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Commenti su film appena visti
D di Darrosquall
creato il 25 luglio 2005

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millika
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Inviato il 20 maggio 2012 15:54

the avengers e hunger games mi son piaciuti entrambi!!


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Ser Matthews
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Inviato il 22 maggio 2012 17:09

Ho visto qualche giorno fa "Chronicle", film di fantascienza, in cui dei giovani acquistano dei poteri telecinetici e poi li usano non per il bene ma per il proprio divertimento. Film molto carino, la parte finale poi è quasi epica, ve lo consiglio :)


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Blindevil
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Inviato il 23 maggio 2012 3:41

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Possession, di Andrzej Zulawski. Con Isabelle Adjani, Sam Neill, Heinz Bennent, Margit Carstensen, Carl Duering. Mark e Anna, sposati da anni e con un figlio piccolo, entrano in crisi quando l'uomo scopre il tradimento della moglie, che lentamente comincia a perdere anche la ragione. Ma Mark non sa che la donna vive ora con una creatura ripugnante, forse da lei stessa generata, e che mette a repentaglio le vite di tutti coloro che la conoscono. Eccessivo, ridondante, disturbante. Zulawski firma un delirio violento di anime e corpi, in un "festino" grand-guignol spietato e inesorabile dove la follia lentamente comincia a mietere le sue vittime. Inquietante la fisionomia dell'essere, curata dal maestro degli effetti speciali Carlo Rambaldi, e altrettanto impressionanti le performance di Sam Neill e Isabelle Adjani, quest'ultima protagonista di una lunga sequenza in metropolitana che raggela letteralmente il sangue. Conturbante.

 

 

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=xxVdtYAs8-w


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Inviato il 23 maggio 2012 13:52

Ieri sera ho visto The Avengers.

Storia abbastanza semplice, lineare e classica per un film d'azione.

Cmq è un bel film godibile con molti effetti speciali (alcuni molto belli) e alcuni momenti esilaranti (specie quando c'è iron man/tony stark in scena) che fanno filare via il film senza appesantirlo.

 

Il tutto è allietato dalla presenza di una Scarlett Johansson da "Champions League"!!!!!!!

 

 

L'altro sabato invece ho (ri)visto su Rai5 L'armata Brancaleone.

Capolavoro di Monicelli con un Gassman superlativo.

Peccato per l'audio che non era dei migliori e nei dialoghi a bassa voce si perdevano alcune battute.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 23 maggio 2012 15:45

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L'amore balordo, di Andrzej Zulawski. Con Sophie Marceau, Tchéky Karyo, Francis Huster, Wladimir Yordanoff. Leon, nobile ungherese ed ex paziente psichiatrico, sul treno per Parigi si imbatte in una banda di rapinatori, capeggiata dallo spietato Mickey, e decide di unirsi a loro. Ma quando Leon si innamora, ricambiato, della donna di Mickey, le cose si complicano... Adattamento de L'idiota di Dostoevkij in chiave grottesca, L'amore balordo è un folle film di gangster che coniuga erotismo e violenza, una pungente ironia nera anti-borghese e un'ironia martellante e decerebrata ma al contempo pregna di sfaccettature. Strepitoso il cast, con una Sophie Marceau straordinaria sia con che senza i vestiti. Incontenibile.

 

 

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=8XMnQg9WBKs


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Inviato il 24 maggio 2012 1:41

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Marnie, di Alfred Hitchcock. Con Sean Connery, Diane Baker, Tippi Hedren, Alan Napier. Marnie è una ladra professionista che rapina i suoi datori di lavoro, cambiando identità dopo ogni colpo. Ma non sa che nella sua prossima truffa entrerà nella sua vita Mark, un ricco vedovo ed ereditiero, che prima la costringe a sposarlo e poi cerca di aiutarla riportando alla luce la causa della sua cleptomania. Sulla scia di Vertigo, il maestro del brivido indaga nei meandri della psicanalisi con una fredda lucidità e con un finale morboso (soprattutto per i tempi, e forse anche questo causa dell'insuccesso di pubblico), regalandoci alcune sequenze di pura tensione. Perfetta la coppia di protagonisti, con un Connery reduce da 007 intento a prendere una donna con la forza (per lo shock dei suoi fan) e una Hedren magnifica nella sua apparentemente quieta instabilità. Ansioso.

 

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=-s7zxpKRb-0


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Inviato il 24 maggio 2012 5:13

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Dancer in the dark, di Lars von Trier. Con Bjork, Catherine Deneuve, David Morse, Peter Stormare. Selma, immigrata cecoslovacca negli Stati Uniti, sta diventando cieca. Non può però abbandonare il lavoro, poiché deve accumulare la somma per permettere al figlio un'operazione agli occhi, e in un primo tempo riesce a non far scoprire il suo handicap grazie a dei furbi espedienti. Ma quando il trucco svanisce, una tragedia segnerà la sua esistenza. Lars von Trier firma il suo Capolavoro, giustamente premiato con la Palma d'Oro, e racconta un dramma profondo (d'ingiustizia, sfruttamento, integrazione, pena di morte) sfruttando il musical, trasformando l'immaginazione della protagonista in un visibilio per gli occhi e per le orecchie. Anche nel soffertissimo e straziante finale, la realtà diviene quindi succube del sogno canoro di Selma, interpretata con impareggiabile bravura da Bjork (vincitrice anch'essa a Cannes), anche co-autrice e cantante delle musiche. Magnifico.

 

 

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=53vr9EiOH7g


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Inviato il 25 maggio 2012 1:57

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L'enfant - Una storia d'amore, di Luc Dardenne, Jean-Pierre Dardenne. Con Jérémie Renier, Olivier Gourmet, Déborah François, Jérémie Segard. Bruno e Sonia sono una giovane coppia allo sbando. Bruno vive di piccoli furti e altri espedienti, e quando la fidanzata esce dalla clinica con loro figlio appena nato, lui decide di venderlo, scatenando una serie di eventi che non poteva immaginare... La seconda Palma d'oro dei fratelli Dardenne è una sentita opera sociale, che cura le psicologie dei personaggi con una notevole veridicità, restandogli costantemente addosso con la camera a spalla. Una storia scomoda, dove la morale assume diverse interpretazioni, in cui al contempo si dipanano percorsi di necessaria formazione e la mancanza di un futuro certo. Protagonisti anti-empatici, interpretati ottimamente, ma proprio per questo ricchi di una non compiacente umanità che li rende più reali e umani nelle loro debolezze. Amaro.

 

 

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=LO_seun-TZA


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Eddard Dayne
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Inviato il 25 maggio 2012 21:04

Warrior -Due fratelli che non si parlano e non si vedono da anni, un padre, artefice della disapora familiare a furia di botte e notti ubriache, e un gigantesco torneo di arti marziali miste con un primo premio di 5 milioni di dollari. Entrambi ex prodigi della lotta greco romana, perchè il padre-allenatore sebbene regalasse botte extra allenamento sapeva il fatto suo, i fratelli Conlon si ritrovano tra i migliori 16 del pianeta, coinvolti nel torneo che per ognuno dei due può essere la salvezza dal baratro (uno è un disperato autentico, l'altro un disperato con famiglia a carico a cui stanno levando tutto) senza aver risolto le loro questioni personali.

Gavin O'Connor in passato ha dimostrato di saperne di film sullo sport (Miracle) e di film sulle questioni familiari (Pride and glory), ora in Warrior riassume queste due tematiche, in uno sforzo di scrittura e messa in scena non indifferente che, specie nelle scene di lotta (le più difficili da restituire nella complessità d'azione e coinvolgimento personale nelle singole decisioni) nonostante l'uso di macchina a mano sembra guardare al più alto dei modelli, il padre di tutti i film di pugilato, l'inarrivabile Il sentiero della gloria.

Eppure per tutto il resto il vero punto fermo del regista/sceneggiatore è Rocky, cui viene riservato il trattamento rispettoso che si deve ai testi classici, come fosse Amleto. O'Connor ne replica i passaggi chiave e le interazioni fondamentali per adattare le sue dinamiche gutturali (la carne piegata da uno spirito e una volontà indomabili) ad una storia diversa (due fratelli separati e distrutti ognuno in maniera diversa da un padre ingiusto). I due protagonisti sono l'uno l'Adriana dell'altro e ogni personaggio interpreta un carattere o una funzione del testo di base. È cinema classico hollywoodiano, cinema di seconde occasioni, di buoni sentimenti e di perdenti che vogliono conquistare qualcosa, ma non suoni come una resa,Warrior è un film dalle alte aspirazioni, tra i più straordinari, sorprendenti e commoventi dell'anno.

Merito di una storia che regala più d'una sorpresa (di trama e di linguaggio) ma anche di tre interpreti scelti e amalgamati con sapienza su cui spicca non tanto il perfetto Nick Nolte, quanto il titanico Tom Hardy, un attore come se ne sono visti emergere pochi in questi anni, in grado in un pugno di primi piani finali di dispiegare sullo schermo un lavoro di silenzi portato avanti in tutto il film per guidare la carica verso l'esplosione emotiva.

Con le scene in interno riprese come in un film di Eastwood e quelle in esterna riprese come in uno di John G. Avildsen, O'Connor si dedica al ring riprendendo quello che questi due registi avevano già capito (e che mancava totalmente a Cinderella man o The fighter) cioè l'idea che il massimo della violenza sul ring nasca da una mistura dalle dosi raffinatissime di disperazione e tenerezza. Warrior è permeato da un senso di pietas mostruoso che schiaccia come un rullo tutte le diverse cadute di stile e leggerezze di cui pure il film è costellato.

Così quando l'opera giunge al suo climax fisiologico e le due storie parallele (miracolosamente scritte entrambe come le principali) si incrociano nel più ovvio degli scontri finali, O'Connor dà il suo massimo, superando anche il modello eastwoodiano per come lascia che il film non parli con la scrittura ma con il gesto. La presenza e l'azione dei corpi si fanno veicolo emotivo sostituendo la parola e attraverso la dura fisicità dei colpi i personaggi si relazionano come accade in uno scambio di battute. Senza tagli di montaggio esasperati ma con autentiche sequenze di lotta riprese a figura intera Warrior parla e commuove quasi senza bisogno di parole.

 

oltre alla recensione vi è da dire che è fantastico... è un picchiaduro (non esagerato ma neanche troppo soft) con molte introspezioni sui due personaggi... consiglio la visione anche ai non appassionati..


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Inviato il 30 maggio 2012 3:30

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I figli delle mille e una notte, di Nacer Khemir. Con Nacer Khemir, Soufiana Mahni, Noureddine Kasbaoui, Sonia Ichti, Hedi Daoud. Un giovane professore è mandato ad insegnare in un piccolo villaggio nel deserto tunisino, dove il tempo pare essersi fermato a secoli prima. Chi sono i raminghi, uomini erranti che vagano nel deserto? A che antica leggenda sono essi legati? Co-produzione franco-tunisina per un'opera dilatata nel suo essere, specchio di un microcosmo legato all'antica cultura araba che traspare nel netto contrasto tra la tradizione e la modernità, incarnata sia dal nuovo insegnante sia, nei suoi lati più negativi, da un instabile ufficiale di polizia. Nonostante la narrazione elittica, dove il tempo pare a tratti lentamente immobilizzarsi, metafore e visionarie espressioni di realtà antiche colpiscono con un fascino tutto particolare ricco di mistero. Arcano.


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Inviato il 31 maggio 2012 4:17

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Mifune - Dogma 3, di Soren Kragh-Jacobsen. Con Anders W. Berthelsen, Iben Hjejle, Jesper Asholt, Emil Tarding, Sofie Grabol. Kresten, fresco di matrimonio con la figlia del proprio capo, è costretto a tornare alla casa natale per la morte del padre, con cui non aveva rapporti da oltre dieci anni. Tornato nella casa di campagna dov'è cresciuto, deve trovare un modo di accudire il fratello Rud, mentalmente ritardato: decide così di assumere una colf, ignorando che la bella candidata al ruolo è in realtà una ex-prostituta... Kragh-Jacobsen si allinea al Dogma 95 di von Trier e Vinterberg con una commedia drammatica curiosa, pregna di dolcezza ma anche di una velata amarezza, con personaggi cui è facile affezionarsi al primo sguardo. Il ritorno a una vita passata, in cui emerge la bellezza delle cose semplici, e dove viene simpaticamente citato in più occasioni anche il grande Toshiro Mifune, idolo di gioventù dei fratelli protagonisti. Piacevole.

 

 

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=o6PsTbD8tZQ


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Inviato il 01 giugno 2012 0:27

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Pat Garrett e Billy the Kid, di Sam Peckinpah. Con James Coburn, Kris Kristofferson, Bob Dylan, Katy Jurado, Chill Wills, Richard Jaeckel. Pat Garrett, divenuto sceriffo, si mette sulle tracce del suo ex compagno di scorribande, e migliore amico, Billy the Kid. In un lungo viaggio lungo le strade del west, infine arriverà la resa dei conti. L'ultimo western del regista californiano segna la fine di un'era, racchiudendo in sé il tramonto della frontiera, che perde tutto il suo fascino glorioso, venduto al signor denaro dei grandi proprietari terrieri. Personaggi anti-eroici, umani nelle loro furbizie che ne dissacrano la leggenda, in un un racconto di un'amicizia che si erge a metafora del cambiamento in atto. Peckinpah ci propone un'epica priva di retorica, dissimulata ma non svilita, accompagnata da un'intensa colonna sonora curata da Bob Dylan (anche, sorprendente, interprete di un certo rilievo nel racconto) che reinterpreta, attraverso i volti iconici di Coburn e Kristofferson, un mito in tutta la sua cruda umanità. Malinconico.

 

 

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=_CcadC-S8-E


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Inviato il 01 giugno 2012 3:52

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La cagna, di Marco Ferreri. Con Catherine Deneuve, Michel Piccoli, Marcello Mastroianni, Corinne Marchand. Giorgio è un disegnatore di fumetti divorziato che vive da anni su una piccola isola deserta, in perfetta solitudine eccetto la compagnia del fido cane Melampo. Un giorno arriva sul posto Liza, e affascinata dall'uomo instaura con lui una sorta di relazione. Ma quando la donna uccide Melampo, Giorgio decide che sarà lei a doverne prendere il posto... Dal romanzo breve di Ennio Flaiano, un film sulla solitudine e sulla vita isolata, sul netto contrasto tra il cosiddetto mondo civile e un ideale di esistenza spartano ed ancorato alle proprie forze e a quelle della natura. Misogino nella sua trama conturbante, giocato sui gesti e sui silenzi, interpretato magnificamente da Mastroianni e una sensualissima Deneuve, un'opera elegante, amara e ironica al contempo. Introverso.


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Inviato il 06 giugno 2012 0:32

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Se..., di Lindsay Anderson. Con Malcolm McDowell, David Wood, Richard Warwick, Robert Swann, Christine Noonan. In un rinomato college inglese tre ragazzi difficili si ribellano alle ferree e rigide regole della scuola, scatenando tutta la loro rabbia nel giorno della celebrazione di fine anno. Otto capitoli per un film che, nascosto dietro un'aura apparentemente leggera (almeno per i primi due/terzi), sviscera il disagio di un'adolescenza tenuta repressa da concetti antichi e ottusi soprusi, proponendo nei minuti finali una delle "stragi" scolastiche più metaforicamente potenti che il cinema abbia mai proposto. In un oscillare tra la realtà e atmosfere visionarie, sottolineata dall'alternanza visiva colore/bianco e nero, un film sulla libertà e sulla crescita, Palma d'oro a Cannes, che segna anche l'esordio cinematografico di Malcolm McDowell. Punk.

 

 

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=j-rKnqV-ueU


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Inviato il 06 giugno 2012 0:58

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Tokyo Godfathers: Dal Giappone un anomalo film di animazione che ha poco da spartire con il tradizionale cinema di animazione giapponese e che racconta il Natale da una prospettiva decisamente inusuale. Infatti proprio nella Notte santa, tre barboni, il maturo Gin, il travestito Hana e la giovane Kiyuki nel rovistare tra i rifiuti della capitale trovano un neonato abbandonato. Questa scoperta da un lato li impegna nella ricerca della madre, dall’altro offre lo spunto per fare i conti con le proprie vite e trovare in qualche modo una riconciliazione con i motivi che li avevano spinti ad autoescludersi dal mondo,

 


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