Appunto, vaglielo a far capire a quel Giuliani... :unsure:

Pensandoci bene, però, mi sembra un po' strano che l'evacuazione sarebbe stata fatta a L'aquila...cioè, perchè non a Pescara o a Chieti, molto più vicine e "sicure" dal punto di vista sismico ^_^

Anche a volendo distribuire la popolazione tra i vari centri (Sulmona dista da Chieti e L'Aquila più o meno in egual misura), la popolazione Sulmonese è stimata attorno ai 25.000 abitanti, più altri 14.000 della Valle Peligna, ovvero l'immediato circondario. Anche a volerli distribuire, a L'Aquila sarebbero finiti circa 10.000 sfollati, che avrebbero solo contribuito ad aggravare la situazione presente.

Per la cronaca anch'io condivido quello che dice Joramun, ovvero che non vedo l'ora che la situazione si sia normalizzata per poter tornare a L'Aquila, anche perché è lì che ho la gran parte dei miei amici, ed inoltre pur abitandoci da poco tempo, è una città che mi piace molto, e i mesi che ho passato lì per me sono stati bellissimi.

P.S. accetto l'invito a casa tua ovviamente, sperando di poterlo ricambiare il prima possibile!=p

Cià! :o

E' bello s3ntire che i barrieristi abruzzesi stanno bene... La Dama ignorava che Lochlan e Joramun fosse della zona, ma appena ne ha avuto l'occasione ha chiesto ad Erin notizie di Lyga...

Devono essere stati davvero momenti terribili, non solo per chi li ha vissuti, ma anche per chi, non essendo lì, temeva per le persone care che potevano restare molto più pesantemente coinvolte nella situazione...

Nel mentre vi segnalo questa valida inziativa :unsure:

Ecco, ora la Dama è molto preoccupata: ha appena sentito uno dei suoi più cari amici che le ha comunicato che da domattina sarà in abruzzo per coordinare un'operazione della sua ditta, per aiutare i volontari con le operazioni... Encomiabile operazione ovviamente, ma, con un po' di egoismo, probabilmente, la Dama teme per la sorte del suo amico da domani fino a data da destinarsi... Qualcuno sa se ci sia ancora pericolo (almeno in linea teorica, chè le previsioni, come già detto, lasciano sempre il tempo che trovano...)?

Oggi in visita a L'Aquila c'è stato Napolitano,il quale si è avventurato tra le macerie della Casa dello Studente,ha visitato la frazione di Onna,ha parlato con Bertolaso (il capo della protezione civile gli avrebbe confessato che quella abruzzese è "la più grande emergenza che il paese si trova ad affrontare nel corso della sua storia").Ha anche rassicurato il presidente della regione Chiodi su una cosa secondo me molto importante,e cioè che l'azione dello Stato sarà "forte e continuata;non si fermerà con lo scemare dell'onda emotiva e mediatica.Di questo mi faccio garante personalmente."

Intanto il conto dei morti è salito a 279...... :(

Stamattina il CDM ha emesso un ordinanza speciale per la sospensione immediata del pagamento di bollette e mutui nelle zone terremotate.Il decreto di legge definitivo per l'emergenza è stato rinviato a dopo Pasqua.

E ieri notte,alle 2 c'è stata un altra forte scossa,di intensità pari a quella di martedi alle sette.....scosa avvertita anche a Roma,mentre un leggero tremore lo si è percepito pure qui a Formia.

A proposito di questo.....c'è qualcuno che può rassicurare questo povero cardiopatico sul fatto che a una tale distanza dall'epicentro non si corrono rischi? :unsure: :unsure: :unsure:

Cardio-Omonimo, a Formia sei sfacciatamente lontano dall'epicentro, che tra l'altro si sta leggermente spostando verso nord, quindi don't worry. :unsure:

Per rispondere anche alla Dama, in teoria le scosse di assestamento vanno in calando, ma non è insolito lo "scherzo" di una scossa pari alla prima, quindi non è una legge di natura. Il fatto è che i soccorritori lo sanno, e lavorano sempre in sicurezza. Se succede una cosa tipo una squadra di soccorritori colta da un crollo durante una nuova scossa è da decapitare il responsabile, e di solito non succede. Non penso che il tuo amico vada a fare un giro turistico nelle zone interdette, quindi stai tranquilla.

Mi spiace di aver sbagliato la stima di quasi 100 morti... :unsure:

@Mornie: quell'iniziativa è ottima, e gli appassionati di fantasy potrebbero approfittarne.

A proposito di tornare/restare, ho trovato questo articolo, secondo me molto bello: http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_...44f02aabc.shtml

Si.....infatti dando un occhiata in giro ho trovato vari dati che mi hanno tranquillizzato.

Però è vero che all'interno di una fase sismica,l'intensità e il numero delle scosse sono assolutamente imprevedibili:nel sisma del Friuli,ad esempio,dopo la scossa principale ci fu un periodo caratterizzato da piccole scosse di assestamento....dopo più di sei mesi,quando tutti ritenevano ormai che tutto fosse passato,ci fu una scossa di magnitudo pari a quella principale.In Umbria ci fu una scossa iniziale di 5.5,mentre il giorno dopo,a soccorsi già avviati ci fu una scossa di magnitudo 6......

Un altra cosa......qualcuno mi spiega (in termini comprensibili) il rapporto tra l'intensità di una scossa e la sua scala di misurazione:perchè io ho sentito che la potenza effettiva di una scossa di magnitudo 5.3 e una scossa di 5.5 non sarebbe proprio in proporzione;nel senso che mentre l'intensità effettiva della scossa aumenta in progressione geometrica,la scala di misurazione (la Richter) aumenta in progressione aritmetica.E vero?

Al volo, la scala Richter misura la magnitudo, ed è un rapporto fra quello che registra il sismografo e un valore base, che era fissato su un tipo di sismografo che non ricordo. E' anche un valore ipotizzato con il sismografo a 100 km, così ci sono degli aggiustamenti da fare per avere il valore corretto. Non so bene come funziona ma in pratica più sali e più aumenta, ma di tanto. E' come se fossero potenze, ma non sono sicura sia giusto scientificamente.

Invece l'intensità aumenta un pezzetto per volta, e lo puoi misurare come se fossero esplose un tot di tonnellate di tritolo. Lì aumenta addizionando un po' di tritolo in più ogni volta, è una cosa lineare.

Si nota che non ne so molto di mate? :unsure:

Però anche se l'ho espresso alla cavolo sono sicura che nella sostanza funziona così. :unsure:

E più o meno quello che avevo sentito io:all'aumentare di un grado sulla scala,corrisponde un aumento della potenza di circa trenta volte.

Ma davvero esitono dei sismi cosi potenti che si può essere in pericolo anche lontano dagli edifici???? :unsure: :unsure: :unsure:

Ragazzi, ho sentito in TV l'intervista ad una studentessa, la quale diceva di aver lasciato lo studentato già dalla scossa del 31 marzo, in quanto si erano aperte delle crepe sui muri...non solo gli amici (di lei) la prendevano in giro per le sue fobie ed addirittura dopo un sopralluogo i tecnici avevano assicurato che non ci sarebbero stati problemi :unsure:

Potete confermarmi la veridicità di questa notizia? stavo, infatti, rimproverando mia figlia e con mia moglie non siamo sicuri di aver capito tutto, anche perchè la circostanza sul sopralluogo dei tecnici è abbastanza inquietante...

Potete confermarmi la veridicità di questa notizia? stavo, infatti, rimproverando mia figlia e con mia moglie non siamo sicuri di aver capito tutto, anche perchè la circostanza sul sopralluogo dei tecnici è abbastanza inquietante...

Anche io l'ho sentito per tv e ho sentito anche che qualcuno le aveva creduto ed era andato via e ora l'ha ringraziata...

si, effettivamnte il fatto che i tecnici e i proprietari avessero garantito che fosse tutto a posto è davvero sconvolgente, se avessero avuto più fiducia in lei sarebbe stato molto meglio per tutti!! Ma purtroppo non tutti credono a una studentessa qualcunque e questo ha contribuito e causare una catastrofe

Ragazzi, è un vero stillicidio psicologico.. le scosse non smettono, anzi. Da quando sono tornato a casa gli epicentri si stanno spostando verso nord! Mi inseguono!!! Help! :unsure:

Cmq a parte gli scherzi magari io ormai sono abituato, ma mia madre e le persone sensibili come lei stanno veramente a pezzi..

- l'antisismicità di un edificio FA, e fa parecchio; non parlo solo della casa del mio amico, ma anche della mia. Durante la scossa ho visto in diretta i muri di tramezzo spaccarsi e rompersi (d'altronde servono anche a questo), ma il pilastro ondeggiava a destra e sinistra senza lesionarsi, o perlomeno crepe non ne ho viste...discorso diverso per altre case del mio quartiere, costruite lo stesso periodo ma forse con tecniche meno efficaci; sebbene siano quasi tutte in piedi molte di loro sono irrimediabilmente lesionate, con pilastri piegati e robe simili...una addirittura aveva muri caduti su entrambi i lati, tanto che passandoci accanto riuscivo a vedervi attraverso;

Verissimo.....dove abito io sono caduti giusto i libri dallo scaffale.Le tazze che avevamo preparato per la colazione non si sono mosse dal tavolo e gli unici cocci erano quelli dei deumidificatori appesi ai termosifoni.Difatti il mio quartiere sembrava un oasi di pace (relativamente parlando) rispetto a quello che sentivamo alla radio,motivo per cui posso ritenermi STRAfortunato.Morale della favola:il caffè ce lo prendiamo,ma a casa mia...... :unsure: :unsure: :unsure:

Purtroppo la verità è semplice ed è un problema tutto italiano, e qualsiasi ingegnere o studente di ingegneria potrebbe dirlo. Ok, è vero che le nuove tecnologie migliorano la resistenza alle sollecitazioni più intense, ma è anche vero che nelle zone sismiche è da 50 anni che ci sono delle normative sempre più stringenti da rispettare. Solo che oltre al problema di rispettare queste normative e di verificare in cantiere il raggiungimento di certi standard qualitativi elevati, c'è anche un altro problema che nessuno finora ha considerato. Per gli italiani ogni edificio dovrebbe essere eterno, come il Colosseo, tramandato dai padri ai figli di generazione in generazione a testimonianza della grandezza italica. In realtà si sa benissimo che la vita media di una casa unifamiliare in calcestruzzo armato si aggira intorno ai 40-50 anni, per propri limiti tecnologici e di manutenzione. Ma quante sono le case che vengono abbatutte finito il loro ciclo vitale? Quanti sono i quartieri interi che vengono demoliti e ricostruiti nuovi nuovi sulle loro macerie, come avviene da sempre negli USA, tanto per citare un Paese che del riammodernamento delle città ha fatto una caratteristica dell'ambiente urbano e un'opportunità di sviluppo. E' chiaro che si va incontro ad una riduzione di prestazioni enorme in casi di particolare stress per le strutture con il conseguente aumento delle probabilità di crolli e quindi anche di vittime. Figuratevi, nel mio paese sono ancora in piedi case costruite negli anni '20 che, è meglio specificarlo, non hanno niente di architettonicamente valido da essere salvaguardato. Immagino che in alcune città possa essere ancora peggio. E' ovvio che alla prima scossa sicuramente queste verrebbero giù. Però diciamocelo. Se succede è anche un pò colpa della nostra mentalità "Una casa è per sempre." (ovviamente è un commento sarcastico e amaro dovuto alle immagini del tg che riprendeva i resti delle vecchie strutture in muratura leggera con CLS a base di acqua e sabbia, con solai coi ferri lisci che sono crollate durante la prima scossa. Potevo dirvelo anch'io che crollavano. Potevano dirvelo tutti.)

Giusto per aggiungere un valido motivo alle ragioni del crollo di molti edifici, ecco a voi le case costruite con la sabbia. :unsure:

http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/c...bia/sabbia.html

Sì, la sabbia della spiaggia, quella dei... castelli di sabbia. :unsure: