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A DANCE WITH DRAGONS: news e speculazioni
K di Koorlick
creato il 15 maggio 2006

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Lord Lupo
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Lord Lupo
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Inviato il 20 febbraio 2009 19:58

passioni mooolto redditizie, tra l'altro :D


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Manifredde
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Manifredde
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Inviato il 20 febbraio 2009 20:11

mamma mamma voglio il gelato! se il gelataio ha deciso di chiudere un ora prima per andare a spasso, inutile che strilli e lo definisci poco professionale. taci vai da un altro gelataio.

non vuoi andare da un altro gelataio perchè è meno buono?

beh, ma allora mi spiegate il vantaggio di essere un bravissimo gelataio se non puoi chiudere un'ora prima senza per questo perdere clienti?

 

Tecnicamente, il gelataio NON puo' chiudere e aprire a piacimento, o almeno, i bar e altri tipi di esercizi non possono senza avere un permesso ufficiale (correggetemi se sbaglio).

Siccome pero' Martin non offre un servizio pubblico, tecnicamente per lui queste considerazioni non valgono.

Mi sembra pero' piu' calzante (entro certi limiti) un paragone con medici e avvocati, che devono sottostare ad una deontologia professionale nei confronti dei clienti, senza per questo dover firmare contratti su contratti esplicitamente. Questa deontologia e' stata ritenuta per certe professioni cosi' importante che e' stata codificata in norme.

 

Ovviamente, nessuno si sogna di fare lo stesso con l'editoria (per lo meno la narrativa), non avrebbe senso, ma credo che alcune considerazioni etiche possano comunque valere. D'altronde, anche i giornalisti non possono mica fare e disfare a piacimento. RIPETO che sono cose diverse, e me ne rendo conto, era giusto una considerazione partita dal gelataio :D


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xaytar
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xaytar
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Inviato il 20 febbraio 2009 21:17

trovo un pò inquietante quel "proibire le discussioni" di cui parlava nell'ultimo post, non l'ho capito molto...

 

martin mi sta deludendo un pò, ma non per questo gli mando delle mail.

siamo in un mercato libero, lui mi offre un prodotto e io se voglio lo compro...

cinque anni fa avrei comprato anche i suoi peli del naso, adesso che sono un pò deluso compro solamente le edizioni economiche.... e ci sono tante cose da leggere nel mondo, fortunatamente.

La mia idea editoriale è molto diversa dalla sua. Per me pubblicare un libro di una saga non terminata o che comunque non sia ha tutta in mente ,precisamente e compiutamente, non è solo ingiusto nei confronti dei lettori (chissenefrega dell'etica nel mercato libero, mi direte) ma è anche controproducente. Arrivato all'ultimo libro potrebbe voler modifciare qualcosa del primo, potrebbe voler revisionare tutto, fare aggiunte o rettifiche... e soprattutto non verrebbe condizionato dal feedback. sarebbe, nella mia umilissima e personalissima opinione, un'operazione più artistica e meno commerciale.

 

comunque capisco i suoi sfoghi, fino a un certo punto. leggere di gente che ti critica in continuazione, che non si fida e che non vorrebbe vederti godere la vita, deve essere stressante e frustrante. Tuttavia non può neppure pretendere l'opposto. non è più l'epoca di dumas, questa è l'epoca di heroes e lost, serial televisivi con delle scadenze che vengono rispettate. ma non è una questione di giustizia o di etica, è una questione di marketing. Sono disposto anche ad aspettare più tempo se mi offre un libro migliore, ma più il tempo passa e più deve aumentare tale qualità... altrimenti rischia di perdere l'affezionamento dei suoi fan.

Se pensa che i suoi fan esagerino... bè, penso che alcuni sfoghi debbano essere evitati. Sono i suoi lettori, sono persone che gli permettono di andare in finlandia. Il cliente ha sempre ragione, no? a meno che il produttore, in questo caso, non si possa permettere di perderli, perchè finanziariamente è a posto :D


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 20 febbraio 2009 23:01
Il cliente ha sempre ragione, no? a meno che il produttore, in questo caso, non si possa permettere di perderli, perchè finanziariamente è a posto

 

ma visto che Martin è il monopolista unico e assoluto di asoiaf, il cliente è tappezzeria.

 

ed è giustissimo così.


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Guardiano della notte
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Guardiano della notte
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Inviato il 20 febbraio 2009 23:21

Mi piacciono le Cronache e le continuerò a leggere,a prescindere dal tempo che Martin ci metterà per finirle.

Detto questo,è ovvio che,come loro fedele lettore,vorrei tanto che si sbrigasse a finirle.Sono altresì sincero nel confessare che certe volte gli rivolgo appellativi poco gentili,nei confronti suoi,dei suoi antenati (specialmente di sesso femminile) e dei suoi discendenti.Ma si tratta sempre,in tutti i casi,di cose private,che dico tra me e me (al massimo condivido in chat con qualcuno).Punto.

Perchè,come persona,riconosco che ha tutto il diritto di fare come cavolo gli pare.E non deve per giunta renderne conto a nessuno perchè nessuno ha il potere di impedirgli di fare così.

Quindi,condividendo l'opinione espressa non ricordo dove da Rhaegar,dico che molti si continueranno a lamentare del ritardo,lui si sfogherà sul blog e le due cose continueranno a non toccarsi minimamente.


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Tyrion Hill
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Tyrion Hill
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Inviato il 21 febbraio 2009 1:01

io sono per mandare una lettera di sostegno ufficiale a Martin!

A me pare una stupidaggine.

c'è una cosa che secondo me sfugge.

la saga è SUA. Ha i diritti d'autore, il copyright. SUA PROPRIETA', a tutti gli effetti.

anzi più proprietà della normale proprietà, visto che è stata partorita dal suo ingnegno, qualcosa di personalissimo e inalienabile.

 

e Martin ha il diritto di farci quel cavolo che vuole con la sua proprietà.

Non è Balon a parlare, ma sono le idee totalitarie di cui si è sfortunatamente riempito la testolina. Non bisogna dimenticare che il mondo è fatto di relazioni. Ogni opera d'arte sussiste in quanto relazione tra esseri umani, e trova il suo senso nell'essere mezzo di comunicazione fra persone, per esprimere l'inesprimibile. Dire che la saga "È SUA" è una semplice frase ad effetto, altisonante, mussoliniana, come quelle che possono eccitare le menti inesperte - ma che di fatto vale meno della ca**a.

può venderla, affitarla, in tutto, in parte, decidere che gli fa schifo e demolirla. Può anche promettere senza vincoli di farci qualcosa, e poi non mantenere questa promessa.

Sì, liberissimo, però se qualcuno decide di stabilire un rapporto col prossimo, e poi fa promesse senza mantenerle, qualche dubbio sulla sua statura può venire. E se uno scienziato scopre qualcosa di meraviglioso e poi decide di non dirlo a nessuno perchè la scoperta "È SUA", resta sempre e comunque uno str***o. Oggettivamente. Bada bene: questo peccato Martin non lo ha commesso - dopotutto ha sentito il bisogno di scusarsi (contraddicendo palesemente tutto quello che sostieni qui).

tu, fan o lettore, non hai il MINIMO DIRITTO, e se hai qualsiasi pretesa, essa vale meno di zero.

tutto ciò che devi fare è astenerti dal rompere le balle, se tale rottura di balle non è gradita al proprietario.

(Continua il delirio superomistico...) Taglio l'esempio del gelato, per me la saga di Martin non è un gelato, non è un salame, e non è nemmeno una scopata con la tr**a preferita. È comunicazione fra esseri umani a un livello profondissimo. Qui c'è in gioco molto di più di un'offerta di "prestazioni" (parlo a Balon, e non all'accozzaglia di ideuzze filosofiche allucinogene dietro le quali si nasconde).

capisco che emotivamente ci si possa affezionare alla saga, cominciare a considerarla propria, pensare di poter avere delle pretese, ma non è mica così, è un comportamento estremamente infantile.

E non osare dare dell'infantile a me, e a nessun altro. Almeno, non farlo prima di avere smesso di succhiarti il pollice... :D

 

 

 

ndKhal: il tono di questo post è molto discutibile. Certi termini sono indiscutibilmente da censurare.


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Tyrion Hill
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Tyrion Hill
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Bannato
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Inviato il 21 febbraio 2009 1:24
Per me e' una questione morale, in tutto e per tutto, nel momento stesso in cui Martin lascia il messaggino: "Non preoccupatevi, in realta' ho gia' scritto anche ADWD, tra pochi mesi arriva pure quello", eccetera, come ha scritto alla fine di AFFC. Correva l'anno... 2005, giusto? La questione viene posta immediatamente su un piano morale, dopo che il contatto personale/famigliare/d'amicizia con i lettori viene stabilito (per sua scelta consapevole!).
Dov'è che lo avrebbe detto?

Io nella mia versione di AFFC nella postfazione non ho letto promesse riguardo ai tempi di scrittura.

Ma io, da un mio amico, quando mi dice "il prossimo anno", mica esigo che mi firmi una dichiarazione in triplice copia in carta bollata di fronte a un notaio, eh? Si sta parlando di un normale rapporto di fiducia fra esseri umani. Lo si gradisce persino in quei casi in cui l'amico che "promette" non è miliardario.
C'è scritto che ha scritto molto su di loro (ma questo non significa che ha scritto tutto il necessario per il nuovo libro, nè che il nuovo libro arriverà presto).

Come hanno già fatto notare diverse persone, non si sta parlando di una questione legale qui. Non stiamo cavillando sulle parole che sono state scritte in un "contratto" che Martin avrebbe "firmato". Lasciamole a Berlusconi, cose del genere. Stiamo parlando di un rapporto di amicizia che Martin sembra volere e cercare con i suoi lettori - cosa che mi pare innegabile. Per questo Martin si scusa, da' spiegazioni, s'innervosisce. Nelle storie d'amicizia e d'amore succede cosí. Si ama, si odia, si loda, ci si arrabbia.
Comunque io da pubblico mi incavolerei molto di più se fosse un autore solitario che nemmeno lanciasse anticipazioni e previsioni. Preferisco di gran lunga così com'è ora.

Ma anch'io lo preferisco cosí come è ora. Con un rapporto, una relazione col pubblico. Mi piace che prometta, e sono convinto che l'abbia fatto in buona fede. Mi piace che si scusi, e che senta il bisogno di giustificarsi, nel suo blog. Tutto questo discorsetto su "Martin ha diritto a fare quel che vuole", dopotutto, è esclusivamente una vostra fantasia - vagamente masochistica, oltretutto. Una manifestazione di rassegnazione, quasi fatalistica. "Noi siamo i suoi umilissimi lettori, non siamo degni di legare i lacci ai suoi calzari".
Dire "Fra poco morirai, ma concludi prima di morire" non significa amare la persona per quello che fa, ma semplicemente amare quello che fa e basta. C'è una sottile differenza.

Talmente sottile da svanire. All'atto pratico è esattamente la stessa cosa.
Non che occorra per forza amare Martin, eh, solo che ricevere in continuazione messaggi che profetizzano la propria morte imminente, accompagnati in più da un tono di cinico menefreghismo verso la propria persona, a lungo andare dà fastidio.

Come ho detto, per me sarebbe solo motivo di gioia. :D
Ok, è un dato di fatto che molti ragionano così ed giusto guardare in faccia a tale realtà. Ma a lungo andare sentirlo ripetere in continuazione scoccia anche, comprensibilmente.

Martin è più arrabbiato con se' stesso che con quelli che gli mandano queste manifestazioni di profondissimo amore.

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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 21 febbraio 2009 1:45
E se uno scienziato scopre qualcosa di meraviglioso e poi decide di non dirlo a nessuno

 

le cronache non sono state "scoperte"... il paragone con la penicillina mi sembra quantomeno audace

 

 

Ogni opera d'arte sussiste in quanto relazione tra esseri umani, e trova il suo senso nell'essere mezzo di comunicazione fra persone, per esprimere l'inesprimibile

 

"esprimere l'inesprimibile"... cerco una definizione per questo concetto... ah sì: una semplice frase ad effetto, altisonante, come quelle che possono eccitare le menti inesperte - ma che di fatto vale meno della ca**a.

 

scherzi a parte, io sono per l'assoluta e intangibile indipendenza dell'autore.

scrivere è qualcosa di personalissimo, probabilmente in asoiaf martin ci ha messo tutta la sua vita, i suoi sogni, le sue frustrazioni, i suoi ricordi.

e il fatto che anche tu/io/noi possiamo parzialmente ritrovare in asoiaf anche le nostre di vite/sogni/ricordi, pur essendo qualcosa di molto bello e speciale, non può farti scordare che è Martin ad averci ha messo l'anima in questo lavoro.

 

in questo senso è SUA, forse una delle poche cose che gli appartiene veramente ed esclusivamente, e non saranno certo le esortazioni/intimidazioni/lamentele di alcuni fan a cambiare questa realtà.

Martin giustamente lo ribadisce con fermezza.

 

È comunicazione fra esseri umani a un livello profondissimo

 

apparentemente, Martin vede la realtà un po' come me, a questo punto.

 

mi lancio in una disquisizione filosofica... l'ora è tarda ma ci provo :D

 

le cronache rappresentano, anzi sono , l'Io profondo di Martin, unico, particolare, irripetibile.

le cronache sono un un idea, l'Io di Martin che plasma la realtà.

 

ora, non sto a ripertiti il mio discorso di come l'individuo si rapporta con la realtà fatta di specchi deformi, ma è così: e le cronache sono il modo in cui Martin si rapporta con il mondo. E anche le wild cards, e i calendari, e i soldatini...

e ovviamente gli da fastidio che arrivi qualcuno a spiegarli come dovrebbe invece rapportarsi con la realtà, con quali tempi, con che atteggiamento ecc....

 

 

 

infondo la differenza credo stia tutta qui: leggendo le cronache, io ritengo di aver comprato ed esperito un altro universo, un altra idea di realtà molto bella e stimolante, il mondo creato da martin.

ma rimango consapevole dell'incomunicabilità di fondo, della singolarità e la libertà dell'individuo, da rispettare sempre e comunque.

tu invece credi di aver instaurato in rapporto, una comunicazione, un "essere sulla stessa linea d'onda" e credi che da ciò derivino diritti (e doveri?).

 

 

 

 

EDIT: tu dici: Martin è più arrabbiato con sè stesso... vero, può essere, non riesce più a esprimersi, rapportarsi come disederebbbe.

questo è tragico, e merita rispetto, non atteggiamenti indisposti e impazienti.

la scrittura è il modo (uno dei modi, dai...) con cui martin si esprime, con cui martin è.

chi non è uno scrittore forse non può capire a fondo, ma è come se un prete perdesse la fede, o un pornoattore diventasse impotente, o stephen hawking non sapesse più fare di calcolo... insomma è come se voi perdeste il vostro modo di essere...


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Dayan
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Dayan
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Inviato il 21 febbraio 2009 2:26

Martin può anche non finire la sua saga, se questo gli da soddisfazione verso quei fan che lo vedono solo come uno sforna libri.

Tanto i soldi li ha fatti lo stesso ormaie se li può godere.

 

ma a chi fa il torto? A me piace davvero tanto leggere i suoi libri, e li ho sempre raccomandati a tutti. ma non perderò il sonno se dovessi scoprire che resteranno incompleti.

 

Lui invece? può scegliere. fare un dispetto e far sì che i suoi libri su cui ha lavorato tanto finiscano tutti nella pattumiera (voi terreste nella libreria una saga incompleta che sapete resterà tale?) o terminarla e magari questa resterà al fianco di libri immortali.

 

Chi si ricorderà di martin se i suoi lavori resteranno incompleti?

io me ne farò una ragione e me ne dimenticherò.

 

Contento lui.... contenti tutti. cmq non credo sia questo il suo sogno


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Spree
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Inviato il 21 febbraio 2009 4:57

Sì, probabilmente smetterò di leggerlo, ma questo non mi impedisce di farlo con amarezza, e quindi con rabbia nei confronti di chi mi aveva prospettato un prodotto non conforme alle descrizioni iniziali, giusto per continuare nella pantomima del linguaggo commerciale.

Saremo in un libero mercato, ma nella compravendita di libri intervengono alcuni fattori in più che non il semplice esborso di denaro e la produzione di un servizio. Fattori emotivi, ad esempio. E tanto altro ancora.

 

Quali descrizioni iniziali? Fatte da chi? Quando? Con che tempi di sviluppo?

 

E ancora:

- "Da un mio amico mi aspetto...". Peccato. Martin non ènostro amico, guarda un po'. E' uno che scrive dei libri, che a noi piacciono. Ergo, li compriamo.

- "Rischia di perdere il sostegno dei fan.. delude le aspettative dei fan... " e similari. Beh, affaracci suoi. Evidentemente può/vuole correre il rischio, legittimo per chiunque offra un bene a servizio, di perdere la sua clientela.

 

Tutto il resto è fuffa. Ci può stare che si definisca il comportamento di Martin contrario a una supposta etica dello scrittore (anche se io non credo - l'esempio con dottori e avvocati poi è insensato: lui non si è mai impegnato con nessuno a finire chicchessia. Un avvocato deve seguire fino in fondo una causa, mica anche quelle dopo per tutta la tua vita solo perché tu una volta sei stato suo cliente), al limite anche scorretto, ma questo è tutto. L'unica cosa che si può fare se lo disapprova, che si ha il diritto di fare, è smettere di comprare.


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AryaSnow
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AryaSnow
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Inviato il 21 febbraio 2009 10:26
Ma io, da un mio amico, quando mi dice "il prossimo anno", mica esigo che mi firmi una dichiarazione in triplice copia in carta bollata di fronte a un notaio, eh? Si sta parlando di un normale rapporto di fiducia fra esseri umani. Lo si gradisce persino in quei casi in cui l'amico che "promette" non è miliardario.

Io non la vedo come una promessa. Se un amico mi dice "spero di riuscire a fare questo", non lo vedo come una promessa e non considero addirittura immorale non farlo. Non lo fa? Amen. Alla fine mi ha anche specificatamente messo in luce che è una speranza. Dovevo aspettarmelo. Liberissimo.

Che poi "amicizia" fino ad un certo punto. E' un rapporto di simpatia verso una generica categoria di persone, senza riferirsi a me in particolare e senza parlare con me nello specifico. La parola "amicizia" la uso per legami superiori a questo. A maggior ragione, se mi dice "spero di fare una cosa", non mi aspetto che faccia salti mortali per riuscirci, visto che tra l'altro non si parla nemmeno di una cosa che determina la mia vita/morte/carriera lavorativa ecc ecc, ma solo di un libro fantasy da leggere per hobby.

Certo, sarebbe stato apprezzabile se lui si fosse dato una mossa per i suoi lettori. Ma non lo vedo addirittura come un dovere morale.

Anni fa avevo un'amica (sicuramente più vicina a me di quanto lo sia Martin) che scriveva per me delle puntate di fanfiction che mi piacevano tantissimo, ero proprio coinvolta nella storia. E anche lei mi diceva "Mah, spero di darti la prossima più o meno entro questo periodo..." Ad un certo punto si è rotta le palle e non è più andata avanti. Pazienza, amen. Mica mi sono incacchiata. Certo, mi è dispiaciuto e avrei apprezzato molto se fosse andata avanti, ma non lo pretendo come un dovere morale. E no, nel mio discorso qui non è una questione di essere pagati o meno, a meno che non si diano soldi in anticipo per tutta la "serie".

Poi sono punti di vista. Ognuno ha la sua visione morale.

 

Come hanno già fatto notare diverse persone, non si sta parlando di una questione legale qui. Non stiamo cavillando sulle parole che sono state scritte in un "contratto" che Martin avrebbe "firmato".

Ma chissenefrega se è legale o meno. Se io devo accusare qualcuno di una "promessa che non ha mentenuto", devo innanzitutto vedere la promessa. Io in quello che ha scritto di promesse non ne vedo, per me non è una promessa.

 

Mi piace che si scusi, e che senta il bisogno di giustificarsi, nel suo blog. Tutto questo discorsetto su "Martin ha diritto a fare quel che vuole", dopotutto, è esclusivamente una vostra fantasia - vagamente masochistica, oltretutto. Una manifestazione di rassegnazione, quasi fatalistica. "Noi siamo i suoi umilissimi lettori, non siamo degni di legare i lacci ai suoi calzari".

Ma assolutamente no. Nessuno lega i lacci dei calzari a nessuno e nessuno è superiore/inferiore a nessuno. Semplicemente lui è libero di scrivere come e quando vuole, così come io sono libera di comprare o non comprare, e di comprare quando voglio. Basta. Di promesse che bisogna sentirsi moralmente obbligati a mantenere io personalmente non ne vedo, nè pretendo che lui mantenga per forza le sue speranze/previsioni. Per me è così, anche da un punto di vista morale.

Non ci vedo niente di masochista. Mi pare molto più masochista incavolarsi e farsi in sangue amaro, della serie: "lo scrittore amico che mi ha tradito, cattivone, povero me :D" Ma ognuno ha i suoi punti di vista.

 

Martin è più arrabbiato con se' stesso che con quelli che gli mandano queste manifestazioni di profondissimo amore.

Ah, questo non lo so e non mi interessa. Affari suoi.

Io al suo posto mi infastidirei proprio per via delle mail.


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Inviato il 21 febbraio 2009 11:10

Boh, io questa cosa della promessa scritta mica la capisco... nella mia vita non ho mica bisogno di mettere per iscritto qualsiasi componente delle mie relazioni, senno' sarei finito! Lui ha proposto un libro (prima parte di una saga), e la gente lo ha comprato, letto e apprezzato. Poi ne ha scritto un'altro, seguito da un altro e poi uno ancora. A quel punto, il pubblico vuole sapere come finisce, e Martin LO SA!. Se un amico mi dice 'seguimi per questo sentiero', e io lo seguo per ore, e poi lui si stufa e dice, boh, io vado a casa, e tu non saprai mai dove voleva portarti, io mi scoccerei. Nessuna promessa esplicita, e ha tutto il diritto di farlo (mica eri obbligato a seguirlo).

Il successo di martin e' legato alla fedelta' del pubblico, fedelta' ANCHE basata sulla fiducia di vederne una fine. Sarebbe una visione decisamente utilitaristica del pubblico non riconoscere questo, e martin, scusandosi piu' volte, ha mostrato di non possedere questa visione. Quindi, anche lui non se la sente di ignorare qualche milione di persone che aspettano di sapere cosa avverra'.

 

Poi chiaro, lui ha il diritto di fare quello che vuole, e di lamentarsi degli eccessi di alcune proteste. In particolare, se i problemi sono di ispirazione o simili per me va benissimo, e non posso che augurargli il meglio. E' dire "ora che sono diventato ricco grazie a voi lettori delle cronache, ho voglia di fare altro arrangiatevi" che non gradirei... Anche perche', se a lui non piace essere considerato soltanto come uno sforna libri, a me non piace essere considerato soltanto come uno sforna soldi. Lui non era obbligato a scriverli, ne io a comprarli, ma ci guadagnamo entrambi se veniamo considerati diversamente.

 

Ho appena notato il nuovo update nel blog di Martin. I toni sembrano quelli di qualcuno piu' sereno, e questo mi fa piacere. Apparentemente si puo' anche essere ottimisti riguardo all'attuale svolgimento di cose.


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AryaSnow
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AryaSnow
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Inviato il 21 febbraio 2009 11:37
Boh, io questa cosa della promessa scritta mica la capisco... nella mia vita non ho mica bisogno di mettere per iscritto qualsiasi componente delle mie relazioni, senno' sarei finito!

Ma lui non lo ha promesso nemmeno oralmente =P

Di promesse esplicite non ce ne sono state da nessuna parte, con nessun mezzo. Poi voi vedete le sue parole e le sue scelte come una promessa implicita e sottintesa, io no.

 

Lui ha proposto un libro (prima parte di una saga), e la gente lo ha comprato, letto e apprezzato. Poi ne ha scritto un'altro, seguito da un altro e poi uno ancora. A quel punto, il pubblico vuole sapere come finisce, e Martin LO SA!.

Una può girare in minigonna e sapere che molti di quelli che guardano la vorrebbero sc****e, ma questo mica significa che deve sentirsi in dovere di dargliela :D

 

Se un amico mi dice 'seguimi per questo sentiero', e io lo seguo per ore, e poi lui si stufa e dice, boh, io vado a casa, e tu non saprai mai dove voleva portarti, io mi scoccerei. Nessuna promessa esplicita, e ha tutto il diritto di farlo (mica eri obbligato a seguirlo).

Il punto è che seguire il sentiero proprio non ha senso se non si arriva ad una meta. Mi avrebbe proprio fatto perdere tempo inutilmente.

ASOIAF invece io sono contenta di averlo letto lo stesso. Quei libri mi sono piaciuti anche così, abbastanza da poter dire che è decisamente valsa la pena di leggerli. Se avessi sentito l'esigenza di avere una garanzia per la fine della saga, di sicuro nemmeno l'avrei iniziata.

 

Il successo di martin e' legato alla fedelta' del pubblico, fedelta' ANCHE basata sulla fiducia di vederne una fine. Sarebbe una visione decisamente utilitaristica del pubblico non riconoscere questo, e martin, scusandosi piu' volte, ha mostrato di non possedere questa visione. Quindi, anche lui non se la sente di ignorare qualche milione di persone che aspettano di sapere cosa avverra'.

Ma io non ho detto che lui ha deciso di smettere la saga. Spero proprio di no.

Semplicemente secondo me avrebbe il diritto di fare anche questo, se lo volesse. Non mi sentirei "vittima di un comportamento immorale".

 

 

---------------------------------------

 

Comunque Martin ha appena scritto:

 

E no, per carità, non abbiate paura, non c'è mai stato il pericolo che io fossi scoraggiato dai commenti di troll, criticoni e detrattori, al punto di smettere di lavorare la libro. Sto ancora sbattendo la testa contro quella sanguinosa tastiera ogni giorno. Oggi è stato al servizio di... ah, no, non dovete ancora sapere di quel personaggio PDV. (nonostante avessi accennato)

 

Poi parla della sua giornata (dicendo quello che ha fatto oltre a scrivere ADWD) e dice Questo è stato un giorno abbastanza tipico, a dire il vero. Lavoro ad ADWD, ma senza escludere tutto il resto.

Insomma, la saga la vuole finire, ma con lo spirito "chi va piano va sano e lontano". Per lui ADWD rappresenta una delle sue tante attività.


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furia
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furia
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Inviato il 21 febbraio 2009 12:33

Imho l'unico sbaglio che ha fatto Martin è quello di aver dato e posticipato 4 date di scadenza: ha scritto veramente un ottimo libro e di ottima qualita' se per mantenerla ci badasse altre 4 anni no problem, poi anche lui è una persona è come tale ha i problemi di tutti e i vizi di qualcuno :D solo che trovo ingiusto illudere i fan con false date di pubblicazione, va bene sbagliare una volta ma 4 son troppe. puo' essere incantato quanto gli pare, pero' al momento che lo sai non dare date, semplicemente quando ultimi il libro o ti mancano uno o due capitoli puo' scrivere tranquillamente la data senza tante seghe mentali con fan e e-mail. :figo:


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calimero
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Inviato il 21 febbraio 2009 14:38

quando uscirà lo leggeremo.

punto.

 

polemiche, recriminazioni, insulti verso un autore sono solo fuffa...


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