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gravidanza e lavoro
^ di ^shinobi^
creato il 04 aprile 2008

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Skie Lannister
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Skie Lannister
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Inviato il 13 aprile 2008 16:06

Non capisco perchè tanta tutela delle donne incinte o che vogliono figli, mentre per donne in carriera, persone geniali, omosessuali etc la cosa non va bene.

Forse perchè dal punto di vista sociale la brava mamma con il pancione va bene mentre la persona indipendente mette a disagio?

 

beh, da parte mia, visto che il thread si chiama gravidanza e lavoro, mi sono limitato alla donna incinta. è chiaro che OGNI lavoratore ha diritto ad essere tutelato per quanto sia possibile. un omosessuale, non può essere licenziato perchè tale, nè è giusto (ma qui entriamo in un campo di scelte politche e non di valori) che un laureato si trovi a lavare i piatti. una donna in carriera (e qui torniamo nelle scelte di valori) non dovrebbe mai essere esclusa da un lavoro perchè ogni mese ha le sue cose.

però una differenza tra un pancione ed una donna in carriera c'è ed è evidente: la gravidanza coglie un aspetto che riguarda la salute, ed un'assenza prolungata, che troppo spesso è la scusa per non assunzioni o licenziamenti pretestuosi. tutti i lavoratori devono avere la protezione contro arbitri e soprusi, quale che sia la loro condizione.

se l'imprenditore può garantirle, bene, altrimenti può anche cambiare mestiere. l'iniziativa economica, ripeto, ha una funzione sociale, non solo privata.


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 13 aprile 2008 16:17
Non capisco perchè tanta tutela delle donne incinte o che vogliono figli, mentre per donne in carriera, persone geniali, omosessuali etc la cosa non va bene.

Forse perchè dal punto di vista sociale la brava mamma con il pancione va bene mentre la persona indipendente mette a disagio?

 

non ho mai detto questo... anzi, tra una donna in carriera e una donna incinta è molto più ovvio assumere la prima.

 

Se, appunto, non si considerasse un figlio come qualcosa di notevole valore per la società... anche qua è un discorso di convenienza: mi conviene di più assumere un omosessuale bravissimo così mi fa aumentare il fatturato del 3% oppure una donna incinta, così lo Stato mi da 200.000 euro?

 

 

E anche il fatto che c'è qualcosa che non va se un Harvard si riduce a lavare i piatti per campare.

 

semplicemte, c'è più offerta che domanda; quindi prima di iscriversi ad Harvard sarebbe il caso di chiedersi se magari non c'è più bisogno di idraulici.

 

 

Non è che per ogni misogino che ti rifiuta c'è uno aperto che ti assume.

 

a livello regionale e forse statale, è vero. Ma a livello mondiale di sicuro c'è.

Solo che non tutti i laureati ad harvard sono disposti a lavorare a Pechino o il Cairo. Ma allora devono accettare che, nella loro regione/stato, il mercato è saturo.

 

 

 

 

 

ovviamente il mio è un discorso teorico, poi nella realtà ci sono un sacco di fattori come le lobby, il clientelarismo, la corruzione, le raccomandazioni che distorcono e causano le "grandiose contraddizioni in termini ".

 

Ma sono questi i problemi su cui lo Stato deve intevenire con decisione, e non obbligando le aziende ad assumero questo o quello.

 

Bisogna estirpare il male alla radice, eliminando tutti quei fattori più o meno illegali che distorcono la concorrenza perfetta, e non cercando di mettere una pezza qua e là


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Iskall Ytterligare
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Iskall Ytterligare
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Inviato il 13 aprile 2008 16:23
quindi prima di iscriversi ad Harvard sarebbe il caso di chiedersi se magari non c'è più bisogno di idraulici.

Non so come commentarlo. Mettiamoci tutti a prendere il 6 politico, a parlare sboccato, a vestire straccione, a leggere Harmony e a sbracarci come capre.

Se la qualità non serve, il mondo si merita di andare aff******.

 

a livello regionale e forse statale, è vero. Ma a livello mondiale di sicuro c'è.

Solo che non tutti i laureati ad harvard sono disposti a lavorare a Pechino o il Cairo. Ma allora devono accettare che, nella loro regione/stato, il mercato è saturo.

Non è una questione di non essere disponibili. Se mi presti 5.000 euro e accetti che te li rimborso fra qualche anno senza interessi, io sono disponibile.

 

Ma sono questi i problemi su cui lo Stato deve intevenire con decisione, e non obbligando le aziende ad assumero questo o quello.

Perchè lo stato deve intervenire facendo assumere o proibendo di licenziare le donne incinte ma non vale lo stesso per le persone geniali o i gay o le donne rampanti?

Tu mi hai detto che queste persone si troverebbero male a causa dell'ostilità (nata da disagio o invidia o quel che vuoi) dei colleghi già assunti. Ma ti sembra un comportamento normale e accettabile?

Invece una donna incinta suscita solo le coccole dei colleghi e tanti dibattiti sul nome e/o che tutina regalargli.

Quindi queste si possono difendere?

 

 

 

tutti i lavoratori devono avere la protezione contro arbitri e soprusi, quale che sia la loro condizione.

se l'imprenditore può garantirle, bene, altrimenti può anche cambiare mestiere. l'iniziativa economica, ripeto, ha una funzione sociale, non solo privata.

Grazie Skie.


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Ser Balon Swann
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Inviato il 13 aprile 2008 16:44
Non so come commentarlo. Mettiamoci tutti a prendere il 6 politico, a parlare sboccato, a vestire straccione, a leggere Harmony e a sbracarci come capre.

Se la qualità non serve, il mondo si merita di andare aff******.

 

è un utopia pensare che un giorno tutti quanti saranno grandi economisti/giusristi e letterati... è necessario anche il rude pescatore che pesca i granchi e l'idraulico che viene a sturarti il ce**o.

 

 

Perchè lo stato deve intervenire facendo assumere o proibendo di licenziare le donne incinte ma non vale lo stesso per le persone geniali o i gay o le donne rampanti?

Tu mi hai detto che queste persone si troverebbero male a causa dell'ostilità (nata da disagio o invidia o quel che vuoi) dei colleghi già assunti. Ma ti sembra un comportamento normale e accettabile?

Invece una donna incinta suscita solo le coccole dei colleghi e tanti dibattiti sul nome e/o che tutina regalargli.

Quindi queste si possono difendere?

 

non deve intervenire perchè la donna col pancione è coccolosa, ma perchè il feto è da valutarsi come una grande risorsa economica: un nuovo consumatore, che aumenterà la vendita di pannolini, biberon, merendine, vestitini, giochi, medicine eccetera

 

Non è una questione di non essere disponibili. Se mi presti 5.000 euro e accetti che te li rimborso fra qualche anno senza interessi, io sono disponibile.

 

questa non l'ho capita

 

 

 

l'iniziativa economica, ripeto, ha una funzione sociale, non solo privata.

 

 

E perchè dovrebbe avere una funzione sociale? Ognuno mette sul mercato le proprie abilità (scrivere un libro, riparare docce, sparare ai talebani, legiferare...) in cambio di quello che non può/ non gli conviene ottenere con le sue forze (cibo, letti, costruzioni, che altri sparino ai talebani al posto tuo).

 

Il denaro è solamente un unità di misura per meglio calcolare i rapporti di scambio (quante docce riparate vale un talebano ucciso? e quanti granchi servono per un letto un letto? e quante docce per un letto? sarebbe un bel casino)

 

 

dov'è la funzione sociale?


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Skie Lannister
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Inviato il 13 aprile 2008 17:06

 

E perchè dovrebbe avere una funzione sociale? Ognuno mette sul mercato le proprie abilità (scrivere un libro, riparare docce, sparare ai talebani, legiferare...) in cambio di quello che non può/ non gli conviene ottenere con le sue forze (cibo, letti, costruzioni, che altri sparino ai talebani al posto tuo).

 

Il denaro è solamente un unità di misura per meglio calcolare i rapporti di scambio (quante docce riparate vale un talebano ucciso? e quanti granchi servono per un letto un letto? e quante docce per un letto? sarebbe un bel casino)

 

 

dov'è la funzione sociale?

 

beh, se l'art. 41 Cost. non ti dice niente, lo cito io: l'iniziativa economica privata è libera. non può svolgersi in contrsto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla DIGNITà umana.

la legge dertmina i programmi ed i controlli opportuni perchè l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata A FINI SOCIALI. il successivo art. 42 dice la stessa cosa in merito alla proprietà.

coordina tutto questo con gli artt. 35-40 Cost., ed avrai un bel quadro costituzionale di tutela dei lavoratori. tralascio la parte relativa ai diritti umani. non so a te, ma a me basta.

la legge 300/1970, lo statuto dei lavoratori, frutto delle lotte dei nostri nonni e dei nostri padri, prevede delle forme di tutela che proteggoni lavoratori in quanto parte debole inun rapporto di lavoro, perchè il salario è una FORMA DI SUSSISTENZA. l'imprenditore, giustamente, lavora per arricchirsi. il lavoratore, tuttavia, lavora PER VIVERE. e c'è una bella differenza, che giustifica tutele e previsioni ad hoc.

non può esistere un ordinamento senza giustizia sociale, perchè sarebbe il regno del sopruso.


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 13 aprile 2008 17:28

Skie, passo dal quote al respect :D

 

è un utopia pensare che un giorno tutti quanti saranno grandi economisti/giusristi e letterati... è necessario anche il rude pescatore che pesca i granchi e l'idraulico che viene a sturarti il ce**o.

Certo. Però il pescatore dev'essere un esperto competente di pesca, non uno che si è visto due filmati su youtube e poi si è fatto assumere dal cugino. E se l'idraulico arriva, si gratta le pa**e e due giorni dopo mi ritrovo la casa allagata, non va. Alla seconda volta che mi fa questo servizio non lo richiedo più. Questo è un discorso simile alle lavatrici, se è la terza lavatrice che mi si rompe il giorno dopo la scadenza della garanzia, cambio marca.

La qualità e l'eccellenza sono nel proprio campo, io mi riferisco all'assunzione del manager più brillante e del fattorino più efficiente e coscienzioso. Non di quello meno mobbizzabile o che mette meno a disagio i colleghi senza avere fatto nulla di proposito.

 

questa non l'ho capita

Mi spiego meglio: non è che le persone non sono disponibili a lavorare là dove la loro professionalità è valorizzata, è che non sempre se lo possono permettere. Se hai già speso una cifra per pagarti Harvard, a meno che tu non sia figlio di milionari dove li trovi i soldi per fare i bagagli?

Insomma non è un discorso di cattiva volontà ma di materiale possibilità. Solo perchè la qualità è valorizzata a livello mondiale, chiunque abbia qualità deve avere gratis sulla fiducia i soldi per traslocare?


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Ser Balon Swann
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Inviato il 13 aprile 2008 17:29

che debba rispettare le leggi e i diritti umani non ci piove, ma cosa vuo dire "utilità sociale"? una specie di beneficienza per gli incompetenti?

 

se un operaio lavora bene, è giusto che venga retribuito per quello che vale. Ma questo è il mercato standard, non a "fini sociali"... quindi quali sarebbero questi fini sociali?


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 13 aprile 2008 17:35

Torniamo un attimo al punto:

 

non può svolgersi in contrsto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla DIGNITà umana.

 

Quel tuo discorso sul non assumere persone perchè mettono a disagio e sarebbero mobbizzate, va contro questo passaggio. Il mobbing lede la dignità umana, eppure tu lo giustifichi sostenendo il diritto di non assumere la persona. E quella di cosa campa?

 

una specie di beneficienza per gli incompetenti?

O magari di giusto riconoscimento dei competenti, con il lavoratore "retribuito per quello che vale" ma anche protetto nella sua dignità e sicurezza.


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Inviato il 13 aprile 2008 17:58

l'utilità sociale è il bene generale per una colettività. ed in questo bene generale c'è la tutela del lavoratore meritevole, della lavoratirce che non può vedersi negato il diritto di partorire senza essere licenziata, persino del cretinotto che non riuscirà mai a trovare altro che lavoretti saltuari. l'imprenditore, mettendosi alla ricerca di personale, deve rispettare delle regole che tutelano TUTTO quanto sta nella definizione di utilità sociale. ovvio, nessuno gli chiede di assumere degli imbecilli, nè gli chiede di mantenere ail posto a una che in 3 anni fa 3 figli e lavora un mese in tutto. non gli si chiede di rinunciare al profitto, nè gli si chiede di operare sotto controllo. gli si chiede il rispetto delle regole, morali e, quel che più conta, giuridiche, che disciplinano il mercato del lavoro.

parlando da giurista, vi posso assicurare che, di tutta la m....a tirata fuori dal parlamento in 60 anni, la l. 300/1970 e la nostra costituzione, il nostro codice civile ed il nostro codice penale (non di procedura, badate), sono leggi ottimamente pensate e costruite, soprattutto la costituzione che, lo dico senza temere smentite, è tra le migliori del mondo, al pari di carte come quella americana o tedesca.


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Ser Balon Swann
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Inviato il 13 aprile 2008 18:29
Quel tuo discorso sul non assumere persone perchè mettono a disagio e sarebbero mobbizzate, va contro questo passaggio. Il mobbing lede la dignità umana, eppure tu lo giustifichi sostenendo il diritto di non assumere la persona. E quella di cosa campa?

 

non so. sono affari suoi, e se vogliamo dello Stato, mica dell'azienda... cos'è, le aziende devono trasformarsi in ospizi per i poveri?

 

 

 

magari di giusto riconoscimento dei competenti, con il lavoratore "retribuito per quello che vale" ma anche protetto nella sua dignità e sicurezza.

 

certo. Ma non è mica un fine sociale assicurare sicurezza e rispetto ai propri dipendenti, per il semplice fatto che altrimenti si licenzierbbero.

 

E qui entra in gioco anche un altro fattore: lo Stato non deve "proteggere" nemmeno le aziende, altrimenti i lavoratori sfruttati, licenziandosi, non provocano le dissoluzione dell'azienda sfruttatrice a favore di una che rispetti i diritti dei lavoratori

 

l'utilità sociale è il bene generale per una colettività

 

ed è dimostrato matematicamente (non sto a farti grafici e calcoli ma è così) che il bene massimo per la collettività si raggiunge in un sistema di libero scambio e concorrenza perfetta, laddove domanda e offerta sono libere e non con minimi/massimi imposti dall'alto.


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Iskall Ytterligare
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Iskall Ytterligare
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Inviato il 13 aprile 2008 19:44
non so. sono affari suoi, e se vogliamo dello Stato, mica dell'azienda... cos'è, le aziende devono trasformarsi in ospizi per i poveri?

Ecco perchè mi preoccupavo del flame. Ti sembra una risposta normale?

E' evidente che non è proprio un tuo problema.

Quando ti capiterà, perchè a questo punto te lo auguro, prova a dirmi che sei ancora d'accordo.

 

E perchè questo discorso non vale per le donne incinte? "Ha voluto il figlio, l'azienda non è un kindergarden, 'azzi suoi".

 

Ma non è mica un fine sociale assicurare sicurezza e rispetto ai propri dipendenti, per il semplice fatto che altrimenti si licenzierbbero.

Sì, come no. Perchè appena firmano le dimissioni c'è chi non vede l'ora di fargli firmare un nuovo contratto altrove. E' come per l'andare all'estero: devi potertelo PERMETTERE. A cosa credi che sia dovuto l'alto costo sociale del mobbing? Perchè spendono cifre in psicologi, medicine, giorni di malattia per esaurimento nervoso... se basta andarsene sbattendo la porta?


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Ser Balon Swann
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Inviato il 13 aprile 2008 20:29
Ecco perchè mi preoccupavo del flame. Ti sembra una risposta normale?

E' evidente che non è proprio un tuo problema.

Quando ti capiterà, perchè a questo punto te lo auguro, prova a dirmi che sei ancora d'accordo.

 

E perchè questo discorso non vale per le donne incinte? "Ha voluto il figlio, l'azienda non è un kindergarden, 'azzi suoi".

 

infatti vale anche per le donne incinte, almeno finchè non si attribusice un valore al loro "prodotto" (loro figlio)

 

 

Sì, come no. Perchè appena firmano le dimissioni c'è chi non vede l'ora di fargli firmare un nuovo contratto altrove. E' come per l'andare all'estero: devi potertelo PERMETTERE. A cosa credi che sia dovuto l'alto costo sociale del mobbing? Perchè spendono cifre in psicologi, medicine, giorni di malattia per esaurimento nervoso... se basta andarsene sbattendo la porta?

 

quelli che rimangono a lavorare, nella stessa azienda, anche a costo di rimetterci la salute, perchè è più vicina a casa, hanno fatto una loro scelta, ma nessuno li obbliga a rimanere.

Se non sono disposti a sfruttare al massimo le opportunità, è ovvio che non saranno nemmeno retribuiti al massimo

 

 

 

 

Il mercato è qualcosa di necessario, che esiste dall'alba dei tempi. Ognuno decide come utilizzare il suo tempo e le sue capacità (c'è chi raccoglie frutta e chi va a caccia), per poi scambiare la propria produzione in modo vantaggioso.

Se sfrutti male il tempo e le risorse, chi le sa sfruttare meglio di te prevale e ti esclude dall'attività.

Ognuno decide come rapportarsi con il costo/opportunità, ovvero a ciò che si rinuncia per produrre qualcos'altro (andando ad Harvard rinunci a diventare un bravo idraulico)

Se chi si laurea ad Harvard non trova lavoro, significa che il mercato, per un motivo o per l'altro, è saturo. Impiegare forzatamente questi laureati crea degli scompensi: se il mercato ha raggiunto un suo equilibrio, inserire nuova forza lavoro fa diminuire la produttività (infatti la nuova forza lavoro è inutile, visto che non era richiesta, e in più bisogna trovare risorse per pagare questi parassiti)

 

Se il mercato ci sta dicendo che ci sono troppi laureati in giurisprudenza, è sbagliato cercare di impiegarli, perchè ci sarà sempre più gente che si iscrive a giurisprudenza nonostante sia uno spreco di risorse... una volta avvocato sarai un parassita del mercato

 

Quindi, ascoltiamo quello che il mercato ci sta dicendo e non cerchiamo di piegarlo ai nostri fini etici e sociali, perchè si peggiora solo la situazione.

 

IL rapporto QUALITA'=LAVORO ASSICURATO è fasullo: se ci sono 10000 abitanti e sono soddisfatti con 500 avvocati, perchè l'ennesimo laureato con 105 dovrebbe trovare lavoro? E' inutile. Un parassita. Ma impieghiamolo comunque, cosa succede? tutti gli altri avvocati si impoveriscono, perchè i 10000 abitanti non richiedono servizi in più ma gli avvocati devono hanno meno clienti a disposizione.

 

 

 

Bisogna concliare le leggi del mercato con i diritti umani e i fini sociali, certo. Allora, caro e quantomai inutile neolaureato, hai sputtanato il tuo costo opportunità, e non puoi pretendere di saturare il mercato, quindi rimboccati le mani e vai a lavare i piatti. Nessuno ti ha obbligato a fare giurisprudenza. Lavoro se ne trova sempre. Non sarà quello che hai sognato, ma in un libero mercato, rimboccandosi le mani, non si muore di fame


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 13 aprile 2008 20:45

Forse non è molto in topic, ma vorrei farti notare che dai tuoi post chi legge potrebbe dedurne che hai una sensibilità umana pari a zero. E' quello che dicevo all'inizio: se funziona allora va bene, così legittimiamo di tutto. Faccio un esempio, stavolta: i campi di concentramento. Vuoi scrivere un post di elogio sulla loro efficienza? In senso tecnico avresti ragione. Ma non ci stiamo dimenticando qualcosa?

 

Sei a favore della tutela delle donne incinta perchè il loro figlio è un prodotto, vorrei che qualche barrierista che lavora e ha avuto figli ti rispondesse.

 

Per il resto, non so quanti anni hai ma non mi pare che tu debba vivere del tuo stipendio. O forse sei un dirigente d'azienda, non lo so.

 

quelli che rimangono a lavorare, nella stessa azienda, anche a costo di rimetterci la salute, perchè è più vicina a casa, hanno fatto una loro scelta, ma nessuno li obbliga a rimanere.

Se non sono disposti a sfruttare al massimo le opportunità, è ovvio che non saranno nemmeno retribuiti al massimo

E' l'ennesima volta che glissi sul tema della fattibilità materiale dei progetti. Puoi mantenerti finchè non trovi un nuovo lavoro? Alla tua età ti prendono ancora? E' facile trovare lavoro nel tuo settore? Trovarne uno con uguale possibilità di assentarti per stare dietro a figli piccoli o genitori anziani? Pagato ugualmente bene? Non dirmi che spendere in antidepressivi e ansiolitici è una libera scelta...

 

Se sfrutti male il tempo e le risorse, chi le sa sfruttare meglio di te prevale e ti esclude dall'attività.

Fammi capire perchè un genio che si fa un qlo così per raggiungere l'eccellenza si comporta peggio di un fannullone sbracato che ottiene il posto facendo il lecchino di un politico.

 

IL rapporto QUALITA'=LAVORO ASSICURATO è fasullo: se ci sono 10000 abitanti e sono soddisfatti con 500 avvocati, perchè l'ennesimo laureato con 105 dovrebbe trovare lavoro? E' inutile. Un parassita. Ma impieghiamolo comunque, cosa succede? tutti gli altri avvocati si impoveriscono, perchè i 10000 abitanti non richiedono servizi in più ma gli avvocati devono hanno meno clienti a disposizione.

Discorso senza senso. Se ci sono troppi avvocati lavoreranno solo i migliori fra loro. Il nuovo arrivato soppianta quelli già presenti ma meno qualificati. E se il resto della categoria si impoverisce, dovrebbe valere il tuo motto aziendale, "*azzi loro".

E poi perchè parassita? Non sono pagati per non fare niente. Non sono pagati proprio.

 

Allora, caro e quantomai inutile neolaureato, hai sputtanato il tuo costo opportunità, e non puoi pretendere di saturare il mercato, quindi rimboccati le mani e vai a lavare i piatti. Nessuno ti ha obbligato a fare giurisprudenza.

Dubito di chiamare un avvocato per farmi le pulizie, e dubito di mettere una mia causa in mano al lavapiatti del ristorante più vicino.

Stiamo parlando di una competizione fra avvocati e fra lavapiatti, il discorso era quello di assumere il migliore anche se donna, anche se gay, anche se incinta, anche se nettamente superiore a chiunque altro lavori in quel posto con la medesima mansione.


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Ser Balon Swann
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Inviato il 13 aprile 2008 21:12
i campi di concentramento. Vuoi scrivere un post di elogio sulla loro efficienza? In senso tecnico avresti ragione. Ma non ci stiamo dimenticando qualcosa?

 

ma i nazisti stavano violando il libero arbitrio degli ebrei; se non ti assumo non violo proprio niente

 

 

Per il resto, non so quanti anni hai ma non mi pare che tu debba vivere del tuo stipendio. O forse sei un dirigente d'azienda, non lo so.

 

ho diciannove anni e non lavoro

 

 

Fammi capire perchè un genio che si fa un qlo così per raggiungere l'eccellenza si comporta peggio di un fannullone sbracato che ottiene il posto facendo il lecchino di un politico.

 

anche le sclecchianate sono un prodotto... se il politico domanda slecchinate, chi offre slecchinate viene scelto. Qualcosa di paragonabile alla prostituzione.

 

Il problema sorge perchè gli elettori domandano una persona competente, ma, nel momento in cui il politico gli offre un lecchino ritardato, non possono rifiutare l'offerta, non avendo praticamente alcun potere.

 

 

Discorso senza senso. Se ci sono troppi avvocati lavoreranno solo i migliori fra loro. Il nuovo arrivato soppianta quelli già presenti ma meno qualificati. E se il resto della categoria si impoverisce, dovrebbe valere il tuo motto aziendale, "*azzi loro".

 

non hai capito. Se il mercato (libero) è saturo con 500 avvocati, il nuovo arrivato ne soppianterà 1 oppure non si inserità. Ma se io (Stato) impongo a uno studio di avvocati di assumerlo, ci sarà un impoverimento, perchè ci sono "più bocche da sfamare con la stessa quantità di pane"

 

 

Stiamo parlando di una competizione fra avvocati e fra lavapiatti, il discorso era quello di assumere il migliore anche se donna, anche se gay, anche se incinta, anche se nettamente superiore a chiunque altro lavori in quel posto con la medesima mansione.

 

una volta che la tua casa funziona (hai la luce; il pc; la lavatrice; l'aspirapolvere), sostituisci tutto solo perchè è arrivata una nuova ondata di prodotti nettamente superiori? no

 

così l'azienda: una volta ingranata, sostituisci tutti i dipendeti perchè sono arrivati i super-ganzi di harvard? no, perchè i costi (mobbing, esperienza minore) e i rischi (sai quel che perdi, ma non sai quel che trovi) sono superiori ai guadagni.

 

Farai qualche piccolo accorgimento, forse, ma, caro laureato, non puoi pretendere che quel piccolo accorgimento sarai tu


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Skie Lannister
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Inviato il 13 aprile 2008 21:45

Ecco la differenza tra me e balon: lui crede che l'efficienza del mercato sia il massimo. è matematicamente dimostrato. grazie, ma lo so da solo. a giurisprudenza ho fatto anche un paio di esami di economia. ma sai cosa ne penso? che il mercato è una truffa ai danni di chi lavora. ma qst è una considerazione mia.

quello che qui importa invece è una questione di scelta di valori. allora, che stato vogliamo? uno che lascia il mercato libero di fare come vuole, quando vuole? alla fine, dico che l'esempio di un tentativo di qst genere è la cina. lì gli occidentali stannno facendo quello che vogliono, in barba ad ogni tutela su salute o dignità, con la complicità di un governo che definire mostruoso è poco. quello che intendo è che avere il mercato come unico punto di riferimento genera un comportamento predatorio, tendenzialmente disonesto, dove se il tuo concorrente fallisce e muore di fame è tutto di guadagnato. il capitalismo puro e semplice non prevede una giustizia sociale.

ora, il ragionamento economico va pure bene, al limite, ma solo dal punto di vista economico. lo stato invece ha il dovere di proteggere tutti i cittadini, anzi, a maggior ragione i soggetti deboli, e non c'è dubbio che il lavoratore, quale che sia la sua qualifica, con poche eccezioni, è un soggetto debole. in un sistema sociale complesso come il nostro, un ragionamento da ragionieri non funziona per il semplice motivo che si basa su presupposti falsi: prevede che tutti siano onesti, e non è vero; prevede che tutti siano in condizioni di non influenzare il mercato e non è così; prevede che tutti si comportino in modo razionale e non è vero. il mercato perfetto semplicemente non esiste, nè può mai esistere. da parte mia, preferisco un sistema che protegga il lavoratore, il licenziato, la donna incinta, il malato, che preveda un avanzamento per merito.

il datore di lavoro non deve tenersi il cretino, nè diventare un ostello per incapaci, ma deve agire all'interno di regole chiare e rigorose, altrimenti finisce con lo sfruttare indegnamente chi lavora per vivere.


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