Altroché mi interessa, son già andata a leggerlo (e corretto il mio libro con la scolorina la parte in cui Jon cavalca alla testa del gruppo per poi tornare indietro). Spero che posterai tutti i capitoli.Sto rileggendo le Cronache, in italiano e in inglese. E sto anche commentando qualche altierata. Se siete interessati questo è il 1° capitolo di Bran ne Il trono di spade: http://librolandia.w...an/#comment-268
Stranezze ne "Il trono di spade": a pagina 195 i mantelli dorati parlando di Baelish lo chiamano "lord Ditocorto", strano che parlando di un lord usino un nomignolo così dispregiativo, a meno che anche loro non lo disprezzino.
Pagina 390: Ned ripensa al Concilio pieno di codardi e adulatori, è ovvio che ripensi, come già a pagina 219, a ciò che gli aveva detto Robert a pagina 55 ma lì aveva parlato di adulatori e imbecilli non codardi.
Pagina 268: maestro Luwin aveva inviato corvi messaggeri a Eddard che era ad Approdo del Re, a Jon sulla Barriera e a Catelyn che era... dove? Come si può mandare una lettera a uno che non sai dove sia, d'accordo che anche lei sarebbe stata ad Approdo del Re ma c'era il rischio che quando il corvo fosse arrivato lei non fosse ancora arrivata o fosse già ripartita e in ogni caso come trovarla? In più Catelyn non voleva far sapere che stava arrivando e mandare dei corvi ad Approdo del Re con un messaggio per lei non ha senso.
Pagina 277: Bran non è riuscito ad ascoltare tutta la storia che gli stava raccontando la vecchia Nan eppure ne svela il finale, ma forse quella storia gli era stata già raccontata altre volte.
Pagina 312: c'è scritto che Gendry ha gli occhi di color azzurro ghiaccio, a pagina 351 c'è scritto che Gendry ha gli stessi occhi dei Baratheon ma a pagina 164 c'è scritto che Renly ha gli occhi verdi come la sua armatura.
Stranezze ne "Il grande inverno": pagina 121 "Da qualche parte, chissà dove, chissà quanto lontano, Dany udì Irri piangere di terrore, implorandola di non costringerla a tradurre ciò che Viserys aveva detto. Daenerys le passò un braccio intorno alle spalle". ma se fino a 2 secondi prima non sapeva neanche dove fosse.
Pagina 280: il gran maestro Pycelle dice che ci fu un'estate molto più lunga di quella che stanno vivendo, più avanti dice che durò 7 anni eppure a pagina 19 si dice che quell'estate sta durando da 9 anni.
Pagina 287: Ditocorto chiama Ned "lord Eddard" o "Stark", qui solo Eddard, non è strana questa confidenza?
Stranezze ne "I guerrieri del ghiaccio": la Compagnia Dorata prende il motto da Aegor Rivers detto "Bittersteel", peccato che Altieri ha tradotto "Bittersteel" con "Acreacciaio" e il motto con "Sotto l'oro il gelido acciaio".
Pare che Stannis non si sia limitato a tagliare le primi falangi delle dita della mano sinistra di Davos ma le dita intere, leggere il primo capitolo di Davos per credere.
Barristan il Valoroso viene chiamato il Coraggioso
Jon vuole reclutare dei bruti e pensa che deve separare le pecore dai caproni, non sa un po' troppo di Vangelo?
Nelle appendici: motto di casa Greyjoy: "Non non sappiamo tessere" No! di nuovo?
Margary Tyrell: 3 volte sposata 3 volte vedova. Ma Altieri traduce senza leggere il libro?
Scusate, vi faccio questa domanda senza aver letto nessun post in questo thread per evitare spoiler. Avete per caso una "lista" delle principale altierate presenti nel primo libro (primi due se si tiene conto della divisione effettuata da Mondadori)? Grazie
Vabbè ho capito, mi compro il cofanetto coi 4 volumi in lingua originale così mi evito le altierate non rischio spoiler leggendo il 3D:)
scusate, ieri nel "Dominio della Regina" in un capitolo di Brienne (circa a pagina 250 mi sembra), ho letto una cosa tipo "voleva vedere se preferiva la fregna o il ca**o".
Non ricordo le parole esatte, ma le parole con la f e con la c erano quelle.
Mi domando, nell'edizione originale com'è?
Dimmi il capitolo preciso e te lo controllo.
Dimmi il capitolo preciso e te lo controllo.
ciao,
libro "Il dominio della regina", capitolo "Brienne" pag 254 (la frase inizia in fondo a pag.253) edizioni Oscar Mondadori.
citazione "Una assomigliava vagamente a una donna da soldati che una volta si era avvicinata a Brienne, chiedendole che cosa avesse in mezzo alle gambe, la fregna o il ca**o".
Ma fregna è italiano??
grazie!
ora che ci penso mi ha dato da pensare anche una frase riferita a Renly, in cui si diceva che preferiva il sapore del membro virile rispetto a qualcos'altro, però non ricordo se è nello stesso libro o nel precedente.
Trovato: pag 71 dominio della regina: "Un uomo può anche preferire il gusto del membro virile, ma dopo qualche boccata di birra cambierà idea abbastanza in fretta".
Sempre nello stesso libro c'è una battua che Cersei fa a Jaime quando gli chiede di diventare Primo Cavaliere, che in inglese sarebbe tipo la mano del re, a lui che è monco, in italiano si perde il gioco di parole, nonostante questo Jaime sottolinea l'ironia (inesistente nella versione italiana) della sorella, si trova a pagina 70 dello stesso libro.
libro "Il dominio della regina", capitolo "Brienne" pag 254 (la frase inizia in fondo a pag.253) edizioni Oscar Mondadori.
citazione "Una assomigliava vagamente a una donna da soldati che una volta si era avvicinata a Brienne, chiedendole che cosa avesse in mezzo alle gambe, la fregna o il ca**o".
Ma fregna è italiano??
grazie!
è uno dei tanti modi "volgari" per indicarla, sarebbe un "espressione romana-abruzzese e marchigiana" (fonte wiki)
comunque si, i termini usati nell'originale sono quelli ...
Si l'ho appena notato anch'io (sto appena rileggendo Il dominio). Questa battuta in italiano non ha senso, ma é colpa della traduzione. Se il titolo sarebbe stato tradotto semplicemente in "mano del re", che non sarebbe stato mica malvagio, la si sarebbe salvata.Sempre nello stesso libro c'è una battua che Cersei fa a Jaime quando gli chiede di diventare Primo Cavaliere, che in inglese sarebbe tipo la mano del re, a lui che è monco, in italiano si perde il gioco di parole, nonostante questo Jaime sottolinea l'ironia (inesistente nella versione italiana) della sorella, si trova a pagina 70 dello stesso libro.
Si l'ho appena notato anch'io (sto appena rileggendo Il dominio). Questa battuta in italiano non ha senso, ma é colpa della traduzione. Se il titolo sarebbe stato tradotto semplicemente in "mano del re", che non sarebbe stato mica malvagio, la si sarebbe salvata.
Sempre nello stesso libro c'è una battua che Cersei fa a Jaime quando gli chiede di diventare Primo Cavaliere, che in inglese sarebbe tipo la mano del re, a lui che è monco, in italiano si perde il gioco di parole, nonostante questo Jaime sottolinea l'ironia (inesistente nella versione italiana) della sorella, si trova a pagina 70 dello stesso libro.
noi italiani dobbiamo ripensare al fatto che la collana del primo cavaliere (e pure la spilla mi sembra) è composta da mani
Probabilmente l'avete già scritto, ma gli occhi di Rhaegar che da indaco diventano neri? Che Targaryen di serie B che sarebbe!
Sì? Sai qualìè il problema? Che i doppi sensi, anche volgari, si perdono da subito. Quando Robert chiede a Ned se sa cosa si dica "del re e del suo primo cavaliere" gli dice anche che il detto popolare è "il re si diverte, il primo cavaliere si becca la m*****" - peccato che in inglese la frase suoni molto più coerente: "il re caga, la mano raccoglie la m*****"noi italiani dobbiamo ripensare al fatto che la collana del primo cavaliere (e pure la spilla mi sembra) è composta da mani
Metà dei significati impliciti in quel titolo se ne vanno con questa traduzione del cavolo...
Ho letto con interesse questa discussione e vorrei dire la mia nella duplice veste di lettore appassionato delle Cronache e traduttore di lunga data. Sono state dette molte cose, alcune pienamente condivisibili, altre piuttosto discutibili. Provo a sintetizzare le questioni principali che mi hanno fatto riflettere, nella speranza di non sembrare pedante (nel qual caso chiedo perdono in anticipo...).
Valutare la qualità di una traduzione non è un compito facile, perché i fattori da prendere in considerazione sono molti. Qui mi pare che l'attenzione si sia focalizzata principalmente (o solamente) su errori di comprensione (qualcuno ha detto unicorno?), tagli o aggiunte, scelte stilistiche infelici (ma qui entriamo nel campo del gusto estetico) e inconguenze (una cosa che prima è gialla e poi diventa verde).
1) Gli errori di comprensione capitano a tutti, specialmente con un testo di tale lunghezza, ma non sono scusabili. Una buona revisione, ricerche accurate, consultazioni con madrelingua risolvono quasi sempre il problema. Quasi sempre, perché ci sono cose che ambigue sono e ambigue restano, per cui entra in gioco, più che altrove, l'interpretazione. Nel caso delle Cronache, penso che la traduzione sia stata fatta di fretta, perché un prodotto di successo va piazzato subito, i fan sono in attesa e pronti a sborsare soldi. E la Mondadori pubblica per soldi, mica per la gloria.
2) Le aggiunte servono a compensare qualcosa che viene perduto in altri punti. Servono a spiegare qualcosa che nella lingua (o cultura) di arrivo non è così chiaro come nella lingua (o cultura) di partenza. Servono a molte cose, non occorre che le elenchi tutte. Idem per i tagli. Sono una pratica normale quando vengono fatti in maniera ridotta, sensata ed equilibrata. Se invece trasformano massicciamente un testo, sorge il dubbio che il traduttore voglia fare una riscrittura piuttosto che una traduzione. Nel nostro caso, può essere benissimo che sia stata una richiesta editoriale, della serie:
Mondadori: vogliamo un testo scorrevole, non ci interessa che sia filologicamente accurato, l'importante è che funzioni
Altieri: ok, quindi mi sento libero di rimaneggiare quando, secondo me, serve a migliorare?
Mondadori: ma certo, non facciamo gli accademici, è fantasy, mica una nuova interlineare della Bibbia.
Chissà, magari è andata così, è una prassi molto comune. Fantasy (che Martin sia o non sia fantasy non importa, è così che viene percepito e catalogato) = pubblico che vuole storie avvincenti, testi fluidi e un certo armamentario linguistico-stilistico (sangue che ruscella, lacrime roventi, fendenti a non finire ecc. ecc.). Il resto conta poco. Vi stupiresti a sentire come gli editori trattano i testi, per loro sono, quasi sempre, un prodotto da vendere, non un testo sacro da venerare (come per molti fan accaniti)
3) Sulle scelte stilistiche non mi soffermo, nella maggioranza dei casi qui ognuno può dire la sua e avere ragione.
4) Le incongruenze dipendono dalla fretta (ma una revisione risolve quasi sempre) o dalla superficialità (di nuovo: è fantasy, chi è che dopo cinquecento pagine si ricorda l'emblema di una casa minore o il colore degli occhi di Tizio?). A volte a essere incoerente è lo stesso autore, ma mi pare che non sia il nostro caso.
Questi sono tutti aspetti legati al testo, alla resa linguistico-stilistica. La traduzione, però, è anche molto, molto altro che non solo il testo. La cultura di partenza, quella di arrivo, il lettore ipotizzato (che condiziona, e molto, le scelte), la politica editoriale, la tempistica di consegna e via dicendo. Dimenticarci di questi fattori vuol dire attaccarsi alle virgole e non vedere tutto il resto. Io suppongo che Altieri abbia lavorato con l'acqua alla gola (sbrigati che dobbiamo andare in stampa!), abbia pensato a un lettore che si aspetta certi stilemi di genere (da qui la aggiunte e i tagli o il linguaggio baroccheggiante), abbia avuto un atteggiamento disinvolto nei confronti del testo (di nuovo: è fantasy, non la Bibbia). E molte altre cose ancora. Non lo sto scusando!!! Ma so come si lavora in questo campo, e capisco certi comportamenti. Da non scusare è l'editore che non mette a disposizione un revisore o che lo paga un euro a pagina, che vuole andare in stampa subito fregandosene della qualità perché si aspetta che ad acquistare il libro siano quindicenni brufolosi che non si mettono a disquisire di stile, retorica e sintassi ecc. ecc.
Secondo me la non eccellenza della traduzione di Martin in italiano (che non è, però, una brutta traduzione) dipende da una eccessiva disinvoltura nell'approccio al testo da parte del traduttore mescolata a fattori extratestuali (dinamiche editoriali e commerciali).
Fare un elenco degli errori non è un'idea sbagliata, è lodevole nelle intenzioni (a parte una pignoleria talvolta irritante), ma a livello pratico è del tutto inutile. La Mondadori lo cestinerebbe dopo due secondi. Fintantoché i libri vendono bene, non c'è motivo di cambiare nulla. Avrebbe molto più senso che ogni lettore inviasse una sua mail di protesta. Questa sì che sarebbe una politica vincente. Alla Mondadori interessano i numeri. Quindi:
un elenco accurato di tutte le sviste, dall'errore alla virgola fuori posto e all'aggettivo meno pertinente = lettore spocchioso che non ha una vita propria e viene a rompere le scatole. Ma lo sa o no che è un libro fantasy e noi ogni anno ne pubblichiamo a valanghe? Mica possiamo stare qui a perder tempo.
duecento mail di lettori infuriati = qui rischiamo di non vendere, forse è il caso di accontentare il pubblico pagante.
Ultima cosa (questo post ormai è un polpettone infinito...). La traduzione non è aderenza / fedeltà al testo (argomento inutile su cui si discute da duemila anni). Fare le pulci a ogni virgola non vuol dire tradurre bene (e difatti non ho letto, credo, nessuna proposta alternativa in questa discussione. Se pure me la fossi persa, migliorare una frase si può, ma mettetevi a tradurre ottocento pagine in due mesi e poi ne riparliamo). Insomma, mi pare serpeggi un certo eccesso di pignoleria su piccolezze che non fanno di un testo una traduzione bella o brutta. Le traduzioni dei fan saranno pure fedelissime alla sfumatura del colore dei peli pubici di ognuna delle prostitute di Città della Talpa, ma restano, nella maggioranza dei casi, dilettantesche. Sicuri che correggendo tutti gli errori e modificando le scelte stilistiche di Altieri verrebbe fuori un testo migliore? Più corretto, sicuramente. Migliore, non saprei.
PS: Vogliamo fare le pulci? "Forums" non si può vedere!! " />
Quello che dici è vero, ma quando il numero degli errori grossolani, come ad esempio frasi con parole che non c'entrano nulla ma che continuano a essere ripetute (scanni/scranni o seminare/cucire), è elevato, secondo me si ha il diritto di far presente all'editore che sta mettendo sugli scagìffali un prodotto scadente.
La fretta e tutto il resto possono essere sicutramente la causa di certe sviste, continuare a ristampare tutti gli errori senza mai fare una revisione resta però un atteggiamento non professionale, specie se i volumi in questione non costano due lire.
Anche il tuo discorso è condivisibile in parte, ed in parte no - sarà che mi sento tirato in ballo quando citi la "pignoleria irritante" - però, anche se ci sono tranquillamente i precedenti di traduzioni che fanno urlare (vedi Saba Sardi con Il Silmarillion), altieri spinge oltre il limite accettabile. Tra l'altro la stessa complessità della saga dovrebbe portarti a moltiplicare l'attenzione per evitare al massimo certe cavolate.
Pavese traduceva con il vocabolario accanto, prima leggendosi il libro, sottolineando le parole che gli davano problemi, e poi andando a controllarle, e poi raducendo per poi rileggere...e stiamo parlando di Pavese. Io ho ripreso i libri dal primo e li sto traducendo con tutta calma per una ma amica che non parla inglese nello stesso mod. ok, è vero, ho tempo, ma sono anche abbastanza umile da tenermi accanto due dizionari (uno monolingue), e da segnarmi certe caratteristiche e singole parole proprio per non fare sviste...se poi l'incoerenza è dell'autore, allora non c'entro.