Ieri sera sono andata a vedere al cinema LOVING, VINCENT.
Semplicemente stupendo!
Ci sono andata principalmente perchè amo l'arte, l'ho studiata all'università e lavoro nel campo, poi per il fascino di un artista, che adoro, come Van Gogh.
E poi c'è ovviamente il fattore di un'opera unica nel suo genere, in quanto per la prima volta ogni fotogramma del girato con attori in carne ed ossa è stato trasformato, ma non con la grafica computerizzata, ma dipingendolo ad olio! sono state realizzate, da oltre 100 artisti, 65000 tele ad olio, con la tecnica di Van Gogh e ispirandosi a 90 delle sue oltre 800 opere. In pratica è (a parte dei "flashback" sulle vicende di Vincent nei giorni prima di morire -poichè in realtà la storia è ambientata un anno dopo la sua morte- in bianco e nero, che permette di "riposare" lo sguardo dal turbinio di colori) un grande viaggio dentro l'opera stessa del pittore.
ma la cosa che ho apprezzato di più è che il valore della pellicola non è solo estetico e tecnico, ma ha anche una componente umana ed emozionale, per come tratteggia la figura di Van Gogh, visto più dal punto di vista di chi lo conobbe (personaggi poi ritratti nei suoi quadri), senza edulcorazioni o caricando troppo i toni.
Ne esce un ritratto onesto, ma non meno toccante del tragico artista. Per una volta un biopic su un artista parla della sua vicenda umana, ma allo stesso tempo rendendo protagonista la sua arte! (in molti film invece è sempre il dato biografico a prendere il sopravvento).
Un film visivamente spettacolare e meraviglioso, ma allo stesso tempo delicato e commovente... non nego che alla fine avevamo pure le lacrime agli occhi.
Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni (E.Roosvelt)
Mio padre e mio zio sono andati a vederlo un paio di sere fa, e me ne hanno parlato molto bene. Io avrei voluto andare a vederlo ma ero appena stato a vedere Blade Runner e stasera é la volta di IT. Non avevo il cuore di dire a mia moglie che in mezzo ne avrei messo un terzo
Ma lo vedró sicuramente non appena possibiile.
IT (Andy Muschietti, 2017)
L'ho visto ieri sera e, 'mbè, ha dalla sua alcuni aspetti positivi e tanti negativi.
Partiamo da quelli positivi: ho trovato una buona regia supportata da effetti e fotografia più che adeguati. Credo che Muschietti avrebbe potuto fare di più con una sceneggiatura migliore.
Il film ha però preso a calci in faccia il libro, soprattutto sulla definizione dei personaggi, mancando momenti importantissimi. Avevo letto che questo film era più fedele al libro rispetto alla miniserie. Non concordo mimimamente.
Partiamo da cast: assolutamente non azzeccato. Anche solo una accenno di confronto con la miniserie lo fa apparire scialbo: Ben che dovrebbe, nonostante l'obesità, far trasparire forza ed intelligenza, quasi fierezza, sembra solo un bambino spaventato (e la ridicola vocina italiana non aiuta). Richie dovrebbe essere un aspirante comico, uscendosene con battute almeno nell'intento sagaci, con imitazioni, con ironia. Invece in questo film è soltanto un paiazzo che fa battutacce volgari. Stan dovrebbe essere un razionalista con la passione degli uccelli, l'ultimo a vedere IT, quello più terrorizzato perchè quello che si rifiuta di crederci. Ma anche quello che, alla fine, propone il patto di sangue. TUTTO di questo è scomparso, tanto è vero che alla fine del film, quando dice "devo andare" la mia reazione è stata "e tu chi sei?". Bill dovrebbe essere un leader quasi inconsapevole, che tutti seguono perchè in lui vedono qualcosa di speciale. MAI E POI MAI Bill prenderebbe a pugni un'altro del gruppo, e invece lo fa. Bill crede che sconfiggere IT sia importante, perchè altrimenti tornerà. E gli altri lo seguono. Qui si muovono solo quando Bev viene rapita. Bauer dovrebbe essere un prepotente folle e inquietante ma è talmente tanto insipido che nella scena in cui lo introducono sia io che una mia amica non lo abbiamo neppure notato perchè l'attenzione veniva diretta verso una sua "spalla", molto più carismatica.
Il primo grande momento di amicizia del libro e della miniserie è la costruzione della diga. Come possano aver pensato che tutto sommato non fosse così importante va al di là della mia comprensione. Il linguaggio usato sembra quello dei criminali in un film di Tarantino (tutta l'ultima parte del film è una sequenza di ca22o, me3d4, oh ca22o, po3c4 pu114na, ca22o) nonostante questi bambini dovrebbero rappresentare anche allegoricamente la parte "nobile" di Derry.
In generale ho l'impressione che abbiano affrettato certe parti in cui doveva essere mostrato il formarsi del gruppo per passare direttamente al prossimo incontro pauroso con IT.
Nonostante Muschietti sembri in grado di creare buone scene di paura, la sceneggiatura fa uso quasi esclusivo dei jump scares. Ben eseguiti, per carità, ma sempre la tecnica pigra per far paura.
E anche se questo nuovo Penny Wise è certamente più moderno nel design e nell'atteggiamento, non riesce ad eguagliare Tim Curry nella resa del personaggio.
Infine, la scelta di rinunciare alla narrazione tramite flashback, sebbene comprensibile, ha enormemente leso l'efficacia di tutta la storia. I flashback nel libro e nella miniserie rappresentano i ricordi che tornano dopo anni di oblio, e aver spezzato il racconto 2 parti separate temporalmente impedisce di rappresentare questo aspetto della storia.
Il film, di per sè, non è male. Ma per chi, come me, sperava in qualcosa che superasse la miniserie, penso che non sia il risultato sperato.
Se il film è peggiore della serie, vuol dire che entrambi sono prodotti mediocri. Perché nella mini serie si salva solo it e in parte il cast dei giovani
Io non credo che ci sia nulla che non vada nella miniserie, tenendo in considerazione il budget che si aveva all'epoca per trasposizioni di questo tipo e il target. Anzi, secondo me sintetizzava appieno lo spirito del libro, molto meglio di questo film, che pure gli è naturalmente superiore dal punto di vista tecnico.
Il 19/10/2017 at 21:15, Meri dice:Ieri sera sono andata a vedere al cinema LOVING, VINCENT.
Semplicemente stupendo!
Ci sono andata principalmente perchè amo l'arte, l'ho studiata all'università e lavoro nel campo, poi per il fascino di un artista, che adoro, come Van Gogh.
E poi c'è ovviamente il fattore di un'opera unica nel suo genere, in quanto per la prima volta ogni fotogramma del girato con attori in carne ed ossa è stato trasformato, ma non con la grafica computerizzata, ma dipingendolo ad olio! sono state realizzate, da oltre 100 artisti, 65000 tele ad olio, con la tecnica di Van Gogh e ispirandosi a 90 delle sue oltre 800 opere. In pratica è (a parte dei "flashback" sulle vicende di Vincent nei giorni prima di morire -poichè in realtà la storia è ambientata un anno dopo la sua morte- in bianco e nero, che permette di "riposare" lo sguardo dal turbinio di colori) un grande viaggio dentro l'opera stessa del pittore.
ma la cosa che ho apprezzato di più è che il valore della pellicola non è solo estetico e tecnico, ma ha anche una componente umana ed emozionale, per come tratteggia la figura di Van Gogh, visto più dal punto di vista di chi lo conobbe (personaggi poi ritratti nei suoi quadri), senza edulcorazioni o caricando troppo i toni.
Ne esce un ritratto onesto, ma non meno toccante del tragico artista. Per una volta un biopic su un artista parla della sua vicenda umana, ma allo stesso tempo rendendo protagonista la sua arte! (in molti film invece è sempre il dato biografico a prendere il sopravvento).
Un film visivamente spettacolare e meraviglioso, ma allo stesso tempo delicato e commovente... non nego che alla fine avevamo pure le lacrime agli occhi.
Concordo in pieno, l'ho visto oggi (è stato in sala solo 3 giorni ma alcune sale hanno aggiunto delle date per il buon riscontro ricevuto) e sono felice di aver avuto modo di apprezzarlo su schermo, forse in una visione domestica perderebbe un po'.
Comunque un lavoro impressionante, mi piacerebbe vedere un documentario sulla realizzazione.
L'unico vero buono adattamento di IT è Stranger Things
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
The Meyerowitz Stories
Film prodotto da Netflix, è la classica storia incentrata sui conflitti generazionali del'iper-stereotipata famiglia disfunzionale newyorkese, Dustin Hoffmann è l'artista fallito (scultore, per una volta; solitamente sono scrittori...) che è invidioso del successo ottenuto da altri colleghi e che ha un rapporto incasinatissimo coi tre figli avuti da tre matrimoni diversi, principalmente coi due maschi, Danny/Adam Sandler, musicista fallito che è in crisi per il divorzio imminente e per la partenza della figlia per il college, e che soffre per la totale mancanza di stima da parte del padre, Matt/Ben Stiller, il figlio prediletto che però ha deluso il padre scegliendo una remunerativa carriera nel ramo finanziario a scapito di quella artistica. La trama in sè non è niente di speciale, i fratellastri si riuniscono dopo anni per una mostra dedicata al padre, ma un malore di lui li obbliga a vegliarlo, e la vicinanza continua li porta insesorabilmente ad esplodere e a sfogare tutte le frustrazioni tenutesi dentro per anni.
Il film però mi è piaciuto, la trama è banalotta ma costruita e portata avanti con una grande maestria nello scegliere le situazioni, nelle dinamiche tra i personaggi e soprattutto nei dialoghi, e poi un cast azzeccatissimo, Hoffmann è immenso, e Adam Sandler si dimostra un'attore talentuosissimo (talento che però fa vedere col contagocce, visto che 9 film su 10 dei suoi sono commedie più ridicole che divertenti), Emma Thompson nella parte della moglie hippy e perennemente alcolizzata di Hoffmann, insomma, un buon film, dopotutto.
Per me è un 7,5, magari qualcosina di più.
Thor Ragnarok
Fino ad ora i film su Thor non mi erano piaciuti ( Dark World soprattutto, era proprio brutto) questo è il migliore della trilogia( non che ci volesse molto) seppur non esente da difetti ma fortunatamente ha una regia di un certo livello e ottime interpretazioni.
Non ho apprezzato molto questo Loki in alcune situazioni e diverse battute fuori luogo che dovevano essere evitate.
Fantastica e meravigliosa Hela seppur non sia ai livelli di un Keaton/Avvoltoio, coreografati e gestiti bene i combattimenti.
Bravissimo il regista a caratterizzare i vari personaggi.
Su Hulk non vorrei fare spoiler ma avrei evitato solo certi atteggiamenti da bambinone nella sua stanza
THOR : RAGNAROK
Chiaramente (e inevitabilmente) è il migliore tra i Thor, ma come ha detto Taika Waititi è più simile ad un Thor 1 che ad un Thor 3 (per fortuna). Questo significa che lo potrebbero apprezzare anche persone non particolarmente ferrate sul MCU, ma allo stesso tempo è ovvio che chi invece ne è un fan, lo gusterà ancora di più.
Mi è piaciuta molto questa diversa versione di Thor, il nuovo taglio (onore al barbiere....) , l'alchimia con Hulk/Banner e la breve scena con un altro noto personaggio (film recente) del MCU che casomai qualcuno lo considerasse spoiler, chiamerò Dottor Stranamore. Simpaticissimi Jeff Goldblum e il regista stesso che ha interpretato Korg. Ah e la scena dell'opera teatrale ad Asgard col fratello di Chris Hemsworth a interpretare Thor e il cameo di M.D. nei panni di Loki. In generale c'è molta improvvisazione nei dialoghi per quanto ne so, ottima cosa. Invece devo dire che non mi hanno entusiasmato particolarmente ne Hela ne la Valchiria.
L'elemento comico va bene e ci sono alcune risate di pancia qua e là ma c'è anche molta morte e distruzione (il film si chiama Ragnarok, dopo tutto) e alcuni momenti "spaventosi".
Alcune delle scene, in particolare un flashback di una carica di guerriere Valkyrie a cavallo, sono splendidamente composti. Un sacco di queste diventeranno sicuramente sfondi da desktop
Immigrant Song dei Led Zeppelin è ovviamente la canzone che fa fare il salto di qualità alla colonna sonora, scelta non a caso per le sue tematiche "norrene". Notare che non ne concedono spesso l'utilizzo, i casi più famosi che mi vengono in mente sono School of Rock e Shrek 3
Ci sono 2 scene post credits, la prima più "seria", la seconda più simpatica
P.S. Magari ne parliamo più approfonditamente e criticamente nel topic sulla Marvel?
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
Probabilmente non piacerà a tutti questi film, soprattutto a chi non gradisce lo stile Marvel però inaspettatamente, mi sono divertito tantissimo! E che belle le scene d'azione!
Ps: mi sono innamorato di Hela
Thor Ragnarok (2017) di Taika Waititi
Diciassettesimo film del MEU e terzo film dedicato a Thor, la pellicola sembra ricalcare lo stile variopinto e colorato dei Guardiani della Galassia e allo stesso tempo getta delle conclusioni importanti per lo sviluppo dei prossimi film, quali ad esempio SPOILERISSIMO
la morte di Odino e la distruzione di Asgard.
Il risultato diverte ma è diseguale, si ha l'impressione (o almeno l'ho avuta io) che manchi qualcosa a rendere il film veramente memorabile. Il villain è veramente perfido e potente, e alla fine
non si può dire che Thor l'abbia sconfitta, è stato il Ragnarok
ma mi ha lasciato comunque insoddisfatto. Non so come, ma si poteva fare di più.
Fa comunque piacere la comparsata
del Dottor Strange, così si spiega la scena post-titoli di coda del film dedicato a quest'ultimo.
Voto: 6
E ora, sotto con l'attesa di Infinity War in cui tutti i nodi verranno al pettine
Nuoooo! ! State andando tutti a vederlo e io devo ancora aspettare, uffa
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Beh, ti tengo compagnia, Lyra, non l'ho ancora visto neanche io...