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Commenti sul libro che ho appena letto....
P di Polgara
creato il 18 gennaio 2008


Lady Monica
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Inviato il 24 dicembre 2014 15:04

IL METODO DEL COCCODRILLO

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Napoli, così, non l'avevamo vista mai. Una città borghese, inospitale e caotica, cupa e distratta, dove ognuno sembra preso dai propri affari e pronto a defilarsi. È esattamente questo che permette a un killer freddo e metodico di agire indisturbato, di mischiarsi alla folla come fosse invisibile. "Il Coccodrillo" lo chiamano i giornali: perché, come il coccodrillo quando divora i propri figli, piange. E del resto, come il coccodrillo, è una perfetta macchina di morte: si apposta, osserva, aspetta. E quando la preda è a tiro, colpisce. Tre giovani, di età e provenienza sociale diverse, vengono trovati morti in tre differenti quartieri, freddati dal colpo di un'unica pistola. L'ispettore Giuseppe Lojacono è l'unico che non si ferma alle apparenze, sorretto dal suo fiuto e dalla sua stessa storia triste. È appena stato trasferito a Napoli dalla Sicilia. Un collaboratore di giustizia lo ha accusato di passare informazioni alla mafia e lui, stimato segugio della squadra mobile di Agrigento, ha perso tutto, a cominciare dall'affetto della moglie e della figlia. È il giovane sostituto procuratore incaricato delle indagini, la bella e scontrosa Laura Piras, a decidere di dargli un'occasione, colpita dal suo spirito di osservazione. E così Lojacono, a dispetto di gerarchie e punizioni, l'aiuterà a trovare il collegamento, apparentemente inesistente, tra i delitti. A scorgere il filo rosso che conduce a un dolore bruciante, a una colpa non redimibile, a un amore assoluto e struggente.

 

Consigliato da mia madre, devo ammettere che mi ha rapito. La scrittura è semplice, ma molto particolare (per come sono divisi i capitoli). Non c'è una narrazione che segue un solo personaggio, ma li segue tutti, anche quelli secondari e che sembrano non essere importanti al fine della storia. Decine di storie diverse che poi convergono ad un solo punto finale.

A tutti gli amanti dei libri gialli, leggetelo. e leggete anche i seguiti (come sto facendo io)


È Frittella il nostro Re

Fa i pasticci, fa i bignè 

Io ne mangio pure tre

È Frittella il nostro Re!!! 

 

 

You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.

 

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La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )


Lady Monica
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Inviato il 26 dicembre 2014 11:29

I BASTARDI DI PIZZOFALCONE

 

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Sei poliziotti che devono decifrare la città, senza nemmeno essere in grado di capire se stessi. Sono loro i Bastardi di Pizzofalcone. A seguito di un grave episodio di corruzione, la squadra investigativa del commissariato di Pizzofalcone deve essere ricostruita, dopo aver rischiato di essere sciolta. Dagli altri distretti sono inviati gli investigatori piú scomodi. Tutti sono sospettosi e resistenti a fare squadra nonostante il lavoro connettivo di Palma, il nuovo commissario. In questo difficile contesto, mentre l’inverno lotta per non cedere il posto alla primavera con burrasche di vento che disordinano ulteriormente la città, la moglie di un notaio ricchissimo, apprezzata per le sue opere di beneficenza, è trovata morta con il cranio fracassato nella sua casa sul lungomare. Nei Quartieri Spagnoli invece, a seguito di una segnalazione anonima, due agenti trovano una ragazza bellissima che vive segregata ma si rifiuta di denunciare il suo stato di reclusione; starà a loro portare alla luce un’incredibile storia d’amore e sofferenza. Un poliziotto anziano e malato raccoglie materiale sui suicidi di persone sole che oramai da un decennio si verificano nel distretto, convinto che qualcuno le aiuti a concludere una vita che non vogliono continuare. Quattro uomini e due donne che hanno ereditato un infamante soprannome, costretti a lavorare insieme senza volerlo, ognuno in lotta con la propria esistenza di luci e di ombre; di fronte a una città che dietro ogni porta nasconde un panorama ancora piú buio di quanto ci si possa aspettare.

se il coccodrillo sembrava e poteva essere, un autoconclusivo, i Bastardi lascia chiaramente intendere che ci saranno altri libri dopo il primo. De Giovanni riesce a dare una complessità propria ai vari protagonisti ed amalgamarli in una serie di casi, più o meno importanti, e dare loro la dignità che meritano. al di là della storia investigativa, vale anche la pena di leggerlo per sondare le diverse umanità di ognuno dei 6 personaggi principali, tenuti insieme da un filo che riscia di spezzarsi, dal commissario Palma.

A presto con "Buio".


È Frittella il nostro Re

Fa i pasticci, fa i bignè 

Io ne mangio pure tre

È Frittella il nostro Re!!! 

 

 

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Seija
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Inviato il 28 dicembre 2014 22:17

"La planata" di Anne-Gine Goemans.

 

Con un romanzo di formazione che combina le atmosfere del realismo fantastico e un arguto umorismo, Anne-Gine Goemans si addentra nell'avventura dell'adolescenza per leggere le righe della contemporaneità.

È un libro che racconta egregiamente la famiglia, il progresso che cancella l'anima dei luoghi, la lotta degli uccelli per non cedere il cielo agli aerei, la solitudine e il coraggio di volare.


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Inviato il 30 dicembre 2014 14:13

Shada

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Inizio col dire che Douglas Adams è stato un genio. Se, per qualche strana curvatura spazio-temporale, non sapete chi sia Douglas Adams, smettete di leggere da questo punto.

Doctor Who è una delle serie TV più geniali mai concepite. Se non la conoscete fate come scritto nel rigo sopra.

L'unica cosa che posso dire di questo "romanzo" è che è la perfetta fusione fra Adams e il Dottore!

Shada doveva essere la serie di episodi conclusiva della 17° stagione del Doctor Who, "persa" perchè, a causa di uno sciopero della BBC, non furono mai terminate le riprese.

Consigliatissimo a tutti i fan del Dottore (in cui rimarrete stupiti nel vedere quanto il Dottore immaginato da Adams sia molto più simile agli ultimi che a quelli anni '70/'80)

Consigliato ai fan di Adams che in esso troveranno molte cose che furono riciclate in Dirk Gently.

Editore: Mondadori

Prezzo cartaceo: 14,00€ (ora scontato sul sito a 11,90€)

Prezzo ebook: 6,99€


"Con una paperella di gomma non si è mai soli"


- DNA


Lady Monica
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Inviato il 30 dicembre 2014 18:43

BUIO

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Devo essere onesta: trovo molto più interessanti le vicende private dei vari protagonisti che non la risoluzione del caso. certo però che spesso non va a finire bene il libro e ammetto che la mia parte del Mulino Bianco ne soffre. Vorrei un finale bello, gioiso, ma mi sa che De Giovanni non ce lo darà mai.

 

TELEFONO SENZA FILI

 

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Dopo la depressione di Buio mi serviva farmi un paio di risate e Malvaldi le assicura sempre, soprattutto quando i suoi romanzi sono ambientati a Pineta e hanno per protagonista il "barrista" Massimo e la sua combriccola di vecchietti rompini e curiosoni. Si indaga su una truffa che forse non è truffa, su una scomparsa che forse non è una scomparsa e un suicidio che forse non è un suicidio, tutto sapientemente irrorato da umorismo tipicamente toscano.

Consigliato assolutamente.

 

ARGENTO VIVO

 

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Sempre Malvaldi e sempre un libro ambientato in toscana, questa volta a Pisa. Diverso dai libri dei Giochi, è un romanzo sulle coincidenze che possono succedere nella vita, sulle sfighe, ma anche sulle possibilità che ti si possono aprire davanti. Tutto sempre molto ironico e con personaggi simpaticissimi e ben caratterizzati.

consigliato a chi magari può non piacere la parte "gialla" di Malvaldi, ma che vuole farsi una risatina.

 

 

 

Scusate la botta di libri tutta in una volta, ma in questi giorni di Natale sto recuperando moltissime letture grazie alla libreria sempre ben fornita di Mamma.


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Inviato il 04 gennaio 2015 17:06

"La guerra dei nostri nonni" di Aldo Cazzullo.

Il libro racconta il conflitto '15-18 sul fronte italiano, alternando storie di uomini e di donne. Le vicende di crocerossine, prostitute, portatrici, spie, inviate di guerra, soldatesse in incognito, incrociano quelle di alpini, arditi, prigionieri, poeti in armi, grandi personaggi e altri sconosciuti.

Attraverso lettere, diari di guerra, testimonianze anche inedite, il libro conduce nell'abisso del dolore.

La Grande Guerra fu la prima sfida dell'Italia unita, che poteva essere spazzata via, invece dimostro'di essere una nazione e non solo"un nome geografico". Questo non toglie nulla alle gravissime responsabilità, che il libro denuncia con forza, di politici, generali, affaristi, intellettuali, a cominciare da D'Annunzio, che trascinarono il Paese nel grande massacro. Ma può aiutarci a ricordare chi erano i nostri antenati, di quale forza morale furono capaci, e quale patrimonio ci hanno lasciato.



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Inviato il 04 gennaio 2015 17:41

"Gelo per i Bastardi di Pizzofalcone" di Maurizio de Giovanni.

 

"Bisogna stare attenti, al freddo. Perché il freddo, alla lunga, entra nelle ossa e si insinua nelle anime.

E quando si insinua nelle anime, le cambia;secca le sorgenti del sorriso, riempie col ghiaccio i vuoti che prima consentivano di passeggiare sull'orlo dei sentimenti, incantandosi davanti al panorama.

State attenti al freddo."

 

Si profila una nuova indagine per i Bastardi di Pizzofalcone, il nucleo investigativo partenopeo che continua a difendere il suo riscatto umano e professionale sotto la guida del commissario Luigi Palma e dell'ispettore Giuseppe Lojacono.

Romanzo armonioso, con i giusti colpi di scena, dalla dolcezza serrata. Lontano dai contorni lividi del "Metodo del Coccodrillo" ,meno duro di "Buio. Un noir sentimentale. Ambientato anche questa volta in una Napoli fuori ogni registro tradizionale, gelida al limite dell'inospitalita'. Un gelo climatico, però, in piena armonia con il gelo delle anime, tormentate dalla solitudine, dall'ingordigia e dalla disperazione e al tempo stesso desiderose di condivisione, generosità, serenità.

Sempre suggestivi gli interludi, quei corsivi autentici pezzi forti della narrativa degiovanniana, che in apparenza interrompono la continuità narrativa, mentre, in realtà, ne esaltano la tensione emotiva. L'Autore ci permette di ascoltare i pensieri più segreti dei personaggi, e queste confessioni ci sorprendono, ci straziano, ci tormentano, ma non ci lasciano indifferenti. Mai. Perché quei sussurri disperati, sentimenti ignoti e invisibili al mondo, sono la chiave di lettura dei loro comportamenti e della condizione umana.

Un profondo senso di inadeguatezza pervade le vite di tutti i personaggi, siano essi investigatori, indiziati, o vittime:vite vissute nel timore di sbagliare, mascherando disagio e sofferenze.

Ma è l'amore il protagonista incontrastato. Un amore sempre potente, talvolta invadente, ossessionante, immaginato, vissuto, e molto spesso non consumato.Amori,che hanno bisogno di coraggio, e in amore, il coraggio non è scontato. Coraggio di scegliere tra desideri e quieto vivere, tra sentimento e denaro.

Già, il denaro che cancella ogni remora, calpesta la propria anima e quella di chi è accanto. Il denaro che paralizza ogni scelta di passione e condanna alla rabbia, al livore, alle catene e, inevitabilmente, al gelo.



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Inviato il 05 gennaio 2015 9:50

AHHHHHHHHHHHHHHH era il libro che volevo leggere a casa e mio zio mi ha fregato :dart:


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Inviato il 05 gennaio 2015 21:06

Lady Monica, lo devi assolutamente leggere !visto che ti sono piaciuti anche gli altri di de Giovanni, questo non puoi perdertelo.



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Inviato il 06 gennaio 2015 15:48

troverò un modo per recuperarlo, anche se non so quando. Ma di sicuro lo leggerò.


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Inviato il 16 gennaio 2015 13:15

"I Canti di Hyperion".

 

4 libri. I primi due centrati sul pellegrinaggio verso la semi-mitica tomba del tempo su Hyperion. I secondi due sulle conseguenze e strascichi del pellegrinaggio.

 

Il giudizio è contrastante.

 

Devo dire gradevoli i primi due libri pur tenendo presente eccesso di sentimentalismo (l'amMmore), deus ex machina abusati (lo shrike è l'incarnazione del deus ex machina inteso nel senso moderno, l'entità che ti giustifica ingiustificabili svolte nella storia, con tutte le cose negative che se ne possono dire), elucubrazioni mentali tutto sommato limitate. Interessanti punti di vista che si evolvono nel corso dell'opera, con i soliti cattivi che in verità non sono cattivi (ritornello ormai abusato). Nel complesso la suspance è alta e la serie di racconti dei personaggi principali del pellegrinaggio che si succedono è ben incastrata nella trama esaltandola.

 

I secondi due libri mi hanno stancato. Il primo un viaggio interminabile farcito di filosofia tirata per i capelli nel tentativo non riuscito di appagare gli appetiti lasciati dalla fine del precedente libro. Però tutto sommato le vicende si fanno leggere. Il quarto libro è l'apoteosi della filosofia carpiata e delle contro spiegazioni necessarie a giustificare le evidenti contraddizioni rispetto ai primi due libri (e persino al terzo). Ne risulta evidente che l'autore si è inventato nuovamente la saga per riempire anche il quarto libro, pieno nel senso però di prolisso, tutto sommato vuoto, trascinato. E quando l'autore non sa più cosa inventarsi per giustificare l'ingiustificabile, se ne esce con un "ha capito male". Insomma, ho ardentemente desiderato di finire al più presto il libro. Bello il finale, il senso di liberazione che da, si accetta tutto basta che il libro sia finito.

 

In complesso, sono felice di aver finito la saga, il che rende il giudizio finale decisamente negativo.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 12 febbraio 2015 14:11

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Il maestro della notte, di Bai Xianyong. Nel Parco di Taibei esiste un vero e proprio mondo a parte, ritrovo di giovani emarginati che per povertà o attitudine scelgono la strada da "ragazzi di vita", concedendosi a uomini ricchi e facoltosi. Tra di loro vi sono Aqing, cacciato di casa dal padre e ancora scosso dalla recente morte del fratello minore; Xiaou, svelto e ribelle che sogna di andare a Tokyo per conoscere il genitore mai conosciuto; Wu Min, appena reduce da un tentativo di suicidio; il Sorcio, un impertinente ladruncolo vittima delle violenze del fratello maggiore. Sotto la guida del rispettato Yang (di mezz'età), conosciuto come il Maestro, questo gruppo di giovani potrà contare solo sulla propria amicizia in un mondo duro e ricco di insidie. Censurato a lungo dal regime comunista, Il maestro della notte (scritto negli anni '80 e ambientato nel decennio precedente) è un romanzo che pur scandagliando un tema difficile e controverso non scade mai nello scabroso ma anzi si intinge di un'avvolgente tenerezza in questo percorso di formazione di un gruppo di ragazzi perduti in quel di Taiwan. Personaggi memorabili a cui si finisce per affezionarsi e un lirismo narrativo che emerge sontuoso in più passaggi fanno dimenticare il non completo sviluppo di alcune sottotrame interessanti (il primis il rapporto figli - genitori) e mettono in risalto le contraddizioni e i lati nascosti di una società.


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Inviato il 14 marzo 2015 11:35

La Flotta dei Mondi di Larry Niven e Edward M. Lerner

 

Un bel giorno, mettendo a posto, mi sono trovato questo tascabile della Urania nella libreria, probabilmente ce lo aveva messo mio padre (che non riesce a buttare via i libri, così li passa a me, che mi faccio meno scrupoli), e siccome ero a corto di lettura da treno mi sono leggiucchiato questo romanzo di fantascienza in poche settimane.

 

Un' astronave carica di embrioni umani un viaggio sperimentale, sparisce nel nulla. Centinaia di anni dopo, durante una missione condotta dal quadrupede Nessus, della razza padrona, la giovane fisica Kristen, della razza schiava, scopre una enorme falla nella storia del suo popolo. Kirsten e i suoi amici si imbarcheranno in una rischiosa avventura per scoprire il passato della sua razza, cercando di eludere i padroni e soprattutto il loro capo Nessus. Quest'ultimo, combattuto, deve scegliere tra l'amicizia che ha sviluppato nei confronti dei suoi compagni della razza schiava, la sua carriera e la sua vita sentimentale con il potentissimo ministro Nike.

 

Il romanzo, parte del ciclo dello "Spazio Conosciuto" si muove egregiamente tra fantascienza, intrighi politici e momenti di azione. Tuttavia ciò che ne emerge è un prodotto, per quanto mi riguarda appena sufficiente. Assolve lo scopo di intrattenere, ma gli spunti interessanti, non vengono sfruttati, il ritmo narrativo in certi è lentissimo, in altri troppo veloce. I protagonisti sono caratterizzati mediocremente. Interessante la razza dei padroni, questi alieni quadrupedi, che hanno un sistema sociale tutto particolare, ma qui siamo più nel campo del fantasy, che della fantascienza. Probabilmente per avere un quadro più completo, bisognerebbe leggere il ciclo completo, ma a dire la verità quanto letto non mi ha fatto venire voglia di leggere altro materiale di questa serie.

 

Consigliato per ci divora fantascienza a quintali e cerca un facile intrattenimento.

Voto 6/10


 

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Team Greyjoy

 

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#SaveSerBalzo!

Fondatore del comitato di quelli che venerano Nina Gold :ninja:

Co-ideatore del comitato pro-mozzarelloni headbangers (in cerca di nuovo mozzarellone headbanger) :huh: 

Appartente al comitato di protesta: Merret Frey stava solo bevendo!! >_>

 

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Inviato il 21 marzo 2015 16:08

American Gods di Neil Gaiman

 

Finito di leggere oggi. Che dire, uno dei libri più belli che abbia letto, mi ha lasciato con quel senso di soddisfazione misto a nostalgia che mi prende sempre quando termino un gran bel libro.

Un'opera straordinaria, una storia che scorre liscia e che mi ha trasportato sempre più, attraverso luoghi e personaggi stranissimi, con una trama che si è avvitata e poi districata con eleganza.

 

Inizia molto semplicemente con il protagonista, Shadow (i nomi nel libro sono tutto, soprattutto per i personaggi) che esce di prigione e viene contattato da un certo mister Wednesday (nomen omen!) per un'impresa tanto misteriosa quanto folle. Inizia così un viaggio fatto di incontri e scontri, tanti luoghi dell'America profonda e personaggi sempre più strani e potenti.

 

Un romanzo davvero stupendo, lo straconsiglio a tutti.

 

Peccato forse che con la traduzione si perde qualcosa dei giochi di parole e dei sottintesi originari, senza contare che magari la mia conoscenza imperfetta mi ha impedito di capire molte citazioni (di ogni tipo, mitologiche, letterarie, musicali e cinematografiche) di cui il libro è letteralmente costellato e che lo arricchiscono immensamente.

 

Voto 9!


Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

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"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

"Yes" said Caladan Brood "you never learn."

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Inviato il 26 marzo 2015 0:56

Luomo-di-Marte-180x250.jpg

 

Ho appena terminato di leggere "L'uomo di Marte", di Andy Weir.

Mark Watney è uno degli astronauti di Ares 3, una delle spedizioni su Marte che da alcuni anni si stanno dedicando allo studio approfondito del pianeta rosso. Quella che sembrava una missione come tutte le altre si complica però quando una tempesta marziana rischia di uccidere quasi tutta la spedizione. A stento i componenti della spedizione si salvano, tranne Mark, perso nella tempesta e creduto morto. Ma Mark non è morto, è sopravvissuto. E ora si trova completamente solo su un pianeta ostile, senza alcuna possibilità di mandare un segnale ai compagni in volo verso la Terra o al comando missione a Houston. E i viveri a disposizione non basterebbero fino all'arrivo di Ares 4. Ma Mark non si perde d'animo e, con le sue conoscenze d'ingegnere e botanico, oltre che con una buona dose di ottimismo e caparbietà, affronta l'impresa di sopravvivere e di cercare di riuscire a tornare un giorno sulla Terra.

Scritto con abbondanza di conoscenze scientifiche, il libro può risultare pesante in certi punti, almeno ad una prima lettura. Ma il linguaggio chiaro e preciso, lo stile scorrevole e la pura drammaticità della situazione hanno contribuito comunque a tenermi inchiodato alla lettura come non accadeva da tempo. Per non parlare del protagonista del romanzo, quel Mark Watney che con la sua pragmaticità, senso dell'umorismo e caparbietà ha finito per diventare vivo davanti ai miei occhi. In tensione fino alla fine del romanzo, non ho potuto poi non apprezzare gli sforzi riusciti dell'autore per descrivere tutta i pericoli e i drammi della corsa spaziale, ma anche tutta la speranza, l'entusiasmo e la competenza che ci sono dietro e che potrebbero un giorno rappresentare veramente il futuro dell'umanità.

In conclusione, un romanzo di scifi consigliato agli appassionati di storie drammatiche e a coloro che, come me, credono che un giorno viaggeremo veramente tra le stelle.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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