Notizia di questa sera: Bilancio degli incidenti a seguito della partita Catania - Palermo: Un ispettore di polizia deceduto, un altro in gravi condizioni, un centinaio circa i feriti.
Il Commisario della Federcalcio Pancalli ha deciso di sospendere il campionato.
Cosa ne pensate di tutto questo?
Cosa si può fare di serio per risolvere il problema della violenza negli stadi?
Metto qui la discussione e non in Qohor perchè secondo me in questo caso lo sport c' entra poco.
Catania, partita Catania - Palermo.
Un vero derby siciliano, un'occasione di gioia e di sport.
La partita viene sospesa durante il secondo tempo per il lancio di fumogeni ed episodi di violenza.
Si aspetta mezz'ora.
Si riparte.
Il Palermo vince 2 a 1.
Ma dopo la partita, un gruppo di ultras del Catania ha iniziato uno scontro con le forze dell'ordine. Cassonetti incendiate, sassaiole, insomma, il solito.
Un petardo è stato lanciato dentro una macchina della polizia.
Filippo Raciti, 38 anni, è morto.
Un suo collega è in condizioni gravissime.
I feriti sono un centinaio, una ventia appartenenti alle forze dell'ordine.
Qui parte la girandola delle dichiarazioni.
Tra dichiarazioni di vergogna, addii al calcio, città umiliate, espressioni di cordoglio e promesse di interrogazioni parlamentari, mi hanno colpito due dichiarazioni, di Pancalli e Campana, che si possono trovare qui.
Che senso ha, al giorno d'oggi, il calcio?
Che senso ha fare del calcio una ragione di vita tale da provocare simili violenze?
Ha senso, oggi, proporre del calcio, visti i fanatismi che ne conseguono?
Uno stop, una pausa di riflessione, di una domenica (proposta di Pancalli) come di un anno (proposta di Campana), può servire a qualcosa?
Rapida impressione: come detto, lo sport c'entra poco e gli stadi tanto meno.
Qui si tratta di violenza da disagio sociale che si esprime seguendo fanatismi. Molto sinceramente, penso sia lo stesso meccanismo che in Iraq crea i kamikaze, naturalmente su un'altra scala.
Due topic aperti a pochi minuti di distanza, li unisco. :singing:
Lo scopro da voi :unsure: e dire che mi ero già schifato con l'episodio della settimana scorsa (morto un dirigente durante una rissa dopo una partita di serie C se non sbaglio, cercava di fare da paciere)... da una parte sarei per un anno di sospensione, dall'altra concordo con Pietro... queste cose possono portare a problemi più grossi ed essere sintomi di problemi sociali (Arkan-ex jugoslavia). C'è da dire che, se il calcio in sè fa sempre più schifo, non possiamo lamentarci del fatto che non ce lo meritiamo :singing:
Spediamo quelle squadre in serie B per direttissima, e vediamo che succede poi...
P.S. Va detto anche che il sistema arbitrale dimostra una volta di più di essere scandaloso.
Un vero derby siciliano, un'occasione di gioia e di sport.
Scusa Lord Beric, ma derby n Italia significa insulti in dialetto, campanilismo becero in cui la maggior parte vuole solo vincere, e magari con un rigore inesistente...
Spediamo quelle squadre in serie B per direttissima, e vediamo che succede poi...
Che bello! Così si ammazzeranno in derby di serie B invece che A! Gran miglioramento...
Da quel che ho capito, le squadre c'entrano poco. Ma l'ho detto, non è questione di sport.
Un vero derby siciliano, un'occasione di gioia e di sport.
Scusa Lord Beric, ma derby n Italia significa insulti in dialetto, campanilismo becero in cui la maggior parte vuole solo vincere, e magari con un rigore inesistente...
Allora sono io che ho una visione troppo romantica dello sport, e rilancio ancora le mie domande sul significato che può avere il calcio, se questo è il modo in cui lo si vive.
Il calcio mi fà sempre più schifo, quelli non sono tifosi, sono animali da sopprimere seduta stante.
Parlo della tifoseria della squadra della mia città, 30'000 abitanti, serie D, una cinquantina di ultras al seguito. Forse lavorano in due, laureati 0, drogati 99%, ogni anno si aggiungono ragazzotti sui 15 anni che saltano la scuola e fanno del tifo la loro ragione di vita e scrivono sui motorini il nome della tifoseria che rimanda a ciò che fanno in tribuna.
Non è certo gente che lavora, che conosce il valore del sacrificio, a fare queste cose. Chi va allo stadio con la deliberata intenzione di fare del male (cosa che mi è suggerita forse dall'ingresso con una bomba carta?) non ha rispetto per se stessi. Fatti loro, ma per gli altri devono averlo, e se non vogliono, è inutile fermare il calcio per un anno, mandare in B, in C, o altro; bisogna avere il polso duro, fare leggi severe e APPLICARLE per una buona volta, senza indulti, sconti o altre vaccate. Telecamere come in Inghilterra in grade di fare una rettoscopia agli spettatori, controlli più severi agli ingressi, anni assicurati di galera, anzi lavori forzati a chi compie atti di violenza deliberata.
Un conto è il tafferuglio allo stadio, che ci può stare se gli animi si scaldano, ma se si entra già con una bomba carta, o addirittura con un motorino se ricordate San Siro, c'è poco da scaldare, questi sono solo bestie, e come tali vanno trattati.
Il calcio mi fà sempre più schifo, quelli non sono tifosi, sono animali da sopprimere seduta stante.
questo non è calcio, questo è terrorismo....
sono schifato
Sospendere i campionati e poi riprenderli con tanto di fascia nera al braccio e due minutini di silenzio, secondo me, è un comportamento tipo quei cocainomani che stanno un mese senza dose e poi riprendono tali e quali a prima per "premiarsi" di essere stati puliti.
Se devo essere sincero, sono un po' perplesso di fronte a certe dichiarazioni di cordoglio e partecipazione da parte di coloro che in altri tempi fomentavano le folle con "il gomblotto", il "soli contro tutti", il "ce l'hanno tutti con noi", il "moviolismo", eccetera.
Manco il calcio fosse questione di vita o di morte.
E mi riferisco tanto a persone del mondo del calcio quanto, e forse anche di più, a persone del mondo dei media.
Con queste parole si nascondeva il lassismo dietro alla violenza, i bilanci truccati, le fideiussioni taroccate.
Diciamocelo, cosa si può fare per far comportare i tifosi da sportivi?
Certo, mettere telecamere e mobilitare 1500 agenti a partita è una mossa utile...
Ma è questo quello che vogliamo?
Ogni partita deve diventare un esborso colossale solo perché c'è una determinata cultura in giro?
Ogni match deve essere vissuto nell'esaltazione dei peggiori istinti, sopiti solo dalla presenza di un'uniforme? E quando l'uniforme non basterà più?
Deve essere solo la paura della galera a tenere buoni i tifosi?
Ma dove è finita la cultura sportiva?
No, scusate, ma non sono d'accordo a tutto questo.
L'Inghilterra degli hooligans è stata espulsa dalla UEFA, e riammessa quando ha saputo dimostrare di essersi ravveduta. Spero che verrà preso lo stesso, identico provvedimento.
Abbiamo dimostrato, come Lega Calcio, di non poterci permettere di stare allo stesso tavolo degli "adulti", quindi è giusto che il nostro calcio sia trattato per quello che è, o meglio, non venga preso per quello che non è: uno sport.
Che un atto di questa forza, che la vergogna, dia la forza a chi rappresenta il calcio italiano di reagire e rifondare una cultura sportiva in Italia. In caso contrario ci meritiamo un calcio provinciale e escluso dal mondo che conta.
Che coloro che sono colpevoli, che perdono la testa, che trasformano le partite in guerriglia urbana, siano additati come responsabili di un provvedimento di questo effetto, sotto lo sguardo di coloro che ancora pensano che lo sport sia un momento di gioia e partecipazione.
sono d'accordo con quello detto da beric, ma ci tengo a far notare una cosa: il calcio non è quello!
guardiamo la parte pulita. i tifosi che si fanno 500 km solo per nadare a tifare civilmente la loro squadra.
ieri sera allo stadio c'erano circa 20.000 persone, a voler esagerare a queste cose hanno preso parte l'1%
di queste persone....
Rapida impressione: come detto, lo sport c'entra poco e gli stadi tanto meno.
Qui si tratta di violenza da disagio sociale che si esprime seguendo fanatismi. Molto sinceramente, penso sia lo stesso meccanismo che in Iraq crea i kamikaze, naturalmente su un'altra scala.
Quoto, è perfettamente inutile, poi, retrocedere le squadre in serie B, o sorvegliare maggiormente gli stadi. Sono già ben sorvegliati, se è per quello.
Come dice Petyr, tutto ciò è l'espressione di un profondo disagio sociale, derivato dal fatto di essere un paese vecchio che non vuole cambiare.
In un periodo di profondi mutamenti sociali ed economici (euro, ingresso nell'unione europea, villaggio globale) il calcio resta un porto sicuro, un'ancora di salvezza per quegli ignoranti senza cultura e senza ideali degli hooligans. Il calcio rappresenta le vestigia dell'Italia "dei vecchi tempi", del miracolo economico degli anni '60, della Vespa e di Sophia Loren. Molte famiglie sono rimaste attaccate a questi miti eterni e li hanno tramandati ai loro figli (dico così perchè io sto in appartamento con due semi-hooligans fascisti, e in effetti la pensano così). A ciò si va ad aggiungere la sciagurata politica del governo Berlusconi, che premiava i furbetti del quartierino, l'evasione, che distruggeva la costituzione e faceva a pezzi il comune senso civico e del pudore. Altri teppisti invece, emarginati dalla società, trovano semplicemente conforto e compagnia in altri delinquenti come loro, nella sicurezza del "branco".
E' tutta gente senza senso civico, che non si sente di appartenere a uno Stato. Perciò mi chiedo io, cosa si può fare per arginare questo fenomeno? Ben poco, perchè le VERE soluzioni sono irrealizzabili, ovvero:
1) Taglio degli stipendi a giocatori stra-ultra-super-mega pagati
2) Piantarla di parlare alla televisione dei nostri calciatori come se fossero star
3) Promuovere altri sport in Italia (a Studio Aperto Sport si parla solo di calcio, e tutti gli altri sport)?
4) In generale, dare meno importanza al calcio (anche tutta questa sicurezza negli stadi è un effetto collaterale, dà l'impressione a quei teppisti di sentirsi importanti, di essere "qualcuno"). Voi pensate che, se nessuno li guardasse, si darebero ancora la pena di agire così?
ecc..ecc... ho già scritto troppo, e non credo di essere stato molto chiaro, scusatemi.
In ultimo, a me il calcio fa schifo
Certo, mettere telecamere e mobilitare 1500 agenti a partita è una mossa utile...
Ma è questo quello che vogliamo?
Deve essere solo la paura della galera a tenere buoni i tifosi?
Ma dove è finita la cultura sportiva?
Evidentemente è l'unica soluzione possibile, certa gente capisce solo quello, ma è necessario essere duri per davvero, non rilasciare tutti dopo tre ore.
L'Inghilterra degli hooligans è stata espulsa dalla UEFA, e riammessa quando ha saputo dimostrare di essersi ravveduta. Spero che verrà preso lo stesso, identico provvedimento.
Si è ravveduta con severi controlli agli ingressi e telecamere, non è che hanno spiegato agli hooligans che non devono bere birra. Quando vanno in trasferta all'estero infatti fanno lo stesso casino che facevano prima.
Inoltre gli stadi inglesi, espulsi gli hooligans, sono diventati vivibili, e lo stadio privato dei suoi fedelissimi si è riempito di gente per bene che va a godersi lo spettacolo, la stessa gente che prima non andava per paura.
Che coloro che sono colpevoli, che perdono la testa
E chi è che perde la testa? Questi sono organizzati e premeditano queste cose, vere e proprie associazioni a delinquere.