata più graduale. A me sembra che ci siano 3 Jaime:
1. Quello dell'inizio è come dici tu, nulla da aggiungere se non per il fatto che, non avendo POV, non conosciamo ancora le motivazioni psicologiche che lo spingono a fare quello che fa (solo nella versione italiana declama un sonetto quando butta Bran giù dalla finestra "> ).
2. Quello post perdita della mano. Avendo il suo POV appare comunque più umano del primo, ma non manca comunque dei comportamenti discutibili. Apprende la notizia che suo figlio è morto è riconosce candidamente di essere disinteressato alla cosa, trova la sorella e fa sesso con lei con il cadavere del figlio a fianco, quando arriva ad Approdo del Re tratta i vari sottoposti a ca**i in faccia, etc...
3. La vera svolta si ha quando apprende che il suo amore per la sorella era a senso unico, che lei lo ha sempre sfruttato e lo ha ripetutamente tradito. Qui si ha l'ultimo stadio del cambiamento, quello probabilmente definitivo: si occupa di Tommen, ammira Loras, evita scatti d'ira troppo intensi, etc...
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
A me non sembra che il primo Jaime fosse cattivo e sadico. Era strafottente e duro, da guerriero quale era. Quando lascia cadere Bran dalla finestra non lo fa con sadismo, lo fa come un soldato che fa quello che va fatto, senza starci a pensar su o lasciarsi prendere da rimorsi.
Era irriflessivo e incurante delle proprie azioni, come la posizione sociale e il talento con la spada gli permettevano.
La perdita della mano della spada lo costringe a rallentare, a riflettere, e mette in crisi la sua identità, che ora non può più basarsi sulla spada.
Jaime non è né un convertito né un illuminato
è un personaggio che vive un'epifania
la sua epifania è perdere la mano destra, quella che
brandiva la spada che ha ucciso quel demente di re, ha gettato il ragazzino Stark dalla torre, facevo scivolare tra le gambe di mia sorella per farla eccitare
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
è indubbio che il cambio di carattere Jaime non ce l'ha solo dopo la perdità della mano, ma anche già con i POV, ovvero da quando si sente la sua versione dei fatti.
restano, però, nel suo curriculum, due atti brutali: Bran e gli Stark.
Con Bran dichiara che è stato preso dal panico e ha fatto l'unica cosa che gli sembrava utile. Alla fine le conseguenze di essere mascherati sarebbero state peggiori (Robert non aspetta altro che una scusa per liberarsi dei Lannister). Magari è stata aggiunta da Martin dopo come motivazione, ma il ragionamento fila.
Con gli Stark potrebbe essere stata una questione di posizione sociale. Rapiscono Tyrion, se Jaime non faceva nulla sarebbe stato un segno di debolezza verso i suoi sottoposti (data la nomea dei Lannister) e quindi agisce in tal modo. O ancora, potrebbe dimostrare un affezione verso il fratello così forte da fare gesti avventati.
Difatti Jaime viene descritto come uno che pensa poco, e agisce tanto. Il suo atteggiamento più cauto, questo sì, nasce solo dopo aver perso la mano, ovvero una volta che perde la sua potenza di condottiero.
restano, però, nel suo curriculum, due atti brutali: Bran e gli Stark.
Con Bran dichiara che è stato preso dal panico e ha fatto l'unica cosa che gli sembrava utile. Alla fine le conseguenze di essere mascherati sarebbero state peggiori (Robert non aspetta altro che una scusa per liberarsi dei Lannister). Magari è stata aggiunta da Martin dopo come motivazione, ma il ragionamento fila.
Con gli Stark potrebbe essere stata una questione di posizione sociale. Rapiscono Tyrion, se Jaime non faceva nulla sarebbe stato un segno di debolezza verso i suoi sottoposti (data la nomea dei Lannister) e quindi agisce in tal modo. O ancora, potrebbe dimostrare un affezione verso il fratello così forte da fare gesti avventati.
Atti brutali...no, direi atti quasi dovuti per uno come Jaime.
Lasciar andare Bran avrebbe significato la fine dell'intera casata Lannister, e per la mentalità di Jaime, ciò è inconcepibile. Chiunque altro nel mondo Martiniano, a parte i pochissimi che mettono l'onore davanti a tutto, tra l'uccidere il ragazzo e la rovina della propria casata, avrebbero scelto la prima opzione.
Anche la prova di forza verso gli Stark è un atto normale: han rapito un Lannister, stan tentando una prova di forza, sono ormai nemici...e lui li tratta come tali, mostrando forza e spietatezza.