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ADWD - Lista delle altierate: contribuite numerosi!
E di Eddard Seaworth
creato il 11 novembre 2008

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lord-jon
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lord-jon
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Inviato il 03 agosto 2009 21:54

Grazie Carlo! <img alt=" />

In effetti immaginavo fosse giusto, però non si sa mai... Era proprio una curiosità perchè personalmente avrei visto meglio i due simboli invertiti... <img alt=" />


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Eddard Seaworth
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Eddard Seaworth
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Inviato il 07 agosto 2009 18:34 Autore

quest'errore è soprattutto indice di una totale mancanza di revisione sul lavoro di Altieri

Mancanza di revisione? E di chi?

E poi no non sono d'accordo: secondo me è indice di uno stravolgimento voluto da parte del traduttore...in sostanza non stiamo più leggendo martin, ma maraltierin....o questo o si deve pensare che il traduttore non superi quello di un ragazzino di undici anni che sta cominciando a studiare una lingua straniera!

 

Il trono di Spade, p. 177

"Mio fratello mi onora di eccessiva gentilezza." Renly controllò un altro accesso di risa "La porta per andarmene so trovarla da solo" fece un salamecco al'indirizzo di Joffrey "E forse un po'più tardi, mio valoroso principe, tu riuscirai a spiegarmi come abbia fatto una ragazzina, della stessa minacciosa mole di un topolino bagnato, prima a disarmarti con un manico di scopa spezzato, e poi a gettare il tuo temibile gladio nel fiume". la porta cominciò a richiudersi dietro di lui "Dente di Leone lo chiamava, quel suo spiedino" lo udì sghignazzare Ned.

La parte in corsivo è aggiunta da altieri. Letteralmente tradotto, il pezzo suona così:

 

Lord Renly soffocò la risata "Mio fratello è troppo gentile. posso trovare la porta da solo."S'inchinò a Joffrey "Magari più tardi mi dirai come ha fatto una ragazzia di nove anni della taglia di un topo bagnato a disarmarti con un mani di scopa e a gettare la tua spada nel fiume" mentre la porta si serrava dietro di lui, Ned lou dì dire "Dente di Leone"e sghignazzare una volta ancora.


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Inviato il 07 agosto 2009 21:55

quest'errore è soprattutto indice di una totale mancanza di revisione sul lavoro di Altieri

Mancanza di revisione? E di chi?

E poi no non sono d'accordo: secondo me è indice di uno stravolgimento voluto da parte del traduttore...

 

Esattissimo. Non sono "errori": è Altieri che riscrive Martin, pretendendo di migliorarlo. Si tratta di un atto di presuntuosa arroganza. Per di più da parte di qualcuno che non sa scrivere - e cioè che crede che aggiungere aggettivi e avverbi dappertutto dia più forza al testo, ottenendo al contrario di indebolirlo e appesantirlo. Ci sono parti dove aggiunge un bel "ca**o in bocca" quando Martin non si è sognato di metterlo esplicitamente (pur lasciandolo capire). Martin è tanto contenuto nella forma quanto Altieri è volgare nel suo stravolgerla.

in sostanza non stiamo più leggendo martin, ma maraltierin....o questo o si deve pensare che il traduttore non superi quello di un ragazzino di undici anni che sta cominciando a studiare una lingua straniera!

 

No, perché allora sarebbe di nuovo un errore dovuto a inesperienza. E invece non è così, come hai detto sopra. Comunque, ci siamo capiti.

Il trono di Spade, p. 177

"Mio fratello mi onora di eccessiva gentilezza." Renly controllò un altro accesso di risa "La porta per andarmene so trovarla da solo" fece un salamecco al'indirizzo di Joffrey "E forse un po'più tardi, mio valoroso principe, tu riuscirai a spiegarmi come abbia fatto una ragazzina, della stessa minacciosa mole di un topolino bagnato, prima a disarmarti con un manico di scopa spezzato, e poi a gettare il tuo temibile gladio nel fiume". la porta cominciò a richiudersi dietro di lui "Dente di Leone lo chiamava, quel suo spiedino" lo udì sghignazzare Ned.

La parte in corsivo è aggiunta da altieri. Letteralmente tradotto, il pezzo suona così:

 

Lord Renly soffocò la risata "Mio fratello è troppo gentile. posso trovare la porta da solo."S'inchinò a Joffrey "Magari più tardi mi dirai come ha fatto una ragazzia di nove anni della taglia di un topo bagnato a disarmarti con un mani di scopa e a gettare la tua spada nel fiume" mentre la porta si serrava dietro di lui, Ned lou dì dire "Dente di Leone"e sghignazzare una volta ancora.

 

Ci aggiungo il testo originale:

Lord Renly stifled his laughter. "My brother is too kind. I can find the door myself." He bowed to Joffrey. "Perchance later you'll tell me how a nine-year-old girl the size of a wet rat managed to disarm you with a broom handle and throw your sword in the river." As the door swung shut behind him, Ned heard him say, "Lion's Tooth," and guffaw once more.


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Eddard Seaworth
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Inviato il 08 agosto 2009 14:52 Autore

Mettiamoci anche queste:

A Games of Throne, p. 87

Tyrion glanced down and saw the Hound standing with young Joffrey as squires swarmed around them.

[...]

"Send a dog to kill a dog!"

Il Trono di Spade, p. 100

Tyrion gettò un'occhiata verso il basso. Il Mastino era di fronte al giovane Joffrey, Signorotti diel clan Lannister si accalcavano intorno a loro.

[...]

"Un mastino che uccide un lupo!"

Per i non anglofoni:

Tyrion occhieggiò in basso e vide il Mastino di fronte al giovane Joffrey mentre gli scudieri sciamavano loro intorno.

[...]

"Mandare un cane ad uccidere un cane!"

 

Bello vedere i servitori (squires) di un mondo medievale trasformarsi nei signorotti di provincia del '700/'800 europeo (Dickens usa la forma esquire), ed estremamete necessaria la specifica che si tratta di membri di casa Lannister...non se n'era accorto neppure Martin, che forse pensavaa dei "servitori" generici, magari del castello...

 

A Games of Throne p. 93-94

Lady Stark was there beside his bed. She had been there day and night, for close on a fortnight. not for a moment she had left Bran's side. She had her meals brought to her ,and chamber pot as wells, and a small hard bed to sleep though it was said she had scarcely sleep at all.

[...]

But now there was no more time.

[...]

Her face did not change. Her long auburn hair was dull and tangled.

Il Trono di Spade, p. 106

Un'ombra era seduta accanto al letto. Era là da molto tempo, giorno e notte. lady Stark non si era mai allontanata dal capezzale di Bran, nemmeno per un istante. Si era fatta portare il cibo, pitali per espletare le proprie funzioni corporali, un piccolo, duro pagliericcio sul quale dormire. ma i sussurri del castello dicevano che non aveva dormito molto, su quel pagliericcio.

[...]

Ma ora il tempo era finito.

[...]

Non ci fu nessun cambiamento nella voce di Catelyn. I suoi lunghi capelli neri erano opachi, aggrovigliati.

ancora per i non anglofoni:

Lady Stark era là, accanto al letto. C'era rimasta giorno e notte, per quasi quindici giorni. Non aveva lasciato il fianco di Bran per un momento. Si era fatta portare il cibi, ed anche un pitale, ed un piccolo duro letto per dormire benché si dicesse che vi avesse dormito a malapena.

[...]

Ma ora non c'era più tempo.

[...]

Il suo viso non cambiò. I suoi lunghi capelli rossi erano opachi e arruffati.

Nella sua profonda cultura altieri sa che i poveri lettori ignoranti non sanno cos'è un pitale e si prende la briga di specificarne la funzione. Ed è necessario anche specificare che c'è un'ombra accanto al letto, creando la suspense, perché è banale che Martin ti dica subito chi è; è anche bene specificare chi è che sussurra che Cat è insonne o quasi (ossia, il castello ha pietre parlanti, tipo le canne di re Mida), ma non serve dire da quanto. Dire che Jon non ha più tempo (perché deve partire) è scontato, meglio una frase ad effetto...che poi sia finito il tempo ma non si sappia DI COSA è relativo.

Il cambio di colore di capelli è poi una costante: gli stark sono quelli che hanno inventato le tinture istantanee e se ne portano sempre dietro una scorta....


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Inviato il 09 agosto 2009 14:47

Accidenti, non ho parole: ma per me che non leggo romanzi in inglese, e' comune massacrare cosi' i testi, o soltanto Le Cronache ha avuto questo trattamento?


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Tyrion Hill
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Inviato il 09 agosto 2009 16:54

Accidenti, non ho parole: ma per me che non leggo romanzi in inglese, e' comune massacrare cosi' i testi, o soltanto Le Cronache ha avuto questo trattamento?

 

No, credo che sia comune, almeno per tutta la "letteratura di serie B" (o considerata tale - io non concordo naturalmente). Me ne sono accorto la prima volta quando ho (ri)letto il mio primo libro di Heinlein in inglese. Anzi, riporto qui l'incipit del libro: prima in inglese, poi nella "traduzione" di G. Cella, marcando in grassetto le parti inventate dal "traduttore", e in rosso le parti soppresse:

"Lot ninety-seven," the auctioneer announced. "A boy."

The boy was dizzy and half sick from the feel of ground underfoot. The slave ship had come more than forty light-years; it carried in its holds the stink of all slave ships, a reek of crowded unwashed bodies, of fear and vomit and ancient grief. Yet in it the boy had been someone, a recognized member of a group, entitled to his meal each day, entitled to fight for his right to eat it in peace. He had even had friends.

Ora la "traduzione":

"Lotto 97 - annunciò il banditore. "Un ragazzo."

Il ragazzo aveva un groppo di vomito in gola, e la testa gli girava, a sentirsi di nuovo, dopo tanti giorni, la terraferma sotto i piedi. Il razzo degli schiavi aveva percorso più di 40 anni luce; portava nelle sue gigantesche stive il puzzo di tutti i razzi di schiavi, lezzo di corpi sporchi, ammassati, di paura, di vomito, e antichi incubi. Eppure, in quell'inferno il ragazzo era stato qualcuno, il membro riconosciuto di un gruppo sociale, con diritto alla sua scodella di cibo tutti i giorni, con il diritto di lottare a pugni e a morsi per mangiarsela in pace. Aveva avuto persino degli amici.

Allora: groppo di vomito in gola, e la testa gli girava è la traduzione di due aggettivi: dizzy e half sick. Perché non tradurli (ad esempio) con confuso e mezzo nauseato? Perché aggiungere, ovunque, cose che nel testo originale non ci sono, e togliere cose che nel testo originale ci sono? Magari sarà significativo che l'astronave abbia viaggiato più di 40 anni luce: magari l'autore ha intenzione di riutilizzare questo dato più avanti - ma il traduttore ha deciso che "non importa". Ed è cosí che nascono i testi tradotti che non sono nemmeno consistenti con se' stessi...

 

E questo non è Altieri! È un altro traduttore. E con altri romanzi, di altri autori, è sempre la stessa cosa. È sempre cosí. A questo punto sono costretto a giungere alla conclusione che non è (tutta) colpa del traduttore. Secondo me sono proprio le case editrici che danno direttive tese a prolungare e "abbellire" il testo.

 

Io dico che è una vera vergogna. I libri ormai in italiano non li leggo più (a meno che, ovviamente, non siano libri italiani). Lo stesso con i film. Una volta credevo che "i doppiatori italiani fossero i migliori del mondo". Beh, non è vero... <img alt=" />


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Koorlick
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Inviato il 09 agosto 2009 20:14

Non solo la letteratura "di serie B", credo.

Ricordo che quando ho letto Orgoglio e Pregiudizio, quindi un grande classico, ho notato (leggendo in italiano, senza testo originale) almeno una frase che nella nostra lingua non aveva alcun senso nel contesto... e sono pressoché certo che fosse un errore di traduzione, dovuto alla disattenzione del traduttore e dell'editor.

Ora non ricordo la frase, ovviamente <img alt=" />, ma era qualcosa del tipo "il fratello di lui" al posto del "fratello di lei".


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Inviato il 09 agosto 2009 20:38

Nella edizione italiana di Streghe all'Estero, di Terry Pratchett (Witches abroad), sono state dimenticate 10 pagine a metà libro.


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Eddard Seaworth
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Inviato il 09 agosto 2009 22:00 Autore

Per non parlare di Tolkien, massacrato traduzione dopo traduzione. Un esempio rapido (fatto a memoria, non ho il libro sottomano), da Il Silmarillion, dove, nella traduzione italiana, la frase suona:

V'è chi dice trattarsi di Mandos in persona, araldo, e non dei minori, di Manwe

 

e fin qui niente di male, volutamente tradotto in modo arcaico.

Solo che la frase in inglese dice:

Alcuni dicono che era lo stesso Mandos, e non qualche altro araldo minore di Manwe

 

Ora...non mi pare che il senso sia precisamente lo stesso...


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Inviato il 09 agosto 2009 23:20

Nella edizione italiana di Streghe all'Estero, di Terry Pratchett (Witches abroad), sono state dimenticate 10 pagine a metà libro.

 

Anche nello stesso Cittadino della Galassia (già citato)! Nell'originale ho trovato un mezzo capitolo che nella traduzione semplicemente mancava. Era una parte stupenda, dove si descrivevano gli usi e i costumi di una certa società aliena, e il loro modo di fare commercio. Sono praticamente certo che quella parte fosse stata tagliata semplicemente perché l'editore l'aveva giudicata "noiosa". Maledetti... <img alt=" />

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Inviato il 10 agosto 2009 8:34

Notevole... io leggo correntemente tanto l'inglese informatico, quanto quello che si puo' trovare sui vari forum, ma non riesco a decidermi a leggere un romanzo perche' ho paura che 'l'immersione' verrebbe penalizzata da un continuo sforzo a tradurre i termini, e temo che diverse sottigliezze mi sfuggirebbero.

Eppure la voglia rimane...

 

Per i film, invece, li guardo in lingua originale solo dopo averli visti in italiano perche' c'e' poco da fare: Pulp fiction in italiano mi piace decisamente di piu' :-)

 

@Tyrion: io 'half-sick' lo tradurrei come 'mezzo malato'. Percje' hai preferito 'nauseato'?


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Inviato il 10 agosto 2009 9:41

Notevole... io leggo correntemente tanto l'inglese informatico, quanto quello che si puo' trovare sui vari forum, ma non riesco a decidermi a leggere un romanzo perche' ho paura che 'l'immersione' verrebbe penalizzata da un continuo sforzo a tradurre i termini, e temo che diverse sottigliezze mi sfuggirebbero.

 

No, no, no, ti giuro che non e' cosi'. Cioe', e' cosi', ma solo per le prime trenta pagine. Anch'io credevo che mi sarei "rovinato" la storia, ma il trucco per cominciare e' quello di rileggere in inglese una storia che si e' gia' letta - e che si ama. Naturalmente con un dizionario a portata di mano, e imponendosi di non fare i pigri: ogni volta che non si sa che cosa significa una parola, si cerca. Dopo trenta pagine ci si accorge di non consultare il dizionario quasi piu'. Questo perche' il lessico di quel particolare autore e' piu' o meno sempre lo stesso: hai aggiunto al tuo vocabolario di parole inglesi quelle 30 o 40 in piu' che piacciono all'autore.

 

E' chiaro che ne' tu ne io conosceremo mai l'inglese come conosciamo l'italiano, e che forse una piccola penalizzazione ci sara' sempre (io comunque non lo credo affatto): ma e' anche vero che c'e' una fortissima penalizzazione a leggere una traduzione da deficiente. Il punto e' che "non lo sai" - non sai che cosa ti e' stato tolto - e quindi sembra che sia tutto OK.

Eppure la voglia rimane...

 

Per i film, invece, li guardo in lingua originale solo dopo averli visti in italiano perche' c'e' poco da fare: Pulp fiction in italiano mi piace decisamente di piu' :-)

 

Ammetto che e' tradotto molto bene. Ma prendi il semplicissimo esempio della barzelletta dei pomodori: in italiano il pomodorino resta indietro, e il padre pomodoro gli dice "Concentrati!". In inglese il pomodorino resta indietro, e il padre gli dice "Catch up!" Ci sono cose che davvero non si possono tradurre efficacemente... e i dialoghi fra Vincent Vega and the Bad Motherfucker, per quando tradotti magistralmente, in italiano perdono (una cosa che salva molto le traduzioni dei film e' che il traduttore non puo' permettersi di aggiungere aggettivi e avverbi dappertutto, perche' il tempo per pronunciare la frase resta quello... Ad esempio, quando faranno il pilota delle Cronache, i dialoghi vi sembreranno molto piu' brevi e crudi, ma questo perche' e' solo nella traduzione italiana del libro che sono lunghi e sbrodolosi).

@Tyrion: io 'half-sick' lo tradurrei come 'mezzo malato'. Percje' hai preferito 'nauseato'?

 

Perche' il contesto mi sembrava quello: il ragazzo e' appena sceso da una astronave... Ma puo' darsi che abbia ragione tu. <img alt=" />

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Inviato il 10 agosto 2009 11:32

Io ho appena finito di leggere il mio primo libro in inglese: A hat full of sky di Terry Pratchett. Lo avevo già letto in italiano e questo mi ha aiutato. Ora comunque andrò su Wintersmith \o/


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Inviato il 10 agosto 2009 14:36

Per non parlare di Tolkien, massacrato traduzione dopo traduzione.

Be', bisogna vedere nel complesso: sarei curioso di sapere se ci sono davvero tanti errori del genere in Tolkien, ma penso di no, o comunque niente al confronto di Altieri con Martin. È chiaro che una traduzione perfetta non ci sarà mai, che il traduttore può sbagliare o prendersi qualche libertà a tratti. Il punto è che Altieri non fa uno o due errori, ma un sacco, e non sono dovuti alla fretta, ma voluti! (be', ne fa anche di non voluti). Non ho confrontato pagina per pagina tutti i libri (i primi tre -intendo AGOT, ACOK, ASOS li possiedo sia in italiano che in inglese) ma basta aprire e leggere un punto a caso (l'ho fatto diverse volte) e si trova sempre qualche pasticcio, aggiunte, modifiche inutili ecc.

Un esempio: "il trono di spade", p.113, rispettivamente "A Game of Thrones", p. 99 dell'edizione Voyager paperback. Prendete la prima frase (magari più tardi la riporto, ora non ho voglia :p): capisco che non sia così semplice da rendere, ma davvero non c'è bisogno di spezzare una frase sola in tre frasi diverse. Se l'autore ha voluto che fosse una sola, ci sarà un motivo, no? mi sembra che la versione italiana suoni davvero male rispetto all'originale...

 

Per il resto, i brani che avete appena postato sono davvero agghiaccianti: ma in tutto questo, la cosa che mi lascia più perplesso è che io non ho un dottorato in inglese, anzi! ho seguito esattamente un anno di inglese a scuola (poi ha dovuto lasciare spazio al greco). Ok, per me leggere il vero Martin non è così facile, e anche alla fine di AFFC (unico che ho letto per intero in lingua originale) dovevo cercare un sacco di parole sul vocabolario. Detto questo, gente, ci arrivo anch'io che certe cose sono uno schifo, un insulto all'autore.

Leggetelo in inglese, se potete (vedi tempo, forza di volontà, conoscenza della lingua): secondo me quello che si perde in dettagli ecc. lo si guadagna in realtà con altre finezze che nella traduzione forzatamente (o per volontà di A.) vanno perse.


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Eddard Seaworth
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Inviato il 10 agosto 2009 16:01 Autore

bisogna vedere nel complesso: sarei curioso di sapere se ci sono davvero tanti errori del genere in Tolkien, ma penso di no, o comunque niente al confronto di Altieri con Martin

Non li ho contati, ma dopo aver letto Lord of the Ring non ho più ripreso in mano Il Signore degli Anelli. Quando, qualche anno fa, è uscita la "nuova traduzione" l'ho presa e sfogliata in libreria....per scoprire che di "nuovo" c'è poco più che la scritta in copertina!

E poi devo pure sentirmi dire che Quirino Principe, Francesco Saba Sardi e Vicky Alliata di Villafranca hanno posto il veto alla correzione delle loro traduzioni (non so cosa avessere in mano per imporsi in modo simile, ma qualche cosa c'era)...la stessa arroganza di Altieri, convinti di essere insuperabili.

che poi altieri sia riuscito a realizzare con Martin un record di obbriri...beh, qui non ci piove...


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