Entra Registrati
ADWD - Lista delle altierate: contribuite numerosi!
E di Eddard Seaworth
creato il 11 novembre 2008

Questa discussione è stata archiviata, non è più possibile rispondere.

Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
Guardiani della Notte
25171 messaggi
Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri



Guardiani della Notte

25171 messaggi
Inviato il 06 novembre 2009 17:36

/me mode mod on

 

Riapriamo il topic da dove si era interrotto. Mi permetto di ripartire dal mio ultimo intervento e da quanto ho scritto lì.

 

Come ho scritto, su questo forum ogni opinione, purché in accordo con il regolamento e la legge italiana, è permessa. Le opinioni di una persona non sono mai "irrilevanti"; se una tale posizione per l'opinione di un altro è possibile a livello personale, non lo è e non lo può essere a livello generale. La cosa non può essere inoltre usata, volontariamente o meno, per escludere qualcuno da una discussione.

 

Ho successivamente esposto le mie idee sulla traduzione di Altieri, ma non essendo queste argomento di moderazione sono assolutamente suscettibili di commenti nei post futuri della discussione, e non mi dilungo qui ulteriormente.

 

Mi auguro quindi che la discussione possa riprendere su un binario di tranquillità nelle diverse opinioni e sfumature.

 

Gli interventi di moderazione vanno presi né più né meno di quello che sono: un moderatore - come tale, non come utente che partecipa normalmente alle discussioni - interviene nei topic quando ha la percezione che qualcosa non va, quando alcuniutenti fanno segnalazioni che secondo noi necessitano un post pubblico, quando in sostanza lo staff sente che ci sono gli estremi per farlo.

Se un utente si considera rimproverato ingiustamente, o per qualsiasi cosa l'intero staff è disponibile via MP, chat, mail o altra forma privata per ascoltare tutti i dubbi del caso e provare ad offrire le relative risposte.

 

Buon forum a tutti, e mi auguro vivamente che a partire dal prossimo post si ritorni a parlare del lavoro di Altieri, ottimo, discreto, mediocre o pessimo che sia. <img alt=" />

 

/me mode mod off


Canale%20Telegram.jpg

Chat%20Telegram.jpg

Facebook.jpg

Wikipedia.jpg

Wikipedia.jpg

Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

M
Meera
Confratello
Utente
776 messaggi
Meera
Confratello

M

Utente
776 messaggi
Inviato il 08 novembre 2009 21:33

Ma scusa, perchè si traduce?

Perchè mi pagano per farlo. Perchè è il compito che mi viene dato a scuola. Perchè mi serve per imparare bene una lingua straniera, viva o morta. Perchè mi piace farlo. Ma la cosa non cambia.
Con "perchè si traduce" intendevo soprattutto "per chi si traduce". Le strategie traduttive adottate dipendono dal destinatario e dai motivi per cui questo ha bisogno della traduzione, nonchè dalla tipologia testuale. Ad esempio, una traduzione destinata ad essere accompagnata dal testo originale a fronte, magari con dei commenti o delle note, prevede in linea di massima una strategia traduttiva diversa rispetto a una traduzione che poi starà in piedi da sola. Allo stesso modo, la traduzione di un testo tecnico deve rispettare le caratteristiche stilistiche di quel settore specifico della lingua d'arrivo.

 

Per cui

devo capire e tradurre quel che ci sta scritto, senza aggiunte/sottrazioni/modifiche, e non m'importa chi lo leggerà dopo.

in realtà non è così semplice. Oltre a capire il testo di partenza e il messaggio che vuole trasmettere, devo capire la situazione comunicativa nel contesto di partenza e sapere quale sarà la situazione comunicativa nel contesto di arrivo.

 

a questo punto non posso caxxiare Pato che si mangia un gol facile facile perchè io al suo posto sbagliavo anche peggio? o perchè non ho mezzi per dimostrare che in nessun caso poteva segnare? e tutti i miliardi di esempi che si possono fare uguali a questi?

non sono per niente d'accordo.

Boh, secondo me non è la stessa cosa. E' più come se io andassi a dire a quelli del cern come devono fare l'esperimento perchè ho studiato fisica alle superiori. Tradurre è in buona parte una questione di buon senso e di pratica, come molte altre cose, ma non è solo quello, ci vogliono anche gli strumenti teorici per farlo.

L
Lochlann
Confratello
Utente
3675 messaggi
Lochlann
Confratello

L

Utente
3675 messaggi
Inviato il 09 novembre 2009 14:30

a questo punto non posso caxxiare Pato che si mangia un gol facile facile perchè io al suo posto sbagliavo anche peggio? o perchè non ho mezzi per dimostrare che in nessun caso poteva segnare? e tutti i miliardi di esempi che si possono fare uguali a questi?

non sono per niente d'accordo.

Boh, secondo me non è la stessa cosa. E' più come se io andassi a dire a quelli del cern come devono fare l'esperimento perchè ho studiato fisica alle superiori. Tradurre è in buona parte una questione di buon senso e di pratica, come molte altre cose, ma non è solo quello, ci vogliono anche gli strumenti teorici per farlo.

 

aspè, ma se quelli del Cern fanno esplodere tutto però li posso caxxiare? anche se di fisica non ne so un beneamato ciufolo? <img alt=" />

Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

200s6pw.jpg

"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

"Yes" said Caladan Brood "you never learn."

2ajc9r8.jpg

E
Eddard Seaworth
Confratello
Utente
6680 messaggi
Eddard Seaworth
Confratello

E

Utente
6680 messaggi
Inviato il 09 novembre 2009 17:54 Autore

Le strategie traduttive adottate dipendono dal destinatario e dai motivi per cui questo ha bisogno della traduzione, nonchè dalla tipologia testuale. Ad esempio, una traduzione destinata ad essere accompagnata dal testo originale a fronte, magari con dei commenti o delle note, prevede in linea di massima una strategia traduttiva diversa rispetto a una traduzione che poi starà in piedi da sola. Allo stesso modo, la traduzione di un testo tecnico deve rispettare le caratteristiche stilistiche di quel settore specifico della lingua d'arrivo.

 

Con questi discorsi giustifichi i traduttori di Harry Potter che trasformano Ravenclaw (artiglio di corvo) in Corvonero, salvo poi farlo diventare Pecora Nera in due libri perché "più adatta ai bambini", per poi riportarlo a Corvonero... Si presume che il testo sia stato contestualizzato nel linguaggio che usa dall'autore stesso, per indirizzarlo direttamente verso il pubblico che gli interessa.

 

E' più come se io andassi a dire a quelli del cern come devono fare l'esperimento perchè ho studiato fisica alle superiori.

No, e sai qual'è la differenza? Che se in fisica avevo 4 -o anche se avevo 8 - e poi ho smesso di studiarla ed ho lasciato ad altri approfondire la materia, so benissimo che loro ne sanno più di me. Viceversa, anche se ho smesso di studiarlo, probabilmente ho continuato a parlare, leggere, o utilizzare l'inglese, o non mi troverei nelle condizioni di individuae al primo colpo d'occhio gli strafalcioni. Non puoi mettere le due cose sullo stesso piano.

 

ma se quelli del Cern fanno esplodere tutto però li posso caxxiare? anche se di fisica non ne so un beneamato ciufolo?

No. propongo invece di strappare loro gli occhi dicendogli: "così laprossima volta imparerai a vedere che quegli atomi non devono scontrarsi...."

L
Lochlann
Confratello
Utente
3675 messaggi
Lochlann
Confratello

L

Utente
3675 messaggi
Inviato il 09 novembre 2009 21:02

ma se quelli del Cern fanno esplodere tutto però li posso caxxiare? anche se di fisica non ne so un beneamato ciufolo?

No. propongo invece di strappare loro gli occhi dicendogli: "così laprossima volta imparerai a vedere che quegli atomi non devono scontrarsi...."

 

oppure c'è sempre il vecchio adagio del buon Gregor: gli strappiamo gli occhi e li diamo al prossimo scienziato, dicendogli che speriamo che quattro occhi studino le particelle meglio di due. altrimenti quello dopo ne avrà sei di occhi.. <img alt=" />

 

cmq seriamente, di "scienziati" ce ne sono tanti, basta cambiarli se e quando si dimostrano inadatti.. ^^


Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

200s6pw.jpg

"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

"Yes" said Caladan Brood "you never learn."

2ajc9r8.jpg


Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
Guardiani della Notte
25171 messaggi
Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri



Guardiani della Notte

25171 messaggi
Inviato il 09 novembre 2009 23:10

a questo punto non posso caxxiare Pato che si mangia un gol facile facile perchè io al suo posto sbagliavo anche peggio? o perchè non ho mezzi per dimostrare che in nessun caso poteva segnare? e tutti i miliardi di esempi che si possono fare uguali a questi?

non sono per niente d'accordo.

Boh, secondo me non è la stessa cosa. E' più come se io andassi a dire a quelli del cern come devono fare l'esperimento perchè ho studiato fisica alle superiori. Tradurre è in buona parte una questione di buon senso e di pratica, come molte altre cose, ma non è solo quello, ci vogliono anche gli strumenti teorici per farlo.

 

Secondo me entrambi gli esempi hanno le loro pecche. <img alt=" />

 

Nel caso della partita di calcio, è molto facile capire l'obiettivo e i mezzi per raggiungerlo. Bene o male, se io vedo una progressione, una sovrapposizione, una triangolazione, tre dribbling e un tiro a porta vuota malamente sbagliato, pur non essendo in grado di replicare le stesse cose posso però, al netto di qualche tecnicismo, capire se una cosa è fatta bene. La popolarità e la diffusione del calcio sono tali da rendere questo esempio poco pertinente, a mio parere.

 

Se prendiamo uno sport meno tecnicamente conosciuto, come lo sci, una normale persona con la cultura da telespettatore o sciatore occasionale in montagna magari è convinta che la prestazione della Karbon sia stata ottima... E poi se la ritrova staccata di mezzo secondo dalla prima. Perché? Perché la sua competenza non gli permette di dire se una porta è stata presa bene, ma ancora di più perché non sa cosa sia necessario fare per prendere bene una porta.

 

L'esperimento scientifico ha obiettivi chiari, riconoscibili, riproducibili, eccetera. Ci può essere oscurità da parte di un profano su come ottenere gli obiettivi, ma non ci saranno problemi nel capire quale deve essere il risultato finale.

 

 

 

La traduzione professionale, a mio parere, è qualcosa per cui definire l'obiettivo è apparentemente semplice - una traduzione fedele: dire quello che ha scritto l'autore - ma non lo è nella realtà.

Uno scrittore non scrive solo parole. Ritenere che ASOIAF sia una successione di parole è a mio parere estremamente riduttivo.

Se io leggo Martin vedo le Cronache, le percepisco, e questo va al di là del significato letterale delle parole usate.

 

Il registro utilizzato dai personaggi è importante. Martin non usa termini appartenenti ad un qualche slang, né localismi dovuti al fatto che vive nel New Mexico. Né in Martin vi sono espressioni peculiari tipiche di una zona particolare dei Sette Regni; per riallacciarmi all'ultimo esempio fatto, troverei scorretto usare termini dialettali sia nel discorso diretto sia nel narrato, anche se magari queste espressioni rendono meglio il significato letterale. La sensazione che Martin vuole esprimere è quella di un linguaggio standard, a quanto ne sappiamo privo di dialetti. Allora, è meglio rilassare il significato letterale di una parola oppure introdurre un intero livello linguistico nel mondo di Martin? Cosa falsa di più le Cronache?

 

Il ritmo delle frasi di Martin è importante. I capitoli di Bran e quelli di Tyrion sono molto differenti tra loro, perché riflettono personalità e visioni del mondo diverse. Una traduzione dovrebbe cercare di rispettare questa diversità, anche a costo di essere meno letterale? Vedere i capitoli di Bran, normalmente formati da riflessioni e non troppo ricchi di azione, quindi più ponderati rispetto alla media martiniana, scorrere invece via rapidi e a scatti, non è una grave menomazione? E se mantenere il ritmo giusto costasse qualcosa in termini di aderenza letterale, cosa sarebbe meglio?

Idem le singole azioni: trasformare un rapido scambio di colpi di spada come quello tra Egen e Bronn in frasi lente e verbose non falsa Martin, anche se il risultato dovesse essere più letterale?

 

E non parliamo delle allitterazioni e della metrica (sì, Martin ha entrambe). Conviene mantenerle o cercare la traduzione letterale? E le figure retoriche, e i modi di dire. Se Martin usa un tipico modo di dire del New Mexico, con un certo significato, è più corretto tradurlo letteralmente o cercare un modo di dire dal significato equivalente in uso in Italia? Da noi, e torno per un secondo sulle lacrime, si piangono calde lacrime per la tristezza, o per il rimorso. Le lacrime diventano roventi per l'indignazione, la frustrazione o la vergogna. Perché è così? Boh, però il substrato culturale italiano fa, in media, questa associazione. Meglio quindi mantenere intatto il significato letterale oppure variarlo per restare in linea con quanto l'autore aveva intenzione di dire?

 

Ecco, come ho detto non sono traduttore, non ho i mezzi e le argomentazioni per dire "la traduzione ottimale si fa così" piuttosto che "cosà".

Mi diventa quindi difficile persino definire cosa sia la traduzione ottimale o come si debba ottenere tale traduzione. Ritengo però personalmente, sulla base di quanto letto qui e imparato altrove, che la soluzione ottima non si abbia schiacciando ogni cosa sull'aderenza letterale.

Come sono infine in grado di vedere se Pato si mangia un gol facile, sono in grado di capire se una traduzione è meglio di un'altra. Anzi, se sapendo l'inglese posso scegliere la traduzione migliore, non sapendolo potrei scegliere la frase più bella. Non necessariamente le due cose coincidono, immagino.

 

Quindi, mi chiedo: le cose catalogate come Altierate sono evidentemente errori in una traduzione che si prefigge la letteralità come obiettivo. Se però si ritiene che oltre all'aderenza letterale ci sia anche altro in un lavoro di traduzione, mi chiedo: quante delle Altierate sono effettivamente errori, e quante invece possono essere ricondotte al ragionamento "nell'ottica di raggiungere il compromesso tra le varie esigenze opposte di traduzione, questo è il miglior compromesso possibile"?

 

Tolti gli errori grossolani che tutti sappiamo e svariate altre topiche che abbassano di molto la qualità del lavoro di Altieri, sono dell'idea che diverse altierate presentate in questo topic siano invece dei buoni compromessi tra aderenza al testo originario e aderenza al messaggio originario.


Canale%20Telegram.jpg

Chat%20Telegram.jpg

Facebook.jpg

Wikipedia.jpg

Wikipedia.jpg

Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

M
Meera
Confratello
Utente
776 messaggi
Meera
Confratello

M

Utente
776 messaggi
Inviato il 09 novembre 2009 23:44

Con questi discorsi giustifichi i traduttori di Harry Potter che trasformano Ravenclaw (artiglio di corvo) in Corvonero, salvo poi farlo diventare Pecora Nera in due libri perché "più adatta ai bambini", per poi riportarlo a Corvonero... Si presume che il testo sia stato contestualizzato nel linguaggio che usa dall'autore stesso, per indirizzarlo direttamente verso il pubblico che gli interessa.

Scusa, ma io non ho detto una cosa del genere e non mi sognerei mai di farlo Oo

Quello che volevo dire è che traducendo bisogna anche tener conto delle differenze culturali tra il contesto di partenza e quello di arrivo.

Poi per far vedere come le strategie cambiano in base alle esigenze del destinatario, ho riportato che nei casi in cui il testo tradotto viene pubblicato con il testo originale a fronte - perchè il lettore vuole avvalersi dell'uno e dell'altro - il traduttore può fare delle scelte diverse perchè la traduzione si può appoggiare sul testo originale a lato; e poi ho parlato di tipologie testuali e del fatto che le caratteristiche del tipo di testo vanno rispettate - esempio stupido, se traduco una lettera commerciale dall'inglese all'italiano devo impostare la lettera in modo che corrisponda ai canoni della lettera commerciale italiana: per cui cambiare il layout, le formule di apertura e chiusura, ma devo anche stare attenta al tono: se l'inglese è normale che sia telegrafico, l'italiano telegrafico può risultare scortese, magari rendendo opposto il significato del messaggio.


T
Tyrion Hill
Confratello
Bannato
3429 messaggi
Tyrion Hill
Confratello

T

Bannato
3429 messaggi
Inviato il 09 novembre 2009 23:48

/me mode mod on

 

Riapriamo il topic da dove si era interrotto. Mi permetto di ripartire dal mio ultimo intervento e da quanto ho scritto lì.

 

Come ho scritto, su questo forum ogni opinione, purché in accordo con il regolamento e la legge italiana, è permessa. Le opinioni di una persona non sono mai "irrilevanti"; se una tale posizione per l'opinione di un altro è possibile a livello personale, non lo è e non lo può essere a livello generale. La cosa non può essere inoltre usata, volontariamente o meno, per escludere qualcuno da una discussione.

 

Ho successivamente esposto le mie idee sulla traduzione di Altieri, ma non essendo queste argomento di moderazione sono assolutamente suscettibili di commenti nei post futuri della discussione, e non mi dilungo qui ulteriormente.

 

Mi auguro quindi che la discussione possa riprendere su un binario di tranquillità nelle diverse opinioni e sfumature.

 

Gli interventi di moderazione vanno presi né più né meno di quello che sono: un moderatore - come tale, non come utente che partecipa normalmente alle discussioni - interviene nei topic quando ha la percezione che qualcosa non va, quando alcuniutenti fanno segnalazioni che secondo noi necessitano un post pubblico, quando in sostanza lo staff sente che ci sono gli estremi per farlo.

Se un utente si considera rimproverato ingiustamente, o per qualsiasi cosa l'intero staff è disponibile via MP, chat, mail o altra forma privata per ascoltare tutti i dubbi del caso e provare ad offrire le relative risposte.

 

Buon forum a tutti, e mi auguro vivamente che a partire dal prossimo post si ritorni a parlare del lavoro di Altieri, ottimo, discreto, mediocre o pessimo che sia. <img alt=" />

 

/me mode mod off

 

/me mode user on

È il mio primo messaggio dopo tre giorni di sospensione e due di (teatrale...) sciopero della fame.

 

Mi scuso con Beric. Ero arrabbiato - ed ero pure ubriaco, lo ammetto - ma non c'era nulla nel suo messaggio che non fosse corretto dal punto di vista formale. Ha fatto quello che doveva fare. La mia reazione è stata illogica e sproporzionata. Non mi ero neppure accorto che stava rivolgendosi a Eddard, nella sua risposta da utente, e questo finisce con lo smontare completamente le mie assurde paranoie.

 

Ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato a pensare. Primi fra tutti AryaSnow e Ser Balon Swann. Dei veri amici.

 

Scusate l'OT, ma dovevo dirlo qui: in effetti mi sembrava il luogo più appropriato. Sono stato un cretino, lo ammetto senza problemi. Spero solo che le prenotazioni per il Raduno possano essere ristabilite, perché mi dispiacerebbe non potervi incontrare a causa della mia stupidità.

/me mode user off


E
Eddard Seaworth
Confratello
Utente
6680 messaggi
Eddard Seaworth
Confratello

E

Utente
6680 messaggi
Inviato il 10 novembre 2009 10:55 Autore

Quello che volevo dire è che traducendo bisogna anche tener conto delle differenze culturali tra il contesto di partenza e quello di arrivo.

Restiamo nello specifico? Westeros (ma potrebbe essere la Terra di Mezzo, Videssos, Melnibonè o qualunque altro mondo fantasy vi venga in mente) è fuori dai nostri contesti reali: è un mondo creato da un autore, con proprie logiche e propri meccanismi e sviluppi. ispirato storicamente quanto vuoi, ma comunque a parte: non ci sono una partenza ed un arrivo, non stiamo parlando di sottigliezze diplomatiche o commerciali...che, detto per inciso, non mi sono mai accorto che le lettere commerciali inglese fossero offensive per il solo fatto di essere stringate e dirette.

 

Vedere i capitoli di Bran, normalmente formati da riflessioni e non troppo ricchi di azione, quindi più ponderati rispetto alla media martiniana, scorrere invece via rapidi e a scatti, non è una grave menomazione?

Veramente, mi pare di no. Se l'autore li ha pensati ed impostati così un motivo ci sarà pure, no?

M
Manifredde
Confratello
Utente
5410 messaggi
Manifredde
Confratello

M

Utente
5410 messaggi
Inviato il 10 novembre 2009 20:35

Quello che volevo dire è che traducendo bisogna anche tener conto delle differenze culturali tra il contesto di partenza e quello di arrivo.

Restiamo nello specifico? Westeros (ma potrebbe essere la Terra di Mezzo, Videssos, Melnibonè o qualunque altro mondo fantasy vi venga in mente) è fuori dai nostri contesti reali: è un mondo creato da un autore, con proprie logiche e propri meccanismi e sviluppi. ispirato storicamente quanto vuoi, ma comunque a parte: non ci sono una partenza ed un arrivo, non stiamo parlando di sottigliezze diplomatiche o commerciali...che, detto per inciso, non mi sono mai accorto che le lettere commerciali inglese fossero offensive per il solo fatto di essere stringate e dirette.

 

 

Credo che intendesse dire che, tradotte in italiano in maniera letterale, potrebbero risultare inadeguate allo scopo perche' siamo abituati ad una maggiore verbosita' e di conseguenza una lettera che si discosti dal modello usuale fa insospettire. Come se una persona per telefono ti rispondesse a monosillabi: abituato a conversazioni piu' complete, troveresti il comportamento sgradevole.

Questo non esclude che un italiano che conosce l'inglese, leggendo una lettera in inglese, non possa considerarla adatta: se conosce l'inglese, allora sara' anche abituato alla loro maggiore sintesi.

 

Vedere i capitoli di Bran, normalmente formati da riflessioni e non troppo ricchi di azione, quindi più ponderati rispetto alla media martiniana, scorrere invece via rapidi e a scatti, non è una grave menomazione?

Veramente, mi pare di no. Se l'autore li ha pensati ed impostati così un motivo ci sarà pure, no?

 

Anche qui temo che tu abbia frainteso (o ti ho frainteso io <img alt=" /> ): se interpreto bene, una traduzione letterale dei capitoli di Bran porterebbe a ritmi piu' serrati (a causa delle caratteristiche dell'italiano) rispetto alle intenzioni di Martin, e in rapporto aglia altri capitoli. Quindi la domanda e': e' preferibile mantenere il ritmo o l'aderenza letterale?

 

DISCLAIMER: Io non ho notato cambiamenti di ritmi (vuoi perche' ho letto pochi capitoli di Bran, vuoi perche' sono differenze troppo sottili per la mia conoscenza di inglese), quindi ho solo cercato di interpretare la citazione.


E
Eddard Seaworth
Confratello
Utente
6680 messaggi
Eddard Seaworth
Confratello

E

Utente
6680 messaggi
Inviato il 10 novembre 2009 22:29 Autore

Se volevi darmi le prove che sono italiano per sbaglio me le stai dando tutte... <img alt=" />


T
Tyrion Hill
Confratello
Bannato
3429 messaggi
Tyrion Hill
Confratello

T

Bannato
3429 messaggi
Inviato il 11 novembre 2009 16:00

Se una caraffa che si disintegra è un'ingenuità anche piuttosto puerile, le lacrime roventi per me esprimono perfettamente in italiano il senso di frustrazione che Jon prova nell'essere al centro dell'attenzione in un frangente così imbarazzante. In Martin le lacrime non sono roventi? Pazienza, i sentimenti di Jon sono espressi alla perfezione, con una figura retorica efficace, e per me va bene così.

E esattamente quello che cercavo di dire io....la capacità di mantenere gli obiettivi che il testo originale si propone di raggiungere (narrativamente,emotivamente,ecc...) vengono prima dell'aderenza letterale al testo di origine.

 

Mi attacco qui per riassumere un po' la mia posizione (per lo piu' opposta a quella accennata qui sopra).

 

Prima Parte: La Lingua Italiana & la sua Verbosita'.

Prendo come esempio questa mia traduzione, accompagnata dal testo originale e dalla traduzione di Altieri: LINK.

 

Nella traduzione di Altieri il testo e' piu' lungo di circa il 18% rispetto all'originale (nonostante alcune frasi siano cancellate). Nella mia traduzione il testo e' piu' lungo dell'1% rispetto all'originale (e a differenza di Altieri non ho tagliato frasi).

 

Questo vuol dire che, in media, ogni quattro parole Altieri ne aggiunge una quinta. E qual e' questa quinta parola? "Rovente". E' necessaria? No, non e' necessaria: il testo originale si reggeva benissimo anche senza questo fronzolo. E' sbagliata? Si', e' sbagliata: qualsiasi manuale di scrittura (italiano) suggerisce come prima cosa di evitare l'uso di espressioni precotte come "cielo plumbeo", "collo taurino", "lamiere contorte", e "lacrime roventi". Come seconda cosa gli stessi manuali invitano a ridurre al minimo l'uso di aggettivi e avverbi, e tutti quegli altri tipi di sbrodolamento che sono il marchio dell'incompetenza (suggerirei di nuovo, a questo proposito, di fare un confronto fra la prosa di Altieri e quella di Pirandello, per rendersi conto di che cos'e' che rende il secondo un gigante e il primo un nano).

 

E infine: se davvero fosse vero che un testo inglese debba essere reso necessariamente piu' verboso in italiano per poter rendere allo stesso modo, dovrebbe risultare impossibile doppiare i film in modo decente. Perche' nel tempo in cui l'attore dice: "but it can poke him full of holes if you're fast enough" non si riuscirebbe mai a fargli dire "ma a usarla nel modo giusto, con la rapidità giusta, lo può riempire di brutti buchi". Perche' occorrerebbe esattamente il doppio del tempo (c'e' un raddoppio del numero di sillabe). Per riuscirci occorrerebbe proiettare il film al rallentatore.

 

Quindi il doppiaggio italiano necessariamente non e' verboso. Eppure, come sappiamo, e' considerato lo stesso di ottima qualita': questo dimostra che rendere tutto piu' verboso non serve realmente a nulla.

Seconda Parte: Il Contenuto del Testo Originale.

Ho piu' volte sottolineato che la traduzione non deve essere necessariamente letterale: un bravo traduttore puo' ritenere opportuno usare espressioni analoghe, ma diverse dal significato letterale originale, in modo da preservare il vero senso del testo. Questa mi sembra essere una delle cose sostenute da Beric/Meera/Joramun, sulla quale ho gia' detto piu' volte di trovarmi d'accordo.

 

Ecco un esempio: in un film (non ricordo quale), nell'originale un personaggio dice a un altro:

For you work is a four letter word!

Un traduttore l'ha trasformata nella versione italiana nel modo seguente:

Per te lavoro e' una parola di sei lettere!

Ma "four letter word" in inglese significa semplicemente "parolaccia" (perche' molte parolacce, in inglese, sono monosillabi di quattro lettere). Quindi ecco un caso in cui la traduzione letterale e' sbagliata. Naturalmente e' difficilissima da tradurre: in inglese funziona alla grande, perche' "work" ha proprio 4 lettere, proprio come le parolacce, e la frase quindi risulta esilarante. Sarebbe accettabilissimo tradurla in italiano con una frase completamente diversa e ugualmente divertente (visto che in questo caso era irrilevante alla trama del film), proprio come nell'esempio fatto da Joramun (Homer Simpson & Spider Pig). Se proprio non si trova nulla, beh, almeno la si tradurra' correttamente:

Per te lavoro e' una parolaccia!

Ma il caso di Altieri e' diverso: nella sua traduzione ci sono invenzioni che non hanno alcuna reale necessita', se non quella di titillare un piccolo ego che tenta di "misurarsi" con Martin. La traduzione, per Altieri, e' secondaria: la cosa davvero importante e' di dare una sistemata a Martin per "migliorarlo".

 

A tutto questo si aggiungono gli errori oggettivi, palesi. E non parlo solo del colore delle capigliature, degli unicorni, o delle frasi saltate a pie' pari: parlo anche di errori "piccoli", dovuti sostanzialmente al fatto che il senso del testo originale non e' nemmeno stato capito, o che non ci si e' neppure disturbati ad andare a controllare una parola sul dizionario. Perche' "supple", ad esempio, non significa "liscio e ricco", ma significa "flessibile". Cosi' il fodero della spada di Arya non e' affatto "liscio e ricco come il peccato", bensi' e' "flessibile come il peccato" - cioe', vi rendete conto della bellezza di questa frase? Il peccato non e' "liscio", o "ricco", cavolo: il peccato e' flessibile. Non e' forse vero che e' proprio cosi'? Il testo di Martin e' letteralmente costellato da queste perle. Altieri le toglie, e ci mette un bel "roventi" vicino a "lacrime". E' giusto? E' accettabile? Secondo me no. E ritengo che non lo si possa giustificare argomentando sulla "liberta'" della traduzione allo scopo di "rendere" in italiano nel modo piu' appropriato, "salvando" il senso del testo originale. Perche' qui il senso originale del testo e' stato distrutto - non importa se volutamente o per sbaglio o per pigrizia.

 

Terza Parte: "Pero' Le Cronache In Italiano Sono Belle".

Qui mi trovo in difficolta': perche' non capisco bene che cosa c'entri questo in questa discussione. Al di la' del fatto che l'italiano della traduzione di Altieri e' brutto da un punto di vista formale, di "arte dello scrivere" (si veda il mio primo punto), anche se il testo tradotto fosse stupendo non implicherebbe la sua correttezza. Mi spiego meglio con un esempio (forse un po' surreale): se io traducessi la frase inglese:

The autumn leaves of red and gold

con la frase italiana:

M'illumino d'immenso

saremmo in molti a dire che la frase italiana e' piu' bella di quella inglese. Ma il problema qui e' che la traduzione e' sbagliata, non che e' "brutta". Qui la frase italiana dice proprio un'altra cosa, e che sia "bella" e' del tutto irrilevante.In conclusione:

Frasi mancanti ("Il colpo fece male, ma Jon si ritrovò a sorridere come un idiota");

Testo aggiunto (20%) ("Scendeva la notte");

Frasi non capite e quindi tradotte male ("liscio e ricco come il peccato");

Traduzione incoerente (unicorni, capelli e vessilli che cambiano colore, ecc.);

Cattivo uso della lingua italiana ("lacrime roventi");

 

... sono tutte cose che non possono essere difese dicendo che una traduzione non deve essere letterale - anche se e' sicuramente vero che una buona traduzione non deve essere letterale! Ma e' irrilevante che sia vero: questa resta una brutta traduzione. Anzi, offensiva (nei confronti del lettore). Tutto IMHO, naturalmente, sia chiaro... <img alt=" />

 


T
the Imp
Confratello
Utente
1445 messaggi
the Imp
Confratello

T

Utente
1445 messaggi
Inviato il 13 novembre 2009 14:23

un intervento notevole, complimenti tyrion hill!


S
Ser Balon Swann
Confratello
Utente
7698 messaggi
Ser Balon Swann
Confratello

S

Utente
7698 messaggi
Inviato il 13 novembre 2009 19:06

Questo vuol dire che, in media, ogni quattro parole Altieri ne aggiunge una quinta. E qual e' questa quinta parola? "Rovente". E' necessaria?

no

 

E' sbagliata?

 

è una cosa così orribilmente grave e intollerabile?

 

no, perchè Martin, per quanto fantastiche siano le Cronache, non è che sia proprio un mostro di stile... insomma facendo un paragone cinematografico Martin si avvicina più a Spielberg che Bergman.

 

le Cronache sono fondamentalmente un romanzo storico-avventuroso, ed è per questo che una traduzione stilisticamente scadente non è a mio avviso così rilevante.

 

l'importante è che "vadano giù", che continuino a trasmettere forti emozioni e un senso di complessità.

 

non è una poesia, dove una parola al posto sbagliato rovina il senso dell'intera opera.

 

 

e con questo rispondo anche alla parte "Il Contenuto del Testo Originale".

 

Nelle cronache ci saranno anche delle perle, ma io non leggo le cronache per le perle... mi leggo Parini e Lucrezio, se proprio ho voglia di perle.

Cioè, non che io non apprezzi le perle in ogni opera e momento (ben vengano, dalla pubblicità del pan di stelle alla Divina Commedia), ma in un opera come quella di Martin cerco principalmente altre cose. Le perle sono un surplus, un contenuto bonus, una "piacevole sorpresa".

 

Altieri ne ha tolte alcune e distorte altre? è un peccato, davvero, ma non è che ne faccio una tragedia.

 

Perchè non è quello che voglio dalle Cronache.


T
Tyrion Hill
Confratello
Bannato
3429 messaggi
Tyrion Hill
Confratello

T

Bannato
3429 messaggi
Inviato il 13 novembre 2009 21:32

è una cosa così orribilmente grave e intollerabile?

 

"Rovente"? No. Questo è solo un esempio di brutto italiano, quello che normalmente si usa nel fantasy nostrano, o tradotto. Ci siamo abituati, quindi può andare... anche se è antieducativo, diciamo. ;) Quello che è intollerabile secondo me sono gli errori veri e propri (le famose "Altierate", appunto). Ma qui volevo spaziare un po' su tutto. E le mie critiche non si rivolgono ad Altieri in particolare, comunque: è un male diffuso, ed è questo che denuncio.

no, perchè Martin, per quanto fantastiche siano le Cronache, non è che sia proprio un mostro di stile... insomma facendo un paragone cinematografico Martin si avvicina più a Spielberg che Bergman.

 

No, no: è proprio Bergman.

le Cronache sono fondamentalmente un romanzo storico-avventuroso, ed è per questo che una traduzione stilisticamente scadente non è a mio avviso così rilevante.

 

l'importante è che "vadano giù", che continuino a trasmettere forti emozioni e un senso di complessità.

 

non è una poesia, dove una parola al posto sbagliato rovina il senso dell'intera opera.

 

Ma, secondo te, perché l'ha voluta intitolare A Song of Ice and Fire?

e con questo rispondo anche alla parte "Il Contenuto del Testo Originale".

 

Nelle cronache ci saranno anche delle perle, ma io non leggo le cronache per le perle...

 

Io però sì... anche per quelle. Mi piacciono. Mi danno un senso di calore.

Messaggi
705
Creato
16 anni fa
Ultima Risposta
9 anni fa

MIGLIOR CONTRIBUTO IN QUESTA DISCUSSIONE