Non è che sia pessimo, ma con Tolkien che percorre le strada che lo porterà al Signore degli Anelli e al Legendarium c'entra davvero poco.
Poi avevo letto che c'era un'altro film incentrato su Tolkien, ma non se n'è più saputo niente.
The Lighthouse (2019) di Robert Eggers.
L'horror non è esattamente il mio genere preferito, ma questo film ispirato al racconto Il faro di Edgar Allan Poe mi incuriosiva. Che poi di horror ho trovato pochino.
Il film ci presenta la convivenza forzata di due guardiani del faro situato su un'isola - poco più che uno scoglio - lontana dalla costa. Il veterano, Willem Dafoe, e il suo aiutante, Robert Pattinson. Ciascuno dei due mente all'altro su sè stesso, fugge da qualcosa e si porta sull'isola i suoi demoni e le sue frustrazioni. Aggiungete l'isolamento forzato e totale e una quantità non raccomandabile di alcol, e il dramma è servito. Una discesa inesorabile, violenta ed allucinata nella follia.
Il film è girato in bianco e nero, ho letto che per girare sono state usati obiettivi e filtri per far assomigliare la fotografia simile a quella dei vecchi film degli anni '40, e non c'è stato alcun intervento digitale in post produzione. Dafoe e Pattinson sono magnifici (Dafoe riesce ad essere terrificante, in una scena), e i dialoghi una meraviglia.
Non è un film per tutti, ma per me è da 8 .
1917 - Sam Mendes - (2019)
Non é un film, ma una sfida registica. Girato con due sequenze sole (anche se non ho trovato il presunto stacco, o non ci ho fatto caso), ci riporta nelle trincee della prima guerra mondiale.
A dire la verità a parte alcune veramente brillanti e innovative tecniche di ripresa (i vari loop "di sorpasso", il "salto giù dalla casa del cecchino per riprendere il protagonista, il giro nell'appartamento della signora, quello della fabbrica con il soldato ubriaco, solo per fare alcuni esempi) il film é abbastanza anonimo. La missione affidata ai protagonisti é molto semplice, e i tentativi di creare suspense sono troppo forzati e artificiosi.
Belle le trincee invece, e se ne vedono un sacco. Lascia a desiderare la CGI, come precipita l'aereo per esempio, é penoso, non certo l'attuale state of the art.
Cast ricco di comparse di lusso. Benedict Cumberbatch, Mark Strong, Colin Firth, che non incidono particolarmente nel film, sono più visi noti da mettere sulla locandina. Il grosso lo fanno George MacKay e il "nostro" Dean-Charles Chapman di Game of Thrones (casting di Nina Gold, btw), che non riescono a brillare con questo format di film.
Insomma, buona l'idea, bello il setting, realizzazione superba. Fiacchi invece trama, dialoghi, rappresentazione degli attori. Tecnicamente un bel prodotto, ma ci manca l'anima.
Voto 6,5/10
Finalmente ho recuperato un po’ di filmetti che volevo guardare, cominciamo con il più atteso della categoria:
GODZILLA VS KONG
Hype molto alto, come mi è capitato di scrivere ho amato moltissimo il tono di Godzilla di questo nuovo monsterverse, un po’ meno quello confusionario del secondo Godzilla King of the Monsters per alcune esagerazioni che però sopperiva con tanti nuovi titani. Il trailer di questo quarto capitolo (va infatti contato anche Kong Skull Island) prometteva benissimo anche per alcune evidenti citazioni da Pacific Rim e Evangelion mai negate dal regista Adam Wingard
In realtà però nel film, che risulta piuttosto corto, le citazioni diventano più che citazioni perché molte cose sono proprio riprese paro paro da Evangelion e Pacific Rim (non a caso il secondo è ispirato al primo) ma paradossalmente sono le cose che per me funzionano di più. Il resto sinceramente, non che mi aspettassi chissà che cosa, mi ha lasciato con l’amaro in bocca. Perché mai?
Innanzitutto, il film è come si poteva intuire Kongcentrico dall’inizio alla fine ma il vero problema è che ho trovato imbarazzante il modo in cui persino lui venga tutto sommato trattato secondo l’ottica “umana” trasformandolo da metà film in poi nel classico scimmione homo abilis. Una delle cose che mi era piaciuta di più ed era stata ben resa finora era il modo in cui l’umanità fosse impotente di fronte a questi titani, nonostante alcuni irrisori tentativi di arginarli. Qui invece ovviamente si capisce subito che il protagonista Kong, a differenza di un Godzilla che fa quel che gli pare, è controllato ovviamente dalla solita bimbetta con cui addirittura comunica e da una certa in poi dimostri appunto delle tendenze evoluzionistiche non solo linguistiche ma culturali costruendo (nel caso degli avi) ed utilizzando oggetti. Meh. Oltretutto viene pure sfruttato per scopi non proprio chiarissimi (lo cacciano nell’ingresso della Terra cava per scopi non proprio nobili mettendolo in pericolo e buttandolo in un ambiente che non è il suo poraccio), facendogli fare così la figura di uno che è schiavo degli umani altro che “Kong non si sottomette a nessuno” come vorrebbero propinarci dall’inizio alla fine. Kong è la perfetta immagine dell’unica natura che l’uomo riesce a concepire: quella da lui plasmata e controllata, pure fisicamente un po’ simile. Tristezza.
Godzilla invece si vede poco, viene trattato male (nel senso non è interessante quello che gli fanno fare) e per quanto mi riguarda, preferendo il secondo, scontentando anche per una resa visiva non eccezionale (sembra in preda a una violenta psoriasi o a qualche problema di scaglie alla pelle). Come al solito però dimostra alla fine il suo punto per me vincente: osserva gli uomini e il loro campione Kong con un’aria tra il disprezzo e la rassegnazione e se ne va lasciandoli là come mammalucchi. Pure lui poco convinto.
Chiaramente si sa che i due protagonisti sono Kong e Godzilla, gli umani di contorno, ma purtroppo sempre troppo presenti e troppo ebeti, qui a livello oltrel’imbarazzante. Incommentabili.
Altra cosa deludente il background che nel primo film secondo me era vincente perché giocava molto sulla criptozoologia e pseudoscienza che qui invece lascia completamente il posto al Giacobbismo (la Terra CAVA!!! Oltretutto buttata là completamente ad membrum…) e alla fantascienza. Se non altro visivamente bella anche se troppo spopolata. E qui mi ricollego ad un altro elemento deludente: non si vedono nuovi titani. Io sono 2 film che voglio vedere il titano Leviathan, cioè Nessie di Loch Ness mannaggia!
In realtà si vede qualcos’altro che non è neanche così male ma sotto quel frangente temo che Pacific Rim sia ancora inarrivabile. Copiatissimo comunque sia come idea che come modalità. Anche in questo caso trattato però male sicchè non mi ha lasciato chissà quali emozioni.
Finite le critiche principali, anche se forse non ho sottolineato abbastanza che la trama è assurda e sta insieme con lo sputo, il che è un peccato perché pure nei precedenti qualcosa si erano inventati ma qui davvero alcune trovate sono troppo assurde! Passo alle cose che mi sono piaciute, poche ma ci sono:
La resa visiva: magnifica, il secondo duello, ambientato ad Hong Kong tra le nebbioline colorate dei neon dei palazzi è bellissimo da vedere, mi sono ritrovata più volte a chiedermi se fosse meglio quello o la sequenza pure ambientata ad Hong Kong del duello in Pacific Rim, o magari come sarebbe stato Pacific Rim con quel background invece che con la pioggia… E non si tratta dell’unica soluzione visiva forse poco coraggiosa ma spettacolare (qualcuno ha detto ascia?) Anche la Terra Cava che si vede poco se la sono giocata bene visivamente (il papocchio riguarda come è utilizzata nella storia). Altra bella scena con resa anche coraggiosa è quella del duello in mare, che pure riprende tanto direttamente dal terzo episodio di Evangelion. Le bestie pelose e l’acqua sono concetti difficili da realizzare ma qui ci sono riusciti abbastanza bene, anche se forse boh si tratta di una sequenza che manca di un qualcosa.
E forse questo è il senso che prevale in tutto il film che inizia senza particolari riferimenti alla situazione pregressa, sapevamo infatti che gli altri titani avevano migliorato il pianeta ma di questo o di loro non viene più fatta menzione.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Chissà se almeno in un film sulla prima guerra mondiale i tedeschi riusciranno mai a non recitare la parte degli antagonisti
800 eroi
Film che narra un episodio della battaglia di Shanghai tra giapponesi e cinesi nel 1937.
È stata una bella sorpresa soprattutto per la fotografia (in stile il nemico alle porte) che mostrava chiaramente la pianta della città alternando scenari di distruzione alle luci sfavillanti della zona europea. Molto bella anche la sovrimpressione tra Shangai passata e moderna.
Nonostante non manchino discorsi chiaramente propagandistici, essi non sono ipertrofici né esagerati. Basti pensare alla totale assenza di riferimenti al partito comunista o a una scena in cui i soldati rischiano per evitare la caduta della bandiera della base;bandiera della repubblica cinese che è la stessa usata oggi a Taiwan.
Secondo attesissimo film: WW1984
Ora già il trailer psichedelico e l’armatura tamarra non facevano ben sperare… ma il risultato è catastrofico.
Anche perché il film è stato girato con un budget superiore rispetto al precedente ma pare il cugino pezzente.
Veramente che pezzenteria in ogni dove!!
Andiamo con ordine: la trama, non che mi aspettassi chissà che cosa, è veramente scritta coi piedi.
Gli attori pure recitano meno che al minimo sindacale, passi la Gal Gadot che è sempre bella, anche se qua meno (causa cose sceme che le fanno dire e fare e abbigliamento meh), ma il comprimario inqualificabile. Pedro Pascal e Kristen Wiig un po’ meglio, ma i loro personaggi sono scritti malino, soprattutto il primo, io non l’ho capito. Dovrebbe essere il classico yuppie degli anni 80? Boh, è troppo overpowered ed esagerato e abbastanza insulso tra motivazioni e finale. Meglio il personaggio di Barbara Minerva (lo sanno gli americani che Minerva è un nome e non un cognome?) che personalmente è quello che mi è piaciuto di più nel film, anche se non necessariamente una studiosa per essere sfigata deve arrivare a quei livelli, anche basta con le donne storico/archeologo o simile che sono così imbranate da non riuscire a camminare senza inciampare. CGI pezzente per la trasformazione che è un po’ deludente e senza significato perché nei fumetti è legata a una divinità felina, mentre qua è lei che vuole diventare un superpredatore e si fissa col leopardato. Mah.
Passando alla trama andiamo sotto spoiler
Di fatto tutto ruota attorno a una reliquia che manco Relic Hunter… anche sorvolando su questo poi i risultati di questa lampada di Aladino che non è ben chiaro a quale divinità sia da attribuire e cosa sperasse di ottenere, ma segnalo ha un’iscrizione in latino che la studiosa di turno non conosce!! e sembra sia la causa della caduta di diverse culture antiche ultimi i Maya, i risultati dicevo sono quelli di far realizzare i desideri delle persone in cambio della loro parte migliore? E fin qua ci può stare, ovviamente è pericoloso esprimere i desideri perché a volte si ottiene qualcosa di diverso da quello che si voleva (vedi Barbara che acquisisce anche i poteri di Diana) ma presto Pedro Pascal biondo ci mette del suo perché desidera di diventare lui la pietra e per ottenere il suo successo personale si intorta tutti facendo esprimere agli altri desideri che lo avvantaggiano. Insomma già qua si capisce che il tutto diventa cervellotico e macchinoso e… noioso! Oltre che assurdo perché ben presto si assiste a tutta una serie di situazioni di impatto mondiale che sembrano mal amalgamarsi col mondo reale e col contesto del fu DCEU. Almeno potevano fare che alla fine tutti perdevano la memoria.
In tutto ciò Diana reincontra in un modo un po’ macchinoso il suo Steve (nel senso che all'improvviso compare un tizio che le parla come lui ma ha un'altra faccia, però lei da quel momento se lo immagina col faccione di Pine e quindi anche noi lo vediamo così) con cui aveva passato insieme credo una settimana e pare che sia il suo unico amore di sempre ed è disposta pure a rinunciare ai poteri pur di tenerselo … evvabbè sono io poco romantica. Senza considerare che Chris Pine è veramente conciato male in questo sequel e l’abbigliamento anni 80 non aiuta. Ma neanche i dialoghi, di un assurdo pietoso. Così come le situazioni: lei che cerca di vestirlo carino, lui col marsupio e la tuta, il volo su un caccia rubato allo Smithsonian ovviamente pienamente funzionante anche se si trovava in un museo che lui pilota geniale riesce a pilotare in due secondi per andare in Egitto. Tralasciando che la parentesi in Egitto è pietosa, e pure imbarazzante per il momento in cui WW salva 2 pupazzi a forma di bambino dopo una sequenza di combattimento tra veicoli in movimento, il momento aeroplano è pure infarcito da un’altra bella trovata: Diana che per risolvere il problema dei radar si sforza e riesce a utilizzare il potere dell’invisibilità perché anche suo padre lo aveva! A parte la citazione dell’aereo invisibile di WW (e il fatto che invisibile o no l'aereo i radar lo vedono comunque), mi aspetto quindi che nel prossimo Diana usi i fulmini perché li aveva anche Zeus, ma soprattutto perché questi poteri che spuntano come funghi senza che si siano visti in precedenza? Forse non le servivano? Forse non erano utili negli altri film? Mah. Si raggiunge il top in questo senso quando WW ascoltando i suggerimenti dell’amato impara a volare, in una sequenza che strizza molto l’occhio a Flight di Man of Steel. Che poi WW vola? Vola sfruttando le correnti dice... mah.
Tornando alla trama, è pure difficile da commentare perché non ha senso, Pedro Pascal biondo a una certa arriva pure alla Casa Bianca, poi scatena una guerra nucleare e alla fine Diana riesce a convincere lui e tutta l’umanità a rinunciare al proprio desiderio mostrando la verità col lazo della verità via streaming… Non sono io che lo racconto male, è proprio così…
Con tutto che questo potere della verità è il tema con cui si apre il film in cui una Diana bambina cerca di partecipare alle Olimpiadi ma a un certo punto bara e devono intervenire mamma e zia per spiegarle che non si fa. La sequenza iniziale mi interessava perché anche nel trailer pareva carina, e poi Themyscira è sempre bella (avrei anzi sperato di vedere di più), tuttavia anch’essa soffre di uno dei difetti principali del film: è troppo lunga.
Mamma mia che scene infinite, infatti il film risulta spesso noioso. Devo dire non ho trovato particolarmente ammirevole la regia di Patty Jenkins e non perché sia una donna, semplicemente scene troppo lunghe, noiose, ripetitive, attori svogliati, sceneggiatura e trama stupide. Zero epica, che invece nel primo WW c’era un po’.
Qui il tono potrebbe essere scanzonato ma poi si perde in troppa noia, troppa lunghezza e troppa melassa.
Dimenticavo: carino il cameo finale di Linda Carter!
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
E dire che avevo intenzione di vedermelo, qualche giorno fa...
Magari riesci a trovare quel quid che a me è sfuggito... però veramente deludente.
Premetto che neanche il primo mi era piaciuto tanto, più perchè il setting prima guerra mondiale non mi entusiasma mai nei film, però a volte riescono a piacere delle amene porcate quindi non si può mai dire.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Il primo WW è stato fiacco, decisamente, ma speravo che la Patty, con tutto il sacro fuoco delle "responsabilità in quanto regista donna" avesse fatto le cose per bene, stavolta...
E invece... oltretutto fa pure sembrare Diana una stronza nei confronti di Barbara, altro che girlpower, donne raffigurate come nei peggio clichè. Una invidiosa perchè l'altra è una gran fi... a cui tutti i maschi sorridono e offrono aiuto, l'altra che appena rivede il principe azzurro non capisce più una mazza. Che visione progressista.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
In effetti temevo che finisse a capelli strappati e unghiate in faccia...
Ovviamente c'è sul serio il momento catfight... non solo metaforico...
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La guerra di domani (Chris McKay, 2021)
Dopo una sacco di tempo, eccomi a rivedere un film (giá, non ne guardo piú tanti quanto una volta).
Che dire? Se si spegne il cervello (vedi dopo). il film puó rappresentare un paio di ore di divertente intrattenimento. Ottimi effetti speciali, sequenze d'azione non memorabili ma funzionanti, trama abbastanza compatta e accattivante, storia padre-figlia che (almeno sulla carta) avrebbe dovuto commuovermi parecchio. Non ci sono grossi difetti, nel film, problemi cosí grandi che mi sarebbe venuta voglia di spegnere: niente propaganda post 2020 (anche se la composizione del cast mi fa pensare che avessero la loro checklist a portata di mano, perlomeno sono stati abbastanza furbi da fare le cose implicitamente).
La sceneggiatura, peró, ha un tale numero di difetti, che pare proprio che costruire una storia logicamente sostenibile fosse proprio l'ultimo dei loro pensieri. Tra i tanti (tantissimi):
-Se l'umanitá del futuro é stata completamente spazzata via, come si puó credere che poche migliaia/decine di migliaia di persone, non addestrate, prese dal passato, possano cambiare le sorti della terra?
-Se la generazione che si viene a prendere é sostanzialmente quella dei propri genitori, come si fará a garantire che una generazione futura esisterá del tutto?
-Se in futuro sono rimaste 500 mila persone in tutto il mondo, perché preoccuparsi di prendere solo le persone che di lá a poco moriranno in modo da non provocare paradossi temporali? Praticamente il 90% delle persone vive oggi, durante la guerra saranno morte, a causa della guerra stessa!
-Se il futuro non é predeterminato, e i cambiamenti fatti qui creano un futuro alternativo, perché inviare decine e centinaia di migliaia di soldati nel futuro, quando quel futuro non é poi il "nostro" futuro, che potremmo modificare semplicemente preparandoci alla guerra con le conoscenze acquisite?
-Perché durante l'incursione, il comando viene dato a Pratt che é alla sua primissima esperienza in quella guerra, invece che ai 3 veterani, di cui almeno uno alla sua terza incursione? E perché il veterano accetta quella catena di comando, quando sa benissimo che il passato di Pratt in guerra, lá non servirá a nulla e potrebbe portarli alla morte?
-Perché é previsto il bombardamento della cittá, con il rischio di distruggere un importantissimo componente che Pratt deve recuperare a tutti i costi, quando in quella cittá non c'é piú nessuno da salvare? Non possono completare l'estrazione, e solo dopo procedere al bombardamento?
-Se una femmina attira in quel modo decine di migliaia di maschi, allora questo sembra l'occasione perfetta per una trappola: ne attiri una valanga in un posto sperduto (un deserto, la steppa, l'oceano), e poi nuclearizzi la zona.
-Perché Pratt, alla fine, decide che non ha "il tempo" per aspettare che governi e onu discutano di come procedere in merito all'astronave che ha scoperto? Tanto per cominciare, governi e onu hanno dimostrato capacitá di decisioni rapide quando sono comparsi gli uomini del futuro, non c'é motivo di credere che non sarebbero in grado di decidere ancora rapidamente. In secondo luogo, la sua affermazione "io non ho tutto questo tempo" é una sciocchezza: l'attacco non avverrá prima di trent'anni...
-Perché Pratt, prima di affrontare l'astronave aliena, non rimanda qualcuno indietro con le prove? Se loro falliscono , l'umanitá é condannata per la seconda volta...
Insomma, pare che gli sceneggiatori si siano accontentati della prima stesura e questo, per un film da 200 milioni, non é accettabile secondo me.
Inoltre, il finale é eccessivo, a tratti addirittura ridicolo. On a side note, con una sceneggiatura migliore, tutta la parte finale nel presente me la sarei potuta vedere bene come un film a sé stante, un sequel.
Il film é simpatico, potrei consigliarlo (con l'avviso di spegnere il cervello quanto piú possibile) ed é un intrattenimento poco impegnato (politicamente) come non se ne vede piú spesso purtroppo. Peró é di una stupiditá disarmante, per cui va preso per quel che é.
visto anche io e confermo il tutto. su tanti aspetti è meglio non pensarci. poi x me il suo più grande difetto è l'eccessivo ritmo. si passa da una parte all'altra senza approfondire molto le varie location ambientali/temporali.
poi finale grande meh. troppe cose non sense.