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Commenti su film appena visti
D di Darrosquall
creato il 25 luglio 2005

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Blindevil
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Inviato il 01 febbraio 2011 0:20

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Outrage, di Takeshi Kitano. Con Takeshi Kitano, Ryo Kase, Kippei Shiina, Tomokazu Miura, Jun Kunimura. Otomo, spietato agente della Yakuza, lavora alle dipendenze della famiglia Ikemoto. Ma gli intrighi del potente boss Mr. Chairman reimpastano tutte le carte in un gioco di tradimenti e vendette. Kitano torna allo yakuza-movie, e continua a dimostrare quella latitanza di idee da lui stesso affermata. Outrage non è un pessimo film, ma senza il nome del Maestro nipponico dietro (e davanti) la macchina da presa, probabilmente sarebbe rimasto sconosciuto ai più. Manca la poesia, mancano i classici personaggi kitaniani, manca il fidato Susumu Terajima, e anche il personaggio interpretato dal regista stesso non è dei più memorabili. Rimangono soltanto alcune riuscite scene di violenza, ma il costrutto e l'atmosfera generale non fanno niente per elevarsi dalla massa. Stanco.


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Inviato il 01 febbraio 2011 4:39

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L'ultima tempesta, di Peter Greenaway. Con Erland Josephson, Michel Blanc, John Gielgud, Isabelle Pasco. Prospero, spodestato dal ducato di Milano, su un'isola popolata di strani spiriti, ordisce la vendetta contro i suoi nemici scatenando una tempesta, salvo poi ravvedersi dinanzi al potere dell'amore. Greenaway rende omaggio a Shakespeare in maniera sublime: in un incrocio visivo tra l'antico e il moderno, con soluzione barocche e solenni, imbastisce una trama "episodica" ricca di potenza espressiva e magnetica nel suo incedere armonico e musicale, grazie anche alle splendida colonna sonora di Michael Nyman. La recitazione, di stampo squisitamente teatrale è sorretta quasi per la sua interezza da un immenso Gieldud, che dà la voce a tutti i protagonisti di questa storia immortale. Magnifico.


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Inviato il 01 febbraio 2011 22:47

Trama:

George Simmons (Adam Sandler) è un comico di successo, famoso tra tutti, ma con pochi amici, che conduce una vita dissoluta e piena di sprechi. Un giorno il suo dottore gli comunica che ha contratto una forma di leucemia acuta mieloblastica (LAM) in uno stadio tanto avanzato da rendere inadeguate le cure tradizionali; l'unica speranza (comunque irrisoria) potrebbe essergli fornita dall'impiego di farmaci sperimentali.

George stringe amicizia con l'aspirante comico Ira Wright (Seth Rogen), un ragazzo senza un lavoro stabile che vive con due suoi amici, impacciato con le donne e con il pubblico. George lo prende sotto la sua ala protettrice ed gli insegna i segreti dell'improvvisazione comica, come affrontare il pubblico e calcare un palcoscenico. Con il tempo, questo suo nuovo amico gli fa capire e apprezzare la vita che gli resta, cercando di riparare gli errori passati. Un giorno però il dottore lo chiama dicendogli che sta bene e non è più in fin di vita. Questo lo cambierà per il resto della sua vita, fino a farlo reincontrare con la sua vecchia ragazza (Leslie Mann), che oggi si è risposata nuovamente con un uomo australiano (Eric Bana). Ma la loro relazione non è idilliaca, un giorno infatti i due litigano...

 

Commento:

Avevo voglia di vedere un filmetto leggero e divertente. Apparentemente questo film è la classica commedia americana in cui si fanno diverse risate e la trama è scontata. In realtà non è propriamente così. Non del tutto almeno. La composizione del film è quella della commedia di cui ho parlato sopra, però in realtà se l’inizio è così presto si discosterà dal genere. George Simmon, il comico malato di una grave malattia è in realtà uno str***o, egocentrico e che non riesce a provare dei veri sentimenti verso nessuno, neanche per se stesso. Grazie al suo assistente, Ira Wright, sembra che le cose cambino e quando gli viene diagnosticata la guarigione dal suo male è intenzionato a conquistare l’unica donna che ha amato davvero, sposata da 12 anni con un altro uomo. Fino a qui come ho detto non c’è niente di particolare o di innovativo nel genere. Lui redento cerca di ottenere l’amore della donna della sua vita dopo aver compreso tutti gli errori. Peccato che non è così, a causa del suo desiderio egoistico rischia di rovinare la famiglia della donna che ama, sempre se riesca a provare un sentimento del genere, e per il semplice motivo che è fatto così, non ci è dato sapere perché sia una persona così, ma da qualche piccolo indizio potrebbe essere dovuto alla sua infanzia infelice, tant’è che si è allontanato da ogni essere umano, alla fine riesce a comprendere questo suo deficit e sembra seriamente deciso a cambiare realmente la sua vita. Che dire... un film interessante tutto sommato, soprattutto se soffrite dello stesso "disturbo" del protagonista.

 

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Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 02 febbraio 2011 2:54

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The Green Hornet di Michel Gondry con Seth Rogen, Jay Chou, Christoph Waltz e Cameron Diaz.

The Green Hornet è un fumetto degli anni '40, coetaneo del Batman della DC ed in un certo senso ne è quasi una parodia. Soprattutto nelle ultime edizioni si è affinato ed approfondito il carattere di Green Hornet ed il suo assistente Kato.

L'edizione di Green Hornet su cui si basa il film è basata sugli ultimi fumetti, Green Hornet e Kato non sono più quelli degli anni '40 bensì i loro figli (del tutto ignari della storia ed identità segrete dei genitori). Cosa potrebbe accadere se al posto di Batman e Robin ci fossero due supereroi improvvisati?

Britt Reid (Green Hornet) è un ereditario alla Paris Hilton, il padre James è il proprietario della testata giornalistica The Daily Sentinel. Britt è ricco, molto ricco, particolarmente egocentrico, viziato, donnaiolo ed amante delle feste alcoliche. D'un tratto al ritorno da una di queste feste viene a conoscenza della morte del padre tramite la TV presente nella Limousine. In condizioni non propriamente lucide, a causa dell'alcool, come primo atto provvede a licenziare tutto il personale del padre.

Al risveglio il giorno successivo il suo speciale cappuccino (contraddistinto dal disegno di una foglia di rovere fatta con la schiuma di latte ed il caffè) non c'è sul suo comodino. Viene così a conoscere Kato, meccanico del parco auto di James Reid ed addetto al cappuccino! Facendosi raccontare la sua storia scopre che Kato è un cinese genio dell'Ingegneria, delle arti marziali e del Cappuccino!

Come primo colpo di genio Britt Reid decide di andare al cimitero in piena notte e decpitare la statua del padre per vendicarsi di tutte le volte che in vita è stato duro con lui. Scappando con la testa della statua incappa in un folto gruppo di malviventi che sta pestando una coppia di fidanzati di passaggio. Britt decide di attirare la loro attenzione, ma come viene inseguito se la da a gambe levate. Deve intervenire quindi Kato che mette fuori gioco tutti i malviventi a colpi di arti marziali. Galvanizzato dall'accaduto Britt decide di diventare a modo suo un supereroe, ma non un supereroe qualsiasi, un supereroe in incognito che si spaccia per criminale per poi fare giustizia a modo suo. Il tuttofare Kato prepara auto blindate e piene di ogni sorta di gadget, armi, e quant'altro mentre il superlativo Britt riesce nientemeno che a creare una casella di posta elettronica ed una mascherina di carta verde!!

Assoluto e del tutto ignaro artefice delle imprese di Green Hornet e Kato è Lenore Case (interpretata da Cameron Diaz), giovane stagista 36enne che funge da segretaria provvisoria al The Daily Sentinel. Kato si prende un colpo di fulmine appena vede Lenore, mentre Britt vuole aggiungerla alla lista delle sue conquiste, ma la stagista dal carattere semplice ed ingenuo non mostra alcun interesse nei due. Britt prima di compiere qualsiasi azione nei panni di Green Hornet chiama l'ignara Lenore per farsi suggerire cosa fare!

Il film prosegue liscio e tranquillo come un classico del fumetto condito di gag spassose molto spesso generate dall'egocentrismo di Britt che si prende sempre il merito di tutto quando in realtà non fa nulla, altre volte le gag sono figlie del carattere instabile, del cattivone di turno dal nome impronunciabile: Chudnofsky che poi diventerà Sanguinofsky (Bloodnofsky in versione originale). Insomma un film dal sapore del classico Cult degli anni '80/'90 a metà strada tra i vari Batman e Superman ed i film comici come Ghostbusters o Ritorno al Futuro.

 

Voto: 7/10


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dbrhts
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Inviato il 02 febbraio 2011 20:45

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Di Tarsem Singh, film del 2006, USA/India/UK, con Lee Pace e Catinca Untaru.

La storia prende le sue mosse iniziali da un ospedale. Una bambina, figlia di immigrati sfruttati in un frutteto, stringe amicizia a causa del suo braccio rotto con uno stuntman. Questo attore è paralizzato nel suo letto a causa di un incidente sul set, dovuto ad una spettacolare caduta da cavallo che egli esegue per fare colpo sulla donna di cui è innamorato, una giovane attrice che però non ha occhi che per l'attore protagonista del film. Durante i loro incontri, Roy, lo stuntman, inizia a raccontare una favola alla piccola, in cui alcuni eroi lottano per sconfiggere il malgavio governatore Odius, ma il suo vero scopo è quella di imbrigliarla in un racconto per poi manipolarla e convincerla, per continuare a narrare, di portargli veleni con cui farla finita. Ma Alexandra è restìa a fare da comprimaria e il suo inserirsi e interferire con la storia porterà lo stuntman narratore a dover fronteggiare se stesso, i suoi mostri e la sua voglia di morte in maniera molto più seria di quanto non avesse preventivato.E lungo le due ore di pellicola, tutto ciò che succede nella testa della piccola Alexandra, ispirata dalle parole dello stuntman Roy assume un aspetto estremamente affascinante e barocco, tirato a lucido e irreale come possono essere le fantasie di una bambina. Abbiamo un Alessandro Magno chiuso nella sua lucente armatura, guerrieri nubiani e banditi messicani, Charles Darwin in una sgargiante pelliccia bianca nera e rossa, enormi castelli e città indianeggianti, principesse in pericolo, matrimoni con tradimenti, stregoni dall’antica Africa…

Il confine tra realtà ed immaginazione diviene sempre più sottile e la vita reale sempre più simile alla storia narrata

 

Il film è stato girato in 18 paesi differenti e le location sono tutte reali, ma accostate in un modo da dare l'idea di un paesaggio fantastico ed irreale. Presentato dalle illustri figure di David Fincher (Fight Cub, Il curioso caso di Benjamin Button, Seven...) e Spike Jonze (regista di Essere John Malkovic e Adaptation – Il ladro di orchidee).

 

Un'opera d'arte.

4/5


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Inviato il 03 febbraio 2011 19:18

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Castaway on the moon, di Lee Hae-joon, con Jeong Jae-yeong, Jeong Ryeo-won. Un uomo, oppresso dai debiti, tenta il suicidio dal ponte sul fiume Han. Invece di morire, si risveglia "spiaggiato" sulla costa di una piccola isola situata proprio nel bel mezzo del corso d'acqua, su cui poggia la sovrastante autostrada. In un palazzo dall'altra sponda del fiume abita una ragazza che vive, per sua scelta, come una reclusa da quasi tre anni. Un giorno, attraverso il binocolo, vede il naufrago sull'isola, e sceglie di iniziare uno strano rapporto a distanza con lui. Una storia paradossale che però restringe in se un accento sull'importanza della vita, alla quale torneranno in modo diverso ma simile entrambi i protagonisti. Un incontro di due solitudini, nella quale anche un raggio di sole o un piatto di pasta assumono a significati importanti di speranza e sopravvivenza, il tutto narrato con una tenera dolcezza equamente divisa tra dramma e commedia. Splendido, nonostante le forzature, il finale, che dà una grande importanza alle coincidenze dell'esistenza. Avvolgente.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 05 febbraio 2011 11:46

Il discorso del re di Tom Hooper con Colin Firth, Geoffrey Rush, Helena Bonham Carter, Guy Pearce

Albert, figlio secondogenito di Re Giorgio V del Regno Unito, è affetto da una grave forma di balbuzie che ne limita fortemente le attività pubbliche. Il problema diventa ancora più grande in seguito alla morte del padre, alla successiva abdicazione del fratello Edoardo VIII e conseguentemente all'incoronazione di Albert come nuovo re, con il nome di Giorgio VI. Per superare questo handicap chiede aiuto al logopedista Lionel Logue. Un film valido soprattutto per le interpretazioni degli attori, su cui spicca notevolmente Colin Firth in un ruolo complesso anche da un punto di vista mimico-facciale (ma non più di tanto originale), ma con un eccellente cast di contorno, specialmente con Geoffrey Rush, quasi co-protagonista ed effettiva spalla dell'attore primario. Tutto il resto però non sembra così eccezionale, non quanto pareva emergere dai giudizi della critica. Mi pare di notare infatti che tutto si mantenga su un buon livello medio, ma senza che si notino scene particolarmente coinvolgenti o momenti che elevino il film al di sopra del "buon lavoro". Più che sufficiente, ma con mezzo punto in più in omaggio al cast. VOTO: 3,5/5


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Inviato il 05 febbraio 2011 18:36

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Il concerto, di Radu Mihaileanu. Con Aleksei Guskov, Dmitri Nazarov, Mélanie Laurent, François Berléand, Miou-Miou. Andrei Filipov, il più grande direttore d'orchestra dell'Unione Sovietica, vide la sua fama svanire per colpa del regime totalitarista, che poco gradiva la presenza di ebrei nella sua orchestra. Caduto nell'alcoolismo, ora a trent'anni di distanza, ha l'occasione di riformarla, spacciandosi con l'inganno come attuale orchestra del Bol'šoj per suonare a Parigi. Il film di Mihaileanu è un piccolo Capolavoro: riesce a raccontare una pagina dimenticata dai più, seppur con brevi accenni, e allo stesso tempo anche una storia di riscatto, di uomini seperati dall'ingiusto destino ora pronti a tornare insieme per l'occasione di tutta una vita, per riprendere quanto sospeso tre decadi prima. Con un'equilibrata sospensione tra dramma e commedia, Il concerto è un'Opera leggera ma profonda e ricca di significati, accompagnata dalla splendida musica di Tchaikovsky e dalla bellezza eterea di un'incantevole Mélanie Laurent. Leggiadra poesia.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 06 febbraio 2011 2:03

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Il ritratto di Dorian Gray, di Albert Lewin. Con Lowell Gilmore, Peter Lawford, Angela Lansbury, Donna Reed, George Sanders. Il giovane Dorian Gray viene ritratto in un dipinto che, magicamente, incomincia a invecchiare al suo posto, donandogli di fatto l'eterna giovinezza. Ma allo stesso tempo questo insperato destino muta il suo carattere mettendo a rischio la vita di chi gli sta vicino. Dal classico di Oscar Wilde, Lewin gira un dramma umano sull'impossibilità di ottenere la felicità, trasformando il dono in un'inesorabile maledizione. Un film avvincente nella sua pur apparente staticità, rappresentata al meglio dal volto immobile di Hurd Hatfield nei panni di Dorian, accompagnato da un cast di altissimo livello tra cui si intravede anche una giovane e bella Angela Lansbury, meglio conosciuta come La signora in giallo televisiva. Atipica ma interessante la scelta di mostrare le inquadrature del ritratto a colori, mentre il resto è in un consono bianco e nero. Cupo.


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Inviato il 07 febbraio 2011 0:37

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La parola ai giurati, di Sidney Lumet. Con E.G. Marshall, Lee J. Cobb, Henry Fonda, Martin Balsam, Ed Begley. Una giura di dodici uomini deve decidere della vita di un giovane ragazzo accusato di patricidio. Dapprima solo uno dei giurati è pronto a dichiararlo innocente, ma durante la discussione i pareri cambieranno. Il primo film di Lumet è un perfetto esempio di costruzione drammatica intrisa di suspence, statica ma affilata, che ruggisce grazie alla bravura dei protagonisti. La tensione è complice di un ingegnoso gioco dialettico, laddove i dubbi si trasformano in certezze o viceversa. Tra i capisaldi delle pellicole "giudiziarie". Solido.


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Inviato il 07 febbraio 2011 18:42

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Child's eye, di Oxide Pang, Danny Pang, con Elanne Kwong, Rainie Yang, Shawn Yue, Ka Tung Lam, Lawrence Choung, Rainie Yang. Sei ragazzi di Hong Kong (tre coppie) sono in vacanza in Thailandia, quando la rivolta scoppia tra la popolazione. Costretti a trasferirsi dal loro hotel, e impossibilitati a tornare in patria, i giovani si "rifugiano" in un piccolo albergo dove regna da anni una maledizione. E quando due maschi della comitiva spariscono, il terrore è pronto a dilagare. I fratelli Pang sembrano non poter fare a meno di continuare la saga di The Eye, realizzandone addirittura il primo capitolo in tre dimensioni. La storia, nonostante un inizio titubante e con riferimenti forzati ai tumulti thailandesi, ben presto si avvale di un ritmo e una tensione non indifferenti, con un finale pieno zeppo dei loro temi cardine, come la reincarnazione e l'amore che va oltre la morte. Girato con gran classe, con un finale ricco di visionarietà e infarcito di effetti speciali, riesce a divertire, senza eccellere, per tutta la sua durata, tra spiriti vendicativi e addirittura creature metà uomo e metà cane. Scacciapensiero.


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Lochlann
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Inviato il 10 febbraio 2011 11:51

Ho visto Parto col folle (con Robert Downey Jr., Zach Galifianakis, Michelle Monaghan, Juliette Lewis, Jamie Foxx) e vi dirò, ero al cinema con la ragazza senza averlo programmato, non c'era niente che ci attirasse davvero e abbiamo scelto questo film più per esclusione che per altro. Non mi aspettavo niente di che e invece ci siamo veramente divertiti, si è rivelata una commedia gradevolissima che ci ha fatto ridere un sacco, come a tutta la sala..

A guardare la critica in effetti i giudizi sono sufficienti ma non di più, mentre in genere il pubblico è più generoso (3/4 su 5), i pochi commenti negativi sono sommersi da "non sono d'accordo" <img alt=" />

Papà sei stato come un padre per me!

 

Disprezzo la tua persona a livello neuronale!


Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

200s6pw.jpg

"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

"Yes" said Caladan Brood "you never learn."

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dbrhts
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Inviato il 10 febbraio 2011 20:28

Anche io ho visto Parto col folle proprio oggi, e nonostante avessi sentito anche io critiche non proprio entusiaste sul film, l'ho trovato carino e divertente, forse non il massimo, ma comunque godibile. Forse ci si aspettava qualcosa di più simile a "Una notte da leoni" dello stesso regista, ma le gag che ci sono qui sono cmq divertenti, e poi uno come Zach Galifianakis ti viene da ridere solo a guardarlo!


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Inviato il 11 febbraio 2011 2:27

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I saw the devil, di Kim Ji-Woon, con Lee Byung-Hun, Choi Min-Sik, Jeon Kuk-Hwan, Oh San-Ha, Kim Yun-Seo, Choi Moo-Sung. La ragazza di Kim Kim So-hyun, agente del NIS, viene brutalmente torturata e uccisa da Jang Kyung-Chul, uno psicopatico che sevizia giovani donne. Dopo il funerale, il ragazzo si mette sulle tracce del serial killer, e la sua vendetta sarà implacabile. Kim Ji-Woon non delude le attesa, e ci regala un thriller perverso e ossessionato sul tema della vendetta, dolente e senza speranza. Il regista trasforma la storia in un estenuante gioco del gatto col topo, non disdegnando scene ricche di violenza sia fisica che psicologica, tecnicamente eccelso e che riesce a coinvolgere per quasi due ore e mezza. Bravo Lee Byung-Hun, mentre Choi Min-Sik si conferma un attore straordinario nei panni del folle assassino. Spietato.


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Inviato il 11 febbraio 2011 18:45

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Troubleshooter, Kwon Hyeok-jae, con Kim Jeong-min-II, Kwon Hyeok-jae, Ryoo Seung-wan. Kang Tae-sik è un ex poliziotto divenuto detective privato dopo l'omicidio della moglie, uccisa da uno psicopatico. Anni dopo quel terribile giorno, viene ricattato da un uomo misterioso affinchè rapisca un politico. In questo intrigo, torneranno anche dei demoni del suo passato. Action thriller che non si prende troppo sul serio, con un complotto a tratti eccessivamente macchinoso. Il divertimento comunque, seppur a sprazzi, fa capolina e fa sì che i novanta minuti di durata non siano del tutto da buttare. Simpatico il protagonista Kim Jeong-min-II, sempre sul bilico della farsa ma che ben si adatta al contesto che strizza l'occhiolino alla commedia. Leggero.


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