eh, l'altruismo non paga " />Scritto in fretta e furia... Mi cambiate le regole nel corso del match, eccheccavolo! " /> Io mi tenevo da parte per garantire almeno un minimo di votanti... " />
mannaggia gente, mi tocca leggere e fare le pulci ad almeno altri tre pezzi, ma quanti siamo ?
Escono dalle pareti! Escono da quelle fottute pareti! (cit.)
Boh, se a lui interessa magari farò notare qualche punto " />Eh? Non è stata la mia impressione, anzi. L'ho trovato scritto molto bene - al punto da constringermi a rivedere la mia classifica... " />
Certo che mi interessa, siamo qui apposta. Su, spara!
Vale per tutti, of course...
Cercherò anch'io di formulare dei giudizi domani (sinteeeetici, per carità!!)
TYRION HILL:
Si vede che lo hai scritto in poco tempo e sembra fatto un po’ coi piedi.
Ad esempio, ti faccio notare delle cose gravi già all’inizio…
“si viene "aiutati" a lavarsi, a fare la ca**a e la pipí, a mangiare quando meno ce lo si aspetta, a essere messi a letto, a essere spogliati e vestiti, e a essere improvvisamente sgridati perché si è fatto qualche misterioso errore”
Cioè… si è aiutati a essere mesi a letto? Si è aiutati a essere vestiti e sgridati? … =P
Comunque il periodo è troppo lungo ed elenca troppe cose separate da una virgola. Sarebbe stato meglio spezzare e cambiare la struttura. Inoltre “essere” è ripetuto tre volte di seguito: troppe.
Dopo “ecco che torna…” era meglio andare capo, in modo da separare per bene dove inizia il punto di vista del bambino.
Poi nomini gli “sballottamenti” 234 mila volte… non ne potevo più della ripetizione di tale parola per tutto il brano. Già da solo è un termine abbastanza “vistoso”, da usare con grande cautela, se poi ne abusi…
Volgendo l’attenzione più sui contenuti…
Il bambino quanti anni avrà? 2? Mi è molto difficile stabilire empatia con bambini così piccoli, perché ci sono pochi ricordi di quell’età. L'autore deve essere proprio bravo bravo. E’ difficile parlarne in modo convincente, senza cadere nel banale: sì, il povero bambino che viene sballottato qua e là e non capisce bene perché. Molto clichè come cosa, e anche il modo in cui è espressa è banale… non fai altro che dire tante volte che è sballottato, i contesti sono anch’essi banalissimi.
Il tema della punizione secondo me non è sviluppato bene. Risulta banale anch’esso e troppo confinato al margine: gli “sballottamenti” lo sovrastano ^^’’
Ma se ci hai messo poco a scriverlo, difficilmente poteva uscire qualcosa di buono... Anche perche è contenuti non sono facili affatto da rendere decentemente.
Passata mezzanotte si vota, giusto? E io faccio la mia classifica. Mi piace dare un voto da 0 a 10. Sarò perfido. " />
13. 0132c37a44dd212a036386f2414509b6'0132c37a44dd212a036386f2414509b6
Il Grande Iulio: 2 - Mi è piaciuto poco, per la sua monotonia. Ci sono un paio di immagini riuscite: il fulmine - albero secolare, e il finale con quella preghiera inutile e disperata. Ma non mi basta...
12. 9968a128e98ed8ae4e7b98251f2573ad'9968a128e98ed8ae4e7b98251f2573ad
Ser Balon Swann: 3 - Va bene, era solo un esercizio, ma come esercizio non era poi cosí male. Troppo didascalico, però. Non ci sono nemmeno grandi immagini. Per questo non do' un voto alto.
11. 0457e177a87200a2424b3ed408429603'0457e177a87200a2424b3ed408429603
Idriel Stark: 4 - Sono ignorante, non conosco l'Eneide, e sono allergico alle citazioni in latino. Non è ovviamente un giudizio sulla tua abilità (sulla quale non ho dubbi): semplicemente il pezzo non mi è piaciuto. " />
10. 559f79094da1ee40bbdf5007690b6e4d'559f79094da1ee40bbdf5007690b6e4d
Erin: 5 - Non è un voto sulla bravura: è scritto bene, non c'è dubbio. Ma non mi piace questo tipo di stile, non mi piacciono aggettivi come "avventato", o "avvenente", che mi suonano un po' aulici. E non mi piace la morale del racconto. È una pura questione di gusti, nient'altro.
9. b6909649da738ad9502224b9ef1e644c'b6909649da738ad9502224b9ef1e644c
AryaSnow: 5: Pensavo di dare di più, ma dopo una attenta rilettura di tutti i racconti ho realizzato che il racconto di AryaSnow non poteva essere posto più in alto nella mia classifica. La scrittura è ingenua (anche se volutamente), e già questo non incontra i miei gusti. I dialoghi mi suonano innaturali. Mi disturba anche questo desiderio di rivalsa della nave nei confronti delle altre - ma questa di nuovo è una questione di gusti.
8. 8a46a16e058c72d5ebe80223058e4b26'8a46a16e058c72d5ebe80223058e4b26
Alekseij Targaryen: 6 - È scritto abbastanza bene, ma non basta, secondo me. Dopotutto, è solo la descrizione di una battaglia: non si riesce a empatizzare con la situazione. Manca un messaggio.
7. 115cbe3fa46da5a5100d344e42b37c43'115cbe3fa46da5a5100d344e42b37c43
Nymeria Sand: 7 - Davvero bello. Mi piace anche il messaggio, cosí vero, comunicato dal racconto.
6. 206d3184b2a93d3fdca0c68fd860e9b5'206d3184b2a93d3fdca0c68fd860e9b5
Seetharaman Toral: 8 - Questa quotidianità di una situazione totalmente aliena, quasi incomprensibile, mi ha colpito moltissimo. Tecnicamente quasi perfetto. E poi adoro i racconti "aperti", che lasciano libertà all'immaginazione del lettore. Sono disposto a giurare che non manca nemmeno un messaggio... " />
5. 08799d423b2cedd1a93f1278d92b036e'08799d423b2cedd1a93f1278d92b036e
triex: 8 - Straordinaria capacità di creare immagini. Sarebbe da 10, ma la mancanza di un messaggio, e i ricollegamenti inevitabili con Halle Berry, lo penalizzano.
4. fcf1d85b2ed9844bf9c8257206e93435'fcf1d85b2ed9844bf9c8257206e93435
Nato dalla Tempesta: 8 - Scritto molto bene, ci si immedesima nella situazione, "si è lí". Si è a Pompei. Beh, decisamente fa un certo effetto... " />
3. 9be80b49142da28f2b8dd45f8d524f9d'9be80b49142da28f2b8dd45f8d524f9d
Ser Lostdream: 8 - Forse dovevo dare 9... Ser Lostdream è il più capace nel fare dialoghi credibili. Lo metto al terzo posto solo per la prevedibilità del finale - ma è costruito talmente bene da rendere la cosa quasi irrilevante. Mi dispiace: avrei voluto avere tre preferenze.
2. 196acbbfc26a74d5676f6ffae6a7079f'196acbbfc26a74d5676f6ffae6a7079f
Il Prete Rosso: 9 - Molto "vero", molto ben costruito. La tempesta si scatena, il bisogno di uccidere supera il bisogno della dipendenza. Ci sono diversi errori di forma, non certo gravi, e facili da sistemare: solo per questo non ho dato il massimo.
1. 9431399b587022c821e01b590a95b2d7'9431399b587022c821e01b590a95b2d7
Ser Arthur Dayne: 9 - Avrei dovuto forse dare un 10, ma ho esitato perché nel finale non mi è chiaro il passaggio da "scalata" a "camminata". Probabilmente un incidente causato dal limite dei 4000 caratteri. In ogni caso potentissimo: sembra di essere lí. Inoltre, l'empatia col personaggio è, almeno per me, immediata. Straordinario lo stile di scrittura, uso a volte "folle" della punteggiatura - ma è un ingrediente essenziale per mozzare il fiato, per aggiungere al caos della situazione. Lunghi periodi senza neppure una virgola si reggono benissimo. Complimenti, Ser Arthur Dayne! " />
Il mio voto va, naturalmente ai due primi posti! " />" />" />
L'ho scritto bestemmiando! " />TYRION HILL:
Si vede che lo hai scritto in poco tempo e sembra fatto un po’ coi piedi.
Già... " /> E dire che l'ho riletto due volte!Ad esempio, ti faccio notare delle cose gravi già all’inizio…
“si viene "aiutati" a lavarsi, a fare la ca**a e la pipí, a mangiare quando meno ce lo si aspetta, a essere messi a letto, a essere spogliati e vestiti, e a essere improvvisamente sgridati perché si è fatto qualche misterioso errore”
Cioè… si è aiutati a essere mesi a letto? Si è aiutati a essere vestiti e sgridati? … =P
Non sballottarmi! Non ne posso più! " />Comunque il periodo è troppo lungo ed elenca troppe cose separate da una virgola. Sarebbe stato meglio spezzare e cambiare la struttura. Inoltre “essere” è ripetuto tre volte di seguito: troppo ripetitivo, meglio evitare.
Dopo “ecco che torna…” era meglio andare capo, in modo da separare per bene dove inizia il punto di vista del bambino.
Poi nomini gli “sballottamenti” 234 mila volte… non me potevo più della ripetizione di tale parola per tutto il brano " /> Già da solo è un termine abbastanza “vistoso”, da usare con grande cautela, se poi ne abusi…
Direi 1...Volgendo l’attenzione più sui contenuti…
Il bambino quanti anni avrà? 2?
La mia esistenza è tutta uno sballottamento di palle...Mi è molto difficile stabilire empatia con bambini così piccoli, perché ci sono pochi ricordi di quell’età. E’ difficile parlarne in modo convincente, senza cadere nel banale: sì, il povero bambino che viene sballottato qua e là e non capisce bene perché. Molto clichè come cosa, e anche il modo in cui è espressa è banale… non fai altro che dire tante volte che è sballottato, i contesti sono anch’essi banalissimi.
Il tema della punizione secondo me non è sviluppato bene. Risulta banale anch’esso e troppo confinato al margine: gli “sballottamenti” lo sovrastano ^^’’
L'ho scritto solo per il finale. Mi piaceva che uno andasse a un picnic sperando che venisse una tempesta.Ma se ci hai messo poco a scriverlo, difficilmente poteva uscire qualcosa di buono... Anche perche è contenuti non sono facili affatto da rendere decentemente.
NATO DALLA TEMPESTA:
Come ho già detto, le immagini in sè sono efficaci a trasmettere le giuste sensazioni e il linguaggio è ricco a sufficienza, i difetti (secondo me) sono in una questione più "formale".
-------
Caldo. Soffocante, brutale. Il mio sudore ristagna nell’aria immobile, le pareti della stanza che opprimono il respiro. Afa, bruciante come una febbre. Mosche si levano in volo e svolazzano pigre nei miasmi della mia infermità. La gamba mi tormenta, oggi più di ieri. Sento la ferita avvampare in incendi improvvisi che mi spezzano il fiato. Mi piego dolorante su questo sudicio giaciglio. Chiedo acqua al sapiente, mi allunga una coppa di infuso fumante ("fu-fu", queste assonanze le trovo fastidiose, tranne i rari casi in cui sono davvero funzionale all'espressione) che al primo sorso mi fa rabbrividire.
«Tornerò questa sera» mi dice in tono compassionevole (nel 90% dei casi, dopo una battuta, "dice con tono X" mi sa di banale e superfluo)e si allontana prima che possa gridargli dietro la mia disperazione. L’infuso sembra fare effetto, per qualche momento sento che la gamba non mi appartiene, la percepisco come un giocattolo inerte. Poi svengo, sento che vomiterò, forse lo faccio davvero. Spalanco gli occhi e chiedo al silenzio che ora è, quanto tempo è passato. Un minuto, un anno. La ferita riprende a pulsare, il dolore mi sveglia come una secchiata di ghiaccio, ma è caldo. Neve bollente che consuma la mia volontà.
Metto a terra un piede e trascino l’altro stringendo i denti. Qualche lacrima va a perdersi nel sudore, ho il fiato grosso, ma ce l’ho fatta: sono in piedi, aggrappato alla stampella che mi hanno fabbricato. Sto cercando di contare i passi che dovrò fare fino alla finestra quando il mondo intorno a me comincia ad agitarsi. Il bacile cade di colpo rovesciando acqua putrida. Non faccio in tempo a gridare che sono a terra, la faccia contro il pavimento, l’orrore che supera il dolore (le rime sono brutte=P Ma poi... perchè provava orrore anche prima del boato, solo per essere caduto?).
E’ un boato, un tremore che scuote la terra dalle fondamenta. Sento urla provenire dalla strada, voci di donne sconvolte, di uomini impauriti. Piedi che pestano il selciato sospinti dal terrore. Prego che qualcuno entri nella mia casa, mi aiuti a rialzarmi, mi rimetta a letto. Mi uccida. (Non è tanto l'espressione in sè, quanto il fatto che in un brano cortissimo ben tre paragrafi li concludi in questa maniera. Vedi anche le note seguenti)
Un nuovo scoppio, come la furia di un tuono ma con più rabbia.
“Tempesta”, mi dico. “Acqua, pioggia” sperano le mie labbra secche. Un vento agita i battenti della finestra, ma è caldo, rovente. “Porterà ristoro” mi ripeto, allagherà la strada e l’acqua entrerà in questa stanza, fino a me, messaggera di pace.
Cerco di trascinarmi verso la porta, gli occhi fissi sul ritaglio di mondo che scorgo oltre la finestra. Le urla si moltiplicano, vedono ombre che scappano (Le urla che vedono ombre?), le donne piangono coi bambini al petto. La città impazzita leva preghiere, bestemmia gli dei. Gli uomini corrono, imprecano, cadono. Muoiono. (con i periodi di una sola parola hai un po' esagerato, è una tecnica comunissima che preferisco venga dosata con cautela per non apparire scontata. Poi già in precedenza lo hai fatto con un verbo riferito alla morte. Io cambierei o qui o prima.)
L’aria avvampa, sento che la pelle scotta ma mi trascino ancora in avanti, verso la porta, verso qualsiasi cosa sia oltre quella soglia. “E’ zolfo” penso, ma non capisco. “Cenere”. Era giorno, ne sono certo, ma fuori il cielo è cupo, una notte improvvisa è sgorgata dal nulla. I bagliori arancioni tingono d’inferno quelle nuvole nere, vedo polveri e scintille cadere sull’umanità come l’ultima sentenza. E questa cenere, fitta, leggera. Sottile come un veleno che fa tossire e riempie i polmoni.
“Dèi…”. Voglio bestemmiare ma il respiro è un fischio, un rantolo, una colata di bava densa. Ho raggiunto la porta e posso aggrapparmi al battente, che si apre di colpo (il bettente si apre di colpo?) sull’ultimo giorno del mondo. “Tempesta” ripete la mia mente febbrile. “Tempesta di pietre, tempesta di fuoco”. La terra si scuote violenta e vedo cose che nessuno dovrebbe vedere l'espressione mi fa pensare troppo a "ho visto cosa che voi umani..." Nemmeno la ripetizione "vede-vedere" mi entusiasma). Templi che franano su corpi urlanti, anime nere si accasciano nella polvere vomitando cemento e sangue. Una grandine di lingue incendiarie che copre le vite, spegne i lamenti come un manto di misericordia. In un attimo il fuoco è ovunque, sopra di me il tetto brucia e i miei stracci già puzzano di morte.
Piango, soffoco. Sputo. Ma non capisco, dèi infami, non comprendo. Solo fiamme e lutto, buio pesto e urla. Il dolore alla ferita è scomparso. Forse la gamba è già bruciata. “Di me non resterà neanche la polvere” mi dico. “E nessuno saprà mai che qui è esistita una città”.
Tossivo, ridevo. Morivo. (Idem con patate)
Ero niente.
Un mattino d’agosto.
A Pompei.
-----
Però è carino lo stesso " />
Passata mezzanotte si vota, giusto? E io faccio la mia classifica. Mi piace dare un voto da 0 a 10. Sarò perfido. " />
13. 4ea90bc60e831d84956a892db0908217'4ea90bc60e831d84956a892db0908217
Il Grande Iulio: 2 - Mi è piaciuto poco, per la sua monotonia. Ci sono un paio di immagini riuscite: il fulmine - albero secolare, e il finale con quella preghiera inutile e disperata. Ma non mi basta...
Che crudeltà! Beh, non che mi aspettassi di meglio... " />
Edit: Purtroppo devo partire presto, e quindi probabilmente non potrò vedere lo svolgersi dello scontro.
Il mio voto va a Seetharaman Toral e triex.
Grazie per l'analisi scrupolosa.
Dunque:
sì, non è il massimo " />in volo e svolazzano
a me invece piacciono. ovvio che non bisogna abusarne (bis-bus)infuso fumante ("fu-fu", queste assonanze le trovo fastidiose, tranne i rari casi in cui sono davvero funzionale all'espressione)
e come faccio a farti capire il tono?mi dice in tono compassionevole (nel 90% dei casi, dopo una battuta, "dice con tono X" mi sa di banale e superfluo)
La ripetizione di terra non piace neanche a me: odio le ripetizioni, ma questa mi era sfuggita e ormai avevo pubblicato. " />Non faccio in tempo a gridare che sono a terra, la faccia contro il pavimento, l’orrore che supera il dolore (le rime sono brutte=P Ma poi... perchè provava orrore anche prima del boato, solo per essere caduto?).
La rima, qui, non mi dispiace, anche per la vicinanza semantica dei due sostantivi. " />
Prima del boato provava dolore (vedi gamba ferita), dopo il boato prova orrore perché: non sa che succede; è a terra e sarà impossibile che riesca ad alzarsi da solo; potrebbe morire lì sul pavimento e se ne accorgerebbero la sera. E' proprio orrore.
Il primo lo lascerei stare, proprio perché è il primo e mi piace come sta.Mi uccida. (Non è tanto l'espressione in sè, quanto il fatto che in un brano cortissimo ben tre paragrafi li concludi in questa maniera. Vedi anche le note seguenti)
Muoiono. (con i periodi di una sola parola hai un po' esagerato, è una tecnica comunissima che preferisco venga dosata con cautela per non apparire scontata. Poi già in precedenza lo hai fatto con un verbo riferito alla morte. Io cambierei o qui o prima.)
Morivo. (Idem con patate)
Sul secondo sono d'accordo, si poteva evitare.
Il terzo è fondamentale che sia isolato dal resto.
Quindi per me due su tre vanno lasciati.
(Idem con patate, ecco un'espressione che odio.. " /> )
no, no... eh eh... errore di battitura: vedo ombre che scappano, naturalmente.vedono ombre che scappano (Le urla che vedono ombre?)
sì: la porta era chiusa, lui si aggrappa e quella si apre.che si apre di colpo (il bettente si apre di colpo?)
vedo cose che nessuno dovrebbe vedere l'espressione mi fa pensare troppo a "ho visto cosa che voi umani..." Nemmeno la ripetizione "vede-vedere" mi entusiasma).
Mannaggia a Blade Runner... " />
Comunque mi fa piacere che la maggior parte delle critiche sia su cose per me meno importanti. Le espressioni e le trovate a me più care evidentemente sono piaciute e questo mi soddisfa!
(poi sentiremo gli altri che avranno da dire! " /> )
@ Tyrion Hill: Quarto posto e 8 in pagella?? Ma tu mi fai felice!
in ritardo sul previsto, ma ecco i miei commenti ai vostri racconti, devo dire che è stata una faticaccia! Ho cercato di astenermi dai giudizi tecnici perchè non penso di avere le competenze necessarie, per cui mi son limitato a dire due parole sui contenuti in base ai miei gusti di lettore
Mi è sembrato doveroso comunque scrivere qualcosa su ciascuno anche se sono nuovo a questo tipo di approccio critico e forse sono stato troppo "buono"
in ogni caso comincio dalle mie due preferenze
Idriel Stark Dopo poche righe ho pensato: - cavolo questa si che è roba da professionisti - per questo non mi ha stupito più di tanto quando ho letto che studi lettere antiche; penso che questo racconto sia un gradino sopra tutti gli altri in gara, l' episodio da te trattato è di quelli che lasciano il segno, io stesso lo ricordavo vagamente pur non essendo un grande appassionato dell' eneide. La parte che ho preferito credo sia quella centrale dove il capo si guarda attorno e vede la sua spedizione perdersi senza poter fare nulla, è sicuramente la più intensa, ma anche la caratterizzazione degli Dei mi è piaciuta un sacco, bravissima!
Seetharaman Toral veramente un ottimo lavoro, ti fa venire voglia di continuare a leggere per sapere di più sulla stella, la tempesta e la spedizione del mutaforma, più che un documentario a me ha dato l'aria di una specie diario della spedizione, scritto sotto forma di cronaca, cosa peraltro molto appropriata visto il protagonista. Purtroppo essendo solo una sorta di prologo, risulta un po' incompleto preso singolarmente, in compenso offre numerosissimi spunti interessanti
gli altri in ordine cornologico ^^
Erin secondo me hai la capiacità invidiabile di essere riuscita in poche righe a delineare la società di una cittadina in maniera molto coerente e in tutti i suoi aspetti, descrivendo le diverse reazioni alla tempesta, chi prega, chi ha paura chi si preoccupa degli edifici; io penso che non sarei riuscito a farlo così bene. L'ho trovato nel complesso un po' lontano dal mio modo di pensare, non mi è piaciuta molto la figura del Dio che fomenta le guerre tra i mortali e si schiera a favore di una delle due parti, però mi sembra scritto bene e non è affatto noioso. Mi è piaciuta l'immagine degli animali che sanno riconoscere il pericolo mentre gli uomini hanno perso questa capacità, cosa tra l'altro molto realistica a parer mio.
Il Prete Rosso fa l'effetto di un pugno allo stomaco, per il linguaggio che usi, l'abientazione, la storia egli stessi protagonisti, e penso che l'intento fosse questo anche se personalmente ho trovato un po' eccessiva la descrizione dei muscoli scorticati, non amo lo splatter estremo! Alla prima lettura mi aveva lasciato un po' perplesso, perchè superficialmente non avevo notato il cambio di prospettiva tra Andy e Jerry, ora invece credo di aver colto un po' di più la dinamica dei fatti e la correlazione con la tempesta. Per una questione di gusti personali temo che non riuscirei a leggere un intero libro tutto su questi toni, ma ha delle qualità indubbie
Nymeria Sand complimenti! il tema è molto originale ed è molto scorrevole alla lettura, la personalità di Seth viene caratterizzata molto bene anche in questo breve brano. Non essendo esperto di mitologia egizia (le mie conoscienze arrivano dalla terza serie di Jojo XD) non ho colto bene i riferimenti ad essa a parte i nomi e alcuni ruoli, l'unica stonatura, a parer mio, sta nel fatto che gli Dei vengono umanizzati per alcuni aspetti, come l'introspezione e alcune debolezze propriamente umane, mentre mantengono i loro poteri sovrannaturali e quindi il loro non essere affatto uguali alle persone.
triex E vabbè, qui sale il powerometro! C'è il motivo: la vendetta, c'è il luogo: il campo di battaglia, c'è lo sfondo: due eserciti in mischia e ci sono i duellanti, manca solo qualcuno che vada in giro a far esplodere persone e cose, ah no c'è pure quello. Molto belle le descrizioni delle scene d'azione, mai banali e dal grande dinamismo, anche a me comunque il personaggio ha ricordato molto Tempesta degli X men. Forse manca qualche spiegazione in più sul background dei personaggi ma in fondo chi bada a questi dettagli quando ci sono effetti speciali ed esplosioni a profusione?
Ser Lostdream il pezzo funziona molto bene secondo me, peccato per l'argomento che è piuttosto sfruttato e questo rovina un po' il colpo di scena finale. A parte questo sei riuscito a rendere in maniera piuttosto inquietante "l'altro" e mi è piaciuto anche il fatto che abbia scelto di descrivere una tempesta di sabbia creando così un ambientazione che è totalmente l'opposto di quella che ci si potrebbe aspettare
Alekseij Targaryen mi piace l'atmosfera prima della battaglia vista come la quiete prima della tempesta, bella anche l'immagine del giovane che parla con il veterano per cercare conforto prima che si arrivi al combattimento e le descrizioni sono molto suggestive, forse manca qualche avvenimento in più, in pratica non succede quasi nulla
Il grande Iulio questo a me è piaicuto un sacco, si è vero ci son fulmini dall'inizio alla fine e dei due personaggi non si sa assolutamente nulla, ma questa è la fine del mondo, la situazione deve peggiorare, le speranze devono assottigliarsi sempre di più, il mondo diventa un luogo ostile alla vita che non si cura di chi o cosa muore, tanto è la fine di tutto. La tempesta senza pioggia poi secondo me è stata un'ottima idea, rende tutto ancora più secco e invivibile, il finale mi ha ricordato la scena della bomba atomica di terminator 2. Forse l'unico tratto che mi ha lasciato perplesso è la parte della creatura alata, che roba è? e perchè dovrebbe disturbarsi ad uccidere la madre di marta qando il mondo sta finendo?
Ser Balon Swann alla seconda lettura mi è piaciuto molto di più, anche se non è assolutamente il mio genere; molte delle immagini che hai usato per descrivere la tempesta sono evocative, a me son piaciute queste: "Le vere anime della tempesta non sono il tuono e il lampo, ma il buio e l'acqua." e questa "La pioggia diventa le tue lacrime, la tua saliva, i tuoi pensieri, cancellando quel poco di distacco che rimaneva tra te e l'universo e trascindandoti nella tempesta, per sempre" mentre altre non le condivido, sicuramente è da premiare la sperimentazione
AryaSnow bellissima idea quella di dare un punto di vista ad una nave arenata sugli scogli, che desidera tornare a solcare le acque come faceva un tempo, mi son piaciute molto le descrizioni delle sue parti allo sfascio come se fossero i resti di un corpo in fin di vita e dei segni sullo scafo visti come cicatrici di cui andare orgogliosa. credo però che tu abbia un po' esagerato nel dare alla nave le caratteristiche di una persona, specialmente in riferimento ai dialoghi con il gigante e con le altre navi. Il finale mi lascia un po' perplesso, avrei forse preferito che la nave accettasse la proposta del gigante solo per avere una speranza di tornare in mare mentre invece si capisce che la nave chiede un tributo di "sangue" per le navi che non l'hanno aiutata.
Nato dalla Tempesta questo è uno dei racconti che mi è piaciuto di più, l'infermo che si alza dal suo letto per cercare sollievo dalla sua sofferenza e invece si trova davanti un'apocalisse in miniatura. Capisce così che non solo nessuno può aiutarlo, ma che neanche possono salvare se stessi. Nonostante ciò, invece che cancellare tutto questa tempesta, fisserà in maniera indelebile la tragedia della città e dei suoi abitanti, come monito della natura per le generazioni successive. Penso sia scritto molto bene.
Tyrion Hill temo di non aver afferrato bene il messaggio, mi sembra una descrizione di come le esperienze dell'infanzia, essendo tutte nuove e strane influnezino poi pesantemente il percorso di crescita di un individuo accompagnandolo ben oltre la soglia dell' età adulta. all'inizio leggo un po' di confusione tra il punto di vista del narratore adulto e quello invece del bambino, mentre più avanti è reso decisamente meglio secondo me. Non ho capito bene perchè lui aspetti sempre la tempesta, in fondo è quella che gli ha impedito di divorare il suo "patedefuagra"!
finito! " />" />" />
L'effetto di uno stile volutamente "naif" è una cosa che aspiravo a dare. Volevo una specie di fiabetta (tormentata, però) con "strani" personaggi che interagiscono, a omaggiare quelle che leggevo da piccola. Teoricamente... dovrebbe essere qualcosa di simile " />La scrittura è ingenua (anche se volutamente), e già questo non incontra i miei gusti.
Quindi... su questa cosa cosa dei tuoi gusti amen.
Questo invece è un peccato.I dialoghi mi suonano innaturali.
Inoltre un passaggio che mi ha fatto notare il Prete Rosso, ora che mi è stato indicato, mi fa effettivamente venire la diarrea
Questo lo prendo come un complimento. Mi fa piacere aver disturbato qualcuno (nei contenuti).Mi disturba anche questo desiderio di rivalsa della nave nei confronti delle altre - ma questa di nuovo è una questione di gusti.
Infatti...
Appunto, volevo un po' di cattiveria " />Il finale mi lascia un po' perplesso, avrei forse preferito che la nave accettasse la proposta del gigante solo per avere una speranza di tornare in mare mentre invece si capisce che la nave chiede un tributo di "sangue" per le navi che non l'hanno aiutata.
Gesti, azioni, espressioni del viso... Espedienti possono essere trovati.e come faccio a farti capire il tono?
A me al contrario accresce l'affetto di una filastrocchina, fuori luogo nel contesto.La rima, qui, non mi dispiace, anche per la vicinanza semantica dei due sostantivi.
Sì, direi che potrebbe essere ok. Anche perchè almeno nel primo caso parli di uccidere non di morire.Il primo lo lascerei stare, proprio perché è il primo e mi piace come sta.
Sul secondo sono d'accordo, si poteva evitare.
Il terzo è fondamentale che sia isolato dal resto.
Quindi per me due su tre vanno lasciati.
Ma si apre la porta, no? Non il battente... Toglierei il "che".sì: la porta era chiusa, lui si aggrappa e quella si apre.
Anche per me alla fine il tuo brano è tra i più riusciti, anche se ho solo due voti e questi vanno a...
IL PRETE ROSSO e SER LOSTDREAM " />
Adesso devo andare, dopo posterò commenti per tutti e quantificherò i giudizi numericamente " />
Aryasnow: allora, le pulci te le ha già fatte il prelato cremisi e mi trovo d'accordo con quello che ha segnalato lui.
Aggiungo con non m'è piaciuta la differenza di tono tra dialoghi e narrazione: hai detto che volevi suonasse da fiabetta e i dialoghi lo fanno, ma il resto no. Le battute che hai scelto in una fiaba starebbero bene, il resto invece è nettamente più adulto.
Poi non m'è piaciuta molto come suono,'espressione calice traboccante di sangue": a parte che del sangue si è già parlato prima, mi sembra una cosa che sa tanto di "gotico da quattro soldi".
Ah, poi nella frase iniziale forse si insiste troppo su 'sto vento, magari se tagli quell' "ancora infieriva" ed unisci le due frasi scorre meglio.
Comunque come primo tentativo assoluto complimenti, è un ottimo risultato " />
Nato dalla tempesta: le prime righe m'hanno ricordato tantissimo "il pozzo e il pendolo", buffo. Comunque m'è parso tutto okay e poveretto il tuo personaggio quanto lo fai soffrire, e bello il colpo di scena
Non m'è piaciuto il cambio di tempo nel finale: hai usato sempre il presente, di colpo passi all'imperefetto. Poi come fa il tipo mentre ancora parla al presente a sapere che è l'ultimo giorno del mondo? Potrebbe saperlo un narratore onniscente, ma qui non c'è. Peccato, perchè fino al finale l'ho trovato molto riuscito.
Tyrion Hill: si vede che hai avuto poco tempo, manca un po' la limitara sulla scorrevolezza (han già detto con precisioni gli altri): sui contenuti, suona un po' strano che una persona abbia un ricordo così preciso di un evento così lontano, dato che a meno che il tipo non sia un caso eccezionale nessuno può ricordare praticamente nulla che sia avvenuto prima dei tre anni, è un oblio fisiologico. Ammettendo comunque che il tipo sia un caso eccezionale, è strano che ricordi la scena con impressioni da adulto, e non da bebè. Però a rendere l'effetto di insofferenza ci sei riuscito bene
Dimenticavo, bella la frase "sono sballottato di qua e di là ma in modi sottili".
per il voto, mi sa che ripasso stasera, dovrò rileggermeli un po' tutti credo, uffa, io ero felice di non poter votare per evitarmi la rogna " />
Edit: un otto e due preferenze, ma grazie " />
Ringrazio Ser Arthur Dayne per il commento E grazie anche a Tyrion Hill: con un 6 vuol dire che rientro nella sufficienza! " /> Mi darò da fare per scalare la vetta " />
Posso dunque votare pur essendo in gara? Nel caso voto NYMERIA SAND (sebbene ritengo che il tuo lavoro abbia "sofferto" per il limite imposto dal regolamento) e SER ARTHUR DAYNE
" />
Parto col ringraziare Ser Arthur Dayne per la preferenza (mi sa che sarà l'unica quindi me la tengo caracara) " /> anche se non mi definirei una professionista, nient'affatto!
Ringrazio anche Tyrion Hill per la franchezza " /> ma, se mi è concesso... la posizione in classifica è questione di gusti, ma dare un 4 perchè il contenuto non rientra nei tuoi gusti mi pare un po' un'infamità :P Non ti vorrei mai come insegnante, decisamente :PPPP
Proseguo con un commento ai racconti che non avevo ancora avuto modo di leggere:
AyraSnow: mi è piaciuto, brava! Per quanto riguarda i contenuti: mi è piaciuto molto il contrasto tra il tono favolistico/infantile e il finale sanguinario, molto d'effetto. Non è riuscito completamente, può essere migliorato, ma di partenza lo trovo un ottimo spunto. L'immagine del vino come sangue dell'inizio l'ho vista come anticipazione del finale, per cui mi è piaciuta anche se, come fatto notare, non perfettamente calzante da un punto di vista visivo. C'è da lavorare un po' sulle immagini, infatti: trovo che tu abbia un po' esagerato con l'umanizzazione della nave, specie quando scrivi: "Per qualche attimo la nave non riuscì ad articolare parole sensate. I venti spingevano i chiodi a penetrarle ancora più nelle carni" -> l'apparato fonatorio capace di produrre suoni articolati è una delle caratteristiche più proprie dell'essere umano (perdonami, ho fatto ieri un esame di glottologia sull'origine del linguaggio :P) e al posto di "carni" avresti potuto mettere tranquillamente "legni": l'umanizzazione, imho, diventa anche più efficace se la nave resta nave ^^ I dialoghi sono da curare, ma i dialoghi sono una delle cose più difficili da rendere, quindi in quanto primissimo racconto sei perdonata. Nel complesso, come primo tentativo è veramente ottimo: t'avevo detto io che nella vita non bisogna mai precludersi nessuna opportunità! Hai fatto benissimo a partecipare e bravo Qho che t'ha convinta! Brava!
Nato dalla Tempesta: " /> potrei essere influenzata dal fatto che si parli di Pompei, ma mi è piaciuto veramente tanto, al punto da mettere in dubbio la mia classifica temporanea. Emotivamente mi ha coinvolto moltissimo, tanto che prima dell'analisi attenta di Arya non avevo notato i difetti, che però non sono gravi, delle imprecisioni che andrebbero limate per ottenere un effetto migliore, ma di partenza lo trovo uno scritto molto valido. Concordo su quanto lei ha detto a proposito dello stipite della porta, il "che" andrebbe tolto, imho. E anche su "vedo cose che nessuno dovrebbe vedere"... è colpa di Blade Runner, vero, ma sa davvero troppo di già sentito, avrei scelto un'espressione diversa.
Tyrion Hill: molto bella l'idea, mi è piaciuta. Ecco un altro tipo di racconto che mai mi sarei aspettata dal tema, e l'originalità per me premia sempre. Purtroppo però risente molto dell'essere stato scritto in fretta e furia, ed è veramente un peccato. Non era un tema facilissimo da rendere e avrebbe avuto bisogno di un'attenzione maggiore. Concordo su quanto detto sulla prima frase, che proprio non funziona :/
Per il voto mi permetto di aspettare un poco, magari li rileggo tutti. Ho tre racconti tra le preferenze, al momento, e altri due poco sotto, devo decidere a chi dare la palma
2. ace7a3147aaa4b3b86cfcaf2172d068d'ace7a3147aaa4b3b86cfcaf2172d068d
Il Prete Rosso: 9 - Molto "vero", molto ben costruito. La tempesta si scatena, il bisogno di uccidere supera il bisogno della dipendenza. Ci sono diversi errori di forma, non certo gravi, e facili da sistemare: solo per questo non ho dato il massimo.
Anche per me alla fine il tuo brano è tra i più riusciti, anche se ho solo due voti e questi vanno a...
IL PRETE ROSSO e SER LOSTDREAM " />
Grazie per le preferenze e per i commenti che avete scritto. Non credevo che questo brano meritasse tanto, inserito in un contesto così competitivo. " />
In questo brano tutto è portato all'estremo. I personaggi, il loro rapporto, il loro litigio, la fine stessa del brano. Se hai sentito quel pugno allo stomaco vuol dire che sono riuscito a trasmetterti qualcosa e per me vale più di qualsiasi voto. Poi i gusti son gusti.Il Prete Rosso fa l'effetto di un pugno allo stomaco, per il linguaggio che usi, l'abientazione, la storia egli stessi protagonisti, e penso che l'intento fosse questo anche se personalmente ho trovato un po' eccessiva la descrizione dei muscoli scorticati, non amo lo splatter estremo! Alla prima lettura mi aveva lasciato un po' perplesso, perchè superficialmente non avevo notato il cambio di prospettiva tra Andy e Jerry, ora invece credo di aver colto un po' di più la dinamica dei fatti e la correlazione con la tempesta. Per una questione di gusti personali temo che non riuscirei a leggere un intero libro tutto su questi toni, ma ha delle qualità indubbie
Comunque Arthur un libro intero su questi toni non riuscirei a digerirlo nemmeno io credo. Nè tantomeno avrebbe senso farlo. " />
La scena dell'uomo scorticato è funzionale alla trama, ma avrei potuta renderla più "leggera". Ho scelto quello tra tutti i modi sadici di uccidere una persona in onore di Roose Bolton. Su un altro forum forse non l'avrei inserita. " />
Ad ogni modo adesso viene la parte davvero difficile. Devo scegliere 2 brani da votare e sono indeciso. Rileggo un'ultima volta e poi farò il mio dovere. Abbiate pietà, sono appena tornato dall'uni. " />
Ok ho riletto i brani che si sono giocati le prime due posizioni nel mio personale indice di gradimento. Non sono bravo a dare i voti come fa Tyrion, anche perchè nelle prime posizioni sarebbero tutti molto vicini, perciò ho utilizzato alcune linee guida per scegliere. Inevitabilmente qualcuno è rimasto fuori, ma con altri parametri ci sarebbe rientrato.
I parametri su cui si basa il mio giudizio sono:
- originalità nella presentazione dei personaggi e dell'ambientazione
- capacità descrittiva
- visione globale della scena
- gestione del racconto: inizio - corpo centrale - fine
- gusto personale (dove c'era indecisione sui restanti parametri)
Facendo una media pesata tra tutti questi parametri i miei voti vanno a Triex e Seethamaran Toral. " />" />" />
Grazie per i commenti, Ser Arthur, Seetharaman, Drilli! Cerco di rispondere ai vostri... dubbi... " />
Giusto. E' pissicologgico...Tyrion Hill temo di non aver afferrato bene il messaggio, mi sembra una descrizione di come le esperienze dell'infanzia, essendo tutte nuove e strane influnezino poi pesantemente il percorso di crescita di un individuo accompagnandolo ben oltre la soglia dell' età adulta.
Infatti e' orribile. Me ne stavo accorgendo gia' mentre scrivevo, ma semplicemente l'ho ignorato. Mi sono detto, "Pazienza, eccheccavolo, non ho tempo!"all'inizio leggo un po' di confusione tra il punto di vista del narratore adulto e quello invece del bambino, mentre più avanti è reso decisamente meglio secondo me.
Perfetto. Allora, colgo questa occasione per sottolineare quello che secondo me dovrebbe essere il processo dello scrivere. Ho sette giorni per scrivere. Dunque, uso il primo giorno per scrivere qualcosa. Poi la metto in un cassetto, e lascio passare sei giorni. Sforno l'ultimo giorno, e rileggo: sara' passato tempo sufficiente da permettermi di vedere lo scritto "come se non fosse mio", e di criticarlo agevolmente. In questo modo, non solo si scoprono i difetti nei dialoghi, nella forma, ecc. (cosa che siamo bravissimi a fare su quello che scrivono gli altri), ma si scoprono anche modi migliori di esprimere l'idea che volevamo esprimere.Non ho capito bene perchè lui aspetti sempre la tempesta, in fondo è quella che gli ha impedito di divorare il suo "patedefuagra"!
Il mio racconto, proprio come hai notato tu, e' difettoso proprio in termini di struttura logica della storia. Semplicemente, non sta in piedi. Me ne sono accorto stamattina, appena sveglio. E sapevo esattamente come avrebbe dovuto essere la storia.
L'idea "divertente", di base, era quella di trovare un modo di far desiderare una tempesta, in una situazione in cui proprio non la vorrebbe nessuno (se il tema fosse stato "Le Formiche", avrei scritto la storia di uno che organizza un picnic e spera che arrivino le formiche).
A questo punto, occorre arrivare a questo risultato. E la mia idea era questa: una esperienza infantile estremamente piacevole (l'odore del pate') viene sperimentata assieme a una tempesta. Viene cioe' associata permanentemente alla tempesta. Un po' come in "Arancia Meccanica" (all'incontrario), dove sensazioni spiacevoli indotte chimicamente vengono associate alle immagini proiettate di un film (e, accidentalmente, alla musica di Beethoven), rimanendone permanentemente associate. Insomma, la tempesta diventa elemento necessario al perfetto piacere. E il nostro bambino, diventato adulto, cerca sempre di ricreare la giornata perfetta: un picnic con una scatoletta di pate' e una bella tempesta.
Dov'e' l'errore? E' esattamente quello che hai indicato tu: l'esperienza del bambino non e' stata affatto piacevole, anzi, la tempesta ha rovinato tutto, impedendogli di soddisfare il suo desiderio. Se avessi potuto pensarci su, l'avrei capito, e l'avrei scritto in quest'altro modo - cosi' almeno sarebbe stato "logico".
Che esista l'amnesia infantile (che colpisce all'incirca sui sei anni) e' un fatto incontrovertibile. Tuttavia, alcuni episodi possono rimanere nella nostra memoria, isolati dalla storia coerente (e dimenticata). Io, ad esempio, ho ricordi vividissimi di quando la governante di mia nonna mi faceva il bagnetto. Dovevo avere meno di un anno, perche' ricordo che potevo allungare le gambe e restare tutto dentro la vaschetta (che ho ritrovato anni fa in soffitta, sbalordito per le sue piccole dimensioni). Inoltre ricordo bene il picnic del pate' de fois gras (anche se di anni ne avevo piu' probabilmente tre o quattro). Ho moltissimi ricordi infantili precedenti ai sei anni - e sono ricordi spesso ridicoli, apparentemente privi di senso, o irrilevanti. In questo racconto ho sfruttato questo ricordo, inventandomi che potesse influenzare il comportamento adulto nel senso indicato (che non e' il mio caso: il pate' mi piace, ma detesto i picnic, e se proprio ci devo andare spero comunque che non piova).Tyrion Hill: si vede che hai avuto poco tempo, manca un po' la limitara sulla scorrevolezza (han già detto con precisioni gli altri): sui contenuti, suona un po' strano che una persona abbia un ricordo così preciso di un evento così lontano, dato che a meno che il tipo non sia un caso eccezionale nessuno può ricordare praticamente nulla che sia avvenuto prima dei tre anni, è un oblio fisiologico.
No, quello stato confusionale, e quello sballottamento, lo ricordo ancora benissimo! " />Ammettendo comunque che il tipo sia un caso eccezionale, è strano che ricordi la scena con impressioni da adulto, e non da bebè. Però a rendere l'effetto di insofferenza ci sei riuscito bene " />
Un attimo: se avessi dovuto darti un voto da "insegnante", avrei probabilmente dovuto darti un 10. Ma mi sono imposto la regola ferrea di votare da lettore. Un lettore legge certi libri, e certi altri li detesta. E io sono un lettore che non leggerebbe mai un libro che richiedesse una conoscenza della cultura classica: perche' non ne capisco niente, non apprezzerei i riferimenti colti, le finezze. Sono un lettore che un libro del genere semplicemente lo detesterebbe. Ripeto, quel "4" non e' tanto un giudizio su di te, quanto lo e' su di me.Ringrazio anche Tyrion Hill per la franchezza " /> ma, se mi è concesso... la posizione in classifica è questione di gusti, ma dare un 4 perchè il contenuto non rientra nei tuoi gusti mi pare un po' un'infamità :P Non ti vorrei mai come insegnante, decisamente :PPPP
Direi proprio di no! " />Tyrion Hill: molto bella l'idea, mi è piaciuta. Ecco un altro tipo di racconto che mai mi sarei aspettata dal tema, e l'originalità per me premia sempre. Purtroppo però risente molto dell'essere stato scritto in fretta e furia, ed è veramente un peccato. Non era un tema facilissimo da rendere e avrebbe avuto bisogno di un'attenzione maggiore. Concordo su quanto detto sulla prima frase, che proprio non funziona :/