i fascisti le hanno inventate le pensioni o esistevano già altrove?
A quanto ricordo esistevano già altrove, ma avrebbe anche potuto non inserirle: si può discutere che inserirle sia un merito minore di inventarle, ma... che non sia un merito? Personalmente non condivido, chiunque lo avesse fatto avrebbe avuto il merito di averle inserite, inserendo uno strumento sociale importante, che fosse Mussolini, Stalin o Fantozzi.
Ma quanto cappero mai lo avrei detto?
Mea culpa ^_^ Quel pezzo era in risposta a Iskall, poi visto che parte di quella replica rispondeva anche a te ho fatto copia/incolla della tua citazione, senza specificare :lol:
le cose sono andate in un modo e quel qualcosa va valutato. Non ha senso fare tutti quei distinguo, riconciliarsi non vuol dire perdersi in una sfilza di capziosità
Quel qualcosa va sicuramente valutato, tutto va valutato, ma "riconciliarsi" non vuol dire nemmeno negare quanto di positivo è stato fatto; non è nemmeno necessario perdersi in mille capziosità, il dire "Ha anche fatto qualcosa di positivo[, per quanto poco]" (quadre dovute al fatto che non tutti lo aggiungerebbero) non fa perdersi da nessuna parte. E per me ammettere che qualcosa è stato fatto, se questo è il caso, non è capziosità, è completezza.
Sottolineo, per chiarezza, che non sto dicendo che nessun altro lo avrebbe fatto, che lo hanno fatto perché cose fasciste, o che altro; ma lo hanno fatto, e se farlo è positivo, lo è chiunque lo abbia fatto.
Scomponiamo, certo, analizziamo... ma poi ricomponiamo e diamo un giudizio
Giustissimo; e il mio giudizio è "Ha fatto del male, ma ha anche fatto del bene, e non vedo perché ignorarlo, per quanto poco lo si possa considerare". Non c'è nessun motivo per cui un giudizio debba essere "Tutto male" o "Tutto bene", anzi, un simile approccio mi pare solamente incompleto.
non credo troveremo mai un punto di contatto se non ci mettiamo d'accordo sui criteri con cui giudicare il fascimo
Personalmente, guardando a quanto ha fatto, a tutto quanto ha fatto, senza negare aspetti positivi o negativi; non "Bene + Male = Bene o Male", ma un giudizio piú articolato, che non neghi né nasconda l'altra metà. Poi, come detto, la discussione "qualitativa" può portare a dire "Gli aspetti positivi sono infimi rispetto a quelli negativi", quello che non mi trova concettualmente d'accordo è la posizione "Solo male".
Domanda per Mornon: la Mafia ha fatto cose buone?
E le Brigate Rosse?
I Khmer Rossi?
Chiarisco che non è provocazione ma curiosità.
E infine. Opera con una percentuale. Fascismo: quanto positivo? quanto negativo?
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Personalmente, guardando a quanto ha fatto, a tutto quanto ha fatto, senza negare aspetti positivi o negativi; non "Bene + Male = Bene o Male", ma un giudizio piú articolato, che non neghi né nasconda l'altra metà. Poi, come detto, la discussione "qualitativa" può portare a dire "Gli aspetti positivi sono infimi rispetto a quelli negativi", quello che non mi trova concettualmente d'accordo è la posizione "Solo male".
questo sarebbe perfetto se analizzassimo il fascismo in sè e per sè.
però ragionando a medio-lungo termine e comparandolo con le esperienze politiche italiane precedenti e antecedenti si può stabilire (sia pur con un certo margine di discrezionalità) se i risultati finali siano stati peggiori o migliori, anche solo dal punto di vista del benessere generale.
Quindi non un "Bene o Male", ma un "prevalentemente Bene rispetto a..." o "prevalentemente Male rispetto a..."
Le percentuali andrebbero usate soltanto per dare DATI precisi, non opinioni ^_^
La mafia ha fatto cose positive in passato, ma il bilancio negativo/positivo pende chiaramente da una parte della bilancia. Esattamente come per il fascismo.
Esattamente come se un serial killer scrivesse un programma molto utilizzato (Ed è successo :lol: ).
Che discutete a fare, state praticamente dicendo le stesse cose con parole differenti :lol:
La mafia ha fatto cose positive in passato, ma il bilancio negativo/positivo pende chiaramente da una parte della bilancia. Esattamente come per il fascismo.
Ma nessuno lo ha mai negato. Io ho detto, seguendo la linea proposta nel topic, che il primo passo per la riconciliazione sia dire le magiche parole "qualcosa di buono è stato fatto". Poi ho aggiunto una considerazione mia ovvero che personalmente non me la sento di condannare chi ci crede ancora (non nelle leggi razziali, nel modo di fare).
Il totale negativo è ovvio, mi piacerebbe il riconoscimento dei parziali positivi (dato che quelli negativi li riconosciamo tutti).
Il vero problema è che l'ideologia non è morta.
Alcuni ci credono e sono convinti di ciò. Purtroppo questi che ci credono hanno avuto nel tempo sempre una componente in parlamento, che seppur minuscola ha permesso all'ideologia di serpeggiare tra la popolazione.
Ora alcuni di questi (la maggioranza) sembra aver voltato pagina, ma altri (per fortuna fuori dal parlamento ormai) continuano a portare avanti una versione "ripulita" di quel modo di fare e pensare.
Io personalmente condanno in toto e non salvo alcunché di quei 20 anni.
Quel regime può aver fatto quello che vuole per l'italia, ma l'entrata in guerra, le leggi razziali e la presa del potere con la forza sono la cosa più abominevole che un governo possa commettere, e queste cose cancellano tutto il resto.
Quando chiunque in italia arriverà a questa considerazione la situazione sarà sistemata, altrimenti non si sistemerà mai.
Quel periodo va studiato solo per ricordare a noi stessi di non ricadere in certi errori.
Chiunque si rifà in qualche modo a quei valori o li richiama con un senso di nostalgia o abbia voglia che ritornano ha tutto il mio disprezzo e mi rifiuto di chiamarlo italiano.
E' un punto un po' forte magari e qualcuno di voi si offenderà, ma sono convinto dentro di me sempre più nel profondo di questa cosa.
A sto punto qualcuno mi dirà "ah, te sei comunista e dunque sei complice di quelli che hanno ucciso milioni di persone nei gulag".
Ovviamente non sono comunista, né voglio essere chiamato così e non mi rifaccio a quel tipo di modo di pensare. Sono di sinistra, ma il comunismo è morto che io avevo 10 anni, perciò per me è una ideologia che non esiste più, come non dovrebbe esistere l'ideologia fascista. Entrambe sono anacronistiche.
Da un punto di vista mondiale il comunismo va condannato così come il fascismo e il nazismo, perché ha oppresso ( e continua da qualche parte) milioni di persone.
In italia non ha avuto mai il potere per fortuna e di questo ne sono grato, così come sarei stato contento se non avessimo avuto la dittatura fascista.
la Mafia ha fatto cose buone?
Il discorso sarebbe piú articolato, ma per non andare fuori tema: se ha fatto fuori cose (come mafia, non come singoli), allora non vedo il punto di negarlo.
non un "Bene o Male", ma un "prevalentemente Bene rispetto a..." o "prevalentemente Male rispetto a..."
Che è quello che ho detto io nello scrivere che "riconciliazione" per me è partire da "Bene e male", per poi eventualmente fare una discussione critica per vedere quale delle due sia prevalente :lol:
come se un serial killer scrivesse un programma molto utilizzato (Ed è successo ^_^ )
Chi hai in mente? :lol:
Io personalmente condanno in toto e non salvo alcunché di quei 20 anni
Quindi per coerenza avresti rinunciato alla tua pensione, giusto? E rinuncerai al Sabato non lavorativo, immagino. Perché, se non salvi nemmeno quelle cose, rinunciarci sarebbe solo coerenza. Perché, se il loro inserimento non è una cosa positiva, da salvare, non lo è a prescindere da chi lo faccia.
Quello che non mi trova assolutamente d'accordo in simili posizioni è proprio che non salvare nulla di quel periodo significa non salvare nemmeno le innovazioni sociali che ancora oggi sono presenti, significa condannare anche quelle, e onestamente mi sembra assurdo: avrà fatto mille porcate, ma se ha inserito una cosa valida perché non salvarla? Come detto, non concordo assolutamente che quanto dici cancelli il resto, perché di fatto non lo cancella: è stato fatto, e ancora oggi rimane, non è stato cancellato.
Quando chiunque in italia arriverà a questa considerazione la situazione sarà sistemata, altrimenti non si sistemerà mai
Un fascista a questo punto potrebbe dire la stessa cosa che dici tu, ovviamente con "questa considerazione" essendo "Non condanno alcunché di quei venti anni"; appunto quello che dicevo: non si cerca una riconciliazione, ci si aspetta che l'altro prenda coscienza di quella che si ritiene la Verità Rivelata. Il punto è che la tua considerazione cui chiunque dovrebbe arrivare è la negazione di quanto storicamente di buono è stato fatto in quel periodo, e mi pare ovvio che non si raggiungerà mai: non perché ci si rifiuti di accettare una posizione ovviamente giusta, ma perché c'è chi pensa che negare quelle cose non sia giusto, e onestamente mi pare una posizione totalmente condivisibile, e storicamente corretta. Altrimenti, è revisionismo storico.
Ci si arrocca su posizioni estremiste che puntano a negare quando storicamente di positivo (o di negativo) ha fatto il fascismo, si parte dall'idea che la propria posizione sia la Verità Assoluta Immodificabile, la cui totale e supina accettazione è l'unico modo per sistemare il diverbio: è appunto per questo che non si arriverà mai a una riconciliazione, perché di fatto non la si sta cercando.
Chiunque si rifà in qualche modo a quei valori o li richiama con un senso di nostalgia o abbia voglia che ritornano ha tutto il mio disprezzo e mi rifiuto di chiamarlo italiano
"Quei valori" hanno comunque portato all'inserimento di determinate strutture sociali che sono positive, e se mi vuoi disprezzare (evviva il rispetto, il modo di porsi costruttivo, l'accettazione del dialogo) perché considero l'inserimento delle pensioni una cosa positiva, un valore da difendere, libero di farlo. Che poi, quelli che tu dici di disprezzare magari si comportano meglio di altri che invece si discostano totalmente da quei valori.
Se essere italiani vuol dire accettare supinamente le tesi estremiste altrui, tesi volte a negare quanto storicamente di buono c'è stato in determinati periodi, forse è meglio non esserlo. Meglio oggettivi, che italiani con quel criterio.
Dici che "Il vero problema è che l'ideologia non è morta"; concordo in pieno, solo che il problema è simmetrico: non è morta nemmeno l'ideologia anti-fascista, quella che porta a condannare ciecamente tutto il periodo, negando quando di buono è stato storicamente fatto.
Mmm...bè mornon non sono d'accordo.
Nessuno ti può dire se queste "innovazioni" sociali che ha portato il fascismo sarebbero potute essere messe in atto da altri governi legittimamente votati sulla scia di quello che magari si stava facendo all'estero.
Ovviamente chi ha scritto la costituzione ha pensato di mantenere certe cose perché ormai erano entrate nel modo comune di vivere. 20 anni sono tanti e la gente si abitua a certi modi di fare (basta vedere oggi).
Su questo magari si può discutere quanto si vuole e magari ti posso anche dare ragione alla fine della fiera, ma è il punto fondamentale che non si tocca e non vuole essere toccato da certe parti politiche, per fortuna in minoranza e non rappresentate (o forse si) in parlamento.
Il fascismo ci ha portato in guerra, ha distrutto l'italia nel giro di 3, quell'italia che aveva costruito con tanto "amore" nei primi 15 anni. Ha fatto le leggi razziali.
C'è chi non riesce ancora a negare queste evidenze e in un qualche cerca di metterle sotto un'altra luce, una luce "buonista". Questo non è revisionismo secondo te?
Io disprezzo questi, io non considero questi come miei connazionali. Chi non riesce a prendere la distanza da questi avvenimenti come fa a dirsi italiano, dato che questi avvenimenti hanno distrutto l'italia?
Te sei mio connazionale dato che mi sembra condanni ste cose.
Vedi io sono stato ad Auschwitz e Birkenau un anno fa e ho visto dal vivo cose che non avrei mai voluto vedere e ancora non riesco a credere che siano reali.
Chi di quelli di cui sopra c'è mai stato? Quanti sono i "nostalgici" che non sono andati a vedere con i loro occhi di cosa il fascismo è stato complice e parlano di aria fritta?
Vedi, io non non sono un italiota, che accetta la posizione del vincente e perciò tende a cancellare tutto solo perché qualcuno gli ha detto che è giusto così.
Io mi sono fatto una mia opinione su cosa è stato e su cosa c'è oggi e perciò esprimo una mia opinione. Non dico verità assolute, dico una mia opinione. C'è chi sarà d'accordo (pochi magari), chi non lo sarà (molti suppongo).
Potrei anche dire che tu dici verità assolute, dicendo che occorre riconoscere alcune cose che il fascismo ha fatto.
Io penso che la via di sistemazione della questione sia che tutti gli italiani abbiano una coscienza comune che gli faccia che l'ideologia fascista è morta e nessuno ci crede più. Tra 20 scopriremo forse chi ha ragione ^_^
Ps:
"Quei valori" hanno comunque portato all'inserimento di determinate strutture sociali che sono positive, e se mi vuoi disprezzare (evviva il rispetto, il modo di porsi costruttivo, l'accettazione del dialogo)
Magari la prossima volta leggi anche la frase sotto a quella che hai riportato. :lol:
Nessuno ti può dire se queste "innovazioni" sociali che ha portato il fascismo sarebbero potute essere messe in atto da altri governi legittimamente votati sulla scia di quello che magari si stava facendo all'estero
Verissimo, ma, come già detto, il fatto che un altro lo avrebbe fatto non toglie il merito di averlo fatto: come detto, se l'inserimento di qualcosa è positivo, lo è a prescindere da chi lo fa, e "Tanto lo avrebbe fatto anche un altro" non toglie meriti. Altrimenti, su quella base si può negare ogni merito e ogni colpa.
Il mio punto non è "Solo il fascismo lo avrebbe fatto", ma "Il fascismo lo ha fatto, è stata una cosa positiva, non ha senso non darne atto".
Quello delle pensioni, per esempio, non era una provocazione, ero serio: se il loro inserimento è positivo, è positivo chiunque lo abbia fatto, non in funzione di una legge razziale da esse slegata; se non lo si considera positivo, allora non vedo coerenza nel volere la propria pensione.
Il fascismo ci ha portato in guerra, ha distrutto l'italia nel giro di 3, quell'italia che aveva costruito con tanto "amore" nei primi 15 anni. Ha fatto le leggi razziali.
C'è chi non riesce ancora a negare queste evidenze e in un qualche cerca di metterle sotto un'altra luce, una luce "buonista". Questo non è revisionismo
Verissimo, ma se hai letto gli scorsi messaggi infatti il mio punto è che la riconciliazione parte dal negare entrambe le posizioni assolute ("Da condannare senza se e senza ma" e "Da salvare senza se e senza ma"), dal porre una base generica che dia atto tanto delle cose negative quanto di quelle positive ("Porcate, ma anche cose buone"), per poi costruire una discussione critica atta ad affrontare la questione "Piú porcate o piú cose buone?"; da questa discussione può benissimo uscire che le porcate siano totalmente predominanti rispetto alle cose buone, il punto è non negarne nessuna delle due. Qualche tempo fa ho letto un cartello con la scritta, a memoria, "55 milioni. I morti della guerra fascista"; tutti i morti della Seconda Guerra Mondiale, che diventa la "guerra fascista", attribuiti al fascismo? Mi pare esagerato.
Ora, leggendo questo tuo messaggio ho piú chiaro chi non consideri tuo connazionale, ma lo scorso era piú generico: io parto dall'idea che, se il fascismo ha inserito le pensioni, è perché comunque le vedeva integrabili col suo sistema di valori (il che non vuol dire che sia un valore puramente fascista, solo che il sistema di valori fascista non era contrario a esse), e personalmente non vedo come negativo richiamarsi a quei valori che hanno portato all'inserimento delle pensioni. Che non vuol dire richiamarsi alle leggi razziali o altro, e come detto ora ho piú chiaro cosa intendevi; solo, lo scorso messaggio nella sua genericità dava (o almeno a me ha dato) un'impressione diversa.
Potrei anche dire che tu dici verità assolute, dicendo che occorre riconoscere alcune cose che il fascismo ha fatto
Può essere, la differenza a mio parere è che io propendo per un'approccio aperto al dialogo che consideri tutto e dia atto di tutto quanto fatto (sempre aperto a motivazioni per cui non sia cosí, ma "Quanto ha fatto di male cancella ciò che ha fatto di bene" per i motivi detti a mio parere non è una motivazione), mentre posizioni estremiste cercano un approccio in cui non dare atto di determinate cose, e almeno a volte non è che siano esattamente aperte al dialogo.
Comunque, io non sto negando quanto dici sulla via di sistemazione, sto dicendo che la base, a mio parere, deve essere una non-negazione di quanto ha fatto, che sia positivo o negativo. Io dico solo che, di fronte a posizioni estremiste, la mia risposta alla domanda "Perché non si trova una riconciliazione" è "Perché non la si cerca nemmeno"; e che, a mio parere, la posizione piú completa è "Ha fatto [] cose positive e [] cose negative", dove al posto dei "[]" il singolo può mettere i quantificatori che vuole ("pochissime" e "tantissime", "infime" e "abnormi", ecc.).
Magari la prossima volta leggi anche la frase sotto a quella che hai riportato
L'ho letta prima di rispondere ^_^
Io credo che il problema ad oggi non sussista. Almeno non per chi conosce la storia, per chi l'ha studiata, l'ha ascoltata, si è documentato senza lasciarsi influenzare dalle correnti politiche.. La Storia è li, oggettiva, obbiettiva e imparziale. Il problema che semmai si pone è quello della continua stumentalizzazione politica e ideologica della storia, che una volta viene tirata in ballo da questo o quell'altro schieramento politico o fazione ideologica. E' questo che è assolutamente sbagliato e inconcepibile. Questo "teorema dei blocchi contrapposti" che è assolutamente da condannare. Finchè continuiamo a pensare che esistono ancora fascismo e comunismo, non saremo mai in grado di andare avanti. Dobbiamo lasciarci alle spalle la storia e rammentarla per evitare che certe scempiaggini accadano nuovamente. Il fascismo e il comunismo sono morti e sepolti da un pezzo, e inutile continuare a strumentalizzare e a polemizzare sempre. I politici e tutti coloro che speculano e strumentalizzano e polemizzano su questo dovrebbero smetterla una buona volta di farlo, perchè questo non rende giustizia al nostro passato, e forse farebbero bene a leggersi un buon libro. Ne trarrebbero indubbiamente giovamento.
La Storia è li per mostrarci in maniera lucida e chiara cosa è successo senza voler giudicare nessuno ne aprire processi o emettere sentenze. Il ventennio fascista e quello che ha comportato va analizzato in maniera oggettiva, considerando pregi e difetti, ma senza lasciarsi influenzare dalle correnti. Lo stesso vale per la resistenza e per tutto il resto. Sono fenomeni che non vanno inquadrati nell'ottica odierna, ma che vanno inquadrati nel loro contesto originario studiando le cause e gli effetti che li hanno determinati. E' troppo facile giudicare con il senno di poi. Vanno analizzati alla radice.
E la storia e li per questo. Basta solo aver la voglia e la pazienza di analizzare il tutto con occhio critico in maniera oggettiva.
Concordo, spesso però l'elemento mancante è proprio la "voglia e la pazienza di analizzare il tutto con occhio critico in maniera oggettiva" ed emerge anche in questa discussione. ^_^
Ora, leggendo questo tuo messaggio ho piú chiaro chi non consideri tuo connazionale, ma lo scorso era piú generico: io parto dall'idea che, se il fascismo ha inserito le pensioni, è perché comunque le vedeva integrabili col suo sistema di valori (il che non vuol dire che sia un valore puramente fascista, solo che il sistema di valori fascista non era contrario a esse), e personalmente non vedo come negativo richiamarsi a quei valori che hanno portato all'inserimento delle pensioni. Che non vuol dire richiamarsi alle leggi razziali o altro, e come detto ora ho piú chiaro cosa intendevi; solo, lo scorso messaggio nella sua genericità dava (o almeno a me ha dato) un'impressione diversa.
Si, hai ragione, infatti ero stato troppo vago. Cmq ora ci siamo chiariti. :lol:
Il tuo discorso sulle strutture sociali inserite dal fascismo io lo capisco, sono sincero.
Ovviamente ragionando senza legare il fascismo al fatto che fosse una dittatura illegale e a quello che ha fatto, la pura introduzione di questi sistemi di per sè è una buona cosa.
Su questo io non posso che essere d'accordo, anche perché di alcune cose ne usufruisco o ne usufruirò (forse, perché non si sa..parlo delle pensioni...) e ovviamente non vedo perché dovrei non volerle.
Il fatto è che tutte queste cose passano in secondo piano (forse in sesto addirittura!) quando si pensa che queste cose le ha fatte un regime totalitario illegittimo che non dava nulla a chi non aveva la tessera del partito e faceva sparire chi non provava a dire qualcosa in contrario.
Ecco io non riesco a dire "si quello è stato fatto bene, per cui quello lo salviamo", per il semplice fatto che è stato fatto nell'illegalità più totale ed è stato seguito da azioni dissenate.
Io credo che si debba partire da questa base: tutti gli italiani devono avere stampato in mente che il fascismo è stata una dittatura che ha rovinato l'Italia in lungo e in largo e che non vada giustificata in alcun modo.
Se anche coloro che si rifanno a certi ideali sociali del fascismo (che di per se sono legittimi e sono simili per certi versi a quelli del socialismo) riconoscessero questa cosa allora si creerebbero le basi per fare il salto di generazione e non parlare più di fascisti e comunisti (ovviamente lo stesso discorso vale per i secondi), che è ampiamente anacronistico.
Alcuni esponenti di AN lo stanno facendo e questo è un buon segno. Ma quando leggo la lettera del presidente dei giovani di AN mi viene male. ^_^
Non credo si tratti di essere anti-fascisti. Credo si tratti di prendere una posizione ben precisa su cosa è stato e cosa non deve essere.
Molti italiani però la differenza non la vedono.
Ho sentito varie persone più meno di destra sui 50 anni (perciò non hanno vissuto quel periodo) dire "però quando c'era il duce alcune cose erano è più ordinate, non il casino di adesso" oppure "i treni erano in orario".
Credo sia preoccupante che siano persone che ragionano così.
La Storia è li per mostrarci in maniera lucida e chiara cosa è successo senza voler giudicare nessuno ne aprire processi o emettere sentenze. Il ventennio fascista e quello che ha comportato va analizzato in maniera oggettiva, considerando pregi e difetti, ma senza lasciarsi influenzare dalle correnti. Lo stesso vale per la resistenza e per tutto il resto. Sono fenomeni che non vanno inquadrati nell'ottica odierna, ma che vanno inquadrati nel loro contesto originario studiando le cause e gli effetti che li hanno determinati. E' troppo facile giudicare con il senno di poi. Vanno analizzati alla radice.
Su questo concordo anche io. Ma quanti sono gli italiani che sanno le vigliaccate commesse dai partigiani o che tra i partigiani c'erano anche molti gruppi di cattolici e non tutti erano comunisti?
Prendiamo le foibe: negate o sepolte per tanto tempo. Poi però quando sono state finalmente portate all'opinione pubblica sono state strumentalizzate dicendo più o meno nascostamente "vedete gli altri cosa hanno combinato?"
E gli altri "be voi avete fatto...." e primi "si ma le foibe ecc..."
Sembra come se da una parte o dall'altra si prenda a giustificazione cosa ha fatto l'altro.
Quando anche le persone legate a un certo tipo di ideologia riusciranno a criticare i propri predecessori allora qualcosa cambierà.
Mi inserisco nella discussione un po a caso per dire la mia ( cavolo ma ne avete di tempo voi per scrivere :lol:)
Cmq, io penso che si dovrebbero predere le cose buone da ogni tipo di governo ( sia dittatoriale che democratico) e metterle insieme.
Il fascismo non credo abbia portato solo danni, non per nulla si diceva che i treni erano sempre in orario, credo ci fosse piu organizzazione. ( anche se condanno i metodi autoritari, fin troppo ^_^ )
Nel comunismo c'è da salvare ( a mio avviso) l'impegno a favore delle masse e degli emarginati.
Ecco, si puo trarre cose buone da tutto, io credo, ma ora come ora con i nostri goverananti e il loro modo di rimandare sempre al passato con accuse da ambo le parti di regime, non andremo mai da nessuna parte.
La Storia è li per mostrarci in maniera lucida e chiara cosa è successo senza voler giudicare nessuno ne aprire processi o emettere sentenze. Il ventennio fascista e quello che ha comportato va analizzato in maniera oggettiva, considerando pregi e difetti, ma senza lasciarsi influenzare dalle correnti. Lo stesso vale per la resistenza e per tutto il resto. Sono fenomeni che non vanno inquadrati nell'ottica odierna, ma che vanno inquadrati nel loro contesto originario studiando le cause e gli effetti che li hanno determinati. E' troppo facile giudicare con il senno di poi. Vanno analizzati alla radice.
Su questo concordo anche io. Ma quanti sono gli italiani che sanno le vigliaccate commesse dai partigiani o che tra i partigiani c'erano anche molti gruppi di cattolici e non tutti erano comunisti?
Prendiamo le foibe: negate o sepolte per tanto tempo. Poi però quando sono state finalmente portate all'opinione pubblica sono state strumentalizzate dicendo più o meno nascostamente "vedete gli altri cosa hanno combinato?"
E gli altri "be voi avete fatto...." e primi "si ma le foibe ecc..."
Sembra come se da una parte o dall'altra si prenda a giustificazione cosa ha fatto l'altro.
Quando anche le persone legate a un certo tipo di ideologia riusciranno a criticare i propri predecessori allora qualcosa cambierà.
Questo denota un ignoranza di fondo abbastanza grave, ma la cosa a mio avviso ancora più sta nel fatto che la gente tende a parlare senza cognizione di causa, per sentito dire e si arrocca e porta avanti concetti assolutamente sbagliati. E' come combattere contro i mulini a vento, non c'è niente da fare. Questa purtroppo è la mentalità dell'italiano medio.. Quando si riuscirà a fare un analisi, seria, critica e oggettiva e si analizzerà il tutto per quello che è senza mistificazioni e strumentalizzazioni varie allora riusciremo a lasciarci tutto alle spalle e forse allora qualcosa cambierà. Anche se io temo che questo giochetto del tira e molla faccia comodo a molti...
Questo denota un ignoranza di fondo abbastanza grave, ma la cosa a mio avviso ancora più sta nel fatto che la gente tende a parlare senza cognizione di causa, per sentito dire e si arrocca e porta avanti concetti assolutamente sbagliati
Domanda: quando parli di ignoranza e cognizione di causa parli di me per quello che ho scritto o parli dell'italiano medio che dice quello che ho scritto?
Scusa, ma davvero non riesco a capire a cosa ti riferisci...