Avengers: Endgame (Anthony e Joe Russo, 2019)
Visto anche io, ultimo degli ultimi. E devo dire che mi é piaciuto, e non poco. Intendiamoci: parlo sempre e comunque della categoria degli action movies, per cui posso chiudere un occhio sugli innumerevoli difetti della trama (che molti video su youtube hanno prontamente messo in evidenza) applaudendo per il successo di quello che era il suo scopo originale, ovvero chiudere in bellezza una avventura iniziata quasi 15 anni fa. Non oso immaginare quanto complicato debba essere stato costruire una storia che mostrasse cosí tanti personaggi (alcuni dei quali certamente con un minutaggio minimo previsto dal contratto, e altri con minutaggio cosí breve da essere praticamente solo comparse). Davvero un gioco di equilibrismo notevole.
La scelta del viaggio nel tempo poi (spero di non doverlo mettere sotto spoiler visto che lo sapranno pure i sassi ormai) é azzeccata: se il film doveva chiudere in pompa magna questo enorme ciclo, perché non rivisitare alcuni dei momenti del passato, come in un album dei ricordi? Idea funzionale, e originale nel contesto dei supereroi.
Quello che ho apprezzato é il tempo che si sono presi per l'introspezione e il dialogo. Considerato il genere e l'ipertrofia del cast, non era cosa scontata. Magnifica, ad esempio, la prima scena. Quello che mi aveva ormai da tempo stufato di questi film era la noia che mi veniva durante le innumerevoli - e mai davvero ispirate - scene di battaglia. Tutte uguali per 15 anni. E questo film non fa eccezione. Ma é una parte relativamente piccola delle oltre 2 ore e mezza, ed era sostanzialmente dovuta.
Quindi devo dire che, pur non essendo un appassionato del genere e pur non attendendo minimamente la prossima fase Marvel, il film mi é piaciuto e vederne la conclusione mi ha fatto rivalutare un pó questo progetto che per anni mi é parso solo un modo per spillare danaro a discapito di tutto il mercato cinematografico restante. Spero onestamente (ma non ci conto molto) che la perdita di questi attori tanto amati e caratteristici faccia un pó crollare l'hype per i prossimi episodi: un pó di respiro farebbe davvero bene a tutti quelli che vorrebbero provare qualcosa di nuovo.
Ottima, ovviamente, la parte tecnica. Anche se mi dispiace un pó che dopo 15 anni ancora non riescano a fare un Hulk davvero buono. Questo era il migliore, ma invece che con il motion capture mi pareva animato in keyframe: movimenti molto innaturali. Nulla in confronto ad Avatar e inferiori persino al Gollum (pure quello animato a mano). Credo che il tempo e il danaro in piú per fare qualcosa di meglio non erano disponibili.
anche io visto da poco…e purtroppo qualche spoiler anche se piccoli li ho letti. film notevole che merita una seconda visione più precisa. stupenda le scene finali e gestiti bene i momenti drammatici senza essere troppo sentimentali.
se in infinity war il protagonista assoluto era thanos, in questo lo sono gli avengers storici soprattutto cap e iron man. come era giusto che fosse. qualche piccola sbavatura nella trama ma dovendo chiudere 10 anni e più di 20 film si chiude un occhio senza problemi. unica cosa avrei preferito almeno nello scontro finale di vedere il vero hulk.
voto: 9
E va bene lo hanno visto tutti ho voluto dargli una possibilità anche io ^^
Avengers Endgame
ovvero ammazza come invecchiano male gli Avengers!
A parte gli scherzi è la cosa che mi è saltata più all'occhio e quella a cui ho pensato più spesso durante la visione del film. Tocca tutti ma in particolare Renner, la Johansson forse anche a causa di tutta la plastica che ha attorno, Evans parevano veramente sfatti. E l'idea di chiudere qua il ciclo mi è sembrata per questo altamente opportuna.
Veniamo però al film, la cui visione si è spalmata in ben 3 giorni tanto è riuscito a prendermi... trama tutt'altro che accattivante, in cui metà delle cose succedono a caso e l'altra metà credo anche (basta considerare il generale bordello legato ai viaggi nel tempo in cui non bisognerebbe alterare quella determinata linea temporale, motivo per cui si devono riportare le gemme, però si ammazzano o trasportano persone a caso di quella linea temporale, e non solo gli eventi modificati sono innumerevoli).
Trovata quella dei viaggi del tempo che rappresenta la scappatoia più facile e che non ha mai incontrato il mio favore in nessun media, ma che in fondo è l'epitome di ciò che vale per molta gioventù odierna: il piano degli Avengers che cosa rappresenta se non l'incapacità di accettare ciò che è, ciò che la vita ci destina, e andare avanti ancorandosi al passato?
Di fatto è la cosa che mi ha lasciato più perplessa di tutto il film: metà della vita scompare e dopo 5 anni, 5 anni!, la vita è ancora praticamente bloccata in una bolla di incapacità di accettazione. Francamente trovo difficile da concepire. Capirei dopo un anno o due, ma dopo 5 anni le città invase da vegetazione e mucchi di spazzatura mi risultano poco credibili. Specie laddove esistono tecnologie come quella di Stark e del Wakanda.
Non c'è neanche la solita cazzoneria Marvel, è tutto tarato su una specie di dramma mode che però non prende finendo per suscitare insofferenza o ridicolo. I personaggi infilati in crisi esistenziali senza capire bene perché(e si che tempo ne hanno a iosa per approfondire) con battutone a effetto loffio (funzionerà, deve funzionare perché non saprei cos'altro fare...) che suonano cosmicamente vuote.
Ovviamente si segnala la solita carenza in fatto di colonna sonora (veramente brutta) che rende piatto anche quello che vorrebbe essere epico.
Mi aspettavo la fiera dell'autocelebrazione ma i titoli di coda finali con tanto di autografi hanno raggiunto il livello comico di marchetta.
Ormai questo genere di film mi ha annoiato, perciò non mi aspettavo grandi cose, ma sono riusciti a deludere le mie pur basse aspettative costruendo qualcosa di molto banale, scontato e che mi è sembrato tirato via in molte cose.
Peccato perché la chiusura del cerchio, nel bene e nel male, avrebbe meritato qualcosa di più.
Se questo è quello che dovrebbe segnare un tassello della storia del cinema con incetta di Oscar siamo messi bene.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
57 minutes fa, Lyra Stark dice:Ormai questo genere di film mi ha annoiato, perciò non mi aspettavo grandi cose, ma sono riusciti a deludere le mie pur basse aspettative costruendo qualcosa di molto banale
Evidentemente le tue aspettative non erano tanto basse quanto le mie (e per la noia per questo genere di film concordo appieno).
57 minutes fa, Lyra Stark dice:in cui metà delle cose succedono a caso e l'altra metà credo anche
Questo film (esattamente come gli altri del MCU & company) non vanno assolutamente guardate con il cervello in modalitá standard, altrimenti é impossibile salvarli. Devono essere presi come una attrazione da luna park, un intrattenimento che dura 2 ore circa e che alla fine, l'unica cosa che conta é se ti hanno riempito quelle due ore o se rimpiangi di non aver sistemato i calzini. Se questa é la funzione, allora questo film andava preso "di pancia" e basta, come un piatto surgelato, senza domandarsi quali ingredienti ci fossero dentro, o quale cottura é stata scelta, o se davvero la carne é al 100% italiana. E, in quello, penso che abbia funzionato.
Se poi si voleva qualcosina di piú, persino Glass, tanto criticato, é piú intrigante.
Mah, sai la mia perplessità deriva appunto dal fatto che altri li avevo trovati almeno un minimo godibili, giá il precedente infinity war molto meglio, ma questo mi pare un sacco di roba messa là a caso perché si.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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6 hours fa, Lyra Stark dice:Di fatto è la cosa che mi ha lasciato più perplessa di tutto il film: metà della vita scompare e dopo 5 anni, 5 anni!, la vita è ancora praticamente bloccata in una bolla di incapacità di accettazione. Francamente trovo difficile da concepire. Capirei dopo un anno o due, ma dopo 5 anni le città invase da vegetazione e mucchi di spazzatura mi risultano poco credibili. Specie laddove esistono tecnologie come quella di Stark e del Wakanda.
Lungi da me difendere il MCU, ma non è che si sta parlando dell'accettazione della morte della propria nonna ultranovantenne, ma di qualcosa come la metà della popolazione terrestre. Ci sta che dopo 5 anni non si accetti la questione serenamente, e i mucchi di spazzatura servono a mostrare in qualche modo che la civiltà non è tornata esattamente in sesto.
Poi oh, è come dice @Manifredde, questi film sono proprio luna park in cui sali sulla giostra a cervello spento. O per meglio dire, bisogna rimodulare la proprio soglia di attenzione.
@Lyra Stark quello che mi fa più soffrire invece è che per colpa di queste baracconate il DCEU sia praticamente morto, ma queste è solo una nostra polemica personale di nessuna importanza...
9 hours fa, Manifredde dice:
Mm non sono d'accordo. I film del MCU come tutti gli altri blockbuster devono essere visti con il cervello perché è un tipo di cinema anche questo. Certo, non è quello di Kubrick ma ha comunque uno scopo e un idea e merita di essere visto con il cervello acceso
9 hours fa, Ancalagon dice:Mm non sono d'accordo. I film del MCU come tutti gli altri blockbuster devono essere visti con il cervello perché è un tipo di cinema anche questo. Certo, non è quello di Kubrick ma ha comunque uno scopo e un idea e merita di essere visto con il cervello acceso
Gli standard qualitativi di questo tipo di film se li sono creati da sé. Non sono snob da dire "non meritano nulla di piú": é cosí che sono stati progettati (e uso il termine "progettati" a proposito) ed é cosí che vanno fruiti, IMHO. Altrimenti, da un punto di vista artistico, andrebbero bocciati tutti perché alla fine della fiera, di tutta la dozzina e piú di film MCU che ho visto, non riuscirei a cercare il migliore, ma il "meno peggiore". Questa é la mia opinione personale, ovviamente, ma se 15 registi, fotografi, sceneggiatori e montatori diversi producono film che appaiono tutti uguali come ritmi, caratterizzazione, struttura e aspetto, un motivo ci sará...
Ma non voglio andare OT quindi:
First Man (Damien Chazelle, 2018)
Che dire: film scritto e soprattutto diretto con grandissima efficacia. Ci voleva finalmente un modo diverso, piú viscerale e intimo e realistico, per rapresentare questo genere di imprese. Sentire le lamiere che gridano dopo l'accensione dei motori e percepire l'ansia dei piloti nel domandarsi se tutto reggerá, vedere la luna e lo spazio con i loro occhi, percepire il senso di claustrofobia che genera questo tipo di veicoli. Il tutto alternato ad una vicenda umana certamente non comune e non noiosa.
Aggiungo 3 cose che mi sono parse un pó dei punti deboli:
-noi possiamo intuire ció che passa per la mente di Armstrong, ma il personaggio é taciturno e non particolarmente espressivo. Essendo un film biografico, avrei preferito sapere di piú sui suoi stati d'animo, piuttosto che analizzare costantemente i miei in seguito all'immedesimazione e all'empatia che avevo verso di lui.
-É un film su Armstrong, questo é vero, ma ci sono (e vengono rappresentati) decine di altri protagonisti in questa avventura spaziale. Nessuno di loro, a parte White, ha granché spazio in un film che dura comunque 140 minuti. Aldrin non lo vediamo neppure mettere piede sulla luna (posso immaginare i motivi che abbiano spinto a questa scelta, ma non credo di condividerla) e Collins avrá si e no 10 battute in tutto il film.
-Il film termina con il ritorno a casa. Se questo film é una biografia dell'uomo Armstrong, allora non puoi non mostrare come questa impresa storica ha influito sulla sua vita. Se é sull'Apollo 11, allora, come detto, hai decisamente sottovalutato troppi altri personaggi.
Al di lá di questo, il film offre davvero tanto e lo consiglio sicuramente.
EDIT
Una scena che mi ha un pó sorpreso nel film:
Armstrong lancia il braccialetto della figlia morta nel cratere della luna. Il significato é chiaro: "ti ho amato tanto e mi manchi molto, ma vedi? Papá ti ha portato sulla luna". Senza dubbio poetico. Ma anche inquietante. Non l'ho scritto prima perché pensavo che potesse essere storicamente accurato. Apprendo ora che non c'é alcuna ragione per credere che lo abbia fatto, e quindi le mie perplessitá si concretizzano. Il cratere della luna é uno dei posti piú freddi dell'universo. É anche tra i piú disperatamente desolati e bui. Capisco se avesse agganciato il braccialetto alla bandiera, o lo avesse depositato su uno dei supporti del LEM. Ma il ricordo della propria bambina morta affidato ad un braccialetto lanciato nella piú fredda, buia e solitaria tomba che si possa immaginare? Come padre, non avrei MAI potuto fare una cosa del genere...
Non mi ricordo se avevo già scritto qua la recensione (magari poi controllo e la posto) ma sono abbastanza d'accordo con quanto hai evidenziato. Tendenzialmente è un biopic poco biografico (non scava molto nella psicologia del personaggio ma forse perchè è lui a essere criptico né esplora molto il dopo luna, forse perché è parte di una storia più nota, preferendo invece approfondire e anche tanto, troppo, tutto quello che viene prima la luna), abbastanza asettico nella resa non ho capito se per incapacità o per scelta.
Quanto alla scena
Anche se capisco il tuo punto di vista e la penso come te credo che il suo gesto significhi che è finalmente pronto a lasciar andare e nel farlo decide di consegnare e legare il ricordo di sua figlia a un'impresa e a un luogo che hanno qualcosa di oltre l'umano. Qualcosa che nessun'altro bambino avrà.
Non dobbiamo dimenticare inoltre che per lui e altri addetti al settore lo spazio e la luna nel caso è visto come qualcosa di meraviglioso e lo scopo ultimo cui aspirare. Non credo ci vedano quei lati negativi che ci vediamo noi.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
In effetti il tuo é un modo interessante di leggere quella scena, e la rende anche piú "accettabile"
Non ho visto il film in questione, che prima o poi intendo recuperare, ma devo dire che realizzare un biopic su Armstrong deve essere stato veramente difficile. Personaggio sulle cui qualità umane sembra ci sia poco da discutere, ma noioso e poco interessante oltre ogni immaginabile misura. La rockstar della Apollo 11 era un'altra, e si sa. Anche se il trio Gagarin Titov Komarov... peccato fossero Sovietici e l'attenzione verso di loro sia infinitamente minore...
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Effettivamente stavo proprio pensando a questo anche io ieri e mi sono chiesta perché mai non fare un film per una volta incentrato su uno degli altri 2, Aldrin e Collins, sarebbe già una prospettiva più innovativa.
Anche se sull'argomento Il mio film preferito, per quanto anch'esso lungo e con picchi di noia, rimane Apollo 13.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
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the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Mulan II (2004) di Darrell Rooeny e Lynne Southerland
Seguito del mio film d'animazione Disney preferito. Ovviamente non raggiunge l'epicità, la complessità e l'elevatezza di temi del predecessore, ma questo era impossibile e la Disney lo sapeva bene visto che non è uscito al cinema ma direttamente in homevideo. È comunque una storia molto gradevole e con disegni assolutamente all'altezza (altro che il digitale di oggi), e con un femminismo genuino e sincero (non come quello di oggi) ancora maggiore rispetto al primo film. Nel complesso promosso.
Voto: 6,5
Spider-Man 2 (2004) di Sam Raimi
Dopo la duologia su Hellboy, un altro magnifico cinecomic d'altri tempi, evoluto negli effetti speciali ma soprattutto nella trama. I primi 15 minuti delineano alla perfezione la difficile situazione economica e sociale di Peter Parker con una grazie ed una capacità di sintesi che ormai non si vedono più nel cinema moderno, e Otto Octavius/Dottor Octopus è un villain magnifico e shakesperiano (a proposito, carina la citazione di J. J. Jameson a Doctor Strange!). E Kirsten Dunst è la miglior Mary Jane mai vista sullo schermo.
Un film assolutamente privo di difetti, uno dei casi particolari di sequel migliore del primo film e un ode al personaggio di Spiderman, oltre che una lezione di cinema.
Voto: 10
EDIT: peccato che la Dunst non sia rossa naturale di capelli, altrimenti sarebbe già entrata nel mio immaginario erotico personale.
Hai mai visto Kirsten Dunst recitare meno che benissimo? Io no. Vabbè la sua audizione per Intervista col Vampiro è storia.
Colossal (2016)
Film tanto assurdo quanto geniale. Sceneggiatura astuta, girato benissimo, con qualche perdita di ritmo a metà film ma tutto sommato trascurabile, cast stratosferico con una Anne Hathaway in stato di grazia (come spesso le accade).
Costato 15 milioni di dollari, ne ha incassati 4,5 e in Italia nemmeno è uscito in sala.
Il regista, Nacho Vigalondo, che sfoggia un controllo dell'inquadratura che farebbe felice un Fincher, adesso dirige una web serie per Hulu, mentre gente che non sa manco riempire un frame come si deve gira film che incassano un miliardo di dollari.
Boh.
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