Leggendo le dichiarazioni della Gelmini e di Zaia non ho trovato nulla di ridicolo
Io trovo ridicolo un tizio che manifesta la sua solidarietà a Gesu Bambino.....evidentemente il mio principio di realtà fà le bizze,cosa vuoi che ti dica.... :stralol:
I ragionamenti sono: "Ci tolgono il crocefisso, ci tolgono il Natale ma costruiscono le moschee. Se poi noi andiamo da loro dobbiamo obbedire alle loro usanze senza fiatare". E' semplicistico
Ecco....l'hai detto..... :stralol:
Certo che si. Se a te non piace il Natale non ci posso fare niente, ma una festa si basa su rituali, esibizioni, cerimonie abbastanza precise, soprattutto quelle popolari. Se poi si cambia anche il nome alla festa cosa rimane di questa?
I valori.E qui si dimostra tutta la lungimiranza delle maestre che hanno capito che è più importante insegnare ai bambini il rispetto di valori senza etichette,piuttosto che il rispetto di etichette senza valori.Altrimenti si finisce come Zaia a chiedere scusa e dimostrare solidarietà a Gesù Bambino e alla Fatina dei Denti....
Ripeto....educativamente parlando....tanto di cappello :stralol: :blink: :blink:
Conosco due coppie di cingalesi che vivono in Italia da alcuni anni; sono buddisti. la vigilia di Natale vengono a trovarci e scambiamo i regali per i nostri figli. Non ho mai chiesto loro di farlo
Beh....il punto è proprio che ai musulmani in Svizzera è stato chiesto (imposto) di rinunciare ai loro luoghi di culto.Ma davvero è cosi difficile capire che,al di là di tutto,il vero problema sta nell'imposizione?
Io ho una moglie taiwanese. Quando vado a Taiwan a trovare i suoceri ed i cognati spesso devo fare dei riti (taoisti) che considero abbastanza ridicoli e superstiziosi.
E non farli se li trovi ridicoli e superstiziosi (più ridicoli o superstiziosi del dimostrare solidarietà a Gesù Giuseppe e Maria).Ti costringono?O li fai perchè pensi che il padrone di casa vada necessariamente omaggiato e riverito?In tal caso mi pare in effetti piuttosto ovvio che poi tu pretenda lo stesso atteggiamento da chi arriva in italia.
e' abbastanza palese che se decidono di vivere in Italia e cercare cosi' una sorta di integrazione, il far vivere i loro figli seguendo anche le nostre tradizioni li aiuta ad integrarsi meglio e soffrire meno
Ovvio che è il metodo migliore per soffrire meno:finchè c'è chi lo considera l'unico modo lecito che queste persone hanno per integrarsi....
Tanto piu' che ai bambini (e penso anche a quelli della scuola di Cremona) il rito dei regali piace sicuramente.
Regali che di certo potranno continuare a scambiarsi,visto che la festa delle luci non è di ostacolo a questa usanza.Mi opare che tu confonda il contesto scolastico con quello familiare.A casa loro i bambini potranno (giustamente) comunque festeggiare il Natale secondo le usanze tipiche,anzi:penso sia proprio questo fatto di trovarsi a vivere la festività in questa duplice maniera (multiculturale da una parte,tradizionalista dall'altra),che li arricchirà e li formerà.
Ho capito: la maggioranza piace solo quando vince quella che ci piace, quando vince l'altra non va bene.
No...non hai capito:a Cremona c'era (quasi sicuramente) una maggioranza di persone che festeggiavano il Natale alla maniera tradizionale;ad un certo punto queste persone hanno visto che nella loro scuola,quando si festeggiava il natale si finiva per escludere una parte degli alunni.A quel punto questa maggioranza di persone poteva scegliere:o continuare a farsi la loro bella festa escludendo quegli alunni (la maggioranza sbrodolosa di cui parlavo),o trovare un modo di festeggiare che includesse nei festeggiamenti tutti i bambini della scuola,senza rinnegare i valori fondamentali del Natale......hanno scelto la seconda ipotesi:tanto di cappello.
[E qui si dimostra tutta la lungimiranza delle maestre che hanno capito che è più importante insegnare ai bambini il rispetto di valori senza etichette,piuttosto che il rispetto di etichette senza valori.
Oh, grande. La metto nella mia signature.
I valori.E qui si dimostra tutta la lungimiranza delle maestre che hanno capito che è più importante insegnare ai bambini il rispetto di valori senza etichette,piuttosto che il rispetto di etichette senza valori
molto giusto, ma non sottovalutare l'importanza della forma.
spesso è il rito a dare significato a un valore.
ancora una volta, discorsi come questo, pur partendo da una visione giusta e razionale, si arenano nell'individualismo... bando alle cerimonie, alle tradizioni, ai momenti di "comunità" e altre vuote manifestazioni esteriori... ciò che importa è che il singolo che nel suo cantuccio solitario professi valori sostanziali.
beh, questa cosa non piace, è triste, e non fa altro che creare nuovi leghisti.
N.B. non mi riferisco alla festa della luci, che tutto sommato mi sembra un buon surrogato, ma al discorso generale del disprezzo per le tradizioni e le "etichette".
ancora una volta, discorsi come questo, pur partendo da una visione giusta e razionale, si arenano nell'individualismo... bando alle cerimonie, alle tradizioni, ai momenti di "comunità" e altre vuote manifestazioni esteriori... ciò che importa è che il singolo che nel suo cantuccio solitario professi valori sostanziali.
Ma che dici?
E l'esatto contrario di quello che volevo dire........e anche di quello che ho detto,in effetti.... :stralol: :stralol: :stralol:
Si vede che ti andava di partire per una delle tue adorate sfide dialettiche,ma non sapevi proprio a cosa aggrapparti... :blink:
Scusatemi, ma cos'ha di religioso e cattolico il Natale, oggi? La messa?
Cioè, trovate veramente che questa follia consumistica e questa forzatura dell'atmosfera cittadina abbiano a che fare con Cristo? In quale modo?
A me francamente il Natale garbava solo per i regali e per la neve, e non credo di dover ringraziare un ebreo nato 2000 anni fa per questo. Cioè, c'erano anche prima.
E poi, appunto, il Natale che viviamo oggi è semplicemente la rivisitazione in chiave cattolica di una festa pagana.
Inoltre, se il Natale è un occasione di gioia e di unione per le genti, perchè bisognerebbe obbligare dei bambini di altre fedi a festeggiare questa festa? Cioè, sono sicura che saranno felicissimi di avere tre settimane di vacanze, ma sono abbastanza certa che del Bambin Gesù gli fregherebbe molto, molto poco comunque. Non fregava nemmeno a me che son stata cresciuta in un ambiente cattolicissimo (a parte mio padre che bestemmiava XD è veneto XD ), perchè un bambino induista dovrebbe ritrovarsi escluso da dei festeggiamenti ed essere abbandonato in un angolo quando invece lo si può far partecipare alla festa? Cioè, sempre tutti a difendere i bambini, ma quando poi si tirano in ballo la religione, i soldi e la politica i bambini possono anche andare a quel paese. Vero?
Ma che dici?E l'esatto contrario di quello che volevo dire........e anche di quello che ho detto,in effetti....
mah, sarà... io ho specificato che la festa delle luci è un buon surrogato (perchè mantiene lo spirito di comunità eccetera)... però questo disprezzo per le "etichette" (leggi anche tradizioni, riti ecc... ma forse tu non lo intendevi così, in caso scusa) non è salutare.
Su world of warcraft festeggiano la Feast of winter veil, che è una festa sostanzialmente uguale al natale ma con un nome diverso. Non mi pare qualcuno si sia mai lamentato.
ma perchè il rispetto delle etichette non è salutare?
Certo che si. Se a te non piace il Natale non ci posso fare niente, ma una festa si basa su rituali, esibizioni, cerimonie abbastanza precise, soprattutto quelle popolari. Se poi si cambia anche il nome alla festa cosa rimane di questa?
Da qui deduco invece due cose. La prima è che chi non ha la tua idea del Natale è uno a cui il Natale non piace...
Secondariamente deduco che il Natale, e non lo si festeggia a scuola con la recita scolastica, è di fatto abolito.
Di fatto uno non può andare a casa e festeggiare il Natale? :stralol: Se non lo festeggia a scuola non lo festeggia proprio? :stralol: E come fa chi non è studente? :stralol:
Provo a interpretare meno letteralmente le tue parole e a ipotizzare che tu intendessi che questa Festa delle Luci, al momento presente nella scuola di Cremona, sia il primo passo per soppiantare e abolire il Natale. Ma anche prendendo le tue parole in questo senso ritengo che un simile pericolo non sussista. Ciascuno, nella propria casa, mi pare sia libero di festeggiare quello che vuole. C'è chi festeggia il Natale, chi no, sono affari suoi. Se ci fosse il rischio che qualcuno stesse seriamente adoperandosi per abolire la libertà di festeggiare il Natale, sarei schierato contro questo qualcuno.
Come la mettiamo allora con il 2 Giugno? La chiamiamo "Festa della Pace" per far felici tutti? O se no, organizziamo feste con rappresentanti monarchici per far contento chi ha perso? E il 25 Aprile? Facciamo fare un bel saluto romano ai figli di chi si sente fascista? Così nessuno si sente escluso?
Spero che tu ti renda conto che il paragone non regge per niente.
Si può essere Italiani senza riconoscersi nel cattolicesimo? Fino a prova contraria sì.
Si può essere Italiani senza riconoscersi nello Stato Italiano? Chiaramente no. :blink:
Lo Stato Italiano non prevede alcuna religione di Stato.
Questo vuol dire che lo Stato non deve provvedere a sfornare ed educare cattolici, islamici, induisti o altro. Deve provvedere a formare persone che si riconoscano nei valori dell'Italia.
Diversi di questi valori sono in comune con il Cattolicesimo, in virtù della storia del nostro Paese, ma lo Stato ha il diritto e il dovere di parlare di valori senza religione.
Insegnare che "il bravo italiano è solo il bravo cattolico perché i valori dello stato sono i valori del cattolicesimo" è inoltre logicamente scorretto, perché i valori di amore, eguaglianza, carità non sono appannaggio di una sola religione, e anzi non sono nemmeno valori obbligatoriamente religiosi.
Una festa, in un istituto statale, che trasmetta questi valori scorporandoli dalla loro facciata religiosa per me è una splendida notizia.
Inoltre, non lede il diritto di nessuno di essere religioso, no?
Come dici tu a Tyrion, di certo è un arretramento delle prerogative del cattolicesimo, a fronte di possibili avanzamenti di altre religioni in altri ambiti.
Tuttavia, se questo smottamento serve ad equilibrare la situazione rispetto alla composizione attuale della popolazione italiana, è un fattore positivo.
Inoltre, se questa situazione serve a portare maggiore equilibrio sia tra le religioni, sia tra una particolare confessione è lo stato a fronte di una situazione precedente squilibrata, per me è anche ideologicamente giusto.
Analogamente: credi che le recite di Natale, il Presepe, i regali, etc... possano intaccare la convivenza tra i popoli, che ci sia bisogno della "Festa delle Luci" per far sì che i bambini non si sparino addosso?
Credo che l'esclusione, il ripetere in ogni modo e con ogni mezzo "tu non sei come noi quindi sei escluso" porti la gente a spararsi addosso.
Credo che una soluzione ancora migliore della Festa delle Luci sarebbe stata quella di far recitare episodi di ogni religione, dalla Natività all'Egira a qualsiasi episodio che qualsiasi bambino riconosce come proprio. Sarebbe stato un meraviglioso modo per far apprendere ai bambini l'esistenza di un mondo più ampio... Sempre che non si abbia paura, di introdurli ad un mondo più ampio. :blink:
In mancanza del tempo necessario per fare questo, credo che la Festa delle Luci sia un compromesso interessantissimo in un'istituzione dello Stato.
Proprio per questa ragione trovo ridicolo il divieto dell'albero di Natale. Ma trovo ridicolo il fatto che sia stato vietato, l'atto stesso di proibizione, e per me è ridicolo tanto quanto vietare un minareto.
Mi piace vedere la città addobbata a festa per Natale così come mi piace vederla agghindata per il capodanno cinese, per tutti coloro che lo vogliono festeggiare, e così via.
Così come sul muro della aule mi piacerebbe vedere simboli religiosi portati dagli studenti interessati ad avere un simbolo di riferimento sul muro, senza che ve ne sia uno imposto dall'alto (spesso poi nemmeno guardato) e senza che qualcuno si possa sentire offeso per la presenza di un altro simbolo.
Offendersi perché c'è un altro simbolo e non si può mettere il proprio mi pare sacrosanto.
Offendersi perché c'è un altro simbolo e si vuole che ci sia solo il proprio mi pare intolleranza.
ma perchè il rispetto delle etichette non è salutare?
Non lo nego, ma il confronto qui era compiuto fra valori senza etichette ed etichette senza valori: tra i due, il primo e' piu' importante, direi. Inoltre, se capita che i valori portati da etichette diverse siano gli stessi, le etichette non potranno essere utili ad altro che a dividere persone che in fin dei conti non hanno alcuna ragione di separarsi.
ricordo a tutti che per la questione della festa della luce da che mondo è mondo chi è a casa propria non deve sentirsi in difetto ne cambiare le prorpie abitudini per non offendere gli altri, questo vale anche per i minareti, non fanno parte della cultura europea e non vedo il motivo per cui chi non è musulmano debba anche solo vederli e sentire il richiamo ad una preghiera a cui non crede.
a chi non conviene si può trovare un altro posto dove stare.
ricordo a tutti che per la questione della festa della luce da che mondo è mondo chi è a casa propria
il punto è che per molti non c'è "una casa propria"
per molti l'Italia è (o dovrebbe essere) la casa di tutti
direi che alla fin fine tutta la discussione è riducibile a questo.
il punto è che per molti non c'è "una casa propria"
per molti l'Italia è (o dovrebbe essere) la casa di tutti
direi che alla fin fine tutta la discussione è riducibile a questo.
non vedo perchè l'italia dovrebbe essere la casa di tutti, io credo che una cosa come la multiculturalità non sia da imporre forzatamente con l'immigrazione massiccia che stiamo subendo, e dico subendo perchè a me e credo anche a molte persone questo non piace.
oggi sono andato all'università e vedere che per arrivare in centro ci sono 6 fermate su 9 dove non sale un solo italiano mi fa pensare, e non sono pensieri di allegria.
la multuculturalità puo essere bella se risulta come incontro e confronto, non annichilimento delle prorpie radici come stanno facendo passare.
credo che il discorso centri con il post, ma avrei grande curiosità(sempre che alla barriera sia permesso) di indire un sondaggio su come vivono l'immigrazione quelli della barriera.
su chi crede che sia un fattore positivo, chi negativo.
non essendo politica credo si possa pubblicare, ma per non sbagliare chiedo ai dom :stralol:
il punto è che per molti non c'è "una casa propria"
propria di chi? degli italiani? ti ricordo che ci sono anche italiani musulmani :stralol:
insomma, di chi parlate quando parlate di "noi"? Italiani, cristiani, cattolici, europei, interisti?
Il punto è riconducibile a questo ok, ma non confondete i termini di paragone.
Datemi dei termini chiari e anch'io firmerò contro i minareti :stralol:
questo vale anche per i minareti, non fanno parte della cultura europea
Come sopra... cos'è la cultura europea? come la definisci?
oggi sono andato all'università e vedere che per arrivare in centro ci sono 6 fermate su 9 dove non sale un solo italiano mi fa pensare, e non sono pensieri di allegria.
come lo sai che non sono italiani? fai il controllore e guardi i documenti di tutti? :stralol:
ricordo a tutti che per la questione della festa della luce da che mondo è mondo chi è a casa propria non deve sentirsi in difetto ne cambiare le prorpie abitudini per non offendere gli altri, questo vale anche per i minareti, non fanno parte della cultura europea e non vedo il motivo per cui chi non è musulmano debba anche solo vederli e sentire il richiamo ad una preghiera a cui non crede.
a chi non conviene si può trovare un altro posto dove stare.
vedi, invece che ti piaccia o no i minareti fanno parte eccome della "cultura europea", ma non sarebbe neanche questo il punto..
il punto è che uno STATO LAICO (sennò il ragionamento non fila :stralol:) dovrebbe garantire libertà di professare qualunque religione si voglia, e tutelarle allo stesso livello..
a parte che è stato detto più volte che il richiamo del muezzin non c'è e non ci sarebbe stato, vietare per costituzione la costruzione di minareti (e non vietarne la costruzione di uno ben specifico per un motivo altrettanto ben specifico) è una discriminazione, punto.
in uno STATO LAICO non si tratta di casa tua/mia ma di casa NOSTRA in cui tutti hanno gli STESSI DIRITTI, cristiani, musulmani e pastafariani, punto. :stralol:
non vedo perchè l'italia dovrebbe essere la casa di tutti, io credo che una cosa come la multiculturalità non sia da imporre forzatamente con l'immigrazione massiccia che stiamo subendo, e dico subendo perchè a me e credo anche a molte persone questo non piace.oggi sono andato all'università e vedere che per arrivare in centro ci sono 6 fermate su 9 dove non sale un solo italiano mi fa pensare, e non sono pensieri di allegria.
la multuculturalità puo essere bella se risulta come incontro e confronto, non annichilimento delle prorpie radici come stanno facendo passare
forse non hai pensato che gli italiani vanno in macchina, e gli autobus li prendono delle fasce ben specifiche della popolazione ^^
forse non stiamo subendo un'immigrazione maggiore del passato, ma la differenza la fanno i nuovi "comunitari" (soprattutto rumeni), la regolamentazione dei quali si sarebbe dovuta fare PRIMA e non lamentarsi POI (e la potevano/dovevano fare entrambi gli schieramenti politici)
contando che siamo 55 milioni di "puri italiani extravergine" questo annichilimento è solo una sensazione amplificata da paure, intolleranza ed ignoranza.
le radici non si tagliano con una recita scolastica sulla festa della luce in una scuola quando nelle restanti 235923mila scuole si continua come sempre, imho.. ^^
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."