La condanna capitale per l'ex dittatore iracheno è stata confermata e sembrerebbe essere definitiva, da eseguirsi nei trenta giorni successivi alla sentenza quindi in pratica a partire da oggi:
LINK da "Il Corriere della Sera
Cosa pensate di questa decisione dal punto di vista etico?
E da quello politico?
Io sono favorevole
senza dubbio una soluzione mediatica, anche se tutto sommato la si potrebbe anche definire giusta, per quanto io non sia favorevole alla pena di morte, giusta nel senso di "punizione massima"...
fortuna che non l'abbiamo processato qui, altrimenti gli davamo 6 ergastoli ed usciva di prigione dopo 3 anni.... :figo: :wacko: ;)
Contrario.
Sia per ragioni ideologiche, sia perché ora ne faranno un martire.
Contrario.
Appena lo impiccano in iraq scatta la guerra civile da parte della parte acnoa a lui faveorevole che ne farà un amrtire conto i quelli che considerano i nemici occidentali.
Inoltre sonocotnrario alla pena di morte come mezzo punitivo.
Molto meglio che rimanga vivo in carcere (duro) finchè la vecchiaia non lo manderà all'altro mondo e che assista al suo prossimo processo (e condanna) in cui è imputato di genocidio!
Per quanto non ritenga certo Saddam una persona degna della mia stima, sono cmq contrario. Sono contrario in generale alla pena di morte: ma nel caso specifico, come giustamente detto, uccidere il capo di una fazione che conta cmq degli adepti è una cosa stupida e pericolosa per la sicurezza pubblica.
Edit: riporto da libero, non il testo integrale perchè lo ritengo un pò OT e rischio di flame pro/contro politica americana, quindi riporto solo il pezzo attinente, a mio avviso: chi volesse il testo originale per onestà di cronaca può trovarlo qui: http://liberoblog.libero.it/cronaca/bl5732.phtml
"La notizia e' confermata. A partire da oggi, ogni giorno puo' essere l'ultimo della vita di Saddam Hussein. La sentenza di morte per impiccagione e' stata confermata ieri dalla corte di appello irachena. Insieme a lui va a morte il fratellastro ed una serie di altri personaggi, a detta della sentenza, implicati del massacro di Dujail.
La sentenza viene pronunciata nello stesso giorno nel quale il numero di militari americani morti in Iraq supera il numero delle vittime accertate nell'attentato alle Twin Towers dell'undici settembre 2001.
[...]In questa vicenda, c'e' una sola certezza, il nome delle vittime. Il popolo iracheno, quello delle persone che ogni giorno cercano di fare la loro vita in una nazione in balia del terrorismo e dell'incertezza. Dopo anni di terribile dittatura e dopo aver subito il tacco chiodato di un'occupazione militare, tra poco verra' lasciato in balia del proprio destino. La guerra civile che consumera' decine di migliaia di altre vite e' gia' iniziata ed attende solo la partenza dei veri sconfitti per esplodere con tutta la sua violenza."
Sono tristemente d'accordo con il finale, ma ahimè non penso che freghi nulla a nessuno di ciò (perlomeno a nessuno di chi conta)
Favorevole. Magari sbagliati il modo , il tempo e il luogo, ma Saddam merita eccome di morire.
Anche in questo caso resto della mia opinione. Sono contro la pena di morte. Di qualsiasi reato si tratti, credo che lo stato non debba eleggersi a carnefice.
In questo caso comunque non ho le conoscenze per poter giudicare quale pena sarebbe stata equa imho.
Ciao
bry ;)
ma Saddam merita eccome di morire.
Legge del taglione.
Così ci si abbassa alle sue stesse nefandezze.
Farlo marcire in un carcere duro per il resto delle breve vita che gli rimane, dopo i lussi in cui ha vissuto, mi sembra la pena migliore: che rifletta sulle migliaia di persone che ha ucciso e che non diventi un martire per i suoi seguaci!!
Abbassarsi alle sue nefandezze vuol dire soltanto punire. Una punizione può non essere condivisa o meno, ma chi l'ha condannato a morte non può certo a essere, neanche lontanamente, paragonato a lui.
Abbassarsi alle sue nefandezze vuol dire soltanto punire. Una punizione può non essere condivisa o meno, ma chi l'ha condannato a morte non può certo a essere, neanche lontanamente, paragonato a lui.
Mai paragonato chi ha condannato saddam a saddam stesso, ci mancherebbe!Non sono mica pazzoide!
Dico solo che la pena di morte è una punizione che non serve a nessuno: non riporta in vita i morti e non fa espiare al colpevole la sua pena.
Lo stato in quanto tale non deve elargire la morte a un condannato mettendo sul suo stesso piano.
Preferisco dare il carcere duro, molto duro, a vita in modo che il colpevole rifletta su quello che ha fatto.
In sto caso poi la sua morte verrebbe vista come un martirio dai suoi seguaci, che scatenerebbero una guerra civile che porterà ad altri morti: in questo modo saddam da morto continuerà a uccidere....cosa inaccettabile!!
Sono estremamente e visceralmente contrario a qualsiasi forma di condanna a morte; a mio avviso anche se Hitler fosse stato preso vivo nessuno avrebbe potuto condannarlo legittimamente alla pena capitale.
Si tratta di una questione di etica e buon senso: a cosa serve? Riporta in vita le vittime? Educa gli altri dittatori a non compiere azioni repressive? E poi, molto semplicemente, se tu giudice non hai il potere di dare/restituire la vita, chi ti autorizza ad arrogarti il diritto di dispensare la morte?
Per quanto non ritenga certo Saddam una persona degna della mia stima, sono cmq contrario. Sono contrario in generale alla pena di morte: ma nel caso specifico, come giustamente detto, uccidere il capo di una fazione che conta cmq degli adepti è una cosa stupida e pericolosa per la sicurezza pubblica.
Quoto in tutto e per tutto l'intervento di Xay, che al solito becca in pieno il punto nodale della faccenda ;)
A ciò ne aggiungo un altro: perchè tutta questa fretta ad eliminare Saddam? Non è che magari possa essere un testimone scomodo per quanto riguarda fatti avvenuti durante il suo "regno"? Non è che magari eventuali sue deposizioni future potrebbero essere "imbarazzanti" per gli Americani, suoi alleati nella guerra contro l'Iran, ed i membri del suo entourage che hanno avuto il buon senso di sganciarsi da lui prima della sua caduta? Guarda caso sia i primi sia, immagino, i secondi si dicono favorevoli ad una sua condanna a morte...
Abbassarsi alle sue nefandezze vuol dire soltanto punire. Una punizione può non essere condivisa o meno, ma chi l'ha condannato a morte non può certo a essere, neanche lontanamente, paragonato a lui.
Certo che si, invece. Con un provvedimento "giuridico" si arrogano il potere di togliere la vita ad un uomo, esattamente come ha fatto Saddam nel corso della sua vita. I numeri non possono essere minimamente paragonati (per ora...), ma le modalità certamente si.
Ho aperto la discussione mentre ero un po' di fretta così non ho ancora detto come la penso.
Non essendo io del tutto contraria alla pena di morte dal punto di vista etico non ho nulla da ridire sulla condanna capitale a Saddam.
Dal punto di vista politico invece penso che si tratti di un errore per un buon numero di motivi: oltre ad impedire che l'ex dittatore venga processato per gli altri capi di imputazione contestatigli, favorendo probabilmente l'occultamento di un bel po' di scheletri nell'armadio, si rischia concretamente di fare di un tiranno sanguinario un martire, con danni non soltanto per la già martoriata popolazione irachena ma anche per la delicatissima situazione geopolitica di quell'area... anche in una prospettiva puramente utilitaristica non credo che all'occidente giovi che venga buttata altra benzina sul fuoco in quella parte di mondo.
Dal punto di vista etico sono contrario alla pena di morte.
Dal punto di vista politico la trovo l'ennesima morte inutile e dannosa di una guerra inutile e dannosa.
Contraria per tutte le ragioni già enucleate sopra dagli altri.
il migliore resta comunque il mio nuovo mito, Volontè, che si dichiara favorevole: ma come, lui non era per la difesa della vita senza "se" e senza "ma" (vedi il caso Welby, guai a togliere la vita a un essere vivente!!!)
e adesso si dice favorevole alla pena di morte? ;)
VOLONTE', VERGOGNATI!!!!!! >___<