Spaventoso...Mi domando se anche davanti a situzioni come queste lasceremo correre con un cinico sorriso di circostanza oppure faremo qualcosa,tipo mandare certa gente al gabbio e buttare le chiavi. :unsure:
Ecco. Questa gente va denunciata, processata, e condannata per omicidio colposo. Anzi, per strage. Sono furibondo. Queste cose non sono cambiate - sono le stesse cose che sentivo dire quando ero piccolo. Il cemento fatto con la sabbia. E ancora continuano. E ancora "Aumenteremo i controlli". Buffoni e assassini! Tutti!!!
Leggete e sbalorditevi.....link..... >_> :unsure: :wacko:
Senza parole ^_^ ...
Leggete e sbalorditevi.....link..... ^_^ :D ;)
Senza parole :) ...
Guardate. Non voglio guastervi la festa ma stavolta in quest'articolo non si capisce cosa sia successo.
E' facile parlare di plastica così in generale, ma nelle tramezzature è prassi usuale inserire materiali leggeri, quali appunto plastica, cartongesso, polistirolo, o pannelli di compensato. Serve anche per limitare il peso permanente sulle strutture. Sono create appositamente per rompersi ed essere tolte facilmente nel caso si voglia cambiare anche la disposizione dei vani, inserire porte, dividere ambienti. Inoltre non hanno alcuna funzione portante, perciò sarebbe più dannoso che rimanessero integre, impedendo una dispersione delle sollecitazioni che gravano sui pilastri e sulle travi. Quelle si che non possono essere fatte di plastica. Ma, ovviamente, una struttura con travi e pilastri di plastica sarebbe crollata già in una delle tante scosse che si sono susseguite in Abruzzo da Febbraio.
Se la "plastica" fosse parte dei muri esterni, visto che si parla di finestre, potrebbe essere niente altro che il classico poliuterano espanso che si usa per coibentare gli ambienti per evitare le dispersioni termiche. Anche qui nulla di strano, anzi.
Ultima cosa. Le vetrate, specie se di grandi dimensioni, si possono rompere durante un sisma. Specie se l'edificio è vecchio ed i materiali scelti sono"datati" e non sono quelle belle vetrate, si fa per dire, di materiale plastico composito infrangibile. :wacko:
Prima di parlare bisognerebbe comunque appurare se chi ha scritto l'articolo ha capito bene cosa è crollato e cosa era fatto di plastica e questo dovrebbero farlo solo degli esperti, non un giornalista. A quanto pare secondo l'autore dell'articolo le case dovrebbero essere tutte dei bunker anti-atomici realizzati interamente in Cemento Armato. :unsure:
In attesa di una valutazione degli edifici fatta da ingegneri, che potranno dire di chi è la colpa del loro crollo per me questo è solo l'ennesimo atto di "sciacallaggio". >_>
In effetti la plastica nei piloni portanti mi sembrava bizzarra (è più logica la sabbia di mare anzichè di cava, a voler truffare), ma penso che quelle vetrate fossero una specie di soffitto. Non è chiarissimo l'articolo, ma in generale non dovrebbe succedere che in caso di terremoto ti precipitino addosso pezzi di vetrate... >_>
In effetti la plastica nei piloni portanti mi sembrava bizzarra (è più logica la sabbia di mare anzichè di cava, a voler truffare), ma penso che quelle vetrate fossero una specie di soffitto. Non è chiarissimo l'articolo, ma in generale non dovrebbe succedere che in caso di terremoto ti precipitino addosso pezzi di vetrate... :wacko:
Non è bizzarra, è impossibile. Quando si fa il getto degli elementi portanti della struttura è impensabile per una ditta aggiungere "plastiche" al getto di calcestruzzo. Sono fasi completamente diverse della costruzione che richiedono strumenti diversi e manodopera diversa.
La sabbia di mare costa di meno perchè presa illegalmente, i sali presenti in essa a lungo andare corrodono l'armatura nei pilastri e nelle travi e queste si crepano, non resistono alle sollecitazioni e addio alla casetta. Perciò in questi casi i costruttori sono colpevoli non solo di truffa, ma anche di omicidio colposo e forse dovrebbero esserci gli estremi anche per l'omicidio doloso. Ma per questo ci vuole una perizia tecnica, non certo un giornalista che non distingue nemmeno se è crollato un soffitto o un pilastro.
Forse sono crollati i controsoffitti, i pannelli che nascondono gli impianti di riscaldamento, i cavi elettrici. Mi sembra difficile siano crollati i solai. Se trovate qualche foto magari riusciamo a capirlo meglio del nostro giornalista. >_>
Mi sembra normale invece che al crollo di un muro, si spacchino anche gli infissi che tengono su le vetrate e queste a loro volta si rompono. Quello che non dovrebbe succedere è il crollo del muro. :unsure:
Ma (da totale ignorante) queste vetrate non dovrebbero essere fatte come i vetri delle auto,che hanno una specie di pellicola collosa all'interno?
In questo modo si ridurrebbe il rischio di essere feriti da eventuali frammenti vaganti,no?
Ma (da totale ignorante) queste vetrate non dovrebbero essere fatte come i vetri delle auto,che hanno una specie di pellicola collosa all'interno?
In questo modo si ridurrebbe il rischio di essere feriti da eventuali frammenti vaganti,no?
Non so come si comporterebbero in un sisma finestre realizzate con lo stesso materiale dei parabrezza, ma secondo me una grandinata potrebbe romperli. I materiali che intendevo io, utilizzati anche per le costruzioni modulari, quali palazzi e grattacieli, sono realizzati con materiali plastici diversi, brevettati dalle varie ditte costruttrici. Qui lastre infrangibili usate per le vetrate e le coperture esterne trasparenti. Queste sono in particolare in policarbonato, ma vi sono tantissimi prodotti creati con tanti materiali diversi dalle diversissime proprietà. A seconda dell'uso si può scegliere. >_>
Guardate. Non voglio guastervi la festa ma stavolta in quest'articolo non si capisce cosa sia successo.
E' facile parlare di plastica così in generale, ma nelle tramezzature è prassi usuale inserire materiali leggeri, quali appunto plastica, cartongesso, polistirolo, o pannelli di compensato. Serve anche per limitare il peso permanente sulle strutture. Sono create appositamente per rompersi ed essere tolte facilmente nel caso si voglia cambiare anche la disposizione dei vani, inserire porte, dividere ambienti. [...]
Ma allora, perché l'università è crollata, e la biblioteca e altri edifici no? >_>
La sabbia di mare costa di meno perchè presa illegalmente, i sali presenti in essa a lungo andare corrodono l'armatura nei pilastri e nelle travi e queste si crepano, non resistono alle sollecitazioni e addio alla casetta. Perciò in questi casi i costruttori sono colpevoli non solo di truffa, ma anche di omicidio colposo e forse dovrebbero esserci gli estremi anche per l'omicidio doloso. Ma per questo ci vuole una perizia tecnica, non certo un giornalista che non distingue nemmeno se è crollato un soffitto o un pilastro.
Gli estremi per l'omicidio volontario potrebbero esserci, e da quello che ho sentito il procuratore si sta muovendo in questa direzione. Berlusca permettendo, ovviamente... >_>
Gli estremi per l'omicidio volontario potrebbero esserci
Perché? L'omicidio volontario non dovrebbe implicare la volontà di uccidere? >_>
Si tratta della figura di dolo eventuale:
(da Wikipedia)
Il dolo eventuale è una forma di dolo indiretto, si ha quando l'agente pone in essere una condotta che sa che vi sono concrete (rectius: serie) possibilità (o secondo una teoria affine concrete probabilità) produca un evento integrante un reato eppur tuttavia accetta il rischio di cagionarli. È proprio questa accettazione consapevole del rischio che fa differire questa figura dall'affine figura della Colpa Cosciente. L'Agente decide di agire "costi quel che costi", accettando il rischio del verificarsi dell'evento.
L'ipotesi dovrebbe calzare a pennello per quei costruttori che, sapendo che L'Aquila è una città a forte rischio sismico, sapendo che esistono determinate norme che prescrivono l'utilizzo di determinati materiali, e sapendo che il loro mancato rispetto avrebbe causato pericolo per le persone in caso di terremoto, decidono comunque di fregarsene altamente ed ignorarle, costruendo case, palazzine ed ospedali con sabbia di mare.
Guardate. Non voglio guastervi la festa ma stavolta in quest'articolo non si capisce cosa sia successo.
E' facile parlare di plastica così in generale, ma nelle tramezzature è prassi usuale inserire materiali leggeri, quali appunto plastica, cartongesso, polistirolo, o pannelli di compensato. Serve anche per limitare il peso permanente sulle strutture. Sono create appositamente per rompersi ed essere tolte facilmente nel caso si voglia cambiare anche la disposizione dei vani, inserire porte, dividere ambienti. [...]
Ma allora, perché l'università è crollata, e la biblioteca e altri edifici no? :dart:
Tyrion, se lo sapessi senza essere andato sul luogo sarei il miglior esperto antisismico del mondo. :dart:
Evidentemente ci sono altre cose in queste strutture che non andavano, di cui il giornalista che ha fatto l'articolo, non sa nemmeno l'esistenza.
Tanto per dire faccio una lista:
-le onde sismiche rimbalzano nel mantello terrestre in un modo non uniforme, a causa della diversa natura del terreno. Le argille assorbono meglio l'energia dispersa da un terremoto, mentre rocce più dure, tipo i graniti, trasmettono praticamente tutta la sollecitazione alle fondazioni delle case, che risultano quindi più sollecitate.
-potrebbero esserci stati dei cedimenti differenziali dell'area su cui poggiavano le strutture, a causa della natura del terreno. Ovviamente se una parte della struttura è trascinata verso il basso da uno smottamento o ruota in modo non prevedibile si porta dietro tutto quanto.
Come vedi ancora siamo nel campo di ipotesi che non riguardano problemi costruttivi di alcun tipo, non prevedibili.
Entrando nel merito degli errori umani la lista diventa lunghissima:
-errori di progettazione varia, sottostima di alcuni problemi
-scelte costruttive sbagliate, studi geotecnici inappropriati o non realizzati
-materiali non idonei (fatto volontariamente o meno)
-non rispetto delle normative
-mancanza di manutenzione (tanto per fare un esempio la Tour Eiffel va ridipinta completamente ogni 5 anni) magari alcuni edifici andavano controllati
Su questi si devono concentrare i periti che saranno chiamati ad accertare le cause dei crolli.
Intendevo proprio ciò che ha scpiegato Lyga. Le ditte che hanno sbagliato pagheranno, ma è inutile farsi prendere in giro dai giornalisti che adesso vanno in giro a dire "plastica qui, sabbia là" senza sapere niente su come si tira su una struttura. :dart:
Approfitto della presenza di uno competente per fare una domanda:ho letto che uno dei motivi per cui è successo questo disastro (anche su case di recente costruzione), è che in genere sulle perizie idrogeologiche c'è un certo lassismo,nel senso che piuttosto che far fare la perizia al tecnico di competenza,si preferisce prendere la perizia fatta magari sul palazzo della Regione che sta a 100 metri.Il punto è che in 100 metri ne cambiano di cose,a livello di composizione del terreno.....è vero? :dart: :dart: :dart: