Orlando Bloom inadeguato, già è un attore appena discreto (non per nulla non ha più una carriera) poi per nulla calato nella parte.
Scott ha una produzione molto ampia e non certo costante qualità (visibile la differenza tra film commissionati e film suoi) ma resta un regista strepitoso. Il gladiatore è un filmone straordinario, dai non scherziamo. Poi può piacere o meno ma recitazione, regia, montaggio, colonna sonora, costumi, è tutto grandioso.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Lo rivedo quasi sempre quando lo danno per carità, ma lo trovo comunque ampiamente sopravvalutato. Grandioso nella messa in scena, a tratti anche esagerato, ma a guardarlo bene ci sono parecchie sbavature (una su tutte lunghezza eccessiva che impatta su tutto il film).
All'epoca fece molto scalpore perché era tanto tempo che non ci si cimentava con l'antica Roma, ma da qui a gridare al capolavoro ce ne passa.
Poi vabbè magari la mia è deformazione professionale ^^"
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Anche il Gladiatore è un'ottimo film, ma sono d'accordo sul fatto che è decisamente sopravvalutato. Ha fatto un botto in parte perchè sembrava rifarsi ai mitici peplum degli anni '50 della Hollywood che non c'è più, e perchè visivamente era spettacolare, poi la battuta "al mio segnale..." che è diventata un tormentone (e che, piccola curiosità, c'è solo nella versione italiana, essendo un'improvvisazione fatta in fase di doppiaggio)... E poi un cast straordinario. Un film faraonico, ma è passato di meglio al cinema, anche nel filone storico.
Ci sono alcuni doppiaggi italiani che davvero regalano delle perle che nella versione originale sono assolutamente assenti, soprattutto quando viene lasciata creatività a chi traduce!
A me il Gradiatore è sempre piaciuto, penso che riesca a essere epico senza scadere nel ridicolo. Buona parte penso sia perché Russel Crowe è perfetto nella parte.
Nel caso specifico, da un'intervista a Ward di parecchi anni fa disse che in fase di doppiaggio si posero delle perplessità per via del fatto che Massimo diceva "al mio segnale sciogliete i cani", chiedendosi quanti spettatori avessero famigliarità con le tattiche di guerra dei Romani... cosa a mio avviso abbastanza insulsa, visto che poche scene dopo si vedevano appunto i soldati liberare dei cani aizzati contro il nemico, sicchè la battuta si sarebbe spiegata da sola dopo un minuto, ma vabbè...
Poi certo, ci sono molti casi in cui il doppiaggio è riuscito addirittura a migliorare il prodotto originale, su questo non ci piove.
Ma senti che roba, una delle battute più epiche e iconiche del cinema nata assolutamente per caso!
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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When the snows fall and the white winds blow,
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Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
E non se la inventarono neanche i doppiatori o il direttore del doppiaggio, Ward disse che la battuta la buttò là come suggerimento uno dei fonici...
Un Oscar a questo tizio subito!
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Valerian - La città dei mille pianeti (2017) di Luc Besson
Il ritorno alla fantascienza di Luc Besson dai tempi de Il quinto elemento è un coloratissimo e divertente action-movie in cui i due protagonisti, interpretati da Dane DeHaan e Cara Delevingne, devono svelare una serie di segreti riguardanti la distruzione di un pianeta. Il film sembra un Marvel-movie, tanto è scanzonato e corredato da personaggi di tutti i generi, ma è evidente anche l'influenza del franchise di Mass Effect vista la ricchezza delle razze aliene e alcune similitudini (la Cittadella, il tema degli eroi umani che portano a galla verità sommerse...). Il film si lascia guardare ma non è un capolavoro, a causa di alcune debolezze:
- Protagonisti troppo giovani, e poco carismatici. DeHaan sembra un ragazzino!;
- Trama alle volte un pò affrettata;
- Come ho detto prima le razze aliene sono molte, ma quasi nessuna viene approfondita, al contrario di quanto si fa in Mass Effect;
Comunque un film da consigliare se si vogliono passare due ore di buon intrattenimento.
Voto: 7
Valerian l'ho sentito nominare spesso di recente, ma sempre in toni non molto lusinghieri. Anche se non conosco i dettagli penso che lo guarderò.
Riguardo a Scott: beh, è parecchio che non fa un vero capolavoro e anche se il Gladiatore mi è piaciuto, già allora consideravo eccessive alcune critiche che lo magnificavano. Credo che all'epoca abbiano influito gli effetti speciali (usati in maniera nuova) e quella sfumatura new age che commuoveva. Comunque è stato sicuramente un buon film.
Su Valerian avevo delle curiosità proprio perché avevo trovato interessante l'esperimento del Quinto Elemento, magari non un capolavoro ma comunque ricco di spunti e atmosfere nuove, molto diverse dal solito approccio americano. Tuttavia anche io sono stata dirottata dalle numerose critiche nonché dai protagonisti che mi ispirano poco. Cercherò comunque di recuperarlo a tempo perso.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
Ieri sera ho approfittato del fatto che venisse trasmesso su Italia1 e ho visto per la prima volta Blade Runner, anche perché so che a breve uscirà il sequel e il trailer mi ha incuriosito, quindi penso che lo andrò a vedere. Parto col dire che il film non mi ha entusiasmato, mi è piaciuto, mi ha fatto piacere vederlo, ma non è tra i miei film preferiti o che comunque mi hanno colpito di più. Io non sono una cultrice del genere fantascientifico, cyberpunk, ma non ho neppure avversione né pregiudizi verso di esso. Il film l'ho trovato molto d'impatto a livello visivo, sul piano estetico è molto bello e mi ha ricordato un po' la visione di Mad Max: Fury Road, con tutte le dovute differenze. Insomma per quanto riguarda le atmosfere, l'ambientazione, etc., è, a mio parere, un film riuscito alla perfezione. Sul piano invece della narrazione e del ritmo, non mi ha convinta del tutto. Ammetto di essermi annoiata nella parte centrale del film, dove ho trovato il ritmo un po' troppo lento, per i miei gusti. Il finale, invece, l'ho trovato perfetto. Il capo dei replicanti ribelli è un personaggio che mi è piaciuto molto e la scena della sua morte è giustamente entrata nella storia del cinema. La storia d'amore tra il protagonista e Rachael non mi è piaciuta, troppo improvvisata, non ne sentivo il bisogno sinceramente.
Concordo con eveline. Ho visto per la prima volta blade runner alla televisione anni fa e ammetto che a parte le ambientazioni non mi aveva preso. L' ho rivisto alcuni anni fa ma mi sono annoiato lo stesso.. Ora sono curioso di vedere il sequel. Riguardo al film io odio la penombra e i filtri usati per crearla!!
Io invece sono tra coloro per i quali Blade Runner è un piccolo mito. Ne amo, oltre ad alcuni personaggi cult, la pioggia, l'oscurità opprimente, la tristezza, il senso di immensa solitudine. I personaggi sono chiusi in bozzoli, monadici e duri come i loro piccoli veicoli volanti. La sopravvivenza è una lotta individuale e solitaria; tranne forse -guarda un po'- per alcuni di quegli androidi ritenuti inumani. Ma proprio perchè amo questo film, non avrei voluto che il discorso venisse ripreso e riaperto: lo trovavo perfetto in se', compresi interrogativi rimasti in sospeso e ipotesi di interpretazioni. Anche il Blade Runner è un replicante? Il riflesso rosso che si vede ad un certo punto in un suo occhio, e che è comune agli androidi, significa questo? C'è un messaggio dietro il sogno dell'unicorno? E' solo un anelito per un mondo puro e pieno di bellezza perduta, o è uno dei marchi di fabbrica dei replicanti, instillato nella loro mente insieme al kit di finti ricordi? Più precisamente, il piccolo unicorno origami che un personaggio (scusate, non ricordo il nome: l'ho visto varie volte, ma non di recente) fa trovare a Ford significa "Conosco i tuoi sogni, perchè siamo stati noi a crearti"? E comunque: se è un replicante, significa che anche lui ha a disposizione un tempo-vita limitato, prestabilito. Il che è tristissimo... peccato che la stessa cosa valga anche per gli umani, noi compresi. E poi i confronti tra i due finali, tra la versione "addomesticata" per il grande pubblico con tanto di finale eco-ottimistico, e quella Director's Cut... In piccolo, è un po' come per le Cronache: intorno al nucleo centrale, c'è tutto un alone di interpretazioni, incertezze e suggestioni. Ma a differenza delle Cronache, che sono malamente incompiute (e si sente), BR è un lavoro compiuto e l'alone è voluto, fa parte della suggestione dell'opera. E fa sì che non si chiiuda con i titoli di coda ma continui a vivere quasi di vita autonoma, per chi la ama, per molto tempo ancora.
E temo che riaprire il discorso sia una mera operazione commerciale, che finirà per incirinare questo piccolo universo perfetto e questo equilibrio tra detto e non detto.
Qual è il finale "addomesticato" per il grande pubblico? La versione che ho visto io ieri sera finiva con loro due in auto che se ne vanno in mezzo ai monti. È questo?