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Acquistati i diritti per le Cronache del ghiaccio e del fuoco
D di Darrosquall
creato il 17 gennaio 2007

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joramun
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joramun
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Inviato il 28 luglio 2010 15:32
Pero' c'e' una cosa importante: nel momento in cui si comincia a parlare dei dettagli, come facciamo ora, non si dovrebbe usare il fatto di non averli notati per affermare che sono irrilevanti (e passare a C con un tonfo), ma bisognerebbe riconoscere che la loro importanza e' effettiva (e levitare gloriosamente ad A).

Assolutamente d'accordo (non avrei usato proprio "levitare gloriosamente",ma ci siamo)....però considera anche che ci sono approcci e approcci nei confronti di un opera d'arte:io per esempio (paragone scemo),se andassi a uno spettacolo di magia e riuscissi a scoprire i vari stratagemmi con i quali un prestigiatore realizza il proprio trucco,probabilmente non andrei a rivedere un secondo spettacolo....non con lo stesso entusiasmo almeno.

Anche per fare questo però i fan sono importanti. Perchè sarà anche grazie a loro che altri consumatori si avvicinano alla serie TV. I fan spargono la voce con parenti e amici, in un certo senso fanno pubblicità. E più hanno il sentore che la serie sarà bella e rispettosa dell'originale, più si daranno da fare. E infatti mi pare che la HBO stia puntando decisamente sul fanbase per espandere il proprio appeal, tant'è che stiamo discutendo di faccende abbastanza marginali, segno che per ora il grosso del pubblico martiniano doc non è affatto deluso da come le cose stanno procedendo.

Ma ci sono dati riguardanti la diffusione delle Cronache? ^_^

Perchè secondo me questo fanbase non è poi cosi tanto massiccio e numeroso come si potrebbe pensare....


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sharingan
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sharingan
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Inviato il 28 luglio 2010 15:45
Anche per fare questo però i fan sono importanti. Perchè sarà anche grazie a loro che altri consumatori si avvicinano alla serie TV. I fan spargono la voce con parenti e amici, in un certo senso fanno pubblicità. E più hanno il sentore che la serie sarà bella e rispettosa dell'originale, più si daranno da fare. E infatti mi pare che la HBO stia puntando decisamente sul fanbase per espandere il proprio appeal, tant'è che stiamo discutendo di faccende abbastanza marginali, segno che per ora il grosso del pubblico martiniano doc non è affatto deluso da come le cose stanno procedendo.

Ma ci sono dati riguardanti la diffusione delle Cronache? ^_^

Perchè secondo me questo fanbase non è poi cosi tanto massiccio e numeroso come si potrebbe pensare....

 

Non so se ci sono veri e propri numeri ma, a detta di moltil'attenzione che gravita intorno alla serie TV delle Cronache è molto alta. E a questo livello il merito è chiaramente dei fan, che stanno contribuendo a rendere note le notizie. L'ultimo articolo che ho trovato è del Guardian:

 

A Game of Thrones, HBO's adaptation of the first book in a series of fantasy novels by George RR Martin, isn't due to hit our screens until spring next year. But it doesn't take long gazing into the enchanted fireplace of the internet to discover that anticipation for this show is all the way up to eleventy. There's a series of blogs and forums devoted to a show that doesn't even start filming until Monday.

 

For the uninitiated – that is, people who don't gleefully buy 600-page books from the nerd section of Waterstone's – A Game of Thrones is the first book in the A Song of Ice and Fire series. These books are very long, very popular and very, very good. Martin is often touted as America's Tolkien. The mass of fannish enthusiasm for the books is such that Neil Gaiman, another genre favourite, felt the need to respond to the clamour for a new volume in the series with a blogpost called "George RR Martin is not your bitch".

 

So A Song of Ice and Fire was already a hot internet property, but with the first sniff of the TV show being commissioned back in 2007, the anticipation machine went into overdrive – revved up even further by news that every fan's first choice, Peter Dinklage, had been cast as the machiavellian dwarf Tyrion Lannister. There are blogs cataloguing every casting rumour and location possibility. Martin keeps his own "Not A Blog", where he gives cryptic clues about the development of the show, always solved by dedicated fans within hours. A tiny trailer broadcast in the US a few months ago caused massive excitement as fans heard the show's star Sean Bean whisper "Winter is coming", the most famous line of his character, Eddard Stark.

 

We're used to film adaptations being hotly awaited by fans of the source material: Harry Potter and Lord of the Rings are recent examples of books that fans couldn't wait to see realised on the big screen. But what about the small screen? Books have been the inspiration for great shows like Pride and Prejudice, Sex and the City and True Blood, but has there ever been a TV adaptation to whip up this much excitement at such an early stage?

 

With feelings so high there is a danger that the show will be unable to live up to the hype. But all the signs so far are positive. It's being made by the same team that made Rome – so the BBC has a stake in the show. It's being shot mostly in Northern Ireland and the cast – including the aforementioned Bean and Lena Headey – looks great. Much fan excitement surrounded the "perfect" casting of Aidan Gillen from Queer as Folk and the Wire as machiavellian puppet master Littlefinger. (Yes, that is the second character I've described as machiavellian – it's that kind of story.) Buffy writer Jane Espenson is part of the writing team, as is Martin himself. It seems that the adaptation is going to be solid and faithful to the text – no wily re-imagining. With source material this good, that's no bad thing.

 

A Game of Thrones is high fantasy; although with a lot more swords than sorcery. It's a world of prophecies, exiled princesses, talking crows and magical trees. There's lots of death and lots of sex; the world is relentlessly bleak and war is hell. Showrunner David Benioff said a "crappy" tagline for the show could be "The Sopranos in Middle Earth". Crappy as a tagline, maybe, but as a show description that sounds pretty accurate. And pretty awesome.

 

http://www.guardian.co.uk/tv-and-radio/tva...ost-anticipated


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 


Lord Beric
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Lord Beric
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Inviato il 28 luglio 2010 15:51

E' evidentissimo che il film si fa perche' il libro ha avuto un tale successo che "il biglietto lo compra di sicuro almeno chi ha letto il libro", e quindi e' una impresa a basso rischio. Talmente basso, che il film puo' permettersi di essere spazzatura, e siccome la spazzatura costa meno, si fara' spazzatura.

 

Vero, ma secondo me, dopo il quinto film snobbato dai lettori del libro di turno in quanto spazzatura, capiranno che occorre qualità per avere un pubblico. ^_^

Fino a che non accadranno cose come queste, la logica del mercato sarà sempre e comunque quella di dare per assodati i soldi dei fan del libro, che verranno considerati un target già conquistato, e non un target da conquistare. Con il risultato che i punti a cui tengono di più (fedeltà del film all'originale, tanto per dire) non saranno di importanza primaria in fase di realizzazione della serie.

Insomma, un po' come leggere i libri di Martin solo in inglese per lanciare un segnale alla casa editrice contro la traduzione men che mediocre di Altieri.

 

Secondo la mia umilissima opinione, Beric ha detto cose talmente sbagliate da non stare ne' in cielo ne' in terra, prima fra tutte che un film tratto da un best-seller non e' fatto per i lettori (e' come dire che Disneyland non e' stata costruita per i bambini che amano Pippo, Topolino, e Paperino).

 

La Disney ha un bacino di fan tale da supportare qualsiasi iniziativa, dalle serie TV (DUCK TALES, ecc.) ai parchi a tema.

Martin no.

 

I vari Disneyland sparsi per il mondo hanno possibilità di essere in attivo con i fan della Disney (che, visto il target infantile-adolescenziale, occorre moltiplicare per un quoziente familiare, visto che un bambino di solito va a Disneyland accompagnato dai genitori).

La serie di AGOT non ha speranze di sopravvivere solo con i fan di Martin, pertanto non può commercialmente essere realizzata avendo i fan di Martin (e i loro desiderata) come target primario.

 

Visto che mi piace parlare di cose concrete, il settimanale TOPOLINO in Italia vende qualcosa come 250.000 copie a settimana. Facciamo tra il doppio e il triplo di quanto IL TRONO DI SPADE ha venduto in un decennio?

Certo, il prezzo di un TOPOLINO è non è quello di un Oscar Mondadori, ma è anche sintomo di un bacino di utenza estremamente più ampio. :)

E stiamo parlando solo dell'Italia, figurati in paesi popolosi come gli USA.

 

Continuate cosi', saggi uomini. Mangiate la pappa che vi passano, e giustificatela pure, ossequiosamente, usando tutti gli elaborati intellettualismi che potete.

 

Se poi uno ossequia i produttori guardando la serie indipendentemente da come verrà fatta, allora giustifica ogni modifica all'opera originale, necessaria o meno, che gli sia piaciuta o meno. ^_^

 

 

 

Quello che io sostengo è questo: chi-realizza-la-serie-di-AGOT-vuole-fare-soldi.

Da Martin alla HBO, questo è lo scopo. Per Martin magari ci può essere la soddisfazione personale, ma è un'aggiunta, non certo lo scopo primario.

La serie, per essere un successo, deve avere un certo bacino di audience.

I lettori di Martin, da soli e anche contando la pubblicità che possono fare, non sono sufficienti a raggiungere il target di cui sopra, o per meglio dire, non sono considerati sufficienti da chi prende le decisioni che contano lì alla HBO.

I lettori di Martin sono considerati inoltre un pubblico "sicuro". Secondo la HBO guarderanno la serie in ogni caso, saranno quelli che strepiteranno per ogni dettaglio stravolto ma poi ingoieranno la cosa e guarderanno lo stesso la serie. Bene. Visto che questo è il modo in cui la HBO considera i martiniani, è un segmento di pubblico che non è necessario fidelizzare. È un segmento di pubblico i cui gusti non necessitano di essere assecondati nella realizzazione di una serie di successo commerciale.

Occorre invece, sempre commercialmente parlando, creare una serie TV appetibile al vasto pubblico, a cui bisogna dare motivi per preferire Martin alla nuova stagione di CRIMINAL MINDS o dei TUDORS (nomi a caso, uno di genere completamente diverso, uno di genere simile).

 

Questo è quello che, a mio parere, sta accadendo. Prenderne atto non vuol dire giustificarlo né tantomeno apprezzarlo.

 

Personalmente ho smesso di aspettarmi qualcosa che rispettasse lo spirito delle Cronache sin dalla lettura del copione della puntata pilota e dall'osceno dialogo tra Jaime e Ned ivi contenuto.

Per quel che vale, la serie TV potrà essere bella o brutta, coerente o incoerente, ben fatta o mal realizzata, ma tutto lo valuterò, come dire, all'interno della serie stessa. Se riusciranno a creare una serie TV che si regge in piedi con Robert Arryn ribattezzato Robin e con il Pesce Nero che compare dalla seconda stagione, avranno fatto un buon lavoro, altrimenti no; con buona pace di quello che c'è scritto nelle Cronache. Se poi non ci sono modi di rendere coerente la storia senza far apparire Brynden alla Porta Insanguinata, tanto peggio per la HBO e per la serie TV che verrà fuori.

 

Poi insomma, ciascuno è liberissimo di desiderare quello che vuole dalla produzione HBO. ^_^

Mi permetto solo di lanciare un avvertimento: alla HBO hanno intenzione di creare una serie di successo commerciale allo scopo di far soldi, con un'ambientazione e una storia tratte da una serie letteraria di successo e considerate in grado di far breccia nel pubblico. Non hanno intenzione di creare la perfetta trasposizione (dove con il termine trasposizione intendo solo l'apporto delle modifiche inevitabili) di ASOIAF.

 

La HBO e i desideri di molti lettori sono quindi, a mio parere, in aperto contrasto. Ogni scelta della HBO ha il preciso fine di rendere la serie più appetibile dal punto di vista commerciale. Se devono sacrificare il Pesce Nero per dare spessore a Egen in quanto credono che la cosa farà crescere l'audience dello 0,1%, lo fanno. Se devono ribattezzare Robert Arryn in Robin perché altrimenti la confusione tra i nomi farebbe perdere share tra le casalinghe di Voghera, lo fanno. Se devono far apparire Jaime nel pilota un vanaglorioso damerino nevrotico perché fa figo e fa breccia nel pubblico delle biNbeminkia, lo fanno.

Se ritengono che il contenuto dei libri - in un contesto generalmente positivo altrimenti non avrebbero scelto ASOIAF - sia da ostacolo alla realizzazione di una serie TV di successo commerciale (e quindi ritorno economico), lo sacrificano e tanto peggio per i libri.

Se poi dicono a Martin "se accetti queste modifiche c'è speranza di arrivare alla seconda stagione" e lui accetta, è fatta.

 

 

@ Joramun: i dati sulla diffusione delle Cronache postati da me e Coll sono abbastanza vicini alla realtà. Spero che qualcuno possa passare con dati aggiornati e dire "no, guardate che la serie ha venduto in Italia un milione di copie a libro, quindi i fan di Martin sono sufficienti per tenere in piedi una serie per tutte le stagioni che servono". ^_^ Fortunatamente, comunque, è una minoranza molto informatizzata e molto rumorosa. ^_^


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]


joramun
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Inviato il 28 luglio 2010 16:04
La HBO e i desideri di molti lettori sono quindi, a mio parere, in aperto contrasto. Ogni scelta della HBO ha il preciso fine di rendere la serie più appetibile dal punto di vista commerciale. Se devono sacrificare il Pesce Nero per dare spessore a Egen in quanto credono che la cosa farà crescere l'audience dello 0,1%, lo fanno. Se devono ribattezzare Robert Arryn in Robin perché altrimenti la confusione tra i nomi farebbe perdere share tra le casalinghe di Voghera, lo fanno. Se devono far apparire Jaime nel pilota un vanaglorioso damerino nevrotico perché fa figo e fa breccia nel pubblico delle biNbeminkia, lo fanno.

Se ritengono che il contenuto dei libri - in un contesto generalmente positivo altrimenti non avrebbero scelto ASOIAF - sia da ostacolo alla realizzazione di una serie TV di successo commerciale (e quindi ritorno economico), lo sacrificano e tanto peggio per i libri.

Vero.....però se hanno in testa di fare tutte queste cose,spero siano abbastanza intelligenti da capire che esiste il rischio concreto che il pubblico dei fan che prima era considerato un utenza sicura non rimanga più tale... ^_^

 

PS.....ma davvero una delle autrici ha lavorato in Buffy?.... :) ....io odio Buffy.... ^_^


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sharingan
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Inviato il 28 luglio 2010 16:05

Riguardo ai dati di vendita (con mio sommo stupore), bastava guardare su Wikipedia:

 

The series has been translated into more than twenty languages[1] and the fourth volume reached the top of the New York Times bestseller lists upon its release.[2] Overall, the series has sold more than 3.5 million copies in the USA[3] and more than 7 million worldwide.[4]

 

Onestamente pensavo che avesse venduto molto di più. A pensarci bene per quanto riguarda l'Italia io avevo sentito 30000 copie per L'Ombra della profezia, ma forse mi sbaglio.


 

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joramun
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joramun
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Inviato il 28 luglio 2010 16:22

Anche aggiungendoci un 20% dato da chi il libro lo ha letto prestato,preso a un familiare,trovato in biblioteca o scaricato come e-book,arriviamo a (se non sbaglio) 8.400.000 lettori potenziali.Non molti...

Ma quello che è fondamentale è il dato negli Stati Uniti,perchè è là che la serie verrà trasmessa.....e 3,5 milioni mi sembrano un po' pochini....ma forse mi sbaglio... ^_^



Lord Beric
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Lord Beric
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Inviato il 28 luglio 2010 16:47

Pochi o tanti 3,5? Dipende.

 

TRUE BLOOD che sfiora i 4 mln per la HBO è un successo.

LOST era messo male quando scendeva sotto i 10 mln.

 

La HBO è pay per view, la ABC no. Un po' come paragonare una serie che passa solo su SKY e una che passa in chiaro. ^_^

 

 

Per la HBO 3,5 milioni sarebbe un successone, per la serie di Martin. Ma dobbiamo parlare di utenti "regolari", che pagano la HBO per vedere la serie. Chi la guarda scaricandola dalla rete non conta...

 

 

Conta poi una cosa: la serie ha venduto 3,5 mln di copie negli USA. In media fa 875.000 copie a libro.


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Ilyn Payne
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Inviato il 28 luglio 2010 17:00
Per quanto riguarda il nome Robert/Robin, in realtà un motivo per cui valeva più che la pena mantenerlo originale c'é: le ultime parole di Jon Arryn... Tutti dicono che continua a chiamare quel nome, senza esser certi se parli del re o del figlio, ma quando inizia a dire che "il seme è forte", chi ha la coscienza sporca trema, gli altri pensano si tratti di un augurio per il figlio... Col procedere della trama questo è un indizio importante per consentire a Ned di arrivare al nocciolo della questione: il lettore già sa a cosa si riferisce, ma per Ned è un tassello fondamentale, perchè solo il libro non basterebbe

Sei la prima a ricordarlo, ma le cose non stanno proprio così. Quella frase viene citata in tre occasioni. Durante la prima, è Pycelle a depistare Ned, ma senza sfruttare il caso di omonimia:

 

"When I saw that all hope had fled, I gave the Hand the milk of the poppy, so he should not suffer. Just before he closed his eyes for the last time, he whispered something to the king and his lady wife, a blessing for his son. The seed is strong, he said. At the end, his speech was too slurred to comprehend. Death did not come until the next morning, but Lord Jon was at peace after that. He never spoke again."

 

L’unica in cui viene messa in diretta relazione col nome Robert, invece, è attraverso Lysa, mentre parla con Catelyn del figlio:

 

"Isn't he beautiful? And strong too, don't you believe the things you hear. Jon knew. The seed is strong, he told me. His last words. He kept saying Robert's name,and he grabbed my arm so hard he left marks. Tell them, the seed is strong. His seed. He wanted everyone to know what a good strong boy my baby was going to be."

 

Nella terza occasione, Ned ha già scoperto tutto. Magari ci sono altri collegamenti in cui se ne parla, ma finora non li ho trovati. Togli quel “he kept saying Robert’s name” e il discorso non cambia, perché viene pur sempre pronunciato da una persona instabile e che vede solo ciò che vuole vedere, l’unica che può seriamente pensare di attribuirla a Robertino.

 

TRUE BLOOD che sfiora i 4 mln per la HBO è un successo.

LOST era messo male quando scendeva sotto i 10 mln.

 

La HBO è pay per view, la ABC no. Un po' come paragonare una serie che passa solo su SKY e una che passa in chiaro.

Infatti, in Italia, raramente vediamo le serie drammatiche della HBO in chiaro e a orari decenti. E quindi tutti i discorsi sulla commerciabilità del prodotto, che, a detta di molti fra voi, dovrebbe rendere la serie più popolare e meno raffinata, omologandola ai gusti del grande pubblico ("grande", nel senso che deve accontentare più gente possibile), hanno poco senso.



Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
Guardiani della Notte
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Lord Beric
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Guardiani della Notte

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Inviato il 28 luglio 2010 17:35
TRUE BLOOD che sfiora i 4 mln per la HBO è un successo.

LOST era messo male quando scendeva sotto i 10 mln.

 

La HBO è pay per view, la ABC no. Un po' come paragonare una serie che passa solo su SKY e una che passa in chiaro.

Infatti, in Italia, raramente vediamo le serie drammatiche della HBO in chiaro e a orari decenti. E quindi tutti i discorsi sulla commerciabilità del prodotto, che, a detta di molti fra voi, dovrebbe rendere la serie più popolare e meno raffinata, omologandola ai gusti del grande pubblico ("grande", nel senso che deve accontentare più gente possibile), hanno poco senso.

 

TRUE BLOOD viene trasmesso, negli USA, la domenica alle 9 di sera, almeno ad una rapida scorsa sul sito della HBO. Un orario piuttosto commerciale. Dubito che i produttori della HBO pensino alla situazione italiana al momento della realizzazione, dai. ^_^


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Ser Bronn
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Ser Bronn
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Inviato il 28 luglio 2010 18:06
TRUE BLOOD che sfiora i 4 mln per la HBO è un successo.

LOST era messo male quando scendeva sotto i 10 mln.

 

La HBO è pay per view, la ABC no. Un po' come paragonare una serie che passa solo su SKY e una che passa in chiaro.

Infatti, in Italia, raramente vediamo le serie drammatiche della HBO in chiaro e a orari decenti. E quindi tutti i discorsi sulla commerciabilità del prodotto, che, a detta di molti fra voi, dovrebbe rendere la serie più popolare e meno raffinata, omologandola ai gusti del grande pubblico ("grande", nel senso che deve accontentare più gente possibile), hanno poco senso.

 

TRUE BLOOD viene trasmesso, negli USA, la domenica alle 9 di sera, almeno ad una rapida scorsa sul sito della HBO. Un orario piuttosto commerciale. Dubito che i produttori della HBO pensino alla situazione italiana al momento della realizzazione, dai. ^_^

 

Mi pare che in Italia come in molti altri stati non anglofoni HBO funge solo da produttore e vende il prodotto alle reti che lo devono trasmettere, per il resto HBO come dice Lord Beric si preoccupa solo degli abbonati al proprio canale quando produce e trasmette un telefilm, e gli abbonati HBO vogliono programmi adatti agli adulti.

Per questo hanno scelto le cronache e probabilmente faranno un telefilm molto più simile alla serie cartacea di quanto avrebbero potuto fare gli altri produttori, poteva andarci molto peggio...


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texdionis
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texdionis
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Inviato il 28 luglio 2010 19:13

Riguardo alle parole di Jon Arryn e il dilemma sul nome Robert: se si è pensato di operare la variazione e visto che Martin non ne è all'oscuro, sono fiducioso che nel'adattamento le indagini di Ned non ne verranno inficiate, bensì il problema verrà aggirato pur rimanendo fedeli alla storia. Di sicuro ci avranno già pensato, o uomini di poca fede.

^_^


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Ilyn Payne
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Inviato il 28 luglio 2010 19:16
Dubito che i produttori della HBO pensino alla situazione italiana al momento della realizzazione, dai.

Ma è quello che sto dicendo: proprio perché non se ne curano, e pensano soprattutto al loro (relativamente) ristretto target pagante, i discorsi che sto leggendo mi sembrano fuori luogo, o quantomeno prematuri.

Qui sta passando il messaggio fuorviante che il loro voler far soldi significhi cercare di svendere a chiunque lo stesso prodotto, dai “lettori illuminati” alle bimbeminkia alle casalinghe di Voghera, quasi che da questo dipendessero le modifiche come lo slittamento di Brynden (che poi, detto tra noi, secondo me il roccioso e solitario Brynden piacerebbe eccome alle casalinghe di Voghera, ma questa è solo un’opinione personale).

In realtà è un discorso sbagliato, perché parliamo di una tv via cavo famosa per i pochi compromessi a cui è disposta a scendere, e a dimostrarlo sta proprio il ristretto spazio che viene concesso alle sue serie sulla tv pubblica italiana, tipico esempio di contenitore generalista. Non per niente negli USA, dove la HBO è conosciuta, c’è molto entusiasmo; in Italia, dove la situazione televisiva è quella che è, noto più diffidenza.


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sharingan
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Inviato il 29 luglio 2010 9:17

Ha 87 anni, con un po' di trucco si riesce tranquillamente a rendere più vecchio.

 

 

Non voglio menar sfiga, ma non e' un po' azzardato prendere un attore di questa eta' sapendo che, in caso di successo, le sue scene andranno avanti per anni? (Silente docet ^_^ )

 

Mannaggia a te Manifredde. :) Roy Dotrice è stato sostituito per problemi medici. Al suo posto:

 

Pycelle = Julian Glover: Link Profilo Imdb: Link

 

Ci sono poi 3 nuovi casting:

 

Doreah = Roxanne McKee: Link

 

Shae = Sybell Kekilli: Link

 

Irri = Amrita Acharia: Link

 

L'attrice scelta per Doreah è decisamente la più gnocca della serie (ma anche Irri non scherza), la mia perplessità sta nel fatto che potrebbe far sfigurare Dany. Quella scelta per Shae mi sembra invece molto meno bella di quanto dovrebbe e comunque poco somigliante all'idea che avevo del personaggio.

 

Ma attenzione..... la vera notizia potrebbe essere un'altra. Infatti Martin ha detto che i diritti di GOT nel Regno Unito sono stati comprati da SKY di Rupert Murdoch! A questo punto la speranza che anche la SKY italiana, sempre di Murdoch, trasmetta la serie aumentano. Speriamo bene perchè in questo modo avremmo garantita una certa celerità nella trasmissione. ^_^


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Tyrion Hill
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Bannato
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Tyrion Hill
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Bannato
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Inviato il 29 luglio 2010 10:55

E' evidentissimo che il film si fa perche' il libro ha avuto un tale successo che "il biglietto lo compra di sicuro almeno chi ha letto il libro", e quindi e' una impresa a basso rischio. Talmente basso, che il film puo' permettersi di essere spazzatura, e siccome la spazzatura costa meno, si fara' spazzatura.

 

Vero, ma secondo me, dopo il quinto film snobbato dai lettori del libro di turno in quanto spazzatura, capiranno che occorre qualità per avere un pubblico. ^_^

Capiranno? Continua a succedere: si vede che capire non serve. Il punto e' che i lettori pagheranno sempre il biglietto, se non altro per ragioni affettive. Poi si lamenteranno che era spazzatura: ma intanto il biglietto l'hanno pagato, e al venditore basta questo.

La Disney ha un bacino di fan tale da supportare qualsiasi iniziativa, dalle serie TV (DUCK TALES, ecc.) ai parchi a tema.

Martin no.

Si', questo e' vero. Ma in quale modo GOT e' riuscito a diventare un evento tanto atteso, forse addirittura il piu' atteso, della storia di HBO?

 

Mettiamola cosi': proprio perche' la base di lettori e' (relativamente) piccola, la HBO si trova a dover "corteggiare" i lettori: perche' se i lettori penseranno che la serie sara' ben fatta e mantenuta fedele ai libri, provvederanno tanta pubblicita' gratuita.

 

Ora, e' evidente che questo patto non scritto esiste. I lettori sostengono volentieri la serie, e sono stati talmente entusiasti e chiassosi da averne fatto un caso internazionale. Ne consegue pero' che se HBO viola questo patto (cambiando nome ai personaggi, cambiando la trama, ecc.), i lettori si sentiranno giustamente traditi, e reagiranno violentemente.

La serie di AGOT non ha speranze di sopravvivere solo con i fan di Martin, pertanto non può commercialmente essere realizzata avendo i fan di Martin (e i loro desiderata) come target primario.

D'accordo: i lettori possono essere un "target primario" sono se sono tantissimi. E solo in questo caso si puo' tranquillamente produrre il film spazzatura. Piu' il numero dei lettori diminuisce, e piu' diventa necessario corteggiarli al fine di ottenere pubblicita' gratis (e quindi allargare l'insieme dei compratori potenziali).

Visto che mi piace parlare di cose concrete, il settimanale TOPOLINO in Italia vende qualcosa come 250.000 copie a settimana. Facciamo tra il doppio e il triplo di quanto IL TRONO DI SPADE ha venduto in un decennio?

Certo, il prezzo di un TOPOLINO è non è quello di un Oscar Mondadori, ma è anche sintomo di un bacino di utenza estremamente più ampio. :)

E stiamo parlando solo dell'Italia, figurati in paesi popolosi come gli USA.

No, guarda che il prezzo di Topolino e' determinante... comunque, d'accordo, il bacino di utenza di prodotti Disney e' piu' ampio di quello di George Martin/AGOT. Mi pare evidente.

Quello che io sostengo è questo: chi-realizza-la-serie-di-AGOT-vuole-fare-soldi.

Parto anch'io da questo presupposto. Mi sembra innegabile. E non mi sembra nemmeno sbagliato, se vogliamo: e' ovvio che si vogliano fare soldi. Non critico questo.

 

Quello che mi fa inalberare e' che si adduca il bisogno di far soldi per giustificare una scelta che, di fatto, porterebbe poi a meeeno sooldiiiiiiii!

 

Non per niente parlavo di lettori attenti e disattenti, prima. Quando leggi Martin, e ti piace, lo sai perche' ti piace? Per il lettore questo non e' un dovere, non e' importante, ed e' persino deleterio (Joramun lo ha mostrato in modo lampante), ma per i creatori di GOT e' importantissimo! (O anche per chiunque si mettesse in testa di scrivere un romanzo "imitando Martin": avrebbe l'obbligo di diventare pienamente cosciente di che cosa ha reso ASOIAF cosi' bello da leggere).

 

Spesso un film, che si vorrebbe avesse successo, viene editato e modificato da un regista o uno sceneggiatore idiota, e diventa un gran flop: l'intenzione c'era - peccato fossero idioti. Faccio un esempio: secondo me il film "From dusk till down" e' un capolavoro assoluto. In effetti ha avuto molto successo. Sull'onda di questo successo hanno fatto "From dusk till down 2". I dialoghi fanno pena, la trama e' ridicola, eppure si vede il tentativo di ricalcare il primo film, di renderlo quanto piu' possibile simile "nello stile". Solo che non funziona, perche' chi ha fatto il secondo film HA IGNORATO I DETTAGLI che hanno reso il primo film divertentissimo. Li ha considerati IRRILEVANTI. Ha creduto che il primo film fosse piaciuto "per le scene di violenza" e "per gli effetti speciali", che e' una STR**ZATA!!!

 

Non so se riesco a spiegarmi. Capisci il punto? Il mio punto e' che e' molto piu' sicuro fidarsi delle scelte, anche minuscole, fatte da Martin. Anche quando non capiamo come mai ha fatto queste scelte. Dobbiamo assumere (o meglio, diminuiamo i rischi se lo assumiamo) che la sua scelta ha un motivo, e quindi va rispettata.

Da Martin alla HBO, questo è lo scopo. Per Martin magari ci può essere la soddisfazione personale, ma è un'aggiunta, non certo lo scopo primario.

La serie, per essere un successo, deve avere un certo bacino di audience.

I lettori di Martin, da soli e anche contando la pubblicità che possono fare, non sono sufficienti a raggiungere il target di cui sopra, o per meglio dire, non sono considerati sufficienti da chi prende le decisioni che contano lì alla HBO.

I lettori di Martin sono considerati inoltre un pubblico "sicuro". Secondo la HBO guarderanno la serie in ogni caso, saranno quelli che strepiteranno per ogni dettaglio stravolto ma poi ingoieranno la cosa e guarderanno lo stesso la serie. Bene. Visto che questo è il modo in cui la HBO considera i martiniani, è un segmento di pubblico che non è necessario fidelizzare. È un segmento di pubblico i cui gusti non necessitano di essere assecondati nella realizzazione di una serie di successo commerciale.

Ok, non sono d'accordo, per le ragioni date sopra. Penso che i lettori sono pubblicita' gratis, e in un tempo in cui il passa-parola ha acquistato una potenza immensa (con internet) tale pubblicita', se positiva, potrebbe aumentare il bacino di utenza a dismisura. Proprio per questo HBO si affanna a sottolineare che il libro sara' rispettatissimo: perche' i lettori sono importantissimi per loro.

Occorre invece, sempre commercialmente parlando, creare una serie TV appetibile al vasto pubblico, a cui bisogna dare motivi per preferire Martin alla nuova stagione di CRIMINAL MINDS o dei TUDORS (nomi a caso, uno di genere completamente diverso, uno di genere simile).

 

Questo è quello che, a mio parere, sta accadendo. Prenderne atto non vuol dire giustificarlo né tantomeno apprezzarlo.

Io sto prendendo atto di altre cose, pero': e cioe' che, fra chi ora sta facendo il film, non ci sia una reale consapevolezza dell'importanza della trama e dei dettagli nell'opera di Martin. Indubbiamente l'intenzione e' quella che dici tu (rendere il prodotto appetibile alla maggioranza), ma di fatto questo porterebbe a meno soldi.

Personalmente ho smesso di aspettarmi qualcosa che rispettasse lo spirito delle Cronache sin dalla lettura del copione della puntata pilota e dall'osceno dialogo tra Jaime e Ned ivi contenuto.

Ora, mettiti una mano sul cuore: tu credi davvero che, con quell'osceno dialogo, GOT venderebbe di piu' che limitandosi a seguire il libro?

Se devono sacrificare il Pesce Nero per dare spessore a Egen in quanto credono che la cosa farà crescere l'audience dello 0,1%, lo fanno.

La prola chiave e' "credono". Il tuo ragionamento si basa sul fatto che la stupidita' sia stata bandita dal team che fara' la serie. Scelte giuste e scelte sbagliate saranno sempre fatte, indipendentemente dal fatto che la motivazione sia "far soldi" oppure no.



joramun
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joramun
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Inviato il 29 luglio 2010 11:51
Spesso un film, che si vorrebbe avesse successo, viene editato e modificato da un regista o uno sceneggiatore idiota, e diventa un gran flop: l'intenzione c'era - peccato fossero idioti. Faccio un esempio: secondo me il film "From dusk till down" e' un capolavoro assoluto. In effetti ha avuto molto successo. Sull'onda di questo successo hanno fatto "From dusk till down 2". I dialoghi fanno pena, la trama e' ridicola, eppure si vede il tentativo di ricalcare il primo film, di renderlo quanto piu' possibile simile "nello stile". Solo che non funziona, perche' chi ha fatto il secondo film HA IGNORATO I DETTAGLI che hanno reso il primo film divertentissimo. Li ha considerati IRRILEVANTI. Ha creduto che il primo film fosse piaciuto "per le scene di violenza" e "per gli effetti speciali", che e' una STR**ZATA!!!

 

Non so se riesco a spiegarmi. Capisci il punto? Il mio punto e' che e' molto piu' sicuro fidarsi delle scelte, anche minuscole, fatte da Martin. Anche quando non capiamo come mai ha fatto queste scelte. Dobbiamo assumere (o meglio, diminuiamo i rischi se lo assumiamo) che la sua scelta ha un motivo, e quindi va rispettata.

Mmm... :) ....non l'avevo mai considerata in questi termini.... ^_^ ....in effetti messa cosi ha molto senso....

A questo punto mi chiedo però cosa ci stia a fare Martin.L'hanno "coinvolto in maniera attiva" per fargli portare il caffè alle riunioni creative?.... ^_^


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