Entra Registrati
Il Legend Death Match delle Cronache ;)
di Lord Beric
creato il 06 gennaio 2007

Questa discussione è stata chiusa, non è più possibile rispondere.
Questa discussione è stata archiviata, non è più possibile rispondere.
0
0beron
Confratello
Utente
964 messaggi
0beron
Confratello

0

Utente
964 messaggi
Inviato il 16 marzo 2007 15:38

11 punti alla parità

su votate thorren stark!


F
Faedys Targaryen
Confratello
Utente
202 messaggi
Faedys Targaryen
Confratello

F

Utente
202 messaggi
Inviato il 16 marzo 2007 16:10

Il mio voto va alla Spada dell'Alba!!!


K
khal Rakharo
Confratello
Utente
3943 messaggi
khal Rakharo
Confratello

K

Utente
3943 messaggi
Inviato il 16 marzo 2007 16:28

Una stella cadente, al cui interno viene trovato un metallo bianco. Una pallida spada nata dagli astri. Un castello a picco sul Mare dell'Estate, chiamato Stelle al Tramonto. Il tramonto delle stelle, il sorgere del sole. Anni di gloria sul confine occidentale di Dorne, a difendere il deserto dagli opulenti cavalieri dell'Altopiano. Questi sono i Dayne.

 

Un cavaliere triste, sorridente, letale. Il miglior spadaccino ai suoi tempi, noto col titolo di Spada dell'Alba, che quindici anni dopo fa venire i brividi ai migliori guerrieri. "Ser Arthur Dayne, la Spada dell'Alba, che avrebbe potuto tagliare la gola a tutti e cinque voi messi assieme con la mano sinistra, e intanto pisciare reggendosi l'uccello con la destra" la colorita descrizione del Lord Comandante della Guardia Reale ai suoi uomini. L'ultimo cavaliere leggendario.

Una sorella bellissima, dagli occhi violetti. Un uomo del nord. Lui si innamora di lei, lei si innamora di lui. Ma la sua strada lo conduce altrove, in una sanguinosa guerra. E alla fine della guerra, Eddard Stark torna da Ashara Dayne, uomo sposato e uccisore di suo fratello. Quale tristezza più grande per una giovane donna? Ashara Dayne si gettò dalla torre, giù nell'indifferente Mare dell'Estate.

La più struggente storia romantica, l'ultimo bagliore di un passato che appare sempre dorato in confronto ai melmosi tempi odierni. Illusione? forse. Ma dopo Dayne, le ombre.

L'ultima stella a tramontare.

 

 

La saggezza di Torrhen è stata premiata a sufficienza. Il fulgore della Spada dell'Alba merita altri riconoscimenti.

 

Votate Arthur Dayne!

 

________

 

@ Timett son of Timett: forse hai ragione, ma preferisco un'altra freccia bianca nella schiena che la melensa vittoria del principe emo...


D
Daario Naharis
Confratello
Utente
383 messaggi
Daario Naharis
Confratello

D

Utente
383 messaggi
Inviato il 16 marzo 2007 16:43

Dayne...mi piace il suo personaggio. nn che lo stark nn sia un bel personaggio, ma la spada dell'alba mi fa sognare...


B
Benny
Confratello
Utente
977 messaggi
Benny
Confratello

B

Utente
977 messaggi
Inviato il 16 marzo 2007 16:46

cioè, volete il pareggio per sapere il metodo segreto? Ma se gli impedite di connettersi, come fa a dirvelo?

:ehmmm: <_<

 

/me ritirato dal S.L.L.L.B. :figo:

 

[tywin, non accetto disertori, soprattutto non disertori lannister

 

Disertori!? Ma se l'S.L.L.L.B. l'ho inventato proprio io??? :( :wub: :D


M
Malkex
Confratello
Utente
2028 messaggi
Malkex
Confratello

M

Utente
2028 messaggi
Inviato il 16 marzo 2007 17:59

Io voto TORRHEN STARK

 

Di sicuro se il re del nord perderà,sarà quello che ha ottenuto più voti(finora)nel confronto con la spada dell'alba.ad ogni modo....

 

VIVA IL NORD!!!!


E
Eddard Seaworth
Confratello
Utente
6681 messaggi
Eddard Seaworth
Confratello

E

Utente
6681 messaggi
Inviato il 16 marzo 2007 18:02
Una stella cadente, al cui interno viene trovato un metallo bianco. Una pallida spada nata dagli astri. Un castello a picco sul Mare dell'Estate, chiamato Stelle al Tramonto. Il tramonto delle stelle, il sorgere del sole. Anni di gloria sul confine occidentale di Dorne, a difendere il deserto dagli opulenti cavalieri dell'Altopiano. Questi sono i Dayne.

 

Un castello che si erge tra il freddo del nord, i cui signori ed abitanti nascono per lottare contro il freddo prima ancora che contro altri signori decisi ad eliminarli; la responsabilità di una Barriera che si erge silenziosa lassù, apparentemente intoccabile, ma talvolta superata dai Bruti - e allora bisogna chiamare a raccolta guerrieri ed alfieri e ricacciarli; una strettoia di terra più a sud, e soldati e regni più ricchi e popolosi che di quando in quando decidono di avanzare; i re del mare che attaccano e saccheggiano coste già povere di loro; una vita fatta di silenzi notturni rotti dal suono dei corni, di nevicate estive, di lupi, alberi diga, di attese di un inverno sempre più duro da combattere. Questo sono gli Stark.

 

Un cavaliere triste, sorridente, letale. Il miglior spadaccino ai suoi tempi, noto col titolo di Spada dell'Alba, che quindici anni dopo fa venire i brividi ai migliori guerrieri. "Ser Arthur Dayne, la Spada dell'Alba, che avrebbe potuto tagliare la gola a tutti e cinque voi messi assieme con la mano sinistra, e intanto pisciare reggendosi l'uccello con la destra" la colorita descrizione del Lord Comandante della Guardia Reale ai suoi uomini. L'ultimo cavaliere leggendario.

Una sorella bellissima, dagli occhi violetti. Un uomo del nord. Lui si innamora di lei, lei si innamora di lui. Ma la sua strada lo conduce altrove, in una sanguinosa guerra. E alla fine della guerra, Eddard Stark torna da Ashara Dayne, uomo sposato e uccisore di suo fratello. Quale tristezza più grande per una giovane donna? Ashara Dayne si gettò dalla torre, giù nell'indifferente Mare dell'Estate.

La più struggente storia romantica, l'ultimo bagliore di un passato che appare sempre dorato in confronto ai melmosi tempi odierni. Illusione? forse. Ma dopo Dayne, le ombre.

L'ultima stella a tramontare.

Un sovrano amato e rispettato, che chiama a raccolta i suoi uomini dopo che due re cadono sul Campo di Fuoco per affrontare uno straniero venuto dal mare. Un sovrano che ingoia fino alla feccia il calice amaro di inginocchiarsi, toigliersi la corono e tenderla allo straniero, e tutto questo davanti ai suoi alfieri ed ai suoi uomini, davanti agli uomini e ai draghi del nemico.

La corona fatta dei metalli forti e poveri che combattono l'inverno, il bronzo ed il ferro, svanisce nelle mani dei Targaryen; il ricordo più vivo di quella vicenda e l'insegna di un vecchio inginocchiato, ed è l'insegna di una locanda.

Non ci sono donne che piangono, ma ce ne sono molte che riabbracciano i loro uomini; non ci sono spade scintillanti che si scontrano, ma ci sono molte vite che possono prosperare in pace senza spezzarsi per la gioia di lettori postumi.

 

La saggezza di Torrhen è stata premiata a sufficienza. Il fulgore della Spada dell'Alba merita altri riconoscimenti.

La saggezza non è mai premiata a sufficienza, per questo è giusto rimarcarla in ogni occasione. La Spada dell'Alba è ricordata come un eroe...ma a me ricorda solo il primo della classe, perfettino e superiore a tutti...perfino troppo per essere veramente umano: una stoffa troppo bianca che ha paura di ogni macchia, e che dimentica che non bisogna aver paura di macchiarsi per rimuovere lo sporco.

 

PER TORRHEN! :ehmmm: <_<


I
Iskall Ytterligare
Confratello
Utente
3997 messaggi
Iskall Ytterligare
Confratello

I

Utente
3997 messaggi
Inviato il 16 marzo 2007 18:14

Imho Thorren avrebbe dovuto suicidarsi dopo aver ceduto la corona per salvare il suo popolo. Così avrebbe evitato la carneficina e salvato il proprio onore.

Avrebbe consegnato ai suoi eredi un'esempio di nobiltà indomita, insieme alla protezione delle vite dei suoi sudditi.

Invece si è seduto comodo, ha cambiato la carta intestata da "re" a "lord" e ha continuato a pascolare come prima. Non che ci tenesse particolarmente, a tenere alla larga i sette dei e le usanze straniere dalle sue terre... se fosse stato coerente e fosse morto piuttosto che servire il nemico, ma senza pretendere il sangue dei suoi seguaci... beh allora sì. E invece no.

 

Chi è stato coerente e pur nella tristezza ha seguito la volontà di un signore a cui teneva, a cui era fedele, che sapeva non avrebbe più rivisto pur di obbedirgli... respect.

 

VOTATE DAYNE!!!


E
Eddard Seaworth
Confratello
Utente
6681 messaggi
Eddard Seaworth
Confratello

E

Utente
6681 messaggi
Inviato il 16 marzo 2007 20:02
Thorren avrebbe dovuto suicidarsi dopo aver ceduto la corona per salvare il suo popolo. Così avrebbe evitato la carneficina e salvato il proprio onore.

Avrebbe consegnato ai suoi eredi un'esempio di nobiltà indomita, insieme alla protezione delle vite dei suoi sudditi.

 

Certo, così avrebbe fatto il danno (abdicare e consegnare la sovranità ad Aegon) e poi avrebbe scaricato la patata bollente delle responsabilità (continuare a governare, ma in nome di un altro e se necessario eseguire i suoi ordini) al suo erede, che forse avrebbe potuto non essere d'accordo, am si sarebbe trovato costretto dall'onore ad eseguire le ultime volontà paterne.

invece si è preso le responsabilità fino in fondo...si è arreso e sottomesso, e si è accollato le responsabilità del potenziale malcontento per la sua decisione.

 

Chi è stato coerente e pur nella tristezza ha seguito la volontà di un signore a cui teneva, a cui era fedele, che sapeva non avrebbe più rivisto pur di obbedirgli... respect.

 

Rispetto per chi? Per chi non ha avuto il coraggio di alzare la voce contro il signore che commette atti di palese ingiustizia? Perchè avrebbe dovuto uccidersi Torrhen per salvare il proprio onore, e non Dayne, preso tra i giuramenti delle Spade Bianche e l'affetto per l'amato della sorella?

Neanche l'ultimo re del nord sapeva se avrebbe mai rivisto Aegon...ma sapeva che se questi fosse tornato con i draghi i morti sarebbero stati molto di più. Jaime ha violato il giuramento della Guardia Reale per le ragioni sbagliate, ma ha fatto quel che ci si sarebbe aspettati da cavalieri con un senso dell'onore tanto sviluppato...ha ucciso Aerys e se ne è accollato a vita la responsabilità; Crinston Cole ha diviso la guerdia reale e se ne è accollato il nome; Dayne si è fatto uccidere per quello stesso re che perfino i suoi compagni definivano "folle", ma per ordine del principe ereditario...gran bel gesto.


S
Sir Rhaegar Targaryen
Confratello
Utente
2173 messaggi
Sir Rhaegar Targaryen
Confratello

S

Utente
2173 messaggi
Inviato il 16 marzo 2007 20:13

Dayne si è fatto uccidere per quello stesso re che perfino i suoi compagni definivano "folle", ma per ordine del principe ereditario...gran bel gesto.

 

No, no, e poi no: Arthur Dayne è morto per il suo migliore amico, per difendere ciò che quest'ultimo amava più di ogni altra cosa.

 

Un Sacrificio in nome dell'amore e dell'amicizia, un grandissimo e bellissimo gesto.


I
Iskall Ytterligare
Confratello
Utente
3997 messaggi
Iskall Ytterligare
Confratello

I

Utente
3997 messaggi
Inviato il 16 marzo 2007 20:16
Certo, così avrebbe fatto il danno (abdicare e consegnare la sovranità ad Aegon) e poi avrebbe scaricato la patata bollente delle responsabilità (continuare a governare, ma in nome di un altro e se necessario eseguire i suoi ordini) al suo erede, che forse avrebbe potuto non essere d'accordo, am si sarebbe trovato costretto dall'onore ad eseguire le ultime volontà paterne.

invece si è preso le responsabilità fino in fondo...si è arreso e sottomesso, e si è accollato le responsabilità del potenziale malcontento per la sua decisione.

Non ho detto che avrebbe dovuto arrendersi: dare ordine ai suoi vassalli di arrendersi, a suo figlio, non lui. Io non avrei consegnato la corona, l'avrei lasciata lì con un testamento.

Parto dal presupposto che tutti i sudditi fossero ben contenti di salvarsi la vita e tirare avanti a campare, visto che in un modo o nell'altro erano sotto Aegon ma in un caso lasciando sul campo di battaglia migliaia di cadaveri carbonizzati.

La decisione di Thorren è giusta per il suo popolo, ma incompatibile con la sua dignità. Quindi si assume la responsabilità di avere perso una guerra e piuttosto che arrendersi sacrifica la sua vita. Non quella degli altri, la sua. Che senso ha fare una guerra di quelle da scontro di civiltà se poi ti arrendi e prendi il cibo dalla mano del nemico? Questo imho vale solo per guerre di minor rilievo...

 

Rispetto per chi? Per chi non ha avuto il coraggio di alzare la voce contro il signore che commette atti di palese ingiustizia? Perchè avrebbe dovuto uccidersi Torrhen per salvare il proprio onore, e non Dayne, preso tra i giuramenti delle Spade Bianche e l'affetto per l'amato della sorella?

Dayne si è fatto uccidere per quello stesso re che perfino i suoi compagni definivano "folle", ma per ordine del principe ereditario...gran bel gesto

Dayne si è fatto uccidere perchè Rhaegar così gli aveva detto, di proteggere e difendere e non cedere per nessun motivo. Era un principe di sangue, gli doveva obbedienza e protezione come a un re.

Non penso proprio che la sorella l'abbia biasimato per questo... che cosa sarebbe la fedeltà, la lealtà, se non richiedesse di sacrificare i propri sentimenti personali? E lasciarci anche la vita per sovrapprezzo?

E' stata una morte amara, accettata con consapevolezza, e in confronto all'altro è vissuto coerente fino alla fine.


E
Eddard Seaworth
Confratello
Utente
6681 messaggi
Eddard Seaworth
Confratello

E

Utente
6681 messaggi
Inviato il 16 marzo 2007 20:47
ma incompatibile con la sua dignità

Ah! Quindi è dignitoso arrendersi e suicidarsi, vincolando gli altri ma non sé stesso a quell'ultimo ordine, mentre non è dignitoso accettare la consapevolezza di non poter vincere e rinunciare a versare sangue proprio e altrui (dei propri e del nemico), e poi vivere per tutto la vita con il pensiero di essere colui che ha piegato il ginocchio. Quindi è dignitoso combattere ed essere sconfitti, a prezzo della vita dei propri sudditi, e dopo accettare il perdono regale e mangiare dalla mano vincitore, mentre non è dignitoso farlo senza essersi battuti, pur sapendo di non poter vincere.

 

Dayne si è fatto uccidere perchè Rhaegar così gli aveva detto, di proteggere e difendere e non cedere per nessun motivo.

 

Arthur Dayne è morto per il suo migliore amico, per difendere ciò che quest'ultimo amava più di ogni altra cosa.

Ne siamo sicuri? Forse, se a presentarsi davanti fossero stati Robert o i Lannister. Dubito che sia Rhaegar che Dayne abbiano mai pensato che Ned potesse far del male a Lyanna...da quel tanto che ne sappiamo, si apprezzavo e conoscevano abbastanza per avere il buonsenso di fare i distinguo.

 

che cosa sarebbe la fedeltà, la lealtà, se non richiedesse di sacrificare i propri sentimenti personali? E lasciarci anche la vita per sovrapprezzo?

Appunto, sovrapprezzo. Ma né lealtà né fedeltà giustificano la cecità consapevole. Mentre Dayne ubbidiva ai suoi "ordini superiori" invocando il principio che "il tuo dovere è proteggere il re, non giudicarlo", altri hanno compiuto scelte diverse, dolorose fino all'estremo: Ned e Stannis, Jaime, lord Connington...La fedeltà al trono ed al regno avrebbe anche voluto dire rifiutarsi di combattere per un sovrano indegno, magari spingendo Rhaegar ad agire prima per sistemare la faccenda e non "una volta tornato dal Tridente". Ci sono fedeltà da portare avanti fino all'ultimo, ed altre che meritano di essere rotte e dimenticate.


K
ker198
Confratello
Utente
778 messaggi
ker198
Confratello

K

Utente
778 messaggi
Inviato il 16 marzo 2007 21:49

niente inecisione 'sta volta:

 

LA SPADA DELL'ALBA!!!!!



Neshira
Pescatrice delle Carte Dimenticate
Guardiani della Notte
10281 messaggi
Neshira
Pescatrice delle Carte Dimenticate



Guardiani della Notte

10281 messaggi
Inviato il 16 marzo 2007 23:02

però...non mi diceva nulla nessuno dei due, in vista degli scontri prossimi, invece la campagna elettorale Eddard-Yskall li sta rendendo davvero interessanti <_<


chanTelegram.jpg

chatTelegram.jpg

wikibarriera.jpg

facebook.jpg

LaBarriera@not_a_forum

alysanne-Shamememe.png Greyjoy.png
I
Iskall Ytterligare
Confratello
Utente
3997 messaggi
Iskall Ytterligare
Confratello

I

Utente
3997 messaggi
Inviato il 16 marzo 2007 23:21

Ah! Quindi è dignitoso arrendersi e suicidarsi, vincolando gli altri ma non sé stesso a quell'ultimo ordine, mentre non è dignitoso accettare la consapevolezza di non poter vincere e rinunciare a versare sangue proprio e altrui (dei propri e del nemico), e poi vivere per tutto la vita con il pensiero di essere colui che ha piegato il ginocchio.

Io penso che in uno scontro di civiltà come quello non esista arrendersi. Chiaramente non poteva pretendere di decidere della vita dei suoi sudditi come della propria: nè mandarli a un massacro gratuito, nè imponendogli la propria scelta. Però per sè stesso poteva scegliere. Arrendersi voleva dire sottomettere il nord, la sua cultura, il suo stile, la sua tradizione... e riconoscere il dominio e la superiorità del nuovo arrivato. Bene, not in my name.

 

Quindi è dignitoso combattere ed essere sconfitti, a prezzo della vita dei propri sudditi, e dopo accettare il perdono regale e mangiare dalla mano vincitore, mentre non è dignitoso farlo senza essersi battuti, pur sapendo di non poter vincere.

Ci sono guerre in cui non esiste tregua o quartiere, altre in cui esiste uno scontro di forze e il riconoscere la vittoria del migliore. Se c'è di mezzo più potere è un conto, se c'è di mezzo la sopravvivenza della tua nazione, è un'altro.

 

Ne siamo sicuri? Forse, se a presentarsi davanti fossero stati Robert o i Lannister. Dubito che sia Rhaegar che Dayne abbiano mai pensato che Ned potesse far del male a Lyanna...da quel tanto che ne sappiamo, si apprezzavo e conoscevano abbastanza per avere il buonsenso di fare i distinguo.

Non è una questione di far male. Se anche Ned prendeva Lyanna non poteva nasconderla in eterno a Robert, o fare una guerra fratricida per lei. E soprattutto: se qualcuno ti affida una persona cara, fidandosi di te, dandoti un ordine come tuo signore... non esiste motivo al mondo per cui ti puoi presentare dicendo "eh, ho ritenuto di fare diversamente". Perchè avrebbe dovuto tradire la fiducia riposta in lui?

 

Appunto, sovrapprezzo. Ma né lealtà né fedeltà giustificano la cecità consapevole. Mentre Dayne ubbidiva ai suoi "ordini superiori" invocando il principio che "il tuo dovere è proteggere il re, non giudicarlo", altri hanno compiuto scelte diverse, dolorose fino all'estremo: Ned e Stannis, Jaime, lord Connington...

Quello non era Dayne. E non possiamo giudicarlo a posteriori basandoci sulla storia dei vincitori. Anche restare fedeli può essere un tormento: la delusione, la crisi interiore, il conflitto... cosa ne sappiamo di cosa provava Arthur quando vedeva Aerys scivolare verso la pazzia? Io avrei tenuto duro fino al regno dell'erede...

 

La fedeltà al trono ed al regno avrebbe anche voluto dire rifiutarsi di combattere per un sovrano indegno, magari spingendo Rhaegar ad agire prima per sistemare la faccenda e non "una volta tornato dal Tridente". Ci sono fedeltà da portare avanti fino all'ultimo, ed altre che meritano di essere rotte e dimenticate.

Questa non è fedeltà al trono e al regno. E' fedeltà al proprio ideale di re e di governo. Le fedeltà che virano verso qualcosa di insostenibile esistono certamente, ma dopo Aerys veniva Rhegar, e altri dopo di lui. Tradire in quel momento voleva dire tradire tutti loro.


Messaggi
2.6k
Creato
18 anni fa
Ultima Risposta
18 anni fa

MIGLIOR CONTRIBUTO IN QUESTA DISCUSSIONE