Angry Birds: il film di Clay Kaytis e Fergal Reilly, scritto da Jon Vitti.
Come grande fan degli Angry Birds, aspettavo questo film da cinque anni e non mi ha deluso: divertente, irriverente e molto angry. Molte scene mi hanno fatto morire dal ridere, tra cui
Chuck e Bomb che bevono l'acqua del laghetto di fronte alla grotta di Grande Aquila e poi scoprono che in quell'acqua Grande Aquila vi orina
Vedetelo!
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
Il Segreto della Piramide d'oro (Ken Swapis, 1988)
Le meraviglie di internet: ricordavo di aver visto parte di questo film che avevo poco piú di dieci anni: avevo riconosciuto Peter Falk (allora Colombo) e in seguito, vedendo JP, riconobbi Jeff Goldblum. É bastato un confronto incrociato tra le rispettive filmografie per identificare il film.
Non é certo un classico del cinema, ma guardandolo si respira quell'aria cosí tipicamente e genuinamente anni 80 che a volte mi piace riassaporare. Niente Franchises multimiliardari, niente 'Esperienze' o 'IP', niente 'cinematic universes': solo un piccolo e semplice film, fatto per il gusto di raccontare una storia di immaginazione. E, nonostante i difetti e la povertá (di produzione e di successo commerciale e critico), il film si guarda volentieri. Goldblum é il solito Goldblum, dalla recitazione tanto anomala quanto a suo modo interessante, e Falk ha alcuni momenti di umorismo che funzionano. Anche la trama paranormale é tipica di quegli anni, anni in cui la capacitá di meravigliarsi non era stata ancora del tutto sbriciolata da Internet e dall'aver giá visto tutto.
Un film senza grandi pretese, che ben rappresenta un certo cinema dell'epoca, non necessariamente diviso tra 'basso costo' e 'blockbuster', ma dove la produzione davvero ricca era riservata a una pellicola ogni tanto, lasciando il grosso delle produzioni in una fascia piú 'popolare', piú libera quindi dalle logiche hollywoodiane create per massimizzare l'investimento.
Tra l'altro, ci sono anche altri nomi illustri (forse al'inizio della carriera?): Julian Sand, James Horner alle musiche ed un giovane ma riconoscibile Steve Buscemi in una piccola parte secondaria.
Che bella questa sezione dedicata al cinema! Da appassionata di film,vado spesso al cinema quindi credo che scriverò parecchio qui
L'ultimo film visto è stato The Conjuring - Il caso Enfield e l'ho apprezzato parecchio...se avete visto il primo non rimarrete delusi :) Non racconto altro per non rovinare nulla a chi volesse vederlo,ma se siete appassionati di horror merita davvero,specie se avete visto altri film di James Wan che trovo sia un regista eccezionale.
Io lo vedrò presto spero, il primo mi è piaciuto molto. E in generale mi piace Wan!!
Io lo vedrò presto spero, il primo mi è piaciuto molto. E in generale mi piace Wan!!
Un grandissimo regista e produttore! non mi ha mai deluso tranne per Insidious 3,che poteva essere fatto molto meglio.
Dopo tempo mi son deciso di vedere Star Wars 7, Deadpool e il reboot dei Fantastici 4.
Il risveglio della forza, mi è piaciuto.
È vero somiglia al quarto episodio, e tante cose sono da "giro di vite", però, è scorrevole e riesce a far passare a chi guarda(almeno io l'ho avuto) il senso di nostalgia per i primi film.
Non è un capolavoro.
Le critiche sono esagerate.
La curiosità di vedere come andrà avanti c'è.
Certo il paragone con il passato non è proponibile.
Ma già con la triologia prequel, insomma, siamo lì, mediamente.
Deadpool mi ha deluso.
Enfatizzato troppo rispetto a quel che poi risulta essere.
Gradevole si, ma l'ho trovato ridondante.
Ad un certo punto stufano le battutine sempre tutte similari, e per argomento e per linguaggio spinto.
Oddio non che sia da stroncare, visto che ho scritto solo difetti XD
Però ad esempio mi è piaciuto molto di meno di Guardiani della Galassia, che per leggerezza e situazioni divertenti, è migliore.
Fantastici 4:
È stato un flop colossale.
È lento.
La situazione clou si risolve in 5 minuti.
Però... non l'ho trovato così brutto.
In fondo alla fine mi son reso conto soprattutto di quanto siano determinanti l'opinione critica e l'influenza sul pubblico, per un film.
Tra il campione di incassi mondiale, la rivelazione del genere supereroistico ed il flop dello stesso genere, tutta sta differenza non la vedo.
Nessuno dei tre film mi ha entusiasmato.
È pur vero che è da tempo che non guardo un film che mi entusiasmi, sarà pure perché non ne sto guardando affatto molti, anzi...
Comunque.
Io ho visto ieri sera il Fantastic 4 del 2015.
È sinceramente uno dei film più brutti che io abbia mai visto, che si considerino solo film stranieri o anche tutto il pattume prodotto in Italia. Non saprei neanche dove cominciare per descriverlo
Quella che si può definire una recensione entusiasta! Se mi era venuto qualche dubbio passo sicuramente!
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Ho rivisto ieri sera The Lego Movie. Devo ammettere che la mia prima reazione, quando lo vidi la prima volta, forse fu troppo entusiastica: a parte le gag e il finale, il resto della storia non brilla certo per qualitá di scrittura: ci sono alcune buone intuizoini, ma la sceneggiatura fa da collante tra una gag e una citazione.
Peró il film é originale nel concept ed eseguito magistralmente nella tecnica. Le gag sono numerose e divertenti, quindi é una pellicola che mi sento tranquillamente di consigliare agli amanti dei film di animazione.
Anche a me è piaciuto abbastnza. È un film originale per concetto, tecnica, e anche sceneggiatura (che non è un granché come dialoghi e logica, ma la trama l'ho trovata, appunto, originale). E poi c'è la title track da Oscar. "Everything is awesome!"
It Follows (David Robert Mitchell, 2014)
Su proposta di mio fratello e di un mio amico sono andato a vedere It follows. Il primo e unico altro film horror che ho visto al cinema é stato Babadook, durante il quale ho riso senza sosta (nonostante ne abbia apprezzato la sensibilitá e lo stile).
Diversa la compagnia e diversa la mia reazione durante It follows, complice il fatto che eravamo in 5 in tutta la sala. Ma posso dire senza problemi che il film mi é piaciuto e che credo che Mitchell sia un regista di formidabile competenza e immaginazione. Sulla carta, un film del genere dovrebbe essere un fallimento totale. É solo grazie alla abilitá registica che ha permesso al film di emergere e di diventare efficace. Non sposeró la tesi del 'miglior film horror del decennio' perché dopo che The Ring ha cambiato il genere, troppi dei film che ho visto altro non erano che showcase di jump scares e poco piú, e di conseguenza ho visto davvere pochi horror.
Ma credo che in piú di una occasione sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla costruzione della scena, e tra regia, musiche etc c'era abbastanza roba buona da consigliarne la visione.
Per dovere di cronaca, voglio anche citare tre punti deboli:
-il comportamento dei personaggi non é sempre realistico: non é credibile che persone, che dovrebbero essere in stato di shock e paranoiche fino all'inverosimile,
si mettano a dormire sopra l'auto o rimangano mezzi nudi sotto le coperte, sapendo che da un momento all'altro potrebbe arrivare 'it'
-Non so se per mancanza di fondi o cosa, ma il film risulta a tratti troppo lento. Capiamoci: il passo é mantenuto lento apposta, ma ci sono dei momenti in cui forse si é ecceduto un pó.
-Il finale mi ha spiazzato. É come se qualcuno ti dicesse 'fermo' mentre sei sbilanciato in avanti: cadresti. O se una canzone cambiasse ritmo sul levare del terzo quarto. Ho sentito che quello non era il momento giusto per terminare il film, che mancava qualcosa.
Infine: su internet si fa tanto parlare delle possibili interpretazioni del film: il passaggio alla vita adulta, con le sue ansie e le sue paure. L'ingresso nel mondo della sessualitá. Lo scoprirsi mortali. Etc etc.
Farei forse un torto al regista se nono gli riconoscessi queste ambizioni, ma devo dire che non sempre sono interessato alle 'lezioni di vita' da parte dei film. Come in 2001 o Gravity, é l'esperienza quella che conta, frega 'na cippa della filosofia che il regista crede di poter veicolare.
Desidero comunque approfondire un pó l'argomento nel caso di It follows perché ho l'impressione che ci sia una certa simbologia nelle manifestazioni e non solo. Ad esempio, nel film convivono televisori anni 80 (che trasmettono sempre e solo vecchi film in bn) con moderni e-reader a forma di conchiglia. Alcuni personaggi accennano a citazioni o suggeriscono tramite riflessioni i temi che forse il film desidera toccare.
Se conoscere un pó quello che é il sottofondo filosofico del film permette di apprezzarne meglio la simbologia o le scelte stilistiche, allora ben venga anche questo!
Lui è tornato (David Wnendt, 2015)
Mi era stato spacciato come commedia, ma le risate, che pure ci sono, sono mitigate dalla tesi del film, e cioè che 'non siamo poi così lontani dalla germania del 33 che elesse Hitler'. Perchè il film usa la commedia come genere, ma solo per contenere una riflessione critica e satirica dell'europa di oggi: l'ipotesi di partenza e lo scenario che viene sviluppato da qui vede una germania che non riconosce nella persona che parla a loro Hitler, e ne applaude il messaggio fino a farlo diventare un fenomeno amato da tutti.
Il film è interessante per l'intento, e riesce anche a far ridere (replicare parte della famosa scena di Hitler che da i numeri è stato geniale). Mi è rimasta l'impressione che la tanta carne al fuoco non abbia avuto una sintesi abbastanza efficace ed organica: bella l'idea, ad esempio, che un popolo intero applaude ai discorsi di Hitler, ma scappa disgustata quando di mezzo c'è la violenza su un animale ("il popolo tedesco può perdonare tante cose, ma non l'uccisione di un cucciolo"). O il fatto che l'unica che nel film riconosce H per quello che è veramente è una vecchietta demente che ha perso la famiglia nei lager nazisti (e che sottointende probabilmente il messaggio che solo la memoria storica può evitare il ripetersi di questi errori).
Però tante cose così sono solo accennate, buttate un pò li senza essere approfondite, o forse non ho capito bene il film. Il risultato complessivo non è comunque male e posso anche consigliarlo senza problemi.
10 Cloverfield Lane (Dan Trachtenberg, 2016)
Avevo una doppia ragione per guardare questo film: la prima é che ho amato Cloverfield. La seconda é che che fin dai tempi di Scott Pilgrim mi piace la Winstead
Avevo giá capito da varie fonti che il film sarebbe stato solo debolmente collegato a Cloverfield, ma avevo preferito non spoilerarmi nulla sulla trama, tanto é vero che sono rimasto davvero sorpreso dallo sviluppo che ha preso la storia verso la fine.
Saró breve, anche perché qualsiasi cosa dicessi sarebbe quasi inevitabilmente uno spoiler. Ergo mi limito a dire che il fiml mi é piaciuto: ottimi attori, storia semplice ma non scontata, buona regia. Sarei certamente favorevola ad un sequel, anche se a questo punto sarebbe da domandarsi a chi dei 'genitori' assomiglierebbe di piú: a Cloverfield o a 10 Cloverfield lane?
Lo consiglio.
Qualche settimana fa ho visto It Follows....nonostante abbia letto pareri positivi, l'ho trovato parecchio deludente. la protagonista deve fare sesso per passare la maledizione ad altre persone evitando così di morire; una sorta di The Ring quindi,ma molto brutto.
Peccato perché l'idea era carina
Suicide Squad, scritto e diretto da David Ayer.
Un altro ottimo capitolo dell'universo DC: i consueti toni dark della Warner/DC sono questa volta alternati con spruzzate humoristiche e più leggere soprattutto nelle scene riguardanti i rapporti tra i vari membri della squadra. Non manca qualche gustosa chicca, come
la comparsata di Bruce Wayne/Ben Affleck nel finale, che approfondisce il filo conduttore dei metaumani che avrà rilievo nel prossimo Justice League; ancora un flashback di Batman che arresta Harley Queen; Flash che ferma Capitan Boomerang
ma il film si regge grazie alle grandi interpretazioni dei membri del cast e al giusto mix di azione brutale e battute, come già accennato prima.
In patria la critica pare non lo abbia gradito molto, ma credo che ormai quella di criticare i film della DC sia diventata una moda, tipo tiro al piccione. Come diceva una tizia su Facebook, una critica negativa è sempre più apprezzata di una positiva
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life