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Commenti su film appena visti
D di Darrosquall
creato il 25 luglio 2005

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Inviato il 12 febbraio 2011 1:28

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Chi ha paura di Virginia Woolf?, di Mike Nichols. Con George Segal, Elizabeth Taylor, Richard Burton, Sandy Dennis, Agnes Flanagan. Il rapporto coniugale burrascoso tra professore di storia e sua moglie semi-alcolizzata mette in mezzo una giovane coppia di sposi. Da una piece teatrale, Nichols esordisce al Cinema con un dramma potente che si fregia delle interpretazioni dei suoi interpreti. Burton e la Taylor (premiata con l'Oscar), coppia anche nella realtà, giocano una partita diabolica di colpi bassi che si protrae per una notte intera. Teso e incalzante fino all'intenso colpo di scena finale. Ruggente.


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Inviato il 12 febbraio 2011 15:16

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Saawariya

Di Sanjay Leela Bhansali, con Ranbir Kapoor, Sonam Kapoor, Rani Mukherjee; film di Bollywood, romantico, musicale.

Tratto dal romanzo "le notti bianche" di Dostoevskij.

In una città che sembra incantata, Gulabji (Rani Mukherjee) racconta in un bar deserto una storia d’amore. Il personaggio principale di questa vicenda è Ranbir Raj (Ranbir Kapoor), un giovane musicista, che lei ha incontrato proprio in quel bar. Trovandosi in una nuova città, si mette in cerca di una camera e la trova da un'anziana signora a cui si affeziona molto.Una notte vede sul ponte una bellissima donna di cui si innamora, ma lei non può rincambiare, poiché da un anno sta aspettando che il suo amore ritorni. Raj si troverà nel dillemma di aiutarla ad incontrare il suo amore o nel fare di tutto per conquistarla.

 

A chi è piaciuto Moulin Rouge non potrà resistere a questo film dalle scenografie meravigliose e sognanti, ai coloratissimi costumi e alle strepitose coreografie.

 

5/5


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Inviato il 12 febbraio 2011 18:01

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Vive l'amour, di Tsai Ming-Liang, con Lee Kang Sheng, Yang Kuei-Mei, Chenchao-Jung. A Taipei, complice un appartamento sfitto, si incrociano le vite di tre persone: un'immobiliarista, un venditore di urne cinerarie e un venditore ambulante di vestiti. Quando il Cinema racconta la realtà quasi più profondamente della stessa: Tsai Ming Liang ritrae la quotidianità, anche esasperandola, attraverso le esistenze dei tre protagonisti, due uomini e una donna, dove si mescolano sesso, masochismo, omosessualità e sofferenza nascosta. Ricco di pathos nel suo istinto quasi asettico, raggiunge il culmine nell'intenso finale. Leone d'Oro ex-aequo nel '94 a Venezia. Indagatore.


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Inviato il 14 febbraio 2011 0:02

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The quiet family, di Kim Jee-woon, con Na Moon-hee, Park In-hwan, Choi Min-shik, Song Kang-ho, Lee Yoon-sung. Una famiglia prende in gestione un albergo di montagna, ma la clientela stenta ad arrivare. Quando infine le cose sembrano cominciare ad andare per il verso giusto , una serie di sfortunate coincidenze porterà a ben più di qualche decesso... Divertente commedia nera, ricca di riuscite gag che convincono soprattutto grazie alla simpatia e alla bravura dei protagonisti. Surreale nei suoi eccessi, con una spiccata attenzione alle bizzarre relazioni familiari, supportato da una colonna sonora di stampo occidentale, il film ha un travolgente magnetismo che riesce a tenere alta l'attenzione fino alla fine. (Poco) tranquilla.


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Inviato il 14 febbraio 2011 18:09

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Prima della pioggia, di Milcho Manchevski. Con Katrin Cartlidge, Rade Serbedzija, Grégoire Colin. Una ragazzina albanese si rifugia in un convento con l'aiuto di un giovane prete per sfuggire da un gruppo di macedoni che ha l'intenzione di ucciderla. Un famoso reporter, originario proprio della Macedonia, si incontra a Londra con la sua amante, in procinto di divorziare dal marito, e in seguito sceglie di fare ritorno alle terre natie. Come un cerchio che non è mai perfettamente rotondo, il paradosso temporale che affligge questi tre episodi collegati tra loro è denso di significato, e allo stesso tempo racconta in modo crudo e dolente il conflitto etnico di quei luoghi, sempre acceso. Accompagnato da una colonna sonora malinconica, che segue il percorso interiore del protagonista, assente nel primo episodio ma allo stesso modo fondamentale per il suo sviluppo. Leone d'Oro ex-aequo nel '94 a Venezia. Catartico.


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Inviato il 15 febbraio 2011 20:39

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Black Swan, di Darren Aronofsky. Con Natalie Portman, Vincent Cassel, Mila Kunis, Barbara Hershey, Winona Ryder. La giovane Nina è una promettente ballerina che ha il sogno di interpretare il doppio ruolo da protagonista ne Il lago dei cigni. La concorrenza è ardua, ma infine riesce a convincere il coreografo Thomas a sceglierla. La parte però arriverà a consumarla lentamente. Così come il Mickey Rourke di The Wrestler, Natalie Portman assume a musa e assoluta protagonista di questa storia al limite firmata Aronofsky. Un'ossessione dai risvolti dark, che indaga nella psiche ed esplode nella fisicità, sia questa l'intensità coreografica dei balletti, che nel masochismo più o meno involontario del personaggio di Nina. A tal proposito, da segnalare una prova superba della Portman, supportata da un cast di altissimo livello. Pulsante.

 

 

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Le cinque variazioni, di Lars von Trier, Jørgen Leth. Con Lars von Trier, Jørgen Leth, Alexandra Vandernoot, Daniel Hernandez Rodriguez, Patrick Bauchau, Jacqueline Arenal. Il regista Lars von Trier pone una sfida al suo vecchio amico, collega e ispiratore Jorgen Leth, di rifare il remake del suo primo film, L'uomo perfetto, ai giorni nostri e in cinque variazioni differenti, siano questi ostacoli o vere e proprie forme diverse dall'originale, come il cartone animato. Documentario quanto meno originale che vede la collaborazione / amicizia di due maestri del Cinema. Un esempio su celluloide delle difficoltà, ma anche delle soluzioni, nel realizzare un film, che anziché risultare noioso o pedante, rilascia molti aspetti che spingono la curiosità a indagare nei dettagli, facendo scorrere i novanta minuti con assoluta leggerezza. Istruttivo.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 17 febbraio 2011 1:00

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Gilda, di Charles Vidor. Con Rita Hayworth, Glenn Ford, George MacReady, Joseph Calleia, Steven Geray. La bella ballerina Gilda è contesa tra il suo nuovo marito, un losco uomo d'affari, e il socio più fidato di quest'ultimo, un tempo amante della donna. Tra noir e melodramma, un classico della vecchia Hollywood che fa perno soprattutto sulla bellezza e la bravura di una strepitosa Hayworth, qui impegnata anche in performance canore di grande livello. Il menage a trois, pur avendo delle contorsioni a tratti esasperate, tiene incollati fino all'annunciato "colpo di scena" finale. Intramontabile.


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Inviato il 17 febbraio 2011 19:56

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Confessions, di Tetsuya Nakashima, con Takako Matsu, Yukito Nishii, Kaouru Fujiwara, Ai Hashimoto, Masaki Okada. Una classe difficile, nella quale siedono i due giovani assassini della figlia della professoressa Moriguchi. La donna, lentamente, tesse la sua vendetta, mentre le confessioni di vittime e carnefici si intersecano in un racconto corale. L'ultimo film di Nakashima è il suo parto più estremo e oscuro, un viaggio negli inferi dell'anima, crudelmente narratore del rimorso e della redenzione, per quanto brutale essa avvenga. La protagonista, un' intensa Takako Matsu, diventa giustiziere nell'ombra di coloro che la legge non può (o non vuole) punire per limiti di età, e il regista abbandona, sia tematicamente che visivamente, le atmosfere colorate e divertenti dei suoi precedenti lavori per una storia dai tratti dark, incentrata su diverse verità, con un uso ad effetto del rallenty e di soluzioni visive fascinose, accompagnate da una colonna sonora "furba", ma assai adatta al contesto (fanno capolino, in una delle scene più toccanti, anche i Radiohead). Avvinghiante.


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Inviato il 18 febbraio 2011 21:09

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Nuan, di Jianqi Huo, con Jia Li, Xiaodong Guo, Teruyuki Kagawa. Dopo dieci anni di lontananza Jinghe torna al villaggio natale. Qui incontra Nuan, la ragazza che un tempo aveva amato ma che il tempo e la distanza gli avevano fatto dimenticare. Ora la donna è sposata col muto del villaggio. Tratto dall'omonimo racconto di Mo Yan, tra i massimi autori della letteratura cinese, Nuan è un piccolo grande film che catapulta lo spettatore in una realtà rurale dal sapore magico e arcaico. L'atmosfera malinconica, tramite lunghi flashback sul passato, permea in ogni istante questa storia di amore e amicizia ambientata in splendidi paesaggi e che si fregia di ottime interpretazioni. Nostalgico.


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Inviato il 19 febbraio 2011 20:20

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Once upon a time in China, di Tsui Hark, con Jet Li, Yuen Biao, Jacky Cheung, Rosamund Kwan, Kent Cheng,Yen Shi-Kwan, Jonathan Isgar. Nel XIX secolo, nella Cina invasa dai conquistatori stranieri, si erge la figura di Wong Fei-hung, maestro di arti marziali che cerca di opporsi agli invasori. Tsui Hark dirige un film potente, dal respiro epico, spettacolare nelle roboanti scene d'azione (con un Jet Li ai massimi del suo funambolismo acrobatico), accompagnato da un'avvincente e intensa colonna sonora. Un estetismo raffinato quindi (la scena delle scale, a suo tempo innovatrice, è ancor oggi memorabile), ma cui non fa difetto la sostanza, in un'esperienza appagante che ha dato il via a una serie, numerosa, di sequel. Coinvolgente.

 

 

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Love and honor, di Yoji Yamada, Kimura Takuya, Dan Rei, Sasano Takashi, Koyabashi Nenji, Ogata Ken, Momoi Kaori. Il samurai Mimura Shinnojo lavora come assaggiatore del Signore locale, e sogna di aprire una scuola per imparare l'arte della spada. Ma un giorno, dopo aver mangiato una pietanza preparata per sua signoria, si ammala gravemente rischiando la morte: sopravvive, ma perde la vista. Da qui la sua compagnia Kayo si troverà dinanzi a difficili scelte, e Minura sarà costretto a scegliere tra l'onore e l'amore. Dramma in costume che si concentra sulla psicologia dei personaggi, e nonostante l'apparente lentezza dell'azione, si rivela interessante fino all'intenso finale. Ottime interpretazioni per una storia dal sapore intimistico, con un'atmosfera malinconica che aleggia sin dai primi istanti. Leggiadro.


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Inviato il 21 febbraio 2011 0:27

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Delitto per delitto, di Alfred Hitchcock. Con Robert Walker, Ruth Roman, Farley Granger, Laure Elliott. Un campione di tennis riceve su un treno una strana proposta da uno sconosciuto: l'assassinio della moglie, restia a concedere il divorzio, da parte di quest'ultimo, in cambio dell'omicidio del padre. Hitchcock gioca coi personaggi e con la storia, realizzando un implacabile gioiello a orologeria che regala ancor oggi grandi emozioni. Vuoi per le ottime interpretazioni, su cui spicca lo psicopatico di Walker, vuoi per alcune scene di alto impatto spettacolare, tra cui la giostra lanciata a mille nell'intenso finale. Perfetto.

 

 

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La notte, di Michelangelo Antonioni. Con Monica Vitti, Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau, Rosy Mazzacurati, Bernhard Wicki. L'amore tra uno scrittore e sua moglie si conclude in una notte, tra rispettivi platonici tradimenti e il lutto per la perdita di un caro amico. Antonioni trasforma in poesia il disgregamento di un rapporto già provato, in una notte milanese tra personaggi della "città bene" e figure eclettiche e provocanti (memorabile il personaggio di Monica Vitti). Intenso il finale, che pone infine dinanzi alla realtà i protagonisti, un Mastroianni e una Moreau in grandissima forma. Orso d'Oro a Berlino. Sinuoso.


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Inviato il 23 febbraio 2011 23:01

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L'isola di Kim Ki-duk, con Suh Jung, Kim Yoosuk, Park Sung-hee, Jo Jae-hyeon, Jang Hang-Seon. Hee-Jin gestisce delle "isolette" sul lago dove i turisti si recano per pescare in tranquillità. La donna vende anche al suo corpo agli uomini che alloggiano su queste piattaforme sull'acqua, finchè non arriva un uomo dal passato tormentato e con cui inizia un rapporto carnale ed estremo. Un amore grottesco, carnale, estremo nella fisicità violenta con cui i corpi diventano vittime consapevoli dell'arte pura e senza compromessi di Ki-duk. Ami che si infilano in gola o nei genitali femminili per scene di alto impatto emotivo, a tratti disturbanti ma colme di significati intimi sul dolore e la vita, con un finale "consolatorio" che è insieme sintomo di libertà e perdizione. Dilaniante.

 

 

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The man from nowhere,di Lee Jeong-beom, con Kim Sae-ron, Kim Hyo-seo, Kim Hee-won, Kim Seong-oh , Won Bin. Cha Tae-Sik è conosciuto come "l'uomo del banco dei pegni", ma in realtà ha un passato tragico e misterioso. E quando la sua piccola amica So-Mi viene rapita insieme alla madre, si metterà alla sua ricerca finendo immischiato in giri malavitosi di trafficanti d'organi. Incalzante action-thriller, appassionante fino agli ultimi istanti, che fa peso sulla presenza magnetica di Won Bin, impegnato in esaltanti scene d'azione che, accompagnate da una coinvolgente colonna sonora, trasformano questa missione di redenzione e vendetta in una vera manna dal cielo per i fan del genere. Poderoso.


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Inviato il 24 febbraio 2011 3:20

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Bedevilled, di Jang Cheol-soo, con Young-hee Seo, Sung-won Ji, Yeong-hie Seo, Seong-Won Ji, Jeong-hak Park. Impiegata di banca stressata va in vacanza sull'isola dove è cresciuta, per trovarla radicalmente cambiata. La sua migliore amica di un tempo, sposata e con una figlia, viene continuamente vessata dal marito e violentata dal fratello di questi, mentre le altre donne del luogo assistono come se nulla fosse. Un giorno la vittima si trasformerà in carnefice. Jang Cheol-soo, già assistente di Kim Ki-duk, esordisce alla regia con un film atipico, che parte lento per poi iniziare a divorare violenza come un affamato predatore, con un finale assai sanguinolento e altrettanto ricco di una perversa, e poco incline alla risata, ironia nera. Violenza sulle donne, arcaiche leggi di un luogo dimenticato dal mondo, rimorsi che attanagliano e dolorose perdite in un'opera prima che seppur non raggiunga alte vette artistiche, adempie benissimo al suo ruolo di brutale intrattenimento. Sogghignante.


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Inviato il 25 febbraio 2011 1:54

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Monday, di Tanaka Hiroyuki, con Tsutsumi Shin'ichi, Matsuyuki Yasuko, Osugi Ren, Ando Masanobu, Noda Hideki. Takagi si risveglia in una camera d'albergo, senza ricordare come è finito lì. Piano a piano i tasselli mancanti della sua memoria ritornano, e l'uomo scopre di esser ricercato per l'omicidio di quattro persone. Contestualizzando la storia in un film dalla doppia anima, Hiroyuki ci offre una prima parte spassosissima, in cui influenze dal noir e dallo yakuza movie sono rese in maniera farsesca e assolutamente irresistibile. Nell'ultimo terzo emerge un'aura cupa, in cui l'ironia nera si fonde al dramma dell'alcoolismo e straborda in un finale più profondo dell'apparenza. Shin'ichi Tsutsumi è bravissimo nei panni di un personaggio dal duplice, involontario, volto. Elettrizzante.


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Inviato il 26 febbraio 2011 20:56

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Man of Vendetta, di Woo Min-Ho, con Kim Myung-Min , Uhm Ki-Joon, Kim So-Hyun, Park Joo-Mee, Lee Byung-Joon. Un pastore perde la Fede dopo il rapimento della figlia, mai ritrovata. Otto anni dopo riceve una telefonata dal rapitore: sua figlia è ancora viva, e lui farà di tutto per salvarla. Piatto come una tavola da surf, Man of Vendetta è un thriller che, già dall'esplicativo titolo, rende palesi le sue intenzioni. Il tormento (e l'estasi) che dovrebbero però avvinghiare lo spettatore, sono soltanto un lontano ricordo, e tra luoghi comuni, regia anonima e scene d'azione sin troppo statiche, le circa due ora finiscono per pesare a noia. Interpretazioni senza infamia e senza lode, ma è proprio quella scintilla di immedesimazione che, insieme ai difetti elencati prima, manca totalmente, lasciando dietro di sé soltanto un prodotto formalmente discreto ma privo di anima. Bulimico.


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