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Commenti su film appena visti
D di Darrosquall
creato il 25 luglio 2005

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Mornon
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Inviato il 25 agosto 2010 14:52

Certo: non voglio dire che la trama sia perfetta, dicevo solo che una riscrittura delle storie non mina, in sé, la trama, finché rimane coerente con sé stessa (tipo 3ee33227ba681adcbfbe4d7449a1f8ee'3ee33227ba681adcbfbe4d7449a1f8ee

Silver Fox sorella di Emma Frost

in sé non reputo la mini).


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Blindevil
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Inviato il 25 agosto 2010 21:43

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The eye 3, di Danny Pang, Oxide Pang, con Bo-lin Chen, Yu Gu, Bongkoj Khongmalai, Isabella Leung, Ray MacDonald, Kate Yeung. Cinque ragazzi di Hong Kong, in vacanza in Thailandia, utilizzando un libro che descrive dieci modi per evocare i fantasmi, cominciano a essere perseguitati da presenze nefaste. Non tutti sopravviveranno. Il terzo capitolo della saga horror dei pang brothers (il cui numero originale è il 10, a sottolineare le varie regole di "evocazione") è una pellicola totalmente inutile, priva di qualsivoglia interesse anche dai più sfegatati amanti del terrore orientale. In continuo bilico tra spunti comici (più o meno volontari) e la ricerca di facile e prevedibili spaventi (anche se una, due scene, sono d'effetto), il film annoia e si chiede la reale motivazione di quest'operazione approssimativa e infelice. Visto il continuo declino, dopo lo splendido, primo, episodio, c'è da sperare che la saga "dell'occhio" veda qui la sua conclusione. Insensato. Voto 1 / 5


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Inviato il 26 agosto 2010 3:27

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La dea dell'amore, di Woody Allen. Con Woody Allen, Mira Sorvino, Helena Bonham Carter, F. Murray Abraham, Claire Bloom, Peter Weller. Cronista sportivo e gallerista, felicemente sposati, scelgono di adottare un bambino. Anni dopo l'uomo va alla ricerca della madre naturale del bambino, scoprendo che si tratta di un'accompagnatrice e attrice di film hard. Nel frattempo la moglie riceve le attenzioni di un collega. Un Allen divertente, colto, istrionico, che dipinge magnificamente macchiette caricaturali con un brio e un'alchimia irresistibili. Gustose le scene simil-teatrali che attraverso un'ambientazione da tragedia greca narrano le disavventure della coppia protagonista. Cast strepitoso, e se Allen è l'ennesimo, buffo e simpatico ometto, ottima è la prova della Sorvino, perfetta svampito d'alto bordo. Adorabile. Voto 4 / 5


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Inviato il 26 agosto 2010 5:30

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L'imperatrice Yang-Kwei-Fei, di Kenji Mizoguchi. Con So Yamamura, Machiko Kyô, Masayuki Mori. Cina, VIII secolo d.C, dinastia Tang. L'imperatore Huan Tsung, ormai vecchio e stanco, ripercorre coi ricordi la storia d'amore con la moglie defunta, l'imperatrice Yang Kwei-Fei, in origine sguattera dei cugini che, in seguito al regale matrimonio, raggiungono il potere cercando di sfruttare la sua posizione. Il terzultimo film di Mizoguchi è un'Opera in costume di rara bellezza, intrisa di una forte carica drammatica e con al suo interno una delle più belle storie d'amore della Settima Arte. La splendida fotografia (unico film del Maestro a colori) e la bellezza di scenografie e costumi lo rendono un vero spettacolo per gli occhi, oltre che per l'anima. Giostrato quasi completamente su un lungo flashback, esclusi prologo ed epilogo, possiede echi da tragedia e la figura della principessa, passata dalla miseria alla corona, ha delle reminescenze cinderelliane. Finale commuovente, e le musiche non fanno che immergere ancor più in questo racconto dal sapore magico. Inestimabile. Voto 5 / 5

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Eddard Seaworth
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Eddard Seaworth
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Inviato il 26 agosto 2010 10:07

I Miserabili di Bille August, con Liam Neeson (Jean Valjean), Geoffrey Rush (Javert), Uma Thurman (Fantine), Claire Daines (Cosette), Hans Matheson (Marius) - un regista svedese per una produzione euroamericana che riduce il romanzo di Hugo ad un buon film, ma troppo corto e che non può, ovviamente, riprendere tutto del romanzo.

Al di là della bravura, degli splendidi costumi e della fotografia che rivela tutta la sensibilità nordica di August applicata ad un contesto particolare (come aveva già fatto con La casa degli Spiriti), mi sembra che il regista punti più sulla bravura dei singoli attori, appoggiandosi a dei mostri sacri come Neeson e Rush, a discapito del possibile intreccio e della complessità della trama. Un peccato perché le potenzialità per realizzare un Kolossal senza precedenti c'erano tutte, ma August pur restando il grande allievo di Bergman ed il regista dello splendido Europe, Europe! non è forse la personalità più indicata per trattare romanzi come questo.


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Blindevil
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Inviato il 26 agosto 2010 22:53

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Misterioso omicidio a Manhattan, di Woody Allen. Con Diane Keaton, Woody Allen, Alan Alda, Anjelica Huston, Ron Rifkin. Una coppia indaga sulla misteriosa morte di una vicina. I risvolti saranno imprevedibili. Allen in una delle sue commedie "classiche", con aliti da spy story e irresistibili spunti comici. Il divertimento non manca, fatto come sempre di dialoghi frizzanti e battute argute, così come le interpretazioni, e torna la coppia "cinematografica" Allen - Keaton. Simpatico. Voto 3 / 5


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Eddard Seaworth
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Inviato il 27 agosto 2010 4:59

L'Incredibile avventura di Mr Holland, classico abominio all'italiana per tradurre The Lavender Hill Mob: vecchio film in bianco e nero, opera d'esordio del regista di Un pesce di nome Wanda con giovane Alec Guinness onestissimo impiegato della zecca, che da vent'anni conta e sorveglia i trasporti dei lingotti d'oro da un deposito all'altro. Quando scopre che sta per essere trasferito ad altro incarico decide di tentare il grande colpo della sua vita, ed in combutta con un produttore di souvenir e due "professionisti" del furo con scasso progetta ed attua un furto di lingotti da un milione di sterline.

Si avvia da qui una serie di complicazioni, equivoci, problemi e contraccolpi vari, fino alla fine del film. Il tutto con sullo sfondo una Londra incolore ancora lotanissima dalle orde di turisti, dove St. Paul troneggia pressoché libera da tutti gli edifici costruiti successivamente ed i docks conservano l'atmosfera di decadenza dell'immediato dopoguerra. voto 4/5


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sharingan
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Inviato il 27 agosto 2010 15:02

Dellamorte Dellamore di Michele Soavi con Rupert Everett, Anna Falchi, François Hadji-Lazaro, Mickey Knox

Francesco Dellamorte fa il becchino nel cimitero di Buffalora insieme all'aiutante demente Gnaghi. Un giorno i morti del cimitero vengono contagiati da un'epidemia che ne causa il risveglio e così Francesco è costretto a sparargli in testa per evitare che aggrediscano la gente e allarghino il contagio. Questo suo tram-tram sarà sconvolto dall'incontro con una bella vedova di cui si innamorerà perdutamente. Tratto da un romanzo di Tiziano Sclavi, autore del celebre fumetto di Dylan Dog e interpretato pure da Rupert Everett (l'attore che ha ispirato nei fumetti il volto di DD), è quasi una versione alternativa del celebre investigatore dell'incubo. Non c'è Groucho, ma c'è Gnaghi, non c'è il galeone ma c'è il teschio, mentre ci sono altri elementi come il maggiolone o la pistola. E' chiaramente un film sperimentale, che cerca di mescolare l'horror alla commedia, dai caratteri decisamente "pulp" e molto insolito per il cinema italiano. Diverse battute e sequenze sono argute e divertenti, Everett è molto "in parte" e tiene bene la scena, la regia è soddisfacente, gli effetti speciali e scenici sono semplici ma realistici ed efficaci e pure Anna Falchi è meno disastrosa di quanto si possa pensare( o forse sono stato traviato dal fatto che la si vede quasi sempre con le tette di fuori <img alt="> ). Devo dire che il risultato è di molto superiore a quello che credevo e ne risulta un piccolo gioiellino, difficilmente classificabile e ingiustamente dimenticato. VOTO: 3,5/5


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Blindevil
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Inviato il 27 agosto 2010 23:04

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Full Metal Yakuza, di Takashi Miike, con Ujiki Tsuyoshi, Nakahara Shoko, Taguchi Tomorowo, Osugi Ren, Kitamura Yasushi. Hagane è uno yakuza dal cuore tenero, e per questo dileggiato dai suoi amici e colleghi. Un giorno viene ucciso insieme a Tosa, il suo capo, traditi dai loro stessi uomini. Si risveglia in un corpo nuovo, robotico, formato dal suo cervello e dal cuore di Tosa. Ora per lui conta solo la vendetta. Miike incontra Mary Shelley, e ne esce fuori un film godibile, realizzato direttamente per il mercato home video. Non è tra i migliori del Maestro giapponese, ma comunque le avvincenti scene action unite a passaggi comici davvero irresistibili, rendono F.M.Y. un prodotto di puro intrattenimento che adempie al suo scopo, con reminescenze qua e là del Tetsuo di Tsukamoto. Divertente. Voto 3 / 5


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 27 agosto 2010 23:40

Blindevil, ma tu hai intenzione di vedere ogni dannato film girato dal 1900 ad oggi, bello o brutto, kolossal o girato nello scantinato del regista, dagli Usa al Giappone passando per l'Uzbekistan?

 

<img alt=" />

Modificato il 05 July 2024 17:07

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satan_shark
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Inviato il 28 agosto 2010 3:56

Ringrazia che ancora non ha visto quelli di Serie B Italiani, e tanti altri...


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sharingan
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Inviato il 28 agosto 2010 15:08

I peccatori di Peyton di Mark Robson con Lana Turner, Lee Philips, Lloyd Nolan, Arthur Kennedy

A ridosso dell'entrata in guerra degli USA nella Seconda Guerra Mondiale la vita scorre apparentemente tranquilla a Peyton Place, ridente cittadina di provincia del New Hampshire. Ma dietro la doratura superficiale si nascondono scandali di ogni tipo, violenze fisiche e psicologiche, finchè un omicidio non sconvolgerà la monotonia del posto. Polpettone sentimental-drammatico tratto da un romanzo del 56 che fece scandalo, a tratti eccessivo, a tratti ingenuo, ma ben strutturato narrativamente e abbastanza coinvolgente, antesignano della moderna soap-opera. Ma il nodo cruciale è la tematica sociale in cui si vuol mettere in discussione le ipocrisie e i valori dell'America profonda, bianca e conservatrice. Nel finale il processo ad una ragazza, vittima del sistema bigotto e del pettegolezzo, diventa il processo all'intera comunità e l'occasione per una catarsi collettiva. VOTO: 3,5/5


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Inviato il 28 agosto 2010 20:25

Halloween IV: il ritorno di Michael Myers di Dwight H. Little con Donald Pleasence, Ellie Cornell, Danielle Harris, Beau Starr

Dieci anni dopo aver sparso il terrore per la prima volta, l'infernale e spietato Michael Myers si risveglia dal coma e torna a mietere vittime, con l'obiettivo di trovare e uccidere la piccola Jamie, figlia della sua vecchia avversaria (e sorella) Laurie. Dopo l'incomprensibile e insipido terzo episodio che si discostava totalmente dai primi due, la saga di Halloween torna alle origini e al personaggio che l'ha resa celebre, il silenzioso e invincibile Michael Myers, incarnazione del Male e specialista nelle Resurrezioni, che si rivela ancora una volta un "villain" superiore a tanti altri (Freddy Krueger, Jason e Leatherface su tutti). Gli ingredienti sono più o meno sempre quelli e sembra quasi di vedere dei film in fotocopia, ma tutto sommato il meccanismo funziona, la paura e la tensione non mancano e il tempo scorre via leggero tra un morto ammazzato ed un altro, senza peraltro raggiungere mai gli eccessi del cinema splatter. Il finale inaspettato regala a questo prodotto mezzo voto in più. VOTO: 3,5/5


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Blindevil
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Inviato il 28 agosto 2010 21:33

Blindevil, ma tu hai intenzione di vedere ogni dannato film girato dal 1900 ad oggi, bello o brutto, kolossal o girato nello scantinato del regista, dagli Usa al Giappone passando per l'Uzbekistan?

 

<img alt=" />

 

Beh, conta che lo faccio anche per "lavoro", quindi è sia passione che "interesse", quindi quando ho un momento libero mi butto subito su un film <img alt=" />

 

Ringrazia che ancora non ha visto quelli di Serie B Italiani, e tanti altri...

 

E penso non li vedrò mai, tranquillo <img alt=" />


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Blindevil
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Inviato il 29 agosto 2010 2:05

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Tutti dicono I love you, di Woody Allen. Con Julia Roberts, Goldie Hawn, Woody Allen, Alan Alda, Tim Roth, Edward Norton, Drew Barrymore, Natasha Lyonne, Lukas Haas, Natalie Portman. Una ricca famiglia, tra vicende sentimentali più o meno convulse e situazioni paradossali. Prima commedia musicale di Allen, che riesce ad amalgamare nel migliore dei modi le parti cantate all'effervescente insieme di piccole storie che riguardano il nucleo familiare. Tra New York, Parigi e Venezia, con un cast stellare che si diverte e fa divertire, tra siparietti comuni di rara immediatezza e spontaneità. Tra personaggi esasperati e evoluzioni imprevedibili, non manca una forte dose di romanticismo malinconico e sognante, con un aggraziato uso di effetti speciali. Sognante. Voto 4 / 5


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