No bè, ovvio che un plagio non sia un pregio (per altro, già prima la Disney aveva fatto la stessa cosa col Re Leone, che deriva da Kimba di Tezuka).
Dicevo solo che, essendo fan del cartone e di quel tipo di atmosfere, il film non poteva non piacermi avendo elementi molto simili. La Disney disse di essersi ispirata a Verne e certi film di Miyazaki, che sono appunto gli stessi spunti del cartone, ma è difficile credere che non conoscessero anche la serie.
Solo: A Star Wars Story (2018) - Ron Howard
Era l'ultimo Star Wars che mi mancava e vi diró che mi é piaciuto. I personaggi sono caratterizzati bene, la storia é concepita bene, nell'universo favolesco dei primi Star Wars, non nella ridondante gabbia di matti dell'ultima trilogia.
E se Harrison Ford non si puó imitare, Woody Harrelson e la "nostra" Emilia Clarke (Brava, molto più convincente, che non nella pelle della madre dei draghi) sono stati all'altezza dei loro ruoli.
Il film dosa bene il fanservice, mai troppo spiattellato, ma ci sono dei meravigliosi rimandi alla saga originale, e ci sono tutte le scene che i fan si aspettavano di vedere. Impagabile Han che parla il linguaggio Wookie
Anche se non stiamo certo parlando di perla del cinema, Ron Howard ha girato Solo con la bravura del regista navigato e riesce benissimo nell'intento di divertire.
Forse avrebbe potuto osare di più, (come tante produzioni Disney), ma i paletti per la trama li aveva messi già George Lucas due generazioni fa, tutto il resto sarebbe stato incoerente.
Voto 7/10
Anche a me Solo è piaciuto, non ho mai capito l'astio nei confronti di quel film. A me è piaciuto più di rogue one, che mi è piaciuti più della nuova trilogia... (a parte l'ultimo che ancora devo vedere)
Solo ha pagato per colpe altrui, episodio 8 ha diviso il fandom causando il flop di Solo, episodio 9 ha riunito il fandom nel ritenere sia ora di smetterla di stuprare le saghe storiche
Se hanno il coraggio ne creino di nuove invece di mettere le loro idee a modifica del passato, e vediamo chi ci casca
Pare non abbiano capito il messaggio, infatti ci aspetta un Indiana jones femmina femministissima interpretata da brie larson
Solo è piaciuto anche a me e molto più di Rogue One che l'ho trovato estremamente noioso e in certi punti senza senso. Per non parlare dell'ultima trilogia che per me in realtà non esiste.
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Birdman - o (L'imprevedibile virtù dell'ignoranza) (2014) di Alejandro González Iñárritu
Divertente e allo stesso tempo amara e introversa (forse troppo) riflessione sul mondo del cinema odierno, sul rapporto con il teatro, l'Arte e i social, ma anche riflessione sull'importanza del proprio posto nel mondo e delle proprie scelte. Girato secondo un lunghissimo piano sequenza (che però non comprende la scena finale), è un concentrato di tecnica ed umorismo paradossale, soprattutto nelle scene in cui Riggan Thomson parla con il suo alter ego Birdman. Molto centrata la critica ai critici, esemplificata nella scena tra Thomson e la critica Tabitha Dickinson. Nel complesso, un film che è quasi un capolavoro, se non fosse per l'eccessiva introversione nella narrazione di cui sopra. Il finale, per esempio, è a dir poco misterioso.
Vincitore di quattro premi Oscar: miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale, miglior fotografia.
Voto: 8
Io venerdì sera ho visto Midway di Roland Emmerich.
Mi ero anche dispiaciuta di non averlo visto al cinema, ma nonostante non paia affatto un film di Emmerich perchè non ci sono boiatone evidenti e non si esagera con la CGI, è proprio un film insulso. Non esiste approfondimento dei personaggi, tutti buttati là e alcuni mostrati solo per 5 minuti solo perchè conosciuti nel novero dei fatti legati a Midway, si fatica a comprendere trama e dinamiche, anzi personalmente non capisco il motivo di tanti festeggiamenti quando in pratica ci fu un massacro praticamente casuale. Non si riesce neanche ad apprezzarne eroismo o la vena celebrativa perchè appunto l'impressione è una lista delle spesa di comparsate e azioni molto ingarbugliate. Premio però l'assenza del tipico "noi siamo americani e siamo meglio degli altri, quindi facciamo le cose impossibili".
Che gran peccato non aver reso giustizia a un evento così essenziale della Seconda Guerra Mondiale.
Voto 6
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
ma più bello di rogue one non direi però sono gusti. io R1 l'ho trovato stupendo e al cinema ero uscito molto soddisfatto. certo che sicuramente per me sono 2 bei film all'interno dell'universo SW. ed insieme a mandalorian sono la cosa migliore di questa ultima fase.
chiaro che per il percorso travagliato solo rimane un mezzo miracolo. criticato oltre motivo.
sono d'accordo ovviamente con le critiche sull'ultima trilogia….devo vedere il 9 ma da qualche spoiler letto direi che sono impazziti...la saga skywalker era finita. dovevano fare qualcosa di completamente diverso all'interno di quell'universo.
cmq con Disney+ ho rivisto cap.2 e 3 (1 proprio no...paga alcuni personaggi insopportabili ed effetti speciali ancora un po' grezzi), e li sto rivalutando. soprattutto il terzo. la storia e tutto il funzionamento politico sociale sono interessanti. la trilogia prequel paga sicuramente il primo capitolo debole.
Johh Wick 3 - Parabellum (2019) di Chad Stahelski
La saga di "Baba Yaga" diventa sempre più pompata e inverosimile, con scene d'azione sempre più coreografate e catastrofiche ma anche con un sempre maggiore approfondimento delle regole dell'universo criminale in cui si muove John Wick. Le azioni del criminale bielorusso finiscono per minare i suoi stessi ex alleati.
Nella parte finale del film il Continental viene "scomunicato" e preso d'assalto dalle forze della Gran Tavola. Nonostante ciò, resiste agli assalti e viene riconsacrato quando Winston minaccia la giudicatrice di scagliare contro la Gran Tavola le sue amicizie di Net York. Dopo di che, Winston spara ripetutamente a John che cade da una grande altezza sbattendo contro vari ferri. E ovviamente sopravvive.
Continuo a non capire come una saga del genere sia diventata così popolare visto che la trama è davvero troppo esile, benché da un punto di vista tecnico sia diretta indubbiamente bene. Sono curioso per il capitolo 4, nonostante tutto, ma vorrei anche che il con il capitolo 4 avesse termine.
Voto: 6
Ti informo che vorrebbero fare anche, ovviamente, lo spin off al femminile
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
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Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Sì, avevo letto. In realtà avevo anche letto una dichiarazione di Keanu Reeves secondo cui faranno sequel finché il franchise avrà successo. Come dire, the show must go on. Comunque, tornando a film seri...
Lolita (1962) di Stanley Kubrick
È un mattonazzo di quasi due ore e mezza, ma anche uno dei migliori film del Maestro Kubrick. La discesa di un uomo perbene verso una morbosa ossessione (raccontata senza alcuna volgarità o immagine esplicita) e la storia prima della manipolazione della sua povera moglie e poi dello scontro con un viscido commediografo (interpretato da un camaleontico Peter Sellers) sono descritte e messe in scena con grande maestria. Assolutamente da vedere, nonostante il ritmo lento.
Voto: 9
L'avvocato del diavolo (1997) di Taylor Hackford
Dramma legale ma anche saga faustiana incentrata su un giovane avvocato ambizioso, interpretato da Keanu Reeves, e il suo mentore ambiguo, interpretato da un superbo Al Pacino (con la voce italiana di Giancarlo Giannini). È uno dei miei film preferiti, lo rivedo sempre volentieri. La parte migliore sono i monologhi di Al Pacino: istrionico, inquietante, perfettamente a suo agio nel ruolo. Il Diavolo lo poteva interpretare solo lui. Questa scena dovrebbe essere insegnata in tutte le scuole di recitazione.
Voto: 9
BlacKkKlansman (2018) - Spike Lee
Ho sempre fatto fatica ad avvicinarmi ai film di Spike Lee, temendo che potessero essere eccessivamente di parte (in effetti qualche accenno c'é),
i pazzi, sinistri membri del KKK festeggiano i loro deliranti riti mentre contemporaneamente nell'altra scena, i ragazzi dell'associazione studentesca dei Black Panthers ascoltando le confessioni orripilanti molestie subite da un nero anziano (che storicamente non ho potuto identificare). Il uni vengono mostrati per i fuori di testa che sono, gli altri vengono ritratti come apostoli raccolti attorno a Gesù.
Ma sono dettagli, perché il film é sorprendentemente aperto, addirittura la polizia, capro espiatorio in molti film, viene più volte mostrata in luce antirazzista. La trama comunque é intelligente, gestita bene e i momenti comici sono distribuiti con saggezza
da morire la prima telefonata al KKK, quando al "god bless white america" i colleghi di Ron si girano increduli.
Bravi, anzi bravissimi gli attori, il protagonista John David Washington e il vituperato Adam Driver (che nei film extra-SW sta veramente brillando), danno quella marcia in alla credibilità del film.
Io l'ho trovato assolutamente godibile e lo consiglio a chi sostiene che il cinema é morto, che non abbia più niente da dire e che comunque non ci sono più film belli da vedere.
Voto 8/10
Non mi ricordo se lo avevo recensito anche qui, comunque si è carino e ben fatto.
Tra l'altro come dici tu è un po' di parte, ma non troppo (almeno io ho percepito come ci sia un pregiudizio anche da parte dei neri rispetto agli altri e viene mostrato come anche le Black Panther siano un po' invasate - certo magari questa è un'impressione che ho avuto io e non qualcosa che vuole suggerire il regista).
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Scarface (1983) di Brian De Palma
Liberamente ispirato all'omonimo film di Howard Hawks del 1932 ma ovviamente molto più pirotecnico e violento e con un finale visto dalla prospettiva dei criminali anziché delle forze dell'ordine (nel film di Hawks il protagonista moriva per mano della polizia, qui per mano di un cartello della droga boliviano), è il ritratto perfetto dei lati oscuri del "sogno reaganiano", in cui la fame di soldi, successo e potere (e droga) finiscono per diventare l'ossessione del protagonista che finisce per affogarvisi dentro. Al Pacino è perfetto per il ruolo, fin troppo, anche se paradossalmente col senno di poi avrei preferito vedere il film in italiano perché adoro il doppiaggio storico di Ferruccio Amendola. Finale perfetto. Film molto ben curato: sceneggiatura di Oliver Stone, fotografia di John A. Alonzo, musiche di Giorgio Moroder (tra cui la classica Push It to the Limit di Paul Engemann).
Voto: 10