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Commenti su film appena visti
D di Darrosquall
creato il 25 luglio 2005


Iceandfire
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Iceandfire
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Inviato il 15 novembre 2018 11:36

‘Black Panther’

Stan Lee e Jack Kirby avevano creato il character per i fumetti negli anni ’60 e ci è voluto oltre mezzo secolo per vedere il primo supereroe di colore targato Marvel al cinema.La cosa strabiliante è che  questo supereroe per come è stato rappresentato e perfettamente interpretato lascia il segno,a differenza per esempio di tutti gli Avangers  che cartoon erano e tali rimangono,stereotipati ,impalpabili,buoni sono per un intrattenimento senza pretese.Guardandolo, dopo una diffidenza iniziale che è quella per il recente universo Marvel,mi è venuto da pensare che questo film  è lontano anni luce dall’essere semplicemente un altro cinecomic e questo perché da ogni immagine,confronto,scontro traspare una vera anima non solo voglia di intrattenere fracassona e poco altro  (NB: a me gli ultimi film Marvel piacciono proprio perché sono pura azione ed evasione,generalmente).Indubbiamente questo film lascia il segno e fa pensare.Infatti inchioda la fantasia ad una realtà attualissima, a temi che sono socialmente rilevanti, ma lo fa in modo diciamo spontaneo  senza alcuna ombra di retorica ,una retorica che sarebbe stata fastidiosa perché recepita come strumentale,per cavalcare cioè un certo tipo di politica adesso estremamente attuale ( nel finale si celebra l’accoglienza in momento di crisi e si condannano le barriere ma ripeto il messaggio non è forzato,didascalico ,anzi è consequenziale a quanto ci viene mostrato). Black Panther è scritto e diretto magnificamente, è molto coinvolgente divertentissimo ed elettrizzante,è ovvio un action movie ricco della miglior azione sulla piazza (la scena del combattimento rituale alla cascata è un capolavoro di computer grafica e coreografia,ad un livello nettamente superiore alle scene di lotta degli Avangers ).Quanti film di supereroi ci sono che prendono di petto questioni etniche e di genere, ma a conti fatti ci fanno vedere solo stereotipi ipocriti  sul colore della pelle, senza mettere  al centro la coscienza razziale e l’orgoglio, la ricerca e la celebrazioni delle radici nere?Tutto infatti in essi risulta forzato mentre in questo film no..tutto scorre con armonia e ha grande impatto anche emotivo . “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”,  e  nessuno lo sa meglio del principe T’Challa che, dopo la morte del padre eredita il regno di Wakanda, stato africano di fantasia che, in seguito alla scoperta di un prezioso metallo (il vibranio), ha coltivato segretamente la civiltà più avanzata del mondo. T’Challa ne è  il sovrano e il protettore, grazie ad una  magica erba a forma di cuore, che gli dona una forza sovrumana trasformandolo in Black Panther, e alla tuta progettata dalla sorella, tecnologicamente geniale. La ricchezza e le possibilità nascoste del Paese attirano nemici senza scrupoli e fanno riemergere dal passato un potente nemico. Lo stesso  Wakanda per come è strutturato stimola una precisa domanda: quali sono i suoi doveri nei confronti del mondo, nei confronti dei fratelli che stanno combattendo e spesso perdono anche la vita per i loro diritti?E’ giusto che la sua avanzatissima tecnologia sia rivelata e posta alla portata di tutto il mondo oppure che per paura o meglio grettezza di essa se ne avvantaggino solo i locali? Bisogna  aprirsi al mondo, condividere uno sviluppo tecnologico per troppo tempo custodito egoisticamente,  diventando anzi nazione leader per un nuovo dialogo globale in cerca della pace? Non siamo soli al mondo e questo egoismo non paga se si ha un minimo di sensibilità ,quella che peraltro il principe T’ Challa alla fine mostra di avere. Ed in questo dilemma Chadwick Boseman che interpreta  T’Challa/Black Panther mostra  naturalezza, carisma  credibilità direi per  l’intensità e l’efficacia  con cui affronta questioni di stato e scazzottate. Ma tutto il cast, quasi interamente di colore è straordinario: dal terribile e umanissimo cattivo di Michael B. Jordan  a Daniel Kaluuya  nei panni dell’amico del protagonista e capo della sua sicurezza, fino al mistico guru spirituale interpretato da Forest Whitaker.E che dire delle donne protagoniste e non?Lasciano certamente una vera  impronta; esse sono combattenti molto belle e fiere come Lupita Nyong’o, ex fidanzata di T’Challa e agente segreto del Paese in missione, oppure Danai Gurira , che è  a capo dell’esercito tutto al femminile di forze speciali dello stato.Molto ben interpretato da  Angela Bassett il ruolo di regale madre del principe,da segnalare infine Letitia Wright, intelligentissima ed ironica  sorella del protagonista.Da notare che nulla appare forzato ma è molto ben armonizzato non suona falso e strumentalmente ipocrita .Ill Wakanda è rappresentato  come  un luogo perfettamente  in equilibrio tra l’omaggio alla tradizione africana, alle sue tribù, alle sue regole, alla sua mitologia, al suo orgoglio( importanza del rispetto di una vera identità a prescindere) , e lo sguardo al futuro. Ci viene mostrato un vero e proprio miracolo visivo.

La colonna sonora è a cura di Kendrick Lamar ed è ho detto tutto: il  soundtrack, tra hip-hop, R&B, blues e influenze africane è azzeccatissimo

Insomma il film è da vedere secondo me

 

 

Modificato il 05 July 2024 17:07

Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 


Mar
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Mar
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Inviato il 15 novembre 2018 20:14

Animali fantastici: I crimini di Grindelwald

 

Animali fantastici: I crimini di Grindelwald Poster

 

regia di David Yates (già direttore degli ultimi HP); 
scritto dalla JKRowling; 
con Eddie Redmayne, Johnny Depp, Jude Law.

Sono andato a vederlo ieri sera (con la coscienza a posto, avendo pagato 2 biglietti al costo di 1) più che altro per far felice la mia lei (la quale a sua volta voleva vederlo principalmente per gli animaletti e Jude Law).
Preciso subito di aver visto il primo una sola volta e di ricordarlo solo a grandi linee quindi forse il mio giudizio potrebbe essere influenzato da un lieve disinteresse, comunque è solo il terzo film ambientato nel mondo creato dalla Rowling che vedo al cinema, dopo Il Principe Mezzo Sangue (i libri invece li ho letti tutti, anni fa). 
 

In generale non mi sembra malaccio l'idea di film ambientati in un luogo e in un periodo diverso rispetto a quelli di Hogwarts, ma sapere che ne mancano ancora due prima di arrivare al quinto e ultimo (quello ambientato nel '45 tra 2WW e scontro finale Silente vs Grindelwald) è sconfortante. So che ci sono state a priori diverse polemiche (tra cui l'omosessualità di Silente ignorata da Hollywood, l'idoneità di Depp dopo le accuse della ex, ecc.) ma francamente il prodotto finale è di una pochezza e banalità tale da non giustificare particolari polveroni mediatici, imo.

Vabe per farla breve non mi è piaciuto granchè, con poche o nessuna novità sul fronte animaletti in cgi, nessuna rilevante scena che non potesse essere riassunta in pochi paragrafi (o in questo poche scene flash back) escluse 2 o 3 rivelazioni su cui torno a breve. In altre parole sono convinto al 100% che 3 film sarebbero ampiamente bastati e questo è un tasto dolente se penso che la Warner Bros ha scientemente deciso di puntare tutto su questi anzichè su progetti più affascinanti e contoversi (King Arthur di Guy Ritchie !).

Non ho visto una buona recitazione (e non basta essere ingobbiti per far capire che si è introversi, o strillare e avere sbalzi di umore per trasmettere l'idea che si è lievemente instabili) nè mi ha colpito la sceneggiatura, certe volte avevo l'impressione che si passasse da una scena all'altra in maniera molto random, senza approfondimento o coinvolgimento ecc. Insomma, mi è sembrato un capitolo inutile, piatto (il titolo parrebbe ammiccare a chissà che misfatti e infamie), certamente inferiore al primo film... quanto di questo è influenzato dalle premesse iniziali?

Ah, persino le battute mi sono sembrate forzate (è l'humor inglese?), abbastanza gratuite rispetto alla situazione "non capisco se lei mi prende in giro o è solo francese" o un "odio Parigi" buttato li tanto per.
Ovviamente non avendo grandi aspettative non potevo restare deluso più di tanto, spero di non aver indispettito i fan, anzi se qualcuno lo andrà a vedere sono interessato a leggere considerazioni diverse.

sotto spoiler i "colpi di scena" 

Credence sarebbe ... Aurelius Silente . WTF??? Chi caspita è? Sbaglio o non è mai stato nominato un ipotetico terzo fratello? Se fosse davvero così, sarebbe un colpo basso IMO.

 

Quella tipa diventerà Nagini di Voldemort? WTF???

Fanny è una Fenice e non un Corvo...grazie / a causa di Grindelwald ?

Se ho capito bene, Silente non può combattere Grindelwald se non rompe quel Patto di Sangue. Non è un modo per mandare a quel paese tutte le originali implicazioni morali rivelate nel 7o libro? 

 

Ancora su Silente, viene mostrato mentre insegna Difesa contro le Arti Oscure. Ma non insegnava Trasfigurazione? O quella era la McGranit e basta? 

La figlia di Lenny Kravitz è una Lestrange. Per almeno metà film ho avuto il dubbio se fosse la stessa famiglia di Bellatrix. Evidentemente lo è. WTF. Che bisogno c'era di metterla in mezzo? di renderla innamorata di Newt ma fidanzata del fratello? E come cavolo sarebbe a dire che è nera??? Non era una delle famiglie più razziste, bigotte, estremiste, destrorse del mondo magico e non?

 

Aiutatemi a capire, mi sono perso qualche passaggio o cosa?


"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".

Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787

Alexander Hamilton, James Madison, John Jay

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Inviato il 18 novembre 2018 23:03

Solo (Ron Howard, 2017)

 

Appena finito di vedere, senza troppe aspettative visto il poco successo che ha avuto e la sua difficile gestazione. Ma lo dico francamente: mi è piaciuto! Al momento, nella nuova generazione, è quello che ho preferito. Credo che sia fresco, di un umorismo genuino e non forzato e, complice la maggiore indipendenza dal resto della trama principale, più libero di raccontare una storia nuova.

E forse è proprio questa la formula che avrebbe dovuto inseguire la Disney: nuove storie ambientate nello stesso universo, ma sdoganate dalla forza, dall'impero, dalla ribellione, da quelle aspettative che il pubblico di vecchia data forse aveva ma che la Disney, non ritenendole più alla moda, magari non si è sentita di offrire (ad esempio, massacrando i personaggi, l'ordine Jedi etc).

E io sarei decisamente più interessato ad avere un sequel di Solo che del filone principale: i personaggi mi hanno convinto, la storia pure. E mi sorprende (ma forse non dovrebbe) che la Disney abbia proprio con questo film fatto tutta questa fatica a completare il progetto, e che sia con questo film che, parrebbe, la Disney abbia deciso di "rallentare" il ritmo, quando invece, a mio avviso, dovrebbe rivedere le sue prospettive e dare più spazio a storie come questa, che potrebbero invece rappresentare un nuovo filone più rispettoso della saga originale e contemporaneamente più adatto al nuovo pubblico.

Non so fino a che punto è merito di Howard e quanto invece era già presente nella visione iniziale, ma l'ho trovato un film davvero buono. Non perfetto (chi lo cerca in queste produzioni acchiappasoldi?) ma perlomeno buono.

 

E comunque:

Abbiamo la conferma: Han Solo spara per primo :stralol:

Inoltre finalmente sappiamo com'era r2-b2 prima che lo trasformassero in robot :excl2:


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Timett figlio di Timett
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Inviato il 19 novembre 2018 7:24

@Manifredde: interessante recensione. Ma Rogue One lo avevi visto? É in qualche modo paragonabile (film che trovo stupendo e di classe superiore a quelli della saga).


 

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Team Greyjoy

 

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Fondatore del comitato di quelli che venerano Nina Gold :ninja:

Co-ideatore del comitato pro-mozzarelloni headbangers (in cerca di nuovo mozzarellone headbanger) :huh: 

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Inviato il 19 novembre 2018 8:30

@Timett figlio di Timett Ho visto Rogue One e mi é piaciuto, ma ho trovato Solo migliore. Forse solo perché piú libero da vincoli, forse grazie alla regia di Howard, forse perché meno obbligato a soddisfare le attese del pubblico. In ogni caso, mi é piaciuto.


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Inviato il 19 novembre 2018 12:08

Animali fantastici: I crimini di Grindelwald Poster

 

I crimini di Grindelwald (2017) - David Yates

 

Dopo il primo film, simpatico, belloccio, rapido da guardare e anche rapido da dimenticare, questo Crimini di Grindelwald alza la posta. Denso di eventi e di personaggi, e di cambi di atmosfere. Dal pericolo incombente, quasi ai limiti dell'horror si passa alla scenetta leggera per il pubblico piú piccolo.

L'ambientazione vince, si respira proprio aria di Harry Potter (cosa che nell'ultimo film a Yates questo non era riuscito), cosí come si riconosce la penna della Rowling, con i suoi giochini verbali (adoro i suoi Tautogrammi), siparietti simpatici, nomi improbabili e un'impostazione anti-xenophoba sempre in bella mostra. BUona anche una colonna sonora, non originale ma intensa.

Molto buone alcune recitazioni, Johnny Depp su tutti, é veramente convincente nel ruolo di cattivo. Eddy Redmayne aveva giocato le sue carte nel primo film, adesso sembra un po' ripetitivo. Mi é piaciuta invece la figlia di Kravitz :wub:, e la tragicoppia Creedence/Nagini.

Jude Law nel ruolo di Dumbledore ha stile. Troppo stile. Per questo é incoerente con il Dumbledore spleenoso e particolare della serie di Harry Potter. Non é un difetto di Jude Law, ma di come é stato reso il suo personaggio.

 

Quello che non ho apprezzato invece, sono i cambi scena troppo osati, come dicevo, fanno altalenare troppo il mood del film, rendendolo disomogeneo. Anche il montaggio é un po' troppo montagna russa, per un film tanto ricco di eventi e personaggi.

La presenza di Nicholas Flamel poi é tirata per i capelli, e assolutamente non necessaria, specialmente per come gestito nel finale.

 

Insomma, alti (tanti) e bassi (tanti) in un film che poteva essere costruito meglio e con piú concretezza. Specialmente se si hanno altri 3 film a seguire.

 

Voto 6,5/10


 

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Team Greyjoy

 

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Corvina
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Inviato il 20 novembre 2018 15:50

Il giovane Marx (Raoul Peck, 2017)

 

Complice la scelta da parte del doppiaggio italiano di non tradurre i dialoghi se non tramite i sottotitoli - il film è girato in tedesco, francese e inglese - il film colpisce con una forza incredibile e trasporta lo spettatore direttamente nei convulsi anni che portarono l'Europa alle rivoluzioni (più o meno riuscite) del '48. Il tema centrale è l'amicizia tra i giovani Karl Marx e Friedrich Engels, provenienti da realtà sociali completamente diverse, in un sodalizio che porterà alla stesura del famigerato Manifesto del Partito Comunista. L'aspetto più interessante (oltre alla ricostruzione storica e ai costumi, aw :wub:) è sicuramente la volontà di mostrare le discrepanze tra l'impostazione marxiana e quelle che caratterizzavano le principali correnti socialiste dell'epoca, ancora molto agli albori e con programmi non ben definiti (significativa la scena in cui Karl ironizza sulla totale mancanza di obiettivi a lungo termine nel programma di Proudhon e lamenta la mancanza di una base teorica nella sua ideologia), ma soprattutto la volontà di smascherare l'ipocrisia alla base per cui "tutti gli uomini sono fratelli", massima che entra in inevitabile contrasto con la percezione della lotta di classe propria di Marx e la necessità di un conflitto a scardinare i dogmi della società capitalistica del secondo '800. Peccato che proprio alla fine del film questa verve realistica venga meno e il regista ceda sotto la tentazione di mostrare Marx, Engels e compagnia bella che stendono il Manifesto come un gruppo di benefattori dell'umanità, con tanto di musica commovente in sottofondo e immagini di bambini e donne operai.

A parte questa sviolinata ottimo film.

 

Voto: 8 



Corvina
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Inviato il 27 novembre 2018 22:40

The Ritual (David Bruckner, 2017)

 

Devo dire che è proprio l'horror che stavo aspettando. Poteva esserlo ancora di più, forse, se nella parte finale non si fosse sistemato su binari più confortevoli e basilari che vertono su una storia già vista sebbene sempre suggestiva. La trama non è niente di che - un gruppo di amici parte per un trekking in Svezia in memoria di un amico morto in una rapina, ma a seguito di una deviazione dal percorao originale cominciano a capitare cose inquietanti. Molto inquietanti. È proprio questo che rende così interessante il film, il fatto che pur con una trama banalissima riesca comunque a ritagliarsi un posto tutto suo nel genere. I protagonisti assoluti non sono i quattro viandanti né la creatura (di cui parlerò dopo) che si cela fra gli alberi, bensì proprio loro, le montagne, la foresta, le nebbie del nord, che nella loro vivida bellezza trasportano verso un senso di inquietudine sempre più opprimente. Ci sono immagini veramente suggestive, lo consiglierei anche solo per questo; per essere un horror non ad alto budget è girato davvero bene, anche dal punto do vista della colonna sonora (che, diciamocelo, di solito è l'ultima cosa che si nota negli horror degli ultimi anni) e della fotografia - ci sono queste inquadrature insistite degli alberi così fitti da dare il capogiro.

La creatura, dicevamo, compare solo alla fine ma per tutto il film se ne percepisce la presenza, a volte più a volte meno invasiva. Quando alla fine si palesa, devo dire che è abbastanza terrificante o, se non altro, originale. Insomma, non è il solito zombie/alieno/lupo mannaro, ma un qualche antico dio nordico dalle sembianze di un gigantesco alce la cui testa è - non so se mi spiego - una specie di secondo corpo umanoide. 

 

Ma le cose più inquietanti sono sicuramente le scene della foresta, prima che i due personaggi rimasti incontrino gli adepti di questa antica religione insomma: l'alce sventrato che trovano appeso a un albero verso l'inizio fa venire i brividi, come il manichino di paglia all'interno della casa abbandonata.

 

Poi vabbeh, nel finale abbiamo i soliti scoppiati che vogliono sacrificare uno dei protagonisti alla creatura e trasformare l'altro in un adepto; il primo crepa, il secondo non ci sta, prende un fucile e dopo aver dato fuoco alla casa affronta la creatura. Molto normale questa parte - eccetto per il design della creatura stessa - ma ho trovato significativo il nomento in cui il protagonista, raggiunta la sommità della collina al sorgere del sole, urla e ringhia in faccia a un "dio" per dimostrare che l'uomo non è una bestia meno pericolosa di  lui. Non so, io per queste cose di riscatto umano mi prendo sempre bene. 

 

Un'altro tema trattato con acume è quello della colpa, con i protagonista che si tormenta per essere rimasto nascosto mentre il suo amico veniva accoltellato all'interno del discount dove è avvenuta la rapina. È una cosa che ritornerà in continuazione nel film, e c'è questa interessante dicotomia tra le due angosce che lo tormentano: da una parte il senso di colpa e dall'altra gli orrori della foresta. Ci sono delle scene in cui lui tenta di scappare e lo scenario boschivo si mischia a quello del mini market ed è come se lui stesse scappando da entrambi, tanto che lo spettatore arriva a chiedersi cosa sia veramente peggio per un uomo.

Una spanna più su della media degli horror odierni.

 

Voto: 8/9

Modificato il 05 July 2024 17:07


Mar
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Inviato il 01 dicembre 2018 18:30

Bohemian Rhapsody

 

Bohemian Rhapsody Poster

 

regia di Bryan Singer (X-Men vari)

con Rami Malek (Mr. Robot), Aidan Gillen (vabè), Tom Hollander (Orgoglio e Pregiudizio, Pirati dei Caraibi) ecc.

Sarò breve perchè è un capolavoro da vedere senza se e senza ma, oltre ogni più rosea aspettativa, bravissimi gli attori, bravissimi tutti quelli che hanno confezionato questo gioiello. Mi ha soddisfatto a tal punto che spero possa avere un grande successo commerciale, venire premiato (qualche Ossscar ?) e diventare un cult.

N.B. a voler essere pignoli ci sono numerose licenze (cronologiche e non solo) anche parecchio importanti. Chissenefrega, il film è una bomba lo stesso.

Per chi fosse interessato questa è la colonna sonora ufficiale del film

 

 

e questa è la leggendaria performance con cui si concludono le 2h
 

 


"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".

Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787

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Inviato il 01 dicembre 2018 21:11

Che meraviglia! Ma non so se riuscirei a vedere il film: sono passati anni ed anni, ma ci credete che ancora non ho superato lo choc per la morte di Freddie? La mia generazione é cresciuta con le sue canzoni, la sua voce era una parte della mia vita, qualcosa che c' era sempre stato ed ero convinta, irrazionalmente, che ci sarebbe stato per sempre. Quanta bella musica in più avremmo avuto, se non fosse arrivato l'Aids a spazzare via all' improvviso un bel po' dei miti dei favolosi anni '80, e insieme a loro un pezzo del nostro immaginario, dei nostri sogni e dei nostri punti fissi. Credo che avrei gli occhi lucidi per metà del film. E sentendo -o vedendo- Who wants to live forever non ce la farei, piangersi proprio come una fontana. <_<

Sono contenta, però, se dici che il film é un capolavoro: farà rivivere un po' della meraviglia che é stata questa figura e, forse, trasmetterà un po' del nostro entusiasmo anche alle nuovissime generazioni, perché il suo mito resti sempre vivo.


                              

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Inviato il 02 dicembre 2018 10:23

Per me di capolavoro c'è solo la colonna sonora. Buon film ma per quanto mi riguarda finisce lì. Il fatto che la pellicola si prenda delle licenze sarebbe irrilevante, se solo non lo facesse per poter introdurre nella storia dei cliché di cui non c'era assolutamente bisogno.

Concordo sulla bravura degli interpreti.


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Inviato il 05 dicembre 2018 11:04

Io concordo con Mar, un bellissimo film. Ero partita un po' prevenuta perché sono fan dei Queen da quando cantavo le canzoni in macchina con mio papà a 8 anni e temevo che qualsiasi interpretazione sarebbe stata ridicola rispetto all'immensità di Freddie Mercury.

Invece mi sono ricreduta, il film mi è piaciuto (nonostante le licenze) e Rami Malek ha confermato di essere un grande attore (anche se per me resterà sempre Elliot)

Finita l'ultima scena, quella del concerto di Wembley, ho pianto come una bambina.

Sarà che anche per me la morte di Freddie è un trigger emotivo ancora oggi, ma sono contenta di aver visto il film.


Questa è l'unica Odissea:  gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,

colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)

 

Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )

 

Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.

(benedettini disertori)

 



 

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Inviato il 06 dicembre 2018 10:10

Fast & Furious 8 aka The Fate of the Furious

 

Dopo aver tutto sommato aprezzato come buoni film d'azione gli episodi 5 (il migliore dopo l'1), 6 e 7, volevo vedere dove andasse a parare la serie, senza la presenza di Paul Walker (R.I.P.), che si puó dire, fosse assieme a Vin Diesel la colonna portante del franchise.

 

Il risultato della pellicola é senza infamia e senza lode, un altro buon film d'azione. Con la scusa 

del "passaggio ai cattivi" del protagonista

e grazie ad un maggiore inserimento del poliziotto scassone e mezzo matto impersonificato da The Rock, si riesce ad ovviare all'assenza, del "Fast" della serie, anche se il suo stile (a me Walker piaceva per quello) resta inimitabile, e al posto di uno svelto e uno forte, ci ritroviamo con due forti.

 

Ho aprezzato anche la presenza dell'allrounder Jason Statham, a cui sono comunque riusciti a dare un ruolo dignitoso, e a una gelida ma incantevole Charlize Theron, con tanto di rasta biondi, e spalleggiata nientemeno che da Kristof Hivju, il "nostro" Tormund (che a quanto pare fa fatica ad uscire da quel ruolo).

 

Per il resto, buone scene di azione, con tanto di inseguimenti e salti di macchine stile anni 80, colloqui di una profonditá pari a zero, ed una trama semplice semplice, in modo che anche il pubblico dall'intelletto poco sviluppato riesca a seguirla.

 

Poreva essere peggio.

 

Voto 6/10

Modificato il 05 July 2024 17:07

 

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Team Greyjoy

 

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Inviato il 07 dicembre 2018 14:33

Ho visto Black Panther. Tempo perso.

Oltre ad essere un film abbastanza insulso di per sé, con trama che fa molta acqua, quasi tutti i personaggi tagliati con l'accetta ed effetti speciali che a tratti sembrano un videogame di 10 anni fa, l'ho trovato parecchio razzista. E sì che era stato spacciato come film "campione" della causa dei neri, alla faccia, mancava solo che mostrassero gli abitanti del Wakanda intenti a mangiar banane tutto il tempo.


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Lyra Stark
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Lyra Stark
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Inviato il 07 dicembre 2018 22:19

Mi sa che ti sei perso la mia entusiastica si fa per dire recensione che ho postato nel Topic sui film Marvel. Anche io l'ho trovato abbastanza pessimo.


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 
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19 anni fa
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2 mesi fa

MIGLIOR CONTRIBUTO IN QUESTA DISCUSSIONE
B
Blindevil
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Euron Gioiagrigia
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L
Lyra Stark
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M
Manifredde
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