Ciao a tutti!!
Ieri parlavo con un amica e siamo arrivate a domandarci come evolve l'amore nel corso degli anni!!
I suoi genitori si sono appena separati e lei mi raccontava come secondo lei hanno aspettato troppo a farlo e adesso in pratica si odiano...
Questa discussione mi ha portata a chiedermi come vive l'amore una coppia che sta insieme da 20 anni. L'amore come cambia? Uno diventa indispensabile all'altro? La passione scompare? diventa una routine?
Chissà magari qualcuno di voi con più esperienza di me mi può aiutare a capire cosa succede in una coppia "matura".
Personalmente credo nell'amore e penso che nel corso degli anni cambia, diventa forse meno "focoso" ma si rafforza sempre più. L'altro diventa una parte indispensabile, una sorta di membro importantissimo della famiglia del quale non si può fare a meno.
Spero di sentire tanti vostri pareri.
Franci
In generale, no anche se possono esserci eccezioni. Purtroppo vige sempre l'aurea massima per cui, nel caso, a esempio, del decesso di uno dei due partner, "chi muore giace e chi vive si dà pace." :blush:
La routine è una delle cose più spaventose che esistano. Chiunque decida di convivere deve mettere in conto il fattore logorio e prepararsi a gestirlo. Poi magari lo fa alla grande, ci sono appunto quelle storie in cui si resta in ottimi rapporti e il legame si rafforza. Ma sono taaaaanto rari...
In generale due persone si mettono insieme per ragioni molto più attuali: sono giovane e voglio un figlio, ti amo al punto da non voler passare due minuti senza di te, in questo momento della mia vita creare una famiglia è il mio obiettivo, ho l'idea romantica di coronare il sogno d'amore...
Tutte queste cose negli anni si evolvono: i figli che ho avuto sono una delusione / non era niente di speciale / volevo più tempo per me stessa, l'amore si è raffreddato / abbiamo rotto / la routine l'ha rovinato, ora che ho fatto la famiglia vorrei fare altro ma questa è una palla al piede, il sogno romantico alla fine non era questa gran cosa... ognuno ha i suoi motivi e le sue storie, ma il fatto è che queste cose succedono sempre.
Nessuno ci pensa, o peggio ci pensa ma senza riflettere a fondo "decide" che troverà la soluzione per andare avanti. E grazie. Posso decidere già ora che troverò il modo di essere milionaria? Se dico una cosa del genere è ovvio che sto delirando, ma nell'amore esiste l'aura romantica della volontà spinta dall'amore che supera ogni cosa. Anche a non prenderla alla lettera, è una cosa che narcotizza un po' i campanelli d'allarme.
Insomma il tempo passa e le persone cambiano, anche profondamente. Lo stesso vale per i desideri, gli obiettivi, le relazioni con chi ci sta intorno, e i sentimenti.
Sulla passione non sono molto d'accordo che si affievolisce con l'età, dipende tantissimo dalle persone. Cose come la sessualità degli anziani sono tabù, ma in realtà una coppia di quaranta o cinquant'anni può benissimo avere una vita sessuale intensa o prendere iniziative nuove e "fresche" da vivere in coppia. Si invecchia molto più soggettivamente di quanto gli stereotipi vorrebbero.
Sulla storia che hai raccontato, la tua amica ha ragione: molte coppie stanno insieme per abitudine, per salvare un investimento emotivo ed economico, per paura di affrontare da zero una nuova vita, per convenzione sociale... ci sono mille motivi, ma così è certo che le cose si incancreniscono.
Se devi sopportare una persona che non ti piace più, in capo a qualche tempo la convivenza forzata può sfociare nell'odio.
Il padre della mia amica é addirittura arrivato a dirgli che non ha mai lasciato la moglie per colpa sua (della mia amica). Questa frase l'ha ferita molto. Anch'io ci sono rimasta male, non é giusto nascondersi dietro ai figli ed usarli come scusa per non avere la forza,la volontà,... di mettere la parola fine ad una storia.
Sulla sessualità degli anziani non so cosa pensare, di certo non dico che sia sparita dalla loro vita, ma sicuramente una coppia a 70 anni la vive in modo diverso e forse é pure giusto e naturale che sia così. La mia "paura" é quella di ritrovarmi fra 20 anni al fianco di un uomo che dice di non amarmi più, come spesso succede. Ma comunque sono del parere che devo correre il rischio!! :blush: Anche perché non credo di riuscire a vivere senza l'amore.
Non penso però di ritrovarmi a pensare che la famiglia che ho formato sia deludente. Se davvero dovesse succedere cercherei di rimboccarmi le maniche per renderla migliore.
Vi ringrazio per le vostre risposte!
Sulla sessualità degli anziani non so cosa pensare, di certo non dico che sia sparita dalla loro vita, ma sicuramente una coppia a 70 anni la vive in modo diverso e forse é pure giusto e naturale che sia così. La mia "paura" é quella di ritrovarmi fra 20 anni al fianco di un uomo che dice di non amarmi più, come spesso succede.
Però l' "amore" è anche un qualcosa di testa, anzi molto. I primi tempi potrai essere in preda dell'euforia e vedere tutto rosa, ma a far durare una coppia è anche l'impegno che i due componenti ci mettono. Far innamorare una persona di sè non significa averlo fatto per via della propria perfezione, vuol dire che l'altro ha accettato anche i nostri difetti e li sopporta, come noi facciamo a nostra volta. E una volta che decidi di dire "per sempre" a qualcuno (che sia sposandosi oppure mettendo su famiglia), non puoi rimangiarti la parola tanto facilmente, nè puoi cominciare a dare libero sfogo ai lati peggiori di te (questo ovviamente vale anche per il rispettivo partner) e rendere un inferno la vita di coppia per capriccio.
Quindi per mantenere unita una coppia per tanti anni è necessario che entrambi siano estremamente riesponsabili e maturi (che non ha nulla a che fare con intelligenza o abilità).
Quindi per mantenere unita una coppia per tanti anni è necessario che entrambi siano estremamente riesponsabili e maturi (che non ha nulla a che fare con intelligenza o abilità).
Questo certamente sì, ma non basta essere maturi e responsabili per restare innamorati per sempre.
Anche certamente sono 2 qualità fondamentali :blush:
Vedo in molte coppie una certa tendenza a rimanere insieme fino ad arrivare al punto di odiarsi e lo trovo un vero peccato...
Io credo nel matrimonio e quando deciderò di spsarmi metterò tutto il mio impegno e la mia maturità per far funzionare le cose. Se però dovessi vedere che non vanno...preferirei non arrivare al punto di estrema rottura, ma fermarmi prima ed intervenire prima. Almeno così non odierò mai la persona che ho tanto amato :blush:
Per voi che significato ha il matrimonio?Cioé mi spiego meglio....per voi il matrimonio non é strettamente necessario se c'é già una convivenza?
Premetto che non voglio in nessun modo essere polemica, ma solo scambiare punti di vista ;D
Vedo in molte coppie una certa tendenza a rimanere insieme fino ad arrivare al punto di odiarsi e lo trovo un vero peccato...
Io credo nel matrimonio e quando deciderò di spsarmi metterò tutto il mio impegno e la mia maturità per far funzionare le cose. Se però dovessi vedere che non vanno...preferirei non arrivare al punto di estrema rottura, ma fermarmi prima ed intervenire prima. Almeno così non odierò mai la persona che ho tanto amato :blush:
beh perchè non dovrebbero bastare? La fase d "'innamoramento" è uno stato passeggero che dura pochi anni, non c'entra col fatto che due persona si vogliano intensamente bene e si stimino...altrimenti passata l'euforia ormonale tutte le coppie dovrebbero dividersi.
L'odiarsi e il volersi bene sono due cose slegate, puoi arrivare a odiare una persona pur continuando a volerle bene. L'odio è razionale (non sto parlando di antipatia), e razionalmente va nutrito, il voler bene invece non implica che l'altro ti corrisponda...quindi se due persone, pur continuando a volersi bene, cominciano col trattarsi sempre più a pesci in faccia (anche in modo sottoso, non per forza plateale), è logico che finiranno col non sopportare la convivenza, e prima o poi uno dei due sbotterà se la situazione non si risolve. Però se in partenza due persone si amano, difficlmente si lasceranno perchè "non si amano più" e basta, l'affetto non è una cosa passeggera,e uno prima di comincniare anche a odiare deve prenderne di calci nei denti...
Di solito va tutto a marengo perchè due son stati troppo frettolosi nello sposarsi (bvedesi coppie che dopo già pochi mesi non si sopportano più e dopo un paio d'anni divorziano), oppure perchè uno dei due o entrambi sono troppo egoisti (cosa di solito dovuta a immaturità) per far funzionare il tutto (perchè nemmeno è vera la frase "due cuori e una capanna", non basta che due persone si vogliano bene per far funzionare un'unione per sempre)
Per voi che significato ha il matrimonio?Cioé mi spiego meglio....per voi il matrimonio non é strettamente necessario se c'é già una convivenza?
Premetto che non voglio in nessun modo essere polemica, ma solo scambiare punti di vista ;D
mah, il matrimonio è il modo più pratico e comodo per "regolarizzare" tutti i diritti economici&co di una famiglia, ed è anche il modo che può avere un coniuge di tutelare sè e i prorpi figli in caso l'altro abbia un "ripensamento" Io non sono una credente cristiana, però credo che se dovessi decidere di metter su famiglia mi sposerei.
boh... credo che su un argomento simile esistano tante "verità" e ricette per l'amore perfetto quante sono le persone al mondo, comunque...
sto con la stessa persona da 10 anni e da 6 conviviamo stabilmente, non posso generalizzare, ma solo portarti la mia opinione personale: l'amore eterno non esiste, però esistono amori lunghi, anche lunghissimi e non per questo meno sinceri.
la mia personale ricetta è:
una solida base di indipendenza personale anche all'interno della coppia (mi ritaglio i miei spazi e, allo stesso modo, rispetto quelli dell'altro e non interferisco)
niente matrimonio (porta a "sedersi" su illusioni di sicurezza e spesso inserisce trascuratezza nel rapporto)
niente figli (ammazzano la vita erotica con incredibile efficacia, sostituendo la passione con la tenerezza)
attività lavorative scrupolosamente separate
gusti in comune, sia culturali che pratici (dall'arte alla cucina, dalla lettura ai viaggi ecc.)
ovviamente è una ricetta del tutto personale... e ognuno ha la propria! :blush:
ciao
Non posso che quotare Raya, perfetto! :blush:
Se c'è già convivenza non ha un significato sposarsi, dal punto di vista relazionale. Semmai crea quel problema di "essersi sistemati" e quindi sedersi sulle cose già fatte che tanto danneggia la vitalità della coppia.
Di sicuro non sono d'accordo sul tutelarsi in caso di ripensamento dell'altro: una base fondamentale da aggiungere è l'indipendenza economica reciproca. Non deve succedere, neanche inconsciamente, che uno dei due "voglia bene" all'altro o se lo faccia piacere più del sincero perchè ha paura di vivere da povero o perchè non saprebbe dove sbattere la testa senza il suo apporto economico.
Le uniche tutele legali di un rapporto formalmente sancito che mi interessano riguardano la possibilità di essere informati e avere accesso all'ospedale come un parente nel caso di incidente o malattia. Sulla possibilità di restare a vivere nella stessa casa in caso di vedovanza c'è la cointestazione dell'affitto (per carità, niente mutui) e dell'eredità non voglio farmene niente: mi prendo la responsabilità di vivere di quello che mi merito, e non ci sono soldi che ripaghino una perdita.
Certo, una cosa del genere presuppone taaaaaanto giudizio da parte di entrambi in caso di rottura. Siamo sicuri che non perderemo la testa? Se non so rispondere a questa domanda, la cautela dice NO.
Un ingrediente che aggiungerei alla ricetta è questo: il vivere insieme non deve modificare nè pregiudicare lo sviluppo dei singoli partner in altri campi, lavoro o sport o hobby del cuore che sia... E' fin troppo pieno il mondo di coppie in cui "io per te ho lasciato questo / smesso quello / rinunciato a quell'altro". Non si rinuncia e punto, se piaciamo all'altra persona è per tutto quello che siamo. Se qualcuno chiede di danneggiare una parte di sè in nome della coppia, c'è qualcosa che non va. In ogni caso mai lasciare qualcosa per la coppia, è praticamente impossibile non rinfacciarlo (o darsi dei cretini) se / quando finisce.
Di sicuro non sono d'accordo sul tutelarsi in caso di ripensamento dell'altro: una base fondamentale da aggiungere è l'indipendenza economica reciproca. Non deve succedere, neanche inconsciamente, che uno dei due "voglia bene" all'altro o se lo faccia piacere più del sincero perchè ha paura di vivere da povero o perchè non saprebbe dove sbattere la testa senza il suo apporto economico.
non intendevo che uno dei coniugi debba appoggiarsi all'altro, ma metti che uno dei due faccia il/la mascalzone/a e mandi a quel paese te e i figli, va bene l'indipendenza economica ma magari neanche è bello che uno debba caricollarsi tutto quanto (anche se guadagna come paperone)...ovviamente è cosa buona e giusta che ognuno abbia sempre propietà&co intestate a sè e niente comunione dei beni, in modo di tutelare ulteriormente sè e prole (ovvero, se uno dei due coniugi fa l'idiote e mette su un'altra famigla, posso star sicuro/a che almeno le cose a me intestate andranno sicuramente ai miei figli che non rimarranno a becco asciutto)
non intendevo che uno dei coniugi debba appoggiarsi all'altro, ma metti che uno dei due faccia il/la mascalzone/a e mandi a quel paese te e i figli, va bene l'indipendenza economica ma magari neanche è bello che uno debba caricollarsi tutto quanto (anche se guadagna come paperone)...
sì e no, in questo senso. alla base di ogni rapporto c'è la possibilità sempre latente che il rapporto stesso si incrini in maniera non biunivoca, vale a dire che uno dei due senta il bisogno di rompere, mentre l'altro vorrebbe continuare. negare questa possibilità è molto pericoloso, perché porta a idealizzare noi stessi e i rapporti umani in generale.
il fare dei figli è una scelta di coppia e individuale (ho voluto un figlio, me ne assumo da qui in poi in prima persona la responsabilità, anche a prescindere da coppia o non coppia). chiedere alimenti per i figli è un comportamento troppe volte ambiguo e spesso sul confine sottile del desiderio di rivalsa covato verso il partner che ha scelto di andarsene (stile: mi hai piantato/a, adesso ti prosciugo con piacere il conto in banca).
come dice iskall :blush: indipendenza economica obbligatoria sempre e comunque, piena assunzione delle proprie responsabilità e delle proprie scelte, scelta di figliare inclusa.
:blush:
sì e no, in questo senso. alla base di ogni rapporto c'è la possibilità sempre latente che il rapporto stesso si incrini in maniera non biunivoca, vale a dire che uno dei due senta il bisogno di rompere, mentre l'altro vorrebbe continuare. negare questa possibilità è molto pericoloso, perché porta a idealizzare noi stessi e i rapporti umani in generale.
ok, ma se una persona decida di avere figli deve assumersi ancora più oneri rispetto al semplice separarsi dal partner. Se decidi di creare una famiglia non hai solo obblighi verso moglie/marito, ma in egual misura verso i figli. Se uno/a non se la sente, che non li faccia e basta.
Per me non ha senso "impegnarsi" con qualcuno (anche non avendo figli), se poi non ci si mette tutto l'impegno possibile affinchè la relazione funzioni. Se dici "per sempre" non esiste che ti rimangi la parola, piuttosto non lo si dica. Se dici di voler stare "per sempre" con una persona, non ci dev'essere motivo di separazione che tenga: incontri una persona che trovi più interessante? Mi dispiace, hai detto "per sempre" a qualcun altro. Cominci a rimpiangere la vita da singe? Troppo tardi.
Se due persone restano insieme per tanto tempo, è perchè entrambe s'impegnano intensamente affinchè ciò avvenga, e questo non vuol dire che uno dei due debba diventare la succursale dell'altro o che uno si senta in diritto di abbrutirsi o rendersi odioso all'altro/a.
Se uno dei due sente il bisogno di rompere, vuol dire che qule "per sempre" l'ha pronunciato a cervello spento.
il discorso delle rivalse economiche&co purtroppo non fa che confermare che un sacco di gente quando dice "per sempre"non ha la più pallida idea del significato di cosa stia dicendo, e usare i figli o i soldi come ripicca è quanto di più immaturo una persona adulta possa fare.
Se uno dei due sente il bisogno di rompere, vuol dire che qule "per sempre" l'ha pronunciato a cervello spento
O magari ci credeva veramente, e ci aveva ragionato molto, ma qualcosa è cambiato: cosa penseremo, sentiremo, proveremo tra decine d'anni, è tutto meno che prevedibile.
Per me non ha senso "impegnarsi" con qualcuno (anche non avendo figli), se poi non ci si mette tutto l'impegno possibile affinchè la relazione funzioni. Se dici "per sempre" non esiste che ti rimangi la parola, piuttosto non lo si dica. Se dici di voler stare "per sempre" con una persona, non ci dev'essere motivo di separazione che tenga: incontri una persona che trovi più interessante? Mi dispiace, hai detto "per sempre" a qualcun altro. Cominci a rimpiangere la vita da singe? Troppo tardi.
Trovo molta cattiveria verso sè stessi, quasi un piacere nel farsi del male, nel negare a sè stessi queste cose.
Siccome hai fatto uno sbaglio (es. hai detto "per sempre") ti devi rovinare la vita da qui in poi?
Perchè negare che ami un altro? Perchè negare di voler vivere da single? Abbiamo una sola vita, non c'è spazio per rimediare a tutti gli sbagli, non c'è tempo per vivere tante vite. Almeno quando ci accorgiamo di avere sbagliato dovremmo riconoscere l'errore e cambiare finchè siamo in tempo.
Imporsi la tortura masochista del soffrire in silenzio "perchè ben ti sta, hai detto così e mo' ti arrangi" è veramente gratuito e inutile.
E poi cosa vuol dire "per sempre"? Chi è tanto presuntuoso da poter dire di avere previsto il futuro? A meno di non fare una promessa che si decide di mantenere anche quando ci rovinerà la vita... ma io non vivrei mai con una persona che sta soffrendo come un cane perchè vuole s**parsi quella persona o andarsene in Thailandia per i prossimi dieci anni e non lo fa... perchè ci sono io. Una persona così ha problemi di autolesionismo.
Per me non ha senso "impegnarsi" con qualcuno (anche non avendo figli), se poi non ci si mette tutto l'impegno possibile affinchè la relazione funzioni. Se dici "per sempre" non esiste che ti rimangi la parola, piuttosto non lo si dica. Se dici di voler stare "per sempre" con una persona, non ci dev'essere motivo di separazione che tenga: incontri una persona che trovi più interessante? Mi dispiace, hai detto "per sempre" a qualcun altro. Cominci a rimpiangere la vita da singe? Troppo tardi.Trovo molta cattiveria verso sè stessi, quasi un piacere nel farsi del male, nel negare a sè stessi queste cose.
Siccome hai fatto uno sbaglio (es. hai detto "per sempre") ti devi rovinare la vita da qui in poi?
Perchè negare che ami un altro? Perchè negare di voler vivere da single? Abbiamo una sola vita, non c'è spazio per rimediare a tutti gli sbagli, non c'è tempo per vivere tante vite. Almeno quando ci accorgiamo di avere sbagliato dovremmo riconoscere l'errore e cambiare finchè siamo in tempo.
Imporsi la tortura masochista del soffrire in silenzio "perchè ben ti sta, hai detto così e mo' ti arrangi" è veramente gratuito e inutile.
E poi cosa vuol dire "per sempre"? Chi è tanto presuntuoso da poter dire di avere previsto il futuro? A meno di non fare una promessa che si decide di mantenere anche quando ci rovinerà la vita... ma io non vivrei mai con una persona che sta soffrendo come un cane perchè vuole s**parsi quella persona o andarsene in Thailandia per i prossimi dieci anni e non lo fa... perchè ci sono io. Una persona così ha problemi di autolesionismo.
innaznitutto se ami una persona non smetti di volerle bene nel momento in cui incontri qualcun altro. Se anche quest'altra persone nel complesso ti attira di più, non puoi con tale leggerezza mandare a quel paese qualcuno a cui hai giurato amore, se veramente le volevi bene.
Quello che voglio dire è che dire ti amo a una persona o avere dei figli è una cosa terribilmente seria: non puoi fare una promessa a una persona e poi dirle "scusa ma non era vero", nè puoi metterti a fare figli se poi non garantirai una mamma e un papà come si deve., non due persone che si tirano dietro i piatti o che si guardano in cagnesco, o che semplicemnte se ne vanno ognuno per fatti suoi. Se vuoi avere dei bambini e non garantir loro tutto questo, allora non ne fare.
non si può giocare con gli esseri umani, è una contraddizione impegnarsi in qualcosa di vincolante se poi si ammette la possibilità di poter ritrattare (ovviamentela cosa dev'essere reciproca,se uno dei due diventa un mostrol'altronon deve mica subire). Non ci s'impegni e basta.