Se Jamie dovesse sopravvivere, sarebbe un inaspettato dono da parte di Martin a un suo personaggio.
Jamie è un personaggio maledetto. Nero fino al midollo. Mi pare normale che dopo che la storia l'ha così "provato" nel corpo e nella mente, egli cominci a rimuginare su ciò che è stato e su ciò che sarà. Ma resta comunque un essere spregevole, accentratore, privo di freni inibitori.
Martin c'insegna che non possiamo prendere questa o quella parte, le Cronache sono appunto "cronache". Non vi è un insegnamento da cogliere leggendole, vi è una storia, un elenco di fatti raccontati da diversi punti di vista.
Dunque non escludo che Jamie si salvi e arrivi persino a sedersi sul trono di spade!
Tuttavia ad oggi si è messo in una situazione piuttosto disperata: da solo, con Brienne, che va da Cat Stark. Senza una mano non è neppure più un valido combattente. Insomma... Una situazione disperata.Si salverà? A quale prezzo?Il finale di questa saga sarà "agrodolce" a quanto dice Martin, quindi paradossalmente Jamie ha molte più chance di Jon o Dany di arrivare alla fine della storia...
Martin c'insegna che non possiamo prendere questa o quella parte, le Cronache sono appunto "cronache". Non vi è un insegnamento da cogliere leggendole, vi è una storia, un elenco di fatti raccontati da diversi punti di vista.
sono d'accordo sul fatto che le cronache raccontino la cruda realtà dei fatti,
però il termine è solo un regalo della mondadori.....
IMO Jaime muore ,ma non perché se lo meriti ,ma perché ormai inizia a diventare più umano,credo che morirà cercando di combattere,mettendo in atto il suo allenamento con ser Payne. Ma il suo momento ,ormai è giunto.
Ritornando al discorso di partenza, io credo che Brienne sia stupida ma non fino al punto di andare da Jaime e portarlo da zombie Cat .... credo che lo sappia anche lei che verrà ucciso di certo. Credo abbia qualcosa in mente.
Comunque Martin secondo me non ha finito con Jaime, il mio sesto senso mi dice che chi ci lascierà nel prossimo libro sarà Brienne
Se Jamie dovesse sopravvivere, sarebbe un inaspettato dono da parte di Martin a un suo personaggio.
Jamie è un personaggio maledetto. Nero fino al midollo. Mi pare normale che dopo che la storia l'ha così "provato" nel corpo e nella mente, egli cominci a rimuginare su ciò che è stato e su ciò che sarà. Ma resta comunque un essere spregevole, accentratore, privo di freni inibitori.
Martin c'insegna che non possiamo prendere questa o quella parte, le Cronache sono appunto "cronache". Non vi è un insegnamento da cogliere leggendole, vi è una storia, un elenco di fatti raccontati da diversi punti di vista.
Dunque non escludo che Jamie si salvi e arrivi persino a sedersi sul trono di spade!
Tuttavia ad oggi si è messo in una situazione piuttosto disperata: da solo, con Brienne, che va da Cat Stark. Senza una mano non è neppure più un valido combattente. Insomma... Una situazione disperata.Si salverà? A quale prezzo?Il finale di questa saga sarà "agrodolce" a quanto dice Martin, quindi paradossalmente Jamie ha molte più chance di Jon o Dany di arrivare alla fine della storia...
a conti fatti se fossero puramente Cronache senza che fossero inserite nel filone Fantasy, potrei essere daccordo che il finale sarebbe quello più razionale, per esempio un personaggio come Jamie potrebbe persino sedere sul Trono di spade, anche se lo ha già provato ma è sceso nonostante aveva intorno tutto l'esercito del padre
ma Martin ha scritto una saga di genere Fantasy, più o meno coerente con gli scrittori del genere ma pur sempre Fantasy quindi mi aspetto un finale che esca dai canoni della ragione e dell'intelletto, agrodolce o no, magia mistero draghi l'inspiegabile deve essere la conclusione
Secondo me, comunque, non è Brienne che sta escogitando qualcosa, ma proprio Jaime.
Lui ha rischiato la vita solo per lei, senza spada, senza mano e in mezzo alla fossa di Vargo Hoath contro un orso.
Adesso ha chiaramente capito che Brienne è in pericolo, che sia il Mastino, che sia chissà chi a metterla in tale posizione, non ha importanza.
Brienne non è capace di mentire, per cui... se lo ha fatto con una storiella, Jaime l'ha capito non appena lei ha aperto bocca, ed in fondo credo che sia proprio quello che la stessa Brienne si aspetti.
Se addirittura Brienne non ha mentito sulla storiella... ok, basta supposizioni!
Se la storia di Sansa e del Mastino è vera, vado da Martin e lo uccido!
Così almeno saprete con chi prendervela per la non conclusione della canzone del ghiaccio e del fuoco!
Spero di non rompere le scatole a nessuno uppando questo topic... il fatto è che l'argomento mi interessa parecchio!!
Credo che le cose siano più contorte di quanto sembri. Ci sono parecchie cose in ballo, seminate qui e li nei vari tomi.
Per prima cosa, concordo con chi ha scritto che per capire determinati atti si debba prima cercare di capire la mentalità dominante nella società descritta dai romanzi. Un aiuto viene da ciò che Sandor dice a Sansa riguardo ai cavalieri, ovvero che non sono affatto come vengono descritti nelle canzoni e nei romanzi ma sono - in parole povere - solo degli assassini. La cosa viene confermata dai discorsi del maestro d'armi di Brienne: per essere cavaliere bisogna essere capaci di uccidere senza pensarci su troppo. Jaime è entrato nella guardia reale quando era ancora un ragazzino e di certo tutti quegli anni a fare quel mestiere gli hanno tolto ogni etica riguardo alla vita altrui. E non finisce qui.
Di quello che lui ha fatto prima di diventare sterminatore di re non frega nulla a nessuno. Che prima fosse un eroe o un santo o un diavolo, importa poco dal momento in cui ha ucciso il re che aveva giurato di difendere. E chissenefrega se ha fatto bene a farlo (non sono sue farneticazioni: da quello che Tyrion scopre sull'altofuoco sappiamo che è tutto vero): Ned l'integerrimo, Ned il santo, Ned procreatore di esseri perfetti lo ha giudicato.
Non ci vuole molto a capire che chiunque se ne fregherebbe di cosa è giusto e di cosa è sbagliato se venisse giudicato solo in base ad un singolo atto e senza neanche la possibilità di spiegarne le ragioni.
Jaime è cambiato, questo è poco ma sicuro. Ma non credo sia cambiato tanto quanto molto pensano. Semplicemente ad un certo punto il lettore ha smesso di vederlo attraverso gli occhi dei santi Stark, che lo hanno sempre giudicato male per partito preso (specialità degli Stark, che siano di nascita o acquisiti, si vede).
Mi pare chiaro (anche dalle reazioni di molti lettori) che all'inizio gli Stark vengano fatti passare per "i buoni". Ad una prima lettura quasi ci cascavo anche io ma, forse perchè a me i "buoni" stanno sempre sulle scatole, ad una seconda lettura ho visto ben altro.
Ho visto l'integerrimo Ned, capace solo di giudicare sommariamente. Lui che non ha il boia ma ammazza con le sue mani (se avesse usato meno la spada e di più il cervello forse si sarebbe saputo un pochino prima quello che stava succedendo oltre alla barriera), lui che nella migliore delle ipotesi ha cornificato la moglie e nella peggiore ha condannato un povero bambino ad una vita di ca**a e alle vessazioni della santa moglie pur di non macchiare la santità di sua sorella.
Ho visto la cara e dolce Cat, che per i suoi figli farebbe di tutto. Per i SUOI figli, sia chiaro. Chi non è frutto del suo ventre può anche crepare (magari per mano sua). La cara Cat che ha vessato il povero jon per tutta la di lui esistenza. Tanto dolce e tanto materna, lei.
Ho visto il re del nord: un ragazzino che parte in quarta quando non ha neanche l'età per guidare un ciao e che vuole fare il re montando mille alleanze salvo mandare tutto a gambe all'aria per il pizzo di una mutanda. E la cara Sansa, che avrebbe preferito veder giustiziare sua sorella pur di non rischiare di non sposare il suo dolce principe. E ho visto anche la piccola Arya che prima ancora che le crescessero gli attributi aveva gia fatto fuori un discreto numero di persone.
Una gran bella famiglia, insomma. E il lettore è costretto a vedere altri personaggi attraverso i loro occhi. C'è da fidarsi?
A conti fatti, è Jaime che è cambiato o semplicemente il lettore ad un certo punto ha accesso a dei punti di vista che non siano quelli dei santi Stark?
Da una parte è cambiata la sua condizione: Jaime, in fondo, è poco più che uno sfigato, all'inizio della storia. Ha conosciuto una sola donna, sua sorella, che lo ha sempre e solo usato come mano armata e in vita sua ha sempre e solo combattuto. Tutto d'un colpo si ritrova menomato e incapace di combattere e si vede sbattere in faccia il fatto che sua sorella, benchè vedova, non ha la minima intenzione di rinunciare al potere per "amor" suo. In qualche modo è costretto a fare i conti con se stesso, un po' come quei pensionati che si rendono conto da un giorno all'altro che se non passano 10 ore al lavoro non sanno cosa fare di loro stessi.
E poi, in un certo senso, gli viene sbattuta in faccia una realtà ancora più pesante: Brienne. Brienne è un cavaliere "dei romanzi", ovvero è quello che un cavaliere dovrebbe essere. Brienne è una donna che si veste e comporta da uomo, al contrario di quella z*****a di Cersei che dice tanto di essere un uomo migliore di quelli che conosce ma poi usa la sua patata come moneta sonante per comprare quello che le serve. Brienne sarà anche brutta ma campa lo stesso. Ha più diritto si stare la mondo lei che la "bella Cersei" che è marcia fino al midollo. Jaime racconta la verità sul regicidio solo a lei perchè in qualche modo il suo è il solo giudizio che per lui conta. Non quello dell'integerrimo Ned Stark cornificatore di mogli ma quello di un donnone alto e grosso, brutto e non particolarmente intelligente ma con una morale esageratamente ferrea. E forse solo in quel momento Jaime apre davvero gli occhi e inizia a vedere le cose con lucidità (e noi con lui, visto che saltano parecchi veli, a quel punto).
Non riesco proprio a immaginare come possa andare a finire la faccenda. Brienne (io non la trovo stupida ma solo esageratamente onesta e per questo ingenua) probabilmente pensa di poter convincere Cat del fatto che lei e Jaime stanno davvero facendo di tutto per salvare Sansa. Peccato che Cat morendo non sia certo migliorata e sia arrivata ad essere capace di sterminare tutti i figli del pianeta per vendicare i suoi, che in parte si sono messi nella ca**a da soli e in parte grazie a lei e a suo marito. Spero che il prete rosso scolorito faccia qualcosa e mandi zombieCat all'altro mondo. Io gia non la sopportavo da viva, figuriamoci adesso che pullula di vermi XD
Quanto all'episodio di Bran, mi chiedo: a qualcuno frega del povero Micah? Perchè è stato ammazzato in malo modo solo per essere stato presente alla figuraccia del dolce principe. Ma non mi sembra che per questo il Mastino abbia perso consensi. E pare che la cosa interessi solo ad Arya, che da parte sua non ha mai versato una lacrima per lo stalliere che ha infilzato. Insomma, Bran sarà anche un santo Stark e un POV ma non credo sia il solo bambino ad avere il diritto di vivere. Nel corso della saga sono stati ammazzati parecchi bambini (compreso il down, che sarà stato anche adulto ma non di testa) senza che la cosa facesse scalpore. Io trovo che la storia di Bran infiammi tanto gli animi solo perchè vista e vissuta attraverso il POV della santa Cat protettrice dei frutti del suo ventre.
Ma il bello delle Cronache è proprio questo: non esistono bene e male assoluti. Un "buono" come Ned dimostra di avere scheletri nell'armadio e una scarsa elasticità mentale, è troppo rigido nel suo senso dell'onore e fa la fine che in un certo senso meritava (se si fosse "sporcato le mani" o avesse avuto meno scrupoli di coscienza avrebbe ancora la testa sulle spalle); un uomo dalla salda moralità come Stannis si rivela un fratricida e non esita ad affidarsi alle stregonerie di una strega dell'Oriente; uno che all'inizio sembra un gran fetentone come Jaime si riscatta agli occhi di buona parte dei lettori quando finalmente diventa un POV e le cose iniziano ad andargli malissimo, portandolo per la prima volta a confrontarsi con la vera realtà, la vera vita. Alla fine, anche personaggi come Cersei, Tywin, Viserys se visti dalla giusta angolazione si rivelano molto meno "cattivi" di quanto sembri e suscitano quasi pena o compassione. Escludo solo gente come Joffrey, Ramsay e Walder, ma anche lì ci sarebbe tutto un discorso sul fatto che hanno avuto un certo tipo di infanzia o hanno fatto quello che hanno fatto per un certo motivo non proprio da biasimare. Certo, dà fastidio anche a me vedere personaggi celebrati continuamente come "buoni" o "santi" anche quando hanno commesso le loro colpe o fatto i loro errori, forse se le Cronache fossero state raccontate dal punto di vista dei Lannister l'effetto sarebbe stato diverso.
Comunque, tornando all'argomento centrale... non credo che Brienne voglia sacrificare Jaime o condurlo a morte certa, è evidente quanto ormai lo stimi e forse anche lo ami; quindi è possibile che abbia in mente un piano, magari qualcosa di banale visto che non è proprio una cima. Nel contempo Jaime avrà capito che c'è qualcosa che non va, visto che Brienne è tornata da sola e per di più ferita alla guancia, e quindi sicuramente escogiterà qualcosa per uscire da quella situazione. Quanto alla Fratellanza senza Vessilli, è emerso chiaramente che ci sono delle crepe al suo interno, dovute al fatto che non tutti accettano la nuova "missione" di vendetta contro i Frey e i Lannister, né hanno tutti i torti: la Fratellanza era nata con ben altre finalità. Thoros in particolare sembra quello maggiormente scontento della situazione... e non è da escludere che possa avere un ruolo fondamentale nei prossimi eventi. Poi c'è anche da considerare che eliminare così presto Jaime o Brienne, dopo tutto il cammino che hanno fatto (e tutte le pagine che dunque Martin ha "sprecato" e che avrebbe potuto utilizzare meglio per descrivere il resto della battaglia di Meereen o del nord) sarebbe una scelta piuttosto infelice, vanificherebbe il senso di tutto quel cammino.