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Incidenti Catania - Palermo
T di The Nameless One
creato il 02 febbraio 2007

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Drogon
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Inviato il 08 febbraio 2007 10:30

abolire le traferte organizzate?????

e perchè mai??? se le società danno una mano ai tifosi ad andare in traferta io non ci vedo nulla di male.

abolire i rapporti tra le società e la tifoseria?????

continuo a non capire l'utilità di queste cose ^_^ ^_^ >_>

non c'è in via ufficilae??? perfetto, non ci sono più gruppi organizzati e aiuti per le traferte,

io vi do i soldi ma non ufficialmente. cosa cambia?????

 

io resto della mia idea: mettiamo in prigione chi fa casino (e io resto della mia idea, la maggior parte non sono d'accordo con le società ma lo fanno per deficenza) e poi vedrete che la smettono.

certo che se fanno casino e invece di quattro anni passano quattro giorni in prigione... beh, serve a poco.

in inghilterra se uno entra in campo finisce in prigione e anche con parecchi lividi, qui no.

la domanda è: perchè è più facile vedere uno in campo qui, che ancora poco e mettono il fossato coi coccodrilli

prima del campo, che in inghilterra dove per entrare devi passare sopra ad un cartellone pubblicitario???

se la cultura sportiva non c'è la si "fa venire" e vedrete che ai nostri figli non dovremo nemmeno dire non fare casino allo stadio.....

 

tutto imho, per carità :sbav:



Lord Beric
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Lord Beric
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Inviato il 08 febbraio 2007 17:11

Mi domando, francamente, come mai questi "quattro deficienti che fanno casino" trovino un terreno così fertile nel calcio, e non, che so io, nel pattinaggio artistico, o nella diatriba tra il Castelmagno e la Robiola di Roccaverano...

L'impunità diffusa in Italia non basta a spiegare questo fenomeno, visto che non porterebbe a privilegiare apposta il calcio.

 

Le cose che mi vengono in mente sono due:

- la diffusione del calcio

- la protezione di cui queste persone godono da parte del mondo del calcio e degli interessi ad esso legati

 

Queste persone non saranno sportivi o tifosi, ma sono comunque protetti e coccolati dal mondo calcistico, perché sono utili.

Ergo, la responsabilità di chi nel calcio ha i suoi interessi c'è tutta.

E, lo sottolineo ancora, la responsabilità di chi versa i suoi soldi alle società acquiescenti secondo me è innegabile.


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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Inviato il 08 febbraio 2007 18:24

I soldi hanno al loro componente ma voglio far notare che ormai non è solo il calcio italiano ad essere ricco. In Spagna fioccano contratti e campioni, stessa cosa in Inghilterra dove ad esempio Abramovich ha speso tantissimo. E' una questione di impunità, che è un po' un problema generale dell'Italia e che, ovviamente, va a ripercuotersi anche nell'ambito del calcio. Ci sono tifosi imbecilli e violenti? Benissimo un po' di manganellate, processo veloce e un po' di galera...magari prima di fare idiozie ci pensano un po' di più se la pena è il carcere invece della ormai famosa "segnalazione"...


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Lord Lupo
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Inviato il 08 febbraio 2007 19:00

A me sembra che in tutta questa storia ci siano parecchi colpevoli (non solo colui che ha ucciso), ma ahimè non ho sentito ancora nessuno che abbia detto: ho sbagliato, è colpa mia!

Non lo ha fatto il ministro dell'Interno, non lo ha fatto il ministro dello Sporc, il commissario FIGC, i presidenti delle vari Leghe, i dirigenti del Catania e di tutte quelle città che non hanno provveduto alla sicurezza degli stadi (in diretta corresponsabilità degli ento locali che avranno sicuramente rilasciato i nulla osta). La solita incapacità dell'italiano medio(cre) di ammettere le proprie responsabilità.

Invece, questi signori si preoccupano soltanto di spostare l'attenzione sulla vittima per confondere la gente: guardate cosa hanno fatto un gruppo di criminali!!!

Dopodichè ha preso norme in vigore mai applicate, rispolverate, lucidate e divulgate in tutti i modi possibili per dimostrare la forza e l'intransigenza dello stato. Così ora chi resiste ad un pubblico ufficiale viene punito più duramente di chi stupra una quindicenne ^_^

Spero che tutti i soggetti coinvolti comincino a far funzionare il cervello e se questo non funziona è bene che si rivolgano ad altri più competenti. Bisogna attuare un cambiamento a tutti i livelli e rendere gli stadi luoghi di incontro. Per questo servono i soldi delle società (pretenderli dallo Stato sarebbe follia) per cui la domanda è questa: sarà capace il Milan, ad esempio, di rinunciare a Ronaldo per assumere addetti alla sicurezza, tanto per dirne una? sarà lo stato capace di esigerlo pena le porte chiuse o l'esclusione dal rispettivo campionato. La tolleranza zero va, imho, esercitata a monte non a valle anche perchè anche perchè chi governa sa (o, perlomeno, dovrebbe sapere) che la soluzione non può essere rappresentata da un inasprimento delle pene quando 9 processi su 10 (in materia di violenza agli stadi) si conclude per l'assoluzione dell'imputato.


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Drogon
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Inviato il 09 febbraio 2007 16:06

La tolleranza zero va, imho, esercitata a monte non a valle anche perchè anche perchè chi governa sa (o, perlomeno, dovrebbe sapere) che la soluzione non può essere rappresentata da un inasprimento delle pene quando 9 processi su 10 (in materia di violenza agli stadi) si conclude per l'assoluzione dell'imputato.

secondo me si dovrebbe scendere da 9 su 10 a 1 su dieci, e allora la gente ci pensa prima di fare qualcosa...

concordo con la vipera quando dice che i soldi che girano in inghilterra e spagna sono ormai più di quelli che girano in italia....

ma perchè la queste cose non succedono????

non parliamo di cultura sportiva perchè non è quello il problema....

diciamo che se effettivamete, come accade, ci sono 100 persone su 20.000 che fanno casino, tolte queste le altre 19.900 difficilemte inizieranno a picchiarsi, o almeno così la vedo io


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Gone
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Inviato il 09 febbraio 2007 16:11

La tolleranza zero va, imho, esercitata a monte non a valle anche perchè anche perchè chi governa sa (o, perlomeno, dovrebbe sapere) che la soluzione non può essere rappresentata da un inasprimento delle pene quando 9 processi su 10 (in materia di violenza agli stadi) si conclude per l'assoluzione dell'imputato.

secondo me si dovrebbe scendere da 9 su 10 a 1 su dieci, e allora la gente ci pensa prima di fare qualcosa...

concordo con la vipera quando dice che i soldi che girano in inghilterra e spagna sono ormai più di quelli che girano in italia....

ma perchè la queste cose non succedono????

non parliamo di cultura sportiva perchè non è quello il problema....

diciamo che se effettivamete, come accade, ci sono 100 persone su 20.000 che fanno casino, tolte queste le altre 19.900 difficilemte inizieranno a picchiarsi, o almeno così la vedo io

 

Mi viene da pensare che sia perchè le loro sono nazioni più solide, dove la legge viene fatta applicare, mentre noi siamo tendenzialmente neofeudali.


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Lord Lupo
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Inviato il 09 febbraio 2007 18:34

secondo me si dovrebbe scendere da 9 su 10 a 1 su dieci, e allora la gente ci pensa prima di fare qualcosa...

concordo con la vipera quando dice che i soldi che girano in inghilterra e spagna sono ormai più di quelli che girano in italia....

ma perchè la queste cose non succedono????

non parliamo di cultura sportiva perchè non è quello il problema....

diciamo che se effettivamete, come accade, ci sono 100 persone su 20.000 che fanno casino, tolte queste le altre 19.900 difficilemte inizieranno a picchiarsi, o almeno così la vedo io

 

Magari...non è una cosa semplice però condannare un gruppo di persone quando queste sono pesantemente armate (rischiare un corpo a corpo può costare la vita), a volto coperto, protette da conniventi e/o complici...Per cui la prima cosa - imho - è disarmarli e isolarli.

Riguardo all'Inghilterra, a parte il Chelsea, gli altri club puntano ad ottimizzare la gestione, hanno fonti di reddito sicuro (lo stadio di propietà, i marchi, ecc.) ed, inoltre, spendono meno per i giocatori perche nel bilancio hanno la sicurezza del proprio stadio.


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Inviato il 09 febbraio 2007 18:44

A me sembra che in tutta questa storia ci siano parecchi colpevoli (non solo colui che ha ucciso), ma ahimè non ho sentito ancora nessuno che abbia detto: ho sbagliato, è colpa mia!

 

...

 

La tolleranza zero va, imho, esercitata a monte non a valle anche perchè anche perchè chi governa sa (o, perlomeno, dovrebbe sapere) che la soluzione non può essere rappresentata da un inasprimento delle pene quando 9 processi su 10 (in materia di violenza agli stadi) si conclude per l'assoluzione dell'imputato.

 

Per quanto riguarda la mia esperienza (e non lo dico per farmi lo splendido, ma nella speranza di far riflettere qualcuno) io penso di averlo fatto anni fa, quando decisi di smettere di seguire il calcio.

Il discorso che dentro di me mi sono fatto è il seguente:"Ma tutti i soldi che spendo per il calcio (la Gazzetta, i biglietti dello stadio, prodotti di merchandising), 'sti idioti se li meritano? Non è che le cose vanno male anche per colpa mia, e di gente che come me foraggiano questo schifo?"

Condividete o meno quello che sto per dire, ma lamentarsi per il calcio malato e poi contribuire a foraggiarlo non è un discorso molto coerente. Io all'epoca mi sono fatto i miei calcoli. Ho deciso di prendere una decisione radicale e non me ne sono mai pentito. Ora sto tranquillo, non mi viene più il sangue acido a causa del calcio.

 

...

 

La tolleranza zero va applicata in generale, non a monte o a valle. Più in generale è corretto parlare di certezza della pena. Fare leggi con pene più severe di quelle previste per lo stupro non serve a nessuno, se non vengono applicate. E faccio notare che nemmeno le leggi sullo stupro hanno un'applicazione tanto generalizzata...


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Inviato il 09 febbraio 2007 19:08

La mia maggiore perplessità riguarda l'applicabilità in Italia della linea dura. In Inghilterra il sistema funzionano perchè le pene sono davvero severe e il sistema è efficiente ma soprattutto coerente.

In Italia abbiamo una serie di normative che rallentano i processi, permettono sconti su sconti, appelli, prescrizioni, molti dei quali introdotti dall'ultimo governo Berlusconi (e chi nega un interesse personale è solo un ipocrita). L'attuale governo di centrosinistra, che aveva promesso provvedimenti, non solo ha abolito tutte le porcate come promesso, anzi, ha introdotto l'indulto (anche qui, chi nega l'interesse è un ipocrita).

Travaglio ha dimostrato che attraverso tutte le leggi introdotte negli ultimi anni sarebbe possibile uccidere la moglie e non andare in galera a furia di sconti, legittimi sospetti, indulti & co.

 

Come si può pensare di adottare la linea dura quando la classe politica tutta si comporta in questo modo? Come sempre io guardo a monte, forse troppo, ma è secondo me lì che nascono i problemi.


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Inviato il 09 febbraio 2007 19:16

Per quanto riguarda la mia esperienza (e non lo dico per farmi lo splendido, ma nella speranza di far riflettere qualcuno) io penso di averlo fatto anni fa, quando decisi di smettere di seguire il calcio.

Il discorso che dentro di me mi sono fatto è il seguente:"Ma tutti i soldi che spendo per il calcio (la Gazzetta, i biglietti dello stadio, prodotti di merchandising), 'sti idioti se li meritano? Non è che le cose vanno male anche per colpa mia, e di gente che come me foraggiano questo schifo?"

Condividete o meno quello che sto per dire, ma lamentarsi per il calcio malato e poi contribuire a foraggiarlo non è un discorso molto coerente. Io all'epoca mi sono fatto i miei calcoli. Ho deciso di prendere una decisione radicale e non me ne sono mai pentito. Ora sto tranquillo, non mi viene più il sangue acido a causa del calcio.

 

...

 

La tolleranza zero va applicata in generale, non a monte o a valle. Più in generale è corretto parlare di certezza della pena. Fare leggi con pene più severe di quelle previste per lo stupro non serve a nessuno, se non vengono applicate. E faccio notare che nemmeno le leggi sullo stupro hanno un'applicazione tanto generalizzata...

 

Bè, la tua è stata una scelta totalizzante e la rispetto. Però il calcio è una passione per tantissima gente per cui la sua sopravvivenza è direttamente proporzionale alla durata di questa passione. La gente ama il calcio, anche se alcuni segnali stanno arrivando. Mi piacerebbe sapere i dati relativi agli abbonati sky, intanto gli stadi sono (e saranno) sempre più vuoti; ed il motivo non è - come vogliono farci credere - calciopoli, l'assenza di bel gioco, la mancanza in A della Juve, ma proprio lo schifo che c'è negli stadi italiani. Io l'ultima partita di calcio l'ho vista all'olimpico (Roma), in CL, tre anni fa circa ed il problema fondamentale è questo: non andrei mai allo stadio con la famiglia. Fino a quando non realizzeranno questo obiettivo il calcio perderà sempre di più il suo seguito agli stadi.

Riguardo alla tolleranza. Il fatto è che quando la stragrande maggioranza dei processi si conclude con l'assoluzione il problema della certezza della pena, pur se presente, diventa relativo. Bisogna, imho, innanzitutto diminuire oggettivamente i processi e per far questo è necessaria cultura, prevenzione, investimenti. Altrimenti la vedo dura! Ti faccio un esempio relativo proprio agli stadi agibili: lunedì erano solo quattro, martedì cinque, ieri sei (Cagliari, in extremis, anche se manca la fibra ottica dei tornelli). Ma già oggi si parla di salvare Milano, per il quale il Galliani aveva appena finito di dire che prima di settembre-ottobre era impossibile adeguarsi (!?!); e questo solo per la serie A...


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Alyssa Arryn
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Inviato il 09 febbraio 2007 19:51

La mia maggiore perplessità riguarda l'applicabilità in Italia della linea dura.

[...]

Come si può pensare di adottare la linea dura quando la classe politica tutta si comporta in questo modo? Come sempre io guardo a monte, forse troppo, ma è secondo me lì che nascono i problemi.

Appunto, credo anch'io che sia li che nascono i problemi.

Problemi tanto più irrisolvibili quanto più il nostro Paese risulta totalmente incapace di esprimere una classe politica differente; da un bel po'di anni a questa parte ho la netta impressione di una decadenza inarrestabile ed esponenziale nella qualità (morale ma non solo) degli individui che dovrebbero rappresentare e governare il popolo italiano.


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The Nameless One
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The Nameless One
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Inviato il 09 febbraio 2007 20:25 Autore

Sempre su questo tema sarei curioso di sapere quante società hanno improvvisamente ridotto la capienza degli stadi. Per chi non lo sa il decreto Pisanu si applica solo per gli stadi con posti a sedere superiori alle 10.000 unità, ma non ci sono obblighi per gli stadi sotto questa cifra. Ovviamente una norma che probabilmente aveva il senso di non pesare troppo sulle società più piccole e che militano in campionati minori, viene utilizzata per evitare gli obblighi di legge.

Sarò forse qualunquista ma personalmente anche questo fa parte del modo italiano di affrontare le cose.


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^shinobi^
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^shinobi^
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Inviato il 10 febbraio 2007 13:55
Sarò forse qualunquista ma personalmente anche questo fa parte del modo italiano di affrontare le cose.

 

Purtroppo è così. In Italia si viaggia di deroghe e scappatoie, nessuno che riesca a prendere di petto e affrontare un legge che richiede certi requisiti.

 

D'accordo con chi dice che il problema principale sia nella classe politica, destra o sinistra che sia, che non riesce ad avere le palle e far rispettare le leggi che propone, essendo poi la prima a non rispettarle!

E anche in questo caso sono riusciti a farsi abbindolare e a non avere il pugno di ferro: si è passati dal "campionato fermo a tempo inderminato" di sabato scorso al "forse gli abobnati entrano anche negli stadi non proprio a norma" :saiyan:


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xaytar
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Inviato il 11 febbraio 2007 17:32

Tratto da libero.it:

 

La tragedia di Catania e la sospensione dei campionati di calcio per un turno non sembra aver insegnato nulla. Ieri, infatti, al termine di una partita dilettanti nel Milanese tra Binasco e San Genesio, vinta dalla squadra ospite, un arbitro non ancora 18enne, Domenico Minichino di Zerbo (Pavia) è stato aggredito e malmenato da un gruppo di tifosi locali. Medicato in ospedale è stato dimesso con una prognosi di tre giorni per tumefazione del volto e contusioni. Il presidente della sezione Aia di Pavia, Angelo Mazzetta ha raccontato che è stato aggredito "da quattro o cinque ragazzi a volto coperto. Ha preso due schiaffi subito mentre stava salendo nella macchina di un parente, dopodiché ha ricevuto pugni in faccia e nello stomaco".

 

Come spiega Mazzetta, si è evitata l'ennesima tragedia solo grazie all'intervento dei carabinieri e dei dirigenti della squadra di casa che sono intervenuti tempestivamente mettendo in fuga gli aggressori.


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Alyssa Arryn
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Alyssa Arryn
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Inviato il 11 febbraio 2007 19:13

C.V.D. (Come Volevasi Dimostrare) ;)


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