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Commenti sul libro che ho appena letto....
P di Polgara
creato il 18 gennaio 2008

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^shinobi^
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Inviato il 05 maggio 2013 11:30

Open, la mia storia di Andre Agassi.

E' un appassionante libro di formazione in cui Agassi racconta moltissimi retroscena, aneddoti e specialmente tutto il percorso che ha fatto da quando era bambino e giocava contro il "drago" a quando è diventato padre, tutti gli alti e bassi che ha passato per diventare sì un grande tennista, ma soprattutto un uomo "normale" con una famiglia.

 

Il tennis è sempre presente nel libro ovviamente, ma è sempre presentato attraverso le sensazioni che lui ha provato durante le vittorie più grandi e le sconfitte più brutte e l'aspetto tecnico non è poi così rilevante perché in primo piano c'è sempre il fattore umano e il legame con le persone che gli sono state vicine sia sul campo che fuori.

 

Mi sento di consigliarlo a tutti, anche a chi non è appassionato di tennis perché è un bellissimo libro, scritto in modo molto diretto e senza tanti fronzoli...un po' forse come giocava lui...

A chi è appassionato di tennis o gioca come me, dico di leggerlo con molta attenzione perché alcuni insegnamenti relativi allo stare in campo si riescono a cogliere, nonostante il modo con cui Agassi tratta uno sport "bastardissimo" come il tennis.


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Blindevil
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Inviato il 09 maggio 2013 21:10

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Delitto e castigo, di Fedor Dostoevskij. Il giovane Raskolnikov, studente all'università che ha però abbandonato da diversi mesi, vive a Pietroburgo in una condizione di semi-povertà. Le sue preoccupazioni inoltre per la madre e la sorella, rimaste nella città natia, lo assillano ogni giorno, soprattutto quando scopre che la sorella è prossima al matrimonio con un uomo più anziano di lei. Ma il ragazzo ha un altro cruccio che lo tormenta, quello di derubare ed uccidere una vecchia e crudele usuraia dove ha lasciato degli oggetti in pegno. Dopo alcuni giorni di titubanza, infine Raskolnikov si decide a compiere l'estremo gesto, uccidendo nella colluttazione anche la sorella dell'anziana donna, giunta per puro caso nel momento del delitto. Da lì sarà l'inizio di una vera e propria odissea psicologica per il ragazzo, riuscito comunque a non farsi scoprire ma oppresso dal peso che grava sulla propria coscienza... Il Capolavoro di Dostoevskij è un'opera capace di colpire ancora oggi con la sua spropositata potenza etica e morale, sui rimorsi di un uomo che per raggiungere uno stato di "grandezza" che apparteneva secondo lui solo a una ristretta cerchia di figure elette, si è spinto fino a commettere il più turpe dei crimini. Un romanzo che racchiude nei diversi pensieri del protagonista le idee più profonde dell'autore sulla religione e l'esistenzialismo, che offre più di uno spunto di riflessione, giostrando con assoluta maestria in una storia a più facce, sorretta da una folta cerchia di splendidi personaggi, in un'analisi sociale di una Russia che si muove tra i luoghi di potere e di legge e i bassifondi, negli antri più nascosti e degradati della povertà. Un percorso di redenzione per nulla immediato, forse raggiunto nelle ultime, incisive, pagine ma che riesce a mantenersi sempre vivo e pulsante grazie a capitoli ricchi di tensione e vibrante umanità, dove anche l'amore deve attraversare una via fatta di rovi e spine per poter forse trovare un barlume di speranza. La salvezza per mezzo della sofferenza, la libertà interiore tramite il sacrificio di quella esteriore, per un delitto a cui corrisponde sempre una pena di qualsiasi tipo essa sia.


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WJ Blackfyre
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WJ Blackfyre
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Inviato il 12 maggio 2013 14:00

Appena finito The Warrior-Prophet, il secondo della trilogia The Prince of Nothing... Molto, molto colpito dal finale da horror-gore-torture porn <img alt=" /> Che dire - Il Signore degli Anelli incontra l'arte di H. R. Giger, la filosofia di Nietzsche, il film Le crociate - Kingdom of Heaven e il death metal <img alt=" />

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La Guerra Santa scatenata dagli inrithi contro i fanim va avanti conquistando e schiacciando nel sangue fortezze e città occupate dai miscredenti. Durante la distruttiva marcia nel deserto emerge un messia che salva l'esercito degli inrithi dalla sete e dagli costanti assalti dei nomadi del deserto... Tuttavia si sta formando una spezzatura nell'armata sacra - da una parte abbiamo i seguaci del Guerriero-Profeta che aumentano in numero di giorno in giorno e dall'altra gli "ortodossi" che vedono nel guerriero un eretico. Lo scontro tra le due fazioni è inevitabile, a favore dei fanim... O no? Come se non bastasse i maghi delle Guglie Scarlatte (Scarlet Spires) non vogliono scendere in campo a meno che i miscredenti non schierino i Cishaurim: misteriosi maghi-sacerdoti odiati dal maestro delle Guglie Scarlatte. I quattro protagonisti della storia si ritrovano immischiati nei problemi della Guerra Santa e ognuno cerca di controllare il proprio destino: lo scylvendi Cnaiur come comandante supremo della Guerra Santa, il monaco dunyain Anasurimbor Kellhus come Guerriero-Profeta, il mago Drusas Achamian che cerca di stabilire se l'antica profezia sul ritorno degli Anasurimbor porterà davvero la fine del mondo e la cortigiana Esmet, divisa tra l'amore per Achamian e le manipolazioni di Kellhus. Le poche rivelazioni sul Non-Dio e sugli Inchoroi, il Popolo del Vuoto, possono farci capire cosa sarebbe successo se nel medioevo sulla Terra si schiantasse una nave spaziale piena di sadici bio-ingegneri... Brrr! Terrore puro! <img alt=" />

 

Lettura davvero impegnativa, dura (Abercrombie e Martin in confronto sono calmi) ma interessante. Vale davvero pena di leggere la trilogia! Ma è pur sempre una serie "pesante"... Chissà quando leggerò il terzo, The Thousandfold Thought.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Ser Lorent Blackbow
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Ser Lorent Blackbow
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Inviato il 12 maggio 2013 19:40

Appena finito di leggere "The Heroes" di Joe Abercrombie.

Un buon low/soft Fantasy. All'inizio non mi piaceva, era un po' confusionario, ma dopo un po' prendi il ritmo e tutte le 708 pagine scorrono bene.


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Arthas Wyvearn
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Inviato il 12 maggio 2013 21:34

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999, un'antologia di 29 racconti horror curata da Al Sarrantonio, tutti inediti (siamo nel 1999) di sedici maestri del genere... godibilissimi.


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WJ Blackfyre
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Inviato il 17 maggio 2013 18:00

Appena finito Mistborn: Il Pozzo dell'Ascensione

 

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Che dire, si tratta del secondo volume della trilogia (ma forse sarebbe meglio dire quadrilogia/tetralogia) Mistborn, se non sbaglio si tratta del terzo romanzo uscito dalla penna del mitico Brandon Sanderson. Le premesse per una storia che doveva tenerci incollati fino all'ultima pagina c'erano tutte: l'assedio di Luthadel, i vecchi e nuovi personaggi tratteggiati con una grande maestria, originali sistemi magici, un po' di mistero e d'azione... Ma, stavolta Sanderson ha annacquato molto a mio parere. Se fosse per me, questo poderoso tomo di quasi 800 pagine si poteva ridurre in qualcosa di 500-600 pagine. La storia è comunque bella, ma non così bella come nel primo Mistborn o nel capolavoro assoluto di Sanderson, La Via dei Re (anche se non è proprio giusto fare questo paragone - Il Pozzo dell'Ascensione è uscito nel 2007 mentre il primo volume delle Cronache della Folgoluce nel 2010). Comunque, a differenza di Mistborn che ha la natura più "autoconclusiva" Il Pozzo dell'Ascensione ha un finale che possiamo definire cliffhanger e quindi per capire appieno il finale bisognerà munirsi del seguito, Il Campione delle Ere. E io sono in suo possesso <img alt=" />

Tutto sommato una lettura godibile, ma annacquata, da qui un 7+/10.


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Emma Snow
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Inviato il 17 maggio 2013 20:34

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Morte a Pemberley di P. D. James.

"Inghilterra, 1803. Sono passati sei anni da quando Elizabeth e Darcy hanno iniziato la loro vita insieme nella splendida tenuta di Pemberley. Elizabeth è felice del suo ruolo di padrona di casa ed è madre di due bellissimi bambini. La sorella maggiore Jane, cui lei è legatissima, vive nelle vicinanze insieme al marito Charles, vecchio amico di Darcy, e il suo adorato padre, Mr Bennet, va spesso a farle visita. Ma in una fredda e piovosa serata d'ottobre, mentre fervono gli ultimi preparativi per il grande ballo d'autunno che si terrà il giorno successivo, l'universo tranquillo e ordinato di Pemberley viene scosso all'improvviso dalla comparsa di Lydia, la sorella minore di Elizabeth e Jane. In preda a una crisi isterica la giovane donna urla che suo marito, l'ambiguo e disonesto Wickham, non gradito a Pemberley per la sua condotta immorale, è appena stato ucciso proprio lì, nel bosco della tenuta. Di colpo, l'ombra pesante e cupa del delitto offusca l'eleganza e l'armonia di Pemberley, e i protagonisti si ritrovano loro malgrado coinvolti in una vicenda dai contorni drammatici. "

 

All'inizio ero un po' scettica pensando a un sequel, per di più giallo, su uno dei romanzi più famosi della letteratura (e anche uno dei miei preferiti), invece mi sono ricreduta: era scritto molto bene e a parte le primissime pagine in cui venivano rievocate le vicende di Orgoglio e Pregiudizio per "rinfrescare la memoria" e che erano un po' lente il resto scorre via veloce e la trama non è prevedibile come si potrebbe pensare. Voto positivo!


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Emma Snow
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Inviato il 23 maggio 2013 22:50

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L'amore bugiardo di Gillian Flynn.

Amy e Nick sono una giovane coppia trendy di New York costretta a trasferirsi nella città natale di lui, in Missouri, dopo il licenziamento di entrambi. La mattina del loro quinto anniversario Amy scompare e Nick sembra nascondere qualcosa... A raccontare la storia sono le voci alternate dei protagonisti, un capitolo per uno, e il libro è diviso in tre sezioni.

 

Innanzitutto nè il titolo nè la copertina rendono giustizia al libro (il titolo originale è Gone Girl e la copertina è nera con dei capelli biondi - come quelli di Amy - che spuntano da un lato) che è un thriller molto particolare: non fa paura, ma i continui colpi di scena mantengono sempre viva la tensione e (almeno io) dopo la prima sezione non avrei mai immaginato cosa sarebbe venuto dopo... Il finale non mi ha entusiasmato, ma tutto il resto l'ho divorato!


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Exall
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Inviato il 25 maggio 2013 13:58

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Delitto e castigo, di Fedor Dostoevskij. Il giovane Raskolnikov, studente all'università che ha però abbandonato da diversi mesi, vive a Pietroburgo in una condizione di semi-povertà. Le sue preoccupazioni inoltre per la madre e la sorella, rimaste nella città natia, lo assillano ogni giorno, soprattutto quando scopre che la sorella è prossima al matrimonio con un uomo più anziano di lei. Ma il ragazzo ha un altro cruccio che lo tormenta, quello di derubare ed uccidere una vecchia e crudele usuraia dove ha lasciato degli oggetti in pegno. Dopo alcuni giorni di titubanza, infine Raskolnikov si decide a compiere l'estremo gesto, uccidendo nella colluttazione anche la sorella dell'anziana donna, giunta per puro caso nel momento del delitto. Da lì sarà l'inizio di una vera e propria odissea psicologica per il ragazzo, riuscito comunque a non farsi scoprire ma oppresso dal peso che grava sulla propria coscienza... Il Capolavoro di Dostoevskij è un'opera capace di colpire ancora oggi con la sua spropositata potenza etica e morale, sui rimorsi di un uomo che per raggiungere uno stato di "grandezza" che apparteneva secondo lui solo a una ristretta cerchia di figure elette, si è spinto fino a commettere il più turpe dei crimini. Un romanzo che racchiude nei diversi pensieri del protagonista le idee più profonde dell'autore sulla religione e l'esistenzialismo, che offre più di uno spunto di riflessione, giostrando con assoluta maestria in una storia a più facce, sorretta da una folta cerchia di splendidi personaggi, in un'analisi sociale di una Russia che si muove tra i luoghi di potere e di legge e i bassifondi, negli antri più nascosti e degradati della povertà. Un percorso di redenzione per nulla immediato, forse raggiunto nelle ultime, incisive, pagine ma che riesce a mantenersi sempre vivo e pulsante grazie a capitoli ricchi di tensione e vibrante umanità, dove anche l'amore deve attraversare una via fatta di rovi e spine per poter forse trovare un barlume di speranza. La salvezza per mezzo della sofferenza, la libertà interiore tramite il sacrificio di quella esteriore, per un delitto a cui corrisponde sempre una pena di qualsiasi tipo essa sia.

Hai colto il fatto che pone i concetti alla base del socialismo con la prova dei fatti facendoli uscire con le ossa piuttosto rotte?

Potresti tracciare un percorso che va dai primi libri del grande maestro fino agli ultimi, mostrando l'amara presa di coscienza e un avvicinamento mai riuscito con le idee della destra. Comunque resta fenomenale la sua analisi spietata delle idee alla base del socialismo e delle persone che lo abbracciavano. Il maestro ha scritto tanto da consentire di scrivere saggi a non finire sull'argomento, sarebbe una grande opera quella che cogliesse il suo pensiero nell'arco della sua vita letteraria. (Non ti nascondo che mi era venuta voglia di srivere qualcosa in proposito, ponendo dei parallelismi tra le sue opere, i mostri sacri della filosofia greca e le assurdità dei concetti alla base del tabula rasa).


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WJ Blackfyre
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Inviato il 26 maggio 2013 1:25

Proprio in questo momento ho finito Mistborn: Il Campione delle Ere.

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E' molto tardi quindi sarò breve: la prima metà è abbastanza annacquata ma la seconda E' ASSOLUTAMENTE MAGNIFICA. FINALE STUPENDO. Alle ultime dieci pagine mi sono commosso... Epico, originale, profondo e epico... Ho detto già che questo libro ha un finale epico? Perchè lo ha <img alt=" />

 

Sanderson è l'autore definitivo della "nuova" generazione dei scrittori. Non solo scrive bene ma ogni volta che finisco un suo libro ho sempre una specie di "momento illuminazione" come se avessi appena scoperto un minuscolo ma importante segreto dell'universo (ad eccezione di Mistborn 2 eh, è godibile ma ha troppe parti annacquate).

CONSIGLIATISSIMO <img alt=" />


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Inviato il 01 giugno 2013 1:01

Appena finito... Last Argument of Kings, l'ultimo volume della trilogia The First Law.

 

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Un finale incredibilmente aperto che ci mostra pochissimi vincitori (forse due?) e tantissimi vinti, gente che non ha raggiunto i propri obiettivi o invece li ha raggiunti ma tra pochissimo finirà per perderli o verranno "inghiottiti" da essi. Come se non bastasse le vicende politiche di intere nazioni e imperi non sono altro che delle pedine sulla scacchiera di un duo di veri e propri "geni del male", arroganti e boriosi fino al midollo che non si abbassano dinnanzi a nulla pur di raggiungere i propri scopi. Morte di migliaia di persone? Debiti senza fine che inevitabilmente finiranno per schiacciare chiunque? Interi governi che stanno insieme solo grazie alla manipolazione e al terrore? E chi prova a ribellarsi al "sistema" finisce umiliato nel migliorissimo dei casi...

La guerra è causa di un conflitto di grande significato? Macché, è solo un modo di risolvere una lite tra due tizi vecchia probabilmente centinaia di anni, una lite della quale entrambi cominciano ormai a ignorare l'origine.

Bel libro, bei personaggi, messaggio decisamente nichilistico.


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Ser Lorent Blackbow
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Inviato il 02 giugno 2013 9:42

Terminato da un paio di giorni "In fondo il buio" del nostro caro GRRM. Scritto nel 1977, è il suo primo libro.

Molto bello, non ho mai letto molti libri di fantascienza ma questo libro qui mi ha preso tantissimo, si sente lo stile di Martin. Finito in una settimana. Consigliato a tutti


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Inviato il 02 giugno 2013 21:37

Appena finito Le Vergini suicide di Jeffrey Eugenides, libro consigliatissimo. <img alt=" />

 

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Il romanzo racconta la storia di cinque sorelle accomunate da un unico destino: il suicidio. L’intera vicenda viene raccontata da un narratore collettivo: voce di un gruppo di maschi adolescenti, che a distanza di vent'anni ricostruisce le vicende delle cinque bellissime sorelle Lisbon, oggetto morboso dei loro desideri.

 

N.B: Ottima la trasposizione cinematografica di Sofia Coppola.


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TheGoldfish
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Inviato il 02 giugno 2013 22:16

Appena finito Le Vergini suicide di Jeffrey Eugenides, libro consigliatissimo. <img alt=" />

 

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Il romanzo racconta la storia di cinque sorelle accomunate da un unico destino: il suicidio. L’intera vicenda viene raccontata da un narratore collettivo: voce di un gruppo di maschi adolescenti, che a distanza di vent'anni ricostruisce le vicende delle cinque bellissime sorelle Lisbon, oggetto morboso dei loro desideri.

 

N.B: Ottima la trasposizione cinematografica di Sofia Coppola.

 

mi è piaciuto moltissimo!se non l'hai ancora letto ti consiglio Middlesex sempre di Eugenides


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Inviato il 02 giugno 2013 23:10

 

Appena finito Le Vergini suicide di Jeffrey Eugenides, libro consigliatissimo. <img alt=" />

 

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Il romanzo racconta la storia di cinque sorelle accomunate da un unico destino: il suicidio. L’intera vicenda viene raccontata da un narratore collettivo: voce di un gruppo di maschi adolescenti, che a distanza di vent'anni ricostruisce le vicende delle cinque bellissime sorelle Lisbon, oggetto morboso dei loro desideri.

 

N.B: Ottima la trasposizione cinematografica di Sofia Coppola.

 

mi è piaciuto moltissimo!se non l'hai ancora letto ti consiglio Middlesex sempre di Eugenides

 

 

grazie cara, prendo nota <img alt=" /> devo dire che leggere Jeffrey Eugenides è stata una piacevole sorpresa.


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