sto facendo un recupero estivo di tutti i suoi film, ho appena cominciato, ma credo che Orizzonti di Gloria che ho visto ieri sia una spanna sopra
Rapina a mano armata(1957) di Stanley Kubrick,massi credo di aver visto il film che ha contribuito alla creazione del genere heist e del genere action
Lo adoro!! Come tutti quelli di Kubrick del resto...
Sono d'accordo!!
Non mi piace dare voti, anche perchè per me qui siamo a livelli altissimi...ma provo a metterli per confrontarli un pò xD
Più o meno i miei voti sono questi
2001 l'ho gia' visto un numero infinito di volte e comtinuo a scoprire nuove interpretazioni
2001 l'ho gia' visto un numero infinito di volte e comtinuo a scoprire nuove interpretazioni
Io lo amo alla follia
Ci feci anche la tesina al liceo xD
Ora partirei con una filippica, ma tanto ridirei le stesse cose che ho scritto qui più o meno " />
Il Dottor Stranamore (1963) di Stanley Kubrick film satirico che condanna il patriotismo americano con tecniche che saranno di ispirazionead un maestro di questo genere di film: Mel Brooks
La città incantata, un film meraviglioso, rivedere questi film di Miyazaki al cinema è fantastico per me!!
Tra l'altro come mi ero accorto subito è stato ridoppiato, ho letto proprio ora che lo hanno fatto per essere più fedeli al'originale giapponese!!
La città incantata, un film meraviglioso, rivedere questi film di Miyazaki al cinema è fantastico per me!!
Tra l'altro come mi ero accorto subito è stato ridoppiato, ho letto proprio ora che lo hanno fatto per essere più fedeli al'originale giapponese!!
Sì, è la stessa cosa che hanno fatto con Princess Mononoke, no?
Oh, Arya, piccola mia, soffiano venti selvaggi dentro di te.
Nel mio cuor dubitoso
sento bene una voce che mi dice:
“Veramente potresti essere felice".
Lo potrei, ma non oso.
Paura, Umberto Saba
Sì, è la stessa cosa che hanno fatto con Princess Mononoke, no?
Sì, li ridoppiano, come è giá successo con "Kiki Consegne a domicilio" e appunto "Princess Mononoke".
Io per questioni "affettive" continueró a guardare i film col vecchio doppiaggio. Per Mononoke per rimanere più fedeli alcune scelte di adattamento sono state, non dico criticate, ma quasi. Se non sbaglio c'è "Dio Bestia" " />
Ma sono quisquilie, in fin dei conti. Chi ha sempre voluto adattamenti fedelissimi ora è contento, ma ci sarà sempre qualcuno a cui non andrà bene qualcosa.
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In realtà io La citta incantata volevo andare anche a vederlo al cinema, ma mi sono sfuggiti i giorni in cui l'hanno fatto qua " />" />
Oh, Arya, piccola mia, soffiano venti selvaggi dentro di te.
Nel mio cuor dubitoso
sento bene una voce che mi dice:
“Veramente potresti essere felice".
Lo potrei, ma non oso.
Paura, Umberto Saba
Sì, li ridoppiano tutti, e devo dire che a me sono piaciuti anche ridoppiano!!
Su "Dio B####a" sai che non mi ero reso conto fino ad ora che potesse apparire in maniera diversa xD
D'altra parte è quello che è...non le capisco molto queste polemiche, ma non fo fatica a immaginare che ci siano state...
Under the skin, di Jonathan Glazer. Con Scarlett Johansson, Antonia Campbell-Hughes, Paul Brannigan, Krystof Hadek, Robert J. Goodwin. Un'aliena, giunta sulla terra assumendo sembianze femminili, guida un camion e abborda per strada diversi uomini, ignari del destino che li attende. Condotti infatti in una isolata dimora, i malcapitati vengono risucchiati da una misteriosa sostanza dalla quale sarà impossibile fuggire. Ma dopo qualche tempo, l'aliena comincia ad avere dei dubbi... Poche cose si salvano in questo film di Jonathan Glazer, tratto dal bel romanzo di Michel Faber. Non bastano infatti l'interpretazione maiuscola di una, volutamente, monoespressiva Scarlett Johansson, la suggestiva ambientazione delle Highlands e l'ispirato finale a compensare un'ora e mezza di nulla, dovuto ad un manierismo esagerato e ad un eccesso di stile fine a se stesso. In una trama potenzialmente eslosiva, il regista costruisce un racconto poco chiaro e confusionario, che si perde in una freddezza lenta e morbosa e in un'ossessiva ripetitività degli eventi, impedendo qualsiasi trasporto verso la storia e la sua protagonista. Inquietante e giocata su una fotografia scura, l'atmosfera è priva di coesione rendendo ardua la visione. Esasperante.
Nobody's daughter Haewon, di Hong Sang-soo. Con Seon-gyun Lee, Joon-sang Yoo, Ji-won Ye, Jeong Eun-Chae. Haewon, una bella ragazza del college triste per la partenza della madre, che andrà a vivere in Canada insieme al fratello, per paura della solitudine cerca di riallacciare la relazione con il professore con cui in passato ha avuto una liason. L'uomo, sposato e con un figlio, sembra però molto più coinvolto di lei nella ripresa del loro rapporto... Hong Sang-soo continua il suo Cinema ponendo questa volta lo sguardo all'universo femminile, con una protagonista tanto bella quanto fragile a dispetto delle apparenze. Scorci di vita che emergono dalle tipiche inquadrature fisse del regista, capaci nonostante la staticità visiva di trasmettere emozioni sincere e credibili. Si fondono nuovamente, come in passato, realtà e immaginazione nella vita della studentessa tramite l'espediente dei sogni, rendendo volutamente interpretabile la narrazione. I forti echi rohmeriani, qui più esasperati che in altre opere, permettono alla storia di avere di una notevole, seppur intensa, leggerezza. Ameno.
giusto ieri sera ho visto Slevin:patto criminale,bel film che mi ha fatto passare un paio d'ore tranquille
Il segreto degli Incas, di Jerry Hopper. Con Robert Young, Thomas Mitchell, Charlton Heston, Nicole Maurey, Yma Sumac. Harry Steele, americano da tempo risiedente in Messico, lavora come guida turistica ed è alla ricerca di un leggendario tesoro Inca, scomparso da secoli. Quando la sua strada incrocia quella di una bella cittadina rumena, fuggita dal suo Paese e diretta verso l'America, andrà insieme a lei alla ricerca del tesoro. Forse il più grande merito di questo modesto film d'avventura di Hopper è quello di aver creato il personaggio di Steele (un Heston in discreta forma), in futuro fonte d'ispirazione per una figura cult come quella di Indiana Jones (abbigliamento e aria sbruffona in primis). Ma per il resto Il segreto degli Incas è un'operazione media che, dopo una prima mezzora promettente, scade nel melenso e in una sceneggiatura improbabile, con il forzato inserto di canzoni e balli folkloristici e sequenze, girate sia in studio che "sul campo", non sempre ben amalgamate tra loro. Peccato.
Firestorm, di Alan Yuen. Con Andy Lau, Ka Tung Lam, Chen Yao, Jun Hu, Rai Lui, Vincent Sze, Chi-yin Wong, Michael Wong. Liu e Bong erano un tempo compagni di scuola. Oggi il primo è un tenace e affermato ispettore di polizia, il secondo un ex-criminale da poco uscito di galera. Liu sta indagando sulla banda di Cao, un temibile bandito finora sempre fuggito alle forze dell'ordine, mentre il secondo si ridà al crimine mettendo a rischio il rapporto con la compagna. Ma un giorno i due si troveranno a dover unire le forze... Solidissimo action crime made in Hong Kong che si basa su una sceneggiatura, seppur non originalissima, ben sviluppata e che propone nella seconda metà un paradossale ribaltamento tra i ruoli, giocando con le caratterizzazioni dei personaggi (ottimo, come sempre Andy Lau, supportato da un cast all'altezza) su forti tonalità di grigio. Alay Yuen eccede dietro la macchina da presa con una potenza distruttiva enorme dal punto di vista visivo, raggiungendo l'apice nell'esaltante ventina di minuti finale, tra esplosioni e sparatorie che coinvolgono mastodonticamente la metropoli di Hong Kong. Ma Firestorm non si dimentica le emozioni, e pur giocandovi furbescamente grazie anche alla coinvolgente colonna sonora, riesce a risultare discretamente concreto anche a tal riguardo. Tosto.
in due notti(non riuscendo a dormire)mi sono sparato la "trilogia" dei transformers