Come tutti i film di Nolan deve esserci l'elemento "strano". A me non è dispiaciuto ma non fa nemmeno impazzire. La trovata di Tesla però è stata un colpo di genio.

Top Secret! (1984) di David Zucker, Jim Abrahams e Jerry Zucker

Uno dei film demenziali del trio ZAZ più famosi, ma secondo me non il migliore. Mancano, al contrario della duologia di Airplane! e la trilogia de La Pallottola Spuntata, degli attori davvero caratteristici e comici, anche se Val Kilmer e Lucy Gutteridge fanno del loro meglio. La comicità è quella tipica del trio ZAZ: gag slapstick basate sull'assurdità e sulle esagerazioni, alcuni velati (ma neanche troppo) riferimenti sessuali e un romanticismo di fondo che però serve solo come cornice seria all'atmosfera demenziale. Un film sicuramente storico, ma invecchiato meno bene di quelli da me citati prima (che guarda caso vantano tutti, tranne Airplane II, la presenza del mitico e compianto Leslie Nielsen). L'ho visto in italiano e credo di aver fatto male, perché ad occhio l'adattamento dei dialoghi è piuttosto imperfetto, come lo fu per Airplane!.

Voto: 7

23 ore fa, osservatore dal nord ha scritto:

Che ne pensate del twist finale di the prestige (Nolan 2006)? 

Secondo me aiuta a capire fino a che punto sia stato disposto a spingersi Angier pur di prevalere sul rivale, a quale rischio si sia esposto e con quanta crudeltà abbia ogni volta ricominciato da capo.

Per me ci sta completamente.

The prestige é un film che mi sono sempre ripromesso di riguardare, perché a me non aveva fatto impazzire, ma moltissimi lo reputano bellissimo.

Il motivo principale sul perché non mi era piaciuto é presto detto: sono sempre stato affascinato fin da piccolo dagli effetti speciali e dall'illusionismo, e detesto profondamente i film che usano i primi per rappresentare i secondi. Nel film di Nolan avrei di gran lunga preferito un ingegnoso stratagemma realistico piuttosto che una stravagante spiegazione fantascientifica, peró é piú che possibile che il mio giudizio sia stato affrettato per via dei miei interessi personali, e che magari ad una seconda visione, scomparsa la delusione iniziale, ne apprezzerei di piú le qualitá.

2 minuti fa, Manifredde ha scritto:

Nel film di Nolan avrei di gran lunga preferito un ingegnoso stratagemma realistico piuttosto che una stravagante spiegazione fantascientifica

SPOILER THE PRESTIGE

Una storia vera (1999) di David Lynch

La storia vera di Alvin Straight, anziano pensionato dello Iowa che non disponendo di patente fa un viaggio di diverse settimane fino in Wisconsin a bordo di un tagliaerba a motore per andare a trovare il fratello che aveva avuto un problema di salute. Una storia decisamente inusuale per Lynch, abituato ad atmosfere ben più oscure ma che non rinuncia ad esplorare comunque le tipicità della provincia americana (si pensi a Velluto Blu e Cuore Selvaggio) ma facendolo in modo molto più tranquillo e rilassato. Lynch esplora i temi della vecchiaia e della famiglia in modo semplice e poetico, con una punta di amarezza per il tema della giovinezza perduta ma senza rinunciare al lieto fine che del resto corrisponde al lieto fine della storia vera (il viaggio di Alvin ha successo). Ultimo film di Richard Farnsworth prima del suo tragico suicidio.

Voto: 10

Top Secret! é un film che ho visto 100 volte da bambino. Credo che lo avesse in videocassetta mio cugino quando le videocassette erano ancora cosa rara, quindi era uno di quelli che guardavamo piú spesso 

Il 17/4/2021 at 17:16, Euron Gioiagrigia ha scritto:

L'ho visto in italiano e credo di aver fatto male, perché ad occhio l'adattamento dei dialoghi è piuttosto imperfetto, come lo fu per Airplane!.

Ricordo per lo meno una battuta che ha perso di significato nella traduzione (o almeno, dal contesto posso immaginare quale fosse la frase originale, ma non l'ho mai visto inglese). 

Il 16/4/2021 at 19:56, osservatore dal nord ha scritto:

Che ne pensate del twist finale di the prestige (Nolan 2006)? 

Chiusura magistrale del miglior film di Nolan, l'unico che mi sia piaciuto dall'inizio alla fine in quanto film.

The New Mutants (2020), di Josh Boone.

Dopo una produzione che definire travagliata è a dir poco eufemistico, il primo ed unico capitolo di una trilogia ormai saltata si fa finalmente vedere, anche se non ha poi molto da offrire. Le premesse sono interessanti, una variazione in salsa horror (in teoria) della classica storia degli X-Men: ci sono un gruppo di giovani mutanti, appunto, che vengono mandati in un'istituto allo scopo di scoprire quali siano i loro poteri ed imparare a controllarli, così che non rappresentino un pericolo per sè e gli altri. Solo che non c'è una splendida villa nei sobborghi di NY, non c'è alcun saggio mentore a trasmettere sicurezza e conoscenza, c'è una specie di manicomio con tanto di sistemi di sicurezza e di campo di forza tutto intorno e una terapeuta che ha scritto in fronte "ho dei terribili secondi fini" a caratteri cubitali fin dai primi dieci secondi che trascorre sullo schermo. Non è il classico film di supereroi, il che è anche un bene, ma non riesce ad essere un valido film horror, al punto da non riuscire a creare neanche un minimo di suspance, e non solo per il fatto che, sapendo che i protagonisti sono dei mutanti, già all'inizio hai una mezza idea di come andranno le cose: ma se il tema attorno al quale ruota il film sono le "oscure presenze" nell'istituto, 

Dal punto di vista della continuity, mi è parso di capire che TNM sia ambientato nella linea temporale che portrà al futuro distopico visto in Giorni di un Futuro Passato, e che il cattivo della saga sarebbe stato Sinistro. Peccato, tutto sommato.

Voto, 5.

Aquaman (2018) di James Wan

Seconda visione dopo averlo visto al cinema la prima volta due anni fa, l'ho trovato migliore rispetto alle mie precedenti valutazioni, benché anche in passato gli dessi la sufficienza. Ho ancora di più apprezzato la cura degli effetti speciali (e fra l'altro gli effetti speciali acquatici credo siano i più difficili da realizzare) e il tono epico di base nella storia, una costante dell'universo cinematografico DC e che in qualche modo deriva dalle atmosfere liriche fumettistiche. La storia è abbastanza semplice, ma non vi ho trovato buchi di logica o forzature, e soprattutto sembra ricollegarsi abbastanza bene a Zack Snyder's Justice League per quanto riguarda la faccenda del diritto al trono di Arthur che già nel film di Snyder veniva menzionata, mentre ci sono delle lievi incongruenze su particolari minori come

In ogni caso è indubbio che la Warner Bros con questo film abbia azzeccato un connubio vincente e soprattutto popolare: imbastire una storia semplice e dai contorni romantici (in questo film vi sono due storie d'amore, quella tra i genitori di Arthur e quella tra Arthur e Mera) con effetti speciali a profusione e un po' di spruzzate di umorismo. È chiaro che siamo lontani dalla visione epica e dark di Snyder, ma per quanto riguarda lo Snyderverse temo che dovremo attendere un bel po', ammesso venga mai realizzato.

Se non sbaglio è in programma Aquaman 2 che dovrebbe uscire l'anno prossimo e dovrebbe presumibilmente illustrare

Voto: 7

Minari (Lee Isaac Chung, 2020)

Primo film degli Oscar che riesco a vedere, a parte Tenet. Diciamo che mi sarei aspettata di peggio, un film più insignificante. Invece quella che sulla carta sembra essere l'ennesima storiella sulle difficoltà degli immigrati in America si rivela una riflessione sul rapporto arcaico che lega l'uomo (inteso come individuo maschile) alla terra (intesa proprio come "appezzamento di terreno coltivabile"), sui conflitti generazionali e interculturali vissuti all'interno di una stessa famiglia, dove attraverso tre generazioni emergono nostalgia, amarezza, diffidenza ma anche tanto affetto. Ho percepito anche una certa sensibilità da parte del regista, trasmessa soprattutto attraverso la fotografia e la scelta della colonna sonora. Bella la suggestione di un amico, che ha paragonato il film a una sorta di rilettura coreano-americana dei Malavoglia, ma con lieto (circa) fine.

Voto: 7.5

@Menevyn L'unica cosa che funziona in quel film è Anya Taylor-Joy 

RocknRolla (2008) di Guy Ritchie

Curioso film d'azione con atmosfere tra il serio e il surreale che in qualche modo anticipano Stretch - Guida o muori. La storia si snoda in realtà con tante storie minori che poi si intrecciano nel finale (tecnica che ricorda il cinema di Tarantino), utilizzando come filo conduttore un classico MacGuffin che sarebbe il quadro del miliardario russo. Un film divertente e originale che avrebbe meritato dei sequel, e in effetti leggo in Rete che per anni si è parlato del progetto di una trilogia.

Voto: 7

Hot Shots! (1991) di Jim Abrahams

Classica commedia demenziale diretta da uno dei membri del trio ZAZ e sceneggiata sempre da Abrahams e da Pat Proft, quest'ultimo collaboratore di storica data del trio suddetto. La trama sconclusionata è un pretesto, come sempre in questo genere di film, per inanellare un gran numero di gag e riferimenti parodistici verso vari film di quell'epoca, su tutti Top Gun ma anche Via col Vento, 9 settimane e ½ e Superman. Nulla di particolare, ma fa effetto vedere un tipo di comicità demenziale iniziato con Airplane! e diventato molto di moda in quegli anni e che ora sembra essere finito nel dimenticatoio. Uno dei primi ruoli da commedia per il mitico Charlie Sheen, che qui recita insieme a Jon Cryer 12 anni prima della loro interpretazione come fratelli Harper nella famosa sit-com Due Uomini e Mezzo. Nel complesso una visione divertente, ma vorrei rivederlo in lingua originale con i sottotitoli per vedere se le varie battute sono state tradotte correttamente.

Voto: 7

Secondo me non puoi apprezzarlo fino in fondo se non hai visto Top Gun, ci sono persino le parodie delle inquadrature

Il due invece riprende Rambo (più qualcosa di Van Damme) ma l'effetto parodia è molto più soft e si riduce a mera scemata.