Scary Movie 3 (2003) di David Zucker
Forse il canto del cigno del vero cinema demenziale targato David Zucker, con la sontuosa (più o meno) sceneggiatura di Craig Mazin e Pat Proft. Tutto funziona in questa perla mirabile di comicità, a partire dall'estrema scorrettezza politica di molte gag (le continue botte che subisce Cody, il prete pedofilo, Michael Jackson, tutta la scena della veglia...) all'alone di genuinità e spensieratezza, tipico di un'altra epoca (16 anni fa!) e di un altro cinema (con il perbenismo ipocrita di oggi molte gag e battute non sarebbero applicabili). Il DVD inoltre contiene moltissime scene tagliate (alcune molto divertenti) e un finale alternativo, assolutamente epico. Insomma, un capolavoro da vedere, se non altro per non perdersi un'altra grande apparizione del compianto Leslie Nielsen!
Vedere questo film mi ha riportato alla mia prima adolescenza, lo conosco a memoria...
Voto: 10
Gone Girl
Non ero mai riuscito a vederlo, recuperato ieri in Tv.
Sono combattutto, adoro lo stile di Fincher e il film è girato benissimo, la colonna sonora di nientepopodimenoche Trent Reznor è perfetta, ci sono momenti davvero notevoli.
Ma ho trovato la sceneggiatura poco convincente (resto dell'idea che tra opera originale e adattamento sia necessaria una distanza che avere l'autore come sceneggiatore nella maggior parte dei casi impedisca), i tempi eccessivamente dilatati (149 minuti mi sembrano una enormità) e, consapevole di andare controcorrente, non ho trovato così straordinari gli interpreti, soprattutto la Pike, molto altalenante.
In ogni caso un gran bel cinema.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
The Vanishing (Kristoffer Nyholm, 2019)
Abituato a vedere film dove la posta in gioco é il destino di un paese, del mondo o addirittura dell'universo, non sono abituato a storie dove si cerca semplicemente di sopravvivere su uno scoglio per un'ora e mezza. E anche se il film presenta una bellissima atmosfera e un ottimo gioco di attori, quando partono i titoli di coda non posso non avere l'impressione di aver appena guardato un semplice episodio di una comunissima serie tv. Inoltre, ma questo é un mio gusto personale, l'episodio (reale) della sparizione dei 3 custodi solletica l'immaginazione in modi che l'interpretazione che il film ha scelto non soddisfa del tutto.
Ma non c'é nulla che non vada nel film, sebbene quasi tutto avrebbe, credo, meritato un approfondimento maggiore: dalla vita come guardiani del faro alle origini della vera e propria vicenda che viene raccontata. Film che comunque credo piacerá a molti, soprattutto a quelli interessati ai thriller psicologici.
41 minutes fa, Manifredde dice:Film che comunque credo piacerá a molti, soprattutto a quelli interessati ai thriller psicologici.
Allora è mio
Questa è l'unica Odissea: gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,
colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)
Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )
Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.
(benedettini disertori)
Godzilla king of the monsters
parto subito dal dire che questo terzo capitolo per certi versi è quello meno riuscito. non è male anzi a me è piaciuto ma rispetto agli altri 2 soprattutto a kong pecca di alcuni difetti. alcuni di cgi: per dire le teste di ghidorah sembrano un po finte (se le si confronta con per esempio drogon di got). e alcune scene sono spesso ripreso da lontano o come sfondo alle vicende dei protagonisti. avrei anche approfondito maggiormente gli altri mostri di cui alla fine si vedono solo alcune scene. sostanzialmente avrei spostato più l'attenzione sui mostri e meno sulle vicende umane, che sanno di già visto e quindi meno interessanti.
diciamo che paga molto lo splendido trailer di luglio 2018 che aveva creato grandi attese.
detto ciò è un buon film di intrattenimento e vediamo come si concluderà col quarto capitolo questo monsterverse, che io ho cmq trovato molto interessante.
voto: 6,5/7
p.s.: vorrei sapere il motivo della data di uscita scelta che è stata suicida in un periodo dove in 2 mesi sono usciti veramente tanti film importanti.
Quoto tutto, in particolare hai ragione a dire che le teste di Ghidorah sembrano così finte da esser ridicole laddove tutti gli altri mostroni sembrano invece ben più credibili. E trattandosi del principale antagonista non è esattamente un problema da poco. Quanto al troppo spazio dedicato alle vicende personali degli umani, sfondi una porta aperta, anche considerando che si tratta di vicende pure sceme perciò meno le trattavano più ne guadagnava il film.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
L'ora più buia (2017) - Joe Wright
Dal regista di Orgoglio e Pregiudizio, il film premio Oscar, per il migliore attore protagonista e premio Oscar migliore trucco e acconciatura. Entrambi meritatissimi, con un Gary Oldman praticamente irriconoscibile e molto credibile come Churchill. Il lavoro fatto dall'attore é mastodontico, un biopic del genere ha uno screentime enorme per l'attore protagonista. Passo, cadenza vocale, modo di muoversi, tutto studiato nel minimo dettaglio e riprodotto in modo convincente.
Sprecati gli elogi per l'attore (anche il resto del cast é molto credibile, hanno creato una copia quasi perfetta di re Giorgio, altro che Colin Firth in The Kings Speech, e Lily James é la fragilità fatta persona) la trama si regge degnamente per buona parte del film, ma credo sia di difficile comprensione per i non appassionati di storia e di politica. Mi ha un po' stupito il finale, in cui si sono reinventati Churchill modello buon Santa Claus e precursore della democrazia diretta. Non vedevo la necessità di fare un'apertura del genere in un film essenzialmente storico/politico. Come apice mi bastava il celebre discorso "We shall never surrender!"
Voto 7/10
2 hours fa, Lyra Stark dice:Quoto tutto, in particolare hai ragione a dire che le teste di Ghidorah sembrano così finte da esser ridicole laddove tutti gli altri mostroni sembrano invece ben più credibili. E trattandosi del principale antagonista non è esattamente un problema da poco. Quanto al troppo spazio dedicato alle vicende personali degli umani, sfondi una porta aperta, anche considerando che si tratta di vicende pure sceme perciò meno le trattavano più ne guadagnava il film.
Difatti, a differenza del film del 2014, come spettatore l'idea che fosse in corso un'apocalisse resta ferma a livello razionale, non viscerale
C'era una volta ad Hollywood (tarantino, 2019).
Film che consiglio a chi piace il mondo del cinema in sé e a chi trova interessanti i personaggi di tarantino colle loro stranezze e i loro discorsi apparentemente strambi ma in realtà profondi. Le citazioni ai lavori precedenti e all'immaginario narrativo del regista abbondano ma non disturbano. Finale alla bastardi senza gloria.
E pensare che fino ad ora la vicenda Tate e Manson mi era praticamente sconosciuta. È stato un colpo leggere poi cosa sia successo. Difatti il finale è un'ucronia in cui tarantino fa finire bene la storia
la cosa che non capisco di questo terzo (secondo per Godzilla) capitolo è che non hanno ascoltato le critiche rivolte al primo (che io ho apprezzato). cioè più mostri e più scontri. senza filtri "umani". peccato poteva venire fuori un filmone secondo me.
tarantino non lo guarderò. mi ha stufato. alla fine è sempre lo stesso schema che si ripropone. il suo apice lo ha avuto con kill bill. poi ok anche bastardi senza gloria e django ma di vedermi ore di discorsi che finiscono in splatter basta (scusate ot)
Infatti questo film richiede che ti piaccia proprio il film alla tarantino. Altrimenti non ti finisce più.
Concordo con Godzilla sopratutto perché, anche dai vari dietro le quinte, si vede l'impegno per un film in cui i mostri facciano una figura magnifica.
4 hours fa, Timett figlio di Timett dice:L'ora più buia (2017) - Joe Wright
Dal regista di Orgoglio e Pregiudizio, il film premio Oscar, per il migliore attore protagonista e premio Oscar migliore trucco e acconciatura. Entrambi meritatissimi, con un Gary Oldman praticamente irriconoscibile e molto credibile come Churchill. Il lavoro fatto dall'attore é mastodontico, un biopic del genere ha uno screentime enorme per l'attore protagonista. Passo, cadenza vocale, modo di muoversi, tutto studiato nel minimo dettaglio e riprodotto in modo convincente.
Sprecati gli elogi per l'attore (anche il resto del cast é molto credibile, hanno creato una copia quasi perfetta di re Giorgio, altro che Colin Firth in The Kings Speech, e Lily James é la fragilità fatta persona) la trama si regge degnamente per buona parte del film, ma credo sia di difficile comprensione per i non appassionati di storia e di politica. Mi ha un po' stupito il finale, in cui si sono reinventati Churchill modello buon Santa Claus e precursore della democrazia diretta. Non vedevo la necessità di fare un'apertura del genere in un film essenzialmente storico/politico. Come apice mi bastava il celebre discorso "We shall never surrender!"
Voto 7/10
Concordo sul finale appeso e sul senso di perplessità generale, sarei curiosa di sapere che ne pensi al confronto del Churchill visto in The Crown se lo hai visto, altrimenti recuperalo perché è molto più fedele e anche profondo secondo me.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
54 minutes fa, Lyra Stark dice:Concordo sul finale appeso e sul senso di perplessità generale, sarei curiosa di sapere che ne pensi al confronto del Churchill visto in The Crown se lo hai visto, altrimenti recuperalo perché è molto più fedele e anche profondo secondo me.
D'accordissimo sul confronto dei due Churchill. Gary Oldman è stato eccezionale, nulla da dire e il fatto che non avesse ancora portato a casa un Oscar, dopo i ruoli che ha interpretato era qualcosa di sconcertante per me. Mi sembra però che questo premio sia stato assegnato un po' per dare il contentino tardivo, come è successo a Di Caprio con The Revenant. Al contrario il lavoro fatto Lithgow in The Crown per me è di un altro livello. E' talmente entrato a fondo nella pelle di Churchill che mi ha fatto dimenticare di avere davanti un attore.
Qualcuno ha visto ad Astra? Non riesco a decidermi se dargli una possibilità
Stavo aspettando anche io di sentire qualche parere ^^" mi interessa ma non vorrei fosse il solito polpettone filosofico esistenziale spaziale.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi