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A DANCE WITH DRAGONS: news e speculazioni
K di Koorlick
creato il 15 maggio 2006

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Eddard Seaworth
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Eddard Seaworth
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Inviato il 06 gennaio 2010 11:06
Fare a 15 anni quelle cretinate per me è estremamente immaturo, al limite del ritardo mentale.

Beh, Sansa è immatura e stupida, se non al limite del demenziale almeno abbastanza da non capire proprio che cosa le sta succedendo intorno. O più esattamente, è la figlia di Catelyn, tutta lustrini e lucchichini ma senza quel minimo di senso per la politica e l'intrigo della madre, da cui ha preso l'ambizione ed il senso del dovuto...e niente altro.

 

Arya è molto matura per avere 9 anni

Se fosse stata davvero matura avrebbe spedito Jaqen ad eliminare subito Tywin e Gregor, anziché perdersi dietro a Weese e Chiswick...

 

Se poi proprio vogliamo fare qualche nome di maturazione precoce in tempi medievali...

 

Aliènor d'Aquitania, regina di Francia per matrimonio a sedici anni , spinge il marito alle crociate e lo segue, rinnova la corte, tresca e mette bocca in politica; divorziata quindici anni dopo si risposa con il re d'Inghilterra.

 

Henry II d'Inghilterra, marito della precedente: quando la sposa ha diciannove anni e non è ancora re, ma è impegnato nella guerra per la successione al trono da vari anni.

 

Edward II d'Inghilterra, incoronato a quindici anni, a diciotto elimina l'amante della madre, manda lei in convento e prende il potere; tre anni dopo batte gli Scozzesi ad Halidon Hill (ed il re di Scozia ha dieci anni!), prima di impegnarsi nella guerra dei Cent'anni.

 

Federico II di Svevia, eletto re di Sicilia a quattro anni.

 

Mary Stewart, regina di Francia a cinque anni per matrimonio, regina di Scozia a diciotto.

 

Karl XII di Svezia, re di Svezia a quindici anni: due anni dopo, all'inizio della Guerra del Nord, sconfigge la Danimarca e la Polonia, e annienta a Narva un esercito russo cinque volte superiore.

 

E forse sono andato un po' OT...chiedo umilmente scusa.

 

per il resto....io spero solo che mentre è bloccato per quel nodo, Martin stia scrivendo capitoli o pezzi di capitolo per i prossimo due libri, in modo da avere già una base su cui lavorare ed accelerare i tempi senza sacrificare la qualità.


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AryaSnow
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Guardiani della Notte
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AryaSnow
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Inviato il 06 gennaio 2010 11:12

I finali frettolosi e deludenti sono una delle cose che mi fanno scadere di più un libro o un film.

Preferisco la saga incompiuta a un finale molto inferiore al resto.

Comunque per me AFFC non è affatto calato da un punto di vista stilistico, ma il problema era ad un livello superiore: troppi capitoli più lenti e diluiti del solito, abuso di cliffhanger e della tecnica "sembra morto ma forse non lo è".

 

Tutte queste discussioni sull'età dei personaggi... Ma davvero voi avete chiaro quanto tempo è passato dall'inizio della saga?

Basta guardare l'età dei personaggi indicata nell'appendice ;)

 

A differenza di altri, mi fa piacere quando Martin parla della sua saga in un senso o nell'altro, è segno che almeno se ne sta preoccupando. Poi preferisco avere cattive notizie piuttosto che incertezza continua.

 

Giovanna d'Arco, da quello che ne ho letto io, era ben più che un semplice simbolo. Aveva proprio un grande ruolo nelle decisioni e mostrava capacità intellettive sorprendenti. Ma non è il topic adatto per discuterne...


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Tyrion Hill
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Tyrion Hill
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Inviato il 06 gennaio 2010 11:28

Giovanna d'Arco, da quello che ne ho letto io, era ben più che un semplice simbolo. Aveva proprio un grande ruolo nelle decisioni e mostrava capacità intellettive sorprendenti. Ma non è il topic adatto per discuterne...

Non mi sembra OT: qui si tratta di mostrare che la scelta di Martin di dare una età giovanissima ad alcuni dei suoi personaggi chiave non è bizzarra o irrealistica. Messe da parte le ragioni letterarie (Arya deve essere una bambina: se non lo fosse la storia dovrebbe essere cambiata; Sansa deve avere 11 anni: o non correrebbe da Cersei come dalla mamma per avvertirla dei piani del padre; Jon deve avere 14 anni, o non scoppierebbe a piangere per cavolate al banchetto all'inizio di AGOT, ecc.), rimangono le ragioni storiche. Martin vuole anche ricordarci che c'è stato un tempo in cui l'attesa di vita era sicuramente inferiore, ma la vita era più ricca, intensa, e si doveva crescere in fretta. Esagerando un po' si potrebbe dire che questa è quasi una critica al modo di vivere odierno - con le nostre piccole vite sicure, programmate, controllate, dalla nascita alla morte.

 

Alla lista di gente che si è data da fare in giovanissima età aggiungo Ottaviano Augusto...


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Starcatcher
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Starcatcher
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Inviato il 06 gennaio 2010 13:58

Io credo, come già hanno detto altri in questi ultimi post, che Martin potrebbe benissimo trovare un modo onorevole di concludere la saga in tempi, se non brevi, almeno ragionevoli (diciamo, 5 anni? 6?).

 

Non so se sia in crisi creativa, non so se davvero lo scoglio principale sia quel "nodo", non so se gli sia passato tutto l'interesse par la saga...Ma è uno scrittore professionista, quindi dovrebbe essere in grado di andare oltre al'"mi manca l'ispirazione quindi non posso scrivere". Si sa che un bravo scrittore professionista non è solo ispirazione, ma anche tanto, tanto lavoro "tecnico", studiato, preparato...Ora, nel momento in cui lui ha iniziato a lavorare a AFFC, o probabilmente anche prima, DOVEVA per forza avere uno straccio d'idea su come proseguire la storia...Mi pare improbabile, impossibile, che si sia "fatto prendere dagli eventi" e adesso non abbia la banché minima idea su come continuare! E mi pare strano anche che ci metta 4 o 5 anni per slegare un nodo, che, per quanto difficile, aveva comunque previsto.

 

Se si impegna, secondo me, può perfettamente concludere la saga, in modo anche molto bello e rendere assolutamente felici i suoi fans.

 

Se non si impegna la può concludere in modo dignitoso, carino, senza forzare troppo le cose, in modo da dare ai suoi fans almeno la soddisfazione di vedere la saga finita...fosse anche con la delusione di una fine non così bella come l'inizio lasciava presagire.

 

;)


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Metamorfo
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Metamorfo
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Inviato il 06 gennaio 2010 14:25

Concordo con tutto quello che dice STARCATCHER.

Riguardo le età dei personaggi: per tutta la storia, e fino ad un centinaio di anni fa, i ragazzini erano "avanti" e non esisteva l'idea, prettamente borghese di "infanzia" come periodo di lenta crescita.

Sicuramente, i bambini/ragazzi erano mentalmente avanti (3 anni, più o meno). E le Cronache rappresentano un mondo medievale.

Va tenuto in considerazione che i ragazzini in questione appartengono a famiglie nobili, e quindi hanno avuto un educazione che li ha "formati" e delle responsabilità che li hanno maturati. Inoltre, sono ragazzini abituati ad avere contatti con gli adulti non soltanto in termini di affettuosità essendo abituati al comando.


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sharingan
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Inviato il 06 gennaio 2010 15:00

Sicuramente, i bambini/ragazzi erano mentalmente avanti (3 anni, più o meno). E le Cronache rappresentano un mondo medievale.

Va tenuto in considerazione che i ragazzini in questione appartengono a famiglie nobili, e quindi hanno avuto un educazione che li ha "formati" e delle responsabilità che li hanno maturati. Inoltre, sono ragazzini abituati ad avere contatti con gli adulti non soltanto in termini di affettuosità essendo abituati al comando.

 

Non sono molto d'accordo. Innanzitutto bisognerebbe mettersi d'accordo sul significato di maturità. Che cosa si intende? La capacità di capire il giusto e lo sbagliato? L'affrontare situazioni difficili? Il sottomettere persone molto più adulte con il solo carisma?

 

Io parlerei più che altro di maturità diversa. I ragazzini del giorno d'oggi per un certo verso li vedo mediamente più maturi, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto intuitivo. Se prendiamo l'aspetto sessuale poi l'età in cui si pratica il sesso si è gradualmente abbassata rispetto al secolo scorso e spesso si dice che il sesso è un momento cruciale della crescita di una persona. Poi penso anche che, poichè molti dei giovani attuali è più adagiato e benestante sia anche meno responsabile e in questo senso meno maturo di prima.

 

Tornando a Martin la cosa strana non è tanto che ci sia un personaggio ragazzino con ruoli importanti, quanto il fatto che ce ne siano parecchi di questo tipo. Robb, Dany, Arya, Jon, Sansa, Joffrey. Certo che nella Storia vera e propria abbiamo avuto esempi di questo tipo, ma non così concentrati e infatti sono esempi che si contano su una mano sola (massimo due). Cioè anche Augusto, Alex Magno e Giovanna d'Arco erano considerati anomali per la loro età e nella loro epoca specifica erano addirittura unici.

 

Se non sbaglio in passato fu lo stesso Martin a dire che, tornando indietro, alzerebbe un po' l'età dei personaggi.


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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lysmaya
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lysmaya
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Inviato il 06 gennaio 2010 15:10

La Dama spezza l'ennesima lancia a favore del BVZM, ben sapendo che cmq la sua resterà una voce decisamente controcorrente...

Sicuramente tra voi ci sarà gente che ha scritto qualcosa di suo, anche solo per puro diletto personale...

E la Dama pensa a cose che vadano oltre un breve racconto, fosse anche solo una storia composta da una decina, dozzina di capitoli...

Quando si riesce a caratterizzare bene i personaggi, le cose non diventano più semplici, anzi...

Come detto da qualcuno in precedenza, la storia stessa prende vita...

E non importa quanto uno scrittore già sapesse della sua opera quando ha iniziato a scriverla, potrebbe tranquillamente avere più che in mente il finale, e tutti i passi salienti per raggiungerlo, ma questo non significa affatto che sia facile scriverla...

Nel momento in cui si dona ad un personaggio un suo carattere, bisogna far sì che, nonostante quel carattere, si pieghi alla volontà dello scrittore, e questo dev'essere fatto senza snaturare il personaggio o dare alla storia un senso di forzatura: la volontà dello scrittore, il suo sapere già come andrà a finire, dovrebbe risultare quanto più invisibile... Ma se il carattere di un dato personaggio lo porta ad opporsi a quello che dovrebbe essere lo svolgersi degli eventi, lo scrittore si trova a lottare contro la sua creatura, e tanto più è stato bravo a scriverla, tanto più dura e difficile sarà questa lotta...

La Dama certo non vuole paragonarsi a Martin (ma nemmeno a tanti scrittori di molto al di sotto dello Zio), ma a lei è capitata una cosa molto simile: aveva una bella storia in mente (ok, a lei piaceva), sapeva come sarebbe dovuta iniziare, come sarebbe dovuta finire, aveva stabilito quanti capitoli le ci sarebbero voluti, aveva persino trovato il titolo per ogni capitolo (e questo include il sapere cosa deve succedere, più o meno, in ogni capitolo), eppure ci ha messo anni per iniziarla, perchè le mancavano i personaggi... E una volta iniziata, ci ha messo anni a finirla, sebbene la sua fase creativa abbia avuto un velocissimo sprint iniziale e, una volta ripresa dopo il periodo di "crisi", sia poi riuscita a concludere come voleva e in tempi altrettanto rapidi... E questo proprio perchè, sebbene avesse un numero molto limitato di personaggi (5 in tutto) era riuscita, nel suo piccolo, a dar loro un carattere, un'opinione, una personalità, e non era facile piegarli a fare ciò che avrebbero dovuto fare...

E proprio nel momento di crisi creativa entra in gioco l'aspetto tecnico citato da Starcatcher... Ma quello non può far progredire la storia: quello serve per revisionare quanto è già stato scritto, magari per appuntarsi qualche frase che potrebbe essere usata in una parte o nell'altra dello scritto futuro, oppure può essere utilizzato per cose statiche come le descrizioni... Ma una cosa dinamica come l'evolversi della storia, ha bisogno della passione che solo l'ispirazione può dare, e quella è una cosa che non si può amgiamente evocare dal nulla... Altrimenti il rischio è quello di scrivere davvero solo ed esclusivamente per contratto... Ma toglie tutto il sentimento che uno scrittore può riversare nella sua opera... Come la Dama ha già scritto in precedenza, le risulta che Martin abbia iniziato a scrivere le Cronache, proprio per sottrarsi a questa logica che lo vincolava a consegnare tot pagine nella data X, voleva creare qualcosa che nascesse per prima cosa per sè, per dar sfogo alla sua immaginazione e permettere alla sua creatività di esprimersi... Che poi abbia voluto cmq condividere la sua creazione con gli altri, è naturale: per quanto uno scriva per se stesso, nella maggior parte dei casi desidera che anche gli altri possano godere della sua opera... Avrebbe potuto tenere il manoscritto sullo scaffale della sua libreria, lasciando che solo i suoi più intimi amici potessero avventurarsi nella sua opera... Ed ora nessuno sarebbe qui a pretendere un finale...

Ma la Dama è più che lieta che invece, pur essendo ancora un'opera in divenire, Martin abbia deciso di lasciare che venisse pubblicato... Probabilmente ha avuto più successo di quanto lui stesso si aspettava, e dunque sono ricominciate le pressioni, e di conseguenza è venuta a mancare la molla che l'aveva spinto ad iniziare a scrivere...

Per cui, proprio per la sua bravura, è più che naturale che ora abbia questo momento di stallo, e nessuno può dire quanto sia lecito farlo durare, non è continuando a pungolarlo che si farà risvegliare in lui quella scintilla che ha animato i primi tre libri...

Anzi, probabilmente, dandogli respiro, lasciando che si interessi dei suoi mille altri progetti (alcuni dei quali hanno cmq a che fare con le Cronache) riuscirà a trovare quel sentiero che, solo tra i tanti, potrà far instradare i suoi personaggi verso la strada di cui lui già conosce la meta.



joramun
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joramun
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Inviato il 06 gennaio 2010 15:23
Io credo, come già hanno detto altri in questi ultimi post, che Martin potrebbe benissimo trovare un modo

onorevole di concludere la saga in tempi, se non brevi, almeno ragionevoli (diciamo,5 anni?6?).

Che mi risulti,Martin non ha ancora intrapreso la via del bushido,e quindi non è costretto a "farla finita in maniera onorevole,e quanto prima".

 

Per me può metterci anche venti libri a finire la saga,se la storia che ha in mente lo prevede.Il punto è...non lo so....tempo fa Iskall suggeriva di provare a farsi un idea anche sul modo in cui Martin stesso vede la sua opera.

Per dire:S.King (lo ri-cito,visto che è l'autore che conosco meglio... ;) ) diceva che lungo tutti i 30 anni trascorsi tra "L'Ultimo Cavaliere" e "La Torre Nera" il mondo del pistolero non ha mai abbandonato la sua mente;anche quando scriveva altri romanzi continuava a domandarsi di continuo "che fine avrà fatto Roland?".....era arrivato ad un punto in cui il rapporto con la sua opera era quasi di dipendenza fisiologica:se non scriveva stava male (premetto che,come ho già detto,King non ha mai accennato a tempi di pubblicazione e robe simili,quindi questa ossessione non è imputabile ad una pressione da parte dei fan,o della casa editrice).Forse sarà tutta roba mesa li per fare un pò di scena,ma la domanda me la pongo lo stesso:Martin ha mai raggiunto un tale rapporto simbiotico con le Cronache?Al punto di starci male se non aveva tempo per dedicarcisi?O con il tempo ha iniziato a vederle come una sorta di obbligo morale,che gli impediva di dedicarsi ad altre cose?

Un pò come un padre a cui nasce un bambino prodigio e si sente costretto a portarlo all'Opera e al Museo della Scienza....mentre in realtà lui vorrebbe andarsene allo stadio?

Secondo me no....poi magari mi sbaglio...

;) :huh: :huh:


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AryaSnow
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AryaSnow
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Inviato il 06 gennaio 2010 15:31
Tornando a Martin la cosa strana non è tanto che ci sia un personaggio ragazzino con ruoli importanti, quanto il fatto che ce ne siano parecchi di questo tipo. Robb, Dany, Arya, Jon, Sansa, Joffrey.

Arya e Sansa non hanno ancora fatto niente di importante. Joffrey aveva potere per questioni che non c'entrano niente con le sue capacità, ma era al contrario noto per essere un re-bamboccio stupido e pessimo.

Dany, Jon e Robb sì, hanno compiuto grandi imprese nonostante la giovane età e in effetti tutti concentrati in un solo periodo sono un po' troppi.

Però a me basta che siano abbastanza credibili singolarmente, poi posso pure ammettere che siano capitati tutti insieme. Non è perfettamente realistico, ma diciamo che è sopportabile.

Sì, Martin ha detto che sarebbe stato meglio alzare le età e probabilmente ha ragione... ma non di molto, altrimenti si hanno pg completamente diversi. Peccato che non ci sia più il salto temporale, ma vediamo che ha in mente...

 

Riguardo ai tempi, penso che ci sia sia una mancanza di ispirazione che una pigrizia di Martin.



Lord Beric
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Lord Beric
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Inviato il 06 gennaio 2010 15:39

Ragazzi, non andiamo OT pure qui. ;)


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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Tyrion Hill
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Inviato il 06 gennaio 2010 15:56

Non sono molto d'accordo. Innanzitutto bisognerebbe mettersi d'accordo sul significato di maturità. Che cosa si intende? La capacità di capire il giusto e lo sbagliato? L'affrontare situazioni difficili? Il sottomettere persone molto più adulte con il solo carisma?

Come fai a non essere d'accordo, se non ci siamo messi d'accordo (sul significato di maturità)?

Comunque per me la maturità è avere accumulato esperienza. Cioè, si misura in termini di esperienza, di vita vissuta. Noi cresciamo in un appartamento igienico e attrezzato per ogni nostro bisogno. Il bisogno è la sorgente dell'esperienza. Un bambino di oggi durante l'infanzia accumula pochissima esperienza rispetto a un bambino di 10 secoli fa, che entrava subito nella vita di lavoro, come tutti nella famiglia. Valeva sia per i nobili che per i poveri. Oggi l'infanzia è prolungata alla grande. Sono convinto che questo punto, pur generale e di sfondo, sia un messaggio fondamentale e intenzionale nell'opera di Martin.

Io parlerei più che altro di maturità diversa. I ragazzini del giorno d'oggi per un certo verso li vedo mediamente più maturi, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto intuitivo.

Innanzitutto bisognerebbe mettersi d'accordo sul significato di intuitivo. Che cosa si intende? ;) Per me significa capire molto in fretta le intenzioni degli altri. Questa è comunque una grandissima capacità umana, quasi un istinto primordiale della specie: abbiamo sviluppato un grande cervello solo per questo. Quindi non credo che ci sia molta differenza tra uomini di ieri e uomini di oggi sotto questo aspetto. E questo include i bambini, perché questa capacità si manifesta molto presto. Anche questo secondo me lo si ritrova molto bene nell'opera di Martin (con la sola eccezione di Sansa, che è un esempio di cervello "spento" dalle favole da cui si è lasciata abbagliare).

Se prendiamo l'aspetto sessuale poi l'età in cui si pratica il sesso si è gradualmente abbassata rispetto al secolo scorso

... e si è gradualmente alzata rispetto al secolo ancora precedente. L'800 europeo è davvero un'anomalia, nel panorama di tutte le società umane presenti e passate. In realtà la sola cosa che conta, qui, è la maturazione biologica: Madre Natura ci mostra chiaramente quando il nostro organismo diventa adatto a procreare, e l'età si aggira attorno agli 11 anni per le femmine, e i 13 per i maschi. Guarda caso, proprio l'età tipica per il matrimonio in praticamente ogni società passata. Anche questo Martin lo sa bene.

e spesso si dice che il sesso è un momento cruciale della crescita di una persona. Poi penso anche che, poichè molti dei giovani attuali è più adagiato e benestante sia anche meno responsabile e in questo senso meno maturo di prima.

Qui concordiamo... ;)

Tornando a Martin la cosa strana non è tanto che ci sia un personaggio ragazzino con ruoli importanti, quanto il fatto che ce ne siano parecchi di questo tipo. Robb, Dany, Arya, Jon, Sansa, Joffrey.

Nulla di strano: è la situazione che conduce inesorabilmente a questo: se non fossero scoppiati tutti quei casini, Arya e Sansa sarebbero cresciute normalmente, Robb avrebbe ereditato il feudo del nord, Dany sarebbe rimasta nella casetta con la porta rossa. Joffrey non ha combinato nulla nemmeno in quella situazione, data la sua inettitudine da principino viziato.

Se non sbaglio in passato fu lo stesso Martin a dire che, tornando indietro, alzerebbe un po' l'età dei personaggi.

È solo una affermazione "strategica", di mercato, detta nel contesto della traduzione delle Cronache in una serie televisiva. Il fatto reale è che Martin ha iniziato un Grande Piano, di sette libri, e ha presumibilmente pensato a lungo ai personaggi e alla loro età, prima di iniziare.


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 06 gennaio 2010 16:07
Sì, Martin ha detto che sarebbe stato meglio alzare le età e probabilmente ha ragione... ma non di molto, altrimenti si hanno pg completamente diversi. Peccato che non ci sia più il salto temporale, ma vediamo che ha in mente...

 

e io cosa dicevo? non che mi dispiaccia, anzi, ma ormai mi si contraddice solo per il gusto di farlo.

 

 

Preferisco la saga incompiuta a un finale molto inferiore al resto.

 

ma che pizza... molto inferiore?

e chi minc*ia ha mai detto "molto inferiore"?

 

Io ho detto anzi "superiore" al livello di AFFC, anzi al livello di ASOS e AGOT in quanto a ritmo e avvenimenti

ovviamente solo se è possibile senza "tirar via" la trama e scadere nello schifoso, mi pare scontato e inutile ripeterlo.

 

Insomma non credo proprio che abbandonare POV tutto sommato pallosetti come Brienne o Asha significhi automaticamente scadere nel trash o amenità simili.

 

Quello che è accaduto in AFFC non è neanche la metà di quello che è successo in ASOS.

 

Se gli servono altri due libri come AFFC per chiudere la saga, beh io ne preferisco uno solo come ASOS.

O avresti preferito 2 AFFC per raccontare gli eventi di ASOS? non so, dimmi tu...

 

 

 

 

breve OT: tutti i giovinetti che avete citato... a parte Giovanna d'Arco (fra parentesi, rimango dell'idea che se Giovanna dice "attacchiamo gli inglesi ADESSO, carica e Dio è con noi!" ricopre un ruolo importante, ma più importante è chi organizza gli spostamenti delle truppe, il foraggiamento, l'equipaggiamento, cura il bilancio del regno e la produzione agricola, porta avanti la strategia politico-diplomatica complessiva. Per capirci, Achille era importante, ma la guerra di tr**a l'ha vinta Agamennone; Cannavaro ha giocato un grande mondiale, ma è a Lippi che vanno i meriti maggiori; Il bel faccino di DiCaprio (o Orlando Blomm) è stato determinante per il successo di Titanic (o il Sda), ma caspita, non è forse Cameron (o Jackson) che ha fatto il più?) nessuno di questi ha mai avuto un ruolo importante su scala continentale a 15-16 anni, al massimo sono arrivati a determinare avvenimenti su scala regionale.


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AryaSnow
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AryaSnow
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Inviato il 06 gennaio 2010 16:30
e io cosa dicevo? non che mi dispiaccia, anzi, ma ormai mi si contraddice solo per il gusto di farlo.

Povero Balonino ;)

Non piangere, prendi con un palloncino azzurro: :huh:

 

Scherzi a parte...

Arya sui 12-13, Sansa 15, Bran 10-11

Per me è già troppo. Massimo un paio d'anni.

 

Non sono del tutto convinta nemmeno su Jon, Robb e Dany 17 in AGOT... diciamo che bisognerebbe modificare certi particolari con questa età...

 

ma che pizza... molto inferiore?

e chi minc*ia ha mai detto "molto inferiore"?

Per me un libro in cui le vengono improvvisamente cambiati i destini dei personaggi (importanti) per sbrigarsi e in cui tutto viene accelerato per lo stesso motivo ha grandi possibilità di essere molto inferiore.

 

Se poi avesse in programma di fare due libri tirati come AFFC, potrei essere d'accordo. Ma la mia impressione è che AFFC fosse l'eccezione data dal fatto che deve raccontare solo metà degli eventi, non un ritmo che ha deciso di tenere fino alla fine negli ultimi due libri.

 

Tutto qui :huh:

 

PS: spero che questo sia IT, visto che è legato ai ritmi di Martin... boh ;)


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 06 gennaio 2010 16:52

mmm... per il nuovo decennio hai fatto il proposito di diventare pedante?

"massimo un paio di anni, due-e-mezzo o ADDIRITTURA tre non sia mai!!!"

 

Arya ha 10 anni (+2,5=12/13)

Sansa ha 12 anni e dal punto di vista fisico è abbastanza avanti rispetto alla media, come altezza, seno ecc(+3=15)

Bran ha 8 anni (+2,5=10/11)

 

ma va bene, ci tolgo 6 mesi a tutti così sei contenta.

 

bello il palloncino, basta che non diventino due pall...oncini

;)

 

 

Per me un libro in cui le vengono improvvisamente cambiati i destini dei personaggi (importanti) per sbrigarsi e in cui tutto viene accelerato per lo stesso motivo ha grandi possibilità di essere molto inferiore.

 

ma perchè, tu sai quali sono i destini dei persoggi importanti, scusa? Se Martin fa le cose per bene (come ha sempre fatto) non ti accorgi neanche se ha cambiato il "destino" di un personaggio.

 

e poi... prendiamo dany.

finore il suo destino è stato risvegliare i draghi e diventare un satrapo super caxxuto.

 

cambiava poi tanto se invece che 3 libri ce ne metteva 2? era proprio necessaria la scampagnata nel deserto e il soggiorno a Quarth? ok, belli e interessanti, ma se andava direttamente a Astapor e le profezie le ascoltava là, avresti gettato via il libro schifata? se invece di 3 città schiaviste ce ne fossero state 2, quindi dopo Astapor andare direttamente a Meeren? avresti percepito una intollerabile fretta?

 

e stiamo parlando di ACOK e ASOS, dove il ritmo è molto più veloce rispetto a AFFC.


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AryaSnow
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AryaSnow
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Inviato il 06 gennaio 2010 17:07

No, Arya in AGOT ha 9 anni e Sansa 11 ;)

 

 

bello il palloncino, basta che non diventino due pall...oncini

Nono, solo uno, PRENDI ;)

 

Cambiare destino ai personaggi senza che ciò suoni forzato lo trovo molto difficile, anche perchè le cose sono legate fra loro :-/

 

cambiava poi tanto se invece che 3 libri ce ne metteva 2? era proprio necessaria la scampagnata nel deserto e il soggiorno a Quarth? ok, belli e interessanti, ma se andava direttamente a Astapor e le profezie le ascoltava là, avresti gettato via il libro schifata? se invece di 3 città schiaviste ce ne fossero state 2, quindi dopo Astapor andare direttamente a Meeren? avresti percepito una intollerabile fretta?

Forse sì, perchè l'ascesa di Dany sarebbe stata fin troppo brusca e facile (già Dany la trovo troppo perfettina e superpotente così...).


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