Nemico Pubblico di Bryan Borrough. Il libro, da cui è stato tratto l'omonimo film con Johnny Depp nei panni di John Dillinger, racconta le storie dei criminali degli anni della Depressione (Dillinger, Baby Face Nelson, Pretty Boy Floyd, Alvin Karpis e altri) in una sorta di romanzo a puntate e la conseguente nascita dell'FBI a opera di J. Edgar Hoover nel tentativo di contrastarli.
Mi è venuta voglia di leggerlo dopo aver rivisto recentemente il film e ne sono stata contenta, perchè ci sono molti retroscena che nella trasposizione cinematografica non vengono esplicitati e che spesso rimangono ignoti al grande pubblico: da cose minori come Dillinger che si fece una plastica al viso per evitare di essere riconosciuto al fatto che Hoover era geloso della fama acquisita da Melvin Purvis, il capo degli agenti del neonato FBI, e fece di tutto per screditarlo, oltre ai metodi poco ortodossi usati dagli agenti negli interrogatori (in realtà questo nel film si vede) e alle incredibili cantonate prese durante le indagini, per finire con Bonnie & Clyde diventati leggendari banditi ma che in realtà erano criminali da quattro soldi.
Se l'argomento vi incuriosisce è assolutamente consigliato!
Qualcuno ha letto La verità sul caso Harry Quebert di Joel Dicker? Ne sento parlare benissimo ovunque e l'ho prenotato in biblioteca, ma c'è una lista d'attesa piuttosto lunga per cui mi tocca aspettare un po'... Nel frattempo volevo sentire qualche parere diretto oltre a quelli dei critici... ">
Linko la recensione fatta sull'inserto La Lettura del Corriere della Sera di poco tempo fa: http://lettura.corriere.it/books/la-verita-sul-caso-harry-quebert/
Domenica ho finito Il viaggio dell'assassino e quindi completato la Trilogia dei Lungavista di Robin Hobb
SPOILER riguardanti i due libri precedenti
Fitz non riesce a decidere: seguire e accudire la sua famiglia, o eseguire gli ordini del principe Veritas, l'erede creduto morto dei sei ducati. Una decisione che porterá Fitz a un tentativo di vendetta, e a un viaggio verso l'ignoto, per tentare di risvegliare i draghi e a scacciare i corsari dalle coste dei sei ducati.
Il libro é piacevole, e una volta abituatisi alla narrativa dalla prima persona, molto scorrevole da leggere. In totale chiude una trilogia fantasy con la F maiuscola, non per niente la Hobb é stata elogiata anche da Martin in persona.
Se questa trilogia ha una pecca, per me é quella (presente in numerosi romanzi fantasy) che l'eroe soffre di un sovradosaggio di sofferenze da sopportare e di struggimenti interni da ignorare. Insomma, dopo un po' sarebbe anche soddisfacente che gliene andasse bene una, invece no, sofferenza fino alla fine, e poi happy end relativo in poco piú di due capitoli.
Comunque spettacolare il modo di scrivere della Hobb, che per un po' aiuta a dimenticare Martin.
Consigliato a quelli che in attesa di TWOW vogliono leggere un fantasy voluminoso (tutta la trilogia supera le 3000 pagine) non troppo impegnativo.
I tre moschettieri - Vent'anni dopo, di Alexandre Dumas (padre). Il giovane guascone D'Artagnan sogna di diventar moschettiere. Proprio nella lunga trafila che segue la sua nonima ha l'occasione di conoscere altri tre valorosi soldati, più grandi di lui, Athos, Porthos ed Aramis, con i quali vivrà incredibili avventure nel cercare di difendere la regina e allo stesso tempo affrontare le mire dell'astuto Cardinale Richelieu. Classico tra i Classici del romanzo, d'avventura e non solo, il dittico di Dumas (cui segue Il visconte di Bragelonne, romanzo conclusivo) è un perfetto esempio di come raccontare una storia in grado di appassionare il lettore dalla prima all'ultima pagina, creando dei personaggi indimenticabili e una trama fitta di intrighi e gesta cavalleresche. Se il primo libro è più prettamente "guascone", come il più giovane dei suoi quattro protagonisti, nonostante un finale alquanto brutale per quanto necessario, la seconda parte è un affresco malinconico su figure coraggiose legate da una solida amicizia che né lo scorrere del tempo, né il trovarsi su fronti opposte può mettere a repentaglio. Un'opera per tutte le generazioni in grado di far sognare il pubblico ancor oggi come allora.
Il Passaggio, di Justin Cronin
Il libro parla della scoperta, nelle foreste della Bolivia, di un virus - trasmesso dai pipistrelli - che, una volta modificato, rende più forti gli esseri umani preservandoli da invecchiamento e malattie. Nasce così il Progetto Noah, che prende vita in una base americana all'interno della quale avvengono esperimenti top secret volti a studiare la scoperta, e per lo scopo vengono utilizzati come cavie dodici condannati a morte e una bambina di nome Amy. Tuttavia, nulla va secondo i piani dei del governo e i detenuti sottoposti alla sperimentazione si trasformano in creature assetate di sangue che fuggono dalla base seminando morte e terrore. Da quel momento, tutti i sopravvissuti vivono con la paura di essere contagiati o di morire e nessun luogo è sicuro. L’unica speranza è rappresentata da Amy,la piccola superstite dell'esperimento: su di lei il virus ha avuto effetti particolari, trasformandola in una pedina fondamentale nella lotta contro i contagiati. Così la piccola Amy, a fianco dell'agente dell'FBI Brad Walgast, dovrà liberare il mondo dall'incubo in cui è precipitato.
Controcorrente, di Joris-Karl Huysmans. Des Esseintes è un giovane affetto da un'intensa nevrosi che lo porta, dopo averne vissuto tutti i vizi e i peccati, a provare un'irrefrenabile avversione verso la società e i suoi metodi. Il ragazzo decide così di ritirarsi, coi suoi anziani domestici, in una villa in campagna dove trascorrere le sue giornate dedicandole alla contemplazione delle arti, dalla pittura alla letteratura, e facendosi riconoscere per le sue particolari bizzarrie. Ma la depressione è sempre in agguato... Considerato il romanzo manifesto del decadentismo, Controcorrente racchiude in sé molte note autobiografiche, in primis l'avversione non troppo velata verso il cattolicesimo (anni dopo l'autore però si convertirà alla fede e intravede in questa sua opera già i primi sintomi di avvicinamento), e offre modo di conoscere i suoi giudizi su scrittori e artisti a lui contemporanei e antecedenti. Narrato in terza persona, è un racconto in cui succede poco o nulla: la maggior parte della narrazione è infatti concentrata sui gusti personali ed eccentrici del protagonista, un turbinio di pensieri che svaria in tutti i vari campi dell'arte e anche nelle psicosi della mente. Emerge comunque in più di un'occasione una poetica tragica, che spezza con ardore la pressante monotonia che talvolta porta alla noia e che è comunque è resa fortunatamente più scorrevole da una scrittura di altissimo livello.
High and Dry. Primo amore, di Banana Yoshimoto. Yuko ha solo quattordici anni, vive con la madre mentre il padre è spesso oltreoceano perché impegnato con il lavoro. La ragazzina va ad una scuola di disegno, ed è qui che si innamora del suo nuovo maestro, Kyu, di una decina d'anni più grande di lei. Il loro rapporto, che rimane comunque rigorosamente platonico per via della differenza di età, è facilitato da una sensibilità comune, che li porta ad avere entrambi le stesse visioni di figure e situazioni che le altre persone non vedono. E solo attraverso questa relazione così pura e disinteressata Yuko scoprirà di più su sé stessa. Ennesimo romanzo breve dalla Yoshimoto, intriso ancora una volta di quella dolcezza e malinconia tipiche dell'autrice giapponese, che ben si cala nella mente e nelle emozioni della sua giovane protagonista, riuscendo a creare due personaggi credibili e con i quali è facile entrare subito in sintonia. La delicatezza della scrittrice regala ancora dei bei momenti di romantica poesia su un amore impossibile ma più sincero di molti altri, lasciando nelle sue ultime pagine con un sapore dolce-amaro che profuma tanto di realtà.
In Asia, di Tiziano Terzani. Terzani, corrispondente estero per Der Spiegel e in seguito Repubblica, ci accompagna in un viaggio nel continente asiatico, dove ha vissuto per oltre trent'anni in diversi paesi (Cina, Giappone, Hong Kong, India) osservando sia i cambiamenti sociali, sia addentrandosi nelle zone più estreme delle guerre interne (Cambogia, Vietnam, Pakistan), offrendoci un ritratto a tutto tondo di questo mondo a noi concettualmente così lontano. Ne esce un'opera di ampio respiro, narrata sempre in prima persona, nella quale sembra di esser lì con l'autore, che ci racconta quadri non edulcorati delle varie rivoluzioni nazionali senza mai schierarsi, ma dipingendo la brutalità della guerra con uno sguardo d'orrore per entrambe le parti in causa, mostrando le efferalità che è in grado di raggiungere l'uomo. Oltre alle pagine più crude che Terzani racconta con cognizione di causa per averle viste da vicino, rischiando più volte la sua stessa vita, ci sono anche passaggi più ariosi come lo splendido soggiorno nel Mustang, regno incontaminato sulle cime dell'Himalaya definito come "l'ultimo paradiso sulla terra", anch'esso però a rischio dall'improvvisa ondata turistica avvenuta negli ultimi anni dello scorso secolo. Lo sguardo dell'autore ci permette inoltre di osservare la progressiva occidentalizzazione di alcune di queste nazioni, sempre però comunque legate ai loro valori e ai loro credi, anche se ogni anno che passa l'identità viene sempre meno. E così dalle toccanti pagine del Vietnam, fino alla restituzione di Hong Kong alla Cina, si procede in un viaggio denso e ricco di significati che dimostra cosa significhi essere un vero giornalista nella parola più profonda del termine.
Terminare una trilogia e mettersi a piangere. Lo sto facendo bene T.T
Questo pomeriggio ho finito Reached. l'arrivo
Secondo me e' la migliore trilogia distopica dopo gli hunger games. E' seria, poetica, interessante, non ha la solita storia d'amore che rovina la trama, è commovente.
Leggere questa parte per me è stata una pugnalata
Scrivere, dipingere, cantare... non può fermare nulla. Non può impedire alla morte di arrivare. Ma forse può rendere bella la pausa tra il suono, la vista e la percezione dei passi della morte, può rendere l'attesa un luogo dove indugiare senza troppa paura. Perchè camminiamo tutti verso la nostra morte, e il viaggio tra ogni passo è quello di cui sono fatte le nostre vite.
consigliatissima (gli altri due libri sono matched e crossed)
L'autrice è Ally Condie? Se è lei tempo fa avevo letto Matched e mi era piaciuto molto, non sapevo fosse parte di una saga!
L'autrice è Ally Condie? Se è lei tempo fa avevo letto Matched e mi era piaciuto molto, non sapevo fosse parte di una saga!
Sii è proprio lei
Reached (il terzo libro che chiude la trilogia) è uscito il 14 di questo mese
Grazie della news "> ho già prenotato Crossed in biblioteca, per Reached c'è già la fila quidi aspetto un po'!
Pablo Tusset, Il meglio che può capitare a. una brioche
Cosa succede quando Pablo Miralles, controfigura umana dell'orso Baloo, filosofo di internet, fannullone, alcolizzato, misogino, tossicodipendente e puttaniere si trova a dover svelare il mistero della scomparsa di suo fratello maggiore, Sebastiàn "the first", ricchissimo, figaccione, sposato con prole, e sparito insieme all'amante strafiga? Soprattutto, cosa succede se per risolvere il mistero di una misteriosa fortezza sita in quel di Barcellona, percorrendo strade nuove a bordo di una coupè superlusso, sfruttando al massimo la supercarta di credito del fratello, sfidando amiche che vorrebbero essere sue amanti e amanti che vorrebbero essere qualcos'altro, guardie del corpo e nemici senza volto, ubriacature folli in bar malfamati e via dicendo?
Che ci si cappotta dalle risate e si divora in tre giorni un libro di 310 pagine...
Le notti bianche, di Fedor M. Dostoevskij. Un sognatore, la cui giovinezza è trascorsa in un mondo di illusioni e fantastiche avventure vissute attraverso la sua immaginazione, conosce una sera una ragazza, Nasten'ka, con la quale per la prima volta il protagonista gode di momenti di vita vera. Ma alla seconda notte trascorsa in sua compagnia, il giovane scopre che la ragazza è prossima alle nozze, e nonostante l'amore crescente che prova per lei, cercherà di aiutarla a riconquistare il suo amato. Tra le opere più famose di Dostoevskij insieme a Delitto e castigo, questo romanzo breve del maestro russo racchiude nella sua breve storia una gran quantità di emozioni, molte specchio di una situazione vissuta realmente dall'autore, in una sublimazione decadente e malinconica di una vita vuota, trascorsa nei sogni irrealizzabili, qui proiettata su un ardente quanto irrealizzabile desiderio d'amore. Due protagonisti, il maschile, alterego di Dostoevskij, a narrare in prima persona, così diversi e simili che si avvicinano e allontanano a più riprese salvo poi trovare ognuno la rispettiva strada nel toccante epilogo, che lascia un retrogusto dolce(più)amaro su come spesso sia impossibile cambiare il mondo e il proprio destino.
Anonima Aldilà, di Robert Sheckley. Nel 1958 Thomas Blaine, trentaduenne progettista di yacht insoddisfatto della propria vita, muore in un incidente stradale. Ma dopo lo schianto l'uomo si risveglia in una stanza di ospedale, proiettato di quasi duecento anni nel futuro. Resuscitato da una società specializzata, però non era lui l'obiettivo della reincarnazione, e questo comporterà diversi problemi a Blaine, per nulla a suo agio in un corpo così diverso dal precedente e in un mondo che non gli appartiene. Aiutato da una giovane e bella dottoressa, Blaine dovrà cercare il proprio posto nel futuro, perseguitato sia da un fantasma che da uno zombi, mentre la stessa società di resurrezioni ha delle mire oscure su di lui. Sagace romanzo di sci-fi classica, il cui successo fu tale da generare pure una trasposizione cinematografica (Freejack - Fuga dal futuro) con protagonista Mick Jagger. Sheckley delinea il suo protagonista non come l'eroe della situazione, bensì come l'osservatore di una realtà sconosciuta a cui cerca di adattarsi e di fuggire così dai pericoli che su di egli incombono. Interessante nei suoi risvolti etici, sul valore che la vita terrena ha perso col trascorrere del tempo in favore di una non meglio precisata, ma certa, continuità in un misterioso Aldilà, godibile nei capitoli più prettamente d'azione, non privo di qualche colpo di scena (ai tempi forse originali, ma che oggi risultano alquanto telefonati), si legge con piacere fino all'intenso epilogo.