Analisi concisa ma efficace delle scelte in politica interna ed estera di Emmanuel Macron, e delle problematiche che queste possono causare.
La Corte Europea per i Diritti Umani (ECHR) ha richiamato l'UK per le sue azioni di reimpatrio dei rifugiati in Rwanda.
L'attuale premier, il tory Sunak, ha pertanto minacciato di far uscire il Regno Unito dall'ECHR.
L'ECHR, malgrado il nome, non ha nulla a che vedere con l'Unione Europea, ed è invece legato al Consiglio d'Europa (tanto per capire la differenza, quest'ultimo conta 46 Paesi membri, erano 47 ma la Russia è stata espulsa) attraverso la Convenzione Europea per la Salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà Fondamentali.
La Corte è nata nel 1959 al termine di un lungo e travagliato processo - che vide in primissima fila tra gli altri Churchill - e si tratta di un ente sovranazionale a cui i singoli Paesi concedono il potere di intervento qualora un cittadino ritenga che la giustizia nazionale (o lo Stato stesso) ne abbia calpestato i diritti fondamentali.
Al di là del fatto che il tema è costato a Sunak diverse contestazioni pubbliche di cui si trovano svariati esempi su Youtube, che ne pensate delle progressive picconate alle istituzioni intergovernative e sovranazionali sorte dopo la Seconda Guerra Mondiale?
Lord Beric ha scritto:Mar ha scritto:Ah, vabè sistema elettorale, forma di governo e tecnicamente anche forma di stato (lol) differente, poco da poter confrontare.
Eccesso di grandeur parlando di leader francesi, come dire che l'acqua è bagnata e i governanti russi sono dei dittatori sanguinari revascinsti.
A proposito di grandezza e disillusione, Pétain e De Gaulle sono stati i padri della patria francese durante le due guerre mondiali, successivamente sono diventati i leader della destra francese (vabè, più o meno, mi sto sforzando già abbastanza), accusati poi da sinistra di essere amici dei fasci/ fasci et similia, sempre per restare in tema di dibattito pubblico politico medio, quindi anche in questo caso mi stupisce di più che vengano considerati antitetici. Peraltro, e posto che non mi aspetto che una eventuale Francia a guida Le Pen esca dall'UE, dall'Euro e nemmeno dalla NATO, ma non è stato proprio con De Gaulle che la Francia è uscita dalla NATO? Per dirne una.
Non ho detto che il ragionamento di Macron sia giusto, ho detto che è "molto probabilmente" quello che ha fatto. E la sua grandeur è... diciamo... piuttosto granderueggiante anche per gli standard francesi.
Riguardo al resto, ci tengo sempre a dire che io parlo per me stesso, quindi come la sinistra (francese) abbia considerato Pétain e De Gaulle credo sia più un problema loro che mio.
Però, se non in loro, qualche differenza almeno nei loro eredi* deve averla notata, se nei ballottaggi tra popolari e l'allora Front National c'è sempre stata una precisa scelta di campo.
D'altra parte, ho avuto non più tardi di alcuni giorni fa una discussione con un noto avvocato pugliese (e no, non è Giuseppi) che cercava di convincermi che la Le Pen è più a sinistra di De Gaulle, quindi chissà, magari nel 2002 la sinistra avrebbe dovuto affossare Chirac...
*Ovviamente ipersemplifico, la nascita edl FN è del 1972 e deriva dal pujaidismo e da ON, ma che Pétain sia stato elevato a mito fondativo dell'estrema destra francese - probabilmente anche oltre il personaggio - è un fatto
EDIT: non so perché mi abbia riportato in grassetto la parte quotata, non è un'operazione volontaria.
Si, si, avevo capito cosa stavi dicendo e a mia volta stavo solo sottolineando (sdrammatizzando) lo stesso discorso, non stavo attaccando.
Intanto torna a riscaldarsi il fronte Israele / Libano (e quindi potenzialmente Israele / Iran).
A questo proposito:
joramun ha scritto:Euron Gioiagrigia ha scritto:Yolanda, non puoi stare cinque secondi senza umiliarti? (semicit.)
L'umiliazione sarebbe esattamente in...?
Non so se Euron intendeva quello che sto per dire, ma Palestina libre desde el rio hasta al mar ha un solo significato possibile in rapporto ad Israele, e cioè significa essere contro Israele, è semplicemente un diverso modo di augurarsene la distruzione. Posizione perfettamente legittima, per come la vedo io, a patto che l'individuo/organizzazione/Stato di turno che la professa se ne assuma la responsabilità e ne accetti le conseguenze. Non è che i terroristi/martiri per la libertà sono esentati dalla coerenza logica. Si vis pacem para bellum, dicevano quelli bravi, si vis bellum qué?
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
Mar ha scritto:
Intanto torna a riscaldarsi il fronte Israele / Libano (e quindi potenzialmente Israele / Iran).
A questo proposito:
joramun ha scritto:Euron Gioiagrigia ha scritto:Yolanda, non puoi stare cinque secondi senza umiliarti? (semicit.)
L'umiliazione sarebbe esattamente in...?
Non so se Euron intendeva quello che sto per dire, ma Palestina libre desde el rio hasta al mar ha un solo significato possibile in rapporto ad Israele, e cioè significa essere contro Israele, è semplicemente un diverso modo di augurarsene la distruzione.
Ummm...no. Questa è una tua inferenza assolutamente speciosa. Israele corre tra il Giordano ed il mare per diverse centinaia di Chilometri, e dire che la Palestina deve essere uno stato riconosciuto e libero "dal fiume al mare" non vuol dire in alcun modo che tutto quel territorio debba essere riconsegnato ai palestinesi (non lo era nè nei confini del 47 nè in quelli del 49) e che quindi Israele debba essere distrutto.
Mar ha scritto:Non so se Euron intendeva quello che sto per dire, ma Palestina libre desde el rio hasta al mar ha un solo significato possibile in rapporto ad Israele, e cioè significa essere contro Israele, è semplicemente un diverso modo di augurarsene la distruzione. Posizione perfettamente legittima, per come la vedo io, a patto che l'individuo/organizzazione/Stato di turno che la professa se ne assuma la responsabilità e ne accetti le conseguenze. Non è che i terroristi/martiri per la libertà sono esentati dalla coerenza logica. Si vis pacem para bellum, dicevano quelli bravi, si vis bellum qué?
Esatto, intendevo dire proprio quello. Interpretazioni alternative di quelle parole sono pura metafisica, o per dirla con i neopositivisti: fuffa. Tant'è vero che la Diaz si è ipocritamente scusata in un secondo momento.
Colpo di stato in corso in Bolivia, da seguire con attenzione.
Pare sia rientrato.
https://www.politico.com/news/2024/06/26/armored-vehicles-bolivia-president-00165177
Nessun commento sulle legislative francesi oppure aspettiamo i ballottaggi?
Il governo bulgaro non ottiene la fiducia in Parlamento. Al di là di simpatie e antipatie politiche che possono far dispiacere o esultare per l'evento, se le camere venissero nuovamente sciolte la Bulgaria andrebbe al voto per la settima volta in quattro anni...
Maggioranza blairiana (siamo a 412 seggi con 3 ancora da assegnare) per i LAB in UK. Sotto i sondaggi in termini di seggi, parecchio sotto i sondaggi in termini di voti, si è sottovalutato l'effetto di candidati indipendenti a sinistra che hanno drenato voti (e anche vinto seggi) legati alla questione israelo-palestinese.
CON sconfitti ma non annichiliti al livello prospettato dai sondaggi, REF in forte crescita, da tenere d'occhio per le prossime elezioni.
Buon risultato tanto dei libdem quanto dei verdi
SNP sottotono in Scozia.
Dopo 14 anni di governo CON il Regno Unito vira verso sinistra, vediamo Starmer che combina.
No comment, perché non è necessario.
https://www.panorama.it/news/dal-mondo/hassan-e-antisemitismo-in-europa
Quanto godo a leggere i risultati dalla Francia e a pensare a tutte le vaccate che destra e liberisti vari hanno sparato e sparano su quanto sia inconcludente allearsi solo per sventare "la minaccia fascista", e a chi diceva che non era vero che l'astensione stava tutta o quasi in un elettorato di sinistra che poi, quando motivato a votare, ha portato l'affluenza a percentuali che non si vedevano da 30 anni.
Intanto i francesi vi hanno risposto andando in cabina elettorale prima e in piazza a cantare "Bella Ciao" dopo, per impedire che a governare la Francia ci finisse una fascista, razzista e putiniana conclamata.
Da stasera torniamo ad essere quelli peggio messi tra le grandi democrazie europee.
Sulla Francia si possono scrivere fiumi di parole, in pillole:
*RN ha bisogno di emanciparsi dalla dinastia Le Pen, ma c'è il forte dubbio su "se" e "cosa" possa essere RN senza la famiglia Le Pen...
Passata abbastanza sottotraccia la vittoria del candidato riformista in Iran. La sensazione è che questa volta gli ayatollah pensassero a far fare un secondo giro ai conservatori e che quindi le cose siano un po' finite fuori dal loro controllo... ma comunque non nutro grandi speranze. Spero di essere smentito.
Dai, qualche considerazione al volo su altri temi.
Impreparazione totale dei giornalisti italiani. Tanto a La7 quanto su Sky sono rimasti di sale ai primi exit. Ora, RN terzo ha stupito anche me, ma dopo il primo turno qualsiasi cosa girasse sopra i (voglio essere generoso) 200 seggi era chiaramente frutto di allucinazione collettiva o malafede.
Melé, e questo è confermato da molte fonti, è completamente inaffidabile. Viene considerato un cavallo pazzo dai suoi stessi compagni di partito, LFI è molto meno coesa di quanto si potrebbe pensare, e a parte la Guerrido tutti i principali rivali di Melenchon sono stati eletti.
Tornando a Macron. Lui aveva due obiettivi, non ne ha portato a casa nemmeno uno in modo completo, ma quel che ha fatto è stato un successo in modi che vanno oltre i numeri.
In un'Assemblea instabile, il Presidente assume naturalmente maggior potere e valore.
Ha rimarcato la centralità di ENS dopo la batosta alle Europee.
Ha ricordato che la seconda scelta degli elettori di sinistra non è RN ma è ENS, e questo non era scontato. La Francia è stata il primo Paese europeo, negli anni '80, a sperimentare il passaggio diretto di voti dall'estrema sinistra all'estrema destra, e anche in un passato molto più recente quel flusso di voti non si è mai arrestato.
Ha dato segnali forti in vista delle presidenziali 2027.
Ha ricordato che il nome Le Pen non vince in Francia.
Quindi perché non ha ottenuto quel che voleva? Perché da un lato, come detto sopra, c'è stata un'unità a sinistra più forte di quel che pensava. Macron contava di essere in molti più ballottaggi davanti alla sinistra, e di poter contare su un numero molto più alto di desistenze e voto utile. Dall'altro lato, Macron sperava in un risultato migliore di RN per costringerlo a un governo di minoranza in cui cucinare Bardella a puntino per il 2027. E Macron avrebbe avuto le capacità politiche e il potere per farlo, è evidente. In questo caso è stato proprio il suo Primo Ministro Attal a rovinargli il gioco: se si va oltre le dichiarazioni pubbliche, le desistenze sono farina del sacco di Attal, e... beh, hanno funzionato troppo bene per quello che voleva Macron.
Il PS non può accettare un governo in cui non ci sia anche LFI: verrebbe cannoneggiato da sinistra e tornerebbe a percentuali da prefisso telefonico. Al tempo stesso Melé, come dicevo, è ingestibile, ma al tempo stesso dentro LFI ci sono diverse voci dissidenti che potrebbero prendere la palla al balzo.
LR potrebbero accettare un governo con i socialisti e persino comunisti, ma mai con LFI, nemmeno "depurata". Personalmente trovo le loro scelte le più importanti di tutte: si arrenderanno completamente a RN oppure cercheranno di portare avanti le istanze di un centrodestra liberale?
Risultato interessante che ogni volta mostra come le elezioni siano come una partita di calcio: non importa la squadra, può succedere veramente di tutto. La Le Pen per fortuna è stata fermata (le dichiarazioni sull'Ucraina degli ultimi giorni secondo me sono state una zappa sui piedi) però, come già successo anche ai nostri lidi, non vedo come una coalizione che mette insieme capre e cavoli con l'unico punto comune del "basta non vincano gli altri" possa rendere un paese governabile.