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Contest di scrittura creativa
Q di Qhorin Halfhand
creato il 11 giugno 2009

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Seetharaman Toral
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Seetharaman Toral
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Inviato il 15 giugno 2009 13:55

 

Confido in una versione extended da pubblicare sulla Cittadella per il mio personale divertimento. Le avventure di questo cronista-storico sembrano davvero interessanti. <img alt=" />

E adesso sotto il prossimo. <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

 

felice che il pezzo "funzioni", però una versione extended è cosa infattibile...in questi giorni ho reimpastato un personaggio che avevo creato qualche settimana fa e ho delineato parte dello sfondo, però già in origine questo pezzo era più o meno il doppio, verrebbe una cosa troppo lunga. Anche perchè avrei l'inizio e il finale ma non la parte centrale, come mio solito <img alt=" />

 

Scusate se non ho ancora letto con attenzione i pezzi postati, purtroppo sono sotto esame e ho pure ospiti <img alt=" /> ...cercherò di fare un unico super post la settimana prossima ;)


Q
Qhorin Halfhand
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Qhorin Halfhand
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Inviato il 15 giugno 2009 14:05 Autore

Per chi lo vuole dopo posso scrivere una mini-presentazione dei due personaggi, che sono conosciuti a pochi qui su barriera.

 

 

Sarebbe molto utile secondo me. Potrebbe aiutare a capire meglio i perchè e i percome della situazione.

 

éè


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zack86sq
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zack86sq
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Inviato il 15 giugno 2009 15:22

 

Per chi lo vuole dopo posso scrivere una mini-presentazione dei due personaggi, che sono conosciuti a pochi qui su barriera.

 

 

Sarebbe molto utile secondo me. Potrebbe aiutare a capire meglio i perchè e i percome della situazione.

 

éè

 

Triex il pezzo funziona anche senza, però ammetto che una presentazione aiuterebbe. Di sicuro aiuterebbero le virgolette. Dai, di quanto sforeresti con le virgolette, di 20 caratteri? Penso che se è solo quello da modificare dovresti scriverlo come lo hai pensato. Da parte mia ti autorizzo a sforare. <img alt=" />

 

EDIT: Mi sono accorto che avevo scritto male.


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Tyrion Hill
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Tyrion Hill
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Inviato il 15 giugno 2009 16:09

 

 

Per chi lo vuole dopo posso scrivere una mini-presentazione dei due personaggi, che sono conosciuti a pochi qui su barriera.

 

 

Sarebbe molto utile secondo me. Potrebbe aiutare a capire meglio i perchè e i percome della situazione.

 

éè

 

Triex il pezzo funziona anche senza, però ammetto che una presentazione aiuterebbe. Di sicuro aiuterebbero le virgolette. Dai, di quanto sforeresti con le virgolette, di 20 caratteri? Penso che se è solo quello da modificare dovresti scriverlo come lo hai pensato. Da parte mika ti aautorizzo a sforare. <img alt=" />

 

Si', anche secondo me la presentazione dei personaggi non serve - anzi, rischierebbe di rovinare la potenza del pezzo.

 

Ragazzi, io sono sbalordito da quello che leggo: e' un pezzo straordinario dopo l'altro. Prete Rosso, Triex, Seetharaman Toral, e altri ancora non sono meno! Sono strabiliato: sapete scrivere queste cose, e intanto pubblicano... cavolate!

 

Pensavo di non scrivere, in questo giro, ma ora mi rendo conto che votare sara' molto piu' difficile di quanto pensassi!!! Sara' terribile dover selezionare solo due di questi pezzi, perche' sono quasi tutti incredibilmente belli. Mi avete lasciato a bocca aperta - siete straordinari!!!


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triex
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Inviato il 15 giugno 2009 17:25

Dall'alto della mia arroganza mi permetto di criticare i vostri scritti:

 

Erin: intanto ti faccio i miei complimenti perché io non ho mai capito come usare il punto e virgola. I messaggi sono interessanti, ne ho trovati almeno due: "L'uomo è diverso dagli animali, ha perso l'istinto" e "Il conflitto aiuta l'evoluzione". Il difetto però è che sono entrambi presenti nell'ultima parte di un racconto molto breve, e quindi si pestano un po' i piedi. <img alt=" />

 

Il Prete Rosso: finora sei stato quello che ha interpretato Tempesta nel senso più ampio del termine. Così ampio che in effetti è complicato vedere i collegamenti, finché non viene spiegato. Il difetto direi che è quello :P Per il resto il racconto mi piace, soprattutto alcune immagini come il sangue che si mescola con l'eroina. <img alt=" />

 

Seetharaman Toral: l'ambientazione è interessante, soprattutto raccontata da un personaggio che può modellarsi il corpo (è un robot? un mutaforma?). Il difetto, se si può chiamare tale, è che questa è una presentazione che sembra alludere a eventi successivi, mentre in questo stralcio non succede praticamente niente, anche la tempesta rimane sullo sfondo. Inoltre prova a rileggere alcune frasi come "l'arrivo di una stella [...] sistema delle gallerie" con la voce di Piero Angela <img alt=" /> Sembra molto documentario. Insomma il punto è che si sente che non è autoconclusivo.

 

Nymeria Sand: le origini di Set! E' un racconto interessante perché sfrutta dei personaggi che sicuramente di cose da dire ne hanno, anche se può essere difficile apprezzarlo se non si ha una infarinatura di mitologia egizia (la mia conoscenza viene tutta da Stargate SG1 <img alt=" /> ). Il problema dello scritto è che va troppo veloce, saltando alcuni pezzi su cui varrebbe la pena concentrarsi. "Le acque del fiume si aprirono ed emerse un mostruoso serpente." è una frase un po' fiacca che gioverebbe molto di una espansione, per fare un esempio. <img alt=" />

 

Ser Arthur Dayne: Mi piace molto il modo in cui dipingi le scene, e anche il finale è sicuramente "d'impatto". Non si capisce solo se alla fine lui precipita oppure no <img alt=" /> Forse sono io ma non l'ho proprio capito, e poi forse ci son troppi riferimenti a situazioni successe in precedenze che distolgono l'attenzione dal "Qui e Ora" e penso siano le mie uniche critiche. Ah no, c'è anche questa frase: "la roccia che lo sosteneva [...] pietre aguzze sotto di lui" che non ha neanche una virgola :P

 

triex: Non ho parole, dovresti semplicemente vergognarti.

 

Uomo invisibile: Molto bello il tuo racconto, ma purtroppo nessuno può leggerlo.


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Erin
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Inviato il 15 giugno 2009 17:34

Dall'alto della mia arroganza mi permetto di criticare i vostri scritti:

 

Erin: intanto ti faccio i miei complimenti perché io non ho mai capito come usare il punto e virgola. I messaggi sono interessanti, ne ho trovati almeno due: "L'uomo è diverso dagli animali, ha perso l'istinto" e "Il conflitto aiuta l'evoluzione". Il difetto però è che sono entrambi presenti nell'ultima parte di un racconto molto breve, e quindi si pestano un po' i piedi. ;)

 

 

Uomo invisibile: Molto bello il tuo racconto, ma purtroppo nessuno può leggerlo.

 

Ti ringrazio triex: effetivamente i messaggi che sono saltati fuori mentre scrivevo sono quelli. Purtroppo il fatto che si pestino i piedi è dovuto al limite dei 4000 caratteri <img alt=" />

Tuttavia mi rendo conto delle oggettive difficoltà se i racconti fossero troppo lunghi <img alt=" /> Del resto è interessante anche confrontarsi con se stessi per riuscire ad essere essenziali (in fondo in futuro potrà essere un editore a darci dei limiti di carattere...si spera più di 4000 <img alt=" /> ).

 

Accidenti...ci tenevo così tanto a leggere il racconto dell'uomo invisibile. <img alt=" /><img alt=" />

 

Per quanto riguarda i miei commenti agli altri brani, compreso quello tuo triex, aspetto di leggerli tutti altrimenti spezzo...spero di riuscirci entro stasera <img alt=" />


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zack86sq
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zack86sq
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Inviato il 15 giugno 2009 18:24

Il Prete Rosso: finora sei stato quello che ha interpretato Tempesta nel senso più ampio del termine. Così ampio che in effetti è complicato vedere i collegamenti, finché non viene spiegato. Il difetto direi che è quello :P Per il resto il racconto mi piace, soprattutto alcune immagini come il sangue che si mescola con l'eroina. <img alt=" />

 

Sono contento che ti sia piaciuto. Anche se magari può sembrare un pò OT. Ma il bello di essere tutti diversi è questo. Certi collegamenti, certe associazioni mentali che a uno vengono automatiche, non lo sono per altri e viceversa. E poi dopo aver fatto le descrizioni per il topic scrittura creativa volevo provare qualcosa di completamente diverso da ciò che avevo già fatto. <img alt=" />

 

Faccio un commento anche agli ultimi brani postati. Finalmente sono riuscito a leggerli tutti. <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

 

Nymeria Sand: sulla Barriera non ci facciamo mancare niente, nemmeno la nascita di un Dio. A me è piaciuto molto come hai descritto il rapporto tra Seth e il resto delle divinità egizie, la sua differenza rispetto agli altri, soprattutto la parte iniziale. Potevi diventare banale, era un rischio dato il soggetto, ma non lo hai fatto. Solo in un paio di frasi non mi ha convinto la scelta del lessico, ma sono gusti personali, sciocchezze. <img alt=" />

 

Ser Arthur Dayne: diversamente da quanto detto da Triex, a me i continui rimandi ad eventi passati sono piaciuti perchè danno profondità ad un personaggio di cui non sappiamo niente e che, oltretutto, si trova in una situazione completamente statica. Gli danno una storia, un passato. Il finale aperto può essere interpretato secondo i gusti del lettore. Se c'è una cosa che invidio a questo brano è l'utilizzo di un lessico molto corposo, materiale. Leggendolo mi sembrava di sentire il sale in bocca. ;)

 

triex: Non ho parole, dovresti semplicemente vergognarti.

Invece no. <img alt=" /> Come dice Tyrion il tuo brano è "potente". Si avverte la forza dei guerrieri dalle descrizioni che ne fai, che non è proprio facile come può sembrare. Il cambio di visuale rende giustizia ai personaggi e regala una degna conclusione a questo brano.

 

E io che credevo che avresti scritto una parodia fantasy, una fantamarr alla Vin Diesel. <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

 

Uomo invisibile: ti voterei se potessi. Mi piacciono i brani essenziali.


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Ser Lostdream
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Ser Lostdream
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Inviato il 15 giugno 2009 18:51

Contest di scrittura : Tempesta

 

L'Altro

 

L'uomo lottò disperatamente contro la tempesta. Era sfinito quando riuscì finalmente a chiudersi la porta alle spalle.

 

Tossì ripetutamente sputando sabbia. Sembrava essergli penetrata fin dentro l'anima.

Se la sentiva in bocca, nelle narici e nelle orecchie. Per non parlare degli occhi! Gli bruciavano da morire e faticava a tenerli aperti.

Lentamente la sua vista si abituò all'oscurità e trasalì nello scoprire che l'altro era già lì ad attenderlo.

"Cosa diavolo ci fai tu qui?" sbottò con voce roca.

L'altro si limitò a ridere divertito.

"Perché mi hai seguito?".

"Pensavi di esserti liberato di me?" domandò l'altro.

"Speravo che tu fossi morto stecchito".

"Che maleducato, e io che son qua soltanto per te. Voglio solo proteggerti, lo sai".

"Non ho bisogno della tua protezione" borbottò lanciandogli un'occhiataccia.

L'altro rispose con il silenzio, fissandolo immobile. Occhi di ghiaccio che sembravano voler spegnere il fuoco che ardeva in quelli dell'uomo.

Sputando ancora della sabbia si guardò attorno, provando ad ignorare lo sguardo penetrante dell’altro. Lo spazio era molto stretto. Le assi della baracca scricchiolavano in maniera sinistra, colpite dalla furia della tempesta che imperversava all’esterno. Stava per essere colto dal panico, soffriva di claustrofobia e per distrarsi si costrinse a parlare nuovamente con l'altro.

"Odio la sabbia".

"Non é vero. Tu odi la sabbia solamente perché quel giorno in spiaggia lei scelse me. Prima di allora adoravi andare al mare".

"Non ho mai amato il mare e poi odio anche te".

L'altro rise ancora una volta: "Odi me? Impossibile, nessuno può odiare uno come me, sarebbe un po' come odiare se stessi non trovi?"

"Sei arrogante e antipatico. Sta zitto".

"Torna indietro con me e lascia perdere questa follia e non parlerò più. Giuro”.

"Non posso. Io devo andarla a prendere perché lei ama me, da sempre e per sempre".

"Per questo se ne é andata con un altro? Nascondendosi in una città dimenticata da Dio in questo deserto?"

"Sto andando a riprendermela per perdonarla e sistemare tutto. Tu non sai di cosa parli".

"Non se la troverò prima io. Allora la ucciderò per il tuo bene".

L'uomo rimase stupefatto, la bocca spalancata. L'altro non poteva voler fare una cosa simile. Malgrado l'odio e le incomprensioni corse fra i due negli anni passati, non avrebbe mai osato ferirlo così profondamente.

"Non lo faresti" lo sfidò.

"Vedremo. Senza più quella tr**a di mezzo, io ti aiuterò anche a ricominciare da zero. In fondo anche uno come te se lo merita".

"Non parlare di lei in questo modo!"

"Altrimenti?"

"Altrimenti quando la tempesta finirà, ti rinchiuderò qui dentro e qui morirai. Feccia!"

In quel momento esatto, la tempesta si placò, quasi a volerlo incoraggiare.

L'uomo si alzò in fretta ed uscì, sbattendosi la porta alle spalle. Dietro di lui la risata divertita dell’altro sembrò inseguirlo e mentre correva via verso il deserto, quella risata gli rimbombava nelle orecchie.

 

Dietro di lui, nella baracca abbandonata, restava solamente il riflesso del legno marcio della porta, su un vecchio specchio rovinato dal tempo.


N
Nymeria Sand
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Nymeria Sand
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Inviato il 15 giugno 2009 19:41

"Le acque del fiume si aprirono ed emerse un mostruoso serpente." è una frase un po' fiacca che gioverebbe molto di una espansione, per fare un esempio. <img alt=" />

 

 

Se avessi scritto anche solo una virgola di più avrei sforato, erano 4000 caratteri tondi tondi...

Ho dovuto tagliare un sacco quindi è venuto necessariamante un po' sbrigativo, io avrei voluto sviluppare un po' di più le reazioni degli altri alla sua presenza sulla barca e descrivere meglio il finale, ma ahimé, le regole sono regole... <img alt=" />


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Inviato il 15 giugno 2009 20:33

Lo so bene, ho avuto gli stessi problemi con il mio.


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Alekseij Targaryen
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Inviato il 15 giugno 2009 21:34

Contest di scrittura : Tempesta

 

Si svegliò di soprassalto, nel cuore della notte: la sua fronte era madida di sudore, il respiro affannoso, le tempie gli pulsavano fastidiosamente. Attorno a lui, ogni cosa era immobile. Sulla cima del colle, in quel luogo obliato al limite delle terre conosciute, centinaia di guerrieri come lui dormivano immersi in un sonno profondo: i loro petti si alzavano ed abbassavano ritmicamente, sereni. Solo il giovane sembrava essere irrequieto.

 

Abbandonato il giaciglio erboso sul quale aveva cercato invano di riposare, decise di salire sulle mura dell'avamposto in rovina, dove alcuni uomini montavano la guardia avvolti in lunghe cappe.

Come loro, si mise a scrutare l'orizzonte. Sotto di lui si estendevano le ancestrali foreste del Nord, boschi i cui alberi intrecciavano rami, magie ed antiche leggende. Nell,oscurità, quelle lande sconfinate sembravano un unico mare di tenebre, pronte ad inghiottire la pallida luce che la luna irradiava sul loro decadente bastione.

L'unico suono che turbava il silenzio altrimenti assoluto era il sibilo del vento che faceva ululare le fronde degli alberi: un lamento di dolore, un presagio sinistro, una promessa di sonno eterno. O almeno così lo percepiva il ragazzo. Tante altre volte si era trovato alla vigilia di scontri difficili, decisivi, ma quella notte la fiducia nella sua spada e nei suoi compagni pareva vacillare. Qualcosa, in quei luoghi che nessuna mano umana aveva mai riprodotto su una mappa, raggelava il sangue nelle vene. Eppure, solo lui sembrava avere quel tragico presentimento.

 

«E' una vista che toglie il fiato, non è vero?» A parlare era stato l'uomo di guardia alla sua sinistra, il volto nascosto dal cappuccio. Qualche timida stella si rifletteva sui finimenti d,argento della sua armatura.

«Già» replicò il giovane con aria assorta. «E' solo tutto troppo...»

«...calmo. E silenzioso, come le nuvole che si ammassano nel cielo estivo poco prima che giunga la tempesta.» Dopo una breve pausa, la guardia continuò. «Pensiamo di sapere tutto, ma in realtà non sappiamo niente. Di fronte all'immensità di ciò che non conosciamo ci sentiamo tutti indifesi: anche l'uomo più coraggioso combatte con la paura nel cuore dinanzi all'ignoto.»

Il giovane osservò l'uomo per qualche istante. Ora riusciva a vedere parte del suo volto: era disteso, con gli occhi scintillanti che guardavano dritti davanti a sé. Aveva l'espressione di chi ha visto ed accettato il proprio destino, per quanto funesto e distruttivo esso possa apparire.

Sì voltò di nuovo, ripensando alle parole che aveva appena udito, finché qualcosa non lo distolse dalle sue riflessioni. Tum. Tum. Tu-uuum. "Tamburi da guerra." Istintivamente, portò la mano all’elsa della spada. Al suo fianco, l'uomo sfoderò il corno da un vorticare di lana blu e vi soffiò con forza. Fu in quel momento che il ragazzo li vide: in mezzo agli alberi si accese una luce color arancio. "Una torcia", pensò. Una, poi dieci, cento. Migliaia.

Alzò gli occhi al cielo per osservare la candida luna, distante come quegli dei indifferenti che si disinteressano dei mortali e restano muti dinanzi alle loro preghiere. Quell'orrenda sensazione che lo aveva strappato alla veglia, che gli aveva invaso la mente con dubbi e domande, che aveva minato il suo coraggio era ora divenuta realtà. In un attimo ripensò a tutto quel che si era lasciato alle spalle nella lunga marcia verso i confini del mondo, quasi presagendo che non avrebbe più visto il sole sorgere dietro alle sue montagne. Poche erano le cose fatte, molte quelle che restavano inconcluse: un turbinio di immagini, di ricordi del passato e di sogni per il futuro affollavano la sua testa.

Tum. Tum. Tu-uuum. Sfoderò la lama possente, in un crescendo di urla che impartivano ordini da ogni parte. Una moltitudine di bagliori rossastri fluiva verso le mura della fortezza, simile ad un impetuoso fiume di fuoco. In quel momento, il giovane seppe che la tempesta era arrivata.

 

 

_______

 

 

Personalmente mi son piaciuti molto i testi di Erin e di Nymeria Sand! <img alt=" /> Complimenti a entrambe <img alt=" />


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Inviato il 15 giugno 2009 22:23

Se avessi scritto anche solo una virgola di più avrei sforato, erano 4000 caratteri tondi tondi...

 

No, ragazzi, siamo seri: se uno sfora di 20 caratteri - di UN carattere - non ha importanza...! Dai, è assurdo...

 

Ma visto che questo problema lo hanno avuto un po' tutti, forse sarebbe meglio alzare a 5000 caratteri. Non che mi abbia dato fastidio: i racconti mi parevano quasi tutti perfetti. Non so. Però mi spiace vedere cosí tanta gente costretta a lottare con il limite di 4000 caratteri. <img alt=" />


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Qhorin Halfhand
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Inviato il 15 giugno 2009 22:38 Autore

 

Se avessi scritto anche solo una virgola di più avrei sforato, erano 4000 caratteri tondi tondi...

 

No, ragazzi, siamo seri: se uno sfora di 20 caratteri - di UN carattere - non ha importanza...! Dai, è assurdo...

 

 

Fermo restando, per adesso, il limite dei 4000 caratteri, sforare di un po' non credo che cambi molto quindi direi di considerare il limite con un po' di elasticità <img alt=" />


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Inviato il 15 giugno 2009 22:48

 

 

Se avessi scritto anche solo una virgola di più avrei sforato, erano 4000 caratteri tondi tondi...

 

No, ragazzi, siamo seri: se uno sfora di 20 caratteri - di UN carattere - non ha importanza...! Dai, è assurdo...

 

 

Fermo restando, per adesso, il limite dei 4000 caratteri, sforare di un po' non credo che cambi molto quindi direi di considerare il limite con un po' di elasticità <img alt=" />

 

Triex adesso non hai scuse: metti le virgolette al posto giusto. <img alt=" />

 

Comunque a parte gli scherzi, direi che questo contest riserva sorprese ogni giorno. E ancora ci sono due giorni di tempo alla scadenza. Forza barrieristi, fatevi avanti. <img alt=" /><img alt=" />


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Inviato il 15 giugno 2009 23:07

Dall'alto della mia arroganza mi permetto di criticare i vostri scritti:

 

Per punire la tua arroganza, criticherò la critica! <img alt=" />

Erin: intanto ti faccio i miei complimenti perché io non ho mai capito come usare il punto e virgola. I messaggi sono interessanti, ne ho trovati almeno due: "L'uomo è diverso dagli animali, ha perso l'istinto" e "Il conflitto aiuta l'evoluzione". Il difetto però è che sono entrambi presenti nell'ultima parte di un racconto molto breve, e quindi si pestano un po' i piedi. <img alt=" />

 

Qui mi astengo: il racconto di Erin mi disturba (e questo può essere un bene, beninteso: un buon racconto deve disturbare almeno un po'), mi disturba, dicevo, ideologicamente. Io non credo affatto che l'evoluzione avvenga (solo) col conflitto, e non credo che sopravviva il più forte: è una idea banale. Semplicemente, si sopravvive attraverso la riproduzione. In altre parole: fate l'amore, non fate la guerra! <img alt=" /> Insomma, magari il racconto è bello, ma io non sono in grado di giudicarlo spassionatamente.

Il Prete Rosso: finora sei stato quello che ha interpretato Tempesta nel senso più ampio del termine. Così ampio che in effetti è complicato vedere i collegamenti, finché non viene spiegato.

 

Totale disaccordo! Quando ho letto il racconto non ho avuto alcun problema a "capire": avevo sempre pensato alla "tempesta interiore", dopo aver sentito il tema proposto, e Thoros me l'ha data. Una tempesta interiore che, poi, si scatena negli atti ovviamente. Per me questo racconto è fantastico, da brivido. Ci sono alcuni punti dove s'inceppa (appena un poco), ma sarebbe facilissimo da sistemare e rendere perfetto.

Il difetto direi che è quello :P Per il resto il racconto mi piace, soprattutto alcune immagini come il sangue che si mescola con l'eroina. <img alt=" />

 

Se ci pensi è geniale...

Seetharaman Toral: l'ambientazione è interessante, soprattutto raccontata da un personaggio che può modellarsi il corpo (è un robot? un mutaforma?). Il difetto, se si può chiamare tale, è che questa è una presentazione che sembra alludere a eventi successivi, mentre in questo stralcio non succede praticamente niente, anche la tempesta rimane sullo sfondo. Inoltre prova a rileggere alcune frasi come "l'arrivo di una stella [...] sistema delle gallerie" con la voce di Piero Angela <img alt=" /> Sembra molto documentario. Insomma il punto è che si sente che non è autoconclusivo.

 

Di Seetharaman Toral si deve parlare con rispetto, altro che "Piero Angela". <img alt=" /> Seetharaman Toral è una Mente Superiore. C'è una... freddezza, in questo racconto. Una meccanicità che si mescola con il totale sconosciuto. Il testo è curatissimo. L'effetto è sinistro. Dieci & Lode! <img alt=" />

Nymeria Sand: le origini di Set! E' un racconto interessante perché sfrutta dei personaggi che sicuramente di cose da dire ne hanno, anche se può essere difficile apprezzarlo se non si ha una infarinatura di mitologia egizia (la mia conoscenza viene tutta da Stargate SG1 <img alt=" /> ). Il problema dello scritto è che va troppo veloce, saltando alcuni pezzi su cui varrebbe la pena concentrarsi. "Le acque del fiume si aprirono ed emerse un mostruoso serpente." è una frase un po' fiacca che gioverebbe molto di una espansione, per fare un esempio. <img alt=" />

 

La frase non mi è sembrata cosí fiacca: l'incalzare degli eventi l'hanno... protetta, come dire. Inoltre, il finale mi è piaciuto moltissimo: questa inutilità delle Grandi Imprese (che noi tutti, a modo nostro, occasionalmente troviamo la forza di fare), e l'amarezza che ne segue - pur nella grandezza, è un punto costruito molto bene da questo racconto. È vero che la forma non era perfettissima - ma quasi lo era. Ed è tanto, tantissimo. (Mio Dio, ma per chi voterò? Vorrei votare tutti...).

Ser Arthur Dayne: Mi piace molto il modo in cui dipingi le scene, e anche il finale è sicuramente "d'impatto". Non si capisce solo se alla fine lui precipita oppure no <img alt=" /> Forse sono io ma non l'ho proprio capito, e poi forse ci son troppi riferimenti a situazioni successe in precedenze che distolgono l'attenzione dal "Qui e Ora" e penso siano le mie uniche critiche. Ah no, c'è anche questa frase: "la roccia che lo sosteneva [...] pietre aguzze sotto di lui" che non ha neanche una virgola :P

 

Questo pezzo era straordinario. La potenza descrittiva è stupefacente. Il finale, pur incomprensibile (lascia immaginare al lettore cosa possa significare) è ugualmente potente. Una bellezza. Da votare!!!

triex: Non ho parole, dovresti semplicemente vergognarti.

 

Beh, sembrava di vedere Halle Berry nei panni di Storm. Il rischio di cadere nel banale era altissimo - eppure hai scritto lo stesso qualcosa di davvero efficace. Padronanza della forma, capacità di creare immagini - a tratti un po' troppo teatrale, forse, ma ci stava. Mi hai stupito: il tuo pezzo è bellissimo. Nonostante questo, non credo che sarà fra le mie due preferenze: hai dei competitori fortissimi! <img alt=" />

Uomo invisibile: Molto bello il tuo racconto, ma purtroppo nessuno può leggerlo.

 

Io l'ho letto, e non era male. Un po' vuoto, forse. ;)

 

Già che ci sono, aggiungo un commento sul racconto di Ser Lostdream.

 

È un fatto: quando inizio a leggere, parto prevenuto. Sono scettico, storco il naso, cerco i difetti. In questo racconto questa fase è durata un po' di più che negli altri racconti - appena qualche secondo in più. Eppure il dialogo mi ha catturato lo stesso, e poi affascinato. Fateci caso, leggete con attenzione: le frasi si agganciano l'una all'altra con naturalezza, il contraddittorio è credibile. Superficialmente si potrebbe dire che siccome si capisce subito che "l'altro" è lui stesso (conflitto con se' stesso, quindi), il racconto è difettoso: eppure non è cosí. La credibilità del dialogo lo salva. E la scena finale, anche se in qualche modo aspettata, lo stesso riesce a farmi scorrere un brivido su per la schiena. Mi inchino alla bravura di Ser Lostdream.

 

Infine, Alekseij Targaryen: ben scritto, ma non è riuscito a colpirmi particolarmente. Questo racconto è un dipinto, bello da guardare, ben scritto, ma non ha un... messaggio. Per me un messaggio, un qualcosa che mi dia una scossa (almeno piccola) è importante.


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