Ho appena terminato di vedere "Faccia a faccia", di John Turteltaub, interpretato da Bruce Willis, Emily Mortimer ed il piccolo (allora) Spencer Breslin.
Russ Duritz, un ricco e cinico consulente d'immagine, sembra avere tutto dalla vita, ma è in realtà una persona molto sola, che rende la vita difficile anche a quelle persone che potrebbero volergli bene, come la simpatica segretaria Janet, la sua bella dipendente Amy ed il padre, che non frequenta da una vita. Una sera, un misterioso ragazzino spunta dentro casa sua: quel ragazzino grassoccio e goffo altri non è che lui a 8 anni. La convivenza tra i due è traumatica, ma sarà anche l'occasione, per entrambi, di provare a rendere migliori le loro vite.
Sarà anche più conosciuto per i suoi ruoli d'azione, ma Bruce Willis se la cava egregiamente anche con ruoli più brillanti, come questo. Divertentissimi i sue duetti col piccolo Spencer Breslin e assolutamente impagabili alcune scene, come quella del sandwich. Gli altri attori, anche se necessariamente sullo sfondo, svolgono con mestiere il loro ruolo. Molto bello il finale, forse un po' intuibile, ma che colpisce lo stesso con la sua magia.
In definitiva, una bella commedia con più di un pizzico di magia e capace di far divertire tutta la famiglia.
Grande influenza... ti dà la possibilità di rivedere dei film di cui ricordi solo che ti hanno colpito...
Ho rivisto "A faccia nuda", un film giallo con un grandissimo Roger Moore e una colonna sonora meravigliosa. Il Dott. Stevens è uno psicanalista coinvolto in un vortice di omicidi legati alla sua persona. Non può far altro che fuggire, non sapendo neppure se la legge è effettivamente dalla sua parte. La trama non si chiarisce che con il colpo di scena finale ma attenti: anche quando le cose si aggiustano, l'ultima scena è indimenticabile!
PS: L'assassino è il cuoco cinese. http://www.labarriera.net/forum/public/style_emoticons/default/ph34r.png
PPSS: Ovviamente sto scherzando! " />
Vi rendo partecipi dei film che mi sono visto in questi giorni natalizi.
Nella maggior parte dei casi si tratta di consigli per la NON visione " />
Sherlock Holmes 2 - 3,5/5
Peggiore dell'originale, a mio avviso. Esagarata la "stupidità" dei protagonisti, meno steampunk, troppa azione e poco complottismo, genialate del protagonista troppo limitate alle scene d'azione. Tuttavia può campare di rendita per altri 3 o 4 film, non ci sono problemi. L'ambientazione è bella, i personaggi funzionano, gli attori sono bravi, la storia funziona, la risoluzione della spasimante del primo film è ottima, e la visione al cinema merita ampiamente.
Kick-Ass - 1/5
Come se fossero due film... il pezzo in cui il protagonista cerca di diventare supereroe e viene preso a botte funziona bene, e poteva essere una bella commedia scolastica. Il pezzo di inutilas cage e della figlia sembra uscito da sin city e con il resto ci sta da cani. Ne viene fuori qualcosa di inguardabile. Tra l'altro, hanno pure cambiato le scelte più interessanti del fumetto, rendendolo ancora più ridicolo. Un punto in più per la presenza di McLovin!
Conan il barbaro (2011) - 0,5/5
Unammerda. Avevo grandi aspettative, si salva soltanto il look della strega per cui guadagna mezzo punto in più. Ho già detto che è fa schifo? Tempo buttato. Momoa stava bene a fare khal drogo, comprimario temporaneo, altro che erede di svazzenegher.
I pirati della silicon valley - 1,5/5
La storia di Gates e Jobs. Film noioso e supefluo, ma bella l'atmosfera e la ricostruzione del clima di quegli anni.
Cowboys contro alieni - 0/5
Avevo buone aspettative. Ok l'idea è originale. Ok ci sono attori famosi. Ma il film è unammerda indescrivibile. Bruciate la pellicola per favore, meglio stare 2 ore a fissare il muro che guardare 'sta roba
Premettendo che quando ho visto il film non avevo ancora letto il fumetto, a me Kick-Ass è piaciuto parecchio; certo, a differenza del fumetto (anticipazioni generiche da entrambe le opere)
il protagonista non le prende fino alla fine, anzi va avanti rialzandosi poco alla volta e di fatto diventando il supereroe che voleva essere. Quindi come adattamento su schermo del fumetto in effetti non è 'sta gran cosa, perché è un'altra opera.
Come film a sé invece trovo sia ben riuscito; la differenza principale è che il fumetto è una decostruzione del genere supereroistico, mentre il film ne è un'esaltazione. Va quindi da sé che paragonare le due opere guardando alle differenze e cercando l'attinenza significa distruggerne una delle due, ma, prendendo atto del diverso genere (decostruzione/esaltazione) e valutandole come due storie che partono dalle stesse premesse (lo sfigato che decide di diventare un supereroe) per arrivare a conclusioni diverse, credo che entrambe abbiano il loro perché.
In generale mi trovo parecchio d'accordo con questa analisi.
Ieri sera ho visto "Big Fish - Le storie di una vita incredibile" (2003), diretto da Tim Burton e con la partecipazione di Ewan McGregor, Albert Finney, Jessica Lange, Helena Bonham Carter, Marion Cotillard, Steve Buscemi e Danny De Vito.
Edward Bloom è un uomo di mezz'età che piace molto alle persone, alle quale sa sempre narrare storie fantastiche sulla sua vita. Il figlio William però, più serio e pragmatico, non apprezza quelle che lui ha sempre ritenuto delle bugie e pian piano si è allontanato dal padre. Quando Edward si ammala, il figlio torna però al suo capezzale, accompagnato dalla moglie Joséphine incinta. Per Edward sarà l'occasione di narrare ancora una volta la grandiosa storia della sua vita, tra giganti altri 5m e lupi mannari, pesci incatturabili e sfigatissime rapine in banca, mentre per il figlio sarà l'occasione per riuscire finalmente a capire quel suo strambo ma tanto amato padre.
Visivamente accattivante (stiamo parlando di Tim Burton), con un'ottima colonna sonora e degli interpreti azzeccatissimi, il film ha altresì una trama ben costruita, capace di tenere lo spettatore avvinto allo schermo a seguire le rutilanti avventure del giovane Edward (un ottimo Ewan McGregor). Toccante e magico il finale, che è riuscito
a farmi commuovere
come non succedeva da tempo.
In definitiva, un ottimo film per tutti quanti, grandi e piccoli, particolarmente indicato per padri e figli.
Ieri sera mi sono gustato "I magnifici sette" (1960), di John Sturges, con Yul Brinner, Steve McQueen, Eli Wallach, Charles Bronson, James Coburn, Robert Vaughn, Brad Dexter e Horst Bucholz.
In uno sperduto villaggio messicano al confine con gli Stati Uniti, da tempo vessato dalla banda del temibile Calavera (Eli Wallach), gli abitanti trovano infine il coraggio di rivolgersi al pistolero Chris Adams (Yul Brinner), perché ponga fine alle scorrerie. Assoldati sei compagni dal grilletto facile, Chris parte alla volta del villaggio, dove lo scontro con Calavera sarà senza quartiere.
Ispirato a "I sette samurai" di Akira Kurosawa, questo classico del cinema western propone la tipica storia della banda di pochi (ognuno diverso dall'altro) in lotta contro un numero preponderante di avversari per fini puramente di onore personale. Memorabile la colonna sonora (il celebre motivetto del film si riconosce subito), stellare il cast di interpreti e ottimo lo scontro finale.
In definitiva, un classico del cinema western che non può mancare nella cineteca degli appassionati del genere.
Il nuovo anno inizia invece sotto i migliori auspici, ho visto The Man from Earth 5/5
chicca di fantascienza old style. Il film è una conversazione in un salotto tra un professore che sostiene di essere un uomo di 14.000 anni e i suoi amici.
un'ora e mezza che non annoia mai, ci sono film d'azione che sono molto peggio! Ottima sceneggiatura, ottime discussioni su storia, conoscenza, religione, memoria... consigliato a tutti!
Ieri sera mi sono goduto per la terza volta "La foresta dei pugnali volanti" (2004), di Zhang Yimou, con Takeshi Kaneshiro, Zhang Ziyi e Andy Lau.
Siamo in Cina, nel periodo della dinastia Tang. Una setta di ribelli, conosciuta come Alleanza dei Pugnali Volanti, si oppone violentemente all'Imperatore, colpevole a loro dire della decadenza del paese. Per scoprire il covo dei ribelli e l'identità del loro misterioso capo, il capitano Jin (Takeshi Kaneshiro), sotto lo pseudonimo di Vento, viene incaricato dal suo superiore Leo (Andy Lau) di far evadere dal carcere la misteriosa danzatrice cieca Mei (Zhang Ziyi) e conquistarne la fiducia. Si sospetta infatti che la giovane, abilissima nelle arti marziali, sia in realtà la figlia del defunto precedente capo della setta. Jin esegue il piano ma il viaggio con Mei non sarà come i due giovani si aspettavano: anche Mei nasconde infatti un segreto...
Film appartenente al genere wuxia, "La foresta dei pugnali volanti" ("House of Flying Daggers" nell'originale) colpisce per la sua spettacolare successione di intrigo, azione (la scena del combattimento nella foresta di bambù è stupenda) e amore. Molto vividi i colori, con intere scene dominate da un solo gruppo cromatico, ma anche la musica è un punto di forza del film. Ottima l'interpretazione dei due protagonisti, Takeshi Kaneshiro e Zhang Ziyi: le scene sentimentali tra i due sono forse le migliori del film, insieme ai combattimenti.
In definitiva, un'ottima scelta per chi apprezza il cinema wuxia e le storie d'amore ambientate in tormentati periodi storici.
Guilty of romance, di Sion Sono. Con Megumi Kagurazaka, Makoto Togashi, Miki Mizuno, Kanji Tsuda, Ryo Iwamatsu. Izumi è prossima ai 30 anni, ma è insoddisfatta della sua vita. Un lavoro da casalinga, a prendersi cura di un marito, noto poeta, che la ignora sessualmente da diverso tempo. La svolta avviene prima quando si ritrova, suo malgrado, a far dei provini per un film erotico, e in seguito dopo l'incontro con l'affascinante Mitsuko, professoressa di giorno e prostituta di notte. Anima e carne, ancora una volta legati imprescindibilmente, e dolorosamente, nel Cinema di Sion Sono. Il regista giapponese indaga ancora una volta negli istinti più bassi dell'animo umano, nella sofferenza e nella crudeltà, senza giudicare i suoi personaggi, a loro modo sia vittime che carnefici di un microcosmo alla deriva. Tra sesso e violenza, colpa e redenzione, citazioni kafkiane e risvolti macabri, l'ennesima grande opera di un autore ormai culto. Senza pietà.
http-~~-//www.youtube.com/watch?v=Eb_eXlBkbWo
di mattina quando non lavori cosa fai?
ti guardi ken shiro la leggenda del vero salvatore
probabilmente l'anime che ha segnato la mia adolescenza rivisto e corretto
devo dire che nonostante tutto rimane uno dei migliori del suo genere per il messaggio di fondo non per i mezzi usati sicuramente
per chi ama il genere la pentalogia di cui questo "film" fa parte è molto molto interessante
Les amours imaginaires, di Xavier Dolan, con Xavier Dolan, Niels Schneider, Monia Chokri, Anne Dorval. Marie e Francis sono grandi amici. Etero lei, omosessuale lui, si innamorano entrambi di Nicolas, un giovane appena arrivato dalla campagna. La loro amicizia si trasforma così in una sfida passionale. Deliziosa commedia romantica di stampo tipicamente francese, citazionista verso i classici (echi di Rohmer, Truffaut e Godard), ma che riesce a ritagliarsi una sua personalità affascinante e conturbante. Il regista Dolan (anche co-protagonista nei panni di Francis), dopo un'opera prima già apprezzata dalla critica e dal pubblico, si riconferma autore talentuoso, strizzando l'occhio al moderno (una colonna sonora frequente, ma sempre azzeccata) e intingendo la storia in riferimenti colti e in un mood malinconico-surrealista che, anche un po' furbescamente, cattura sino ai titoli di coda. Leggiadro.
http-~~-//www.youtube.com/watch?v=Oe5Ul74HSD8
Pensa che ce lo siamo sparato una mattina che mancava il docente e abbiamo eletto Ken notaio dell'anno... " />di mattina quando non lavori cosa fai?
ti guardi ken shiro la leggenda del vero salvatore
probabilmente l'anime che ha segnato la mia adolescenza rivisto e corretto
devo dire che nonostante tutto rimane uno dei migliori del suo genere per il messaggio di fondo non per i mezzi usati sicuramente
per chi ama il genere la pentalogia di cui questo "film" fa parte è molto molto interessante
Quasi amici (Intouchables) : film francese che si rifà ad una storia vera: un ricco paraplegico finisce per essere assistito da un personaggio improbabile e perturbatore.
Film molto divertente che riesce a mantenersi in equilibrio tra ironia e drammaticità, tra leggerezza e riflessione, senza scadere nel pietismo e nella banalità.
The man from Heart. Il Professor John Oldman si sta trasferendo, e riceve alcuni colleghi amici per un addio. E' durante questo incontro che John dichiara di essere un Uomo di Cro-Magnon e di avere 14.000 anni.
Un buon film, completamente basato sull'interessante conversazione che deriva da questa dichiarazione.
Man of fire. Denzel Washington interpreta un ex agente dell'antiterrorismo che presta i suoi servigi come improvvisata guardia del corpo in un mondo dove i rapimenti sono all'ordine del giorno.
Nel tentativo di sventara un sequestro, si ritrova a un passo dalla morte. Il risveglio diventerà l'incubo degli aguzzini, di tutti gli aguzzini che hanno gravitato attorno a quella torbida vicenda.
"Il perdono è una questione tra loro e Dio. Io organizzo loro l'incontro".
Film lento ma intenso. Ottimo Denzel e ottima la regia. Ottime anche le figure che complementari e quelle da sfondo, così come l'intreccio con la storia della giornalista che si occupa dei casi di sequestri.
Consigliatissimo per tutti (quelli che hanno un minimo di stomaco).