12 per cento Di Pietro, 11 per cento Diliberto con Pecorario Scanio,9 per cento Prodi e Fassino e Bertinotti. Berlusconi allo zero per cento assoluto :victory:
oggi ho letto un articolo su "l'espresso" in
cui si diceva che il governo di Berlusconi è un governo neo-fascista.....
mi sembra quanto meno esagerato!!!!!!!!!!!!!
oggi ho letto un articolo su "l'espresso" incui si diceva che il governo di Berlusconi è un governo neo-fascista.....
mi sembra quanto meno esagerato!!!!!!!!!!!!!
sì,sembra esagerato anche a me.
Dal Corriere
NAPOLI - «La sinistra non sa neanche dove sta di casa la politica sociale, si riempie la bocca con questa parola ma vuole solo governare per avere il potere, per mantenerlo e per profittarne». È questo uno dei passaggi del comizio elettorale che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sta tenendo a Napoli. L'ATTACCO AI GIUDICI - Il Cavaliere, dal palco, torna anche ad attaccare parte della magistratura, accusando la sinistra di «scamparla sempre» e denunciando «l'intreccio perverso» fra la Lega delle cooperative, giunte rosse e organizzazioni criminali. «Lo Stato che vogliamo - ha detto il presidente del Consiglio - è uno stato in cui i giudici non possono essere utilizzati per cercare di eliminare gli avversari politici. Uno Stato - ha aggiunto - in cui i giudici non devono garantire l'impunità a chi sta dalla parte loro, dalla parte rossa, dalla parte della sinistra che ne commette di tutti i colori e la scampa sempre e comunque». «Ogni riferimento - ha detto ancora Berlusconi - alla Lega delle cooperative e agli intrecci perversi fra cooperative rosse, giunte rosse e associazioni criminali è puramente voluto». «PRODI? UN POVERACCIO» - Berlusconi ha preso di mira anche il suo avversario nella corsa a Palazzo Chigi, Romano Prodi, definito «un poveraccio che si illude di contare qualcosa», ma che nella sua coalizione ha ricevuto «l'elemosina di 5 deputati». Non ha poi risparimato battute, riservandone una in particolare al segretario dei Ds: «Fassino è ricercatissimo dall'associazione delle pompe funebri che vuole prenderlo come testimonial». E aggiungendo: «Guardate che non me le preparo: mi vengono così». MORETTI E IL CAIMANO - «Ieri sera ho avuto il piacere di vedere un ottimo regista italiano, che ha raccontato una fiaba e che mi ha dato un nuovo soprannome che francamente mi mancava: signori, io sono il Caimano». Berlusconi ha parlato così anche del film di Nanni Moretti. «Poi - ha aggiunto fra i fischi dei suoi sostenitori all'indirizzo del regista - per dimostrare che è vero hanno anche aggiunto che quando apro la bocca con la chiostra dei miei 32 denti, non si sa mai se è per ridere o per mangiare un comunista». «Leggetevi il libro nero sul comunismo - ha concluso - e scoprirete che nella Cina di Mao i comunisti non li mangiavano ma li bollivano per concimare i campi». «NON COMPRO PIU' GIORNALI» - Berlusconi ha poi detto di non comprare più i giornali «della grande stampa», quella «dei direttori che si telefonano per concordare titoli contro di noi» e di non farlo perchè «preferisco leggere la rassegna stampa che è gratis». E a proposito della Rai ha commentato: «Dovremmo pagare solo i due terzi del canone: quello della terza rete dovrebbero pagarlo loro», con evidente riferimento alla linea politica della Rete accusata di essere megafono dell'Unione. 26 marzo 2006
Per me sono le parole di un uomo alla canna del gas o che ha perso completamente la ragione :victory:
oggi ho letto un articolo su "l'espresso" incui si diceva che il governo di Berlusconi è un governo neo-fascista.....
mi sembra quanto meno esagerato!!!!!!!!!!!!!
in effetti è un pò esagerato.
x il resto è vero che berlusconi sta solo attaccando gli avversari tentando di fare battute a effetto, che per me lo rendono solo antipatico a quelli che sono indecisi su chi votare. Inoltre è l'unico nel centrodestra che lo fa, gli altri che sono con lui non lo stanno facendo...questo ha un significato x me: lui è stressatissimo e non ne può +!
x il resto è vero che berlusconi sta solo attaccando gli avversari tentando di fare battute a effetto, che per me lo rendono solo antipatico a quelli che sono indecisi su chi votare. Inoltre è l'unico nel centrodestra che lo fa, gli altri che sono con lui non lo stanno facendo...questo ha un significato x me: lui è stressatissimo e non ne può +!
effettivamente non fa una grande figura...... :victory: :singing:
x il resto è vero che berlusconi sta solo attaccando gli avversari tentando di fare battute a effetto, che per me lo rendono solo antipatico a quelli che sono indecisi su chi votare.
Mah! Non condivido quello che dici.
Mi pare da quello che ho letto dei tuoi messaggi, posso sbagliarmi, che tu non sei affatto un indeciso, ma sai benissimo chi o cosa votare.
E anche se fossi tra gli indecisi e le parole di Berlusconi ti suscitano quell'effetto come puoi dire che valga per tutti quanti gli altri indecisi? Varrà per alcuni come non varrà per altri.
Poi è ovvio, e non scopriamo certo l'acqua calda, che chi odia Berlusconi dice che è stressato, che non ce la fa più, che dice cretinate, che ha paura di perdere, ecc. ecc. Mentre chi lo ama dirà l'esatto contrario e anzi dirà che le parole del Premier sono Puro Vangelo. Non vi pare? :victory:
Come è Puro Vangelo, permettetemi, quanto detto sul Caimano di Nanni Moretti. Se è lecito, e per qualcuno pure divertente (e ci mancherebbe anche) fare ironia sul Premier secondo me è anche lecito che il sucitato Premier ironizzi sull'ironia. Che poi l'ironia sull'ironia a qualcuno da fastidio, fa ridere, fa piangere o quant'altro questo è un altro discorso.
Mario
:singing: :singing: :singing: ^_^
io sono di destra ma non mi piacciono tantisimo le ultime dichiarazioni di Berlusconi...( cmq il mio voto resta quello)
In questi giorni pre-elettorali mi sono trovato a riflettere con calma sulla politica italiana e devo ammettere che siamo messi male...e non è il solito modo di dire ma la realtà senza distinzioni. In particolare riflettevo sul fatto che dopo 12 anni (dal 1994) ci ritroviamo a dovere scegliere tra le stesse persone che nel frattempo sono diventati - diciamoci la verità - due vecchi!
Sono sempre stato un sostenitore dell'impegno e della cultura politica ma oggi francamente non me la sento più di rimproverare colui che dice: "non andrò a votare"; anzi, la mia sensazione (del tutto personale che - spero - venga smentita dai fatti) è che, a prescindere dal meteo, l'affluenza a queste politiche sarà veramente bassa; da minimi storici. In ogni caso, questa circostanza è una mera conseguenza della mediocrità politica di questi tempi. Nessuno più si assume le proprie responsabilità ed ormai lo scontro politico si è ridotto tutto alla formulazione di promesse che non verranno mantenute, perlomeno nella sostanza.
Tutti si affannano a cercare alibi, anche quando la verità è lampante; nessuno che abbia mai detto: è vero, questa legge è stata fallimentare cercheremo in tutti i modi di rimediare...Per non parlare della 'massificazione' delle idee; tutti a ripetere la stessa canzone senza far capire a nessuno le parole del testo.
Che si fa allora? via la tv, mi leggo un bel quotidiano...macchè! sono tutti faziosi ed è impossibile oramai distinguere la notizia dalla propaganda elettorale.
Come finisce allora? finisce che ognuno vota la parte politica che ritiene possa offrirgli maggiori possibilità, da cui ritiene possa ricavarne un vantaggio; in caso contrario passa la mano. Ovviamente è solo la mia opinione personale (e mi rattrista) ma sinceramente non riesco proprio a vedere qualcosa di positivo.
Alla fine non ha neanche più senso essere di "destra" o di "sinistra" perchè francamente non vedo una differenza di ideali, bensì di opportunità e convenienza.
Non che questo sia sbagliato in senso assoluto, ma spesso mi trovo a sorridere quando sento dire sono di sinistra perchè voglio l'introduzione dei pacs; oppure sono di destra perchè voglio una stato più liberista, ecc., ecc.
Vabbè, vi ho ammorbato abbastanza per cui termino qui. Per il 9 e 10 aprile, votate secondo la vostra coscienza e cultura, senza farvi influenzare da nessuno!
Mah! Non condivido quello che dici.Mi pare da quello che ho letto dei tuoi messaggi, posso sbagliarmi, che tu non sei affatto un indeciso, ma sai benissimo chi o cosa votare.
E anche se fossi tra gli indecisi e le parole di Berlusconi ti suscitano quell'effetto come puoi dire che valga per tutti quanti gli altri indecisi? Varrà per alcuni come non varrà per altri.
Poi è ovvio, e non scopriamo certo l'acqua calda, che chi odia Berlusconi dice che è stressato, che non ce la fa più, che dice cretinate, che ha paura di perdere, ecc. ecc. Mentre chi lo ama dirà l'esatto contrario e anzi dirà che le parole del Premier sono Puro Vangelo. Non vi pare?
Non facevo un ragionamento politico, ma un ragionamento di tipo umano, nel senso che si vede che fisicamente è provato, è stanco e forse questo non lo fa ragionare con mente sempre lucidissima, perciò gli scappano frasi che magari possono risultare antipatiche a qualcuno.
Il mio voto è netto e deciso da tempo ormai, ma non per questo odio berlsuconi, come altri di sinistra dicono o fanno credere. Critico berlusconi per il suo operato di governo e non mi piace il modello di italia che vorrebbe ci fosse, tutto qua, mi sembra sia legittimo.
Del resto non credo che uno che politicamente la pensa diversamente da me vada odiato a prescindere, anzi chi lo fa x me sbaglia e non ha capito il senso della politica.
Mi piace l'analisi di Lord Lupo sulla situazione, ma non sono d'accordo su questa frase:
Sono sempre stato un sostenitore dell'impegno e della cultura politica ma oggi francamente non me la sento più di rimproverare colui che dice: "non andrò a votare"
per il semplice fatto che il voto è un diritto che il popolo italiano si è conquistato attraversando 2guerre mondiali, battaglie x l'unificazione del paese e una dittatura.
Esprimere un voto oppure un voto nullo (che è ben diverso da starsene a casa) è un dovere e un rendere onore a chi ha combattuto x darci la possibilità di esprimere il voto e poco importa se la situazione politica è quella che è...alle urne ci si deve andare sempre e cmq.
Personalmente ho davvero poca considerazione di chi non va mai a votare!!
Il Silvio nazionale tuonerà anche a spron battuto su quanto siano comunisti i giornalisti in Italia, di quanto l'informazione faccia schifo per la sua faziosità (verissimo! Da ambo le parti :victory: ) e invitare Schulz a vedere come è ridotta la democrazia in Italia, ma se sapesse leggere l'inglese vedrebbe che la stampa nostrana è molto tenera con lui...
Leggetevi questo articolo, e nessuno mi venga a dire che The Guardian è un giornale comunista!
19.03.06
No comment
"Il New Labour deve riconoscere che Berlusconi è il diavolo".
Martin Jacques
16/3/2006
The Guardian
" Non dovremmo essere sorpresi che il New Labour sia stato coinvolto in uno scandalo a causa di Silvio Berlusconi. C’è qualcosa di totalmente prevedibile in ciò. Tony Blair fu felice di avere Berlusconi, insieme con il precedente primo ministro José Maria Aznar, come alleato al tempo della rottura tra Europa e Stati Uniti, nei mesi precedenti all’invasione anglo-americana dell’Iraq. Ha visto in Berlusconi un valido alleato per la sua politica estera pro-Bush. Infatti, è stato più vicino a Berlusconi di altri leader di centro sinistra come il precedente cancelliere tedesco Gerhard Schröder. Questo senso di affinità ha perfino assunto una dimensione personale e familiare, con l’ospitalità data da Berlusconi alla famiglia Blair durante le vacanze. Blair ha chiaramente un rapporto politico e personale con Berlusconi e questo ha influenzato il New Labour: Berlusconi è considerato un uomo con cui si può fare business.
Ciò disturba profondamente. Come può il New Labour valutare Berlusconi in questa luce? Come è possibile che non veda e rifletta sulla maligna influenza che ha sulla democrazia italiana? Berlusconi è il fenomeno politico più pericoloso in Europa. Rappresenta la più seria minaccia alla democrazia nell’Europa occidentale dal 1945.
Si potrebbe obiettare che l’estrema destra rappresentata da figure apertamente razziste e xenofobe come Jean-Marie Le Pen e Jörg Haider sia un pericolo ancora maggiore, ma queste figure sono marginali nella scena politica europea. Berlusconi non lo è. La democrazia si basa sulla separazione tra i diversi poteri: politico, economico, culturale e giudiziario.
La proprietà da parte di Berlusconi dei maggiori canali televisivi, e il suo controllo della RAI durante il suo Governo, insieme con la sua volontà di utilizzare il potere dei media per le sue ambizioni politiche, hanno minato la democrazia. Egli ha anche cambiato le leggi a suo piacimento, grazie alla sua maggioranza in Parlamento, per proteggere i suoi interessi personali e sottrarsi ai tribunali.
La connessione tra Berlusconi e il fascismo italiano non è difficile da decifrare. C’è sempre stata una tendenza ad aspettarsi che il fascismo ritornasse nella sua vecchia forma, ma questo non è mai stato il vero pericolo. Quello di cui dobbiamo avere paura è il ripresentarsi del fascismo in una nuova veste, tale da riflettere le nuove condizioni globali economiche e culturali del nostro tempo unite alle tradizioni nazionali. Berlusconi è precisamente questa figura. Egli tratta la democrazia con disprezzo: ogni volta cerca di minarla, di distorcerla e di abusarne. Non ha rispetto per i pilastri indipendenti dell’autorità, ed accusa i giudici di essere i tirapiedi dell’opposizione, descrivendoli come “comunisti”. Con il suo indiscriminato assalto a chiunque lo ostacoli, ha avvelenato la vita pubblica italiana. Egli discende da Mussolini.
L’errore del New Labour di riconoscerlo, peggio ancora di essergli amico, considerarlo un alleato, accettare la sua munificenza e la sua ospitalità, non può essere liquidato come un errore. Riguarda la visione mondiale e la capacità di giudizio politico del New Labour e di Blair.
Tessa Jowell non è una politica innocente. E’uno dei membri del Gabinetto. E’ stata a lungo una “Blairite” con una relazione di fiducia con il primo ministro. Ha lealmente sposato le sue posizioni nei confronti di Berlusconi come di una figura con cui fare affari. Può aver conosciuto o meno i dettagli degli affari di suo marito, ma sicuramente sapeva dei suoi contatti con Berlusconi, che lo aveva aiutato con consulenze fiscali ed assistito nei suoi tentativi di resistere ai giudici. E, senza dubbio, Jowell non vedeva nulla di sbagliato in questo. Dopo tutto, Berlusconi aveva la benedizione del suo primo ministro, egli era “dalla nostra parte”.
Ma Berlusconi è un uomo pericoloso con cui si può rimanere intrappolati. Il suo partito, Forza Italia, ha lavorato instancabilmente per assicurarsi l’eredità dei voti della mafia provenienti dalla Democrazia Cristiana.
I suoi tentacoli finanziari hanno abusato e sfigurato la vita politica italiana. Berlusconi considera la legge malleabile, negoziabile e corruttibile.
Il problema è che Blair e il New Labour non hanno mai riconosciuto che Berlusconi è il diavolo. Invece lo hanno trattato da amico ed alleato. Non hanno mai compreso, o non si sono curati a sufficienza, della minaccia tossica che rappresenta per la democrazia italiana ed europea. Ci sono due ragioni per questo. La prima è che è visto come un amico comune di Bush e di Blair. La seconda e che alcuni valori da lui rappresentati: ricchezza, celebrità e potere, sono quelli a cui Blair aspira e ammira. Il New Labour condivide alcune caratteristiche con Berlusconi, un culto del business e del dell’arricchimento, il credere nel potere dei media e un disprezzo per la sinistra. Noi stiamo assistendo a un lento degrado della democrazia europea, del quale Berlusconi è la più estrema e perniciosa espressione, ma della quale il New Labour, in una forma più leggera, è in parte causa e in parte conseguenza.
Quando il processo italiano andrà avanti, non ci sono dubbi che altre rivelazioni verranno alla luce. Qualunque cosa David Mills abbia fatto o non fatto non può essere visto come responsabilità di Jowell, Blair o del New Labour. Ma il fatto che il New Labour abbia accettato una così insidiosa influenza politica ha, senza alcun dubbio, aiutato a persuadere Mills che Berlusconi fosse un cliente accettabile e Jowell che non ci fosse nulla di sbagliato nel fatto che suo marito fosse in relazione con lui e con i suoi affari. Per questa ragione il primo ministro deve assumersi la responsabilità principale. Così come per l’Iraq, Blair è colpevole di un monumentale errore politico. La posta in gioco è la democrazia in una delle più grandi nazioni europee e, di conseguenza, la salute del governo europeo".
Postato da Beppe Grillo alle 20:36 in Muro del pianto | Commenti (1714)
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per il semplice fatto che il voto è un diritto che il popolo italiano si è conquistato attraversando 2guerre mondiali, battaglie x l'unificazione del paese e una dittatura.Esprimere un voto oppure un voto nullo (che è ben diverso da starsene a casa) è un dovere e un rendere onore a chi ha combattuto x darci la possibilità di esprimere il voto e poco importa se la situazione politica è quella che è...alle urne ci si deve andare sempre e cmq.
Personalmente ho davvero poca considerazione di chi non va mai a votare!!
Naturalmente, potremmo discutere per giorni sulla natura del diritto di voto e, comunque, anche io preferisco - come ho detto - l'impegno al disimpegno.
Il punto è che in questi anni la sfiducia per la classe politica ha raggiunto dei livelli inpensabili fino a due decenni fa; ed i motivi sono ascrivibili _tutti_ alla classe politica stessa. Pensa, ad esempio, a tutte le volte che i politici hanno invitato gli elettori ad andare al mare; le continue modifiche al sistema elettorale, ben compresa l'ultima presa in giro. L'uomo medio è stanco e tende a dare un segnale forte, di protesta (che, tra l'altro, è l'unico caso in cui può evere un senso); per cui se per anni andava ugualmente a votare e poi decideva di annullare la scheda o lasciarla in bianco, adesso preferisce non prendersi il disturbo. Non la definirei però pigrizia, quanto piuttosto un _dispetto_ fatto, nelle intenzioni dell'elettore, ai politici di turno colpevoli di essere incapaci. Neanche io condivido la scelta di non votare però sono diventato meno severo nel giudicare chi non lo fa, per i motivi detti. tutto qui :victory:
Leggetevi questo articolo, e nessuno mi venga a dire che The Guardian è un giornale comunista
Dall'articolo sembra uscire la figura di un misto equilibrato tra Hitler, uno psicopatico irrecuperabile e un'atomica, in grado di danneggiare qualunque governo con la sua sola esistenza... non so, mi pare esagerato :victory:
Il punto è che in questi anni la sfiducia per la classe politica ha raggiunto dei livelli inpensabili fino a due decenni fa; ed i motivi sono ascrivibili _tutti_ alla classe politica stessa. Pensa, ad esempio, a tutte le volte che i politici hanno invitato gli elettori ad andare al mare; le continue modifiche al sistema elettorale, ben compresa l'ultima presa in giro. L'uomo medio è stanco e tende a dare un segnale forte, di protesta (che, tra l'altro, è l'unico caso in cui può evere un senso); per cui se per anni andava ugualmente a votare e poi decideva di annullare la scheda o lasciarla in bianco, adesso preferisce non prendersi il disturbo. Non la definirei però pigrizia, quanto piuttosto un _dispetto_ fatto, nelle intenzioni dell'elettore, ai politici di turno colpevoli di essere incapaci. Neanche io condivido la scelta di non votare però sono diventato meno severo nel giudicare chi non lo fa, per i motivi detti. tutto qui
Mmmm....si in effetti, se uno sceglie quella via in modo cosciente e come protesta potrei anche capire.....ma purtroppo ho paura che quelli che fanno una scelta di questo tipo, con coscienza, siano davvero pochi, ho paura che la maggioranza di quelli che non va lo fa per pigrizia o per negligenza o per menefreghismo..... :victory:
Il punto è che in questi anni la sfiducia per la classe politica ha raggiunto dei livelli inpensabili fino a due decenni fa; ed i motivi sono ascrivibili _tutti_ alla classe politica stessa
Su questo concordo!!
Leggetevi questo articolo, e nessuno mi venga a dire che The Guardian è un giornale comunista
Dall'articolo sembra uscire la figura di un misto equilibrato tra Hitler, uno psicopatico irrecuperabile e un'atomica, in grado di danneggiare qualunque governo con la sua sola esistenza... non so, mi pare esagerato :victory:
Newsweek, rivista americana, ci è andata ancora più pesante. :singing:
Se volete metto il link, ma non vorrei diventasse causa di flame.
Quanto al non votare per protesta, ok, ci può stare. Però alla fine uno dei due al potere ci andrà sempre, quindi la protesta non avrebbe nessuna speranza di sortire qualche effetto.
Preferisco pertanto votare per chi ritengo migliore.