Io invece l'altra sera mi sono vista Jupiter Ascending dei fratelli Wachowsky... due ore di noia pura.

L'idea di partenza è molto confusa, ci sono moltissimi spunti ma nessuno è portato avanti in modo approfondito e onestamente non sono riuscita a capire bene dove volessero arrivare. Forse da nessuna parte. Forse si tratta solo di un esercizio stilistico per utilizzare un po' di computer grafica... Ma anche in questo caso si fallisce, perchè fin dal primo inseguimento si avverte tantissimo la sensazione di noia.

Concordo, brutto film davvero.

Da i brividi pensare che i Wachowski siano gli stessi di Matrix. Brrr

Hotel Transylvania 2 (Genndy Tartakovsky, 2015)

Ci ho portato le bimbe ieri, perché amanti del primo. Il film é stato tutto sommato godibile, sebbene anche in questo secondo episodio non si possa certo dire che trama e messaggio siano stati posti al centro dell'attenzione: é e rimane un franchising per bambini, ma tutto sommato onesto.

Sarei tentato di dire che questo secondo film, non potendo contare sulla novitá, e mantenendo trama e messaggio focalizzati sulle stesse tematiche del primo, abbia cercato di compensare con le gag, tanto da sembrare, soprattutto nella parte centrale, una esibizione di gags in cui il plot fa solo da collante. Pazienza, alcune erano davvero spassose!

Anzi, a questo proposito mi é parso che il film in un certo senso esasperasse un pó quanto indovinato nel primo: molte piú gag e molto piú dark. Forse serviva a mascherare l'assenza di idee davvero nuove? Probabile, ma il risultato é comunque di intrattenimento.

Il film riesce, nonostante le lacune, a catturare l'immaginazione dei bambini, con personaggi divertenti e una ambientazione affasciante e molto ben resa (un plauso al reparto artistico). Il livello tecnico é assolutamente adeguato.

Nota sul doppiaggio:

Paolo Villaggio é un pugno nello stomaco senza preavviso. Prima di rendermi conto di chi doppiasse il potente e temibile Vlad ho avuto brividi di disagio per minuti. Davvero pessima, pessima, pessima scelta con la quale hanno rovinato un personaggio (fortuntamente reso anche nel film meno bene di quanto avrebbero potuto).

The Martian

Ammetto che, inizialmente, la sensazione di trovarsi davanti ad uno spin-off di Interstellar è forte. Nonostante questo, dopo i primi cinque minuti di stallo in cui ti chiedi quale sia veramente lo scopo di questo film, la pellicola prende forma e diventa piuttosto accattivante, coinvolgente. Matt Damon - che recita in solitaria per la stragrande maggioranza delle sue scene - regge bene il ruolo impegnativo e a suo modo eccentrico. Azzeccati anche Jeff Daniels in panni per una volta "seri" (e io ho continuato a chiamarlo Rudy per tutto il film) e Chiwetel Ejiofor, che onestamente mi fa quasi sempre piacere incontrare in un film. Forse non dà il suo massimo la Chastain - pur non offrendo una brutta prestazione - in parte, forse, vittima di una sceneggiatura che non la valorizza a dovere.

Molto belli e suggestivi u paesaggi marziani, gli effetti speciali sono curiosamente ridotti al minimo ma fatto il loro dovere.

Un bel film, sembra che Ridley Scott abbia momentaneamente messo la resta a posto.

Voto: 8

Inside Out (Peter Docter - 2015)

Finalmente, ed era anche ora, Pixar torna a quello in cui piú eccelleva: immaginazione. Quella creativitá che ti porta a raccontare qualcosa di nuovo, in modo nuovo, inventando nuovi linguaggi, spiccando per originalitá in mezzo ai tanti film di animazione prodotti durante l'anno. La pixar torna a fare film che possono durare piú di una stagione cinematografica. E torna a parlare su due livelli, in modo che anche i grandi abbiano di che essere intrattenuti (e anche in maniera intelligente).

Forse (e dico forse) si poteva osare ancora qualcosa di piú, nella connessione con la psicologia. Ad esempio, il subconscio ha certamente un ruolo maggiore di quello mostrato, e poteva essere reso forse come una specie di demone che nessuno ha mai visto e che inviava di quando in quando ordini al centro di controllo. Magari nel loro viaggio, Gioia & co. lo avrebbero incontrato etc.

Ma il film mostra come idee nuove possano ancora essere partorite, se viene permesso alle persone giuste di farlo. La resa tecnica del mondo vero é (volutamente, credo) retró: l'illuminazione ricorda i tempi di 'Gli incredibili' con un basso uso di Global Illumination, mentre quella del mondo interiore é piú classica (alla Cars). Peró qua e la si intravedono le finezze, quindi anche se il risultato finale non é una meraviglia per gli occhi, lo stile adottato é certamente intenzionale.

I personaggi sono tutti divertenti, e in piú di una occasione ho riso di gusto. Anche se il film parla di bambini, e lo stile visivo é quello dei film per bambini, non siamo mai di fronte a scene 'infantili': l'adulto puó guardarlo con gli occhi di un adulto che ricorda la propria infanzia o puó confrontarlo con i propri figli. I bambini possono farsi trascinare dalle gag e lasciarsi ammaliare dai colori e dai personaggi buffi.

Certo non é un Hotel Transylvania 2!

Insomma, sono contento: Pixar é di nuovo tra noi e spero sia tornata per restarci.

The Iron Lady (2011, Phyllida Christian)

Attraverso immagini estremamente eleganti, il film racconta con grande sensibilità la vita della Tatcher, scandendola attraverso alcuni episodi che tracciano la personalità e la carriera del politico britannico. Come molti film simili, è l'uso del flashback a fornire gran parte della forza emotiva. Un cast di bravi attori, in parte noti, arricchisce i bei dialoghi e le belle scenografie. A colpirmi in maniera particolare è stata la Streep nei panni della protagonista: il trucco straordinario e la recitazione semplicemente strepitosa danno vita ad un personaggio assolutamente credibile: credo di non aver mai visto la parte di un anziano interpretata in maniera così credibile da attori molto più giovani (movimenti, espressioni etc). Se non avessi saputo che era lei, non avrei mai immaginato neanche lontanamente che si trattava di una attrice sessantenne, truccata per apparire ultraottantenne.

Se dovessi criticare il film per un aspetto, sarebbe questo di non parlare abbastanza della Tatcher politico: a parte un paio di episodi iconici (falkland e lotta contro i sindacati), si termina il film con la sensazione di non saper nulla di più di prima: io, ad esempio, che in storia sono una capra, avrei gradito un maggiore approfondimento. Neppure di Tatcher persona sappiamo poi molto: leggendomi qualcosa su di lei in wikipedia, risulta evidente la sua attività professionale sia stata molto più variegata di quanto appare nel film: ricercatore, consulente etc.

Come film biografico manca l'obbiettivo di descrivere la iron lady, preferendo invece mostrare qualche episodio caricandolo di valenza drammatica.

007 - Spectre

È il classico film che ti lascia l'amaro in bocca , il classico film che con potenzialità enormi si ritrova ad accendere il tuo interesse solo a sprazzi. E qui di potenzialità ce n'erano eccome.

Premetto che ho amato Daniel Craig come James Bond, tutto sommato ho trovato gradevoli i suoi film e ho adorato Skyfall, per cui mi infastidisce che proprio il suo ultimo 007 - pur essendo un film più che discreto - non abbia sfruttato la possibilità che aveva di diventare, forse, il miglior Bond del nuovo millennio. C'era la Spectre, c'era un cattivo potenzialmente meraviglioso, una Bond girl per una volta sincera e spettri che riemergono dal passato. Anche il cast nel suo insieme era probabilmente uno dei più accattivanti degli ultimi anni.

E allora, cos'è che non ha funzionato?

Forse una lieve disattenzione nei dettagli, un'atmosfera troppo poco caratteristica, con momenti in cui non solo ti dimentichi di star guardando uno 007, ma proprio non si avverte alcun tipo di emozione che ti cali appieno nella narrazione. Molti sono i personaggi a rimanere sfruttati poco, sacrificati a favore dello strapotere dei quasi sempre presenti Bond e Madeleine Swann (Lea Seidoux). M e Q - che onestamente avevo apprezzato tantissimo nel film prima - rimangono statici, a dir la verità un po' inutili, fatta eccezione per le ultime sequenze. Persino il personaggio di Christoph Waltz, che poteva essere davvero il cattivo dei cattivi, rimane nell'ombra, troppo nell'ombra (tra la sua prima - memorabile, ammetto - apparizione e la seconda passeranno sì e no quaranta minuti). Quindi la sensazione che ti lascia il film è che manchi qualcosa, qualche faccia faccia in più, qualche dialogo un po' più incisivo, qualche tocco di classe che da Sam Mendes mi sarei aspettata.

Voto: 8

Ho visto il film su halo 4

Devo dire che non conosco la storia del brand e tutto ciò che ruota intorno a masterchif(se l ho scritto perdonatemi) però questo film mi ha piacevolmente intrattenuto e dato la voglia di saperne di più.

Voto 7

P.s. qualcuno sa se i libri sono buoni da leggere?

Sicario, davvero un bel film. VOTO 7

Black Mass, non male, peccato per i eprsonaggio (sopratutto il protagonista) poco caratterizzati fino in fondo. VOTO 6

Suburra, film girato davvero con grande capacità. Però mi ha proprio dato l'impressione di un film fatto per piacere, e questo non mi è piaciuto. Bel film, ma poco più. VOTO 6,5

Crimson Peak, atmosfere perfette, un gotico vecchio stampo. Ma essendo un film di Guillermo mi aspettavo qualcosa di più xD VOTO 7+

Fantozzi e Secondo tragico Fantozzi, che dire, per me la vetta più alta della comicità italiana. E uno dei film (il secondo ancora più del primo) che più mi fa ridere in assoluto, nonostante lo conosca a memoria!! VOTO 7820/8 BIS

Twilight (Catherine Hardwicke - 2008)

Si, alla fine l'ho visto e voglio gradarlo al mondo intero!

L'ho visto perché ieri sera io ero impegnato in un disegno, mia moglie doveva studiare qualcosa per lavoro, ormai erano giá le 9:30 e volevo far fruttare Netflix il piú possibile.

Devo dire che ho sempre trovato un pó snob questa severitá nei conronti di un film che tutto sommato non poteva essere poi cosí brutto.

LO É! É davvero 'na fregnaccia, involontariamente ridicolo fino, in alcune scene, a sembrare una parodia di se stesso (il primo incontro tra i due, in classe, é regia di rara bruttezza e fa ridere). La trama é inconsistente e tirata, la storia d'amore infantile, i dialoghi terrificanti. Certo, é chiaro che un maschio trentaquattrenne con 3 figli non é il target principale del film, ma trovo deludente il fatto che abbia avuto il successo che ha avuto: non serve un caso cinematografico dal successo mondiale per mettere in scena una storiella d'amore preadolescenziale.

Anche il lato tecnico, sfortunatamente, non aiuta: le scene d'azioine, con salti e corse veloce, sono davvero buffe e innaturali. Non mi é dispiaciuta la fotografia, mentre il trucco, mi spiace, ma rende tutti i vampiri delle macchiette.

Il rallenty dei 'cattivi' che escono dalla nebbia durante la partita di baseball facilita la risata anche nelle giornate piú tristi.

Non credo che vedró gli altri (o forse si: ridere fa bene).

Pensa che per me il primo nemmeno è così orribile. Direi un 5,5 xD

Il secondo è osceno per me invece. Diciamo 4.

Poi non ho osato andare oltre, ho solo letto le trame per curiosità xD

Posso dirvi che il terzo mi ha fatto scompisciare dalle risate. E' inguardabile...

Io non sono nemmeno riuscita a divertirmi, era una lotta con gli sbadigli.

Confermo comunque che il primo è il più passabile, gli altri li ho trovati un crescendo (se possibile) di assurdità.

Io domenica vado a vedere Hunger Games con un moderato hype.

Posso dirvi che il terzo mi ha fatto scompisciare dalle risate. E' inguardabile...

Ieri ho visto anche il secondo, e avevate ragione: é ancora peggiore del primo. Una noia infinita, che puó essere riassunta con le seguenti due scene, praticamente successive una all'altra:

Scena 1 (italia). Edward: mi sono reso conto che non potevo vivere in un mondo senza di te.

Scena 2 (USA). Edward: non posso vivere senza di te.

Ogni inquadratura svela la malcelata volontá di risultare appetibile ad uno specifico pubblico, e Bella, ad un certo punto, risultava talmente egoista e piagnona che era diventata altamente insopportabile.

Avevo deciso di non guardare gli altri, ma se davvero é ancora piú ridicolo di questo, non posso lasciarmi sfuggire la possibilitá di farmi qualche altra risata.